.: Eventi

« Marzo 2024
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31

.: Candidati

.: Link

Pagina Personale

.: Ultimi 5 commenti

.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Domenica, 31 Ottobre, 2010 - 12:36

Dalla Bicocca alla città: parliamo di una seria e utile politica della mobilità?

I cinque referendum ambientalisti sono stati accolti con la sottoscrizione di 15000 firme. Milanosìmuove, il titolo dell'iniziativa, è partita. Buona cosa: sollecitare dibattito e discussione su temi che riguardano la qualità del vivere nella città è sempre utile e importante. Ma le contraddizioni, anche minime, sorgono nel momento in cui tra i quesiti referendari, molto generici, alcuni dei quali inefficaci per la portata e per il contenuto, vedere a riguardo il tema dell'estensione dell'ecopass, e le esigenze primarie di servizio richieste come prioritarie della cittadinanza utente sussiste una forte discordanza. Tali quesiti, a parere del sottoscritto, infine, rischiano di risultare poco utili se non vengono contestualizzati e anticipati da prassi amministrative propedeutiche, ed elementari per una città europea e sviluppata oserei dire. Leggo su Repubblica di Milano che il servizio gratuito di trasporto per gli studenti e i docenti della Bicocca è stato soppresso per volontà dell'ATM. Si considerava da parte dell'azienda trasporti milanese che tale servizio fosse contrastante alla concorrenza e agli ambiti di azione commerciale promossi dalla medesima. E' vero oserei dire: a Milano i trasporti pubblici sono serviti da un'unica azienda e la competenza in merito è assoluta e non accoglie forme concorrenti. Il problema non è di natura giudiziaria ovviamente: non possiamo focalizzare l'attenzione su una diatriba di competenze e funzioni. Il problema è di natura squisitamente politica, ossia le linee politiche di promozione dell'utilizzo del trasporto pubblico con forme di agevolazioni per fasce di utenti specifiche, come accade in ogni città che viene definita europea, quindi vivibile, umanamente sostenibile. Mi affianco chiaramente alle mobilitazioni e alle denunce degli studenti e dei docenti che giustamente esprimono opposizione a una scelta non scelta che determina per questioni di competenza e di concorrenza la sospensione di un utile servizio. L'università Bicocca aveva più volte chiesto alla stessa azienda un simile servizio di trasporto gratuito solamente per determinate categorie, studenti, docenti, ricercatori, amministratori universitari, che collegasse direttamente la stazione di Greco con il polo accademico. L'ATM ha risposto, come ancora oggi fa giustificando un'insensata e irresponsabile assenza di servizio, considerando che il tratto interessato è servito in quanto esistono già due linee di tram e di autobus, non concependo, così, che l'utente che deve recarsi all'università dalla stazione di Greco deve cambiare due, addirittura tre linee di trasporto. Il servizio è stato appaltato con bando regolarmente indetto dall'Università a un'azienda barese, vincitrice. Il fatto ha comportato il ricorso dell'ATM per sovrapposizione di competenze. L'Università chiede a questo punto una pronuncia da parte del Comune che non arriva: 60 giorni scaduti e il silenzio assenso scatta. Ma dopo qualche giorno che l'appalto era stato indetto il Comune blocca la gara e il servizio viene sospeso e interrotto. L'azienda di Bari ricorre contro la pronuncia, vince e il servizio viene ripristinato. A un nuovo stop del Comune il servizio viene, infine, sospeso. Chi è penalizzato da questo iter giudiziario e amministrativo di pronunce e competenze? Docenti, studenti e ricercatori, impiegati e dipendenti del settore amministrativo dell'Università. Ossia sono penalizzate una serie di categorie che spesso provengono da fuori Milano, catalogabili genericamente come city user, e che sarebbero anche indotti a utilizzare i trasporti pubblici solamente se essi fossero funzionanti, efficenti e soprattutto discretamente estesi sulle aree di lavoro e di studio che quotidianamente frequentano. I treni dei pendolari delle Ferrovie Nord sono stati per il 35% soppressi: la Regione esprime questo "lutto" adducendone la causa ai tagli ai trasferimenti agli Enti Locali voluti da una finanziaria che penalizza tutti riducendo come un taglia erba i vari capitoli in modo indifferenziato. E' anche questa la causa, non c'è dubbio, ma spesso la causa principale di tali conseguenze angarianti consiste in un'assenza totale di strategie politiche funzionali a investire su una rete di trasporto pubblico agevole e diffusa. Su questi temi, che sono prioritari per una città in cui non c'è un disegno minimo dei criteri di ampliamento qualitativo e quantitativo del servizio di trasporto pubblico, che cosa il Comune è intenzionato a fare, e soprattutto l'Azienda dei Trasporti Milanesi, interessata solamente a definire con atti giudiziari amministrativi la sua assoluta competenza, lasciando scoperto un tratto che potrebbe essere collegato da un unico servizio agevolato di trasporto, magari ecocompatibile, come quello sospeso, e gratuito per determinate categorie? Perchè l'ATM in questo ambito specifico non ha essa stessa provveduto a offrire e corpire un servizio di trasporto diretto tra Greco e Bicocca, vantaggioso per la stessa azienda? Questa situazione è esemplificativa di una situazione più generale e direi devastante e devastata del servizio della rete di trasporti urbana. Che cosa significa, poi, lo chiedo alla direzione dell'ATM e al Comune di Milano, considerare che tale servizio fosse contrario alla concorrenza perchè offriva un trasporto gratuito a cui accedevano anche altre tipologie di utenze, e non solo le categorie interessate? Ha senso buttare, così, via l'acqua sporca con il bambino per il signor Elio Catania, amministratore delegato ATM? Non sarebbe semplice quindi aver affidato all'ATM la gestione di un simile e utile servizio intensificando i controlli al fine di evitare che alcuni utenti beneficiasero gratuitamente senza averne i requisiti? Ci sono linee metropolitane, la linea 4 per esempio, stoppate e fermate nel loro semplice avvio, la cui realizzazione era già stata promossa all'interno di quelle grandi opere da condursi in occasione del "mirabolante appuntamento" dell'EXPO. Ci sono zone intere della città il cui raggiungimento risulta essere difficile da parte di un'utenza spesso proveniente da situazioni lontane, dove sorgono grandi cattedrali del deserto, presentate come nuove città nella città, ora solamente poli fieristici o commerciali, o centri accademici di studio e di lavoro quotidiano. Domando, infine, ai promotori dei referendum ambientalisti, il cui intento è anche nobile ma inefficace nella maggior parte della portata delle richieste, se può essere interessante per queste categorie, la cui maggioranza proviene dalle città della provincia e della regione, parlare di estensione dell'ecopass, nel momento in cui un simile provvedimento, rebus sic stantibus, non farebbe altro che colpire fasce di utenza e categorie deboli senza offrire loro occasioni e offerte di servizio agevolato? Incominciamo veramente a parlare di strategie consone e opportune che agevolino l'utilizzo dei mezzi, abbandonando l'autovettura privata, con politiche che investino e diffondino la rete di servizio di trasporto pubblico su un'area che non sia solo quella municipale, sarebbe anacronistico restringere l'intervento solamente a questa porzione minima di spazio, ma anche metropolitana e meta-metropolitana, attraverso accordi e convenzioni tra i differenti comuni e le differenti province che vedono i propri residenti quotidianamente muoversi in direzione del capoluogo. Garantiamo a categorie specifiche, come avviene a Parigi, a Londra, a Berlino, a Lione, per esempio, agevolazioni utili e funzionali alle attività che queste persone si trovano a dover svolgere ogni giorno nella nostra città. Parliamo di servizi di trasporto gratuito che colleghino stazioni ferroviarie, oppure parcheggi non pertineziali, magari da costituirsi all'entrata della città, con stazioni della metropolitana vicine o addirittura poli di impiego e di studio, come può essere in questo caso la Bicocca. Questi sono i temi principali che devono essere affrontati da cui partire per rendere questa città vivibile e a misura d'uomo, di cittadino: sono le fondamenta di politiche di una mobilità moderna, efficente e soprattutto agevole. Solo così si può veramente incidere culturalmente ed economicamente per rendere l'utilizzo del mezzo pubblico conveniente e competitivo rispetto a quello privato. Dopo possiamo parlare di forme di pagamento del pedaggio stradale, la congestion charge, e non un'estensione semplice e insensata dell'ecopass che sarebbe solamente una tassa verso chi non può permettersi automobili a basso impatto ambientale. Partiamo valutando nuove politiche per una mobilità sostenibile e seria, agevolante la maggior parte delle persone, e diffusa. Penso che questo fatto che interessa la Bicocca, chi ci studia, chi ci lavora, chi ci inesgna, sia esemplificativo dello squallido fallimento che il Comune dolosamente ha attuato nell'ambito della programmazione di una politica sulla mobilità.

 

Alessandro Rizzo

Capogruppo La Sinistra - Uniti con Dario Fo

Consiglio di Zona 4 Milano

oltre a condividere quanto osservi vorrei aggiungere che e' triste considerare come nel confronto dialettico fra chi investe in infrastrutture e chi ne beneficia, il vantaggio non e' sempre a favore dell'utente ma di chi segue logiche di mercato. Nel caso delle linee M4 ed M5, per quanto la M4 nascesse prima della M5, di fatto la priorita dei finanziamenti e' stata dirottata sulla M5 per gli evidenti interessi immobiliari su di essa gravitanti (Biccoca e City Life).

La M4, pur avendo una rilevanza strategica per Milano (unico asse Est Ovest) e un bacino potenziale di utenti consolidato, e' passata in secondo piano visto che i pesanti investimenti immobiliari di Bicocca e CityLife necessitavano di acceleratori di questa portata, veri driver di business per un mercato spesso d'elite.

Evidentemente la risposta agli investimenti immobiliari non e' stata in linea con le aspettative, nonostante in Bicocca ci sia un servizio efficiente ferroviario di Passante e una Linea veloce del Tram e in CityLife ci siano gia 3 stazioni metro in prossimita (Wagner, Amendola, Domodossola).

Commento di Stefano Margiotti inserito Mar, 02/11/2010 12:47