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Giovedì, 25 Marzo, 2010 - 11:17

Perchè sostengo Vittorio Agnoletto alla Presidenza della Regione

Alle prossime elezioni regionali di domenica 28 e lunedì 29 marzo sostengo Vittorio Agnoletto alla Presidenza della Regione. Penso sia opportuno dare un segnale di cambiamento in questo territorio che è depredato da un consociativismo clientelare soffocante e vergognoso. Sostengo Vittorio in quanto credo che l'alternativa che rappresenta sia l'unica alternativa possibile in un panorama partitico che vede un centrodestra, la copia originale, affaristico e individualistico, e un centrosinistra, sedicente, il Partito Democratico e le sue costellazioni che con esso esprimono la candidatura di Penati, essere la fotocopia sbiadita. I programmi si avvicinano nei presupposti: entrambi i programmi, quello di Formigoni e quello di Penati, partono dal concetto che tale sistema, finora incancrenitosi e fortemente fallimentare, debba ssere preservato. Un liberismo corporativo che regna la Regione, non la governa, si affianca a un liberismo imitatore del primo, che tende a conquistare il consenso fine a sè stesso, che tende ad accedere al governo della Regione per il governo. Entrambi i candidati sostengono che l'EXPO 2015 così com'è è un'occasione imperdibile, non capendo che tale evento, che in termini assoluti poteva essere un interessante avvenimento internazionale, è gestito da politiche amministrative supine agli interessi affaristici e che sarà elemento attrattivo di nuovi capitali ai fondi copiosi già presenti nelle mani delle cosche mafiose. Entrambi i candidati pongono in essere una linea emarginante e discriminatoria verso i migranti. Ricordo le affermazioni di Penati quando disse che era intenzionato ad applicare il codice della strada poer sgomberare i musulmani che pregavano sulla strada, costretti a professare il proprio credo religioso perchè privi di una sede idonea. Ricordo che Penati disse che era più appetibile di qualsiasi candidato leghista in quanto sulla politica degli sgomberi e del sicuritarismo di facciata ha disposto misure più efficaci. Infine ricordo come la sanità di Formigoni sia stata finora amministrata garantendo profitti alle strutture convenzionate, e che ci siano migliaia di cartelle cliniche in mano alla Magistratura in quanto esiste il pregiudizio di illegalità e di reato commesso da alcuni enti ospedalieri privati nel disporre di dagnosi mai eseguite per assicurarsi copiose entrate a danno della salute della cittadinanza. L'affare Santa Rita ne è stato un esempio di malasanità: ma il problema non è solo circoscrivibile in quell'area. L'acqua pubblica non è apprezzata come priorità di programma sia da Formigoni sia da Penati: quest'ultimo ha espresso più volte la condivisione di istituire delle multiutilites dove anche il privato possa diventare protagonista nella gestione di un bene comune e vitale, essenziale. Penati esprime apprezzamenti verso la figura di Craxi, non capendo che è stato un latitante condannato, mentre Formigoni ha visto nella sua Giunta figure che sono state condannate per reati di concussione, di corruzione.

Voto Agnoletto alla Presidenza della Regione Lombardia perhè crede nella lotta per la legalità e la trasparenza nella pubblica amministrazione; perchè ha sempre manifestato la volontà di affermare i diritti come patrimonio universale e non come privilegio: i diritti sociali, dei lavoratori, vediamo il suo impegno egregio nei processi per le vittime dell'amianto, i diritti civili e la laicità, nell'affermazione delle pari opportunità per la comunità lgbt, nell'affermazione della difesa dell'autodeterminazione della donna, nella difesa della separazione dei poteri, in un'ottica laica dello stato, nonchè nell'informazione riguardo le malattie sessualmente trasmissibili, il suo impegno decennale in prima fila nella LILA. Voto Angoletto perchè crede nella supremazia del pubblico sul privato: della gestione trasparente e nell'interesse collettivo dei beni comuni, ricchezze della società e ad essa garantiti e da essa controllabili. Voto Agnoletto perchè penso che occorra dare un segnale forte e chiaro dell'esistenza di un'alternativa che voglia affermare il concetto della difesa della scuola pubblica per tutte e per tutti, e non per pochi, come paventa giustamente Margherita Hack, attraverso le controriforme del governo di destra indirizate a smantellare definitivamente tale istituzione. Credo sia arrivato il momento di iniziare con Vittorio un percorso che porti alla costituzione di una sinistra UNA, senza aggettivi, senza appellattivi circoscritti: occorre dare via a una sinistra che abbia una cultura di inclusione, di unità, di pluralità, di complessità, ma legata da valori e ideali inossidabili, non contrattabili, fermi, saldi principi che portino a una svolta politica e sociale in un Paese dove le coscienze sono state offese, vilipese da una classe dirigente regnante più che governante, arrogante e affaristica, intrisa di ignoranza e di prepotenza.

Io Voto Agnoletto alla Presidenza della Regione perchè credo, come ha detto Moni Ovadia, e concludo con le sue giuste ed equilibrate parole, che in Lombardia abbiamo diritto non di scegliere tra la zuppa e il pan bagnato, ma di scegliere per una pietanza sana e rinnovata, che sappi portare salute e benessere in una collettività. 

Voto e faccio votare VITTORIO AGNOLETTO alla Presidenza della Regione Lombardia

Alessandro Rizzo

Capogruppo La Sinistra - Uniti con Dario Fo

Consiglio di Zona 4 Milano