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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Domenica, 10 Agosto, 2008 - 00:37

Lituania: atti discriminatori contro comunità LGBTQ

Negli ultimi anni le autorità lituane si sono sempre più frequentemente e apertamente espresse in maniera omofobica e discriminatoria nei confronti della comunità di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt).

Nel 2007 il Sindaco di Vilnius, Juozas Imbrasas, non ha concesso il permesso al transito nella capitale del tour denominato "For diversity. Against discrimination", facente parte della campagna organizzata dall'Unione Europea contro la discriminazione per il "2007 anno delle pari opportunità per tutti" che aveva già fatto tappa in 19 Stati dell'Unione.
 
Il Sindaco ha anche sostenuto la decisione degli autisti dei bus locali di non guidare quei mezzi sui quali erano stati affissi slogan in favore dei diritti delle persone Lgbt, affermando che "avendo come priorità la famiglia tradizionale, e cercando di promuovere tali valori, disapproviamo la pubblica manifestazione di "idee omosessuali" nella città di Vilnius".

Nello stesso anno il Consiglio comunale della città ha vietato una manifestazione in supporto dei diritti umani, inclusi quelli Lgbt, motivando la decisione con "ragioni di sicurezza". In proposito la Commissione europea ha commentato tale divieto affermando che "la decisione delle autorità cittadine mostra quanto ancora debba essere fatto per cambiare il comportamento e le attitudini nei confronti dei gruppi discriminati, nella promozione della consapevolezza della diversità".
Il Consiglio comunale si è anche rifiutato di concedere il permesso di far temporaneamente posizionare una bandiera arcobaleno, simbolo della comunità Lgbt, nella Town Hall Square. A tale evento avrebbero dovuto prendere parte più di 200 attivisti Lgbt di 40 differenti Paesi, presenti in città per partecipare ad una conferenza sui diritti Lgbt organizzata dall'Associazione internazionale di lesbiche e gay (Ilga) in collaborazione con altre associazioni locali. Il rifiuto è stato motivato dicendo che i lavori che si stavano effettuando nella piazza avrebbero reso il luogo poco sicuro.
Fra il 2007 e i primi mesi del 2008 il Parlamento lituano ha preso in considerazione la possibilità di introdurre una legislazione volta a impedire "la propagazione dell'omosessualità" tra i bambini. La modifica legislativa riguarderebbe un emendamento alla legge sulla "Protezione dei minori contro il dannoso effetto dell'Informazione pubblica". La legge, al momento, fa riferimento alla riproduzione di violenze fisiche, psicologiche o atti vandalici; la rappresentazione di morti o di corpi crudelmente mutilati e di informazioni che possano destare paura, orrore o che incoraggino l'automutilazione o il suicidio. L'emendamento vorrebbe porre l'omosessualità sullo stesso piano. Chi ha avanzato la proposta ha così spiegato l'azione: "La diffusione di un orientamento sessuale 'non tradizionale' e l'esposizione ad informazioni contenenti una positiva visione delle relazioni omosessuali può causare conseguenze negative per lo sviluppo fisico, mentale e soprattutto morale, dei minori".
Amnesty International ritiene che tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o dall'identità di genere debbano avere uguale accesso ai diritti umani.

Firma la petizione accedendo all'url

http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/772