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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Domenica, 27 Giugno, 2010 - 11:00

Iraq: violenze contro le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender

n Iraq, si registrano omicidi e violenze nei confronti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt) dal 2003. 

La comunità Lbgt vive sotto la minaccia di violenze e attacchi, a volte incentivati da esponenti religiosi.

Nel 2009 si è avuto un aumento di queste violenze in diverse aree del paese, come ad al-Sadr City, distretto di Baghdad, dopo che alcuni leader religiosi avevano esortato i seguaci a sradicare l'omosessualità dalla società, ricorrendo a un linguaggio che apertamente incitava alla violenza verso le persone sospettate di omosessualità.

In alcuni casi, le stesse forze di sicurezza e le autorità avrebbero incoraggiato le violenze, contravvenendo apertamente alle norme e agli standard internazionali sui diritti umani. Ad esempio, secondo quanto riportato, un ufficiale di polizia ha dichiarato alla stampa che "l'omosessualità è contro la legge" e che la polizia era impegnata a "ripulire le strade da omosessuali e mendicanti".

I gay subiscono una discriminazione simile a quella delle donne, quando si tratta di giudicare i reati di cui sono vittima. La Corte di cassazione ha infatti confermato che l'omicidio di un parente maschio, sospettato di aver avuto rapporti con persone dello stesso sesso, è considerato un crimine per "motivi di onore", per "lavare la vergogna", punibile con pene meno severe in base all'articolo 128 del codice penale. Tale articolo, pur essendo stato emendato per quanto riguarda i reati commessi contro le donne nella regione del Kurdistan, continua a essere applicato in tutto l'Iraq per i reati contro i gay.

 

www.amnesty.it