
Email certificata, tanti dubbi
La posta certificata può essere utilizzata nelle comunicazioni fra privati (ma perché la certificazione sia valida è necessario che entrambe le caselle siano abilitate al servizio) o fra cittadini e pubblica amministrazione. Già da tempo diversi gestori forniscono il servizio a pagamento, noi ne avevamo messo a confronto i costi.
Al di là di questi iniziali problemi tecnici, restano da chiarire alcuni aspetti.
- Aprire questa casella significa accettare esplicitamente l'invio, da parte di tutte le pubbliche amministrazioni, dei provvedimenti e degli atti che ci riguardano. Questo significa che il messaggio è dato per ricevuto nel momento in cui lo riceviamo, non quando lo leggiamo effettivamente. La casella va quindi consultata costantemente, pena il rischio di dimenticarsi qualche adempimento.
- La Pec serve a poco se non sia ha la firma digitale (posso inviare un'istanza con raccomandata a.r., ma se non è firmata che valore avrà?).
- Al contrario di quelle disponibili sul mercato, la Pec governativa può essere utilizzata solo per le comunicazioni con la pubblica amministrazione.
- Peccato che poi le amministrazioni regionali e locali (quelle più vicine al cittadino) siano molto indietro nell'adozione e nell'uso della Pec.
25 Aprile inizia la raccolta delle firme per i 3 REFERENDUM a sostegno dell’ACQUA PUBBLICA
Carissimi/e,
domenica 25 Aprile inizia la raccolta delle firme per i 3 REFERENDUM a sostegno dell’ACQUA PUBBLICA, BENE COMUNE.
L'acqua non si vende.
Fuori l'acqua dal mercato, fuori i profitti dall'acqua.
Perché l’acqua è un bene comune e un diritto umano universale. Un bene essenziale che appartiene a tutti. Nessuno può appropriarsene, né farci profitti. L’attuale governo ha invece deciso di consegnarla ai privati e alle grandi multinazionali.
Noi tutte e tutti possiamo impedirlo, mettendo la nostra firma sulla richiesta di referendum e votando SI quando, nella prossima primavera, saremo chiamati a decidere. E’ una battaglia di civiltà. Nessuno si senta escluso.
Cosa vogliamo?
Vogliamo restituire i servizi idrici alla gestione collettiva.
I primi BANCHETTI si terranno durante la manifestazione per la festa della liberazione e saranno così dislocati:
1. Comitato milanese acquapubblica - referente Giovanna Procacci - locazione Porta Venezia vicinanza piazza Oberdan ore 14.00 - 16.00
2. Aria Civile + Per un'altra provincia – referenti rispettivi Massimo de Giuli e Luciana Pellegreffi - locazione Porta Venezia vicinanze piazza
4. Umanisti - referente Thomas Schmid - locazione Porta Venezia via Palestro ore 14.00 - 16.00
5. Adesso basta - referente Franco Calamida - locazione Porta Venezia via Palestro ore 14.00 - 16.00
I QUESITI REFERENDARI
Primo quesito:
fermare la privatizzazione dell’acqua
Si propone l’abrogazione dell’art.23bis della Legge n.133/2008; eliminare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal Governo Berlusconi e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese.
Secondo quesito:
aprire la strada della ripubblicizzazione
Si propone l’abrogazione dell’art.150 del D.Lgs n.152/2006; in questo modo non sarebbe più consentito il ricorso nè alla gara, nè all’affidamento della gestione a società di capitali, favorendo il percorso verso l’obbiettivo della ripubblicizzazione del servizio idrico, ovvero la sua gestione attraverso enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali.
Terzo quesito:
eliminare i profitti dal bene comune acqua
Si propone l’abrogazione dell’art.154 del D.Lgs n.152/2006, limitatamente alle seguenti parole: ”dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”. Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si eliminerebbe la possibilità di fare profitti sul bene comune acqua.
Per maggiori informazioni è consultabile anche il sito per l'acqua www.contrattoacqua.it
Se desiderate partecipare alla raccolta delle firme nei 3 mesi di tempo a disposizione, mi potete contattare per comunicarmi le vostre disponibilità (giorni e orari).
ASPETTO VOSTRE NOTIZIE!
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
Facebook: Antonella Fachin
in vista del 25 aprile: FESTA DELLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO
Dovunque è morto un italiano per riscattare la Libertà e la Dignità,
perché li è nata la nostra COSTITUZIONE".
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
Facebook: Antonella Fachin
HUMOR: Il prezzo della secessione
Buon compleanno Terra!
Buon compleanno Terra!
APPELLO DELL'ISTITUTO PEDAGOGICO DELLA RESISTENZA DI MILANO: firmiamolo tutti/e!
APPELLO DELL'ISTITUTO PEDAGOGICO DELLA RESISTENZA DI MILANO
L’Istituto Pedagogico della Resistenza, operante da molti anni a Milano in contatto con il mondo della scuola, rischia di dover interrompere la propria attività in seguito all’intervento dell’Amministrazione comunale di Milano, inteso a privare l’Istituto della sede di Via degli Anemoni 6 a Milano, della quale, per decenni, ha potuto fruire.
I docenti universitari, gli insegnanti, gli educatori, gli operatori sociali e cittadini dell’Istituto Pedagogico della Resistenza, che si riconoscono nel dettato costituzionale,
e ritengono si debba fare quanto è possibile e giusto per evitare che si spenga una voce che ha validamente contribuito a diffondere e a tenere viva, soprattutto fra i giovani, la conoscenza della nostra storia recente e dei valori della Costituzione nonchè ad arricchire il dibattito pedagogico volto al miglioramento della nostra scuola.
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“L’Istituto Pedagogico della Resistenza, operante da molti anni a Milano in contatto con il mondo della scuola, rischia di dover interrompere la propria attività per la difficile situazione in cui si è venuto a trovare
Tale Istituto è sorto nel 1974 per iniziativa di insegnanti e allievi che subito dopo la Liberazione avevano dato vita all’esperienza dei Convitti Scuola Rinascita, primi e significativi esempi di scuole organizzate democraticamente. Esso da più di trentacinque anni svolge, in collaborazione con le scuole e con altre Istituzioni pubbliche, una preziosa attività volta a tenere vivo il ricordo della lotta antifascista e della Resistenza, a promuovere una pedagogia che ponga come obiettivo centrale dell’intervento educativo la formazione della persona alla luce dei valori sanciti dalla Costituzione, a favorire forme di integrazione, importanti in una società come la nostra che va sempre più caratterizzandosi come multiculturale.
Questa attività rischia però ora di essere interrotta in seguito all’intervento dell’amministrazione comunale inteso a privare l’Istituto della sede di cui per decenni ha potuto fruire.
Come docenti universitari, insegnanti, educatori, operatori sociali e cittadini che si riconoscono nel dettato costituzionale, riteniamo si debba fare quanto è possibile e giusto per evitare che si spenga una voce che ha validamente contribuito a diffondere e a tenere viva, soprattutto fra i giovani, la conoscenza della nostra storia recente e dei valori della Costituzione e ad arricchire il dibattito pedagogico volto al miglioramento della nostra scuola.”
per firmare la petizione:oppure inviare mail a
25 aprile: resistenza della INNSE ieri e oggi
Per opportuna informazione e partecipazione.
Cari saluti
Antonella Fachin
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RADUNO NAZIFASCISTA DEL 24 APRILE NON C'E' PIÙ. ma...
Per opportuna informazione e riflessione riporto il commento di Luciano Muhlbauer e, in allegato, le canzoni di Federico Goglio in arte “Skoll”.
E' palese che un conto è commemorare la morte di un ragazzo, attraverso una iniziativa di ricordo del PASSATO
Antonella Fachin
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Allegato | Descrizione |
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HUMOR: MORTI SUL LAVORO: andate in pace
dopo i bagordi della campagna elettorale, i TG di tutta Italia sono a caccia di notizie. Ecco che tornano protagonisti i morti sul lavoro. Sì, sempre questi arroganti, presuntosi, rompicoglioni che provano a conquistare le pagine dei giornali. Ultimo in lista, tale Sergio Capitani, operaio di trentaquattro anni. Un infido lavoratore che si è fatto ammazzare da un tubo pieno di ammoniaca nella centrale elettrica di Civitavecchia, proprio alla vigilia di Pasqua. Un piano diabolico per rubare la scena alla star del momento: Gesù Cristo. Caro mio, ti è andata male. Gesù è morto a trentatre anni, non a trentaquattro, e di lui ancora si parla. Di te invece, tempo una settimana, non si ricorderà più nessuno. – Arnald
AMNESTY lancia campagna per adozione nuova direttiva europea ANTIDISCRIMINAZIONE
CS42-2010
AMNESTY INTERNATIONAL LANCIA UNA CAMPAGNA PER L’ADOZIONE DELLA NUOVA DIRETTIVA ANTIDISCRIMINAZIONE DELL’UNIONE EUROPEA
Amnesty International ha lanciato oggi una campagna per l’adozione della nuova Direttiva antidiscriminazione, proposta dalla Commissione europea nel luglio 2008. La campagna dell’organizzazione per i diritti umani sara’ indirizzata al governo della Germania, che sta attualmente bloccando l’adozione del testo, in vista del Consiglio per l’occupazione e le
politiche sociali che si riunira’ il 7 giugno.
La nuova direttiva, se adottata, realizzerebbe il principio dell’uguaglianza di trattamento per tutte le persone all’interno
dell’Unione europea (Ue), al di la’ di quanto gia’ stabilito in materia d’impiego, colmando le lacune del quadro legale europeo
antidiscriminazione. La norma proibirebbe la discriminazione per motivi di religione e credo, disabilita’, eta’ e orientamento sessuale in settori quali la sicurezza sociale, l’assistenza medica, l’educazione e l’alloggio. La proposta e’ stata bloccata dalla Germania all’interno del Consiglio dell’Ue, nonostante Spagna e Svezia (attuale e precedente presidenza di turno) avessero fatto della sua adozione una priorita’.
‘E’ un’autentica vergogna che una parte cosi’ importante di legislazione, che peraltro si limita a colmare i vuoti legislativi esistenti, venga bloccata da un paese che afferma pubblicamente di affrontare seriamente la discriminazione. La Germania garantisce protezione alle vittime di discriminazione nel suo territorio, ma la nega nel resto dell’Europa’ – ha dichiarato Nicolas Beger, direttore dell’ufficio di Amnesty International presso l’Ue.
Il governo tedesco sostiene che l’attuale legislazione antidiscriminazione europea si e’ dimostrata inefficace e che non vi e’ base legale per l’Ue per agire in alcuni dei settori cui fa riferimento la proposta di nuova direttiva. Entrambe queste affermazioni sono prive di fondamento, secondo Amnesty International. Studi indipendenti hanno dimostrato che la
Direttiva sull’uguaglianza razziale ha migliorato significativamente la protezione nei confronti della discriminazione basata sulla razza in molti paesi dell’Ue. L’articolo 19 del Trattato di Lisbona, inoltre, conferisce al Consiglio dell’Ue un chiaro mandato a svolgere le azioni necessarie per combattere la discriminazione basata su sesso, razza od origine etnica,
religione o credo, disabilita’, eta’ e orientamento sessuale.
‘La discriminazione e’ in aumento in tutta l’Ue e ha un impatto profondo sull’accesso ai diritti fondamentali. L’Ue deve agire immediatamente per fermare l’effetto negativo che la discriminazione ha sulla societa’ nel suo complesso. Il primo passo dovrebbe essere l’adozione della nuova Direttiva antidiscriminazione, senza indebolirla e senza inserirvi ulteriori eccezioni alla definizione di discriminazione, evitando di offrire a diversi gruppi differenti livelli di protezione’ – ha concluso
Beger.
Per firmare la petizione al governo tedesco:upetition/?locale=it_IT
http://www.amnesty-actie.nl/e
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 28 aprile 2010
Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press@amnesty.it
Leggi tutti gli altri comunicati stampa all’indirizzo:o-tutte-news-comunicati.html
http://www.amnesty.it/archivi