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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Mercoledì, 22 Settembre, 2010 - 16:19

Gay picchiati alle Colonne: arrestati due giovani di estrema destra

Gay picchiati e rapinati alle Colonne
arrestati due giovani di estrema destra

 

http://milano.repubblica.it

L'episodio nello scorso maggio in piena zona movida: nel mirino anche un extracomunitario
 

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Gli agenti della Digos hanno eseguito a Milano due ordini di custodia cautelare per rapina aggravata, percosse e ingiurie nei confronti dei due aggressori di una coppia omosessuale e un cittadino extracomunitario, lo scorso 30 maggio in zona Colonne di San Lorenzo. Si tratta dei milanesi Marco Ciampa e Andrea Filippo Tatoli, 41 e 42 anni, simpatizzanti di estrema destra.

I due quella sera tornavano da un raduno degli skinheads di destra organizzato a Cinisello Balsamo. Raggiunte le Colonne di San Lorenzo, arrestati avevano aggredito a calci e pugni una coppia gay e poco dopo, in via Torino, avevano strattonato e rapinato un africano. La polizia, a partire dai video acquisiti dalle telecamere sistemate in strada, hanno comparato i dati dell'auto su cui sono fuggiti e riconosciuto i colpevoli descritti dalle vittime. I due, con precedenti per reati legati a condotte violente, tra cui la rissa, bazzicavano ambienti di estrema destra come Skin e Cuore Nero. Sono stati raggiunti nelle loro abitazioni, in zona viale Monza, dove sono stati trovati coltelli, tirapugni e un manganello telescopico.
 

Più che un commento è una dovuta precisazione, già riportata sul sito GAY-LIB:

http://www.gaylib.it/wp/?p=415

Cuore Nero era una associazione culturale, legalmente riconosciuta, che si è sciolta nel 2009 per decisione unanime dei suoi dirigenti. Nella sua breve ed intensa esperienza, Cuore Nero si è occupato di tematiche sociali ed ha organizzato importanti eventi culturali, sportivi, musicali e ricreativi, rivolti soprattutto ai giovani ed alle periferie degradate della città di Milano, ottenendo il plauso di tantissimi cittadini, di ogni appartenenza politica. Io sono stato uno dei promotori di Cuore Nero, dal quale sono uscito nel maggio 2008, solo per dedicarmi interamente alla Politica partitica, aderendo, da ex Dirigente del MSI e di AN, al Popolo della Libertà. I due presunti aggressori, arrestati ieri a Milano, non sono certamente di Cuore Nero, non solo perché questa organizzazione non esiste più ma perché abbiamo verificato non essere mai stati organici a nessun gruppo della destra radicale milanese.

Fatte queste dovute precisazioni, necessarie per rispondere alla disinformazione di molti giornalisti ed alle strumentalizzazioni politiche della sinistra, personalmente, ma anche a nome della comunità politica alla quale mi onoro di appartenere, non posso che esprimere una ferma condanna  nei confronti di ogni forma di discriminazione e di violenza, sopratutto nei confronti delle minoranze, siano queste sessuali, etniche o politiche. Se c’è stato un reato, i colpevoli è giusto che vengano puniti ma nessuno cerchi di infangare la destra radicale milanese che, come minoranza politica aristocratico-rivoluzionaria, è sempre stata, essa stessa, incompresa, emarginata e perseguitata dal sistema.
Finiamola, una volta per tutte, con i luoghi comuni, imposti dalla egemonia culturale della sinistra comunista, la destra sostiene giustamente il primato della Legge Naturale, del Matrimonio uomo-donna e della Famiglia tradizionale ma non discrimina nessuno per le sue idee e per le sue scelte personali, tantomeno se riguardano la propria affettività ed intimità. Siamo favorevoli ad estendere i diritti civili a tutti i cittadini ma riteniamo che il matrimonio e le adozioni siano e debbano rimanere sfera esclusiva della coppie etero che, per loro natura oltre che scelta, possono e devono procreare per continuare la specie.
Voglio ricordare come, in materia sessuale, siano storicamente note e diversificate le posizioni libertarie (e libertine) di alcuni autorevoli esponenti della destra politica e culturale, fra i quali, possiamo citare, a titolo esemplificativo: Robert Brasillach, Gabriele D’Annunzio e Yukio Mishima. Noi rispettiamo l’uomo nella sua essenza, nella sua natura e nella sua libertà, ma esiste una precisa, quanto scientifica, scala di valori e di priorità ed a questa ci vogliamo attenere. Liberi tutti, quindi, nel massimo rispetto reciproco ma senza le grottesche ostentazioni,  il ridicolo vittimismo, le inaccettabili imposizioni culturali e le vergognose strumentalizzazioni politiche dei compagni dell’Arci Gay.
Roberto Jonghi Lavarini
Presidente del Comitato Destra per Milano
LiberaMente nel Popolo della Libertà

Commento di Roberto Jonghi Lavarini inserito Ven, 24/09/2010 16:03

Signor Jonghi Lavarini,

vedo e noto con piacere come il mio blog sia oggetto di suo continuo interesse, ma come sempre noto una dose di forte ideologismo e quanto mai faziosità nelle sue esternazioni, da cui non posso che dissociarmi politicamente e culturalmente. Cuore Nero non è cessata come organizzazione eversiva soltanto perchè lei ha voluto intraprendere la "carriera istituzionale partitica". Purtroppo è ancora aradicata com realtà ed è implicata in cause giudiziarie che vedono soggetti ad essa vicini imputati di reati di violenza inaudita, quali quelli di omofobia e di persecuzione contro quella che lei definisce essere minoranza, esprimendo concetti che rendono tale minoranza concepibile come "emarginabile" in quanto non "naturale".

Ma a quale diritto naturale intende appellarsi quando esprime tali parole che sono le cause di tendenze di pregiudizi, spesso ripresi in  dichiarazioni di cosidetti rappresentanti del popolo, guarda caso appartenenti alla destra illiberale e antieuropea italiana, sedicenti rappresentanti del popolo, quali:

"Finiamola, una volta per tutte, con i luoghi comuni, imposti dalla egemonia culturale della sinistra comunista, la destra sostiene giustamente il primato della Legge Naturale, del Matrimonio uomo-donna e della Famiglia tradizionale ma non discrimina nessuno per le sue idee e per le sue scelte personali, tantomeno se riguardano la propria affettività ed intimità. Siamo favorevoli ad estendere i diritti civili a tutti i cittadini ma riteniamo che il matrimonio e le adozioni siano e debbano rimanere sfera esclusiva della coppie etero che, per loro natura oltre che scelta, possono e devono procreare per continuare la specie"

 Non le sembra esserci una contraddizione quando parla di rispetto della dignità di tutte e di tutti nel momento in cui lei esclude alcune categorie soltanto perchè naturalmente, questo sì è diritto naturale in quanto esprimenti orientamenti sessuali differenti da quelli che lei cataloga come naturali, dal diritto umano di poter contrarre in modo privato e civilistico in un'eguale opportunità di riconoscere la propria convivenza? Ma di quale famiglia tradizionale parla? Ma le sembra esserci una famiglia che si definisce tradizionale soltanto perchè si basa sulla differente appartenenza di generi dei soggetti costitutori? Ma le sembra liberale tale concetto nel momento in cui prefigura, da esaltante sostenitore di uno stato etico, quindi pervasivo e invasivo, un ordinamento che si permette di ingerire nella gestione di rapporti interersonali che comunque vengano gestiti non influenzeranno minimamente la libertà degli altri? Ma le pare normale e naturale parlare di riconoscimento delle coppie solamente se finalizzate alla procreazione? Un concetto più eterosessista e alienante non esiste dal 1945 quando l'Europa e l'Italia, autrice primaria della più nefanda e aberrante ideologia disumana del fascismo, furono liberate dalla dittatura sanguinaria e dai miti medioevali e oscurantisti del primato delle razze, in un'interpretazione eugenetica. E' inquietante come tali affermazioni possano provocare scenari legittimanti discriminazioni di fatto, dalle varie configurazioni e conseguenze. E' preoccupante come ci siano attacchi denigratori che vogliano neutralizzare l'azione delle assocazioni, Arcigay e non solo, che fanno della propria finalità la battaglia contro discriminazioni e giustificazionismi di atti violenti omofobi che ledono i diritti della dignità umana: questi sì, mio caro signor Jonghi Lavarini, prepolitici, e quindi naturali.

Commento di Alessandro Rizzo inserito Sab, 25/09/2010 00:49
Gentile Consigliere Alessandro Rizzo,

la mia posizione è assolutamente chiara, la seguo, la rispetto e la stimo per la sua coerenza e per alcune delle sue battaglie sociali che condivido ma e è evidente che abbiamo idee, politiche e culturali, diametralmente opposte. Lei è di sinistra ed io orgogliosamente di destra ma in poltica, ognuno con la sua storia e la sua sensibilità, ci si può e ci si deve confrontare, in nome del bene comune, per ricercare la verità dei fatti e soluzioni ai problemi concreti.

:-)

Commento di Roberto Jonghi Lavarini inserito Lun, 27/09/2010 09:31