.: Il Blog di Alessandro Rizzo

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La Roma di Alemanno copia Milano
Di certo l'immagine della capitale, la sua impronta più slanciata, il suo magnetismo hanno finito per prevalere su Milano, che al contrario registrava un generale incupimento, un ristagno, un desolante appassimento. Nel suo piccolo, insomma, il sorpasso di Roma sul capoluogo lombardo era apparso come un fatto storico.
Ora succede che la nuova giunta di Gianni Alemanno, nelle sue prime improvvisazioni amministrative, con il piglio demolitorio di chi sta consumando una vendetta e non ragionando nel merito, pezzo per pezzo sta liquidando le scelte del passato e avviando nuove iniziative. Il problema è che sono tutte estratte dal modello milanese. Un copia-e-incolla pigro e anche un pochino grottesco.
Niente più menù etnici nelle scuole comunali, espulsione scolastica per i figli degli immigrati clandestini, eliminazione della notte bianca e infine pedaggio automobilistico per chi vuole entrare nel centro storico. Tutte misure già attive a Milano.
Non sfugge che queste decisioni derivino da un'impostazione politica, un'omologazione cioè tra la destra romana e quella milanese, entrambe reazionarie, entrambe razziste. Ma è anche il ritorno a un'avvilente subalternità del sud nei confronti del nord. Guai ai vinti, insomma.
Quando i Beatles vennero in Italia, a Milano si riempì il Vigorelli mentre a Roma a stento il teatro Adriano. Allora era indiscutibilmente Milano la capitale dell'innovazione. C'era il rock al Derby e il teatro al Piccolo, la Zanzara e la Comune, il Parco Lambro e Radio popolare, Cuore e Smemoranda, lo Zelig e il Leoncavallo. Poi pian piano quella città regredì, modaiola e affarista, culturalmente desertificata. E molti milanesi, se volevano far qualcosa di interessante e divertente, venivano a trovarci a Roma. Dubitiamo che in futuro succederà ancora: ce ne andremo tutti a Parigi o a Berlino.
Resta quest'amarezza tutta romana di ritrovarsi di nuovo sotto l'egemonia milanese. Che peraltro, scusate l'irriverenza, va ad aggiungersi al fatto che è già da due anni che l'Inter vince lo scudetto e la Roma arriva seconda.