.: Il Blog di Alessandro Rizzo

« | Aprile 2025 | |||||
---|---|---|---|---|---|---|
Lun | Mar | Mer | Gio | Ven | Sab | Dom |
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | |
7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 |
14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 |
21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 |
28 | 29 | 30 |
La Movida universitari: pochi spazi, alti i prezzi, molti divieti
In questi primi giorni di sole le serate per diverse studentesse e diversi studenti si prospettano essere prime occasioni e opportunità di svago e di incontro, di conoscenza, fuori dallo studio e dalle ore dedicate alla ricerca scientifica, alla preparazione degli esami. I Botellon, le feste organizzate direttamente in forma autogestita dagli stessi ragazzi, ricordiamo quelle che vengono "celebrate" in Piazza Leonardo Da Vinci, oppure quelle presenti nei fine settimana presso le Colonne di San Lorenzo, sono luoghi e scenari urbani che diventano scenografie per "young party" notturni. La conflittualità, in una città diventata sempre più insofferente a tutto ciò che devia dalla routine quotidiana consueta, tar categorie è alimentata da un'amministrazione comunale che, anzichè prevedere e provvedere a dare risposte opportune e adeguate, soprattutto condivise, alle diverse necessità, definisce delibere e circolari all'insegna delle chiusure e dei transennamenti, degli isolamenti e delle proibizioni, divieti, in un'ottica che insterilisce e invecchia Milano.
Paolo, nello stesso articolo, un ventunenne studente di giurisprudenza che viene da Lecco, denuncia espressamente gli alti prezzi dei locali presenti nella Milano notturna e la volontà di evitare di pagare alti costi per poter rivendicare spazi e luoghi dove passare ore liete e in compagnia. Molti ragazzi vivono gli spazi offrendo birra a basso costo e mettendo ad alto volume la musica dalla propria automobile, creando, così, veri e propri intrattenimenti spontanei in piena strada.
Esiste un problema a Milano: la città non riesce a ospitare persone giovani con la voglia di ballare a basso costo. La movida meneghina difetta di un classismo senza ritorno: chi può ha le porte spalancate degli spazi commerciali del mercato del divertimento, mentre chi non può deve arrabbattarsi a ricercare spazi e offerte per trascorrere ore in serena compagnia. L'amministrazione comunale ha fallito anche in questo ambito, ormai da tempo. Sono convinto che tra qualche settimana il problema della movida milanese si riverserà sulle pagine dei maggiori media, senza avere risposte giuste e condivise da parte dei diretti responsabili del governo della città. Le disposizioni saranno come sempre l'aumento dei controlli della vigilanza urbana, giusti ma iniqui se rimangono essere gli unici strumenti di risoluzione di un disagio complesso, i transennamenti e la "privatizzazione" sicuritaria delle piazze, le più belle che la città possa offrire, i divieti di vendita di determinate bevande in determinati orari in determinati contenitori. Una città è europea quando riesce a fare convivere diversità in un contesto municipale partecipato e condiviso: altrimenti diventa luogo di esclusione, di emarginazione, di intolleranza, di paura, di timore, di individualismo egoistico, di sospetto, di autoreferenzialità. Una città europea riesce a dare risposte plurali a interessi diversificati: dare opportunità, occasioni di crescita collettiva e personale, offerte culturali differenti e molteplici, plurali, momenti di espressività libera e autonoma, di creatività progressiva.
Dicevamo qualche anno fa di riempire le piazze di iniziative artistiche, teatrali di strada, di arte libera e accessibile: l'amministrazione comunale cosa ha provveduto di fare e predisporre in merito?
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo per Milano - Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano