.: Il Blog di Alessandro Rizzo

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OMOFOBIA A MILANO, LETTERA APERTA DI CIRRITO
Gentile sindaca Letizia Moratti,
Lo sa, un cittadino di Milano, Paolo Ferigo, presidente del circolo Cig Arcigay di Milano, è stato aggredito verbalmente e fisicamente da dueenergumeni di una municipalizzata che han provato a dare una svolta alla loro melensa serata dando di mani e in forma delinquenziale contro il presidente. Ferigo che conosco e apprezzo, sapendolo persona mite e di valore per le battaglie che conduce anche in Arcigay, è cittadino di Milano. A questa città continua a dare, come moltissimi omosessuali, non solo crescita economica ma anche valori che spesso questa città non sa neppure riconoscere. Il Cig, come spero saprà, svolge attività di volontariato e di sostegno a favore di coloro che non hanno diritti ma solo doveri; a favore di persone sieropositive o che si sentono sole e in pericolo in una città come Milano. Paolo è stato aggredito perché omosessuale, come avviene per tanti altri Paolo omosessuali che non hanno il coraggio di ribellarsi e denunciare atti contro la loro persona. Tutto questo, gentile sindaca, avviene nella città da Lei governata.
celebrato a Milano da più di duecento delegati. Non se ne è dimenticato il Presidente della Repubblica che ha fatto pervenire un suo messaggio; sono arrivati a Milano le ministre Barbara Pollastrini ed Emma Bonino; Piero Fassino, Franco Giordano, Enrico Boselli, Cesare Salvi e tante altre personalità venute a dare testimonianza e non solamente presenza politica. Lei, prima cittadina, occasione ghiotta per dialogare con una fetta importante di suoi amministrati ed illustri ospiti, ha pensato bene di registrarsi tra gli assenti ingiustificati: neppure una riga scritta rivolta a quella importante assise. Perché? Che succede in questa città che non riconosce più i suoi cittadini migliori, anche omosessuali? Non è vero che un sindaco, una volta eletto, deve essere amministratore e tutelatore dei diritti di tutti i suoi cittadini? Perché lei, donna, manager, politica, sensibile da sempre alle tematiche antidiscriminatorie, ci guarda come nemici e non come cittadini del suo governo?
Babilonia