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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Lunedì, 5 Febbraio, 2007 - 13:53

Una tregua a Parigi per una pace ambientale

Una tregua per il Pianeta, una tregua per la sopravvivenza del mondo e dell’umanità, una tregua per l’ambiente: siamo come se fossimo in una guerra continua, dove il “nemico” è colui che ogni giorno offende la Terra, ipotecandone il proprio futuro. Parigi si illumina d’immenso per qualche minuto, spegnendo ogni fonte di luce in protesta: è successo il 1 febbraio per cinque minuti, dalle 19,55 alle 20. La Torre Eiffel era completamente al buio: così si è risparmiato il 9% dei 7000 megawatt che servono per fare funzionare l’intera struttura in un’ora. Non è molto, ma è una goccia in un mare per denunciare che questo sistema di produzione, che questo sistema di generazione dell’elettricità e di produzione dell’energia è insostenibile: insostenibile perché arreca danno e pregiudizio al bioclima. Risulta insostenibile perchè arreca danno e pregiudizio alle coste in quanto un aumento del livello dei mari, si stima dai 18 ai 60 centimetri entro la fine del secolo, sarà causato dal progressivo scioglimento dei grandi ghiacci. Insostenibile risulta, infine, in quanto aumenteranno fenomeni naturali di eccezionale portata e gravità, dai tornadi agli uragani, presenti anche in zone non prettamente a clima tropicale, come da poco abbiamo visto accadere in Olanda. Il dato più preoccupante, scritto e certificato nel documento di 15 pagine dell’IPCC, gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico istituito dall’ONU, dove partecipano 500 esperti provenienti da 130 Paesi, risulta essere l’aumento della temperatura media annua, la cui previsione delinea un incremento tra 1,8 e i 4 gradi entro il 2100. E’ un’accelerazione senza fine stabilisce la commissione e proprio per questo occorre “rivoluzionare le coscienze, la cultura, l’azione politica” come ha intimato il Presidente francese, Chiraq, all’apertura della Conferenza internazionale sull’ambiente, tenutasi a conclusione dell’IPCC e alla presentazione del dossier. Alcune aziende hanno già aderito al programma “Climate Saver” promosso dal WWF a Parigi, un giorno prima della conclusione dei lavori dell’IPCC. L’effetto serra diventa il responsabile assoluto di questo disastro senza fine: l’aumento delle emissioni di anidride carbonica nell’aria causano l’innalzamento incessante delle temperature, e, spesso, come attestano i climatologi dell’"Union of concerned scientists", l’amministrazione statunitense ha premuto affinché gli stati a eliminassero dalle ricerche i termini 'riscaldamento globale' e 'cambiamento climatico'.
Nel documento dell’IPCC è riportato il dato che il 90% delle attività umane causa il riscaldamento del globo, generando devastanti conseguenze sull’intero sistema ecologico e bioclimatico.

Alessandro Rizzo

già pubblicato su www.altrementi.org