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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Giovedì, 19 Marzo, 2009 - 00:18

Con Obama gli USA tornano paladini dei Diritti Umani

www.arcigay.it

Apprezziamo la svolta del presidente degli Stati Uniti Barack Obama che sta apprestandosi a sottoscrivere la Dichiarazione ONU che 66 Paesi del mondo  hanno firmato, in favore della depenalizzazione universale dell’omosessualità.

“La nuova amministrazione vuole cancellare il periodo oscurantista della presidenza Bush” – dichiara il presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso – “Gli USA tornano ad essere un’eccellenza di libertà per denunciare i fondamentalismi che ancora oggi incarcerano, torturano e uccidono migliaia di persone LGBT nel mondo.”
“Siamo inoltre soddisfatti della reazione che i governi francese e tedesco stanno avendo in queste ore nei confronti della tragica presa di posizione di Ratzinger contro l’uso del preservativo: in Europa esistono ancora limpidi esempi di laicità e responsabilità politica di fronte ad una immane piaga mondiale quale è l’HIV/AIDS.”
Leggi l'intervista a Renato Sabbadini, co-segretario italiano di ILGA World sulla depenalizzazione mondiale dell'omosessualità

***
LA NOTIZIA da Repubblica.it

WASHINGTON - Nuovo passo avanti di Barack Obama sui diritti civili. L'amministrazione Usa si appresta a dare il proprio sostegno a una dichiarazione dell'Onu contro la criminalizzazione dell'omosessualità, invertendo la rotta rispetto alla linea scelta dall'ex presidente George W.Bush, che aveva rifiutato di far firmare il documento. Stessa posizione presa dal Vaticano che lo scorso dicembre ha bocciato il progetto di depenalizzazione proposto dalla Francia.
Lo indicano fonti del governo americano, citate dai media in vista di un annuncio ufficiale. I diplomatici americani all'Onu, affermano le fonti, avrebbero informato in questi giorni l'Eliseo, che ha promosso la dichiarazione, sulle intenzioni degli Stati Uniti.
Lo scorso dicembre, l'amministrazione Bush fu al centro di critiche per aver rifiutato di sottoscrivere il documento, al quale è stato dato l'appoggio tra gli altri dai paesi dell'Ue e da Giappone, Australia e Messico. Al momento sono 66, su 192, i membri dell'Onu che hanno firmato il documento sulla depenalizzazione dell'omosessualità, che ancora in molti Paesi del mondo è punita con sanzioni, torture, pene e persino l'esecuzione capitale.