
PRIMARIE 2010: VALERIO ONIDA CANDIDATO SINDACO
LETIZIA MORATTI, VIOLATRICE SERIALE DELLE REGOLE SU INCARICHI E CONSULENZE
Cordiali saluti a tutti/e
Antonella Fachin
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LETIZIA MORATTI, VIOLATRICE SERIALE DELLE REGOLE SU INCARICHI E CONSULENZE
Ho appreso da un lancio dell’agenzia Radiocor che Letizia Moratti è stata condannata dalla Corte dei Conti del Lazio in appello per una consulenza affidata a Ernst&Young nel 2001 quando era Ministro dell’Istruzione.
Non volevo crederci, ma una verifica sul sito della Corte dei Conti, a meno di improbabile omonimie, lo conferma.
Quando dunque la Corte dei Conti Lombarda la indagò per i cosiddetti incarichi d’oro –noi non sapevamo (ma Lei si)- eravamo in presenza di una “recidiva”.
Al di là dell’entità monetaria della condanna (ovviamente spiccioli per chi può spendere milioni di euro per una campagna elettorale) è determinante il giudizio inequivocabile sulle violazioni delle regole.
Per i milanesi non è certo gradevole sapere che il proprio sindaco ha il “vizietto” di affidare incarichi e consulenze al di fuori della legalità, soprattutto in vista del futuro ruolo di commissario straordinario all’Expo.
E’ tuttavia possibile che non tutti soffriranno per questa notizia: si immagini il pensiero dei “signori dei grandi eventi”. Visti i precedenti (L’Aquila, G8, etc.) quale migliore nuova che sapere che sull’Expo regnerà un commissario ben predisposto ad assegnare incarichi e consulenze senza troppe fisime di rispettare regole, procedure, legalità.
Si saranno congratulati a vicenda: “anche stavolta un’ottima scelta….”.
Milano, 8 ottobre 2010
chi ha paura di politiche sociali di integrazione dei Rom e Sinti?
Il Comune di Milano, in questo campo come in molti altri settori di rilevanza sociale, "scarica" sui privati cittadini umanamente volenterosi e sui volontari di associazioni no profit, il peso dell'integrazione, che invece deve essere un obiettivo dell'intera comunità, della famigerata "società civile" attraverso l’egida del Comune.
Antonella Fachin
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impariamo la Costituzione
Da ChiamaMilano del 24 settembre 2010.
Cari saluti a tutti/e
Antonella Fachin
Lista civica Uniti con Dario Fo per Milano
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A SCUOLA DI COSTITUZIONE
Il Negozio civico di Chiamamilano ospita “Impariamo la Costituzione…incontriamoci”
Insegnanti, magistrati, professionisti, cittadini comuni ma anche, soprattutto, nonni e nonne volenterosi.
A tutti loro si rivolge l’Associazione “Impariamo la Costituzione, incontriamoci…” battezzata lo scorso anno da un gruppo di studenti, lavoratori e ricercatori e coordinata da Marilisa D’Amico, professore ordinario di Diritto costituzionale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano.
Un appello alla responsabilità civile, quello lanciato dall’Associazione, rivolto a tutti coloro abbiano voglia di mettersi in gioco e cimentarsi nell’insegnamento della Costituzione italiana ai bambini della scuola primaria.
“Trascurata, ignorata, non applicata in alcune sue parti, emendata, sotto continuo processo davanti ad un potere, che difficilmente riconosce in essa un legittimo limite, questa oggi è la nostra Costituzione. Secondo noi è molto altro e per questo stiamo lavorando affinchè venga riscoperta”, spiegano i promotori del progetto che si incontreranno
Giovedì 30 settembre alle ore 18 presso il negozio Civico di Chiamamilano. Un incontro a cui, per l’appunto, sono invitati a partecipare tutti gli aspiranti “maestri del diritto”, non necessariamente esperti del settore, cui verranno spiegate le modalità di insegnamento più idonee al target di riferimento. L’idea è quella di riuscire a calendarizzare una serie di incontri pubblici nelle librerie, nei circoli di quartiere e nelle scuole della città, coinvolgendo ragazzi e bambini nell’apprendimento dei valori portanti della nostra Costituzione: la convivenza civile, il rispetto, la tolleranza e il vivere onestamente.
LETTERA DEL FIGLIO DI UN OPERAIO
forte e odorava di olio e lamiera.
bicicletta e scomparire nella nebbia di Torino, in direzione della Fabbrica.
dalla produzione di migliaia di pezzi, tutti uguali, imposti dal cottimo.
permetteva di farmi frequentare l'università.
ogni ora di lavoro.
detto che era troppo vecchio per le loro esigenze.
lavorativa, ho visto economisti incitare alla globalizzazione del denaro, ma
dimenticare la globalizzazione dei diritti, ho visto direttori di giornali
affermare che gli operai non esistevano più, ho visto politici chiedere agli
operai di fare sacrifici, per il bene del paese, ho visto sindacalisti dire
che la modernità richiede di tornare indietro.
Torino, ho letto l'editoriale del Prof . Mario Deaglio. Nell'esposizione
del professore, i "diritti dei lavoratori" diventano "componenti non
monetarie della retribuzione", la "difesa del posto di lavoro" doveva essere
sostituita da una volatile "garanzia della continuità delle occasioni da
lavoro", ma soprattutto il lavoratore, i cui salari erano ormai ridotti al
minimo, non necessitava più del "tempo libero in cui spendere quei salari",
ma doveva solo pensare a soddisfare le maggiori richieste della controparte
(teoria ripetuta dal Prof. Deaglio a Radio 24 tra le 17,30 e la 18,00 di
Martedì 27 luglio 2010).
capace, arrivi a sostenere che il tempo libero di un operaio non abbia alcun
valore, perché non è correlato al denaro, mi ha tolto l'aria.
curvo, la labirintite, causata da milioni di colpi di pressa, lo faceva
barcollare, era debole a causa della cardiopatia, era mio padre, operaio al
reparto presse, per 35 anni, in cui aveva sacrificato tutto, tranne il tempo
libero con la sua famiglia, quello era gratis.
9 settembre, ore 14.30: Consiglio provinciale discute mozioni su inceneritori!!!
Carissime/i,
come potete leggere anche nella newsletter qui sotto, il Consiglio provinciale di domani, alle ore 14.30, tratterà tre mozioni molto importanti sul tema rifiuti (v.allegati):
- contro ipotesi di raddoppio dell'impianto di termovalorizzazione di Trezzo sull'Adda
- contro costruzione di un inceneritore nel Parco Agricolo Sud Milano
- contro costruzione dell’ inceneritore di rifiuti sul territorio di Paderno Dugnano.
Tutte e tre le mozioni pongono l’obiettivo prioritario di una politica alternativa sulla gestione dei rifiuti.
Vista l'importanza degli argomenti sarebbe molto importante la presenza in aula di tutti coloro che in questi mesi si sono battuti contro questi interventi. Vi chiedo pertanto di far girare questa comunicazione anche ai vostri amici e conoscenti.
Un caro saluto.
Antonella Fachin
Da: Massimo Gatti - per un'Altra Provincia [mailto:gattialtraprovincia@gmail.com
Inviato: lunedì 6 settembre 2010 18.19
A: gattialtraprovincia@gmail.com
Oggetto: Newsletter n. 20 - Provincia di Milano - Gruppo consiliare un'Altra Provincia - PRC - PdCI
Newsletter del gruppo consiliare in Provincia di Milano
Lista Civica un’Altra Provincia – Partito della Rifondazione Comunista – Partito dei Comunisti Italiani
Numero 20 – lunedì 6 settembre 2010
Acqua pubblica: basta ipocrisie! A sostegno di tutte le iniziative in corso contro la privatizzazione dell’acqua e in vista del referendum pubblichiamo le posizioni assunte in merito dal Capogruppo in Provincia di Milano per Lista civica un’Altra Provincia-Prc-Pdci, Massimo Gatti, riportate dal quotidiano "Liberazione", in data 10 agosto 2010, e dal “Cittadino” in data 7 agosto 2010 e dal periodico “7 Giorni” in data 2 settembre 2010.
“Il Presidente della Provincia di Milano Podestà e vari esponenti di Pdl e Lega, si affannano a dichiarare che non vogliono privatizzare l’acqua. Niente di più falso dal punto di vista pratico e non ideologico, visti i provvedimenti assunti dal centrodestra a livello nazionale e locale! Il Governo, la Regione Lombardia e le province lombarde, a partire da quella di Milano, vogliono vanificare la richiesta di referendum per l’acqua pubblica e accelerare gli obblighi di privatizzazione, per paura del voto popolare richiesto da un milione e 400 mila cittadini.
Dopo aver indebolito in questi anni il sistema pubblico, facendo spezzatino di aziende grandi ed efficienti, inventando una divisione innaturale tra patrimonio, gestione ed erogazione, e moltiplicando posti e seggiole dei consigli di amministrazione, oggi, come minimo, vogliono consegnare il 40% del sistema idrico in ogni provincia a un privato, sicuramente dominante rispetto alla molteplicità dei comuni. Sono totalmente incuranti dell’aumento delle tariffe e del calo degli investimenti e dell’occupazione che i privati hanno già causato nelle varie zone d’Italia in cui hanno operato.
Per la Provincia di Milano l’alternativa vera è rappresentata dalla costituzione rapida di un’unica azienda totalmente pubblica, che riunisca in sé patrimonio, gestione ed erogazione del sistema idrico, in grado di aggregarsi efficacemente con la città di Milano e con le province confinanti, prevedendo uno spazio anche nel consiglio d’amministrazione per una rappresentanza diretta dei cittadini e delle cittadine.
Il Comune di Milano, per essere credibile, oltre a risolvere dopo vent’anni i problemi dell’esondazione periodica del Seveso, deve chiarire se il modello dei servizi pubblici è quello dichiarato in questi giorni per l’acqua oppure quello perseguito da tanti anni con la privatizzazione di A2A (ex AEM). Le forze politiche del centrosinistra, a partire dal PD, devono verificare e dove è il caso contestare, anche nelle regioni in cui sono maggioranza, la deriva verso il modello unico delle società miste, in cui il privato diventa dominante.
Per evitare i blitz e le aggressioni sistematiche al sistema idrico pubblico, la partecipazione massiccia e competente delle persone, dei movimenti, delle forze politiche e dei comuni deve essere continua. Si tratta di una battaglia irrinunciabile di valori e di lavoro, per un servizio universale essenziale e per il controllo diretto di reti fondamentali del sottosuolo che Pdl e Lega non possono svendere a Confindustria, alla Borsa e alle multinazionali”.
Consiglio provinciale, si parla di inceneritori e della S.P. Rho-Monza Nella riunione di giovedì 9 settembre 2010, convocata alle ore 14.30 presso la sede di via Vivaio 1, il Consiglio provinciale tratterà i seguenti argomenti: una mozione contraria all’ipotesi di raddoppio dell'impianto di termovalorizzazione di Trezzo sull'Adda; una mozione che si oppone alla costruzione di un inceneritore nel Parco Agricolo Sud Milano e una mozione contro la costruzione dell’ inceneritore di rifiuti sul territorio di Paderno Dugnano. Tutte le mozioni pongono l’obiettivo prioritario di una politica alternativa sulla gestione dei rifiuti.
Inoltre verranno trattate due mozioni riguardanti i lavori di riqualificazione della Strada Provinciale 44 Rho-Monza presentate dal Capogruppo in provincia di Milano per Lista Civica un’Altra Provincia-Prc-Pdci, Massimo Gatti e dagli altri gruppi di opposizione, per l’interramento totale della nuova strada nel tratto di attraversamento dell’abitato di Paderno Dugnano. Considerata l’importanza fondamentale dei temi in discussione si invitano i cittadini e i rappresentanti dei Comuni interessati a partecipare ai lavori del Consiglio Provinciale.
Trasporti, la Provincia alza le tariffe dei bus Il capogruppo in Provincia di Milano per Lista civica un’Altra Provincia–PRC–PdCI, Massimo Gatti, ha presentato il 6 settembre in Consiglio provinciale un’interrogazione urgente rivolta al Presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, e all’Assessore provinciale alla Viabilità e Trasporti, Giovanni De Nicola, in merito all’aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale su gomma per il territorio provinciale che verrà discusso nella Giunta provinciale di domani.
Nell’interrogazione urgente il Capogruppo Massimo Gatti chiede: “Per quali ragioni non è stata ulteriormente prorogata la Convenzione tra la Provincia di Milano e Azienda Trasporti Milanesi S.p.A. (A.T.M.) che prevedeva la riduzione delle tariffe degli abbonamenti mensili studenti e settimanali 2x6, nell’ordine del 10%; per quale motivo risultano all’ordine del giorno della Giunta del 7/09/2010 provvedimenti di adeguamento tariffario per l’anno 2010, assolutamente dannosi per la popolazione e senza nemmeno rispettare il dovere istituzionale e la buona educazione di rispondere alla mia interrogazione n. 47, con oggetto “Trasporto pubblico locale - Lotto 4 della Provincia di Milano: abbandono del SITAM da parte di Autoguidovie”, presentata in data 7/07/2010; se è intenzione di questa amministrazione provinciale, come ritengo opportuno, intervenire presso Governo, Regione Lombardia e ATM per favorire il reale potenziamento del trasporto pubblico su ferro e gomma, e nell’immediato per ricercare soluzioni tariffarie che non danneggino economicamente gli utenti del servizio pubblico, scongiurando pertanto qualsiasi aumento dei costi di biglietti e abbonamenti.
“Quelli del governo del fare e contro l’aumento delle tasse, PDL e Lega Nord – dichiara Massimo Gatti – ancora una volta predicano bene e razzolano male ed aumentano le tariffe dei bus sul territorio provinciale con una media per ora del 2,5% (in attesa di altre batoste). Un’altra gabella imposta sulle tasche già quasi vuote dei cittadini ed in particolare dei pendolari, del nostro territorio. E’ una vergogna che la Giunta provinciale e il suo Presidente abbiano abbassato la testa di fronte all’aumento delle tariffe imposto dai tagli di Tremonti e da Formigoni senza nemmeno fiatare.
Mi aspetto risposte concrete ed immediate alla mia interrogazione nell’interesse dei cittadini e dei pendolari della Provincia di Milano che da troppo tempo subiscono aumenti delle tariffe a fronte di un peggioramento del servizio”.
S.P. 157 e “Quattro strade”, Podestà e De Nicola dimenticano i doveri della manutenzione stradale Il capogruppo in Provincia di Milano per Lista civica un’Altra Provincia–PRC–PdCI, Massimo Gatti, ha presentato il 3 settembre 2010 due interrogazioni urgenti rivolte al Presidente della Provincia di Milano e all’Assessore provinciale alla Viabilità e Trasporti in merito alla riqualificazione della Strada Provinciale 157 (Mediglia – San Giuliano) e alla riqualificazione della località Quattro strade di Mediglia.
“Nella prima interrogazione, con oggetto “Riqualificazione S.P. 157”, - dichiara Massimo Gatti – ho chiesto a Presidente e Assessore di attuare al più presto e per quanto di competenza della Provincia di Milano un intervento di riqualificazione della Strada Provinciale 157 con il ripristino del manto stradale, della segnaletica, degli argini e dei guardrail.
Nella seconda, con oggetto “Riqualificazione Quattro strade di Mediglia”, ho chiesto, invece, che la Provincia intervenga al più presto, per quanto di sua competenza, per la riqualificazione della località Quattro strade di Mediglia con il ripristino dell’illuminazione stradale, la predisposizione di passaggi pedonali e la costruzione di una pensilina alla fermata del bus, considerato anche l’utilizzo del bus da parte degli anziani e degli studenti per raggiungere la scuole.
Mi aspetto immediate risposte concrete nell’interesse dei cittadini che da tempo aspettano invano un segnale positivo dall’Amministrazione provinciale”.
Novaceta, La Provincia si impegni per far ripartire l’Azienda Nel pomeriggio del 31 agosto, presso la sede della Provincia di Milano, si è riunita la commissione Lavoro provinciale che aveva come unico punto all’ordine del giorno l’audizione dei lavoratori della società Novaceta di Magenta in merito alla situazione aziendale e occupazionale.
Alla commissione hanno partecipato e preso la parola i lavoratori e i delegati sindacali dell’Azienda, dichiarata fallita, che hanno aggiornato i consiglieri provinciali sulla drammatica situazione che stanno vivendo e hanno proposto la bozza di un piano di rilancio dell’azienda stessa chiedendo un intervento fattivo delle Istituzioni in tal senso.
Il Capogruppo in Provincia di Milano per Lista Civica un’Altra Provincia-Prc-Pdci, Massimo Gatti, intervenendo in Commissione ha dichiarato:
“Siamo innanzi al fallimento dell’azienda, all’ennesimo caso di comportamento truffaldino di cosiddetti imprenditori. Se ancora oggi parliamo della Novaceta lo si deve alla stoica resistenza delle lavoratrici e lavoratori che da mesi stanno mantenendo un presidio davanti alla fabbrica.
La Provincia non può stare solo a guardare, ma, in collaborazione con le altre Istituzioni, ha il dovere di intervenire e pretendere che chi ha le responsabilità del fallimento di Novaceta paghi. Non è più ammissibile che a pagare siano sempre e solo le lavoratrici e i lavoratori.
I lavoratori non chiedono assistenza, ma dignità e lavoro. La cassa integrazione non può essere la soluzione né dal punto di vista economico né, tantomeno, dal punto di vista della dignità di professionisti seri che nell’arco di oltre cinquanta anni hanno contribuito a costruire un’azienda che, fin quando ha operato, è stata leader mondiale per la produzione del filo d’acetato.
Novaceta può e deve ripartire, non è un’utopia e il piano presentato oggi dai lavoratori lo sta a dimostrare, contenendo anche proposte innovative per la produzione di energia. Ora le Istituzioni devono fare la loro parte.
Il Comune di Magenta deve mantenere, senza deroghe, il vincolo produttivo delle aree. Provincia di Milano e Regione Lombardia devono investire nel lavoro produttivo, richiamando il Governo nazionale, oggi completamente assente, a svolgere la propria parte.
Vi è l’obbligo civile e morale di entrare nel merito delle proposte fatte e dare un esempio costruttivo affinché si giunga, al più presto, ad una proposta fattiva da presentare al curatore fallimentare e, tramite lui, ad una nuova proprietà”.
Moria di pesci, presentaTA UN’ interrogazione urgente In merito alla straordinaria moria di pesci che si è verificata nel colatore Addetta e nelle rogge tra Paullo e Tribiano, il capogruppo in Provincia di Milano per Lista Civica un’Altra Provincia-Prc-Pdci, Massimo Gatti, il 6 agosto, ha presentato un’interrogazione urgente rivolta al Presidente della Provincia e agli Assessori provinciali competenti.
“Dopo il gravissimo disastro del mese di febbraio, - ha dichiarato Massimo Gatti – con l’ingente sversamento di materiale inquinante nelle acque del fiume Lambro, ancora una volta dobbiamo registrare le carenze del sistema di prevenzione e di controllo dell’inquinamento da parte delle istituzioni competenti. Per questo ho presentato un’interrogazione al Presidente e agli Assessori competenti, per chiedere cosa ha già fatto o ha intenzione di fare questa Amministrazione provinciale per verificare la natura e la causa di questa straordinaria moria di pesci; se l’Amministrazione provinciale si è attivata con gli Enti preposti per verificare eventuali problemi di inquinamento della falda acquifera e del territorio circostante; quali interventi e quante risorse ha destinato la Provincia di Milano per azioni di prevenzione e controllo di questi eventi, che mettono a grave rischio l’ambiente e la salute dei cittadini”.
Case Aler quartiere di via Salomone, presentata un’interrogazione urgente Il capogruppo in Provincia di Milano per Lista civica un’Altra Provincia-PRC-PdCI, Massimo Gatti, ha presentato, il 2 agosto, un’interrogazione rivolta al Presidente della Provincia di Milano e all’Assessore provinciale alla Casa, in merito alle case Aler del quartiere di via Salomone, a Milano.
“Preso atto che ad oggi non sono ancora stati avviati i lavori di sostituzione dell’impianto di riscaldamento, con la relativa manutenzione e pulizia dei singoli caloriferi, determinando il rischio oggettivo del mancato funzionamento del nuovo impianto per il prossimo inverno – ha dichiarato Massimo Gatti – e considerato che la Provincia di Milano ha un proprio rappresentante nel consiglio di Amministrazione di Aler Milano, ho chiesto al Presidente della Provincia e all’Assessore alla Pianificazione del territorio, Piano Casa/Edilizia, Housing sociale, se il Consiglio di Amministrazione di Aler ha approvato l’intervento di sostituzione dell’impianto di riscaldamento citato e con quale crono programma e se è intenzione dell’Amministrazione provinciale intervenire per evitare un ulteriore peggioramento dei disagi già subiti dai residenti del Quartiere Salomone, soprattutto in vista dei mesi invernali.
Mi aspetto immediate risposte concrete nell’interesse dei cittadini considerato anche che numerose organizzazioni sociali e sindacali, hanno avviato da tempo un grande lavoro di riqualificazione del Quartiere Salomone per migliorare la qualità della vita e delle condizioni abitative e considerato che negli edifici in Edilizia Residenziale Pubblica del Quartiere Salomone, dal civico 28 al 66, abitano 477 nuclei familiari, per un totale di 1.800 inquilini che da troppo tempo ormai attendono un intervento delle Istituzioni”.
Scuola, Massimo Gatti ha partecipato al presidio dei precari davanti al Provveditorato Il capogruppo in Provincia di Milano per Lista civica un’Altra Provincia–PRC–PdCI, Massimo Gatti, ha partecipato l’ 1 settembre 2010 al presidio indetto davanti all’Ufficio Scolastico Regionale in via Ripamonti 85 a Milano dal Movimento Scuola Precaria per protestare contro i tagli del governo alla scuola pubblica.
“Solo sul territorio di Milano e provincia saranno più di mille i lavoratori precari della scuola che quest’anno rimarranno disoccupati – ha dichiarato Massimo Gatti – Se consideriamo tutto il Pese, invece, saranno decine di migliaia i docenti e gli ATA che rimarranno senza lavoro. Quelli imposti dal duo Gelmini-Tremonti sono tagli inaccettabili. Noi siamo stati e saremo in piazza con i precari per sostenere l'importantissima battaglia di queste lavoratrici e lavoratori per la difesa della scuola pubblica, per il lavoro e per la democrazia”.
Se volete segnalare nuovi contatti interessati a questa newsletter, scrivete una mail all’indirizzo gattialtraprovincia@gmail.com
AVVERTENZE: In relazione all'art. 13 D. L. 196 del 30/6/03 e successive modifiche, il destinatario può chiedere la propria cancellazione da questa lista di distribuzione come previsto dall’ art.7. Si precisa che gli indirizzi e-mail provengono da conoscenze personali, da contatti avuti in occasione di spettacoli, convegni, assemblee, seminari, riunioni, ecc. e sono utilizzate a esclusivo scopo informativo. Questo messaggio ti è stato inviato perché pensiamo e speriamo che ti possa interessare. In caso contrario ci scusiamo per il disturbo e qualora non intendi ricevere ulteriori e-mail informative ti preghiamo di rispondere a questa e-mail scrivendo nell’oggetto il messaggio “CANCELLAMI” e provvederemo a cancellarti immediatamente dalla lista.
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Segreteria Gruppo Consiliare
Lista Civica Un'Altra Provincia
Partito della Rifondazione Comunista
Partito dei Comunisti Italiani
Provincia di Milano
Via Vivaio, 1 - 20122 Milano
tel. 02.77402614 - fax 02.794687
gattialtraprovincia@gmail.com
http://massimogatti.wordpress
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sgombero di via Rubattino, sotto la pioggia
... già, ma ci sono modi e modi per fare le cose: un modo giusto e rispettoso delle persone, che individua preventivamente delle soluzioni alternative e tiene conto delle esigenze delle famiglie con bambini frequentanti le scuole “dell’obbligo” della zona già da un paio d’anni; un modo crudele e disumano.
Ebbene, De Corato, Moratti & C., la polizia municipale e tutti gli operatori coinvolti tra tutti i giorni che potevano scegliere hanno deciso di procedere in un giorno di pioggia (ha iniziato a piovere ieri sera, quindi non è un fatto meteorico improvviso), così come l'anno scorso, il 18 novembre 2009, costrinsero le famiglie rom ad abbandonare un immobile privato abbandonato da anni, sotto la neve.
Questa è crudeltà mentale: è odio etnico; è disprezzo allo stato puro.
Questo è il genere umano che governa Milano nel 3° millennio: è forse diverso dalle lotte tribali dei cavernicoli? E’ diverso dall’epurazione etnica perpetrata dalla Germania, dalla Serbia? .. non credo proprio: a Milano il livello diffuso di umanità è ancora a quello stadio…, anzi è ritornato indietro a quello stadio.
Adesso si sta ripetendo l'ennesima storia degli altri 300 e passa sgomberi prima di questo: i servizi sociali del Comune propongono la separazione delle famiglie, la separazione delle donne dagli uomini, dei minori dai padri e talvolta anche dalle madri (e che nessuno mi venga a parlare di rispetto dei valori della famiglia a Milano, perchè è una squallida ipocrisia!!).
Adesso i servizi sociali offriranno alle madri i luoghi più lontani possibili: in provincia di Milano, in provincia di Como (!), dall'altra parte della città, operando deliberatamente per ostacolare la frequentazione della scuola primaria da parte dei bimbi che da due anni frequentano le scuole di via Feltre, via Pini, via Cima (e che nessuno mi venga a parlare dei diritti dell'infanzia e dei minori a Milano, perchè è una squallida ipocrisia!!).
Questo non è rigore e non è rispetto delle leggi, perché a Milano le forme di illegalità, di collusione, di tolleranza verso le irregolarità sono tantissime e non vengono perseguite con analogo rigore e fermezza, …. ma è molto più facile puntare il dito contro il diverso, lo straniero, l'altro, il debole, l'emarginato, che farsi autocritica e puntare il dito verso se stessi e le proprie forme di illegalità diffusa.
Questo è solo accanimento e deliberata volontà di emarginare anche coloro che hanno avviato un processo di integrazione ..... e che nessuno mi venga a parlare di furti, di paura e di emarginazione ... perchè tutto questo è proprio ciò che si vuole continuare ad avere a Milano, dato che tutti i tentativi dei volontari e dei privati di togliere dall'emarginazione le giovani generazioni e le loro famiglie rom viene intenzionalmente vanificato, interrotto, ostacolato, boicottato, …. dato che non solo nulla si fa per cambiare le cose, ma addirittura si fa di tutto per buttare nell’emarginazione e nel degrado più assoluto queste persone: quel poco che avevano viene letteralmente distrutto (e che nessuno mi venga a parlare del diritto alla proprietà privata e ai beni personali, all’inviolabilità delle proprie cose, perchè a Milano è una squallida ipocrisia!!).
Questo sgombero, come tutti gli altri in passato, è solo fine a se stesso: quasi 10 milioni di euro spesi solo per spostare delle persone da un luogo a un altro, senza alcuna alternativa e senza alcuna politica sociale di integrazione nel medio/lungo periodo.
... che tristezza per una città, Milano, che da troppi anni non sa e non vuole avere una politica sociale di sviluppo delle relazioni umane e della socialità, di superamento dei conflitti sociali attraverso interventi programmati e costanti di integrazione!!
… che tristezza per l’aridità diffusa di molte, troppe coscienze …
Ci sono
aiuti pubblici alle imprese di ogni settore,
aiuti pubblici alle banche,
aiuti pubblici ai teatri e al cinema,
aiuti pubblici all'editoria e ai giornali di partito,
aiuti pubblici alle famiglie che iscrivono i loro figli a scuole private,
aiuti pubblici agli inceneritori e alle centrali elettriche (v. CIP6),
aiuti pubblici a pioggia agli amici degli amici, insomma a "cani e porci",
ma alle minoranze etniche NO!!
.. per risolvere una conflittualità sociale che si è incancrenita negli ultimi anni: NO!!
ai bambini emarginati, NO!
... meglio farli vagare per la città come cani randagi, anche se sono persone, ..
Chissà quanti sono soddisfatti e diranno: "sono stati cacciati via i rom"!! … “cacciati”…. Le parole hanno significato: quanto odio, quanto livore, quanto disprezzo in queste parole….
E' più facile che delinqua un giovane rom con il diploma di terza media o con il diploma tecnico in tasca oppure un giovane rom analfabeta, “senza arte né parte” ed emarginato?
Bene, da domani potremo smettere di parlare di emergenza rom: il problema è stato risolto!!!
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Lista civica "Uniti con Dario Fo per Milano"
Facebook: Antonella Fachin
PERCHÉ MILANO HA BISOGNO DI UNA MOSCHEA
Riporto il comunicato di Luciano Muhlbauer, che sottoscrivo in toto. Cari saluti a tutte/i Antonella Fachin -------------- PERCHÉ MILANO HA BISOGNO DI UNA MOSCHEA Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer Milano ha bisogno di luoghi di culto islamici. Non in omaggio al famigerato buonismo e nemmeno perché lo dice Tettamanzi, ma semplicemente perché lo esige il buon senso e il buon governo. Milano ha bisogno che possano esistere legalmente e formalmente delle moschee perché a Milano c’è un numero significativo di lavoratori e residenti di fede musulmana. Secondo gli ultimi dati della Camera di Commercio, sul territorio del comune di Milano sarebbero attive oltre 1.500 ditte i cui proprietari sono di religione islamica. Chi oggi sostiene, come la Lega e De Corato, che Milano non ha bisogno di una moschea o propone assurdi e pericolosi referendum, dovrebbe spiegare invece ai milanesi qual è l’alternativa e che futuro intende costruire per la città. Perché non consentire che possano esistere legalmente dei luoghi di culto non significa affatto che i fedeli non si riuniscano per pregare, ma unicamente che lo facciano dove capita, dalle cantine ai marciapiedi, fino ai capannoni eccetera eccetera. Ed è esattamente quello che succede a Milano da tempo, come ben sanno Lega e Pdl che governano la città da 17 anni. Dire che ci si oppone all’esistenza legale di moschee e contemporaneamente capeggiare le campagne contro le “moschee abusive” è ipocrita e irresponsabile. È ipocrita perché tanto le “moschee abusive”, in assenza di quelle legali, esistono comunque ed è irresponsabile perché non offre una via d’uscita condivisa e condivisibile e, pertanto, avvelena il clima e coltiva i rancori. Chi dice sempre e comunque soltanto dei “no”, oggi deve parlare chiaro. Deve chiarire se ritiene che ci debba essere una pulizia etnico-religiosa, per cui tutti i musulmani vadano espulsi da Milano e dall’Italia. Ebbene sì, perché questa sarebbe l’unica alternativa reale, sebbene da incubo, all’esistenza di luoghi di culto islamici. Se invece la Lega, De Corato e la Moratti non sono favorevoli all’espulsione di massa su base religiosa, allora devono spiegare cosa intendono fare perché i milanesi di fede islamica possano praticare legalmente e alla luce del sole la loro fede. E lo devono fare ora, all’inizio della campagna elettorale e senza la pericolosa furbizia dei referendum. Lo devono fare perché governano Milano da 17 anni e non possono continuare a prendere per i fondelli i milanesi.
Si può uccidere un uomo, ma non le sue idee
Si può uccidere un uomo, ma non le sue idee
6set2010
di Maurizio Pallante e Andrea Bertaglio
Non era certo per caso che si era creata questa forma di collaborazione con l’Amministrazione comunale di Pollica. Infatti il sindaco Vassallo, un ex pescatore della frazione Acciaroli al suo secondo mandato, oltre a essere impegnato sui problemi della legalità, aveva una sensibilità ecologica molto spiccata e la volontà di valorizzare le specificità del suo territorio. Angelo Vassallo era noto alla cittadinanza per l’attaccamento alla sua terra e l’attenzione al civismo.
Milano-Serravalle:Soldi solo per poteri forti e autostrade. Dita negli occhi per pendolari ...
Cordiali saluti a tutti/e-------
Antonella Fachin
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COMUNICATO STAMPA
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