.: Eventi

« Aprile 2025
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        

.: Candidati

.: Link

Pagina Personale

.: Ultimi 5 commenti

.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Giovedì, 15 Ottobre, 2009 - 13:13

"Affossare la legge contro l'omofobia è stato un passo indietro

L'ONU ha dichiarato per voce dell'Alto Commissario ONU per i diritti umani, Navi Pillay, che il Parlamento italiano ha espresso una votazione non in conformità con le direttive e le disposizioni internazionali sulla pari dignità tra gli esseri umani e sulla lotta e il contrasto a ogni forma di discriminazione. Ieri, in occasione dell'apertura ufficiale della sede del Commissariato nell'Unione Europea, Pillay ha chiaramente considerato che "L'omosessualità e gli omosessuali vengono criminalizzati in alcuni Paesi" e che non si possa "ignorare che i gruppi minoritari, e tra loro gli omosessuali, sono soggetti non solo a violenza, ma a discriminazioni in diversi aspetti della loro vita".
La discriminazione e le persecuzioni contro persone di orientamento lgbt spesso si verificano con atti e azioni odiose di diversa portata: dalle condanne a morte in stati come l'Iran, dove la repressione della comunità avviene con efferatezza disumana, alle aggressioni fisiche, dalle torture all'emarginazione di fatto sui luoghi di lavoro, nella società civile, cosidetta civile. In Italia fortunatamente la stampa ha dato rilevanza a episodi di violenza inaudita contro omosssuali, transessuali: ricordiamo l'aggressione a Roma a danno di due ragazzi per opera di un delinquente che si professa fascista; ricordiamo la violenza perpetrata contro alcuni transessuali a Bologna; ricordiamo addirittura fatti inauditi e impensabili di condomini uniti da petizioni in cui si richiede l'allontanamento di due inquilini dichiaratamente gay. L'escalation drammatica ha garantito una reazione positiva del Movimento LGBT, che in tutta Italia ripetutamente ha provveduto a unire persone sinceramente democratiche e giuste in sit in, in mobilitazioni di piazza, in manifestazioni. Il fatto positivo, quindi, non risulta solo dall'avere dimostrato della necessità di operare culturalmente per prevenire e reprimere atti discriminatori di grave entità contro la comunità, ma anche avere rilevato l'esistenza di una comunità unita da una propria identità e avente proposte politiche rivendicative diritti e opportunità negati.
A non avere dimostrato capacità di rappresentare questa moltitudine di dimostranti e di denuncianti l'omofobia pervadente è stato il Parlamento italiano, lontano totalmente e assente assolutamente dalla società civile: l'altro ieri le camere hanno affossato la proposta di legge sull'aggravante omosessuale negli atti di violenza contro el persone. Si trattava di un compromesso che aveva partorito un testo migliroabile in quanto lacunoso, ma che è stato rigettato per una pronuncia di pregiudizio di incostituzionalità avanzata dal gruppo dell'UDC e sottoscritto da diversi parlamentari di entrambi gli schieramenti. L'Italia è fuori dall'Europa e dall'ONU, dalla comunità inernazionale che si fonda sul principio assoluto del riconoscimento naturale e inalienabile dei diritti umani per tutte le persone, eguali nelle opportunità e nelle garanzie per la loro autodeterminazione. L'Europa non può rimanere silente difronte a una contravvenzione operata da parte di un proprio stato membro che ha violato direttive e disposizioni favorenti percorsi di parificazione dei diritti tra persone di orientamento diverso. Le parole dell'Alto Commissario ONU per i diritti umani devono essere monito ad agire affinchè questa discriminazione esistente e legittimata da comportamenti istituzionali, conniventi con la più bieca e disastrosa intolleranza, venga rimossa. Non è tollerabile vedere una parte della cittadinanza essere giuridicamente considerata come secondaria: non può la legge essere uguale per alcuni maggiormente rispetto ad altri. La Consulta con grande autorevolezza e responsabilità, ha sancito che in Italia sono tutti uguali difronte alla legge, siano essi presidenti del consiglio siano essi singoli cittadini. Da questa pronuncia un simile atto parlamentare di forte vituperio nei riguardi della comunità lgbt non può essere ricevuto, non può avere cittadinanza nel nostro ordinamento che si informa sul concetto e sul principio dell'eguaglianza sostanziale tra le persone. Per raggiungere questo obiettivo è necessario chiaramente affermare azioni legislative che creino differenze positive utili e funzionali a definrie una pari dignità e opportunità, qualora gli interessati siano di fatto in condizioni di debolezza nei riguardi di altre componenti della società. Così come è discrimonatorio il pacchetto sicurezza varato dal governo nei riguardi degli immigrati clandestini, come più volte pronunciato dall'Alto Commissario ai Diritti Umani dell'ONU. Non si può pensare che alcuni immigrati siano sospesi dai diritti rispetto ad altri. Non si può pensare che il reato sia calcolato spesso su una condizione oggettiva, che non assume la caratteristica di essere causata da dolo o da comportamento colposo dell'imputato. Non si può pensare che per tale configurazione di reato non ci siano le condizioni di difesa davanti al sistema giudiziario, dato che si prevede la comminazione della diretta espulsione dal territorio italiano. Si prevedono reazioni da parte dell'ONU. Pillay sottolinea di non escludere che l'Onu possa chiedere all'Italia di modificare la legge. Io reputo che questi siano i reali e sussistenti elementi che gettano disonore e vergogna contro il nostro Paese, che si macchia di esprimere una classe, se così si può dire, dirigente che promuove provvedimenti che testimoniano il peggiore razzismo e la peggiore discriminazione nei riguardi di comunità sociali, diverse per origine e per caratteristica, ma unite dalla necessità di essere considerate parimenti alle altre categorie sociali in diritti e opportunità.

Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano