.: Il Blog di Alessandro Rizzo

« | Aprile 2025 | |||||
---|---|---|---|---|---|---|
Lun | Mar | Mer | Gio | Ven | Sab | Dom |
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | |
7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 |
14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 |
21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 |
28 | 29 | 30 |
Ritorna il caso Pasolini. un omicidio politico?
Buona lettura, nel ricordo di un uomo che oggi come oggi diventa contemporaneo e vitale nella sua capacità di analisi e di indignazione etica.
Alessandro Rizzo
"Il fatto che le indagini non vengano riaperte alla luce della rivelazione fatta da Pelosi nel 2005, è sbalorditivo. È il segno che quel clima grigio che ha coperto e nascosto i fatti trent'anni fa, non è affatto passato".
'Siamo tutti in pericolo' è il titolo che l’intellettuale suggerì per l’ultima intervista rilasciata a Furio Colombo prima di morire. Pasolini era un personaggio scomodo, espulso per indegnità morale dal partito comunista, al momento della morte stava scrivendo 'Petrolio' in cui le sue accuse al sistema erano collegate al caso Mattei. Poi ci sono le prove. "Pelosi fu l'esca, non il carnefice" spiega Veltroni. Pierpaolo morì in una pozza di sangue e il suo presunto assassino non aveva neppure una macchia sul vestito chiaro mentre tracce di sangue che non appartenevano né a Pasolini né a Pelosi furono rinvenute all’interno dell’auto. "È palese che si è trattato di un delitto di gruppo, e premeditato" conclude Borgna, l’assessore alla cultura di Roma.