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.: Il Blog di Antonella Fachin
Giovedì, 26 Novembre, 2009 - 14:33

sgombero forzato, in Forlanini: integrazione distrutta anche qui!

Buongiorno,
oggi c'è stato l'ennesimo sgombero forzato, in viale Forlanini.
Qui sotto trovate il comunicato diramato dai volontari che da un paio di anni assistono i primi nuclei familiari di rumeni di etnia rom che avevano trovato riparo in un'area abbandonata in zona Forlanini.
Anche qui i bambini e i ragazzini andavano a scuola: in zona 4 si era tenuta molti mesi fa una assemblea pubblica cui avevo partecipato, e alcune di queste famiglie rumene erano intervenute per raccontare la loro storia, la loro vita; era venuto, accompagnato dai suoi genitori, anche un bambino che frequentava con impegno e successo la scuola elementare, che aveva fatto amicizia con i compagni di classe, che si era integrato con la classe.... era un bambino come tutti gli altri.
Ciò che mi colpì allora e che ricordo ancora oggi è il suo atteggiamento: impaurito dalla tanta gente vociante, con la testa bassa non osava guardare negli occhi gli adulti.....un bambino entrato nel mondo dei grandi pieno di contraddizioni, alcuni lo aiutavano ad avere una istruzione, a far parte della comunità maggioritaria; altri lo rifiutavano per principio in quanto Rom, ma a vederlo (jeans e giaccone, pulito, capelli corti e in ordine) non aveva proprio nulla che lo differenziasse
dagli altri bambini della sua età.....
Quale destino avrà questo bambino e tutti gli altri bambini e bambine rom i cui genitori da oltre un anno accompagnavano i loro figli alle scuole dell'obbligo del quartiere?
Che fine faranno tutte le energie spese dai volontari, dalle maestre, dal parroco per consentire - finora con successo- un processo di integrazione e di inserimento scolastico e lavorativo?
Che fine ha fatto la tradizione di accoglienza meneghina?
Che fine ha fatto la civiltà, se dobbiamo assistere ad azioni di accanimento e persecuzione come queste?

Cordiali saluti
Antonella Fachin
^^^^^^^^^^^^^^^^^

SGOMBERO IN VIALE FORLANINI

Mentre oggi l'assessore alla sicurezza De Corato festeggia l'ennesimo sgombero, la società civile deve incassare l'ennesima sconfitta.

Con l'operazione svoltasi oggi vengono infatti sgomberati 45 rom rumeni che vivevano in baracche di fortuna alle spalle dell'area della ex caserma di Viale Forlanini 50. Al nucleo preesistente si erano aggiunti negli scorsi giorni alcuni altri nuclei famigliari sgomberati da Via Rubattino negli
scorsi giorni.

Un'efficienza ai limiti (?!?) dell'accanimento dato che la suddetta area è già al quarto sgombero solo quest'anno, mentre i rom di Via Rubattino trasferitisi subiscono il secondo "sfratto" in pochi giorni. E questo non è un record.

Questo però è anche sintomo di un'assoluta mancanza di politiche di inserimento dei rom a Milano.

Distruggendo gli insediamenti, si distrugge anche una micro-struttura sociale ed il lavoro di affiancamento sociale fatto da singoli ed associazioni. Si punta a creare singoli allo sbando, invece che comunità strutturate che possano integrarsi. Si mettono in strada minori, impedendo loro di proseguire percorsi scolastici che stanno già effettuando.

Mentre i comunicati stampa del Comune parlano dello "sgombero numero 180" noi vediamo Pietro, 38 anni, che aveva una casa a Cormano e lavorava come operaio edile. Poi il licenziamento, la perdita dell'appartamento e quindi via Rubattino e viale Forlanini. Pietro questa mattina avrebbe mandato i due figli (6 e 10 anni) a scuola, vicino a Lambrate. Dove torneranno i figli di Pietro?

Vediamo Dan, 54 anni, che suona la fisarmonica alle feste fissarci con occhi rassegnati.

Vediamo Nicoleta e Simon, 5 e 6 anni, che ci chiedono "dove ci mandano adesso?" o la piccola  Fiorentina, quattro sgomberi in sei mesi di vita.

E non vediamo diversi altri che, siccome sono dovuti andare al lavoro (anche i Rom lavorano!) al ritorno non troveranno nemmeno una baracca ad aspettarli.

E' possibile che la Milano dell'Expo abbia come risposta per costoro solo le ruspe?

Fiorella D'Amore, Stefano Nutini, gruppo di sostegno Forlanini; Gianluca Tarasconi, centro
umanista La Svolta; Massimo Gentili, consigliere di zona 4, gruppo La Sinistra.

Sabato, 21 Novembre, 2009 - 14:27

giorno mondiale dell'infanzia: Milano sgombera i bimbi rom!

Per opportuna informazione.
Giustamente questi genitori, i cui figli andavano a scuola con bimbi e bime rom, si chedono: ieri 20/11 si è celebrata la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia: i bambini del campo rom di via Rubattino se ne saranno accorti?

La riconciliazione si vede nei fatti, signora Sindaco, non nelle parole o negli interventi ai convegni.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
------------------------------------------

Comunicato stampa

I GENITORI DELLA SCUOLA "BRUNO MUNARI" DI MILANO PER L'ACCOGLIENZA E CONTRO LO SGOMBERO DEI BAMBINI ROM

di Associazione Genitori Scuola "Bruno Munari"
L’Associazione Genitori della scuola Bruno Munari di via Feltre a Milano, denuncia l’azione violenta di sgombero che è stata attuata ieri ai danni di circa 50 bambini e delle loro famiglie occupanti il campo Rom di via Rubattino.

36 bambini frequentavano le nostre scuole e avevano avviato così un percorso di integrazione che per loro poteva rappresentare l’unica possibilità di accedere a un futuro migliore.

Lo sgombero non ha offerto a queste famiglie delle alternative concrete: abbiamo sentito che i bambini sopra i 6 anni sarebbero stati separati dalle madri. Alcuni sono finiti fuori provincia. Noi genitori non sappiamo se in questo momento i compagni di classe dei nostri figli hanno un riparo per dormire, né se torneranno nelle nostre scuole.

L’azione di sgombero era annunciata da settembre. Da allora i genitori dell’Associazione, con le comunità di S. Egidio, Padri Somaschi, Naga, con gli insegnanti delle scuole del circolo di via Pini hanno intrapreso molte iniziative di solidarietà e sensibilizzazione anche presso il Consiglio di Zona e le Commissioni consiliari del Comune di Milano.

Ora questi bambini hanno perso tutto e noi abbiamo perso l’occasione di dimostrare loro che siamo un paese democratico capace di accogliere persone e culture diverse dalla nostra, magari in difficoltà.

Abbiamo perso l’occasione di dimostrare ai nostri figli che la tolleranza e la convivenza civile sono valori alla base di una società democratica e che le diversità devono essere vissute e valorizzate come risorse. Che l’accoglienza è un valore universale che non distingue tra etnie, culture e paesi di provenienza (in questo caso, tra l’altro si tratta per la maggior parte di cittadini Rumeni, quindi appartenenti alla UE).

Ricordiamo che ieri 20/11 si è celebrata la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia: i bambini del campo rom di via Rubattino se ne saranno accorti?

info: flavianarobbiati@tiscali.it
Stefano Pasta stefanopasta@gmail.com
http://www.elementareinfeltre.it/
info@elementareinfeltre.it
Venerdì, 20 Novembre, 2009 - 17:46

IMPORTANTE E URGENTE: coperte e lavoro per i rom di via Rubattino

Riporto per opportuna informazione l'annuncio che mi è pervenuto, dato che nel nuovo quartiere del Rubattino, le esperienze personali e le sensibilità sono diverse, onde contribuire attivamente e tutti insieme alla soluzione della vicenda attraverso singoli, piccoli episodi di integrazione e di solidarietà.
Segnalo inoltre che i volontari della comunità di Sant'Egidio, conoscendo da anni le persone che si erano rifugiate nell'immobile dismesso dell'ENEL, sono in grado di fornire le necessarie garanzie reputative per i rom che chiedono di essere aiutati nel trovare lavoro e/o attività lavorative spot, sulla base delle seguenti professionalità:
per gli uomini: lavori di edilizia: imbianchino; piastrellista; idraulico ecc.;
per le donne: lavori di pulizia.
Stefano Pasta, volontà della comunità di Sant'Egidio, in particolare, può metterci in contatto con la persona più idonea e capace, alla luce del lavoro offerto.
Chi desidera prendere direttamente contatto con Stefano Pasta può scrivere al seguente indirizzo email:
stefanopasta@gmail.com
Cordiali saluti
Antonella Fachin
-------------------------------------
IMPORTANTE E URGENTE: coperte e altro per i rom
Ciao.
Abbiamo organizzato un punto di raccolta di materiali necessari per le famiglie Rom sgomberate ieri mattina, presso una sede degli scout.
 
LUOGO DI CONSEGNA
Sede GRUPPO SCOUT MI 68 Via Cambini 10 (ang. via Padova) entrata dalla Polisportiva c/o Parrocchia San Giovanni Crisostomo
ORARI DI CONSEGNA
Oggi 20/11 dalle 21 alle 22:30
Domenica 22/11 dalle 17 alle 19
OGGETTI NECESSARI:
+ COPERTE
+ MATERASSI
+ VESTITI PESANTI
+ SCARPE
+ SCARPE PER BAMBINI
RIFERIMENTO
Marco (capo gruppo scout MI68)
348-84725612
 
I volontari della Comunità di Sant'Egidio provvederanno poi ad accordarsi con gli scout per il ritiro del materiale raccolto e la consegna alle famiglie Rom.
 
DIVULGATE!
 
Grazie a tutti per la collaborazione e la solidarietà
 
Guido

Venerdì, 20 Novembre, 2009 - 17:45

IMPORTANTE E URGENTE: coperte e lavoro per i rom di via Rubattino

Riporto per opportuna informazione l'annuncio che mi è pervenuto, dato che nel nuovo quartiere del Rubattino, le esperienze personali e le sensibilità sono diverse, onde contribuire attivamente e tutti insieme alla soluzione della vicenda attraverso singoli, piccoli episodi di integrazione e di solidarietà.
Segnalo inoltre che i volontari della comunità di Sant'Egidio, conoscendo da anni le persone che si erano rifugiate nell'immobile dismesso dell'ENEL, sono in grado di fornire le necessarie garanzie reputative per i rom che chiedono di essere aiutati nel trovare lavoro e/o attività lavorative spot, sulla base delle seguenti professionalità:
per gli uomini: lavori di edilizia: imbianchino; piastrellista; idraulico ecc.;
per le donne: lavori di pulizia.
Stefano Pasta, volontà della comunità di Sant'Egidio, in particolare, può metterci in contatto con la persona più idonea e capace, alla luce del lavoro offerto.
Chi desidera prendere direttamente contatto con Stefano Pasta può scrivere al seguente indirizzo email:
stefanopasta@gmail.com
Cordiali saluti
Antonella Fachin
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IMPORTANTE E URGENTE: coperte e altro per i rom
Ciao.
Abbiamo organizzato un punto di raccolta di materiali necessari per le famiglie Rom sgomberate ieri mattina, presso una sede degli scout.
 
LUOGO DI CONSEGNA
Sede GRUPPO SCOUT MI 68 Via Cambini 10 (ang. via Padova) entrata dalla Polisportiva c/o Parrocchia San Giovanni Crisostomo
ORARI DI CONSEGNA
Oggi 20/11 dalle 21 alle 22:30
Domenica 22/11 dalle 17 alle 19
OGGETTI NECESSARI:
+ COPERTE
+ MATERASSI
+ VESTITI PESANTI
+ SCARPE
+ SCARPE PER BAMBINI
RIFERIMENTO
Marco (capo gruppo scout MI68)
348-84725612
 
I volontari della Comunità di Sant'Egidio provvederanno poi ad accordarsi con gli scout per il ritiro del materiale raccolto e la consegna alle famiglie Rom.
 
DIVULGATE!
 
Grazie a tutti per la collaborazione e la solidarietà
 
Guido

Martedì, 17 Novembre, 2009 - 16:37

ACQUA BENE COMUNE: il sindaco deve dire NO alla privatizzazione!

Il sindaco di Cassinetta di Lugagnano ha detto NO alla privatizzazione del servizio di gestione dell'acqua.
Purtroppo in Italia si procede come i gamberi: nei paesi in cui la liberalizzazione spinta ha portato anni fa alla privatizzazione della gestione dell'acqua si sta ritornando al servizio pubblico ... noi, invece, vogliamo sperimentare!!!

Cosa succederà nel medio periodo?
Succederà quello che è successo ovunque: la privatizzazione del servizio idrico porterà ad aumento dei costi in quanto i cittadini dovranno pagare il servizio + la remunerazione dell'investimento del privato (=profitto).
.. se poi la società di gestione del servizio idrico sarà ADDIRITTURA QUOTATA IN BORSA, I CITTADINI DOVRANNO SUBIRE LE SPECULAZIONI DEL TITOLO E L'ATTENZIONE DELL'IMPRESA CONCENTRATA NON A OFFRIRE UN BUON SERVIZIO A UN COSTO EQUO, MA A REMUNERARE GLI INVESTITORI.
COME? tagliando i costi!!!
QUALI? Quelli di manutenzione e di infrastrutture nuove e moderne!

Quando il servizio idrico sarà diventato un colabrodo e i cittadini saranno scontenti, l'ente pubblico cercherà di riprendersi il controllo ma dovrà strapagare quello che era suo ed era in buono stato.
CONCLUSIONE: i privati avranno fatto l'ennesimo buon affare, i privati NO!

A Milano il servizio idrico è in ottime condizioni -è tra quello che in Italia ha le minori perdite e sprechi- e il costo per i cittadini è equo. Quindi perchè cambiare una "squadra vincente"?
Chiedo al Sindaco di Milano di fare come il sindaco di Cassinetta: difendere un servizio di qualità per il quale i cittadini pagano il servizio ma non debbono pagare anche la remunerazione del privato che dovesse malauguratamente gestire l'acqua di Milano!!!

Cordiali saluti a tutti/e
Antonella Fachin
Consigliera Zona 3
Capogruppo Uniti con DArio Fo per Milano
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ACQUA BENE COMUNE. CASSINETTA DI LUGAGNANO DICE NO ALLA PRIVATIZZAZIONE

RICONOSCIMENTO DELL’ACQUA COME BENE COMUNE E DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO COME SERVIZIO PRIVO DI RILEVANZA ECONOMICA
 Relazione introduttiva del Sindaco Domenico Finiguerra
Gentili consiglieri, negli ultimi anni e in particolare negli ultimi mesi, attorno all’acqua si è sviluppato un dibattito internazionale che anche nel nostro paese sta producendo azioni e legislazione.
Noi viviamo l’acqua come una presenza scontata in tutte le attività della vita quotidiana (alimentari, igieniche, produttive, ricreative). Purtroppo non possiamo dire che sia altrettanto, non solo nei paesi del sud del mondo, ma anche in alcune regioni del sud Italia.
Attorno all’acqua si muovono e si intrecciano interessi. Interessi che cresceranno sempre più al crescere della crisi idrica. Per l’acqua si provocano e si provocheranno guerre e guerriglie.
L’acqua è diventato uno dei beni della terra che possono produrre profitti, ricchezze e quindi disuguaglianze e ingiustizie.
L’acqua è considerato da taluni soggetti economici, le multinazionali in primis, come una merce preziosa, al pari del petrolio o dei diamanti. Questo processo di mercificazione, complice l’economia globalizzata, sta cambiando la definizione di acqua da bene pubblico a proprietà privata, una merce che si può estrarre e commerciare liberamente. Un processo pericoloso, che deve trovare un processo di segno opposto, che punti a mantenere inalterata la natura dell’acqua e a riaffermare il diritto all’acqua come un diritto naturale, che vada oltre il riconoscimento del legislatore, in quanto legato alla natura stessa dell’uomo.
L’acqua è vita. E’ un bene essenziale ed insostituibile per la vita di ogni essere vivente. Ed è diritto inviolabile dell’uomo l’accesso all’acqua potabile e a quella necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi. L’acqua è un diritto universale, inalienabile ed indivisibile, che può essere annoverato fra quelli cui fa riferimento l’art. 2 della Costituzione della Repubblica Italiana (La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale).
Questa concezione dell’acqua come “bene comune” per eccellenza si è affermata negli ultimi 40 anni a livello mondiale. A partire dalla promulgazione della Carta Europea dell’Acqua (Strasburgo, maggio 1968) fino ad arrivare al pronunciamento dell’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (settembre 2007): Il diritto all’acqua risulta un’estensione del diritto alla vita affermato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Esso riflette l’imprescindibilità di questa risorsa relativamente alla vita umana.
L’acqua e la sua scarsità, dovuta anche ai mutamenti climatici che interessano il pianeta, pone tutti noi, cittadini e governanti, di fronte a grandi responsabilità. Pur essendo rinnovabile, il “bene acqua”, per effetto dell’azione dell’uomo, può ridursi o addirittura esaurirsi. E’ quindi responsabilità sia individuale che collettiva prendersi cura di tale bene, utilizzandolo con saggezza, preservandolo, affinché esso sia accessibile e disponibile a tutti, nel presente come per le future generazioni.
La risoluzione del Parlamento europeo del 15 marzo 2006 ha dichiarato “l’acqua come un bene comune dell’umanità” e chiede che siano esplicati tutti gli sforzi necessari a garantire l’accesso all’acqua alle popolazioni più povere entro il 2015 ed insiste affinché “la gestione delle risorse idriche si basi su un’impostazione partecipativa e integrata che coinvolga gli utenti ed i responsabili decisionali nella definizione delle politiche in materia di acqua a livello locale e in modo democratico”.
Inoltre, la risoluzione del Parlamento europeo dell’11 marzo 2004 sulla strategia per il mercato interno – priorità 2003-2006 – affermava, al paragrafo 5, essendo l’acqua un bene comune dell’umanità, la gestione delle risorse idriche non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno”.
Gli stessi organi della UE hanno più volte sottolineato che alcune categorie di servizi non sono sottoposte al principio comunitario della concorrenza; si veda ad esempio la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo COM (2004) 374: …le autorità pubbliche competenti (Stato, Regioni, Comuni) sono libere di decidere se fornire in prima persona un servizio di interesse generale o se affidare tale compito a un altro ente (pubblico o privato)”; è peraltro noto che non esiste alcuna norma europea che sancisce l’obbligo per le imprese pubbliche di trasformarsi in società private (come ribadito da: Corte di giustizia CE, 2005; Commissione CE 2003 e 2006; Parlamento CE, 2006).
Ciononostante, in Italia, si sta procedendo a tappe forzate verso l’assoggettamento dell’acqua alle regole del mercato, facendo rientrare il servizio idrico nel novero dei servizi pubblici locali per i quali si debba procedere alla liberalizzazione/privatizzazione.
A fronte della politica mondiale mirante alla privatizzazione dell’Acqua, anche in Italia è sorto un movimento di contrasto a questa politica, il Forum dei Movimenti per l’acqua: una rete associativa cui aderiscono organizzazioni nazionali e comitati territoriali, accomunati dalla consapevolezza dell’importanza dell’acqua come bene comune e diritto umano universale, dalla necessità di una sua salvaguardia per l’ambiente e per le future generazioni, dalla determinazione per una gestione pubblica e partecipativa dei servizi idrici.
Un movimento che ha depositato nel luglio 2007, una legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua supportata da 406.626 firme di cittadini.
Anche il Comune di Cassinetta di Lugagnano, negli ultimi a anni, in coerenza con la propria impostazione politica e culturale di contrasto alla strategia della mercificazione/monetizzazione dei beni comuni, ha partecipato alla grande mobilitazione dei Comuni, del Comitato Milanese e Lombardo per l’acqua pubblica, del Forum italiano dei movimenti e del Contratto Mondiale sull’acqua. Una mobilitazione che ha portato 144 comuni Lombardi a promuovere un referendum contro la Legge regionale 18/2006 che obbligava i comuni lombardi a privatizzare l’acqua; legge poi modificata proprio su pressione della mobilitazione di cittadini, associazioni ed enti locali.
Una mobilitazione che aveva raggiunto l’obiettivo di ottenere una norma che consentisse il mantenimento della gestione del servizio idrico “in house”, per mezzo di società a totale capitale pubblico, ovvero sotto il diretto controllo dei Comuni.
Ma in maniera quasi clandestina, in totale assenza di un doveroso dibattito politico e pubblico, e mistificando la realtà, spacciando la decisione come imposta dall’Europa, il 9 settembre 2009, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che modificando l’articolo 23 bis della Legge 133/2008, non solo apre la strada alla privatizzazione dell’acqua (di fatto già realizzata con pessimi risultati in molte parti d’Italia) ma la rende obbligatoria. Infatti, la modifica apportata prescrive l’affidamento ai privati del servizio idrico tramite gara. Prevedendo che le quote di partecipazione del pubblico ad eventuali società miste non possano superare il 40%.
La novella legislativa annulla così i margini concessi alle amministrazioni locali dall’art. 23 bis della legge n.133/2008, che consentiva di mantenere la gestione “in house” nei servizi fondamentali come l’acqua. Un decreto palesemente incostituzionale, perché getta le basi per la mercificazione (e quindi la possibile/probabile violazione) di un diritto individuale irrinunciabile. Di fatto, gli Enti Locali vengono espulsi per legge, non solo dalla gestione del servizio idrico,­ bensì di tutti i servizi pubblici locali, tra cui il trattamento dei rifiuti e il trasporto pubblico locale.
L’attacco ai beni comuni che si apre con questa decisione deve vedere gli Enti Locali, e i Comuni in particolare, protagonisti di una mobilitazione politica e culturale, a partire dai territori e dai cittadini che li abitano.
A mio parere non è possibile assistere passivamente a quanto si sta consumando. Perché, riprendendo le parole di Padre Alex Zanotelli, il paese di Francesco d’ Assisi (Patrono d’Italia) che ha cantato nelle sue Laudi la bellezza di “sorella acqua” sta diventando la prima nazione in Europa a privatizzare l’acqua!
Credo che chiunque ricopra cariche pubbliche, ancorché in un piccolo comune di provincia come il nostro, debba porsi sempre, per ogni atto, azione o omissione che compie, la seguente domanda: “mio figlio, il figlio di mio figlio e i figli di chiunque altro su questo pianeta, avranno ricadute positive dalla mia azione e dalle mie decisioni.
Cari consiglieri, rispondendo a questa domanda e rivolgendola a tutti voi, sottopongo all’attenzione dell’assemblea la seguente proposta di deliberazione, con la quale il Comune di Cassinetta di Lugagnano riconosce l’Acqua come “Bene Comune” e il Servizio Idrico Integrato come “servizio privo di rilevanza economica”.
Grazie.
Il Sindaco
Domenico Finiguerra
Domenica, 15 Novembre, 2009 - 12:41

Acqua rifiuti pendolari crisi aziendali: i problemi esplodono

COMUNICATO STAMPA
 
Massimo Gatti (un’Altra Provincia-Prc-Pdci) incalza Podestà: “Acqua pubblica, rifiuti, pendolari, crisi aziendali: i problemi esplodono e il Presidente sta a guardare
 
Milano, 13 novembre 2009 . Nel corso del Consiglio provinciale di ieri pomeriggio, il capogruppo in Provincia di Milano per Lista civica un'Altra Provincia-Prc-Pdci, Massimo Gatti, ha dichiarato:
“Sono passati ormai cinque mesi dall’insediamento della nuova giunta ed ormai è chiaro: Podestà e i suoi Assessori non sono in grado di proporre delibere al Consiglio. Mentre i problemi del territorio, dalle crisi aziendali ai problemi dei pendolari del sud Milano esplodono, la Giunta e il suo Presidente stanno a guardare, senza prendere decisioni ed iniziative concrete a favore dei cittadini.
Siamo innanzi all’ennesima seduta in cui il Presidente Podestà, nonché “super Assessore” con diciannove deleghe (Ambiente, Cave, Bonifiche, Risorse naturali e idraulica, Energia, Rapporti istituzionali, Relazioni internazionali, Accordi di programma con Stato-regioni ed Enti locali, Tavolo Milano, Città metropolitana, Comunicazione, Società e Consorzi partecipati, Università, Ricerca scientifica e Innovazione, Poli di eccellenza, Lotta all'usura, Idroscalo, Rapporti con il Volontariato, Benessere animali)è assente.
E’ da ben settanta giorni che sto aspettando una risposta a due interrogazioni essenziali sulle quali sarebbe invece opportuno che l’Assessore all’Ambiente Podestà rispondesse subito.
Primo: cosa intende fare la Giunta in merito all’inceneritore di Mediglia? Abbiamo saputo che qualche settimana fa c’è stato un incontro tra Podestà e le amministrazioni locali di Mediglia e Tribiano. Perché il Presidente non ha ritenuto opportuno nemmeno informare i Comuni confinanti di Colturano, Pantigliate e Paullo? E forse una questione di colore politico? Sarebbe ora che Podestà incalzasse la Regione per chiudere questa questione definitivamente, con provvidenti amministrativi di bocciatura irreversibile del gassificatore/inceneritore di Mediglia e per evitare che si ripeto lo scempio della discarica di Inzago (tutti contrari ma poi regione Lombardia ha autorizzato).
La seconda mia interrogazione che giace da agosto nei cassetti del Presidente è quella che riguarda l’acqua pubblica e le società partecipate. Il Parlamento sta privatizzando l’acqua e il Presidente della più importante Provincia italiana cosa fa? Non si confronta con il Consiglio, non risponde alle interrogazioni e non promuove iniziative. E’ inaccettabile.
Con un interrogazione ho poi chiesto cosa la Provincia intende fare per dare una risposta ai pendolari del sud-est Milano che hanno lamentato pesanti disservizi nel trasporto pubblico.
Ultimo, ma non ultimo, sarebbe necessario che la fantomatica “Unità di crisi della” Provincia cominciasse ad affrontare le crisi aziendali nel suo insieme con un disegno generale e con una proposta a livello provinciale. E’ insufficiente, anche se doveroso, pensare di continuare ad esaminare caso per caso, senza, oltretutto, raggiungere molte realtà.
E’ ora che il Presidente e la sua Giunta si mettano seriamente al lavoro, non possiamo accettare che la nostra Provincia diventi il fanalino di coda delle Province italiane.
 
Federico Gamberini

Giovedì, 12 Novembre, 2009 - 14:29

Rom e Sinti: accampamenti sgomberi e politiche per l'integrazione


CIRCOLO MIX
di cultura sport e tempo libero
CIRCOLO ACLI LAMBRATE
FORUM della sinistra zona 3
Associazione ARIA civile

 ROM E SINTI
accampamenti sgomberi e politiche per l'integrazione
 incontro per conoscere, capire, sapere
con
 
Tommaso Vitale - dipartimento sociologia  Università Bicocca Milano
Valerio Pedroni - volontario Comunità dei Padri Somaschi
Stefano Pasta - volontario Comunità di Sant’Egidio

lunedì 16 novembre alle ore 21.00
presso il Circolo ACLI LAMBRATE via Conte Rosso 5
 
Martedì, 10 Novembre, 2009 - 22:53

CAMPAGNA NAZIONALE "SALVA L'ACQUA".IL GOVERNO PRIVATIZZA L´ACQUA!

PER OPPORTUNA INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE.
CHI DESIDERA PUO' DIFFONDERE LA NOTIZIA TRA AMICI E PARENTI.

CHI DESIDERA PUO' SOTTOSCRIVERE ANCHE L'APPELLO A SOSTEGNO DEL MANTENIMETO DELLA GESTIONE PUBBLICA DELL'ACQUA

FIRMA L'APPELLO CAMPAGNA NAZIONALE "SALVA L'ACQUA"  IL GOVERNO PRIVATIZZA L´ ACQUA !
http://www.facebook.com/l/9fda0;www.petizionionline.it/petizione/campagna-nazionale-salva-lacqua-il-governo-privatizza-l-acqua-/133

 
Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
-----------------------------------------
”L'ACQUA NON É SCONTATA”
13 novembre 2009 ore 18.00 - 20.30
Via Guglielmo Pepe 14 ang. Via Carmagnola - Milano
presso l'Associazione Culturale Punto Rosso
(MM2 Verde – Passante Ferr. Garibaldi – uscita Via Pepe)
 
Questa iniziativa, organizzata dall'associazione Progetto Civile di Milano, é stata inserita nel programma della ”Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile” 2009, promossa e patrocinata dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO che si terrà dal 9 al 15 novembre 2009.
L'incontro si prefigge di coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza sulla difesa dell'acqua quale bene comune, diritto di ogni essere vivente e risorsa non mercificabile, promuovendo comportamenti virtuosi, consumi consapevoli e il coinvolgimento della cittadinanza alla lotta contro la sua privatizzazione.
Oltre agli interventi di esperti sul tema, si coinvolgeranno i cittadini attraverso il dibattito e spazi espositivi e di informazione sulle iniziative Imbrocchiamola, Acqua San Rubinetto ed altre.
 
Interverranno:
Emilio Molinari - Forum Mondiale per L'Acqua: Situazione Internazionale.
Massimo Gatti - Consigliere in provincia di Milano per la Lista civica un’Altra Provincia-PRC-PdCI: La privatizzazione dell'acqua in Lombardia.
Giovanna Procacci - Comitato Milanese Acquapubblica: la situazione milanese e future iniziative.
Gli interventi saranno alternati da brevi filmati.
 
Sono gradite collaborazioni, adesione di cittadini-associazioni-comitati; chi volesse inviare un messaggio da leggere durante l'incontro, scrivere a donofrio.eleonora@gmail.com.
 
Adesioni già pervenute:
Associazione Culturale Punto Rosso, Milano - Associazione Aria Civile, Milano - Comitato Milanese Acquapubblica – Coordinamento Nord Sud del Mondo -  Lista Civica “A Sinistra per Cambiare”, Paullo - Lista Civica “Uniti con Dario Fo per Milano” - Lista Civica “Un'Altra Provincia”, Milano - Partito dei Comunisti Italiani, Milano - PRC, Milano e Provincia – Partito Umanista, Milano – Umanisti per l’Ambiente, Milano.

Durante l’incontro continuerà la raccolta delle adesioni alla “Vertenza Cip6 o ci fai?” Nazionale contro il finanziamento degli inceneritori, effettuato tramite il pagamento delle nostre bollette elettriche. Portare fotocopia fronte-retro della carta d’identità,copia dell’ultima bolletta e 10 € per contributo spese legali.
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Il Senato, il 04 Novembre, ha approvato l'Art.15 del DL 135/09 che sottrae ai cittadini l’acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, fatto gravisimo.
Il decreto poi approderà alla Camera dei Deputati a partire da lunedì 09 Novembre (nella Commissione 1°) e verrà discusso dall'aula lunedì 16 Novembre.
 
Sabato, 7 Novembre, 2009 - 20:19

..in verità vi dico...

In verità vi dico.

nov 3
crocifisso_bassa.png
Ciao a tutti precari,
leggevo oggi sui giornali che i sindaci di tutta Italia promettono di scendere in strada a distribuire crocifissi in difesa degli italiani. Così ho capito come possiamo ottenere tutto ciò che ci viene tolto o non ci viene dato. Basterà chiedere alla corte di Strasburgo di vietare gli estintori nelle fabbriche, i letti negli ospedali, i banchi nelle scuole per vedere i nostri amministratori fare finalmente qualcosa per noi. – Arnald
Sabato, 7 Novembre, 2009 - 20:17

Le dieci risposte

Le dieci risposte.

le_dieci_domande_bassa
Finalmente, cari precari, Silvio nostro ha deciso di rispondere a dieci domande tutt’altro che innocenti. Certo, l’ha fatto attraverso il suo valvassino Vespa, ma almeno ha compiuto lo sforzo.
C’è da dire che l’atteggiamento di Repubblica si stava facendo pesante e io stesso, che non sono un amante del Presidente, cominciavo ad averne piene le palle di cinque pagine fisse e quotidiane sulle puttane e le puttanate di Berlusconi.
Ora, finalmente, potremo tornare a occuparci dei problemi del paese: crisi, occupazione, cassa integrazione, credito alle imprese, infrastrutture, scuola, ecc.
Sempre che ci sia qualche politico determinato ad affrontarli, tra un troiaio e l’altro, s’intende. – Arnald
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