.: Il Blog di Angelo Valdameri

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richiesta di commissariamento alla Provincia da immobiliare
INTERROGAZIONE
Il sottoscritto Basilio Rizzo, consigliere comunale della Lista Uniti con
Dario Fo, ha appreso oggi dalla stampa che un operatore immobiliare avrebbe
adito l’istituzione di rango superiore (la Provincia) perché ponesse
rimedio ad inadempienze o torti subiti da quella di rango inferiore (nel
caso il Comune di Milano).
Ora che il Comune di Milano non abbia (questa volta) assecondato in modo
rapido e pieno le richieste di un immobiliarista forse è una notizia, ma
non sarebbe una cattiva notizia.
Tuttavia viene messo in discussione il buon funzionamento della nostra
macchina comunale: e questo non mette certo in buona luce Milano e merita
risposte chiare.
Giova altresì ricordare l’omogeneità tra la giunta provinciale e quella
comunale per cui i fatti non possono essere ricondotti a valutazioni
politiche diverse….
E’ allora un modo perché dall’esterno, tramite commissariamento, si possa
ottenere ciò che dall’istituzione competente (in cui è possibile un
controllo democratico dei consiglieri) non è possibile avere?
E la Provincia si presterebbe a questo gioco? (Fra l’altro si creerebbe una
situazione nella quale l’assessore al territorio della Provincia
interverrebbe su un ente del quale fino a prova contraria fa ancora parte!)
In ogni caso il sottoscritto interroga il Signor Sindaco e gli assessori
competenti per sapere:
a quali pratiche si riferiscono i fatti sopra descritti;
quali misure l’Amministrazione intende porre in atto a tutela del
rispetto delle regole.
Inoltre, poiché non sembra potersi escludere l’ipotesi che l’immobiliarista
in questione sia la “importante risorsa della città” che ha comunque
qualche decina di contenziosi con l’Amministrazione comunale, chiede:
se sia possibile verificare il rispetto di tutte le convenzioni tra
società riconducibili a quell’operatore ed il Comune di Milano;
se esista la possibilità che i consiglieri comunali, ovvero i cittadini,
possano chiedere alla Provincia di intervenire laddove
l’Amministrazione comunale non è riuscita ad ottenere il rispetto di
impegnative e di convenzioni firmate da società del suddetto
operatore.
Milano, 15 settembre 2009

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