.: Il Blog di Alessandro Rizzo

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Il 13 settembre tutti a Roma per i Cinque
Uno stato è aggredito, uno stato indipendente, autodeterminato. In Afghanistan gli USA hanno generato una guerra di aggressione senza senso e senza risultati, ammesso che una guerra comporti risultati ma, bansì, solamente distruzione e devastazione, offese permanenti e irreparabili. La motivazione, quella ufficiale, è stata addotta nella volontà di perseguire i talebani, accusati di essere autori degli attentati alle Torri Gemelle, le Twin Towers. Una decisione è stata presa totalmente avulsa dai meccanismi di democrazia e di confronto multilaterale internazionale, quello che vede nell'ONU la propria sede specifica e consona, nel rispetto dei diritti dei popoli e dell'umanità. Tutto il mondo si è mobilitato in una guerra insensata, omicida, disastrosa e che, ora, sta generando una spirale senza fine, non riuscendo a vedere quale sia la soluzione alla medesima. La regola vale solamente quando il soggetto di un'aggressione sono gli USA, o gli stati amici. Se l'aggressione vede come vittima un paese altro, magari non amico, magari inviso dall'amministrazione statunitense, abbiamo altri scenari, altri comportamenti. La guerra di aggressione diui Cuba è vittima da 50 anni non è neppure comunicata e resa pubblica dai media internazionali. Cuba soffre di violazioni drammatiche della propria pace e quiete civile, a causa di atti terroristici destabilizzanti. Una delle vittime è anche un nostro giovane connazionale: ma ci sono donne, uomini, bambini, anziani, che vedono la propria esistenza messa in pericolo da un terrore e da una paura creata da veri attentati sanguinari.
Cinque cubani hanno denunciato tutto questo e hanno cercato di evidenziare e perseguire le organizzazioni autrici di questi efferati crimini. Sono incarcerati nelle prigioni degli USA, mentre gli esecutori e i mandanti di questi crimini contro Cuba sono liberi di agire e di muoversi. Una strana visione della giustizia. Una distorsione impari e asimmetrica dell'applicazione della pena. Soprattutto se a esserne soggetti sono coloro i quali non hanno commesso nessun reato.
Invito tutte e tutti ad aderire alla Manifestazione del 13 settembre, a Roma, per chiedere il rilascio dei Cinque Cubani arrestati e per denunciare una repressione e uno stato di assedio per uno stato, Cuba, ancora oggi punto di riferimento di una possibile alternativa di sviluppo sociale, umano, economico, civile.
Il testo del manifesto di convocazione della Manifestazione
Il 13 settembre tutti a Roma per i Cinque
Il 13 settembre a Roma avrà luogo una manifestazione nazionale indetta dal “Comitato Italiano Giustizia per i Cinque” a sostegno della battaglia di giustizia e civiltà che cinque patrioti cubani stanno combattendo da dieci anni nelle carceri Usa contro la vergognosa sentenza della giustizia statunitense che li ha ingiustamente condannati a pene spropositate e illegittime.
coordinatore@giustiziapericin
webmaster@giustiziapericinque
“Comitato Italiano Giustizia per i Cinque”
Vicolo Scavolino, 61
00187 Roma