.: Il Blog di Antonella Fachin

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Baschi azzurri con il cuore nero: ecco chi c'è dietro i Blue Bere
Si usa il termine "volontari" con riferimento ai Blue Berets.
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Incominciamo a dire che i Blue Berets saranno volontari... ma l'associzione si intasca 220.000 euro (mezzo miliardo delle vecchie lire!) di soldi pubblici!!! COMPLIMENTI!!! e meno male che non è a scopo di lucro!!!
Io ho fatto per anni volontariato... ma le associazioni non si sono mai intascate così tanti soldi pubblici!!!
Aggiungo qualche ulteriore considerazione.
Durante una recente assemblea cittadina in zona 4 il vice sindaco De Corato si è rifiutato di dare risposte ai cittadini sulla mancanza di luoghi di socialità, per giovani e per anziani, di eventi zonali che possano diffondere quello spirito di comunità che è il miglior antidoto contro la solitudine, l’emarginazione e la trasformazione della periferia come quartiere dormitorio, senza spazi e luoghi per il tempo libero delle famiglie e dei ragazzi.
In compenso De Corato ha presentato il BLUE BERET seduto al suo fianco come il rimedio contro i mali dell’insicurezza: una ronda di Blue Berets avrebbe a breve percorso le vie Salomone, Mecenate e dintorni e tutti si sarebbe sentiti rassicurati.
Personalmente ritengo che l’ordine pubblico sia e debba rimanere appannaggio delle Forze dell’ordine, alle quali non vanno ridotte le risorse, ma al contrario vanno potenziate per avere delle Forze dell’ordine all’altezza dei loro compiti. Agli enti locali spetta, invece, fare prevenzione mediante investimenti sul territorio, dato che la “sicurezza” è l’ultimo anello di una lunga catena e pochi soggetti si preoccupano degli anelli che stanno prima per prevenire i disagi e le reazioni di rifiuto ed emarginazione: la scuola, i centri socio-educativi, i centri psico-sociali, i luoghi di aggregazione e di socialità, per non rischiare di intervenire quando i “buoi sono scappati dalla stalla”.
Il Comune sta da anni venendo meno a questi suoi obblighi e rincorre i buoi o meglio, fa finta di rincorrerli! La vera criminalità rimane “sconosciuta” a nostri politici di centro destra, dato che –nonostante le evidenze di infiltrazioni malavitose in molte attività imprenditoriali- continua a negare la necessità di una presa di coscienza politica del fenomeno; infatti, la commissione antimafie, fortemente voluta dalle opposizioni, è stata sciolta!
In città cosa è rimasto?!? E’ rimasto l’impegno del vice sindaco De Corato a tenere in palmo di mano i “suoi” Blue Berets come unica soluzione a tutti i mali delle periferie.
Ma chi sono questi Blue Berets? Ecco un articolo molto illuminante, pubblicato si repubblica online.
Un'altra conferma della pericolosità di queste ronde. Che siano nere o verdi poco cambia...il lupo (o la lupa romana?) perde il pelo ma non il vizio!
Pare che il servizio, che ci costa ben 220.000 euro (mezzo miliardo delle vecchie lire!), sia stato sospeso……
Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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di Franco Vanni
http://locali.data.kataweb.it
L'uomo che guida le ronde regolari, che il vicesindaco Riccardo De Corato definisce «un contributo importante per la sicurezza delle fasce più deboli e indifese», appartiene a un movimento politico che per simboli ha l'aquila imperiale e il sole nero, stemma del misticismo nazista. E Scavo non è solo. Altro ex iscritto al Msi passato anche per i Blue Berets è Riccardo Sindoca, accusato nel 2005 dalla procura di Genova del tentativo di costituire un servizio segreto parallelo. Sul banco degli imputati c'era anche Saya, fondatore del partito. L'inchiesta è ancora aperta. Sulla tessera di iscrizione ai berretti blu, del 3 marzo 2004, Sindoca è registrato con il grado di "Colonnello".
A provare invece l'appartenenza di Scavo al Msi, oltre a tessera e modulo di adesione, c'è la conferma di Maria Antonietta Cannizzaro, presidente del partito: «È un nostro dirigente nazionale - dice - non partecipa più alla vita del movimento, ma non avendo restituito la tessera resta in carica fino al 2013».
(04 luglio 2009)