.: Il Blog di Alessandro Rizzo

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C'è solo un voto utile contro le opere inutili
C'è solo un voto utile contro le opere inutili
di Vittorio AgnolettoBasta fare un confronto con le altre grandi metropoli del vecchio continente. Barcellona, ad esempio, ha 400 metri quadrati di aree pedonalizzate ogni mille abitanti; Milano ne ha 100. La raccolta differenziata non arriva al 30 per cento dei rifiuti smaltiti in città. La rete delle piste ciclabili è inesistente: 5 metri e mezzo ogni 100 abitanti, mentre la media europea è di 56. A Berlino sono stati installati 21.200 Kw di energia solare su edifici pubblici, dalla Madonnina non si vede neanche un pannello solare sui palazzi del centro storico di proprietà statale. Il famigerato Pm10 ha superato il livello consentito dalla normativa vigente per 132 giorni l’anno scorso: il valore più alto in Europa per le polveri sottili. Abbiamo anche la maglia nera per quanto riguarda i consumi idrici e le zone a traffico limitato.
Il pericolo concreto è che Milano diventi un enorme cantiere per sette anni e che l’Expo sia l’espediente per realizzare grandi opere inutili, come nuove autostrade, tangenziali, terze piste a Malpensa.
Infine, siamo di fronte all’ennesima grande opera calata dall’alto sulla popolazione, che non è mai stata consultata in merito alla candidatura di Milano ad ospitare l’Esposizione Universale. Nessun progetto è stato presentato ai territori che ospiteranno il mega evento. E nessuna procedura di valutazione di impatto ambientale è stata quanto meno predisposta affinché i comuni e le istituzioni locali potessero selezionare le opere con i criteri secondo loro più sostenibili.
• “la messa in sicurezza dal rischio sismico e idrogeologico”;
• “un’altra politica dei rifiuti con al centro la riduzione dei rifiuti prodotti, sistemi capillari di raccolta differenziata, rispetto degli obiettivi di riciclaggio”;
• “un piano per migliorare il trasporto dei pendolari: almeno 1.000 treni per i pendolari nei prossimi 5 anni, investire sulle reti ferroviarie urbane e su nuove linee metropolitane e tranviarie”;
• “un grande piano per l’adeguamento e la sicurezza delle strade statali”;
• “il sostegno, nel campo del trasporto merci, con regole, tariffe ed incentivi, allo sviluppo delle vie del mare, dell’intermodalità e del trasporto ferroviario”.
Un programma che necessita di un voto utile contro opere inutili, in favore di una “riconversione ecologica della società e dell’economia”.