.: Il Blog di Alessandro Rizzo

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discorso tenuto il 25 aprile a cinisello balsamo
Drammatiche le parole di un futuro forse probabile ministro, Marcello Dell’Utri, che ha sostenuto: "Se dovessimo vincere noi revisioneremo i libri di storia". E’ preoccupante l’uso strumentale della storia e della cultura da parte del potere. E’ preoccupante che ci sia un vento che voglia negare che quello che è stato, e che è stato drammaticamente tragico, eseguito e voluto da alcuni uomini, sia oggi negabile e sottoposto a revisione nel merito. Dove poter dire studiare la storia perché in futuro l’umanità non ripeta certe barbarie? Si vuole usare alcune tragedie per fini politici e ricordare la Resistenza insieme ad altri fatti che sono totalmente autonomi implica necessariamente il mettere in discussione la dignità e l’autorevolezza storica, civile ed etica che la resistenza ha comportato e ancora porta con sé. La Regione Lombardia ha finanziato un’iniziativa per ricordare le foibe: è vero è fatto storico indiscutibile. Fu una tragedia. Ma è stata letta, come cita la delibera regionale, sotto un’ottica strumentale e faziosa, considerando questa pagina terribile della storia d’Italia e di Slovenia in modo decontestualizzato dal procedere degli eventi: le foibe esistevano prima del 1945, erano state istituite dal regime fascista contro le minoranze slovene del Friuli Venezia Giulia. Un altro esempio di antipatriottismo del fascismo, dove si armano connazionali e concittadini contro altri concittadini, che hanno vissuto insieme la tradizione civica e culturale della stessa terra dei padri, fatta di valori di tolleranza e di eguaglianza.