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Mercoledì, 4 Maggio, 2011 - 10:47

Una class action per l'inquinamento: ma la politica cosa fa?

Una class action è stata indetta contro la Regione Lombardia e il Comune di Milano per non avere rispettato i limiti posti dall'Unione Europea, chiara in materia, sul superamento dei giorni consentiti nell'arco di un anno, 35, di superamento della soglia minima di presenza di polveri sottili, PM10. Questa notizia certamente rallegra e ridà fiducia e speranza in una richiesta di risarcimento al Presidente della Regione, Formigoni, al sindaco attuale e in scadenza, Letizia Brichetto, e all'ex sindaco Gabriele Albertini. Ma è uno strumento che, pur richiedendo giustizia tramite l'azione promossa dall'Avvocato Claudio Lizzola, affida alla Magistratura il compito di intervenire a danni già rilevati e in assenza di utili misure adeguate per rendere la mobilità più sostenibile e l'aria più respirabile. I risarcimenti per la cittadinanza milanese, sempre più colpita da casi di ricovero per patologie alle vie respiratorie, soprattutto tra i bambini, il Policlinico lo attesta, saranno dell'ordine di milioni di euro: mille euro per ogni anno di sforamento. Tale inadempienza da parte delle amministrazioni locali si evidenzia dal 1998 a oggi, mentre niente è stato preso come misura urgente per intervenire e per risolvere la drammaticità della situazione. L'Ecopass non ha avuto gli effetti che molti speravano avesse: io, da sempre, ho ritenuto tale misura inadeguata, penalizzante e fortemente inutile, dato che chi ha la possibilità di pagare il dazio correrà ugualmente all'utilizzo dell'automobile, anche in presenza di una rete di trasporto pubblico non efficace. Il mio amico candidato al Consiglio Comunale nella Lista Milano Civica per Pisapia Sindaco, Jacopo Muzio, ha giustamente provveduto a indirizzare i riflettori del proprio programma sulla valorizzazione e l'incentivazione del passante ferroviario, in molti tratti ancora inesistente, fortemente sotto utilizzato da parte dell'utenza. Io aggiungerei, come candidato in Consiglio di Zona 4 nella Lista Civica Milly Moratti per Pisapia, che occorrerebbe anche provvedere a incentivare l'utilizzo della bicicletta, Milano è la città ideale dopo Amsterdam per essere attraversata con il mezzo a due ruote, attraverso lo sviluppo e il completamento delle piste ciclabili: è ultima la notizia della decisione della Giunta, sul finire del mandato, di eliminare i casi di convivenza marciapiedi e piste ciclabili, oppure di tratti di convivenza della pista ciclabile ai margini delle corsie di passaggio delle automobili. Questo è stato giustificato con il fatto che la presenza di tali tratti non permettono alle auto di circolare bene e la sosta delle medesime a fianco dei marciapiedi. Come dire: abbandoniamoci all'idea che la macchina debba essere il mezzo preferibile di locomozione. La Giunta, spesso Jacopo e il sottoscritto con interrogazioni in consiglio di zona loabbiamo evidenziato, favorisce la costruzione di un tunnel stradale che congiunga direttamente l'aereoporto di Linate con il polo fieristico di Rho: una misura, questa, devastante e irrazionale nel momento in cui il resto di Europa vede soluzioni di incentivazione di trasporti, civili e commerciali, su vie fluviali, i navigli potrebbero essere ben inseriti, e su vie ferroviarie. Mi sono opposto in Consiglio di Zona e attraverso una raccolta firme serrata e continuativa alla realizzazione del lotto 4 e del lotto 5 del prolungamento della Paullese, che non è una tangenziale, ma una bretella autostradale che penetrerebbe direttamente in piena zona residenziale, a pochi chilometri dal centro, in totale distonia dalle politiche promosse dai comuni europei, mi viene in mente il caso di Barcellona. Penso che occorrano nuove misure politiche che possano promuovere e instillare comportamenti alternativi di trasporto e di mobilità nelle persone. Il progetto di una mobilità sostenibile dovrebbe vedere compartecipi i sindaci dell'area metropolitana, perchè, come giustamente ha sottolineato il candidato sindaco Giuliano Pisapia, è necessario "far marciare in parallelo una serie di interventi, che vanno dalle piste ciclabili a un potenziamento enorme dei mezzi pubblici, fino alle domeniche a piedi programmate col giusto anticipo". Penso che occorra anche ipotizzare parcheggi di interscambio ai confini della città al fine di assicurare un trasporto pubblico adeguato che colleghi tali zone alle fermate delle metropolitane più prossime o di mezzi di superficie che siano realmente efficienti e che vedano corse continuative e costanti. Penso che occorra ipotizzare, le ipotesi devono essere convertite in realtà, un aumento delle stazioni dove prelevare le biciclette interne al servizio BikeMi, così come penso che occorra garantire un aumento delle piste ciclabili, la realizzazione di nuove linee metropolitane, soprattutto in un'ottica di congiunzione di zone limitrofe periferiche in una logica circolare e non a raggio. Penso anche, infine, che sia necessario attivare un provvedimento che faccia realmente pagare a chi utilizza l'automobile in città il tratto di strada effettuato, la "congestion charge", come adottato a Londra dall'ex sindaco Ken Livingstone, misura importante che disincentiva chiaramente l'utilizzo dell'auto privata a favore di quello pubblico. Ma il trasporto pubblico deve funzionare davvero, così come quello notturno, con adeguate forme che permettano anche a chi abita fuori Milano di poter venirci e ritornare a casa in ogni ora della notte con un passaggio diretto: quindi credo che le sostitutive delle linee metropolitane debbano essere utilizzate e incentivate su tutto l'arco della notte, fino al rirpistino del servizio giornaliero della metropolitana. Se si incentivano i mezzi pubblici, ripristinando il di fatto eliminato servizio di radiobus, non di quartiere, ma generale, utilissimo per l'utenza, così come definendo un trasporto notturno per la mobilità di giovani e ragazzi che vivono la città nelle ore serali, forse l'utilizzo dell'automobile diventa ciò che esso è: sconveniente economicamente sia per chi la utilizza, sia per la collettività. I dati parlano chiaro: o si provvede a garantire una politica di mobilità sostenibile seria e coerente, oppure l'aumento delle emissioni di polveri sottili nell'aria sarà destinato a crescere. Le dichiarazioni del signor De Corato, vicesindaco con delega alla mobilità, che bollano come "politicizzate" le istanze promosse civicamente dall'Avvocato Lizzola, il ricorso con la formula della class action, siano alquanto indicative di un'amministrazione sorda e ideologica che non ascolta le esigenze della cittadinanza, che palesa ritardi spaventosi in materia di trasporto pubblico, che evidenzia chiusura e fallimenti nelle politiche di lotta all'inquinamento atmosferico. Credo che tali affermazioni aberranti invitino la maggioranza delle persone a voltare pagina e provvedere a dare sostegno a un vento che sta cambiando.

Alessandro Rizzo

Candidato Lista Civica Milly Moratti per Pisapia

Consiglio di Zona 4