

Cristopher Street Day: il Pride di Milano
Le associazioni che promuovono il Christopher Street Day - Pride Milano 2010 aderiscono al Napoli Pride 2010 del 26 giugno e saranno in piazza insieme a tutte le persone che credono nella laicità, nella democrazia e nella parità. Il 28 giugno 1969 nel Greenwich Village a New York nasceva il movimento di liberazione omosessuale con la rivolta di Stonewall. Il 12 giugno 2010 la comunità tlgb (trans, lesbica, gay e bisessuale) sfilerà per le vie di Milano per una liberazione che nel nostro paese è ancora da conquistare. Viviamo considerati come dei cittadini di serie B: l’Italia è tra i pochi paesi in Europa in cuinon sono riconosciute giuridicamente le nostre unioni e i nostri amori. Con la recente sentenza sulla possibilità per due persone omosessuali di sposarsi civilmente la Corte Costituzionale ha demandato al Parlamento il compito di legiferare, ma da nessuna istituzione è giunta una proposta concreta e credibile. Anche a livello locale prevale il silenzio e il disinteresse: chi e cosa impedisce a Milano, città che pretende di ospitare la prossima esposizione internazionale, di dotarsi di un registro delle unioni civili, di ordinanze e politiche di lotta all’omofobia? Assistiamo invece al proliferare di atteggiamenti e comportamenti transfobici, lesbofobici e omofobici, di fronte al complice silenzio dei media. Le politiche di rispetto e valorizzazione delle diversità hanno portato ovunque progresso per tutta la società, ma qui in Italia siamo trattati come i colpevoli del declino etico che, quando esiste, va invece ascritto ai perbenisti e alla politica ipocrita di palazzo. Ne abbiamo abbastanza dei feroci attacchi delle gerarchie cattoliche nei confronti delle persone trans, gay e lesbiche volti a distogliere l'attenzione dai crimini dei preti pedofili e dei vescovi complici di insabbiamento delle prove. Ora ne abbiamo davvero abbastanza della laicità calpestata in favore di politiche di sottomissione a credenze religiose e integralismi di ogni specie che si vogliono innalzare a valori comuni obbligatori per tutti. La nostra reazione sarà ancora più determinata e duratura perché non smetteremo di manifestare inaddomesticati, ognuna e ognuno con la propria incredibile vita in difesa dei propri diritti di cittadinanza e di esseri umani, in un momento in cui tutte le differenze culturali, religiose ed etniche sono usate per diffondere odio verso un “Altro” generalizzato che deve fare paura. Per questo invitiamo tutti a partecipare il 12 giugno a un grande ‘orgasmo’ di libertà, di festa e lotta, di felicità e protesta, vivendolo con le proprie storie, le proprie gioie, i propri desideri, i propri piaceri, la propria dignità e per dire, tutte e tutti: ORA NE ABBIAMO ABBASTANZA!
Contro l'omofobia tra Milano e Pavia
12/05/2010 - Arcigay CIG
Ecco le iniziative promosse da CIG - Arcigay Milano, in occasione della Giornata Mondiale contro l'omofobia 2010, in collaborazione con il Coordinamento lombardo delle associazioni lgbtq*.
Domenica 16 maggio, dalle 15, a Pavia, piazza della Vittoria
L'AMORE SPIAZZA
manifestazione con spettacolo, musica, dibattito e testimonianza - presenti tutte le associazioni lgbtq* più rappresentative a livello lombardo (Arcigay,. Arcilesbica, Milk, Rose di Gertrude, Guado, Arcobaleni-in-marcia, Crisalide, Fenice, Kob, Gaystatale, etc.) fino alle 19.
Lunedì 17 maggio, presso Sala Guicciardini, Milano, via M. Melloni 3, alle ore 20,45
dibattito a cura della Consulta per la laicità nelle istituzioni (di cui fa parte anche il Cig-Arcigay Milano)
con Alda Capoferri, Giovanna Camertoni, Helen Ibry e Franco Grillini.
Lunedì 17 maggio, ore 21, presso il Cig-Arcigay Milano, via Bezzecca 3
incontro formativo sulla giornata contro l'omofobia a cura delle sezioni Scuola e Cultura
introduzione di Fabio Pellegatta, e proiezione del docu-film "Paragrafo 175".
Venerdì 21 maggio, ore 21, presso l'auditorium della Libreria Claudiana, via F.Sforza, Milano
Dibattito pubblico sulla recente sentenza della Corte Costituzionale
partecipano: prof. avv. Vittorio Angiolini, costituzionalista della Statale di Milano, avvocato delle coppie di affermazione civile dinanzi la Corte; prof. Angelo Mattioni, ordinario di diritto costituzionale presso l'Università Cattolica di Milano.
E' la prima volta in assoluto che un docente della Cattolica affronta un pubblico dibattito su questo tema dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Consulta.
Inoltre il Cig-Arcigay Milano (unitamente agli altri comitati locali) seguirà e risponderà con adeguate iniziative la visita e l'intervento del notorio psichiatra Joseph Nicolosi (fondatore delle cosiddette terapie riparative negli USA), presente a Brescia (presso il gruppo Lot della diocesi bresciana) per un seminario proprio nei giorni 21-22 maggio.
C.I.G. - Centro d'Iniziativa Gay
Comitato Provinciale Arcigay Milano Onlus
Via Bezzecca 3
20135 Milano
Tel. 02/54122225 (lun-ven, ore 15-20)
Abominevoli famiglie fantasma?
Omosessualità, famiglia e diritto
Ne parliamo con:
Gian Mario Felicetti autore del libro "La famiglia fantasma"
Matteo Winkler autore del libro “L’abominevole diritto: l’omosessualità nelle aule giudiziarie”
Ingresso libero con tessera ARCI o ARCIGAY
Il nostro blog: http://letterarioarci50.blogs
CINISELLO LIBERATION FESTIVAL
sabato 24 aprile 2010
Piazza Gramsci, Cinisello Balsamo
A.N.P.I., con il patrocinio del Comune di Cinisello Balsamo
presenta:
A.N.P.I., con il patrocinio del Comune di Cinisello Balsamo
presenta:
CINISELLO LIBERATION FESTIVAL
I giovani con i partigiani per rilanciare Resistenza, Costituzione e lavoro
Musica e racconti di resistenze di ieri e di oggi...
dalle 14: bancarelle, stand, video e mostre fotografiche
dalle 16 circa: inteventi dal palco di:
Luciano Fasano, Assessore alle politiche culturali del Comune di Cinisello Balsamo
Alessandro Rizzo, ANPI Comitato Regionale della Lombardia
Stefano Landini, CGIL Lombardia
e lavoratori, migranti e precari in lotta contro la crisi.
ore 18: aperitivo resistente!
Suoneranno, alternandosi agli interventi:
Miami & the Groovers, insalata mista di rock'n'roll
10meno9, reggae & rockstaedy
Coro Ingrato, interpreti e ricercatori di canti popolari
BFK, urban folk
Daniele Tenca, Blues for the working class
Ambramarie, rocker dalla trasmissione Xfactor
con il contributo di:
Cooperativa Auprema, dal 1903 Cooperativa di abitanti
http://anpicinisello.blogspot
facebook: ventiquattro aprile cinisello
Bullismo omofobico: istruzioni per l’uso
Si svolgerà a Milano presso l'UNA Hotel Tocq (via A. Di Tocqueville, 7/D – Porta Garibaldi) sabato 10 aprile (dalle 10 alle 19) e domenica 11 aprile 2010 (dalle 9 alle 16) il 5° ed ultimo modulo del Seminario di formazione per moltiplicatori “Bullismo omofobico: istruzioni per l’uso”, inserito nel progetto nazionale Arcigay Interventi di prevenzione contro il bullismo a sfondo omofobico - PROGETTO FINANZIATO DAL MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI AI SENSI DELLA L. 383/2000 – ANNUALITÀ 2007, LETTERA F.
Ancora una volta, quaranta operatori e operatrici dell'Associazione si riuniscono per portare avanti un importante percorso di crescita e professionalizzazione che vede l'intervento di Arcigay in decine di eventi di formazione rivolti a studenti e studentesse in tutto il territorio italiano per una scuola che sia inclusiva di tutte le identità, allo scopo di prevenire il disagio di studenti e studentesse omosessuali, che proprio all’interno della scuola o nel gruppo dei pari sono oggetto di discriminazione, pregiudizio e in alcune non rare occasioni, bersagli di veri e propri atti di bullismo.
A partire dal mese di dicembre 2009 tutti i beneficiari della formazione hanno cominciato ad organizzare e condurre laboratori di educazione alle diversità nei propri territori, con riferimento ai metodi e ai tipi di attività proposti durante i seminari. Nel frattempo un gruppo di supervisione scientifica ha condotto la prima ricerca nazionale sul bullismo omofobico nella scuola secondaria italiana - Scuole Arcobaleno - coinvolgendo 11 istituti in numerose regioni d’Italia. Il presente seminario sarà l’ultimo per questo progetto e sarà l’occasione per tirare un po’ le fila di tutti i percorsi aperti.
Negli incontri precedenti di Genova (23-24 maggio 2009), Napoli (3-4 ottobre 2009), Bologna (14-15 novembre 2009), Napoli (23-24 gennaio 2010), operatori ed operatrici si sono misurati rispetto al funzionamento degli istituti di istruzione in Italia, alla gestione e all’organizzazione di un gruppo di lavoro, alle metodologie di educazione non formale, agli strumenti di educazione alle differenze, alle tecniche di presentazione e conduzione di un intervento, all’analisi del contesto, alla valutazione dei risultati, permettendo a tutte e a tutti di acquisire nuove esperienze e un linguaggio comune per continuare a lavorare insieme e portare i nostri strumenti corretti di prevenzione al bullismo omofobico in tutte le scuole d’Italia.
In quest’ultimo seminario si guarderà un po’ fuori della nostra associazione, per misurarsi anche con altre esperienze e approcci, con l’aiuto di alcuni esperti. A Milano operatori e operatrici, guidati sempre dalla responsabile della formazione Ambra Guarnieri e dalla supervisione scientifica del dott. Gabriele Prati, potranno formarsi rispetto ai seguenti obiettivi:
• Presentare lo stato dell’arte delle ricerche e dei modelli teorici sviluppati a livelllo italiano e internazionale sul fenomeno del bullismo omofobico;
• Presentare i risultati della prima ricerca nazionale sul bullismo omofobico nella scuola italiana;
• Presentare un caso di bullismo omofobico e discutere la rappresentazione del fenomeno da parte dei mezzi di comunicazione;
• Presentare gli strumenti giuridici che disciplinano il fenomeno del bullismo omofobico e alcuni casi di intervento;
• Valutare il percorso di formazione finora condotto e definire prime ipotesi per un follow-up.
Ancora una volta, per sfruttare al meglio i due giorni formativi, si alterneranno tecniche di formazione formale, non formale e informale, dove per non formale intendiamo metodologie educative basate sulla partecipazione attiva e l’interazione tra i partecipanti (workshops, gruppi di lavoro e di discussione, attività creative finalizzate a facilitare la discussione su temi specifici) e per informale la formazione e informazione reciproca data dalla convivenza tra persone durante una formazione residenziale.
Grazie al contributo dei volontari e delle volontarie di Arcigay Milano, sarà un'ulteriore opportunità di accrescere la rete relazionale e di competenze di Arcigay. Buon lavoro!
E adesso?Cosa cambia? incontro di cultura lgbt all'arci50
Ne parliamo con:
Persio Tincani - autore del libro “Le Nozze di Sodoma”
Paolo Rumi
Prossimo appuntamento culturale GLBT
- mercoledì 14 aprile 2010
"fra pubblico e privato"
Con Stefano Bolognini e Gian Mario Felicetti
Qualunque cosa succeda di Umberto Ambrosoli
MERCOLEDI' 24 FEBBRAIO 2010
ARCI 50 Via Benaco 1, Milano
ne parliamo con l’autore
Jole Garuti
Saveria Antiochia Omicron
Luigi Lusenti ARCI50
ANCHE A PALAZZO MARINO UNA COMMISSIONE DI GARANZIA E CONTROLLO
DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE BASILIO RIZZO
GRUPPO CONSILIARE UNITI CON DARIO FO
Ho preso visione con soddisfazione del comunicato del segretario
provinciale del PRC Antonello Patta che sollecita l’istituzione a Palazzo
Marino di una Commissione di garanzia e controllo sull’attività degli
Uffici del Comune, degli Enti, Aziende ed organismi a cui il Comune.
Dopo i gravi fatti che si sono susseguiti in questi ultimi tempi anche
prima del caso Pennisi (assunzione dirigenti, derivati, cimiteri, zincar,
etc.) si rende indispensabile dare corso a quanto previsto dalla normativa
vigente che prevede la possibilità di istituire strumenti di garanzia e
controllo che oggi al Comune di Milano non sono presenti.
La maggioranza di centrodestra non ha mai acconsentito che le Commissioni
Bilancio e Affari Istituzionali, ritenute commissioni di garanzia, fossero
presiedute e coordinate da esponenti dell’opposizione ed ha negato
ultimamente la presidenza della commissione urbanistica del dopo Pennini
all’opposizione.
Proporrò quindi per dare un concreto strumento al Consiglio ed un segnale
alla città per migliori garanzie di controllo, trasparenza e rispetto delle
regole, qualora prima non fossero la Giunta ed il Sindaco a farlo, una
delibera di iniziativa consiliare per istituire sul modello della Provincia
la “Commissione di garanzia e di controllo” a Palazzo Marino.
Milano, 17 febbraio 2010
Memorie LGBT 2010
21/01/2010 - Redazione arcigay
Ormai da diversi anni le associazioni LGBT, con in prima linea Arcigay e i suoi Comitati, sono state impegnate a recuperare dal fondo la memoria delle drammatiche sequenze di vita che le persone lesbiche e gay hanno vissuto sulla loro pelle nel periodo più buio dell'europa del novecento.
La giornata della memoria cade il 27 gennaio per ricordare la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, e simboleggia l'inizio della fine delle sofferenze per tutti i perseguitati, ebrei in primis.
Per le persone omosessuali questo però non accadde. Finita la guerra tutto o quasi tornò come prima, ma non nel segno della libertà; si ridimensionò la ferocia della discriminazione che perdette la sua logica omicida legalizzata, ma gli omicidi (o omocici, dal titolo di un libro ad essi dedicato) continuarono.
Di memoria storica e di ricerche sul tema non si parlò: soltanto in questi ultimi vent'anni le società occidentali si sono accorte dell'esistenza delle cittadine lesbiche e dei cittadini gay. La sola visibilità di alcune persone LGBT e le richieste di uguali diritti hanno portato alla ribalta una forte avversione per le diverse sessualità che esisteva da tempo.
L'omofobia di oggi non è l'ultimo colpo di coda storicamente fuori posto, ma la continuazione di una discriminazione che vide nel nazismo, nel fascismo e nello stalinismo gli apici più drammatici di un percorso discriminatorio che caratterizza la contemporaneità fin dai suoi esordi.
Non a caso ancor oggi qualcuna parla di lobby gay come negli anni trenta o di "mondo omosessuale" o del "mondo Trans" apparso recentemente alla ribalta nella cronaca del "bel paese". L'equiparazione legale della cittadinanza LGBT ha lambito la maggior parte dell'Europa; In Italia siamo ancora in attesa della liberazione della nostra Auschwitz.
Marco Reglia - referente Memoria storica Arcigay
memoria@arcigay.it
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La pagina di archivio dei documenti digitali Arcigay sulle memorie LGBT
www.memorialgbt.it
La pagina di notizie sulla memoria LGBT sul sito Arcigay
www.arcigay.it/memoria
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Le iniziative promosse da Arcigay in occasione della
Giornata della Memoria - 27 gennaio 2010
Bologna
Deposizione di una Corona di Fiori
Sul Monumento alle vittime omosessuali del nazi-fascismo
Mercoledì 27 gennaio 2010 ore 10.30
Giardino Villa Cassarini, Porta Saragozza
Perugia
Le iniziative di Arcigay Omphalos per la giornata della Memoria 2010
Napoli
Il comunicato di Arcigay Napoli sul caso del Liceo Calamandrei di Ponticelli
Trieste
Presentazione de "La Breve Vita dell'Ebrea Felice Schragenheim"
Incontro con l'autrice Erica Fischer
Scuola Superiore Lingue Moderne - martedì 26 gennaio
Milano
Presentazione de "La Breve Vita dell'Ebrea Felice Schragenheim"
Incontro con l'autrice Erica Fischer
Libreria delle Donne - mercoledì 27 gennaio
Terranuova Bracciolini (AR)
Lo spettacolo teatrale "Le Rose di Jurgen"della compagnia Con-Fusione
Mercoledì 27 gennaio, Auditorium Le Fornaci
UNA SERATA CON...DIEGO PARASSOLE
martedì 19 gennaio 2010 alle ore 21.00
LIBRERIA NUOVA SCALDAPENSIERI
Via Don Bosco (davanti al numero 39)
E' un bravo attore che usa l'arma della comicità per svelare aspetti cruciali della nostra vita quotidiana di cittadini e consumatori, è un affezionato cliente della nostra libreria di quartiere e, nel tempo, è diventato anche un nostro buon amicoPer questo ci regala una serta in cui ci presenta brani tratti dal suo nuovo spettacolo
"CHE BIO CE LA MANDI BUONA" in prima nazionale al Teatro della Cooperativa, via Hermada 8 a Milano dal 21 al 31 Gennaio, per info www.teatrodellacooperativa.it
INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti E' CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE
PER INFORMAZIONI LIBRERIA NUOVA SCALDAPENSIERITEL 0256816807 info@nuovascaldapensieri.it
ADESSO BASTA: incontro alla Statale
e dalla strage di Piazza Fontana,
ADESSO BASTA!
indice
un incontro con musica, letture, immagini e testimonianze
con interventi di:
Giulio Cesare Leghissa, Emilio Molinari, Gino Strada,
Maria Sciancati , Mario Capanna, Moni Ovadia, Anna Miculan,
Maria Grazia Meriggi, Franco Calamida.
Presiedono l’incontro:
Fiorella Merlin, Basilio Rizzo, Giuseppe Liverani, Carlo Monguzzi
per adesioni : \n giulio.leghissa@lepabri.it
Appuntamento al Rebis Giovani per parlare di Movimento LGBT
“ESPERIENZE LOCALI DEL MOVIMENTO NELL’AFFERMAZIONE DELL’IDENTITA’ CULTURALE, SOCIALE E POLITICA”

Contro la transfobia
Il 20 novembre viene celebrato in tutto il mondo il TDOR - Transgender Day Of Remembrance, in ricordo dell’assassinio della transessuale Rita Hester a Boston nel 1998, per mettere in luce come siano ancora profondi e diffusi pregiudizi e discriminazioni nei confronti delle persone transgender.
***
Transessuali sono le persone che percepiscono una non corrispondenza tra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. Questa percezione porta a desiderare di ridefinire il proprio genere come quello opposto al proprio sesso biologico attraverso una trasformazione dei propri attributi sessuali primari e secondari. Alcune persone transessuali completano il transito di cambiamento del sesso con interventi chirurgici, altre invece no, acquisendo solo alcune caratteristiche fisiche e identitarie dell’altro sesso.
Il cambio di nome anagrafico è possibile secondo la legislazione italiana solo per le persone che hanno effettuato l’operazione di riattribuzione sessuale.
Le transessuali MtF sono le persone che da un sesso biologico maschile transitano verso un‘identità femminile.
Ambrogini d'Oro: un evento sempre più lontano dalla città
Operai e comunità lgbt non sono considerati meritevoli di ricevere una civica Benemerenza nella città dell'EXPO 2015. La decisione molto tormentata e durata fino a notte fonda ha portato a compimento una lista di nomi e di organizzazioni per il conferimento dell'Ambrogino d'Oro. Il significato dell'iniziativa assume sempre maggiormente i contorni di una spettacolarizzazione del gran Galà dei personaggi che si susseguiranno il 7 dicembre nella lunga fila dei riceventi il titolo, stringendo davanti ai fotografi la mano al sindaco. Non si capiscono alcuni conferimenti, come ad esempio quella ricevuta da Marina Berlusconi: forse solamente perchè figlia di Silvio e forse occasione per riequilibrare i rapporti tesi interni alla Giunta e alla maggioranza del Comune, dopo anche le dimissioni forzate dell'Assessore Croci. L'imprenditrice figlia del padre è stata considerata come titolata ad avere il riconoscimento, mentre gli operai della INNSE, che per l'intera estate hanno manifestato con presidi, coinvolgendo tutto il Paese, la difesa del loro posto di lavoro e del ruolo che l'industria dovrebbe assumere nel contesto sociale cittadino e lombardo, vengono accreditati come "fuori legge", parole del capogruppo di Forza Italia Gallera, a cui l'amministrazione riserva solamente un diniego assoluto per la civica benemerenza. Chi presidia la democrazia e rivendica il diritto sociale di vedersi riconoscere la tutela della propria dignità umana come lavoratrice e lavoratore non è considerato nella città dell'EXPO 2015: nella città dove si accumulano imprenditorie edilizie spesso inadempienti e non completanti lavori di intervento urbanistico, spesso volte ad assicurare costruzioni di case private senza definire l'interezza del progetto prevedente anche l'edificazione di case a mutuo sociale o convenzionato. Gli operai della INNSE difendevano il territorio da possibili speculazioni, come già era previsto dall'intensificarsi di progetti di riqualificazione interessanti quell'area, nonchè il ruolo economico di un centro produttivo storico, miserevolmente degradato e portato in crisi dalla logica liberista del "mordi e fuggi", prendi i capitali, non fare investimenti e porta a casa i profitti.La maggioranza sembra avere voluto proseguire sullo scontro presentando anche provocatoriamente candidature sicuramente non condivise: dal nucleo dei vigili che dà la caccia al clandestino sui mezzi, una pratica che viene giustamente considerata violatrice dei diritti umani e civili, e l'islamico moderato Asfa Mahmoud, presentato dal PdL in un'ottica di divisione e discrimine tra islamici buoni e islamici cattivi, pretesto per promuovere iniziative di repressione basate sulla delirante logica: l'Islam produce solamente casi estremi.
A non essere riconosciuta è l'associazione AGEDO, l'associazione Genitori e Amici di Omosessuali. Avevo in prima persona sponsorizzato e caldeggiato il riconoscimento a un'associazione che da anni offre servizi per i genitori di omosessuali nel percorso di affermazione dell'identità sessuale dei propri figli, di riconoscimento del valore umano della persona, di estensione dei diritti civili oggi ancora negati per una certa comunità civile. Milano da tempo è vittima di un'ondata di omofobia dilagante e aggressiva: da ultimo episodi avvenuti in Via Sammartini, la gay street, dove ignoti hanno assaltato i locali glbt presenti, aggressioni per strada, due nella notte di sabato 24 ottobre, intimidazioni alle sedi sociali di Arcigay Milano in Via Bezzecca. Non riconoscere il ruolo universalmente accettabile svolto da AGEDO significa ancora una volta disconoscere l'importanza di affermare provvedimenti e indirizzi politici di repressione e prevenzione di reati a sfondo omofobico e transfobico. L'amministrazione comunale ha ancora una volta espresso quello che da sempre ha saputo esprimere in merito alle battaglie civili del Movimento lgbt: indifferenza, spesso legittimazione di fatto di pregiudizi verso le persone lgbt, forte connivenza con un clima culturale inaccettabile di discriminazione.
Io diserterò, lo dico chiaramente, l'appuntamento e inviterò a fare altrettanto in quanto questi riconoscimenti non possono essere considerati come appartenenti alla città, alla sua configurazione sociale, alle sue esigenze, alla sua identità. Sono alieni da un contesto diverso che la città vive, tra sofferenze, speranze e conquiste difficilmente portate a compimento. E' un esempio di come l'amministrazione sia lontana dal contesto metropolitana in cui governa, lontana dalla cittadinanza, lontana dalla realtà quotidiana in movimento e continua trasformazione.
Alessandro Rizzo
Capogruppo LA SINISTRA - Lista Uniti con Dario Fo
Consiglio di Zona 4 di Milano
Solaro (MI): spettacolo teatrale "Che pena la morte"
http://www.amnesty.it/flex/cm
Il 30 novembre 1786 è una data fondamentale: è il primo giorno di una storia nuova per tutti gli uomini e per tutte le donne dal XVIII secolo ai nostri tempi. Il Granducato di Toscana divenne il primo Stato al mondo in cui si abolì la pena di morte.
Per celebrare questa ricorrenza e far sentire una volta di più la nostra voce contro una punizione crudele, inumana e degradante, Il Gruppo 135 di Saronno, in collaborazione con Spunk Teatro, è lieta di invitarvi allo spettacolo teatrale "Che pena la morte".
Introduzione di Roberto Decio - Coordinamento Pena di Morte Amnesty International - Sezione Italiana
La rappresentazione intende dare una visione grottesca della realtà sottolineando come la pena di morte sia il sintomo di una cultura violenta e non una soluzione ad essa. Attraverso una panoramica apparentemente scanzonata, vengono illustrate le tecniche di soppressione usate in diverse parti del mondo. Ogni giorno, prigionieri - uomini, donne e perfino bambini - vengono messi a morte e la serata ha l'obiettivo di far luce su una piccola selezione di casi la cui vita è stata "legalmente" tolta da uno Stato.
Qualunque sia il crimine, che siano colpevoli o innocenti, vite umane sono reclamate da un sistema giudiziario che ritiene l'esecuzione più importante della riabilitazione, spesso in seguito a processi iniqui.
Intervenendo alla serata, contribuirete concretamente all'abolizione di questa pratica, inopportuna, inaccettabile e incompatibile con le norme di un comportamento moderno e civile.
Ingresso € 10
Il ricavato sarà devoluto a favore di Amnesty International
Sabato 28 novembre alle ore 21.00
SALA POLIFUNZIONALE
Via della Repubblica 33
Villaggio Brollo
Per informazioni: gr135@amnesty.it
Costruiamo insieme a Milano la Federazione della Sinistra
PER UN NUOVO INIZIO
Costruiamo insieme a Milano
la Federazione della Sinistra.
Dopo l’assemblea nazionale del 18 luglio a Roma, che ha lanciato la proposta della Federazione della Sinistra Alternativa, ed in vista della prossima assemblea nazionale di novembre, che darà il via al processo costituente, convochiamo a Milano un’assemblea della Federazione, martedì 10 novembre, alle ore 20.45, presso la Sala degli Affreschi della Provincia di Milano (via Vivaio, 1).
La crisi mostra una volta di più il volto distruttivo e disumano del capitalismo e delle politiche liberiste. Abbiamo la responsabilità di costruire un’ efficace opposizione sociale, politica e culturale, in grado di proporre una uscita da sinistra dalla crisi, una strada contrapposta alle ricette della destra e al liberismo temperato del centrosinistra.
Vogliamo costruire un punto di riferimento politico della sinistra di alternativa, che coinvolga ampi settori di popolo e offra prospettive credibili per tutte/i coloro che stanno subendo e pagando la crisi con l’obiettivo di aggregare tutte le forze politiche, sociali, culturali e morali che come noi sentono la drammaticità dei tempi e l’urgenza di una risposta adeguata.
Gli elementi fondanti di questo processo di aggregazione sono principalmente sei:
• una rinnovata critica al capitalismo globalizzato. Occorre rimettere al centro la lotta contro lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici che in questi decenni ha assunto caratteristiche barbariche e disumane: dalla disoccupazione strutturale nel mezzogiorno, alla precarizzazione del lavoro, alla sistematica compressione salariale, il lavoro è tornato ad essere pura merce, variabile dipendente di un sistema che ha glorificato il profitto. La lotta per la liberazione del lavoro si deve connettere alla lotta contro la distruzione dell’ambiente, contro l’uso mercificato dei beni pubblici naturali (acqua, aria, ecc) e sociali (città e territori) riflettendo criticamente sui limiti manifestati in questi campi anche in talune esperienze amministrative della sinistra. La lotta contro il sessismo deve essere elemento di riconoscibilità politica e programmatica per sconfiggere tutte le forme di patriarcato in tutte le sue manifestazioni: dal dominio materiale e simbolico degli uomini sulle donne, all’imposizione di una sola forma di sessualità, quella etero sessuale riproduttiva che discrimina gay, lesbiche, trans, e ogni forma di relazione affettiva non “prevista”. Va contrastata ogni discriminazione e in particolare il razzismo in tutte le sue forme per sostenere la piena autoderminazione degli uomini e delle donne. Questa critica radicale agli assetti capitalistici implica una difesa e un rafforzamento degli spazi e degli strumenti in cui crescono i saperi e il senso critico: scuola, istruzione, conoscenza, ricerca che devono essere tenuti al riparo dalla privatizzazione e dalla mercificazione.
• la difesa della Costituzione nata dalla Resistenza Antifascista che rappresenta ancora oggi un solido baluardo alle derive populiste e alle smanie di asservimento della magistratura al potere politico. Lo smantellamento della divisione dei poteri, l’asservimento e intimidazione alla libera stampa, la semplificazione parlamentare, il rafforzamento dell’esecutivo a scapito delle istituzioni di garanzia, sono i capisaldi del progetto berlusconiano. A questo progetto bisogna opporsi con coraggio, costruendo un ampio fronte democratico che impedisca la deriva plebiscitaria insita nella proposta della destra. È in gioco il destino della democrazia italiana delle future generazioni.
• una forte opposizione al sistema bipolare che rappresenta la forma istituzionale con cui il pensiero unico ha cercato di sancire l’espulsione dalla politica dei conflitti e quindi del tema dell’alternativa e della trasformazione. È per noi dirimente battere il bipolarismo, riconsegnando ai cittadini con una legge elettorale proporzionale il diritto democratico di rappresentanza politica nelle istituzioni elettive, impoverite, sempre più semplificate e rese oggi impotenti e sorde alla società.
• il polo della sinistra di alternativa non può essere costruito solo tra le forze politiche oggi esistenti ma deve essere sottratto a logiche precostituite per coinvolgere a pieno titolo tutte le esperienze di sinistra che si muovono al di fuori dei partiti. In questi anni larga parte di chi si è battuto a sinistra lo ha fatto al di fuori dei partiti e la possibilità di costruire una sinistra di alternativa degna di questo nome è possibile solo dentro una rinnovata critica della politica che veda una interlocuzione paritaria tra tutti i soggetti coinvolti.
• la sinistra italiana, che ha le sue radici nel movimento operaio, socialista, comunista, ma anche in quello antifascista, pacifista, femminista, ambientalista, LGBTQ, per i diritti civili, altermondialista, costruisce il suo futuro nella rifondazione delle teorie, delle pratiche, delle forme organizzative e nella coerenza fra proposte di obiettivi alternativi e loro concreto perseguimento.
• la Federazione della Sinistra deve farsi interprete della necessità di una nuova stagione della politica, che riscopra la radicalità dell’etica pubblica e il valore della legalità, in una società più giusta e sobria. La lotta a tutte le organizzazioni criminali di stampo mafioso costituisce una priorità politica. L’intreccio tra affari, criminalità e politica sono una peculiarità del sistema di potere storicamente determinatosi nel nostro paese. Così, territori (e non solo nel sud!) e interi settori economici sono ormai controllati dai poteri illegali, la cui infiltrazione è favorita in tempi di crisi dalle ingenti quantità di risorse finanziarie di cui dispongono. In questo modo viene inquinato ed alterato il funzionamento delle istituzioni ad ogni livello ed impedita la stessa partecipazione di centinaia di migliaia di cittadini alla vita politica e sociale sul territorio. Occorre dunque ripristinare il rispetto della legalità reale, controbattere ogni forma di limitazione all’esercizio dei poteri di controllo delle diverse magistrature, difendere la libertà reale di accesso all’informazione, coniugando queste battaglie con le lotte sociali e la difesa della Costituzione Repubblicana.
Sono 20 anni che Milano viene governata dal centro destra, anzi è stata un laboratorio del suo insediamento sociale e culturale, della costruzione di un blocco sociale, di un modello inedito di centro-destra, che a partire dalla centralità della famiglia, della sussidiarietà orizzontale, dell’alleanza con la destra del movimento cooperativo, dall’accordo con settori significativi di finanza e capitale ha ridisegnato in Lombardia i confini fra pubblico e privato a partire dal settore sociosanitario per procedere con la scuola e il sistema universitario. I risultati sono devastanti: la situazione dell’area metropolitana di Milano diviene ogni giorno più preoccupante, aggredita dalla sottovalutata infiltrazione della grande criminalità organizzata,dallo scandalo dell’evasione fiscale e dalla politica (nazionale, regionale, provinciale e comunale) che ignora le necessità dei lavoratori strangolati dalla crisi, anzi distrugge la pienezza dei loro diritti. Infatti il centro-destra attacca i “beni pubblici e comuni”, istruzione e ricerca, salute e sanità pubblica, acqua, suolo e beni ambientali e culturali, limita le libertà individuali e di espressione, non valorizza le diversità alimentando paure e sentimenti razzisti ed emarginanti, stravolge nei fatti i principi fondamentali della Costituzione, favorisce il riemergere di fenomeni neofascisti, aggrava ulteriormente le condizioni di vita dei lavoratori, dei disoccupati e delle fasce più deboli della popolazione, accentuando il divario tra i redditi alti e bassi, riducendo i servizi destinati alla persona e alle tante fragilità. In vista dei faraonici e poco credibili progetti legati all’Expo 2015, ma anche in relazione alle politiche urbanistiche del Comune di Milano, gravi sono i rischi di speculazioni, ulteriore cementificazione e infiltrazioni mafiose.
Vogliamo togliere Milano dalle mani del centro-destra. Vogliamo costruire un’altra Milano e farne una città metropolitana del lavoro, della ricerca e della cultura, dell’ambiente, dell’accoglienza, della valorizzazione dei beni pubblici e comuni, vogliamo farne una grande metropoli europea inclusiva e partecipativa; vogliamo rompere lo schema voluto dai grandi poteri economici di uno sviluppo speculativo basato sulla compressione dei diritti e sulla depredazione del territorio.
A Milano il processo costituente della Federazione della Sinistra va confrontato anche con la positiva esperienza della coalizione alternativa che si è presentata alle ultime elezioni amministrative provinciali del 2009. Un progetto aperto, condiviso e plurale, che ha saputo raccogliere consensi, sostegno e partecipazione. Vogliamo che la Federazione della Sinistra a Milano sviluppi e rilanci le ragioni, le pratiche e i programmi di quell’esperienza unitaria. Vogliamo una Federazione accogliente in cui possano riconoscersi tutte le differenti esperienze, dei singoli, delle associazioni, dei movimenti e dei comitati, nel rispetto e nella valorizzazione di ciascuna specificità, storia e cultura politica. Riteniamo indispensabile a partire dall’esperienza milanese, introdurre profonde innovazioni nel modo di fare politica, per ripensare i rapporti tra incarichi politici e incarichi istituzionali, per ricostruire una nuova etica pubblica, per consentire l’effettiva partecipazione di tutti gli aderenti alle decisioni e per ridare centralità alla pratica sociale.
Promuoviamo questo appello e vi invitiamo a sottoscriverlo, consapevoli che la crisi economica, sociale, morale e politica in Italia e nella nostra città ci impone di fare presto e di avere, finalmente, la capacità di fare unità a sinistra a Milano per superare la frammentazione delle tante iniziative puntiformi, per avviare la costruzione di una presenza politica significativa, unendo forze politiche comuniste e della sinistra alternativa, grandi e piccole associazioni, liste civiche, comitati, rappresentanze del mondo del lavoro.
Agnoletto Vittorio, Benuzzi Nerina, Bergamaschi Giuseppe, Boatti Giuseppe, Bonalumi Edgardo, Brenna Sergio, Paolo Cagna Ninchi, Cambiaghi Arnaldo, Costa Luca, Di Stefano Andrea, Donati Marco, Faranda Tecla, Ferrari Saverio, Francescaglia Francesco, Gatti Massimo, Giudici Roberto, Lareno Antonio, Mastrodonato Rolando, Mazzali Mirko, Morabito Franco, Natale Emilia, Natale Giuseppe, Nigretti Saverio, Oldrini Guido, Patta Antonello, Pagaria Angelo, Dijana Pavlovic, Perego Elio, Pesce Onorina, Pestalozza Luigi, Prati Mario, Riolo Giorgio, Rizzo Alessandro, Rizzo Basilio, Serafini Sergio, Sonego Anita, Traversa Libero, Vegetti Mario
Info e adesioni: federazione.sinistra.mi@gmail
"A quarant'anni dall'autunno caldo" a Palazzo Marino
I Gruppi Consiliari della Lista Uniti con Dario Fo e Rifondazione Comunista
hanno organizzato per il prossimo 6 novembre (a partire dalle ore 17.00) un
dibattito pubblico in occasione del quarantennale dell'autunno caldo.
Siamo consapevoli che numerose saranno le iniziative al riguardo; non
vogliamo quindi che questa iniziativa sia un doppione di altre e tanto meno
debba ridursi ad un triste amarcord.
Vogliamo che sia una riflessione su quello che è stato portando al pubblico
che sarà presente dei contributi che saranno forniti da chi in prima
persona ha avuto modo di vivere quelle esperienze.
Si parlerà del mondo del lavoro e delle lotte operaie in fabbrica, della
partecipazione e del ruolo delle donne con la testimonianza, della
contestazione studentesca, della strategia della tensione a qurant'anni
dalla strage di piazza Fontana.
In chiusura si cercherà di dare risposte ad alcuni interrogativi relativi
all'oggi e al prossimo futuro di fronte alla crisi economica e alle
problematiche del mondo del lavoro.
Saranno presenti Basilio Rizzo, Vladimiro Merlin, Emilio Molinari, Franco
Calamida, Lidia Menapace, Mario Capanna, Giorgio Galli, Federico Sinicato,
Saverio Ferrari e Giorgio Cremaschi.
Il dettaglio degli interventi lo potete trovare nell'allegato.
Certi di aver solleticato il vostro interesse, vi aspettiamo numerosi.
26 Settembre - 12 Dicembre: Milano e la memoria rassegna teatro
Dal 26 Settembre al 12 Dicembre 2009 (40° anniversario della strage di Piazza Fontana) a Milano si svolgerà un intenso programma di “Rassegna di Teatro reading e parole sulla memoria di Milano", con la partecipazione di Daniele Biacchessi.
Allegato | Descrizione |
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Perugia, 12-14 febbraio 2010: XIII Congresso nazionale Arcigay
21/09/2009 - Ufficio stampa Arcigay
Il Consiglio Nazionale di Arcigay che si è tenuto a Bologna lo scorso fine settimana ha convocato il prossimo Congresso nazionale, che si svolgerà a Perugia dal 12 al 14 febbraio 2010.
Il Regolamento congressuale approvato prevede che entro il 30 novembre dovranno esser presentate le mozioni e le candidature alla carica di presidente e di segretario nazionali. Dall’8 dicembre al 24 gennaio si svolgeranno i Congressi provinciali e l’Assemblea delle associazioni affiliate, che eleggeranno oltre 200 delegati al Congresso nazionale. Il numero dei delegati al Congresso nazionale è determinato sulla base del numero totale delle socie e dei soci in regola con il pagamento della quota sociale o con tessera scaduta da meno di 12 mesi alla data del 19 settembre 2009, che sono 182.764.
Durante la due giorni dell’assise di Arcigay, sono stati affrontati altri temi tra cui le iniziative e l’ipotesi di nuovi servizi nel campo della salute, l’impegno rispetto a una diffusa campagna sul matrimonio civile, l’orientamento politico sulla partecipazione a nuovi bandi di progetti ministeriali.
Un’ampia analisi è stata svolta sui recenti episodi di violenza e di aggressione avvenuti in tutto il Paese e sulla necessità di rispondere a quest’ondata di odio con serenità e determinazione. In particolare Arcigay si sta impegnando in tutte le città nell’organizzare una grande partecipazione alla manifestazione nazionale del 10 ottobre a Roma, UGUALI, promossa da tutto il movimento lgbt italiano. In queste settimane si sta assistendo a un’inedita mobilitazione territoriale organizzata in forme autoconvocate e/o associative che non ha paragoni nella storia del movimento lgbt italiano. Questo diffuso fermento è il sintomo più evidente che è in atto un positivo e profondo mutamento dentro la comunità lgbt italiana che Arcigay intende interpretare e cogliere in tutti i suoi aspetti.
Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay
In edicola Il Fatto Quotidiano
Il conto alla rovescia è cominciato. A settembre, finalmente,
avremo un giornale nuovo, libero,
tutto nostro e tutto vostro.
Un giornale eccentrico,
rispetto agli altri:
"il Fatto Quotidiano"
Un fatto nuovo. Perché?
1. Perché racconterà i fatti, fin dalla sua testata. Darà le notizie, le analisi e i commenti che gli altri non danno, o nascondono. Parlerà dei temi che gli altri ignorano.
2. Perché non avrà padroni: la società editoriale è composta da alcuni piccoli soci, compresi noi giornalisti, che partecipano con quote equivalenti a un progetto comune: un quotidiano fatto solo per i suoi lettori. Senza vincoli né sudditanze ai poteri forti, politici, finanziari e industriali, che usano i giornali per i loro interessi.
3. Perché non chiederà né avrà finanziamenti pubblici concessi da questo o quel partito.
4. Perché nascerà solo se avrà dei lettori interessati ad acquistarlo, e a leggerlo. Nel paese dei giornali senza lettori, mantenuti in vita dai contribuenti, anche e soprattutto da quelli che non li comprerebbero mai, noi faremo il nostro giornale soltanto se avremo un numero di lettori sufficiente per mantenerlo in vita.
Per questo vi chiediamo di abbonarvi subito:
il prezzo della nostra libertà di informare e del vostro diritto di essere informati dipende dal numero di copie che i lettori acquisteranno in edicola, ma soprattutto dagli abbonamenti che raccoglieremo prima di partire.
Più abbonamenti, più libertà.
Il Fatto Quotidiano avrà 16 pagine, tutte a colori. Uscirà sei giorni a settimana al costo di 1.20 €, tranne il lunedì. Sarà un giornale di carta e un giornale web. Sarà diretto da Antonio Padellaro. Avrà una redazione di giovani agguerriti. Si avvarrà di un gruppo di firme, di inviati di punta e di autori satirici che hanno condiviso con noi la lunga battaglia contro il regime berlusconiano, senza sconti per un’opposizione troppo spesso complice.
Trovate qui tutte le indicazioni per abbonarvi e diventare subito soci fondatori del nostro giornale (ricevendolo per posta, scaricandolo in rete dopo la mezzanotte).
Vi terremo aggiornati, di settimana in settimana, sulle prenotazioni raccolte. Sarà dura, ma tutti insieme ce la faremo.
Dipende da tutti voi,
anzi da tutti noi.
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La Sinistra a Milano: riflessioni sull'alternativa politica
In una calda estate e in un'altrettanto desolata e desolante città, che si candida a essere ospite dell'Expo 2015, preceduta da roboanti convegni senza risultati politici interessanti, mi domando quale potrebbe essere la strada per un cambiamento altrettanto politico e culturale per la città. Mi dilungherò in riflessioni agostane tratteggiate spesso da tinte strategiche circa il futuro prossimo della sinistra a Milano, senza pretendere di avere un ricettario magico che possa individuare la giusta alchimia risolutrice, ma introducendo temi e analisi che potrebbero essere punti di partenza per un rientro settembrino sulla scena meneghina.
Abbiamo alle spalle una lunga campagna elettorale che ha visto in Europa un risultato non sperabile per le liste di Sinistra, quelle non rientranti nel PD, non considerando questo partito essere non più riconducibile alla cultura della sinistra, non avendo avuto in Parlamento nessuna e nessun candidata e candidato eletto eurodeputata o eurodeputato. Tante e tanti hanno parlato di guerra fratricida, almeno tra le due liste maggiori. Io parlo, invece, di un arresto deleterio di un percorso politico e programmatico unitario, comprendendo l'esigenza dell'unità, parola che andiamo a recitare da anni come un salmo responsoriale, e della condivisione di valori e principi da cui non prescindere. A mio parere occorrerebbe ripartire da questo risultato, non brillante, seppure mantenente una quantità di consenso costante, sommando le due liste, anzi in aumento rispetto all'esperienza della Sinistra Arcobaleno del precedente anno: occorrerebbe riflettere sulla necessità di rilanciare una proposta di sinistra che sappia rispondere ai bisogni, sono molti e aumentano, quotidiani senza perdersi in sterili populismi, caratteristica a noi antitetica, nè in affrettate risposte spesso banali e scontate. Occorre unire l'aspetto pratic con l'aspetto teorico; la necessitàò di lungimiranza politica nella progettualità con la volontà di dare delle risposte ai tanti disagi sociali diffusi. Paul Gynsborg in una sua lettera nel periodo post elettorale, in totale sintonia con Ida Dominjanni sulle pagine de Il Manifesto, aveva sottolineato un dato incommensurabile: più la sinistra si allontana dal modello di rappresentatività della classe lavoratrice e più essa perde le scadenze elettorali. Io aggiungerei anche un altro dato: più la Sinistra si astrae in roccambolesche dispute verticistiche e più perde consenso, non recependo nella partecipazione territoriale, primo livello di una vita democratica cosciente, il plus valore adeguato a dare soluzioni a quella drammatica crisi della democrazia della delega, ormai in totale declino. Testimonianza di questo ultimo dato è l'aumento costante e continuativo delle astensioni, che penalizza la nostra "parte politica".
Ritorniamo a Milano. Parlando con alcune amiche e alcuni amici ho avvertito indefferibile la costruzione di un'alternativa chiara e decisa. In Provincia abbiamo creato una coalizione, non come "formula chimica da laboratorio" ma come "percorso condiviso, partecipato, coerente, costruttivo, propositivo, aperto e dinamico" in una visione ideale e valoriale unitaria e comune, pur nel rispetto di autonomie culturali che danno valorizzazione al pluralismo e alla dialettica costruttiva. Abbiamo avuto a mio avviso un buon risultato, forse migliroabile, ma comunque buono: un consigliere, il nostro candidato presidente, Massimo Gatti, è stato eletto, rappresentando la Sinistra in Consiglio Provinciale, unica voce ascrivibile in questo ambito rappresentativo. Ma il risultato non è stato solamente "elettorale" bensì anche "culturale" e programmatico. La coalizione nata e costruita in pochi mesi e settimane, questo rende ancora più "valida" la formula con contenuto, ha saputo garantire un coinvolgimento chiaro e costruttivo delle soggettività politiche, individuali e collettive, diffuse che hanno ritrovato nel programma un campo dove coltivare idee, proposte, progetti, prospettive per una Sinistra che sia "laboratorio politico" e "area di azione territoriale", uscendo dal drammatico sillogismo, molto modernista, del localismo come "difesa del proprio patriculare", approdando, invece, all'idea del costruire insieme un futuro migliore per la propria comunità in un'ottica di solidarietà, di difesa del pubblico, di tutela dell'ambiente e delle risorse, di promozione dei diritti civili e sociali.
Sempre sulle pagine de Il Manifesto Luciano Gallino, noto giuslavorista, parlava dell'esigenza per la Sinistra di partire dall'esperienza dell'Innse per ricondursi nei territori e ricollocarsi nel contesto sociale comunitario, in una visione "glocale" e non ideologica. Milano può essere terreno sociologicamente interessante per questo. La difesa di un sito storico industriale, come la Innse, non è sinonimo come, invece, vuole bollare una figura dal revisionismo grossolano come Ichino, di "conservatorismo" ma è sinonimo di preservazione pubblica e partecipata, condivisa, di risorse urbanistiche, sociali, economicche, ambientali, lavorative e civiche. A difendere il sito dell'Innse, che non vuole diventare "archeologia industriale", ma che ha palesato tutta la modernità di un'azienda utile, non erano solo le operaie e gli operai che si sono organizzati nella lotta del proprio posto di lavoro contro le mire speculative di dirigenti amministrativi e di costruttori edilizi supportati dal centrodestra al governo della città: avevamo anche cittadine e cittadini, preoccupati dei risvolti deleteri e dramamtici per il tessuto urbano e culturale del proprio quartiere; avevamo studentesse e studenti spinti da un sentimento molto francese di solidarietà sociale tra le classi; avevamo sindacaliste e sindacalisti da ogni parte d'Italia, ricordiamo la presenza della FIOM di Bologna e dell'Emilia venuta con delegazione propria a presidiare l'azienda. Il risultato finale è consistito nel dire che l'azienda può anche essere rilevata dalla capacità sopraffina e autonoma delle lavoratrici e dei lavoratori di rilevarla e di saperne dare un risvolto positivo e proficuo per l'intera comunità. Si sono difesi il diritto al lavoro, della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, contro chi vorrebbe declassarli a inutili e onerose risorse da concedere alll'operazione di dismissione, dell'integrità sociale del tessuto civico del quartiere, del profitto economico che ne deriva per la comunità intera e del concetto di pubblico e di limitazione dell'iniziativa privata quando essa diventa deleteria per l'interesse collettivo, come scritto nell'articolo 49 della nostra Costituzione Repubblicana.
Ritorniamo a Milano, alla Sinistra a Milano. Penso che occorra partire da questi elementi, alcuni fattuali, accaduti, come esperienze positive, altri progettuali e strategici se si vuole scommettere per le prossime scadenze elettorali in una proposta di alternativa e di cambiamento. Non credo che si possa strategicamente prescindere dal dato positivo della coalizione sostenitrice Massimo Gatti alle elezioni Provinciali (la strategia che deve andare oltre alla tattica di breve periodo), così come non è possibile prescindere per la città da un percorso politico (il metodo) partecipato e inclusivo delle soggettività diverse e collettive autonomne presenti e vive sui territori, così come , infine, non è possibile prescindere da un lavoro programmatico di elaborazione, tra teoria e prassi, qualcuno a noi molto caro ci insegnava, che parta da punti chiari e inderogabili (la sostanza politica del progetto): il lavoro, la laicità, i diritti civili e umani universali, è un'ingiustizia il fatto che la comunità glbt, pur essendo parte fortemente presente nel nostro tessuto sociale, non possa essere beneficiata dalle stesse opportunità del concetto di cittadinanza, la casa, l'ambiente e lo sviluppo umano sostenibile, l'accesso libero ai saperi, il diritto alla cultura come diritto sociale di un nuovo welfare, l'integrazione del migrante come occasione di condivisione culturale, di valorizzazione e di rispetto della persona.
Da questo dobbiamo ripartire: un punto di partenza che già ha avuto un ritorno politico interessante e che deve essere capitalizzato, tesaurizzato per dare a questa città quell'opportunità di riscatto culturale prima che politico, culturale prepolitico oserei dire. Un'alternativa esiste, parte da noi, dalla nostra capacità e volontà. I presupposti esistono rendiamoli da "potenza" ad "atto".
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo per Milano - Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano
Festeggia i 25 anni del CIG con Loretta Goggi
LORETTA GOGGI SHOW
Giovedì 11 giugno 2009 - ore 21.00
Teatro Stelehr, Largo Greppi 1, Milano
Info biglietti 02.54122225 - 340.7150082
CHE COSA E' e COSA FA il CIG - ARCIGAY MILANO finalizzati all’aiuto e alla solidarietà delle persone omosessuali.
Il C.I.G., Centro di Iniziativa Gay, diventato Comitato Provinciale Arcigay Milano dal 14 maggio 2006, è una associazione di volontariato, Onlus, senza scopo di lucro.
È organizzata come comunità gay articolata in sezioni, commissioni e gruppi di lavoro
determinato settore.
Persone omosessuali che una società, ancora fortemente strutturata in senso eterosessuale, pone spesso in situazioni di disagio od emarginazione sociale e culturale.
www.arcigaymilano.org
Italian conference on Aids and retrovirus 2009
Il cinema LGBT abita a Torino
24° Da Sodoma a Hollywood Inaugura giovedì 23 aprile 2009 la 24a edizione di “Da Sodoma a Hollywood”, Torino International GLBT Film Festival, la 4° con il Museo Nazionale del Cinema per la gestione e l’organizzazione.
Torino GLBT Film Festival
23/30 Aprile 2009
http://www.tglff.com
Cinema Ideal Cityplex (serata di apertura e di chiusura)
Oltre ai tre concorsi internazionali, tra gli eventi nel programma del 2009, segnaliamo la retrospettiva dedicata a Giuseppe Patroni Griffi (scrittore e regista di teatro e di cinema), la Carta Bianca a Ferzan Ozpetek (ci introduce nei film della sua vita) con ospite Franca Valeri, un omaggio a Filippo Timi, figura unica nel panorama italiano impegnato tra cinema, teatro e letteratura; altri omaggi a Adorfo Arrieta, cineasta e pittore che era tra i pionieri del cinema glbt europeo, a Guy Gilles, sperimentatore di un cinema poetico, a Shu-Lea Cheang, interessante cineasta sperimentale taiwanese “radical&sex&punk”, e alla scrittrice australiana Dorothy Porter, e per l’occasione Valeria Solarino legge alcuni brani dal romanzo in versi La maschera di scimmia. Ci sarà una finestra sui programmi televisivi cult Society e Sugar Rush, rispettivamente due serial con focus lesbico dal Sudafrica e dall’Inghilterra. Due eventi per ricordare i vent’anni della caduta del muro di Berlino e i quaranta dagli scontri di Stonewall a New York.
Giovedì 23 aprile – ore 21.30 – Cinema Ideal Cityplex
Saranno presenti: Nacho G. Velilla, Javier Cámara (attore), Andrea Cirla (Bolero Film)
Giovedì 30 aprile – ore 21.30 – Cinema Ideal Cineplex
All’insegna della musica la serata di chiusura, Georgeanne Kalweit - nota in Italia come voce dei Delta V - canta Somewhere Over the Rainbow in omaggio a Judy Garland, mentre Pia Tuccitto – cantautrice rock italiana – si esibisce in alcuni brani suoi, che sono stati scelti e interpretati da Vasco Rossi e da Patty Pravo.
Un’altra esilarante commedia, “giovane e notturna”, in arrivo dalle terre di Almodovar.
Muscoli in gonnella: i peplum all'italiana
UK 1979-2009: Da Ashes to Ashes alla Common People GenerationA colpi di musica, trent'anni di rivoluzione del gusto queer Made in UK
L'evento è in collaborazione con la Biennale della Democrazia che si svolge a Torino, parallelamente al Festival, dal 22 al 26 aprile.
Festival Multimediale e del Cinema ALBE STEINER
l 12 e 13 dicembre
L’ITSOS dà spettacolo!
Con il patrocinio dell’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Milano e del Consiglio di Zona 4
la nostra scuola organizza nei giorni 12 e 13 dicembre 2008, un Festival multimediale e del Cinema per onorare i quasi 35 anni di lavoro di ricerca e insegnamento sui linguaggi della comunicazione: fotografia, grafica, web, animazione, cinema, televisione, multimedialità.
Le due giornate apriranno la scuola alla città, alle famiglie, ai giovani: i suoi spazi, i suoi laboratori, le sue storie.
VENERDÌ 12 DICEMBRE 2008
Ore 10.00 Inaugurazione con gli interventi dell’Assessore all’Istruzione della Provincia di Milano Giansandro Barzaghi, del Dirigente Scolastico Giacomo Merlo e del consigliere regionale Carlo Monguzzi, un saluto di Paolo Pobbiati, presidente nazionale di Amnesty International. (Aula Magna)
Ore 11.30 Proiezione del film Limen di Roberto Catania, Simone De Padova, Francesca Tassini e Paolo Valeri, prodotto da Luigi Fagioli. (Aula Magna)
Ore 12.30 Buffet con intervento musicale di Monica Sersale e Francesca Laureti.(Foyer)
Ore 14.00 Proiezione del film Vogliamo anche le rose di Alina Marazzi, alla presenza della regista (Aula Magna)
Ore 16.00 Proiezione film Fame chimica di Antonio Bocola e Paolo Vari, alla presenza dei registi (Aula Magna)
Ore 16.00 Incontro sul tema Il simbolico non condiviso tra adulti e adolescenti. Un problema pedagogico, con la partecipazione di don Gino Rigoldi, Giulio Martini (giornalista RAI), Alessandra Marcazzan (psicoterapeuta, Associazione Il Minotauro), Marco Balzano (Università degli Studi di Milano) (Aula Foglino)
Ore 17.00 Proiezione del film Limen di Roberto Catania, Simone De Padova, Francesca Tassini e Paolo Valeri, alla presenza degli autori (Aula 94)
SABATO 13 DICEMBRE
Ore10.00 Proiezione del film Tre lire primo giorno, con la partecipazione dei produttori Morgan Bertacca e Giordano Preda (Aula Magna)
Ore 12.00 Proiezione del film Whisky di Federico Rizzo, alla presenza del regista (Aula Magna)
Ore 13.30 Buffet con intervento musicale di Simone Carugati e di Shuffle Mood (Foyer)
Ore 15.00 Proiezione del film Saimir di Francesco Munzi, con la partecipazione del produttore Daniele Mazzocca (Aula Magna)
Ore 17.00 Spettacolo teatrale di Luca Nucera. (Foyer)
Ore 17.30 Proiezione del film Riprendimi di Anna Negri (Aula Magna)
Ore 17.30 Proiezione del film Limen di Roberto Catania, Simone De Padova, Francesca Tassini e Paolo Valeri, alla presenza degli autori.
Venerdì 12 e sabato 13 dicembre dalle 10 alle 18, nei laboratori dell’istituto saranno esposti i lavori audio-visivi realizzati dalle studentesse e dagli studenti dal biennio alle quinte all’interno dei progetti didattici e loro libere espressioni creative. Nelle balconate del foyer saranno esposti lavori professionali di nostre/i diplomate/i che operano da decenni nel campo della fotografia, della grafica, del design o che si sono affermati anche in campi differenti.
Nell’aula 90 saranno proiettati in loop L’Estate d’Inverno di Davide Sibaldi (prodotto da Enzo Coluccio, Egidio Artaria e Franco Bocca Gelsi e il trailer di Fuga dal call center di Federico Rizzo (prodotto da Franco Bocca Gelsi, Gianfilippo Pedote, Enzo Coluccio, Egidio Artaria).
Nell’aula 94 proiezione in loop di video e corti, mentre nell’aula 47 sarà proiettato il film Hotel Rwanda, in collaborazione con Amnesty International.
ITSOS Albe Steiner
Via San Dionigi 36 MILANO
(MM Corvetto, bus 77 e 95, filobus 93)
Info: 025391391 - festival@itsosmilano.it
Il primo giorno d’inverno al Filmmaker Festival di Milano
DONNE e MAFIA, DONNE e ANTIMAFIA
DONNE e MAFIA, DONNE e ANTIMAFIA
Ne parliamo con
ANNA PUGLISI del Centro Impastato di Palermo *
e con OMBRETTA INGRASCÌ Ph.D Università di Londra
LUNEDI’ 24 NOVEMBRE ORE 16.00
Centro Studi Saveria Antiochia Omicron
Via Melzi d’Eril 9 – Milano
Ingresso libero
Per motivi organizzativi si prega di confermare la presenza a csd.saveria@fastwebnet.it oppure allo 02 3656.3480
Anna Puglisi ha scritto molto sulla vita delle donne in terra di mafia. Tra le sue opere più importanti:
La mafia in casa mia (storia di Felicia Impastato), ed.La luna 1986
Donne, mafia e antimafia, Di Girolamo 2005
Storie di donne, Di Girolamo 2007
Ombretta Ingrascì ha scritto Donne d’onore, Mondadori 2007 e vari saggi
QUANDO LI CONOSCI NON LI EVITI
QUANDO LI CONOSCI NON LI EVITI
staffetta interculturale per non dimenticare Abdoul
ore 20.45 - Auditorium P. Maggioni
Via Don Milani, 6 - Cernusco sul Naviglio
AfroSound Alafia (afro)
Black & White (afro beat)
Roberto Carusi (attore)
Erminia Dell'Oro (scrittrice)
Cheikh Tidiane Gaye (scrittore)
Betty Gilmore (cantante e poetessa)
Michel Koffi (griot)
Kossi Komla-Ebri (scrittore)
Toma L’Arge & Corona Reyes (crew hip hop)
Misho & Skone (mc hip hop - reggae)
Henri Olama (afro beat)
Roberto Pedretti (docente universitario)
Candelaria Romero (attrice e scrittrice)
Vigevano Massive (dj reggae)
Itala Vivan (docente universitaria)
Zanko El Arabe Blanco (rap - hip hop)
Africa 80 * ANPI * Ass. Cittadini dal Mondo * Ass. Culturale Albanese G. K. Skanderbeg * Ass. Roberto Camerani * Banca del Tempo * Bottega Eticomondo * CNGEI Scout Laici * ColorEsperanza * Comitato per non dimenticare Abba, per fermare il razzismo * FNP CISL * Forum del Terzo Settore Martesana * Operazione Cachoeira de Pedras * Per una Libera Università delle donne * Scuola di Italiano per Stranieri * So. Ba. Di. Ma. Lo. * SPI CGIL
"Rossopuro" Opere su Carta di Antonio Dell'Isola
La S.V. è invitata al Vernissage lunedì 20 ottobre 2008 h 18,00
Libreria Internazionale Ulrico Hoepli
Spazio Espositivo secondopiano " ROSSOPURO " Opere su Carta
di Antonio Dell'Isola
Esposizione dal 20 al 31 ottobre 2008 con orari 10,00 - 19,30
"Durante una visita nel mio studio Matteo Galbiati mi invitò a realizzare dei lavori su carta.
Mi cimentai con entusiasmo e sviluppai numerosi disegni e dipinti sia a tempera che ad acquarello,
però tutto questo sforzo e ricerca non mi appagava in pieno, non sentivo la materia.
Incominciai a studiare la carta, la sua struttura, la resa dei colori nella sua realizzazione,
studiando e sperimentando colle, antibatteri ed antimuffe e colori naturali fino a giungere ai lavori
che presento in " ROSSOPURO" Opere su Carta.
Al di là del materiale utilizzato, il tema di base a me caro resta il profilo artefatto che rappresenta
il mio autoritratto nella estrema sintesi ( io, anonimo ), che si estende e abbraccia ognuno
nell'omologazione della società odierna."
Nella speranza di incontrarla in questa occasione porgo i miei più cordiali saluti.
Antonio Dell'Isola
www.zerologico.it
TIPI Festival
Talenti, incontri, progetti, idee
Bolzano, 21-22 Novembre 2008
Talenti, incontri, progetti, ideeBolzano, 21-22 Novembre 2008
L'idea è promuovere le idee
Un festival nuovo, alla sua prima edizione, dove scambio, confronto, crescita e realizzazione sono le parole chiave. TIPI si propone di promuovere e sostenere la progettazione e la partecipazione dei giovani nel territorio dell'Alto Adige, incoraggiando i ragazzi a scommettere sulle proprie idee, a pensare al proprio futuro, anche in relazione alla propria città, a intraprendere e portare avanti un percorso professionale, che riguardi tanto le arti quanto i mestieri, perché una delle risorse del territorio dell'Alto Adige è proprio la libertà d'immaginazione dei giovani e la volontà di fare. Un festival di due giorni, preceduto da settimane di incontri e lavori preparatori, che si rivolge a tutti i giovani di età compresa fra i 16 e i 30 anni che hanno un progetto, che vogliono avviare un'attività professionale, realizzare un'ambizione artistica, incontrare qualcuno con cui condividere la propria passione o con cui scambiare le proprie idee, perché è nella condivisione che un'idea può diventare progetto.
Un laboratorio creativo per i giovani
TIPI si presenta come un vero e proprio laboratorio a supporto dei giovani, strutturato secondo due momenti principali: il primo, che comprende le settimane precedenti al festival, si articola in una serie di incontri, laboratori e attività, a Bolzano e in giro per l'Italia; il secondo, la due giorni di evento a Bolzano a fine novembre, prevede la presentazione e condivisione delle esperienze delle settimane precedenti, esperienze che possono essere ricondotte a cinque grandi sezioni: discepoli e maestri, talent scout, cacciatori di storie, reunion, archivio delle idee.
Gli incontri e le attività preliminari
Discepoli e maestri è l'opportunità di avventurarsi, tenuti per mano da maestri appartenenti a diversi settori artistici e produttivi, alla scoperta di un mondo, di una professione, di un'arte. Dalla moda al design, dalla cucina ai motori, i ragazzi vengono accolti per un giorno nell'atelier di Kean Etro, nello studio di Aldo Cibic, nella fabbrica di Ducati e nella cucina di Carlo Cracco, per osservare e sperimentare, per affiancare ed essere affiancati. Ai maestri il compito di svelare trucchi e dare suggerimenti, ai ragazzi quello di farne tesoro per le loro future professioni.
Talent scout è l'incursione nel mondo del fumetto, della fotografia, della televisione, del calcio e del cabaret. Talent scout come Igort, creatore, fra gli altri, di Linus, Robert Koch, fondatore della prestigiosa agenzia fotografica Contrasto, Maria Mussi Bollini, programmista e regista di Rai Tre, Attilio Maldera, ex calciatore di successo e Carlo Giuseppe Gabardini, autore e attore italiano, tra gli altri anche del programma televisivo Camera Cafè, si renderanno disponibili per cinque incontri al di fuori dell'ordinario. Sulla base di alcune informazioni iniziali, e anche qualche piccolo segreto del mestiere, i ragazzi saranno i veri protagonisti: avranno infatti il compito di dimostrare loro tutto il proprio talento.
Cacciatori di storie è un laboratorio di inchiesta giornalistica che porta un gruppo di ragazzi a cercare storie di vita esemplare, di traguardi raggiunti e progetti realizzati, a incontrarne i protagonisti, noti o illustri sconosciuti, e ad intervistarli, per riportare poi all'interno del festival le diverse esperienze, così che possano servire da esempio e rappresentare uno stimolo.
Reunion è l'incontro con chi, dall'Alto Adige, per un incarico importante, per inseguire un sogno, per realizzare un progetto, si è trasferito all'estero. L'obiettivo è quello di fornire ai giovani una panoramica sui possibili sbocchi lavorativi anche al di fuori della propria regione, nonché permettere la creazione di una propria rete di contatti, agganci, che possano rivelarsi utili in futuro, e mostrare loro quanto in fondo sia facile spostarsi, cambiare.
Archivio delle Idee è un luogo cui affidare il proprio progetto per provare a realizzarlo, condividendo la propria idea, mettendosi in gioco. Su www.tipifestival.it è già possibile rendere pubblica la propria idea, e quelle che risulteranno fra le più sostenibili, quelle che punteranno al coinvolgimento dell'altro, alla dimensione sociale, quelle che avranno le maggiori ricadute sul proprio territorio, verranno "adottate", portate avanti e presentate a Bolzano. Una su tutte verrà poi realizzata.
La festa finale
Il risultato dei lavori svolti, il racconto delle esperienze, degli incontri e dei laboratori verranno tutti presentati e condivisi all'interno della due giorni di evento a Bolzano, il 21 e il 22 Novembre. Il quartier generale della manifestazione, la Scuola Einaudi, si trasformerà per due giorni in un'officina creativa, diventando scenario di incontri, scambi, giochi, pensieri, sfide. Una festa lunga due giorni, per celebrare i giovani, le loro idee, i loro successi, presenti e futuri.
I promotori
TIPI è un progetto del Servizio Giovani della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, realizzato con la direzione artistica di Stefano Laffi e dell'Agenzia Codici di Milano, con il sostegno del Ministero della Gioventù e della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, in collaborazione con esterni, la Ripartizione Formazione Professionale Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, il Liceo Pedagogico Artistico G. Pascoli, il centro giovani La Vispa Teresa, l'associazione giovanile Acras-I castori ed il circolo culturale Masetti-Ex Novo.
Ufficio Stampa TIPI Festival 02 713 613
Cristina Fasci 349 2206218 Ufficio Stampa esterni
media@esterni.org
tel/fax 02 713 613
via Paladini 8 - 20133 Milano
www.esterni.org
www.designpubblico.it
www.milanofilmfestival.it
www.tipifestival.it
STAR BENE A SCUOLA
STAR BENE A SCUOLA
Migliorare la qualità di vita per favorire l’apprendimento
Seminario
Mercoledì 15 ottobre 2008
Ore 17.00 - 19.00
Palazzo Marino - Sala Alessi
Piazza della Scala, 2 – Milano
Ore 17,00 - Saluto
MANFREDI PALMERI Presidente del Consiglio Comunale
Introduzione
MARCO CORMIO Consigliere Comunale
INES PATRIZIA QUARTIERI Consigliere Comunale
CONTRIBUTI TEMATICI a cura di GENITORI e OPERATORI SCOLASTICI
- Manutenzione edifici scolastici
- Servizio di refezione
- Medicina scolastica
Ore 19,00 - Aperitivo
Il seminario si propone di approfondire alcun temi relativi alla stato
delle scuole milanesi
dell’infanzia, primarie, secondarie di 1° grado. Partendo da un’analisi
dell’esistente verranno
raccolti contributi e proposte per migliorare la qualità di vita di
bambini, ragazzi e operatori
scolastici.
Si prevede un percorso di lavoro costituito da:
15 ottobre 08 - Incontro introduttivo
Presentazione delle tematiche e illustrazione del percorso
Tre incontri tematici di approfondimento:
novembre 08 - manutenzione edifici scolastici
dicembre 08 - refezione scolastica
gennaio 09 - medicina scolastica
febbraio 09 - Incontro conclusivo Sintesi delle riflessioni e delle
proposte.
Confronto con l'Amministrazione Comunale ed in particolare con gli
Assessori competenti.
Agli incontri sono invitati tutti coloro che vivono la realtà della scuola
milanese (insegnanti, genitori,dirigenti, operatori dei servizi,
amministratori) ai quali verrà chiesto di collaborare attivamente
all'iniziativa.
A cura di:
Marco Cormio Consigliere Comunale - Gruppo Consiliare PD
Ines Patrizia Quartieri Consigliere Comunale - Gruppo Consiliare PRC
Il Primo Giorno d'Inverno al Festival Libero Bizzarri
Proiezione IL PRIMO GIORNO D’INVERNO di Mirko Locatelli. L’Autore e i protagonisti raccontano e si raccontano.
Saranno presenti: il regista Mirko Locatelli, la sceneggiatrice/produttrice Giuditta Tarantelli, gli attori Mattia De Gasperis e Andrea Semeghini.
Secondo Concorso Letterario "per la stessa ragione del viaggio"
Secondo Concorso letterario dell'associazione culturale Equinozio: "per la stessa ragione del viaggio... viaggiare"
Inaugurazione a Zerologico di "AQQuario"
Allegato | Descrizione |
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MAFIA E POTERE A MILANO. A 100 PASSI DAL DUOMO
Il dibattito è organizzato dai Gruppi Consiliari della Lista Uniti con
Dario Fo e Rifondazione Comunista e ha come titolo:
MAFIA E POTERE A MILANO. A 100 PASSI DAL DUOMO.
Saranno sviluppati dai relatori diversi aspetti legati alla mafia che
costituirà il filo conduttore della serata. Nell'allegato volantino di
presentazione è indicato, per ogni relatore, il tema che sarà oggetto
dell'intervento .
Dopo l'introduzione dei consiglieri Basilio Rizzo e Vladimiro Merlin,
interverranno, Emilio Molinari, Giancarlo Caselli, Gianni Barbacetto, Nando
dalla Chiesa, Giovanni Impastato.
Il dibattito avrà luogo presso la Sala Alessi del Comune di Milano, in
piazza Scala, 2, che sarà allestita con circa 200 posti a sedere. La serata
inizierà puntualmente alle ore 17.00.
Al termine i Gruppi Consiliari in collaborazione con l'associazione LIBERA
offriranno un brindisi con i prodotti delle cooperative sociali impegnate
nel progetto "LIBERA TERRA" che prevede il riutilizzo a fini sociali dei
beni confiscati alle mafie
Il primo giorno d'inverno è a Milano, Roma e Brescia
Il regista e gli attori saranno in sala per presentare il film a Milano e Brescia nelle proiezioni in prima serata.
Il film, scritto dallo stesso Locatelli a quattro mani con la compagna e produttrice Giuditta Tarantelli, vede i suoi giovani protagonisti quasi tutti alla prima esperienza cinematografica: Mattia De Gasperis, Alberto Gerundo, Andrea Semeghini e la piccola Michela Cova, alla sua primissima e sorprendente prova recitativa; nel cast inoltre si segnala la partecipazione di Giuseppe Cederna.
Il film racconta la storia di Valerio, un adolescente solitario che osserva il mondo dei suoi coetanei stando in disparte. Valerio ha una sorella di dieci anni, un vecchio motorino e due nemici che lo tormentano. Un giorno però gli si presenta una possibilità, finalmente può vendicarsi provando a combattere con le stesse armi del nemico. Ma ad attenderlo troverà solo il dolore e la disperazione.
“La storia è ambientata nella provincia lombarda perché volevamo discostarci dall'idea che il bullismo riguardi solo le periferie delle grandi città – ha dichiarato il regista in conferenza stampa alla 65a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – tra gli adolescenti del mio film c'e un rapporto quasi tribale, e volevo associarlo alla natura, per mostrare il contrasto fra la bellezza del territorio e il tema trattato".
Un altro tema portante centrale è l'omosessualità giovanile "perché – continua Locatelli – l'omofobia è molto diffusa tra gli adolescenti. Tra ragazzi, di qualunque provenienza, quando ci si vuole insultare si fa riferimento all'orientamento sessuale. Abbiamo scoperto che i tentativi di suicidio fra ragazzi gay sono molto più alti che tra gli eterosessuali. Ci sembrava importante portare questo argomento in superficie e parlarne".
Locatelli nel cast ha mescolato interpreti d'esperienza e non professionisti: "Ho chiesto a tutti un atto d'umiltà, di non recitare e di portare pezzi di realtà all'interno del film, dimenticando lo stile di recitazione delle accademie o da fiction".
Mattia De Gasperis aggiunge che "è stato molto utile a tutti noi, il lavoro durato mesi per delineare i personaggi. Abbiamo portato nei nostri personaggi piccole cose che ci appartengono”.
Per il regista "se vuoi portare la vita vera nel cinema, un film di fiction deve essere per forza contaminato dalla realtà e un documentario dev'essere contaminato da un po' di fiction".
Calendario proiezioni del film Il primo giorno d’inverno
Milano - Panoramica: i film di Venezia a Milano
Cinema Mexico, via Savona, 57
Venerdì 12 settembre ore 20.30 (regista e attori in sala)
Plinius Multisala, viale Abruzzi, 28/30
Domenica 14 settembre ore 15.15
Domenica 14 settembre ore 20.00 (regista e attori in sala)
Roma - Da Venezia a Roma
Multisala Barberini, piazza Barberini, 24
Martedì 16 settembre ore 18.00
Brescia - Venezia>Brescia
Nuovo Eden, via Nino Bixio, 9
Martedì 16 settembre ore 20.30 e 22.30 (regista e attori in sala)
Per informazioni
Il sito ufficiale del film
http://www.ilprimogiornodinverno.it/
Agis Lombarda
http://www.lombardiaspettacolo.com/
Agis e Anec Lazio
http://www.agisanec.lazio.it/
Per foto ad alta risoluzione e pressbook
http://www.ilprimogiornodinverno.it/stampa.html
LA NOSTRA «PRIMAVERA» di Luciana Castellina
Ci fu, in effetti, ma non fu affatto esplicito. Ad esser investita in pieno dalla vicenda cecoslovacca fu, in realtà, solo quella parte del movimento che poi si collegò con il gruppo che allora era ancora nel Pci e che poi dal partito fu radiato, proprio per via di Praga e per le sue eccessive simpatie per la protesta studentesca. Quello che dette vita al manifesto: rivista prima, organizzazione politica e quotidiano poi. Questo.
Fu così perché la tragedia di quell'agosto di 40 anni fa fu soprattutto dei comunisti: erano loro quelli che avevano sperato in una autoriforma del sistema socialista, che avevano con trepidazione seguito passo passo le mosse di Dubcek e poi ascoltato turbati le minacce con cui Mosca le aveva accolte, seguito col fiato sospeso il fragile compromesso di Cerna, sottoscritto a bordo di un treno fermo nella stazione della piccola località alla frontiera orientale della Cecoslovacchia, sui binari seduto un drappello di operai a segnalare che se Brezhnev avesse voluto tradurre prigioniero in Urss il segretario del loro partito lo avrebbero impedito bloccando il convoglio con i loro corpi. Loro che furono sconvolti quando giunse la notizia, quella mattina del 21 agosto, che i carri armati con la stella rossa erano entrati a Praga nello sgomento dei cittadini ancora increduli, fra loro molti di coloro che 23 anni prima li avevano applauditi come liberatori.
Per gli altri, i non comunisti, la vicenda fu diversa: per la destra Dubcek era poco più di una variante comunque da condannare, al pari del comunismo che si ostinava a proclamare.
Sui muri di Praga, l'indomani dell'invasione, non era forse uscita la scritta ironica ma significativa, che invocava non il presidente degli Stati Uniti, ma il capo della rivoluzione bolscevica: «Lenin svegliati, Brezhnev è impazzito!»?
Per gli altri, i nuovi compagni che da un po' di mesi avevano dato vita alla protesta giovanile, la vicenda praghese era lontana: sul comunismo sovietico non avevano mai puntato, essendo nati quando era già degenerato. Non avevano perciò mai sofferto delusioni e neppure mai sperato che di lì potesse venire un'indicazione valida. Di Dubcek, anzi, e in particolare del suo ministro dell'economia, Ota Sik, diffidavano: troppo di destra. Tutt'al più qualche simpatia generazionale per capelloni e chitarristi che con la «primavera» avevano cominciato a circolare anche per le vie di Praga. Di questa indifferenza fanno prova, oltre la nostra memoria, le pubblicazioni di allora, e non solo del movimento italiano: se si eccettua un accenno in un'intervista di Rudi Dutschke, al problema non fu offerta alcuna attenzione (se ci fu, fu postuma).
Quando arrivarono oltre cortina le tesi del 14mo Congresso che il Pc cecoslovacco, già clandestino, aveva tenuto all'interno della grande fabbrica siderurgica Ckd, protetto dai picchetti operai contro la possibile irruzione degli occupanti sovietici e dei loro alleati locali - l'ala del partito fedele a Mosca - le ignorarono tutti. Fu solo il manifesto a pubblicarle in uno dei suoi primi numeri; e non poteva che essere così: al grosso dei primi sessantottini non interessavano e il Pci non poteva interessarsene perché col Pcus, pur critico, non aveva ancora rotto (e anzi a rompere ci mise altri dieci anni e più).
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Così come ignorati dagli uni e dagli altri restarono i compagni di Dubceck, molti dei quali finirono esuli. Zdenek Mlynar, Jiri Pelikan, Anthonin Liehm, per citare solo alcuni, in Italia ebbero un solo rifugio: la redazione del manifesto, piazza del Grillo prima, poi via Tomacelli. Anche per questo nella memoria ufficiale quanto accadde in quell'agosto di 40 anni fa è stato alla fine rubricato come l'aggressione comunista a una rivolta promossa dai liberali, quasi che ad ispirarla fosse stato uno dei nostri occidentali governi e non invece, come fu, un tentativo di comunisti, e anzi della legittima leadership del Pcc,per salvare il progetto comunista.
Un tentativo troppo tardivo, quando l'Urss era ormai quella irrecuperabile di Breznev. Ma che forse sarebbe stato ancora possibile se una diversa scelta fosse stata fatta dai partiti comunisti occidentali che, non solo in Italia, erano ancora relativamente forti e avrebbero potuto così offrire un punto di riferimento alle nuove energie che dal '68 emergevano. E che stavano avanzando, spesso più come intuizione che con piena consapevolezza, una critica radicale al capitalismo, di cui il movimento avvertiva con anticipo la crisi, per la sua incapacità di garantire soddisfazione ai nuovi bisogni qualitativi emergenti e di dare risposta alle sfide che la sua distorta modernità stava producendo.
Anche il movimento del '68 - ecco il nesso oggettivo - aveva contribuito, con le sue lotte poi non solo studentesche ma anche operaie, a mutare i rapporti di forza internazionali. Come la vittoria vietnamita che già si delineava; e quella di altri paesi di uno schieramento di Bandung non ancora sotterrato. Non era irrealistico, in quella stagione, pensare a una critica da sinistra al comunismo realizzato, entusiasmarsi per quanto a Praga si stava cercando di fare. Vent'anni dopo quella critica ha fatalmente assunto un altro segno.
Questo tentativo - un'alternativa al modello sovietico, ma sempre comunista - è stata la ragion d'essere del manifesto. Anche in altri paesi ci fu, in effetti, chi, per via di Praga, ruppe con i rispettivi partiti comunisti. Ma in generale furono frange. L'esperienza italiana, sia perché aveva alle spalle il retroterra ricco degli anni '60 e un Pc molto speciale, sia perché la dissidenza interna al partito riuscì a incontrarsi con una parte significativa del '68, è stata un'eccezione.
Neppure noi, lo sappiamo, siamo andati molto lontano. Ma in questo quarantennale di Praga, che per tanti versi è stata il nostro atto di nascita, credo possiamo dire che la nostra storia è stata utile. A tutti. Perché ha tenuto in vita l'ipotesi di un comunismo diverso (per questo, anche, non si è sentito il bisogno di rimuovere la dicitura della nostra testata: «quotidiano comunista»)
Almeno fino ad ora. Adesso non so.Esprimo questa incertezza quando penso a tante cose a cui di questi tempi pensiamo tutti. Ma anche alla desolazione di veder cosa è diventata la Cekia di oggi, il più di destra e beceramente asservito a Bush dei membri dell'Unione Europea.Un paese dove le organizzazioni comuniste - peraltro più forti che altrove - vengono denunciate come illegali, proprio per via di quella parola «comunista», ormai illecita. Senza che venga ricordato che comunista erano Dubceck e i suoi compagni della «primavera di Praga». Per questo non mi pare appropriato dire - come molti oggi suggeriscono - che il '68 praghese è stato la prova generale dell'89. Non era questa la democrazia cui la «primavera» aveva puntato.
Festival Gender Bender alla sesta edizione
Festival Internazionale
Bologna 28 ottobre - 2 novembre 2008
www.genderbender.it
* Manifattura delle Arti: Arcigay Il Cassero gay lesbian center, Cinema Lumiére, MAMbo, Teatro San Martino, Nosadella 2, Officine Minganti, Galleria Delta-Bo Project
Dal 28 ottobre al 2 novembre 2008 Bologna accoglie la 6° edizione di GENDER BENDER, festival internazionale ideato e diretto da Daniele Del Pozzo, dedicato alle nuove rappresentazioni del corpo e agli immaginari contemporanei prodotti dagli artisti intorno alle identità di genere e di orientamento sessuale.
Quale sarà il maschio di domani? È possibile già intuirlo nelle opere lievi e intense, oneste e sfaccettate, molte in prima nazionale, degli artisti invitati: nei due giovanissimi interpreti di 13 diretti dalla madre, la coreografa Beth Cassani, nei corpi espansi oltre i diktat imposti dall’estetica del fitness dipinti su grandi pareti dall’artista finlandese Jukka Korkeilla, nelle lucide ed ironiche riflessioni di Chris Waitt, regista e interprete eterosessuale del film A complete history of my sexual failures, nella favola al contrario della compagnia di teatro belga Clinic Orgasm Society, nell’intimo e struggente duetto maschile Still difficult duet dei coreografi Pieter Ampe & Guilherme Garrido, o nelle dolorose testimonianze dei protagonisti del documentario sull’Iran Be like Others, costretti al cambio di sesso per vivere la propria omosessualità, altrimenti perseguibile con la morte.
Il Festival è prodotto da Arcigay Il Cassero - gay lesbian center. È realizzato con il patrocinio di: Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna.
NAZIROCK in visione all'Arci Metromondo
CINEFORUM E PARLAMONDO presentano
In collaborazione con il coordinamento ANPI della zona 6. Mi.
ore 21.00 proiezione del film
NAZIROCK
di Claudio Lazzaro
e riflessione con
Daniele Biacchessi giornalista-scrittore
Maurizio Pagani vice-presidente di Opera Nomadi
Ingresso libero
ROM CABARET
> ROM CABARET
>
> Cervantes Puskin Mérimée Bizet
>
> Trovatori Turchi in Italia
>
> poesie popolari e d'autori Rom
> a cura di
>
> Giuseppe Di Leva e Dijana Pavlovic
> con la collaborazione di Margherita Monga
>
> fisarmonica Jovica Jovic violino Marta Pistocchi
> intervengono:
>
> Paolo Bessegato Claudio Migliavacca
> 19 e 20 marzo 2007 h. 19.00, Take Away, via S. Marco 33, Milano tel.
> 026552204
Concorso "Homo migrans"
Il concorso, aperto a tutti, è articolato in 4 sezioni: scuola primaria - secondaria inferiore - secondaria superiore - categoria mista (cui può partecipare anche chi non è più studente). Alle prime 3 categorie saranno richiesti lavori creativi in qualsiasi forma sul tema delle migrazioni, alla categoria 4 sono invitati a partecipare soprattutto fotografi, grafici e registi. I lavori dovranno pervenire entro il 30 aprile. Verranno premiati i migliori elaborati per ognuna delle 4 sezioni: la proclamazione dei vincitori avverrà nell'autunno 2007.
Inoltre, tutti gli elaborati premiati o segnalati faranno parte della mostra itinerante "Homo Migrans", che si arricchisce di anno in anno grazie ai numerosi lavori che pervengono in sede ad ogni edizione.
IN MEMORY OF...
rassegna culturale gratuita: la necessità della memoria come base di convivenza
IL MANIFESTO DEGLI ESPATRIATI
I blog “Vivo altrove” e “La Fuga dei Talenti” lanciano un’iniziativa senza precedenti:
“IL MANIFESTO DEGLI ESPATRIATI”
Un Manifesto di denuncia di tutto ciò che in Italia non funziona, impedendo ai giovani di emergere: dai processi selettivi carenti alla gerontocrazia e raccomandazione imperanti, dal Welfare State inesistente per i giovani al ricambio generazionale mancato. Il “Manifesto” mette nero su bianco le cause dell’espatrio di centinaia di migliaia di giovani italiani. Brillanti, ma senza gli “agganci” giusti.
FIRMA IL MANIFESTO: CLICCA SU “LASCIA UN COMMENTO” E SCRIVI: NOME, COGNOME, ETA’, PROFESSIONE, CITTA’ DI NASCITA E CITTA’/PAESE DI RESIDENZA ALL’ESTERO.
AFFINCHÉ IL MANIFESTO SIA UNIFORME, LIMITATI A QUESTI DATI (TUTTI OBBLIGATORI) E -AL MASSIMO- A UNA/DUE RIGHE DI COMMENTO. LA SOTTOSCRIZIONE È APERTA SOLO A CHI VIVE ALL’ESTERO, NON A CHI VIVE IN ITALIA.
Al termine del periodo di sottoscrizione online, il “Manifesto degli Espatriati” sarà inviato a: Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio, Presidenze di Camera e Senato, Ministero della Gioventù, nonché alle principali testate giornalistiche nazionali.
+FIRMA ANCHE TU: IMPEGNATI A RENDERE L’ITALIA “UN PAESE PER GIOVANI”!+
1. Il fenomeno dell’espatrio dei giovani professionisti qualificati dall’Italia è un’emergenza nazionale. Si parte, ma non si torna (se non per assoluta necessità), né si attraggono giovani di talento da altri Paesi. In Italia non esiste “circolazione” dei talenti.
2. L’Italia non è un Paese per Giovani. È per questo che siamo dovuti andar via, o non possiamo a breve farvi ritorno. L’Italia è un Paese col freno a mano tirato, nella migliore delle ipotesi. Un Paese dove la classe dirigente -che si autoriproduce da decenni- ha fallito. All’estero i giovani hanno uguale diritto di cittadinanza delle generazioni che li hanno preceduti.
3. Il processo selettivo all’estero è di gran lunga più trasparente e meritocratico rispetto all’Italia. Anche la quantità di offerte lavorative è maggiore, di migliore qualità e meglio pubblicizzata.
4. Il percorso di carriera all’estero è chiaro, definito e prevede salari mediamente di gran lunga maggiori rispetto all’Italia, soprattutto per giovani neolaureati.
5. All’estero non conta l’anagrafe: puoi ottenere posizioni di responsabilità a qualsiasi età, se vali. Anche a 25 anni.
6. La “raccomandazione” all’estero è trasparente: chi segnala ci mette la faccia e si gioca la reputazione. In Italia è nascosta, premia i mediocri, i “figli-nipoti-cugini di” e i cooptati. Il nepotismo è una piaga nazionale, da debellare anche mediante l’introduzione di uno specifico reato penale.
7. All’estero si scommette sulle idee dei giovani. Le si finanzia e le si sostiene, nel nome dell’innovazione. In Italia -invece- i finanziamenti vanno prevalentemente a chi ha un nome o un’affiliazione.
8. All’estero esiste -in molti casi- un welfare state che sostiene i giovani, per esempio attraverso un reddito minimo di disoccupazione o sovvenzioni per il pagamento dell’affitto. In Italia il Welfare State è quasi interamente “regalato” agli anziani. I giovani sono abbandonati a se stessi, a carico delle famiglie. Il vero “ammortizzatore sociale” nel Belpaese sono le famiglie: lo Stato, la politica, hanno fallito.
9. All’estero esiste il ricambio generazionale: in politica, come in imprenditoria, come nell’accademia o negli altri settori della società civile, le generazioni si cedono il passo, per far progredire la società.
10. Noi giovani professionisti italiani espatriati intendiamo impegnarci, affinché l’Italia torni ad essere un “Paese per Giovani”, meritocratico, moderno, innovatore. Affinché esca dalla sua condizione terzomondista, conservatrice e ipocrita. E torni ad essere a pieno titolo un Paese europeo e occidentale. Ascoltate la nostra voce!