Stop ai parcheggi sotto la Darsena
Stop ai parcheggi sotto la Darsena
L’area trasformata nella discarica della movida tornerà così al suo aspetto originale. Con l’acqua che scorre e il verde tutto intorno, almeno per ora. Del parcheggio si riparlerà, forse, dopo il 2015. «È arrivato il momento di sanare le quattro ferite aperte in città —� ha spiegato il sindaco riferendosi ai quattro parcheggi che hanno accumulato ritardo negli ultimi anni — . La Darsena sarà restituita alla città. Sarà un’area bonificata, verde e riqualificata».
«Non potevano aspettare oltre — ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini — dal momento che per ben quattro volte l’i mpresa ci ha fornito progetti inaccoglibili». Oltre a 300 box per residenti la società aveva chiesto al Comune di prolungare la concessione di 12 anni e alzare le tariffe dei posti a rotazione. Proseguiranno invece gli altri tre parcheggi: piazza Meda verrà aperta in tempo per la Prima della Scala, lo scavo di piazza XXV Aprile terminerà nella primavera del 2011 mentre i lavori in piazza Sant’Ambrogio partiranno entro dicembre per concludersi a fine 2011.
In tre casi su quattro, dunque, si procede. Incredula la reazione dei Comitati dei Navigli che da anni sostengono che i 700 parcheggi a rotazione e i 300 box per residenti non solo non avrebbero risolto il problema ma avrebbero rovinato un luogo storico di Milano. «Sembra impossibile che abbiano cambiato idea — commentano i residenti — visto come sono finite le proteste negli altri casi. Ora è il momento di pensare seriamente al futuro di quest’area».
«È una grande vittoria di tutti quelli che da anni dicono che quel parcheggio è una follia — dice Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd a Palazzo Marino — . Ora bisogna lanciare un concorso di idee per riqualificare l’area rispettando la sua vocazione storica ed eliminare il degrado di cui sono moralmente responsabili i due sindaci che hanno approvato il progetto». Mentre Enrico Fedrighini, dei Verdi, domanda: «Qualcuno chiederà i danni all’amministratore di condominio?» inteso come Albertini.
Una riqualificazione definitiva però ancora non verrà fatta. Il progetto che vinse il concorso internazionale nel 2004 e che doveva ridisegnare la zona alla fine dei lavori del parcheggio dovrà aspettare, perché l’area resta inserita nel piano urbano dei parcheggi. Il che significa che alla fine dell’iter burocratico di revoca della concessione alla Darsena spa — che potrebbe portarsi dietro anche cause legali e richieste di risarcimento — se un privato dovesse presentare un nuovo progetto l’amministrazione potrebbe rifare la gara. E tutto ripartirebbe da capo.
Di certo fino al 2015 non si farà nulla, assicurano in Comune. L’E xpo, acceleratore di tutte le opere infrastrutturali, in questo caso funzionerà da freno perché dalla Darsena dovranno partire le vie d’acqua. Ma il 2015 è lontano e nel frattempo il progetto potrebbe finire in soffitta.
Mozione sulla riorganizzazione servizio bibliotecario
Franz Brunacci - Consigliere Gruppo Misto
Massimo Gentili - Capogruppo La Sinistra
Daniele Olivieri - Consigliere PS - Gruppo La Sinistra
Pierangelo Tosi - Capogruppo Verdi
interrogazioni presentate in seduta di consiglio dell'8 ottobre
20139 Milano tel. 02 884.58400
fax 02 884.58418
Presidente della Commissione consiliare comunale Arredo urbano, Aree verdi, Parchi e Giardini, Decoro e Pubblicità del Consiglio Comunale di Milano;
Assessorato all’Arredo, Decoro Urbano e Verde del Comune di Milano;
del Settore Arredo Urbano del Comune di Milano
pc
della Commissione Territorio del Consiglio di Zona 4 di Milano
Interrogazione in merito al punto all’ordine del giorno della riunione della Commissione consiliare comunale Arredo urbano, Aree verdi, Parchi e Giardini, Decoro e Pubblicità avvenuta mercoledì 23 settembre alle ore 17.30 riguardante l’esame della delibera di modifica del Regolamento comunale sulla pubblicità
Considerato che
Mercoledì 23 settembre si è tenuta una riunione di Commissione Arredo urbano, Aree verdi, Parchi e Giardini, Decoro e Pubblicità del Consiglio Comunale di Milano avente come unico punto all’ordine del giorno l’esame della delibera di modifica del Regolamento comunale sulla pubblicità
constatato che
il punto all’ordine del giorno era già stato esaminato e considerato in una riunione di commissione negli scorsi mesi, e che prevede il proseguimento dell’analisi e della discussione del testo di proposta di delibera volta a modificare il Regolamento Comunale sulla pubblicità, trovando trasversale adesione all’esigenza di normare un ambito, quello delle insegne pubblicitarie commerciali, finora poco definito e privo di limitazioni
preso atto
che diverse interrogazioni si sono succedute e che hanno riguardato in modo dettagliato questioni inerenti la presenza sovrabbondante e permanente di affissioni pubblicitarie in spazi di interesse culturale pubblico, deturpanti aree urbane di dimensione storica, patrimoni artistici, quale l’arco di Porta Romana, sulla cui facciata per diversi mesi sono rimaste intatte installazioni commerciali coprenti una lapide alla memoria di Partigiani della Resistenza
visto che
la presenza elevata di installazioni pubblicitarie senza regole precise e limitative di concessione spazi ha determinato e determina, in vacanza di un’adeguata ed efficace normazione, determina un notevole inquinamento luminoso e aereo
considerato che
nella riunione di consiglio del giorno 10 settembre su mia proposta, sottoscritta da diversi consiglieri, è stata approvata una mozione avente come titolo “Disposizioni amministrative per il rafforzamento di spazi per le comunicazioni istituzionale e sociale (iniziative senza scopo di lucro) sul territorio cittadino”, rientrante come capitolo nella trattazione complessiva dell’esame delle modifiche al Regolamento comunale sulle Pubblicità
Si chiede
- alla Commissione Arredo urbano, Aree verdi, Parchi e Giardini, Decoro e Pubblicità del Consiglio Comunale di Milano quali siano stati i punti affrontati in seduta di commissione, il testo della delibera definito in seduta di commissione, le possibili variazioni apportate rispetto alla versione originale, la conoscenza della versione originale del testo di proposta di delibera;
- alla stessa Commissione consiliare se, durante la fase di discussione, nel proseguimento della trattazione delle proposte di modifica al regolamento, siano stati esaminati punti e capitoli riguardanti la copertura economica e l’individuazione dei criteri per definire un adeguato e necessario ampliamento degli spazi di comunicazione sociale e pubblica;
- all’Assessorato all’Arredo, Decoro Urbano e Verde del Comune di Milano se sia stato definito un quadro complessivo di proposte per le modifiche al regolamento medesimo, in caso affermativo quali esse siano e se siano stati definiti provvedimenti utili e funzionali a garantire interventi tempestivi per rimuovere situazioni intollerabili dal punto di vista urbanistico, nonché se siano stati definiti criteri per l’individuazione di un ampliamento degli spazi di comunicazione sociale e pubblica;
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano
20139 Milano tel. 02 884.58400
fax 02 884.58418
Alla cortese attenzione del
Assessorato alla Salute del Comune di Milano;
Assessorato alla Mobilità, Trasporti, Ambiente del Comune di Milano;
Settore Ambiente del Comune di Milano;
Settore Sistemi Integrati per i Servizi e Statistica;
Settore Salute del Comune di Milano
Interrogazione in merito ai provvedimenti in materia sanitaria e in materia ambientale apportabili e da apportare in riferimento al dato statistico inerente un forte aumento degli accessi giornalieri ospedalieri di pazienti affetti da disturbi «potenzialmente correlabili all’inquinamento»
Preso atto
Da un’indagine effettuata da uno studio, sostenuto da un finanziamento del Comune di Milano condotto in cinque ospedali, precisamente San Carlo, San Paolo, Niguarda e Policlinico, si registra un aumento negli ultimi mesi dei ricoveri ospedalieri per pazienti affetti da patologie inerenti le vie respiratorie, tosse, asma, bronchiti, polmoniti, attacchi di cuore, ictus, imputabili “potenzialmente all’inquinamento”
Precisamente si considera che
Ogni giorno si registra una media di 73 accessi aventi come causa disturbi della tipologia patologia sopra descritta e che tale dato è stato definito dallo studio condotto nei mesi intercorrenti tra gennaio 2007 e dicembre 2008, nonché occorre sottolineare come la maggioranza degli accessi riguardino pazienti di età molto giovane, spesso bambine e bambini, e di età molto avanzata, spesso anziani
constatato
che sul Corriere della Sera in un’inchiesta effettuata a livello redazionale un campione di cittadine e di cittadini aveva espresso voto negativo nei confronti dell’Ecopass con una votazione pari a 4,8 punti,
considerato che
nonostante in luglio l’ultimo rilevamento del Comune di Milano abbia denunciato, rispetto ai primi sei mesi del 2007, una diminuzione del 14% di ingressi di mezzi privati all’interno della cerchia, i bollettini dell’Arpa, ente preposto alla misurazione della qualità dell’aria, registrano quote di Pm sopra la soglia di limite, soprattutto nelle ultime settimane
si chiede
- All’Assessorato alla Salute del Comune di Milano se fosse già a conoscenza di questi dati preoccupanti e se siano state predisposte misure e provvedimenti, in caso affermativo quali, riguardanti la prevenzione e metodi di precauzione dal contagio, magari tramite campagne informative o intensificando una collaborazione tra gli enti ospedalieri per una efficace azione sul territorio;
- all’Assessorato alla Mobilità, Trasporti, Ambiente del Comune di Milano se sia stato predisposto o preso in considerazione un programma di modifiche inerenti il progetto, ancora in via sperimentale, concernente l’ecopass, magari affrontando integrazioni nelle modalità attuative che possano maggiormente corrispondere ai provvedimenti adottati in altre città europee, di particolare riferimento è la “congestion charge”, adottata a Londra con ottimi risultati in termini di deterrenza all’utilizzo dell’automobile privata e di diminuzione delle emissioni aeree;
- allo stesso assessorato alla Mobilità se siano stati previsti progetti e provvedimenti finalizzati a incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi di trasporto in ambito di mobilità sostenibile, nonché se siano state recepite le istanze, provenienti da diversi consigli circoscrizionali, tra cui il nostro, riguardanti la richiesta di ampliamento ed estensione delle zone coperte dal servizio di Bike sharing, provvedendo anche a garantire stazioni di servizio per ciclisti, come attuato in diversi comuni italiani e lombardi, tra cui Sesto San Giovanni, San Donato Milanese e Bergamo
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano
20139 Milano tel. 02 884.58400
fax 02 884.58418
dell’Assessorato all’Educazione del Comune di Milano;
del Settore all’Educazione del Comune di Milano;
del Vicesindaco del Comune di Milano con delega alla sicurezza, Riccardo Decorato;
della Commissione Educazione del Consiglio di Zona 4 di Milano;
del Consiglio di Zona 4 e delle sue componenti;
del Comando della Polizia Municipale di Zona 4 di Milano;
pc: della Commissione Sicurezza del Consiglio di Zona 4 di Milano
Considerato che
Il sottoscritto ha presentato un’interrogazione discussa ampiamente in consiglio con la presenza di alcune insegnanti e rappresentanti dei genitori delle scuole primaria di Viale Puglie e Pezzani di Via Martinengo in merito all’ingresso di agenti del commissariato e della digos nei locali delle due scuole e in merito a preoccupanti ridimensionamenti previsti sull’organico delle scuole primarie e secondarie di primo grado previsti a Milano
Visto che
In data 31 luglio è stata recapitata al presentatore del testo, il sottoscritto, una risposta da parte della Direzione Centrale Famiglia, Scuola e Politiche Sociali – Settore Servizi per Minori e Giovani del Comune di Milano in cui viene sottolineato che “gli organici delle scuole pubbliche sono di competenza del ministero della pubblica istruzione che li determina attraverso i propri uffici periferici ufficio scolastico regionale della Lombardia”
Preso atto che
Viene inoltre sottolineato nella lettera di risposta che “l’amministrazione può chiedere un confronto per conoscere le eventuali problematiche che potrebbero intervenire attraverso la nuova determinazione degli organici”, puntualizzando che “nulla può per la determinazione dei contingenti”
Constatato che
Non è stata fatta menzione alcuna circa il punto nodale del testo, causa primaria della presentazione dell’interrogazione, ossia l’ingresso di agenti della digos e del commissariato, avvenuto in data di venerdì 22 maggio, nei locali delle due scuole presenti nel nostro territorio circoscrizionale intimanti la rimozione di pannelli informativi, chiaramente e oggettivamente a scopo informativo, riguardanti le conseguenze delle disposizioni ministeriali in materia di ridimensionamenti dell’organico docente e dell’organico amministrativo e gestionale delle scuole primarie e secondarie di primo grado presenti a Milano
Sottolineato che
Il dato preoccupante dell’episodio singolare riguarda, infine, l’interrogatorio, dopo aver fotografato la scuola e i locali interni, da parte degli stessi agenti della Digos a cui sono state sottoposte due insegnanti del plesso di Viale Puglie, di cui nel testo non vengono resi noti i nomi mantenendone l’anonimato per questioni di garanzia e di sicurezza,
in riferimento
alle risposte del settore e della direzione per mano del Dott. Patrizio Mercadante, che ringrazio per avere rispettato i tempi tecnici prestabiliti da regolamento, formulo nuovamente, riferendomi anche alle competenze della Pubblica Amministrazione Comunale puntualizzate nella lettera stessa, la richiesta all’amministrazione comunale ai settori competenti e all’assessorato del Comune di Milano competente in materia di verificare le conseguenze e la portata dei tagli disposti, individuando dove siano previsti e in quale entità influiranno sulla didattica complessiva e sulla garanzia del proseguimento della promozione del diritto allo studio nel suo complesso;
si chiede altresì
- allo stesso Settore e Assessorato se siano state predisposte misure e provvedimenti utili a contenere i possibili danni provocati sulla didattica e sulla gestione delle scuole primarie e secondarie di primo grado, conseguentemente ai ridimensionamenti sostanziali avutisi in materia da parte del Ministero della Pubblica Istruzione;
- All’Assessorato alla Sicurezza, nonché al Vicesindaco del Comune di Milano, Riccardo Decorato, da cui ancora non si sono avuti riscontri in merito all’interrogazione presentata dal sottoscritto, nuovamente, a fronte dei preoccupanti e gravissimi fatti verificatisi venerdì 22 maggio, che non hanno precedenti e che determinano, invece, intollerabili precedenti in merito, ossia l’entrata di agenti della DIGOS all’interno delle strutture scolastiche interessate, se lo stesso ne fosse a conoscenza, quale organo abbia la responsabilità delle disposizioni che hanno determinato l’irruzione degli agenti, se il Comando della Polizia Municipale di Zona 4 fosse stato informato della disposizione stessa, nonché, infine, le motivazioni derivanti da una simile disposizione non tollerabile nell’ambito della garanzia e della tutela dell’autonomia didattica e scolastica, principio fondante l’ordinamento costituzionale repubblicano
Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano
20139 Milano tel. 02 884.58400
fax 02 884.58418
Alla cortese attenzione
del Settore Lavori Pubblici del Comune di Milano;
dell'Assessorato al Territorio del Comune di Milano;
del Settore Territorio del Comune di Milano;
della Commissione Territorio del Consiglio di Zona 4 di Milano;
della Commissione Edilizia del Consiglio di Zona 4 di Milano
Interrogazione in merito allo stato attuale del progetto e dei lavori per la realizzazione della Cittadella della Giustizia
preso atto
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano
Il Times: «Ha gettato vergogna sull'Italia, ora deve dimettersi»
«Silvio Berlusconi ha gettato vergogna su se stesso e sul suo paese con le sue buffonate sessuali e i suoi tentativi di evitare i processi. Ora si deve dimettere»: così il Times in un commento intitolato «Gotico italiano» a corredo dell'ampia copertura dedicata alla bocciatura del Lodo Alfano. L'articolo di cronaca titola: «I giudici danno un colpo mortale a Silvio Berlusconi». La vicenda ha grande spazio su tutti i giornali britannici. Dopo la sentenza della corte costituzionale, i processi contro il premier possono riprendere, dice il giornale: «Berlusconi è ora un imputato che affronta un processo penale».
«Berlusconi può restare al suo posto solo se il suo partito e i suoi alleati lo sostengono - argomenta il quotidiano - Ma sarebbero sciocchi a farlo. La disintegrazione della litigiosa sinistra ha convinto molti elettori che non c'è alternativa a Berlusconi, se l'Italia vuole un governo abbastanza forte da farle attraversare l'attuale, seria crisi. Berlusconi può quindi immaginare di essere ancora piuttosto popolare. È la classica auto-illusione di un uomo che si è convinto della propria propaganda, in larga parte portata dai giornali e dalle stazioni tv che possiede. Un'altra cosa che non ha capito è l'inquietudine generata dalla sua vicinanza con Vladimir Putin e Muammar Gheddafi, e il ridicolo che si è gettato addosso con le sue buffonate sessuali. Molti italiani hanno visto le rivelazioni sulle prostitute con indulgente divertimento. Ma il danno alla reputazione del suo paese, simboleggiato dal rifiuto di Michelle Obama di accettare il suo abbraccio, ha iniziato a mostrarsi: i suoi indici di popolarità hanno iniziato a cadere».
«Berlusconi - conclude Times - ha visto questo, così come la vicenda della corte costituzionale, come un complotto ordito dai suoi nemici politici. Non lo era. È nato dalla seria preoccupazione sull'onestà e la capacità di giudizio di un uomo che guida il governo di un'importante democrazia occidentale. Se il processo di Milano ricomincia, Berlusconi deve, come ogni altro cittadino, apparire in aula. Lì potrà esercitare il diritto di ogni cittadino a difendersi contro le accuse. Resta innocente finchè non sarà provato colpevole. Il processo, comunque, sarà un'enorme distrazione dal suo lavoro di primo ministro. Ha tentato di vivere al di sopra della legge; ora essa lo consumerà. È sicuramente il momento che Berlusconi smetta di mettere i suoi interessi prima di quelli del suo paese. Dovrebbe dimettersi».
www.unita.it
Obbligo di cura paziente in stato vegetativo. La sentenza del Tar
Che differenza fa?
Molta: l'atto ministeriale in questione, seppur viziato rimane in vita e dispiega i propri effetti in via generale, salvo disapplicazioni specifiche operate su casi singoli dai giudici ordinari.
Diverso sarebbe stato se il Tar Lazio avesse riconosciuto la illegittimita' e contrarieta' alle norme costituzionali, annullando per tutti il provvedimento in questione.
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Condominio. Il conflitto d’interessi ...
Quali sono le conseguenze nel caso di una deliberazione assunta con il voto di un condomino in conflitto d’interessi? Prima di ogni cosa è necessario valutare il peso specifico del singolo voto in relazione alle delibera. A norma dell’art. 2373 c.c., infatti, la deliberazione è impugnabile qualora “non si sarebbe raggiunta la necessaria maggioranza” senza il voto di chi avrebbe dovuto astenersi. Bisognerà, quindi, verificare che il voto espresso dal condomino che avrebbe dovuto astenersi non sia stato determinante in relazione a quella delibera. Qualora il voto dovesse risultare decisivo, la deliberazione sarebbe impugnabile.
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Racket case:distinguere tra delinquenti e povera gente
Racket case, Gatti (Altra Provincia-PRC-PdCI): “Distinguere tra delinquenti e povera gente, subito una commissione comunale”
Milano, 6 ottobre 2009. Il Capogruppo in Provincia di Milano per Lista civica un’Altra Provincia-PRC-PdCI, Massimo Gatti, ha partecipato questa mattina al sopralluogo della commissione sicurezza della Provincia di Milano presso le case popolari di via Giorgio Savoia, quartiere Stadera. I consiglieri hanno incontrato i residenti e il Presidente dell'associazione “Sos racket e usura”, Frediano Manzi, vittima di minacce nei giorni scorsi per aver denunciato in un video il racket dell'occupazione abusiva degli alloggi popolari.
“Come ho già fatto la scorsa settimana in consiglio provinciale, ho ribadito a Frediano Manzi la mia solidarietà. – ha dichiarato Massimo Gatti – E’ necessario innanzitutto sviluppare un’azione coordinata delle Istituzioni per fornirgli un aiuto concreto e protezione.
Per essere conseguenti con questa necessità, le destre al governo, invece di impaurire la popolazione con una propaganda continua sulla sicurezza, dovrebbero dare risposte concrete a chi di sicurezza si occupa di professione come i sindacati di polizia che questa mattina hanno protestato davanti alla Questura di Milano contro i tagli.
Dopo sei anni di politica fallimentare di Regione e Comune di Milano sul patrimonio abitativo pubblico, è necessaria una grande azione istituzionale affinché i centinaia di alloggi sfitti vengano da subito sistemati con una manutenzione straordinaria e assegnati.
Noi siamo in prima fila contro l’infiltrazione della criminalità organizzata ed è necessario che tante altre voci e azioni si uniscano a quella di Frediano Manzi affinché non ci sia più alcun alibi per il racket e le occupazioni abusive e tutti gli alloggi occupati dai malavitosi siano liberati a beneficio degli aventi diritto.
In merito a chi ha occupato per necessità invece, il Comune di Milano deve avere la capacità di ascoltare sindacati e comitati inquilini e deve provvedere al più presto all’istituzione di una Commissione, prevista dalla legge regionale 36/08, che valuti attentamente caso per caso.”
Da femminismo a veline "rivoltato il significato delle parole"
Dal femminismo alle veline «Così abbiamo rivoltato il significato delle parole»
di Marisa Ombra da unita.itCredo che tutte siamo rimaste attonite davanti all’operazione culturale che si è svolta sotto i nostri occhi: una operazione che, se non ha cancellato, ha sicuramente stravolto buona parte dell’impianto teorico che ha accompagnato il movimento politico delle donne. Le parole chiave sono state rivoltate. Scoperta del corpo, liberazione sessuale, affermazione di sé, autonomia, identità, desiderio, eguaglianza, differenza, eccetera, hanno preso significati opposti. L’affermazione orgogliosa «il corpo è mio e lo gestisco io» per esempio. Intendeva dire la vergogna e chiudere con l’antica figura della donna oggetto, riposo del guerriero, «regalo fatto da Dio agli uomini ». Era sembrata una svolta irreversibile, l’affermazione di un nuovo senso comune. Nonsipuòdire che le donne non si siano impossessate del proprio corpo. Per farne cosa? Donne immagine e prostitute di lusso hanno fatto di sé una nuova moderna (?) figura del mercato, che procede attraverso l’oculato bilanciamento dei costi e dei profitti, il dosaggio fra servilismo e pretesa di compensi dissociati da ogni personale competenza. Il corpo è diventato impresa da mettere a frutto. Direi che il ritorno indietro è ancora più mortificante del già vissuto. Perché in questa contrattazione uno dei due contraenti ha il potere (anche quando è piccolo potere), l’altra mette sulla bilancia una proprietà massimamente effimera. È questo che volevamo? Com’è potuto accadere? La tendenza non sarebbe inquietante se l’ambizione di avere visibilità e successo attraversoun perverso mercanteggiamento, non fosse diventata l’orizzonte di buona parte di una generazione, il senso stesso della vita, dell’essere donna («mi sento velina dentro» risponde una ragazza all’intervistatrice). E se le ragazze in corsa non fossero spesso accompagnate dalle madri: madri giovani, che hanno visto passare sotto i loro occhi, forse addirittura attraversato, il femminismo.
Da una signora che probabilmente non ha attraversato il femminismo, è venuta una parola che aveva contato molto per le donne di un’epoca segnata dalla soggezione e dall’esclusione: dignità. Avendo nella mente e nel cuore quella parola, una generazione è arrivata a raddrizzare la schiena ed hacominciato a risalire verso la libertà. Ciò che oggi comunica smarrimento e sensazione di impotenza è la perdita di questo sentimento. Perché l’uso programmato del corpo implica una tensione di tutto l’essere, cervello compreso; occupa l’anima. Si realizza così un paradosso: l’autonomia, la capacità di decidere del proprio destino, viene cercata attraverso l’asservimento volontario e la perdita della dignità. Molte di noi, credo, in questi mesi si sono fatte domande e hanno provato vergogna. Sono convinta che quel che manca è la presa di parola collettiva, se non altro per non far mancare una rappresentazione diversa di ciò che una donna vuole e può fare.
adesioni contro la depenalizzazione dell’art. 659 del C.P.
Gentili Cittadini,
è stato da poco pubblicato on-line il seguente link per raccogliere adesioni contro la depenalizzazione dell’art. 659 del Codice Penale (*).
http://firmiamo.it/sign/list/
Il Comune di Milano vorrebbe “affrontare” i disagi determinati dagli elevati livelli di inquinamento acustico attraverso un’importante modifica legislativa.
Da anni chiediamo agli amministratori comunali l’adozione di idonee politiche in difesa dei cittadini e del territorio dei Navigli ma l’Assessore al Commercio Terzi continua a non ascoltarci intraprendendo iniziative che vanno in direzione diametralmente opposta.
Vi invitiamo a sottoscrivere e divulgare la petizione.
Cogliamo l’occasione per segnalarvi che giovedì 8 ottobre 2009 sarà in discussione, presso il CDZ 6, il progetto che prevede la realizzazione di una piattaforma in Darsena, non più per un breve periodo (3 mesi), ma per ben 3 anni e che ospiterà, tra i vari eventi, anche concerti.
Non condividiamo tale progetto.
La Darsena va riqualificata dopo inaccettabili politiche che l’hanno portata a gravi livelli di incuria e degrado.
La Darsena va restituita alla città di Milano tutelando ed enfatizzando le sue caratteristiche storiche e paesaggistiche. Manifestiamo all’Assessore Orsatti – che sarà presente in tale seduta – il nostro disappunto verso un uso - abuso del territorio per servire i ben noti interessi economici che hanno snaturato uno dei quartieri simbolo di Milano.
Cordiali Saluti: I rappresentanti dei Comitati Cittadini dei Navigli
(*) Art. 659. Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone
1. Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a trecentonove euro.
2. Si applica l'ammenda da centotre euro a cinquecentosedici euro a chi esercita una professione o un mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell'Autorità.
QUEST'UOMO OFFENDE NOI DONNE E LA DEMOCRAZIA: FERMIAMOLO
È ormai evidente che il corpo della donna è diventato un’arma politica di capitale importanza, nella mano dei Presidente del consiglio. È usato come dispositivo di guerra contro la libera discussione, l’esercizio di critica, l’autonomia del pensiero. La donna come lui la vede e l’anela è avvenenza giovanile, seduzione fisica, ma in primissimo luogo è completa sottomissione al volere del capo. È lì per cantare con il capo, per fare eco al capo, per mettersi a disposizione del capo, come avviene nelle fiere promozionali o nei dispotismi retti sul culto della personalità. Le qualità giudicate utili per gli show pubblicitari si trasformano in doti politiche essenziali, producendo indecenti confusioni di genere: ubbidienza e avvenenza diventano l’indispensabile tirocinio per candidarsi a posti di massima responsabilità. Diventano il burqa gettato sul corpo femminile, per umiliarlo sulle scene televisive e tramutarlo in arma che ferisce tutti e tutto. Contro questa cretinizzazione delle donne, della democrazia, della politica stessa, protestiamo. Quest’uomo offende le donne e la democrazia. Fermiamolo.
Michela Marzano
Barbara Spinelli
Nadia Urbinati