.: Il Blog di Alessandro Rizzo

« | Aprile 2025 | |||||
---|---|---|---|---|---|---|
Lun | Mar | Mer | Gio | Ven | Sab | Dom |
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | |
7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 |
14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 |
21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 |
28 | 29 | 30 |
Il popolo dell'antimafia si organizza
Un “contro” e tanti “per”. Un “contro” scandito a chiare lettere, quello contro tutte le mafie, al quale si legano parimenti tanti piccoli e coraggiosi “per”, percorsi di libertà e cittadinanza, legalità e giustizia, esperienze e proposte che il popolo dell’antimafia civile convocato da don Luigi Ciotti ha elaborato e messo in rete nella tre giorni degli Stati generali dell’antimafia conclusisi formalmente a Roma domenica, ma che di fatto continueranno ad essere portati in tutta Italia con la Carovana nazionale antimafia, giunta ormai alla sua undicesima edizione e che quest’anno ha avuto come prima tappa la città di Latina.
Ecco quindi l’idea di creare un organismo di controllo, un osservatorio sull'informazione in tema di lotta alle mafie che funga al tempo stesso da rete di protezione per quei giornalisti di frontiera che da anni sono costretti a subire censure su censure non appena si trovano ad affrontare, che sia sulla carta stampata o nelle redazioni dei telegiornali, tematiche delicate quali quelle della connivenza tra mafia e politica. Ed al tempo stesso occorre puntare sulla qualità dell’informazione antimafia, regione per regione, si avverte la necessità di garantire approfondimenti costanti sul tema.
A tal proposito durante la prima giornata di lavori il Premier Romano Prodi ha promesso l’impegno del governo affinché sia istituita un’Agenzia nazionale per i beni confiscati, richiesta con forza da don Ciotti al fine da rendere più agile l’iter di assegnazione ed il riutilizzo sociale dei beni.
Anche qui, la bellissima risposta della gente, donne, uomini, giovani e bambini ad inondare con la loro valanga di onestà le strade del centro della città a dimostrazione che le mafie non sono solo un problema delle regioni meridionali ma, al contrario, allungano i loro tentacoli in tutto il territorio nazionale. Un esempio? Nettuno, comune sciolto per condizionamento mafioso. E purtroppo non siamo né a Locri, né a Napoli, né a Palermo, ma alle porte della Capitale.