

MOZIONE effettuazione controlli emissioni antenne ricetrasmittenti
Capogruppo La Sinistra – Uniti con Dario Fo
Capogruppo Verdi
MOZIONE RIQUALIFICAZIONE CASCINA TERTULLIANO 65
Allegato | Descrizione |
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Mozione sul bilancio Milano Sport e continuità gestionale CAM
MOZIONE IN MERITO ALLA CONOSCENZA DEL BILANCIO DELLA SOCIETà MILANO SPORT SPA, DEL MANTENIMENTO DEI CRITERI SOCIALI DI ACCESSO AI SERVIZI DEI CAM E DI AGGIORNAMENTO DELLE RETRIBUZIONI DEGLI OPERATORI SECONDO I DATI AGGIORNATI ISTAT
Capogruppo La Sinistra – Uniti con Dario Fo
Consigliere Gruppo Misto
Consigliere La Sinistra
Capogruppo Verdi
MOZIONE RIQUALIFICZIONE CASCINA MONLUE’ COME LABORATORIO MUSICALE
Allegato | Descrizione |
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Mozione sulla riorganizzazione servizio bibliotecario
Franz Brunacci - Consigliere Gruppo Misto
Massimo Gentili - Capogruppo La Sinistra
Daniele Olivieri - Consigliere PS - Gruppo La Sinistra
Pierangelo Tosi - Capogruppo Verdi
Comunicazione e Ordine del Giorno di denuncia dell'omofobia
Allegato | Descrizione |
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Mozione per rafforzamento spazi comunicazione sociale
Al Settore Arredo Urbano
Al Settore Pubblicità – Servizio Pubbliche Affissioni
All’ Assessore alle Aree Cittadine del Comune di Milano
All’Assessorato al Bilancio del Comune di Milano
MOZIONE
Disposizioni amministrative per il rafforzamento di spazi per le comunicazioni istituzionale e sociale (iniziative senza scopo di lucro) sul territorio cittadino
Premesso che
l’articolo 21 della Costituzione sancisce come diritto fondamentale la libertà di espressione del pensiero nella dicitura “ … tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con le parole, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, a prescindere dalle condizioni economiche e sociali della persona
constatato che
è in discussione in sede consiliare e di commissione consiliare la revisione del Regolamento sulla Pubblicità e sulle Affissioni, nonché un nuovo Regolamento sul tariffario complessivo, e che riguardo tale argomento possa rientrare la costituzione degli spazi di informazione a scopo sociale, esistendo a proposito una ipotesi di proposta di alcuni consiglieri comunali,
considerato che
ogni iniziativa per la propria riuscita e promozione ha necessità di una capillare diffusione, e che ogni informazione che riguardi l’amministrazione pubblica, circoscrizionale e comunale, necessiti di un’adeguata pubblicizzazione al fine di garantirne la trasparenza in un’ottica di avvicinamento della cittadinanza alla vita istituzionale
preso atto di fatto
che tale opportunità risulta essere totalmente carente e lacunosa nell’ambito circoscrizionale e comunale, tanto che, spesso, la mancanza dei necessari spazi di comunicazione determina il ricorso all’utilizzo improprio di spazi per affissione,
Visto in diritto
le poche possibilità aggiuntive alla comunicazione politica e sociale che il Regolamento comunale offre e la possibilità di incorrere in pene sanzionatorie spesso non sostenibili da parte dei soggetti coinvolti,
PQM
Si invita
i Settori in indirizzo di provvedere a definire quali tipi di supporto utilizzare per le necessità suesposte e di garantire un’equa distribuzione e diffusione nell’ambito territoriale comunale di spazi di comunicazione sociale, nella nostra circoscrizione in particolare vista la nostra competenza, in riferimento anche alla discussione di revisione del regolamento sulle affissioni pubblicitarie e nell’ottica di un necessario riordino ed armonizzazione del piano generale degli impianti pubblicitari,
e si impegna
l’Assessorato alle Aree Cittadine alla verifica e coordinamento con i Consigli Circoscrizionali, riferimenti territoriali primari maggiormente competenti, a disporre un piano di equa distribuzione degli spazi per la comunicazione sociale, prevedendone anche un incremento attraverso l’utilizzo di nuovi canali di informazione e comunicazione tecnologicamente avanzati,
l’Assessorato al bilancio di definire una previsione di investimento da inserire nel prossimo bilancio comunale al fine di garantire una soddisfazione della richiesta di spazi di comunicazione sociale in un’ottica di equa distribuzione dei medesimi e una diffusione il più possibile capillare e ripartita
Proponente:
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo LA SINISTRA
Firmatari
Massimo Gentili – Capogruppo La Sinistra
Daniele Olivieri – Consigliere PS – Gruppo LA SINISTRA
Franz Brunacci – Consigliere Gruppo MISTO
Documento Commissione Biblioteche CDZ 4 su wifi in biblioteca
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - GRUPPO LA SINISTRA
Consiglio di Zona 4 Milano
La Commissione Biblioteche ed Educazione
ORDINE DEL GIORNO PER LA LIBERAZIONE DI Aung San Suu Kyi
Aung San Suu Kyi è nuovamente sottoposta agli arresti da parte del regime dei generali birmani, e rischia ancora 5 anni di detenzione, in quanto un cittadino statunitense, attraversato a nuoto un fiume, si è intruso per due giorni nella propria abitazione. La possibilità di venire interessate dall'applicazione di una pena ingiustificata quanto mai brutale e disumana, degradante i diritti umani inviolabili e universali di tutela della dignità della persona e della libera manifestazione di pensiero, sono anche la sua collaboratrice, Khin Khin Win, e la figlia di quest'ultima, Tin Myo Win.
La leader della Resistenza al regime sanguinario e repressivo dei militari, fondatrice della "Lega nazionale per la democrazia", raggruppamento politico vincitore delle elezioni del 1990, in cui Aung sarebbe potuta diventare primo Ministro, se non fosse stato che i militari e il regime avessero invalidato il voto, prendendo il potere con la forza e la violenza, insanguinando il paese e reprimendo i diritti civili, in primis quelli della rappresentante dell'opposizione, a cui fu consegnato il Premio Nobel per la Pace l'anno successivo. Nonostante un riconoscimento internazionale di alto livello e portata Aung San Suu Kyi rimase
agli arresti domiciliari fino al 1995, anno in cui la pena fu commutata nell'obbligo di rimanere nel proprio paese, con il pericolo, in caso di inosservanza, di negazione del proprio rientro a Myanmar. Ai suoi familiari venne negato l'accesso alle visite della propria parente, tanto che neppure il tumore diagnosticato al marito, decesso nel 1999, ha determinato un'eccezione alla terribile e liberticida disposizione.
"Il governo di Myanmar deve liberare Aung San Suu Kyi una volta per tutte, senza condizioni e senza ripristino degli arresti domiciliari" - dichiara Benjamin Zaracki, esperto di Amnesty International sul paese e sulla situazione geopolitica birmana.
La situazione degradante e disumana a cui è soggetta Aung San Suu Kyi deriva dal negare ogni trattamento medico, seppure la vittima della repressione si trovi in condizioni salutari critiche.
Diverse figure intellettuali di rilievo e Premi Nobel, tra cui Dario Fo, nonchè lo stesso Presidente del Parlamento Europeo, Pottering, hanno aderito a diverse e numerose mobilitazioni fatte e promosse da organizazioni internazionali e associazioni che da sempre tutelano e promuovono i diritti umani universali.
"Se la comunità internazionale non assumerà una posizione chiara e univoca, il governo di Myanmar continuerà ad agire con un profondo disprezzo per i diritti umani. Ora più che mai il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e i paesi membri dell'Asean devono dire ai generali birmani che non potranno più agire impunemente" - ha concluso lo stesso Zaracki.
Assume maggiore importanza rilanciare e riproporre l'appello in formato ordine del giorno che avevo presentato al presente consiglio in cui chiedevo che il medesimo Consiglio di Zona 4 si facesse latore presso il Consiglio Comunale e la sua Presidenza affinchè ci fosse un impegno istituzionale nel richiedere alle autorità nazionali e internazionali di prendere una posizione in merito alla richiesta di rilascio di Aung San Suu Kyi, ponendo fine a un'ingiustizia di elevata portata e gravità, offesa per la tutela dei diritti umani e per la loro affermazione.
Ordine del Giorno "Giornata contro l'Omofobia"
Domenica 17 Maggio a Milano, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia, ci sarà la mobilitazione organizzata dal coordinamento delle associazioni che aderiscono a "Milano contro l’Omofobia", ispirata ai Day of Silence anglosassoni, in cui si avranno dalle ore 17.30 alle ore 19.00 la distribuzione di materiale informativi da parte di volontari imbavagliati di materiale informativo, e, infine, un sit-in silenzioso presso via dei Mercanti. Sarà allestita appositamente una mostra informativa sull’omofobia dai primi del ‘900 ai giorni nostri nelle viciniora del luogo in cui si terrà l'iniziativa.
Una ricerca e uno studio condotti dall'Agenzia per i diritti fondamentali dell'Unione Europea hanno rilevato dati preoccupanti sul tema dell'omofobia, sottolineando che tali comportamenti persecutori "stanno danneggiando la salute e la carriera di persone in tutta Europa e il problema potrebbe essere più grave di quanto si evince dai dati, perché le vittime preferiscono non attirare l'attenzione su di sé parlandone, per paura di ottenere un risultato opposto a quello sperato".
A proposito una Direttiva dell'Unione Europea, che aderisce a livello comunitario alla Giornata Mondiale contro l'omofobia, chiede "agli Stati membri di adottare qualsiasi altra misura che ritengano opportuna nella lotta all'omofobia e alla discriminazione basata sull'orientamento sessuale e di promuovere e adottare il principio dell'uguaglianza nelle loro società e nei loro ordinamenti giuridici".
Con questa comunicazione e informazione concernente una manifestazione di forte rilevanza e importanza attuale prendo l'occasione di ricordare che occorrerebbe che il Consiglio di Zona 4 si mobiliti presso il Consiglio Comunale affinchè siano recepiti il contenuto e la sostanza del significato sociale, culturale e civile della Giornata Internazionale contro l'Omofobia, e si faccia latore di un'istanza indirzzata a rendere operativi provvedimenti e prassi amministrative e consiliari funzionali a estendere diritti e garanzie sociali oggi non riconosciute ancora per una buona parte della nostra comunità cittadina.
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo LA SINISTRA
Consiglio di Zona 4 Milano
affinchè sia impedito il raduno Nazifascista del 5 aprile pv
Ordine del Giorno
affinchè sia impedito il raduno Nazifascista del 5 aprile pv
Il Consiglio di Zona 4 di Milano
conosciuta
la volontà e l'intenzione del gruppo neofascista "Forza Nuova", da sempre soggetto a denunce per atti apologetici contrari alle disposizioni della nostra Costituzione Repubblicana, di indire un raduno paneuropeo con la partecipazione di esponenti del BNP - British National Party – (partito di soli bianchi), del Front National e dell’NPD - Nationaldemokratische Partei Deutschlands - (partito filonazista), che insieme a Forza Nuova rappresentano le destre estreme europee
si sottolinea che
la manifestazione è in aperta contraddizione e contrasto con i fondamenti antifascisti della nostra Costituzione, che si ispira ai principi di eguaglianza, giustizia sociale, rispetto e promozione dei diritti umani e libertà, e arrecherebbe pregiudizio grave all'ordine pubblico, offendendo la memoria storica della nostra città, Medaglia d'Oro della Resistenza
preso atto che
da tempo si stanno registrando attività ed eventi promosse da realtà e organizzazioni orgogliosamente in contrasto con la nostra Costituzione, spesso generatrici di odio razziale e propagandatrici di intolleranza,
considerato che
il raduno verrebbe effettuato in un mese di intensa attività preparatoria delle iniziative istituzionali e sociali collegate alle Celebrazioni della Liberazione dell'Italia e dell'Europa dal nazifascismo
in virtù
dell'ottima iniziativa presa dal presente Consiglio di Zona 4 presso la Questura e la Prefettura per chiedere il divieto preventivo di una manifestazione nazifascista che si sarebbe tenuta presso Largo Marinai d'Italia lo scorso aprile 2008
si chiede
al Presidente del Consiglio di Zona 4 di invitare il Consiglio Comunale e il Sindaco ad attivarsi con il Prefetto e il Questore per impedire tale manifestazione attraverso un divieto preventivo.
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4
Franz Brunacci
Consigliere Gruppo Misto
Massimo Gentili
Consigliere Comunisti Italiani - Capogruppo La Sinistra
Daniele Olivieri
Consigliere Gruppo La Sinistra
MOZIONE SU ESTENSIONE BIKEMI e TRASPARENZA BILANCIO
Considerato che
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo La Sinistra
Massimo Gentili
Capogruppo La Sinistra
Daniele Olivieri
Consigliere PS - Gruppo La Sinistra
ODG SUL DARFUR
Milano, 12 marzo 2009
c.a della Presidenza del Consiglio Comunale di Milano;
del Consiglio Comunale di Milano;
della Giunta Comunale di Milano;
della Presidenza del Consiglio di Zona 4 di Milano;
del Consiglio di Zona 4 di Milano e di tutte le sue Componenti
Ordine del giorno in merito al necessario pronunciamento del Comune di Milano nel denunciare le disposizioni emesse dal governo sudanese di espellere le organizzazioni internazionali fornitrici dei servizi di assistenza sociale e sanitaria alle popolazioni del Darfur, dopo la sentenza della CPI di richiedere l’arresto del Presidente sudanese al Bashir
"Milioni di vite sono a rischio e non c'è tempo, nel modo più assoluto, per i giochi politici" – dichiara Tawanda Hondora, vicedirettore del programma Africa di Amnesty International.
Il governo sudanese ha deciso di espellere dai propri territori nazionali 10 organizzazioni umanitarie tra cui Oxfam, Care, Save the Children e Medici senza frontiere, oggi garanti, come dice lo stesso Hondora, della fornitura capillare della maggiore “degli aiuti umanitari a oltre due milioni di persone che si trovano in stato di vulnerabilità”.
Il Darfur, teatro di conflitti e di indecifrabili atrocità contro le persone, all’alba di una sentenza epocale della Corte Penale Internazionale dell’Aja che richiede il mandato di arresto del Presidente sudanese Al Bashir, per i crimini di guerra e contro l’umanità commessi e perpetrati contro le popolazioni civili del Darfur, Tribunale Internazionale, soffre dell’assenza totale da parte dello stato dei necessari e fondamentali servizi di assistenza sociale e sanitaria, nonostante, come denuncia Amnesty International, esista il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, ratificato dal Sudan.
Secondo questo Trattato di natura convenzionale internazionale le autorità sudanesi hanno l'obbligo di astenersi da azioni che violino i diritti economici, sociali e culturali dei propri cittadini e di chiedere assistenza internazionale se non sono in grado di adempiere a tale obbligo.
Amnety International richiede all’Unione Africana e alla Lega degli Stati Arabi, nonché a tutta la comunità internazionale che ci sia un pronunciamento chiaro e inequivocabile in merito alle decisioni disumane e inaccettabili del governo sudanese, di fatto artefice di un ostaggio della popolazione del Darfur, da anni angariata e opressa da efferati crimini e atrocità.
Chiedo espressamente, in occasione anche e per di più della sentenza della Corte Penale Internazionale dell’Aja, svolta importante nella soluzione politica e nel ripristino dei diritti civili in Darfur, che il Consiglio di Zona 4 recepisca il presente appello rivolto alle autorità internazionali, regionali e universali, e che lo stesso Consiglio si faccia promotore presso il Consiglio Comunale di Milano affinché diventi promotore di tale richiesta presso gli organismi nazionali, il Parlamento della Repubblica Italiana e il Governo, affinché si dia conseguenza alla sentenza della CPI e si vincoli il governo sudanese a revocare una disposizione volta a privare la popolazione darfuriana del sostegno minimo sociale previsto dai Trattati Internazionali sui diritti sociali ed economici.
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 MilanoDenuncia al governo sudanese per decisione di espulsione ong
c.a della Presidenza del Consiglio Comunale di Milano;
del Consiglio Comunale di Milano;
della Giunta Comunale di Milano;
della Presidenza del Consiglio di Zona 4 di Milano;
del Consiglio di Zona 4 di Milano e di tutte le sue Componenti
Ordine del giorno in merito al necessario pronunciamento del Comune di Milano nel denunciare le disposizioni emesse dal governo sudanese di espellere le organizzazioni internazionali fornitrici dei servizi di assistenza sociale e sanitaria alle popolazioni del Darfur, dopo la sentenza della CPI di richiedere l’arresto del Presidente sudanese al Bashir
"Milioni di vite sono a rischio e non c'è tempo, nel modo più assoluto, per i giochi politici" – dichiara Tawanda Hondora, vicedirettore del programma Africa di Amnesty International.
Il governo sudanese ha deciso di espellere dai propri territori nazionali 10 organizzazioni umanitarie tra cui Oxfam, Care, Save the Children e Medici senza frontiere, oggi garanti, come dice lo stesso Hondora, della fornitura capillare della maggiore “degli aiuti umanitari a oltre due milioni di persone che si trovano in stato di vulnerabilità”.
Il Darfur, teatro di conflitti e di indecifrabili atrocità contro le persone, all’alba di una sentenza epocale della Corte Penale Internazionale dell’Aja che richiede il mandato di arresto del Presidente sudanese Al Bashir, per i crimini di guerra e contro l’umanità commessi e perpetrati contro le popolazioni civili del Darfur, Tribunale Internazionale, soffre dell’assenza totale da parte dello stato dei necessari e fondamentali servizi di assistenza sociale e sanitaria, nonostante, come denuncia Amnesty International, esista il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, ratificato dal Sudan.
Secondo questo Trattato di natura convenzionale internazionale le autorità sudanesi hanno l'obbligo di astenersi da azioni che violino i diritti economici, sociali e culturali dei propri cittadini e di chiedere assistenza internazionale se non sono in grado di adempiere a tale obbligo.
Amnety International richiede all’Unione Africana e alla Lega degli Stati Arabi, nonché a tutta la comunità internazionale che ci sia un pronunciamento chiaro e inequivocabile in merito alle decisioni disumane e inaccettabili del governo sudanese, di fatto artefice di un ostaggio della popolazione del Darfur, da anni angariata e opressa da efferati crimini e atrocità.
Chiedo espressamente, in occasione anche e per di più della sentenza della Corte Penale Internazionale dell’Aja, svolta importante nella soluzione politica e nel ripristino dei diritti civili in Darfur, che il Consiglio di Zona 4 recepisca il presente appello rivolto alle autorità internazionali, regionali e universali, e che lo stesso Consiglio si faccia promotore presso il Consiglio Comunale di Milano affinché diventi promotore di tale richiesta presso gli organismi nazionali, il Parlamento della Repubblica Italiana e il Governo, affinché si dia conseguenza alla sentenza della CPI e si vincoli il governo sudanese a revocare una disposizione volta a privare la popolazione darfuriana del sostegno minimo sociale previsto dai Trattati Internazionali sui diritti sociali ed economici.
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano
prove incontestabili dell'utilizzo di fosforo bianco a Gaza
Gruppo Consiliare La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano
via Oglio, 18
20139 Milano tel. 02 884.58400
fax 02 884.58418
Milano, 29 gennaio 2009
Alla c.a.
Della Presidenza del Consiglio Comunale di Milano;
del Consiglio di Zona 4 di Milano e di tutte le sue componenti
Comunicazione
prove incontestabili dell'utilizzo di fosforo bianco rilevato dai ricercatori di Amnesty international a Gaza
"I soldati (israeliani) hanno bombardato la casa e ucciso mia madre, mio padre, la mia bambina e 25 altri componenti della mia famiglia. Perché? Noi non siamo Hamas, non siamo combattenti. Perchè ci hanno fatto questo?"
[Salah Sammouni, Gaza - Gennaio 2009]
La comunicazione che abbiamo fatto come Gruppo La Sinistra lo scorso Consiglio di Zona del 15 gennaio di devolvere il gettone di presenza della seduta a cause in solidarietà alle popolazioni civili della Striscia di Gaza, era conseguente all'aggressione israeliana alla popolazione civile nei riguardi soprattutto delle bambine e dei bambini vittime primarie di una violenza efferata e di un crimine contro l'umanità.
Con il fragile cessate-il-fuoco in atto ora a Gaza e nel sud d'Israele, diventano sempre più chiare le dimensioni della devastazione provocata nelle ultime settimane.
Amnesty International ha rivelato in questo ultimo periodo di maggiore possibilità di verifica e di analisi la presenza di armi al fosforo utilizzate dall'esercito israeliano e causanti danni irreparabili sulle popolazioni colpite.
I ricercatori di Amnesty International, pertanto, in visita a Gaza e nel sud d'Israele hanno rinvenuto prove dei crimini di guerra e di altre gravi violazioni del diritto internazionale compiuti da tutte le parti in conflitto.
“Le operazioni militari israeliane a Gaza hanno causato la morte di centinaia di civili palestinesi, devastato le infrastrutture e provocato una catastrofe umanitaria. Alcuni attacchi sono stati diretti ai civili o a strutture civili nella Striscia di Gaza, o sono risultati essere sproporzionati”, si legge nel rapporto di Amnesty International.
Si rivela, infine, da parte delle ispezioni e delle ricerche promosse dai ricercatori di Amnesty International, l'uso indiscriminato di fosforo bianco contro i civili palestinesi in aree densamente popolate di Gaza, come anche viene testimoniato da parte del responsabile del reparto ustioni del principale ospedale di Gaza in cui si denunciano pazienti, tra cui bambini, ricoverati con ustioni causate da fosforo bianco che non riuscivano a rimarginarsi.E' stabilito a livello internazionale che l'uso ripetuto e indiscriminato del fosforo bianco è un crimine di guerra.
Così come è crimine di guerra il lancio indiscriminato di razzi da parte di Hamas e altri gruppi armati palestinesi che ha causato la morte di diversi civili israeliani.
Amnesty International, si legge nell'appello, chiede alle Nazioni Unite, e in particolare al Consiglio di Sicurezza, di intraprendere azioni immediate per accertare le responsabilità di tutte le parti in conflitto riguardo le violazioni del diritto internazionale. Il Consiglio di Zona 4 faccia propria una proposta verso il Consiglio Comunale affinchè si possa intraprendere un'iniziativa verso il Parlamento italiano e il Governo italiano affinchè si facciano promotori di tale proposta e appello presso le autorità internazionali.
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano
stato di attuazione wireless e Open Source
MOZIONE
stato di attuazione della connessione wireless e dell'utilizzo del software Open Source (OSS) nell'ambito del decentramento Settore Zona 4
considerato che
il Progetto Milano Wireless presentato a Palazzo Marino dai gruppi consiliari del centrosinistra e dell’assessore all’Innovazione Luigi Rossi Bernardi, nel marzo 2007, prevede la copertura di ampie zone della città e lo stanziamento di 17 milioni di Euro, e che al momento solo una parte del progetto è divenuta operativa
constatato
che nella proposta erano previsti 4 mila punti di accesso nell'arco di un biennio, individuando i diversi luoghi dove apporre le antenne quali lampioni, semafori degli incroci (700), scuole e sedi universitarie (300), biblioteche, punti di ritrovo di giovani e anziani e centri sportivi (170), parchi e giardini pubblici (50), fermate dell'ATM, compresi i tunnel delle tre linee metropolitane, già cablate, ponendo come data ultima di completamento del progetto il 2009
si evidenzia
che nel progetto, di cui si era disposto un emendamento a firma del consigliere del PD Davide Corritore nell'ambito della Relazione Previsionale e Programmatica di Bilancio 2007/2009, si garantisce una banda ad alta velocità grazie al collegamento con la fibra ottica di Metroweb, che oggi copre il 95% del territorio, in una città, quale Milano, che rappresenta l'area più dinamica del paese, ospitando il 13% delle imprese italiane attive nell'ICT
viste
le esperienze amministrative condotte da comuni di diverso calibro sul territorio nazionale, da ultimo quello di Venezia che tramite delibera ha avviato il piano di estensione, già in fase attuativa, della connessione wireless su tutto il territorio lagunare, nonché il caso riguardante la Provincia di Roma, dove si sta discutendo l'avvio di un piano per un'uguale estensione su tutta la superficie di competenza amministrativa
PQM
Si chiede
Alla Direzione di Settore Nuove Tecnologie e all’assessorato alle Nuove Tecnologie di provvedere a dare avvio al completamento del progetto iniziale, attivando canali condivisi con la cittadinanza e i Consigli Circoscrizionali presenti sui territori del decentramento, come è avvenuto per il Comune di Venezia, nell'individuazione delle località dove attivare “hotspot”, ossia le centraline da cui poter accedere per la connessione a internet senza fili, tecnicamente detta wi-fi;
Alla Direzione di Settore Nuove Tecnologie e all'Assessorato alle Nuove Tecnologie di avviare il completamento nei tempi previsti dal progetto e dalla proposta, e l'individuazione di un unico ente gestore del servizio a cui appaltare la fase di amministrazione della rete wi-fi
Al Consiglio di Zona 4, in virtù della delibera approvata all'unanimità il 31 maggio 2007, su proposta del testo della mozione “attivazione sul territorio circoscrizionale della proposta, approvata dal Consiglio Comunale tramite l’emendamento alla Relazione previsionale e programmatica di Bilancio 2007/2009, di estensione e implementazione della connessione wi-fi” presentata dal sottoscritto, di attivare questo percorso di monitoraggio delle aree dove attivare antennine di connessione a internet senza fili, wireless, tramite il coinvolgimento massimo dei diretti interessati alla stessa estensione, i residenti della circoscrizione, utenti primari del servizio gratuito, nonché i consigli delle zone limitrofe affinché si possa garantire uno sviluppo omogeneo e più equilibrato dell’accesso alla rete in banda larga, su una fascia di territorio più ampio
viene, infine, chiesto
al Settore Decentramento del Comune di Milano di dare seguito e attuazione alla delibera, di analogo tema trattato, approvata all'unanimità dal Consiglio di Zona 4, su proposta del sottoscritto, avente come oggetto “Utilizzo del software Open Source (OSS) nell'ambito del decentramento Settore Zona 4”, dove si chiedeva, e dove con la presente si intende rafforzare, di introdurre “da subito sui P.C. in ambiente Windows l’utilizzo di software alternativi agli applicativi più diffusi ... e valutando nel contempo la possibilità tecnica (compatibilità hardware) di aggiornare il vecchio hardware con sistemi operativi open source di comprovata sicurezza (quale Linux);
nella stessa delibera, a cui occorrerebbe dare seguito, si propone, infine, di destinare i conseguenti futuri risparmi sui costi delle licenze dei software utilizzati nel settore al finanziamento di corsi di formazione del personale funzionali a fornire le conoscenze opportune e fondamentali per la gestione e l’utilizzo della nuova tipologia di software impiegato
Alessandro Rizzo
Consigliere Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano
Per la tutela della legalità, della sicurezza su luoghi di lavoro
MOZIONE
Per la tutela della legalità, della sicurezza e dell’incolumità della persona nei rapporti di e sui luoghi di lavoro
Premesso
che dall’inizio dell’anno al 5 marzo 2008 in Italia sono morte sul lavoro oltre 100 persone e i dati comunicati a ottobre dalla Procura di Milano nel periodo 01/07/06 – 30/06/07 sono drammatici: il numero dei morti è passato da 15 a 28 rispetto allì’anno precedente, inoltre a questo dato va aggiunto quello dell’aumento di infortuni con lesioni gravi. La maggior parte degli incentivi vede come vittime extracomunitari che lavorano in edilizia;
che le leggi in materia in Italia ci sono, ma sono fortemente inadeguati i controlli: i tecnici ASL addetti alla prevenzione sono diminuiti dal 2001 al 2005 di 711 unità e gli ispettori Inail/Inps dal 2003 al 2007 di 727 unità;
che al dato nazionale di oltre un milione di infortuni annui denunciati si devono aggiungere i circa 200 mila infortuni annui mai denunciati, secondo INAIL, dovuti al fatto che nel nostro paese si verifica la più alta incidenza di lavoro nero irregolare dell’Europa comunitaria
Considerato
che l’art. 41 della Costituzione di cui si festeggia nel 2008 il 60° Anniversario, recita:
“L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”;
- che a Milano è già operante un nucleo della Polizia Municipale che svolge positivamente funzioni di controllo e in sede di bilancio preventivo 2008 è stato deliberato uno stanziamento di 250000,00 euro, poi utilizzando per portare a 12 i componenti dell’unità “freccia 5”
IL CONSIGLIO DI ZONA 4
CHIEDE
Al Sindaco e alla Giunta Comunale
di utilizzare con procedure d’urgenza i fondi di esponibili èper la costituzione di un nucleo di agenti della Polizia Municipale con funzioni di controllo, rendendo così disponibili almeno 5 agenti èper la nostra Zona;
di predi sporre, in collaborazione con la ASL territoriale e il Comando di Polizia Municipale di Zona 4 momenti formativi a beneficio degli agenti sulla sicurezza dei lavoratori e operatori del settore;
di voler attivare un programma di ispezioni in tutte le imprese pubbliche e priovate operanti in Zona (cantieri edili, attività produttive e di servizi) e indipendentemente dalla dimensione, da effettuarsi da parte della Polizia Municipale, per delle semplici verifiche utili a monitorare la situazione e per accertare il rispetto delle normative vigenti, come ad esempio:
regolarità contributiva dei lavoratori presenti (in caso di violazioni segnalazione ad autorità come da art 5 legge 123/2007);
tessera di riconoscimento o registro per il personale di imprese appaltatrici e subappaltatrici (art 6 legge 123/2007);
presenza o no delle figure previste dal D.lgs 81/2008 (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, addetti alle emergenze e primo soccorso, Medico competente se previsto);
reg0olarità dei contratti di appalto, d’opera e di somministrazione, onde verkificare, tra l’altro, se il datore di lavoro committente abbia elaborato in collaborazione con l’appaltatore un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze;
di volere sollecitare gli Enti pubblici aventi compiti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (ISPESL e INAIL) a svolgere compiutamente i compiti di cui all’art. 9 del D.lgs 81/2008, tra cui si segnalano i seguenti:
consulenza alle aziende, in particolare alle medie, piccole e micro imprese, anche attraverso forme di sostegno tecnico e specialistico finalizzate sia al suggerimento dei più adatti mezzi, strumenti e metodi operativi, efficaci alla riduzione dei livelli di rischiosità in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sia all’individuazione degli elementi di innovazione tecnologica in materia con finalità prevenzionali, raccordandosi con le altre istituzioni pubbliche operanti nel settore e con le parti sociali;
progettazione ed erogazione di percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
formazione per i responsabili della cultura della salute e della sicurezza del lavoro nei percorsi formativi scolastici, universitari e delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, previa stipula di apposite convenzioni con le istituzioni interessate;
elaborazione, raccolta e diffusione delle buone prassi finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro;
al fine di rendere efficaci il complesso degli interventi di controllo, operati da strutture diverse e coordinate, è opportuno che i compiti svolti dal nucleo di agenti della Polizia Municipale siano eseguibili con ampia autonomia e che sia anche esaminata dagli uffici competenti la possibilità di riconoscere agli agenti autonomia sanzionatoria
IL CONSIGLIO DI ZONA 4
SOLLECITA
Inoltre
le istituzioni cittadine a un maggior coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza, anche alla luce di quanto disposto dall’art. 4 della legge 123/07;
la Regione Lombardia all’aumento delle risorse per la prevenzione, superando il blocco delle assunzioni ASL almeno per quanto riguarda i tecnici adibiti alla prevenzione nei luoghi di lavoro che proprio a causa del blocco sono diminuiti in questi anni
Proponenti:
Massimo Gentili
Consigliere Comunisti Italiani – Gruppo La Sinistra
Daniele Olivieri
Consigliere Partito Socialista – Gruppo La Sinistra
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra
proposta ONU 18 dicembre 2008 depenalizzazione omosessualità
20139 Milano tel. 02 884.58400
fax 02 884.58418
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano
Nasce il Gruppo consiliare La Sinistra
«Pensiamo che il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico sia causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza.»
Enrico Berlinguer
Enrico Berlinguer
Manifestiamo così la volontà di procedere a Sinistra verso l’unità e la convergenza di idee, valori e progetti. Pur mantenendo i rapporti con le realtà e le organizzazioni di provenienza nutriamo l’esigenza di evidenziare un inizio di percorso comune che trova storie e culture diverse, ma coese per la difesa di principi democratici imprescindibili, nati dalla Resistenza Partigiana e fondatori di uno stato costituzionale basato sui valori di giustizia, uguaglianza e libertà, di rispetto dei diritti civili e umani, di promozione della dignità e dell’autodeterminazione della persona in quanto lavoratrice, concorrente al progresso civile e sociale del Paese e della collettività.
Per questo il Gruppo consiliare La Sinistra intende lavorare al contrasto del degrado sociale, politico e ambientale, e alla salvaguardia del bene pubblico e delle sue istituzioni, al sostegno di comitati e associazioni di cittadini che chiedono rispetto, dignità dell’abitare e del lavoro, diritto alla salute e difesa dell’ambiente; e proseguirà nell’impegno volto alla difesa della cultura del confronto, democratica, solidale, antirazzista e antifascista.
Il diritto di voto ai migranti sarebbe un’ottima risposta avanzata in questo senso. Siamo convinti, come diceva Salvador Allende, del fatto che «La democrazia non è solamente la possibilità ed il diritto di esprimere la propria opinione, ma è anche la garanzia che tale opinione venga presa in considerazione da parte del potere, la possibilità per ciascuno di avere una parte reale nelle decisioni.».
Il bene pubblico viene vissuto, anche dalle nostre istituzioni, come semplice somma di interessi privati; la crisi istituzionale, prima ancora che dovuta alla scarsità di risorse disponibili, riguarda lo svuotamento di ruolo e prestigio delle istituzioni, nazionali e locali, e la loro subordinazione ai grandi interessi privati.
I Consigli di Zona sono vissuti come inutili o come dispensatori di sussidi, come sportello informativo, o alla meglio come strumento per esercitare una debole funzione di pressione verso il Comune; l’amministrazione comunale lascia morire i Consigli di Zona privandoli di ruolo e autonomia; anche così si consuma il valore della partecipazione alla vita pubblica.
La battaglia condotta anche in Consiglio di Zona contro l’uso arbitrario del territorio, contro i parcheggi interrati, spesso inutili e dannosi, come in piazzale Libia, via Frapolli e via Cipro, contro l’arrivo nel cuore della Zona dell’autostrada a quattro corsie prolungamento della Paullese: sono esempi importanti dell’attività consiliare della Sinistra sui temi urbanistici e ambientali.
Continuerà in Consiglio di Zona 4 la lotta della Sinistra per garantire il diritto degli abitanti delle nostre case popolari all’attenzione istituzionale, a un incisivo piano d’intervento per il superamento delle condizioni di degrado e di rischio in cui versano questi quartieri. Significativi risultati sono stati ottenuti nel quartiere Mazzini, in via Salomone e in via Feltrinelli, le case costruite con l’amianto e dove l'assenza dell’intervento comunale ha arrecato danni irreparabili.
Ordine del Giorno per Aung Kyi libera
Per riapertura bando assegnazione beni confiscati alla mafia
MOZIONE
- In data 23.05.08 (n.reg. 1304/2008) la Giunta Comunale
- ha delineato gli indirizzi per l’assegnazione di complessivi 64 beni confiscati alla criminalità, identificati nell’allegato A parte integrante dell’Accordo operativo, individuando per ciascun immobile la destinazione cui il medesimo sarà assegnato
- In data 23.05.08 (n.reg. 1305/2008) la Giunta Comunale
- ha approvato il contenuto dell’Accordo operativo tra il Commissario Straordinario del Governo, la Prefettura di Milano, l’Agenzia del Demanio e il Comune di Milano sulla destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata di immobili ubicati nel Comune di Milano (in allegato al provvedimento come parte integrante), dandone immediata eseguibilità
- Il Comune di Milano (art. 5 dell’Accordo operativo) assicura di aver messo in atto gli indirizzi cui necessita attenersi per l’individuazione dei soggetti cui assegnare i beni nel rispetto della tempistica stabilita dalla legge che prevede che gli stessi vengano concessi in uso gratuito, per finalità sociali, garantendo trasparenza, imparzialità e correttezza dell’azione amministrativa
- Nella stessa delibera viene ribadito che
- l’impiego rapido ed efficace per fini istituzionali e sociali degli immobili sottratti alla criminalità ha in sé un valore strategico, ma anche una valenza simbolica, contribuendo alla diffusione della legalità e al rifiuto di comportamenti criminali
- è necessario sviluppare un’azione condivisa che veda impegnati tutti i soggetti istituzionalmente interessati nel perseguire le finalità delle norme in materia di confisca dei beni provenienti da attività illecite della criminalità organizzata, nonché individuare strumenti e percorsi di lavoro che coinvolgano sinergicamente i soggetti competenti nella materia
- in data 01.08.08 è stato pubblicato sul sito Internet del Comune di Milano
- i tempi brevi di pubblicazione del bando in coincidenza con il periodo estivo non hanno consentito un’adeguata diffusione dello stesso e la sua conoscenza da parte di tutte le associazioni interessate determinando, così, una parziale risposta
- la riapertura immediata del bando e la sua diffusione in coerenza con gli indirizzi e le finalità contenute nella delibera sopra citata in modo da garantire la più ampia partecipazione dei soggetti interessati nonché la dichiarata trasparenza, imparzialità e correttezza dell’azione amministrativa.
- si chiede altresì al Consiglio Comunale di procedere all’esame e all’accoglimento della proposta delibera sottoscritta da diversi consiglieri comunali di istituire una Commissione di controllo sugli appalti dell'EXPO e d'inchiesta sugli interessi mafiosi attivi nel territorio cittadino.
STABILE COMUNALE DI CORSO XXII MARZO 22
MOZIONE URGENTE
Pierangelo Tosi - Capogruppo Verdi per al Pace
Aderiscono
Franz Brunacci - Gruppo Misto
Daniele Olivieri - Capogruppo Partito Socialista
Ordine del Giorno Marcia per clima e Non Togliamo disturbo
Ordine del Giorno in merito alla comunicazione e informazione del Consiglio di Zona 4 sulla partecipazione alla manifestazione Nazionale “In marcia per il clima” e alla manifestazione “Ma non togliamo il disturbo”, indette entrambe per sabato 7 giugno a Milano
Il Consiglio di Zona 4 dovrebbe esprimere per l’occasione un dovuto interessamento politico e informare pubblicamente, nonché comunicare tramite promozione, la possibilità di partecipazione da parte della cittadinanza e da parte delle componenti del consiglio stesso.
L’adesione è sempre bene accolta e auspicata, sia nelle forme individuali o collettive da parte dei singoli gruppi consiliari, sia da parte dell’organo consiliare stesso, vista la centralità dei temi e l’importanza dei manifesti convocativi delle due manifestazioni.
"In marcia per il clima" è organizzata da diverse associazioni e organizzazioni ambientaliste e di promozione sociale e culturale, che daranno vita lo stesso giorno, il 7 giugno, a un'"Alleanza per il clima", ossia un programma unitario che solleciti i governanti dei paesi del mondo, soprattutto quelli più economicamente ricchi e opulenti, a mettere in atto strategie e decisioni fondamentali per abbattere le emissioni causa di inquinamento atmosferico e dell’aumento della "febbre del Pianeta", destabilizzando le condizioni geoclimatiche, sconvolgendo habitat naturali per la sopravvivenza di milioni di esseri viventi, tra cui anche il genere umano, aumentando i livelli dei mari, sciogliendo interi ghiacciai nelle zone artiche e antartiche. La proposta avanzata consiste nella riduzione del consumo di energia, richiedendo la conversione delle fonti di energia in fonti rinnovabili, a impatto zero, non inquinanti, naturali. La manifestazione nazionale avrà inizio in Piazza San Babila alle ore 15 di sabato 7 giugno per, poi, terminare ai Giardini Montanelli di porta Venezia. Un lungo corteo vivace e ridente di pedoni, ciclisti sfilerà a suon di musica da parte dei Contrabbanda. Dalle 17 fino a tarda sera si alterneranno sul palco diversi dj set, tra cui Vito War.
La seconda manifestazione, "Ma non togliamo il disturbo", è indetta dal CIG, dal Movimento GLBTQ e da diverse organizzazioni da sempre in difesa dei diritti di eguaglianza e delle pari opportunità. La manifestazione avrà inizio sempre sabato 7 giugno in Via Palestro alle ore 16,00 e terminerà in piazza Castello. E’ un importante appuntamento all’insegna della promozione dei diritti di pari opportunità e di eguaglianza tra persone di orientamento diverso, dell'estensione delle garanzie e dei riconoscimenti di piena cittadinanza attiva. Ricordo che in Consiglio Comunale di giovedì 29 maggio è stata discussa, dopo diversi rinvii, una proposta di delibera volta a istituire a Milano, come in diverse città italiane, Torino, Bologna, Pisa e Firenze, il registro delle coppie di fatto al fine di assicurare l’inizio di un lungo percorso per un riconoscimento delle stesse garanzie, degli stessi diritti e degli stessi doveri di convivenza, in applicazione dell’articolo 3 della nostra Costituzione. La proposta, respinta per pochi voti contrari, 27, superiori ai voti favorevoli, 24, e con due astensioni, ha trovato un consenso trasversale rispetto agli schieramenti della maggioranza e dell’opposizione. E’, questa, la testimonianza di una sensibilità politica presente all’interno dell’organo comunale e che prescinde da appartenenze ideologiche. La manifestazione di sabato, “Ma non togliamo il disturbo” vuole farsi promotrice di questi diritti e di un riconoscimento già predisposto dalla Commissione UE e da alcune sentenze all’interno della letteratura giuridica della Corte di Cassazione.
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
Per la difesa e il rilancio delle civiche scuole paritarie
MOZIONE
- che migliaia di studenti hanno conseguito un diploma nelle civiche scuole serali paritarie e che attualmente queste scuole contano oltre 600 iscritti l’anno;
CONSIDERATO CHE
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Massimo Gentili
Capogruppo Comunisti Italiani
Pierangelo Tosi
Capogruppo Verdi per la Pace
MOZIONE SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
MOZIONE
- il procuratore aggiunto Nicola Cerrato, a capo del dipartimento che si occupa di infortuni sul lavoro, reati ambientali, sfruttamento lavoratori clandestini ecc, ha recentemente dichiarato: “le forze schierate dalle ASL e dalla direzione provinciale del lavoro sono assolutamente inadeguate e insufficienti per una prevenzione e una repressione che siano davvero efficaci…. le imprese sono così tante che non è possibile fare i controlli ovunque”.
CONSIDERATO CHE
- di predisporre, in collaborazione con la ASL territoriale e il Comando di Polizia Municipale di Zona 4 momenti formativi a beneficio degli agenti sulla sicurezza dei lavoratori e dei terzi in presenza di cantieri, sulle irregolarità d’ingaggio del personale impiegato e sui temi della prevenzione e della repressione dei reati ambientali connessi all’attività d’impresa.
· regolarità contributiva dei lavoratori presenti (in caso di violazioni segnalazione ad autorità come da art 5 legge 123/97)
· tessera di riconoscimento o registro per il personale di imprese appaltatrici e subappaltatrici (art 6 legge 123/97)
· presenza o meno delle figure previste dal Dlgs 626/94 (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, addetti alle emergenze e primo soccorso, Medico competente se previsto),
Gruppo consiliare Comunisti Italiani
Alessandro Rizzo
Gruppo consiliare Uniti con Dario Fo per Milano
PierAngelo Tosi
“Con Ingrid Betancourt. Per la sua libertà”
informo che è mia intenzione domani, giovedì 6 marzo, in occasione della vicinanza della Festa della Donna, presentare un ordine del giorno in Consiglio di Zona 4 che invita il consiglio stesso ad aderire all'appello per la liberazione di Ingrid Betancourt e della sua assistente Clara, mobilitando il Comune e gli altri consigli circoscrizionali a provvedere, come ha fatto il Comune di Roma, a forme e iniziative rivolte a ricordare questo sequestro odioso e ingiusto di una donna da sempre in lotta contro la corruzione, per l'ambiente e per l'affermazione dei diritti civilie d elle pari opportunità, la cui segregazione, per mano delle Farc, è totalmente oscurata dai media internazionali. In Italia un'ampia mobilitazione giornalistica condotta dalla eccellente rubrica del TG3, "Night News", ha dedicato spazi al disperato caso di Ingrid e di Clara, di cui non si conoscono notizie da tre anni, ultimo periodo in cui si è riusciti a mettersi in contatto con lei. Ricordare il sequestro di Ingrid e richiederne la liberazione: questa è la natura dell'appello e dell'inivito che nel mio intervento rivolgerò al consiglio di zona e al consiglio comunale, affinchè si ponga fine a un'ingiustizia e a una stato di perenne conflitto e di guerra in nome del profitto e della sopraffazione. In Consiglio Comunale, nella riunione di lunedì, la consigliera Patrizia Quartieri è stata presentatrice di una simile proposta: l'ordine del giorno che presenterò sarà rafforzativo di questo appello e impegno civile e trasversale, che deve unire tutte e tutti nella battaglia contro ogni ostacolo al proseguimento della pace e della convivenza, dell'affermazione della giustizia sociale e del solidarismo. In nome di Ingrid, da sempre sorretta nella sua azione da questi egregi e illustri ideali e valori.
Un caro saluto
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
“Con Ingrid Betancourt. Per la sua libertà”
Ingrid è stata una candidata ecologista alle presidenziali colombiane ed è stata eletta senatrice nel 1999 catalizzando un buon numero di consensi popolari nelle consultazioni.
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
MOZIONE PER UN'EFFICENZA ENERGETICA
MOZIONE
2. A Napoli dove la Giunta ha già programmato la realizzazione di tetti fotovoltaici per 100 scuole entro il 2010 e ha definito una politica contributiva tale per cui si possa garantire l’utilizzo di sgravi fiscali per l’ICI da parte di chi effettua interventi di messa in efficienza energetica;
3. e, infine, ricordiamo l’intenzione della Provincia di Roma di installare pannelli fotovoltaici su 41 scuole con inizio lavori entro il 2008, realizzando, per la prima volta in Italia, un palco allestito con vele fotovoltaiche per promuovere spettacoli a impatto zero e contribuire alla sostituzione di vecchi impianti termici a partire dal 1° gennaio 2008.
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
MOZIONE PER SOSTEGNO CAMPAGNA PER MORATORIA PENA DI MORTE
MOZIONE
- che negli ultimi anni, a partire dal 1993, anno in cui i Paesi mantenitori aderenti all’ONU della pena di morte erano 97, il numero degli stati che ancora prevedono la pena capitale come sanzione penale è sostanzialmente diminuito, arrivando a 52 unità;
- che dal 1990 a oggi sono 50 i Paesi che hanno definitivamente abolito la pena capitale
- che nell’ultimo anno è stata attuata un’evoluzione positiva verso l’abolizione della pena di morte, ancora vigente in molti ordinamenti statuali presenti nel mondo e aderenti all’ONU: 90 sono gli stati che hanno già deciso la totale abolizione, mentre 11 sono quelli che hanno abolito la pena capitale salvo reati eccezionali, commessi in tempo di guerra; la Russia, invece, da componente del Consiglio d’Europa è impegnata ad abolirla attuando una moratoria delle esecuzioni, quest’ultima introdotta, nello stesso tempo, da 5 paesi; mentre sono presenti 29 stati abolizionisti di fatto, ossia non esecutori di sentenze capitali da oltre dieci anni paesi abolizionisti di fatto;
- che il totale complessivo dei Paesi che hanno abolito la pena di morte, de jure o de facto, ammonta a 130
- che, secondo la stima resa pubblica da Amnesty International, dati, questi, suscettibili di correzione per difetto, almeno 1591 persone sono state messe a morte in 25 Paesi e almeno 3861 imputati sono stati condannati a morte in 55 Paesi, a fronte del dato più elevato registratosi nel 2005, anno in cui sono state eseguite 2148 pene capitali e 5186 condanne a morte;
- che nel 2006 sono state eseguite pene capitali nei confronti di quattro imputati minorenni in Iran, uno in Pakistan, e che nel 2007 sono state eseguite due condanne a morte in Iran e una in Arabia Saudita sempre a riguardo di imputati minorenni, nonostante siano vigenti i Trattati Internazionali sui diritti umani che proibiscono tali ipotesi sanzionatorie per soggetti minorenni, quali il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, la Convenzione Americana sui Diritti dell’Uomo, la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia;
- dell’efficacia e della forte incisività derivanti dalla campagna internazionale a favore di una moratoria universale delle esecuzioni capitali, in cui Amnesty International è una delle massime organizzazioni impegnate, cercando un’ampia coalizione di Governi promotori e aderenti a tale mobilitazione che inviti l’ Assemblea Generale dell’ONU a definire e approvare una risoluzione pro moratoria, salvando, così, migliaia di condannati a morte, anche quelli non conosciuti, ma detenuti nell’indifferenza nella carceri dei regimi totalitari nei bracci della morte ;
- i trattati internazionali, unici strumenti attuali che possano rendere effettivo il principio abolizionista, ratificati o semplicemente firmati con l’impegno dei singoli stati firmatari a disporre di normative che recepiscano quanto statuito dagli stessi, dove vi è esplicito impegno dei singoli Paesi ad abolire definitivamente la pena capitale all’interno dei propri ordinamenti penali, e precisamente:
- Secondo Protocollo opzionale al Patto Internazionale sui diritti civili e politici, ratificato da 60 stati;
- il Protocollo alla Convenzione Americana sui diritti umani, ratificato da 8 stati e firmato da 2;
- il Protocollo n° 6 alla Convenzione Europea sui diritti umani, ratificato da 45 stati e firmato da 1;
- il Protocollo n° 13 alla Convenzione Europea sui diritti umani, ratificato da 39 stati e firmato da 7, unico atto internazionale che sancisce l’abolizione totale, sia in tempo di pace, sia in tempo di guerra, sia per reati ordinari, sia per quelli eccezionali;
- il proprio sostegno alla campagna per l’adozione da parte delle Nazioni Unite di una moratoria universale della pena di morte, sia delle esecuzioni ma, soprattutto, della stessa pena capitale, promossa con coerenza e costanza dalle associazioni e dai movimenti, dai comitati e dalle organizzazioni internazionali, unico elemento utile a rendere necessaria da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU una sua approvazione in tempi brevi, considerando anche essere strati utili gli impegni profusi a riguardo fino a oggi da parte del Governo e del Parlamento italiani e del Parlamento Europeo;
- il proprio sostegno alla campagna per l’adozione, indirizzando al Governo e al Parlamento italiani l’invito a proseguire nella direzione di esortare l’Assemblea Generale dell’ONU all’approvazione e al recepimento della moratoria delle esecuzioni, nell’auspicio che diventi, in futuro, la moratoria della previsione penale;
- il proprio impegno, invitando gli altri consigli circoscrizionali e quello Comunale di Milano ad adottare simili mozioni, a farsi latore della proposta, affinché avvenga adottata una risoluzione incisiva e inequivocabile presso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a favore di una moratoria universale sulle esecuzioni. strumento, questo, efficace nella lotta per l'abolizione della pena di morte e pietra miliare nel percorso verso l’eliminazione di tale pratica nel mondo;
- ad adottare sul sito del Consiglio di Zona un banner di connessione per poter permettere alla cittadinanza di aderire alla campagna per la moratoria, invitando gli stessi organi consiliari territoriali a fare altrettanto, per dare visibilità e maggiore capacità di incisione alla campagna stessa.
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
installazione di una Ricicleria in Zona 4
Consiglio di Zona 4
fino ad alcuni anni fa era in funzione la ricicleria di via Zama, 33 mentre ora la nostra Zona non è coperta dal servizio,
considerato che:
nelle Riciclerie si raccoglie non solo il materiale riciclabile ma anche quello classificato come rifiuto urbano pericoloso, non smaltibile con il servizio AMSA su chiamata,
il gradimento della cittadinanza che si avvale del servizio e la sua forte valenza civica,
- di valutare, allo scopo, le aree in via di acquisizione comunale dal Consorzio Canale Navigabile (in particolare l’area compresa tra le vie Sant’Arialdo, San Dionigi e Fabio Massimo), dove è possibile organizzare un più vasto e riconoscibile “Polo del recupero e del riciclo”, stante la presenza di diverse aziende operanti nel settore.
a rafforzare la collaborazione istituzionale con AMSA e Polizia Locale sul tema del recupero delle risorse e volta alla diffusione della pratica del riuso, del riciclo e della raccolta differenziata dei rifiuti.
PierAngelo Tosi Verdi per la Pace
Franz Brunacci Partito della Rifondazione Comunista
Alessandro Rizzo Lista Dario Fo
Daniele Olivieri Socialisti Liberali Radicali
MOZIONE per ZONA 4 TERRITORIO OGM FREE
MOZIONE
2. l’art.1 della Carta delle Nazioni Unite prevede che il principio di sovranità alimentare deve prendere in considerazione la logica che deriva dal principio di diritto internazionale secondo cui i popoli dispongono liberamente delle proprie ricchezze e delle proprie risorse naturali, come previsto;
3. la Direttiva del Parlamento e del Consiglio 2001/18/CE del 12 marzo 2001 afferma che gli effetti delle emissioni nell’ambiente di organismi geneticamente modificati possono essere irreversibili e che la tutela della salute umana, animale e vegetale e dell’ambiente deve essere assicurata sia secondo i principi della “prevenzione” e della “precauzione” che secondo i “principi etici riconosciuti in uno Stato membro” prendendo in esame tutti gli effetti negativi possibili (diretti, indiretti, immediati, differiti e cumulativi a lungo termine) determinati dalla immissione deliberata di OGM ed i relativi conflitti di interesse.
Coldiretti
a) per motivi etici
b) per le possibili conseguenze sulla salute dei cittadini
c) per i rischi di danni irreversibili sull'ecosistema
d) per l'ulteriore divario che si creerebbe tra paesi ricchi e in via di sviluppo
2. di sottoporre al Consiglio Comunale la proposta di dichiarare il Comune di Milano “OGM free”, sospendendo su tutto il territorio comunale la sperimentazione e la coltivazione di organismi vegetali, ottenuti mediante manipolazione genetica;
- informare i cittadini, sui rischi legati al consumo di prodotti ottenuti con OGM ed avviare una seria campagna di educazione alimentare legata al consumo di prodotti tradizionali di qualità nonché di quelli biologici;
- prevedere un'efficace promozione dei prodotti locali, una loro tutela, nell’ottica di garantire la sicurezza alimentare e la conoscenza da parte delle consumatrici e dei consumatori della qualità dei beni agricoli;
- di segnalare pubblicamente la caratteristica dei territori suddetti come “OGM free”.
Anna Alziati – L’Ulivo per il PD
Franz Brunacci – Rifondazione Comunista
Massimo Gentili – Comunisti Italiani
Luigi Greco – L’Ulivo per il PD
Angelo Misani – L’Ulivo per il PD
Daniele Olivieri – Rosa nel Pugno
Pierangelo Tosi . Verdi per la pace
Affermazione gestione pubblica servizi CAM
- Introdurre un sistema di gestione delle iniziative che utilizzi modalità omogenee per la realizzazione delle attività (non solo, quindi, incarichi a persone singole, ma anche affidamenti di servizi a società, convenzioni, etc...) con il rispetto delle norme vigenti in materia di procedure ad evidenza pubblica per la loro realizzazione"
- predispongano un piano urgente di rilancio della gestione e della funzione dei Centri di Aggregazione Multifunzionale, strutture tipiche della città di Milano e senza eguali in altri contesti urbani e municipali, aventi la finalità di aggregazione sociale e di elargizione di servizi predisposti per la cittadinanza e per le diverse fasce di esigenze e di bisogni socio culturali della collettività;
- confermino l’attuale modalità di gestione pubblica dei servizi erogati dai Centri di Aggregazione Multifunzionali, carattere, questo, che definisce il mantenimento del controllo della qualità dei servizi elargiti dai medesimi, considerato anche l’aumento esponenziale in diversi contesti di utenti iscritte e di iscritti negli ultimi 7 anni;
- affidino, qualora fosse già operativo, a soggetti terzi l’elargizione di alcuni e secondari servizi, vincolando il Consiglio di Zona ad impegnarsi nel predisporre garanzie e condizioni nell’atto di affidamento, in particolare, la tutela della dimensione operativa territoriale di tali soggetti in quanto maggiormente a conoscenza della struttura e della tipologia dell’utenza; il carattere aperto della fruizione dei servizi, che non deve essere occasione di mero lucro e di guadagno; la tutela e la garanzia dei rapporti di lavoro oggi esistenti tra l’ente amministrativo e gli operatori, nonché, infine, il carattere temporale del servizio stesso e non permanente;
- Considerato il notevole patrimonio di esperienza e professionalità maturato sul campo dagli operatori del servizio C.A.M. in molteplici anni di collaborazione con l’amministrazione comunale, si ritiene indispensabile l’indizione di un concorso riservato per l’assunzione a tempo determinato del personale precario come previsto dal comma 560 della finanziaria in vigore. Ciò garantirebbe una stabilità professionale ed economica ai lavoratori coinvolti, nonché confermerebbe la continuità di un intervento che, negli anni, è diventato un punto di riferimento per l’aggregazione e socializzazione nelle zone, per molti cittadini di tutte le fasce d’età.
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
attivazione connessione wireless
- Alla Direzione di Settore Nuove Tecnologie e all’assessorato alle Nuove Tecnologie di provvedere a dare diretta esecuzione consequenziale a tale emendamento, attivando e implementando nuove località dove attivare “hotspot”, ossia centraline da cui poter accedere per la connessione a internet senza fili, tecnicamente detta wi-fi
- Alla Direzione di Settore Nuove Tecnologie e all’Assessorato alle Nuove Tecnologie di informare il Consiglio di Zona 4 dei criteri che sono intenzionati a perseguire per definire il programma di attuazione di un’estensione della connessione wireless sul territorio zonale
- Al Consiglio di Zona 4 di provvedere a definire una mappatura utile a individuare luoghi pubblici dove poter attivare antenne per la connessione senza fili, distribuiti in modo equo e omogeneo sul territorio zonale, beneficando maggiormente gli spazi di aggregazione civica, biblioteche, centri di aggregazione multifunzionali e giovanili, centro civico, scuole, istituti di vario ordine e grado, giardini e parchi pubblici, fermate dei mezzi pubblici gestite dall’ATM e dalla MM, incroci e centri sportivi, e garantendo un buon grado di accessibilità al servizio nelle zone periferiche, dove si registra un’elevata presenza di residenti, coinvolgendo nell’elaborazione del monitoraggio la direzione stessa comunale e l’assessorato preposto.
- Al Consiglio di Zona 4 di attivare questo percorso di monitoraggio delle aree dove attivare antennine di connessione a internet senza fili, wireless, tramite il coinvolgimento massimo dei diretti interessati all’estensione del wi-fi, i residenti della circoscrizione, utenti primari del servizio gratuito, nonché i consigli delle zone limitrofe affinché si possa garantire uno sviluppo omogeneo e più equilibrato dell’accesso alla rete in banda larga, su una fascia di territorio più ampio.
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
prevenzione sinistri in zona Piazzale Ferrara
MOZIONE URGENTE
Mozione per un intervento urgente per i profughi
La mozione di seguito è stata presentata dal sottoscritto, Alessandro Rizzo Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano, a nome di tutte le consigliere e i consiglieri de L’Unione del Consiglio di Zona 4, sottoscrittori del testo di proposta di deliberazione nella seduta del Consiglio di martedì 3 aprile 2007.
Premesso
che dai primi mesi dell'inverno del 2006 si sono insediati in condizioni precarie e insalubri uomini e donne (oltre 140) provenienti dal Corno d'Africa, emigrate da zone di guerra e soggetti a violazioni gravi dei diritti umani e dei popoli
Considerato in diritto
che i suddetti rifugiati sono protetti formalmente dalla legge dello Stato italiano, in quanto sono stati riconosciuti come titolari dello status e della personalità giuridica, tutelate dalla giurisdizione internazionale di rifugiati con permesso d'asilo, umanitario e politico.
Considerato di fatto
la permanenza dei rifugiati in una caserma, non dotata dei servizi di primaria necessità, come la luce, la fornitura del gas, le condutture dell'acqua e
Vista
anche l'assenza totale del servizio di pulizia dei locali e degli spazi adiacenti alla struttura elargiti da parte dell’AMSA,
Preso atto
dell'assenza e della mancanza assoluta di un programma serio e coerente predisposto finalizzato all'accoglienza sociale e lavorativa, e l'impossibilità per i medesimi di accedere a servizi sanitari e sociali, disponibili per la cittadinanza
che esistono fondi predisposti da parte del governo per il riconoscimento dei diritti e per la predisposizione di programmi di inserimento e di tutela dei diritti sociali e delle esigenze rientranti nell'obbligo internazionale di ospitalità dei rifugiati politici
Si invita e si esorta
Relazione Bilancio: emendamenti da me proposti
Emendamento sulla gestione e l'elargizione del servizio bibliotecario e della rete di servizio
Alla frase (pag. 264 – capitolo “Area biblioteche”) “Più in particolare, le Biblioteche considerano prioritari questi ambiti di intervento”, a cui fa seguito un elenco dettagliato di priorità e di enunciati, aggiungere tra questi ultimi la seguente frase:
- ad uniformare il servizio bibliotecario rionale con quello della biblioteca Sormani, affinché si possa ridefinire la funzione di quest’ultima come luogo aperto al pubblico e non solo biblioteca di conservazione, aumentando, così, la possibilità di scelta da parte dell’utenza cittadina dei servizi bibliotecari a cui accedere, e rendendo, così, unitaria e omogenea, a livello cittadino, l’organizzazione dei servizi bibliotecari civici a beneficio della medesima
- Occorre, pertanto, provvedere, nell’impegno di applicare progressivamente e uniformemente in tutta la rete bibliotecaria cittadina l’orario di apertura continuativo protratto fino alle ore tardo serali, nella direzione di una effettiva offerta culturale diversificata, ad aumentare l’organico comunale destinato alle biblioteche lungo tutto l’orario di apertura, assicurando la professionalità della mansione lavorativa e della sua funzione, non ascrivibile a semplice e mera custodia del patrimonio bibliografico presente.
Emendamento sulla dotazione di sistemi di programmazione open source
Al punto “Centri di aggregazione multifunzionali (CAM)” (pg. 200) del programma “Aree cittadine e consigli di zona” dopo la frase “le principali linee di azione … possono essere sintetizzate nei seguenti punti”:
Ordine del Giorno su apertura serale biblioteche
Oggetto : riorganizzazione servizio bibliotecario
I sottoscritti Consiglieri di Zona
- Il valore insostituibile, sotto il profilo culturale nonché sociale ed aggregativo, del servizio offerto dalle biblioteche milanesi, in particolar modo quelle rionali di periferia;
- che lo stato attuale del servizio bibliotecario, nel suo complesso, non garantisce una fruizione del servizio qualitativamente sufficiente alla cittadinanza;
- che la scarsità del personale presente nelle biblioteche è la prima causa della disfunzione di tale servizio;
- la mozione approvata all’unanimità in data 12 ottobre 2006, presentata dal sottoscritto titolata “PER IL RIPRISTINO DELL’ORARIO DI APERTURA SERALE DELLE BIBLIOTECHE RIONALI DI ZONA 4”;
- che tale servizio non ha una organizzazione unitaria, con conseguenze deleterie per l’utenza: la difformità dell’orario di apertura delle biblioteche ne è l’esempio più evidente;
- ad uniformare il servizio bibliotecario rionale con quello della biblioteca Sormani invertendo un trend negativo che ha visto quest’ultima trasformarsi in una biblioteca di conservazione sempre meno aperta al pubblico;
- ad applicare progressivamente e uniformemente in tutta la rete bibliotecaria cittadina l’orario di apertura continuativo protratto fino alle ore tardo serali, nonché una effettiva offerta culturale diversificata, dalle postazioni audio-video collegate ad internet alle manifestazioni culturali organizzate in sede;
- a rilanciare le molteplici funzioni della struttura bibliotecaria attraverso un’attività di riconsiderazione in senso qualitativo delle offerte di impiego del tempo libero per i cittadini residenti nelle rispettive zone, realizzabile attraverso una politica culturale di ampio respiro sia nel metodo che nel merito;
- ad aumentare l’organico comunale destinato alle biblioteche lungo tutto l’orario di apertura, assicurando la professionalità della mansione lavorativa e della sua funzione non ascrivibile a semplice e mera custodia del patrimonio bibliografico presente.
Graduale applicazione di software open source
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
mozione su area giardino Via Barabino 2
Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio di Zona 4
Paolo Zanichelli
Alla cortese attenzione del Presidente della Commissione Educazione e Biblioteche
Antonella Di Troia
MOZIONE
Oggetto: ripristino della condizione di piena utilizzabilità dell’area interna alla Scuola Materna di Via Barabino finalizzata all’educazione ambientale ed ecologica dei bambini
CONSIDERATA
Giornata di partecipazione degli studenti alla vita democratica della Zona
Anticipo il testo di un'importante e interessante mozione che presenterò in Commissione Biblioteche di Zona 4, oggi ...
Alla Cortese Attenzione del Presidente del Consiglio di Zona 4
Paolo Zanichelli
Alla cortese attenzione della Presidente Commissione educazione e biblioteche
Antonella Di Troia
Al Consiglio di Zona 4 e alle sue e ai suoi componenti
Oggetto: mozione per la preparazione di una giornata di valorizzazione della partecipazione delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi alla vita democratica della nostra circoscrizione e città.
In riferimento
alla proposta indirizzata dall’associazione Arciragazzi di Milano, presente e operante nella città per la tutela e la diffusione dei diritti dell’infanzia, a diversi organismi istituzionali, tra cui il Consiglio Comunale e i Consigli di Zona di Milano, il cui testo allego alla presente mozione, di organizzare in concerto con la commissione educazione e il Consiglio di Zona, e le scuole elementari e medie della zona, una giornata all’insegna della partecipazione e della valorizzazione del senso democratico e della conoscenza istituzionale del Consiglio di Zona, rivolta alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi delle scuole;
Vista
l’organizzazione già eseguita e la ricezione attuata da parte del Consiglio di Zona 9 e del Consiglio di Zona 7 di Milano in merito all’indizione nella settimana corrente della giornata di valorizzazione della partecipazione delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi alla vita democratica della nostra circoscrizione e città;
Considerata
la ricorrenza del 18° Anniversario della Convenzione Internazionale per i diritti dei bambini e dei ragazzi, che definisce il ragazzo quale soggetto attivo con personalità giuridica , titolare del diritto di partecipazione alla vita pubblica riguardante la collettività e la comunità;
Si propone
al Consiglio di Zona e alla Commissione educazione di provvedere a indire una giornata che avvii un percorso continuativo di confronto e dialogo tra le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi e gli amministratori circoscrizionali, sviluppando canali di conoscenza e di dialogo atti a garantire una crescita civile all’insegna di una reale partecipazione del bambino alla vita democratica del territorio. In base alla proposta formulata, la giornata può comprendere le seguenti fasi:
- ricevimento e incontro pubblico con le delegazioni delle classi, elette dalle bambine e dai bambini delle singole scuole coinvolte nel proprio ambito, dove potranno esporre al Presidente del Consiglio di Zona alle componenti e ai componenti del Consiglio stesso, nella sede consiliare, le proprie richieste, istanze, riflessioni e proposte in merito all’ambiente urbano e naturale della loro zona, della loro scuola, e ai loro diritti di giovani cittadine/i;
- visita guidata del Consiglio di Zona da parte delle delegazioni scolastiche, al fine di rendere conoscenti le/i ragazze/i dei servizi che il Centro Civico può disporre, dove potere reperire forme di tutela e di garanzia dei propri diritti sociali.
L’importanza della proposta consiste nel promuovere il senso civico reale di partecipazione democratica della bambina e del bambino, nell’istaurare un rapporto di piena rappresentanza e di conoscenza delle strutture del Centro Civico, comprendente i servizi che esso offre e può offrire nel tutelare e garantire i propri diritti, e nel concepire il ragazzo e la ragazza come soggetti di diritto e di cittadinanza a pieno titolo, avente la titolarità di intervenire e di incidere nelle scelte riguardanti il proprio territorio, la propria vita sociale e il patrimonio che dispone pubblicamente la propria circoscrizione, da loro stessi usufruibile, all’insegna del rispetto civico e nelle modalità definibili anche tramite la loro diretta partecipazione.
Allego alla presente mozione copia della Convenzione Internazionale dei Bambini e la richiesta proposta formulata dall’Arciragazzi di Milano.
Alessandro Rizzo – Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
PER IL RIPRISTINO DELL'ORARIO SERALE DI APERTURA DELLE BIBLIOTECHE
MOZIONE
DELLE BIBLIOTECHE RIONALI DI ZONA 4
- la necessità sociale diffusa di studenti e di studentesse di usufruire anche in orario serale del servizio per attività di studio e di approfondimento formativo, nonché la dimensione di valenza civile che il servizio offre alla cittadinanza nel suo complesso,
- la ricaduta negativa che la chiusura in via Oglio ha sull’agibilità serale dell’intero edificio e quindi delle attività consiliari,
AL SINDACO E ALL’ASSESSORE COMUNALE COMPETENTE
Mozione urgente su via Longhi
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