.: Il Blog di Alessandro Rizzo

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Antifascismo e Resistenza radici e valori fondanti della Sinistra
Antifascismo e Resistenza radici e valori fondanti della Sinistra Unita
di Antonio Pizzinato
Care Compagne e Compagni,
l’odierna riunione degli ” Stati Generali della sinistra metropolitana milanese” ha l’obiettivo di costruire un soggetto unitario e plurale, nella nostra realtà metropolitana, al fine di contribuire alla realizzazione del soggetto unitario, della Sinistra, a livello nazionale.
E’ un obiettivo che ritengo urgente realizzare e radicare, per tappe, e portare a compimento- al fine di dare una prospettiva strategica, nel XXI secolo- per far vivere i valori del socialismo europeo e dell’equità sociale in una società profondamente mutata sul piano economico-produttivo, multietnica , multiculturale ed in continua rapida trasformazione e globalizzazione.
Quindi, i valori, i principi devono costituire la base, le fondamenta della sinistra, unita e plurale, che vogliamo rapidamente costruire nella nostra metropoli milanese. E, in questo modo, essere dei veri protagonisti e contribuire a realizzarla in Italia ed in Europa.
Uno di questi principi e valori fondanti ritengo debba essere l‘Antifascismo, la Resistenza, che sono implementati nella Costituzione Repubblicana ed espressi in modo preciso, a partire
dall’art.1:
” L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”
E negli altri articoli:
art.2:
“…..riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo…..”
art.3:
“…..tutti i cittadini hanno pari dignità….e sono eguali……., senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche e condizioni sociali…..”
“… la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale….”
Art.4: ” La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto…….”
Art 11:
” L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e….come mezzo di risoluzione di controversie internazionali ….”
Ho richiamato, per brevità, solo questi articoli della Costituzione, nata dalla lotta di liberazione(che ha visto i lavoratori e i cittadini della nostra Regione tra i principali protagonisti) perché, con puntualità, indicano ( come molti altri) i principi e valori dell’Antifascismo.
Quindi assumere questi valori e principi come base della sinistra unita - plurale e democratica- che assieme intendiamo costruire, significa impegnarsi affinché gli stessi valori e principi siano rispettati ed attuati.
Per farlo, per renderli operati, è innanzitutto necessario farli conoscere, a partire dalle scuole, dalle Università, a tutti gli italiani,- avendo coscienza e considerato che oltre l’80% degli italiani non era ancora nato al momento della Liberazione e dell’approvazione della Costituzione avvenuto sessant’anni fa il 23 Dicembre 1947- poiché siamo in presenza di uno scadimento della partecipazione e della conoscenza di detti valori e dell’Antifascismo.
Oltre agli aspetti riguardanti la non generale attuazione dei principi di eguaglianza - in particolare per le nuove generazioni e per i cittadini in età matura- siamo in presenza di fatti, atteggiamenti, proposte, iniziative che, in concreto, negano questi valori, li contraddicono, oppure che li vogliono limitare o cancellare. Questi atti si aggiungono al revisionismo storico.
Si tratta di aspetti, di fatti e di iniziative che non solo, spesso, sono sottovalutati e che il sistema informativo ignora, ma che vengono considerati come episodi inerenti al cosiddetto “bullismo”. Questo benché siano fatti, atteggiamenti e comportamenti vietati dalla Costituzione ( come la ricostituzione del Partito fascista) con sentenze dei Tribunali che li hanno condannati. Episodi sui quali sta indagando la Magistratura.
Richiamo alcuni fatti od episodi molto significativi a questo riguardo:
Quindi, l’attuale Governo ( come ha denunciato, sulla “Provincia Pavese” il Presidente dell’Associazione Partigiani Cristiani ) è per approvare una legge che prevede di dare le onorificenze parificando partigiani, deportati e “repubblichini di Salò”, purchè abbiano fatto tre mesi di militare prima del settembre del 1943 nell’esercito italiano?
Quindi è indispensabile una iniziativa dei nostri parlamentari , a partire dal Senato, perché non avvenga una tale vergogna, ma si presentino proposte di legge adeguate per assicurare una onorificenza ai partigiani combattenti - in occasione del 60° della Costituzione- ed a garantire, ai partigiani combattenti, che non hanno redditi adeguati per una esistenza dignitosa o sono non autosufficienti, una assistenza pubblica adeguata.
Avviandomi alle conclusioni di questo mio intervento, desidero sottolineare che non basta condannare gli atti di violenza, i rigurgiti neofascisti , i tentativi di parificare repubblichini e partigiani o contrastare il revisionismo storico sulla natura e lo svolgimento della Resistenza, oppure operare per porre fine ai silenzi del sistema informativo. Bensì, bisogna operare per costruire una nuova stagione di iniziativa che faccia vivere i valori della Resistenza attuando la Costituzione.
Contemporaneamente, dobbiamo assumere l’antifascismo come valore costitutivo nella costruzione della Sinistra Unita, operando su tutti i fronti ed a tutti i livelli, sia Istituzionali ( dal Parlamento alle Regioni, Province e Comuni) che nella società e nelle organizzazioni politiche e sociali. In particolare:
Dobbiamo, quindi, operare nella costruzione dell’unità, nella pluralità della sinistra, facendo vivere i valori dell’antifascismo e della resistenza come cultura e conoscenza dei cittadini a partire dalle nuove generazioni. Questo a partire da Milano, capitale dell’antifascismo, della lotta di liberazione e Medaglia d’Oro alla Resistenza.