user error: Unknown column '315milano' in 'where clause'
query: SELECT bc.*, buc.weight
									FROM blog_categories bc, blog_user_category buc
									WHERE buc.uid = 315milano AND buc.catid = bc.catid
									ORDER BY buc.weight in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '315milano' in 'where clause'
query: SELECT *
									FROM blog_blocks
									WHERE uid = 315milano AND type = 'candidati'
									ORDER BY weight in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '315milano' in 'where clause'
query: SELECT *
									FROM blog_blocks
									WHERE uid = 315milano AND type = 'links'
									ORDER BY weight in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '315milano' in 'where clause'
query: 	SELECT 	cp.nid AS pagina
												FROM 	users u LEFT JOIN candidati_pagine cp ON u.uid = cp.uid 
												WHERE	u.uid = 315milano in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
user error: Unknown column '315milano' in 'where clause'
query: SELECT nid FROM node WHERE uid = 315milano AND type = 'blog' in /mnt/data/sites/partecipami/includes/database.mysql.inc on line 66.
Il Blog di Antonella Fachin | www.partecipaMi.it
warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /mnt/data/sites/partecipami/includes/common.inc:386) in /mnt/data/sites/partecipami/themes/com06/globals/cookies.php on line 34.

.: Eventi

« Luglio 2024
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        

.: Ultimi 5 commenti


Nessun commento...

.: Il Blog di Antonella Fachin
Giovedì, 29 Gennaio, 2009 - 17:11

prove incontestabili dell'utilizzo di fosforo bianco a Gaza

Gruppo Consiliare La Sinistra

Consiglio di Zona 4 Milano

via Oglio, 18
20139 Milano tel. 02 884.58400
fax 02 884.58418

Milano, 29 gennaio 2009

Alla c.a.
Della Presidenza del Consiglio Comunale di Milano;
del Consiglio di Zona 4 di Milano e di tutte le sue componenti

Comunicazione

prove incontestabili dell'utilizzo di fosforo bianco rilevato dai ricercatori di Amnesty international a Gaza

"I soldati (israeliani) hanno bombardato la casa e ucciso mia madre, mio padre, la mia bambina e 25 altri componenti della mia famiglia. Perché? Noi non siamo Hamas, non siamo combattenti. Perchè ci hanno fatto questo?"

[Salah Sammouni, Gaza - Gennaio 2009]

La comunicazione che abbiamo fatto come Gruppo La Sinistra lo scorso Consiglio di Zona del 15 gennaio di devolvere il gettone di presenza della seduta a cause in solidarietà alle popolazioni civili della Striscia di Gaza, era conseguente all'aggressione israeliana alla popolazione civile nei riguardi soprattutto delle bambine e dei bambini vittime primarie di una violenza efferata e di un crimine contro l'umanità.

Con il fragile cessate-il-fuoco in atto ora a Gaza e nel sud d'Israele, diventano sempre più chiare le dimensioni della devastazione provocata nelle ultime settimane.

Amnesty International ha rivelato in questo ultimo periodo di maggiore possibilità di verifica e di analisi la presenza di armi al fosforo utilizzate dall'esercito israeliano e causanti danni irreparabili sulle popolazioni colpite.

I ricercatori di Amnesty International, pertanto, in visita a Gaza e nel sud d'Israele hanno rinvenuto prove dei crimini di guerra e di altre gravi violazioni del diritto internazionale compiuti da tutte le parti in conflitto.

 

“Le operazioni militari israeliane a Gaza hanno causato la morte di centinaia di civili palestinesi, devastato le infrastrutture e provocato una catastrofe umanitaria. Alcuni attacchi sono stati diretti ai civili o a strutture civili nella Striscia di Gaza, o sono risultati essere sproporzionati”, si legge nel rapporto di Amnesty International.

Si rivela, infine, da parte delle ispezioni e delle ricerche promosse dai ricercatori di Amnesty International, l'uso indiscriminato di fosforo bianco contro i civili palestinesi in aree densamente popolate di Gaza, come anche viene testimoniato da parte del responsabile del reparto ustioni del principale ospedale di Gaza in cui si denunciano pazienti, tra cui bambini, ricoverati con ustioni causate da fosforo bianco che non riuscivano a rimarginarsi.E' stabilito a livello internazionale che l'uso ripetuto e indiscriminato del fosforo bianco è un crimine di guerra.

Così come è crimine di guerra il lancio indiscriminato di razzi da parte di Hamas e altri gruppi armati palestinesi che ha causato la morte di diversi civili israeliani.

Amnesty International, si legge nell'appello, chiede alle Nazioni Unite, e in particolare al Consiglio di Sicurezza, di intraprendere azioni immediate per accertare le responsabilità di tutte le parti in conflitto riguardo le violazioni del diritto internazionale. Il Consiglio di Zona 4 faccia propria una proposta verso il Consiglio Comunale affinchè si possa intraprendere un'iniziativa verso il Parlamento italiano e il Governo italiano affinchè si facciano promotori di tale proposta e appello presso le autorità internazionali.

Alessandro Rizzo

Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra

Consiglio di Zona 4 Milano

Mercoledì, 28 Gennaio, 2009 - 17:15

stato di attuazione wireless e Open Source

MOZIONE

stato di attuazione della connessione wireless e dell'utilizzo del software Open Source (OSS) nell'ambito del decentramento Settore Zona 4

considerato che

il Progetto Milano Wireless presentato a Palazzo Marino dai gruppi consiliari del centrosinistra e dell’assessore all’Innovazione Luigi Rossi Bernardi, nel marzo 2007, prevede la copertura di ampie zone della città e lo stanziamento di 17 milioni di Euro, e che al momento solo una parte del progetto è divenuta operativa

constatato

che nella proposta erano previsti 4 mila punti di accesso nell'arco di un biennio, individuando i diversi luoghi dove apporre le antenne quali lampioni, semafori degli incroci (700), scuole e sedi universitarie (300), biblioteche, punti di ritrovo di giovani e anziani e centri sportivi (170), parchi e giardini pubblici (50), fermate dell'ATM, compresi i tunnel delle tre linee metropolitane, già cablate, ponendo come data ultima di completamento del progetto il 2009

si evidenzia

che nel progetto, di cui si era disposto un emendamento a firma del consigliere del PD Davide Corritore nell'ambito della Relazione Previsionale e Programmatica di Bilancio 2007/2009, si garantisce una banda ad alta velocità grazie al collegamento con la fibra ottica di Metroweb, che oggi copre il 95% del territorio, in una città, quale Milano, che rappresenta l'area più dinamica del paese, ospitando il 13% delle imprese italiane attive nell'ICT

viste

le esperienze amministrative condotte da comuni di diverso calibro sul territorio nazionale, da ultimo quello di Venezia che tramite delibera ha avviato il piano di estensione, già in fase attuativa, della connessione wireless su tutto il territorio lagunare, nonché il caso riguardante la Provincia di Roma, dove si sta discutendo l'avvio di un piano per un'uguale estensione su tutta la superficie di competenza amministrativa

PQM

Si chiede

  • Alla Direzione di Settore Nuove Tecnologie e all’assessorato alle Nuove Tecnologie di provvedere a dare avvio al completamento del progetto iniziale, attivando canali condivisi con la cittadinanza e i Consigli Circoscrizionali presenti sui territori del decentramento, come è avvenuto per il Comune di Venezia, nell'individuazione delle località dove attivare “hotspot”, ossia le centraline da cui poter accedere per la connessione a internet senza fili, tecnicamente detta wi-fi;

  • Alla Direzione di Settore Nuove Tecnologie e all'Assessorato alle Nuove Tecnologie di avviare il completamento nei tempi previsti dal progetto e dalla proposta, e l'individuazione di un unico ente gestore del servizio a cui appaltare la fase di amministrazione della rete wi-fi

  • Al Consiglio di Zona 4, in virtù della delibera approvata all'unanimità il 31 maggio 2007, su proposta del testo della mozione “attivazione sul territorio circoscrizionale della proposta, approvata dal Consiglio Comunale tramite l’emendamento alla Relazione previsionale e programmatica di Bilancio 2007/2009, di estensione e implementazione della connessione wi-fi” presentata dal sottoscritto, di attivare questo percorso di monitoraggio delle aree dove attivare antennine di connessione a internet senza fili, wireless, tramite il coinvolgimento massimo dei diretti interessati alla stessa estensione, i residenti della circoscrizione, utenti primari del servizio gratuito, nonché i consigli delle zone limitrofe affinché si possa garantire uno sviluppo omogeneo e più equilibrato dell’accesso alla rete in banda larga, su una fascia di territorio più ampio

viene, infine, chiesto

  • al Settore Decentramento del Comune di Milano di dare seguito e attuazione alla delibera, di analogo tema trattato, approvata all'unanimità dal Consiglio di Zona 4, su proposta del sottoscritto, avente come oggetto “Utilizzo del software Open Source (OSS) nell'ambito del decentramento Settore Zona 4”, dove si chiedeva, e dove con la presente si intende rafforzare, di introdurre “da subito sui P.C. in ambiente Windows l’utilizzo di software alternativi agli applicativi più diffusi ... e valutando nel contempo la possibilità tecnica (compatibilità hardware) di aggiornare il vecchio hardware con sistemi operativi open source di comprovata sicurezza (quale Linux);

  • nella stessa delibera, a cui occorrerebbe dare seguito, si propone, infine, di destinare i conseguenti futuri risparmi sui costi delle licenze dei software utilizzati nel settore al finanziamento di corsi di formazione del personale funzionali a fornire le conoscenze opportune e fondamentali per la gestione e l’utilizzo della nuova tipologia di software impiegato

Alessandro Rizzo

Consigliere Gruppo La Sinistra

Consiglio di Zona 4 Milano

Mercoledì, 28 Gennaio, 2009 - 17:14

nuovi contratti definiti da Milano Sport spa con animatori

Milano, 29 gennaio 2009

c.a del Settore Decentramento del Comune di Milano;

dell’Assessorato alle Aree Cittadine del Comune di Milano;

della Direzione di Milano Sport spa;

della Commissione Politiche Sociali del Comune di Milano;

della Commissione Sport e Tempo Libero del Comune di Milano;

della Commissione PMZ/CAM del Consiglio di Zona 4 di Milano;

del Settore Decentramento di Zona 4 di Milano;

del Consiglio di Zona 4 e delle sue Componenti

Interrogazione in merito ai nuovi contratti definiti da Milano Sport spa con le animatrici e gli animatori

Considerato che

Giovedì 22 gennaio sono stati firmati i nuovi contratti definiti da Milano Sport spa che prevedono la durata di rapporto lavorativo secondo la tipologia dei “contratti coordinati a progetto” per un anno, ossia dal momento della stipula fino al 31 dicembre 2009

Si evidenzia

Nello stesso testo del contratto la definizione di nuovi livelli di retribuzione oraria, suddivisi nel loro ammontare in base alle nuove funzioni disegnate, ossia la funzione di “animatore del centro” e la funzione di “referente di centro”, e precisamente 12,75 € per la prima tipologia, 14,40 € per la seconda tipologia

Constatato

che il 18 dicembre 2007 è stato sottoscritto, da diverse consigliere e da diversi consiglieri, tra cui il Presidente della Commissione Politiche Sociali del Comune di Milano, Aldo Brandirali, un Ordine del Giorno collegato alla delibera n° 137 del Bilancio di Previsione avente come oggetto i Centri di Aggregazione Multifunzionale,

dove si afferma

il forte riferimento sociale e aggregativo storicamente interpretato dai Centri sui territori singoli in cui operano, l’offerta gratuita di libero accesso per cittadine e cittadini di ogni fascia generazionale e di reddito ai servizi molteplici da essi elargiti, nonché la qualità professionale di alto contenuto e spessore espressa dalle animatrici e dagli animatori operanti nei singoli centri, unici presupposti per garantire una continuità nell’efficienza e nel valore dell’offerta socio culturale

e dove si invita e impegna

il Consiglio Comunale a definire un progetto di potenziamento e riordino dei CAM presenti in città, avviando percorsi collettivi e partecipati con la stessa utenza, nonché consolidamenti e sviluppi dei centri stessi sul territorio comunale e nell’ambito delle attività socio culturali zonali in cui vanno a operare

constatato

che nel testo della delibera che delinea la convenzione con Milano Sport spa si prospetta una durata della concessione della gestione dei servizi espressi dai CAM, dai CAG e dai Centri Anziani, pari a tre anni, senza identificare percorsi e line guida posteriori sia dal punto di vista organizzativo, sia dal punto di vista amministrativo

si apprende

che è stato indetto da Milano Sport spa un bando di concorso per 9 posti nell’ambito di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, per la cui ammissione alla partecipazione è prevista come condizione di partecipazione la anzianità di servizio

si chiede

  • Alla Società Milano Sport spa quali siano le distinzioni di funzione esistenti tra le due figure previste nel contratto nella parte specifica inerente la determinazione retributiva oraria di animatore di centro e di referente di centro e di prevedere a rendere pubblici i criteri di definizione organizzative, gestionali, anche nell’aspetto delle linee di indirizzo produttive sociali, al fine di valutare la tipologia di servizio garantibile e dei rapporti contrattuali previsti con il personale;

  • Alla Società Milano Sport spa il motivo per cui sono stati dichiarati in alcuni consigli circoscrizionali previsioni retributive orarie differenti da quelle attuate nell’ambito dell’accordo firmato giovedì 22 gennaio, risultando queste ultime nettamente inferiori rispetto alle prime, chiedendo, altresì, al Settore Decentramento Zona 4 se siano stati dichiarati e resi pubblici da parte di Milano Sport spa i livelli di retribuzione definiti per le animatrici e gli animatori della Zona;

  • Al Settore Decentramento del Comune di Milano e all’Assessorato Aree Cittadine del Comune di Milano il motivo per cui si evidenziava un impegno, espresso più volte prima dell’avvio della prima fase contrattuale tra Milano Sport spa e gli animatori, di prevedere una parificazione dei livelli di retribuzione nelle diverse circoscrizioni per gli animatori dei centri, prima differenti e spesso non aggiornati secondo gli indici ISTAT, come è avvenuto per diversi anni, dal 2001 precisamente, per le animatrici e gli animatori della zona;

  • Alla Società Milano Sport spa e all’Assessorato Aree Cittadine del Comune di Milano che cosa si preveda per le animatrici e gli animatori non ammessi al bando di concorso o non selezionati, in merito al loro futuro occupazionale e lavorativo, nonché che cosa si preveda per i medesimi dopo la scadenza dell’attuale contratto siglato, precisamente il 31 dicembre 2009, dato che la tipologia di rapporto rientra nella forma del Contratto Coordinato a progetto;

  • Alla Commissione PMZ/CAM del Consiglio di Zona 4 di indire con urgenza una riunione con all’odine del giorno le questioni presentate attraverso la presente interrogazione, invitando un referente della società Milano Sport spa, al fine di valutare con trasparenza e chiarezza le linee direttive aziendali previste annualmente sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista organizzativo, sia dal punto di vista dei rapporti occupazionali.

Alessandro Rizzo

Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra

Consiglio di Zona 4 Milano

Mercoledì, 28 Gennaio, 2009 - 17:12

attivazione del Progetto e21, stato attuale dell'iniziativa

Alla c.a.
Della Presidenza del Consiglio Comunale di Milano;
Dell'Assessorato alle Aree Cittadine del Comune di Milano;
Dell'Assessorato alla Ricerca, Innovazione, Capitale Umano
Del Settore alle Aree Cittadine del Comune di Milano;
del Consiglio di Zona 4 di Milano e di tutte le sue componenti

Interrogazione: attivazione del Progetto e21, stato attuale dell'iniziativa e fasi operative

Il 12 gennaio 2008 presso la Sala delle Tempere di Palazzo Marino a Milano alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale, Manfredi Palmeri, di diverse consigliere e consiglieri circoscrizionali, tra cui il sottoscritto, di una consigliera comunale dell'opposizione, Milly Bossi Moratti, si è avuto un incontro aperto al pubblico dal titolo "Cittadine e cittadini che ci credono", dove si è discusso ampiamente, con riferimenti di altre realtà comunali, in particolare Mantova, Vigevano, Desenzano del Garda, Pavia, dell'attivazione a Milano dell'esperienza del Progetto e21, ovvero un progetto sviluppato nell'ambito dell'"Avviso per la selezione di progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale (e-democracy)", promosso in attuazione della IV linea di azione del Piano di e-government, co-finanziato dall'ex Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie.
Il progetto, che si sviluppa sul territorio regionale, mira ad alimentare e promuovere via rete processi di partecipazione e canali di maggiore trasparenza e informazione, comunicazione tra cittadinanza, da una parte, e amministratrici e amministratori, dall'altra, al fine di valorizzare i contenuti di democrazia e di collettivizzazione delle scelte che riguardano la città.
Molti Consigli circoscrizionali, tra cui il nostro Consiglio di Zona 4, hanno fatto propria l'esperienza di "e-participation", aprendo forum di discussione all'interno del portale di partecipaMi, iniziativa di Rete Civica di Milano, promotrice del suddetto incontro pubblico, sulle attività, iniziative promosse dal consiglio, e sulle libere istanze da parte della cittadinanza indirizzate allo stesso organo circoscrizionale. I forum sono aperti e garantiscono condivisione plurale di temi che interessano il proprio territorio e la propria comunità.
La e-participation, quindi, è quel modello di accesso all'informazione e alla condivisione di scelte e di proposte, di discussione diretta con i rappresentanti amministratori, di formulazione di idee e di istanze, di costituzione di una collegialità diffusa, tramite diversi strumenti via rete, quali forum o meeting on-line per la partecipazione regolata a distanza a forum o assemblee con notevole risparmio di tempo e di risorse nell'organizzazione, l'Agenda 21 supportata via rete, la mappa delle discussioni attive sul territorio (CityMap), l'Anagrafe, quest'ultimo volto a garantire una maggiore trasparenza nell'informazione che riguarda l'amministrazione economica del Comune e dell'Ente, nonché informazioni che facilitano una maggiore conoscenza delle dirette e dei diretti rappresentanti istituzionali.
La e-democracy nel sistema attuale di società delle informazioni e delle comunicazioni, dove la tecnologia diventa strumento di accesso e collegialità interessante e avanzato, è un presupposto essenziale che aiuta a rendere reale la democrazia, in un'epoca di crisi della semplice "democrazia della delega" e nella necessaria ricerca di modelli partecipativi e collegiali di discussione e di condivisione di scelte.
Nell'incontro promosso da Rete Civica si era addivenuti a promuovere anche a Milano un collegamento diretto con il Consiglio Comunale e a forme di discussione che prevedessero, oltre ai canonici strumenti sopra riportati, CityMap, agenda 21, Progetto e21, anagrafe delle elette e degli eletti, certificazione, e-governement, il raggiungimento finale attraverso i forum di una sintesi dei differenti interventi, tramite uno strumento di scrittura collaborativa a più mani simile a quello utilizzato per la Wikipedia.
Questo strumento di programmazione garantirebbe che i vari interventi si sommino in modo interagente, costituendo, così, una sintesi finale che veda l'elaborazione di un documento condiviso e concepito come integrazione tra le proposte. Ricordo che esperienze di questo tipo sono già ampiamente avviate a Pavia, Vigevano, Desenzano, Mantova con gli strumenti sviluppati, nell'ambito del Progetto e21, dall'Associazione Informatica e Reti Civiche della Lombardia (A.I.Re.C.) ritenuti come i più adatti per supportare i processi di Agenda 21, ossia la modalità di partecipazione civica indirizzata a realizzare uno sviluppo sostenibile, riconosciuta anche da convenzionia livello internazionale.

Si chiede

- All'Assessorato alla Ricerca, Innovazione, Capitale Umano se sussistano le condizioni per avviare strumenti di e-partecipation a livello tecnologico nell'ambito comunale, aprendo spazi che garantiscano forme di comunicazione e informazione diretta on-line per la cittadinanza nei riguardi delle amministratrici e degli amministratori, nonché nei riguardi delle consigliere e dei consiglieri, comunali e circoscrizionali;
- Alla Presidenza del Consiglio del Comune se sussiste l'intenzione di riportare la discussione su Progetto e21 e su forme di collaborazione attiva e proficua con Rete Civica di Milano, organizzazione da tempo riconosciuta come promotrice di canali di partecipazione on-line diretta a livello civico, in un punto all'ordine del giorno delle prossime riunioni di consiglio, al fine di vagliare un procedimento di accoglimento di forme di e-partecipation ufficiali nell'ambito comunale, con il coinvolgimento diretto dei Consigli di Zona e del settore decentramento cittadino;
- Al Settore Aree Cittadine e all'Assessorato alle Aree Cittadine se sussista un progetto di estensione delle forme di partecipazione democratica sui territori, attuando, così, le disposizioni internazionali istitutive dell'Agenda 21, anche amplificandone la portata attivando canali e veicoli virtuali di e-partecipation, come avviene già in diversi contesti cittadini lombardi attraverso il Progetto e21.

Alessandro Rizzo

Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra

Consiglio di Zona 4 Milano

Mercoledì, 28 Gennaio, 2009 - 17:10

servizio bike sharing e presenza postazioni in zona periferica

Milano, 29 gennaio 2009

Alla c.a.

Dell'Assessorato alla Mobilità del Comune di Milano;

Del Settore alla Mobilità del Comune di Milano;

Della Commissione Territorio del Consiglio di Zona 4 di Milano

Interrogazione: servizio bike sharing e presenza postazioni in zona periferica

Considerato che

il 6 dicembre ha dato avvio il servizio bike sharing, ossia la possibilità degli utenti di poter disporre, attraverso abbonamento, dell'utilizzo di un mezzo ciclistico per potersi muovere all'interno della città

si evidenzia

nel progetto approntato e attuato la realizzazione di un parco bici di 800 veicoli a raggi e 65 rastrelliere dislocate all’interno della cerchia dei Bastioni, tutte in prossimità di fermate di bus, tram e metro il servizio propone al momento solo un abbonamento annuale da 25 euro, che si potrà acquistare fino alla fine di febbraio

si precisa

che le iscrizioni si possono fare via Internet, all’indirizzo www. bikemi. it, oppure andando in uno degli Atm point delle stazioni della metro di Duomo, Cadorna, Centrale, Loreto e Romolo. Ma da gennaio dovrebbero essere attivati anche gli abbonamenti giornalieri, a due euro, e settimanali, a sei euro

si chiede

  • All'Assessorato alla Mobilità del Comune di Milano, i criteri individuati per collocare le diverse postazioni del servizio, ossia le rastrelliere da cui poter prelevare la bicicletta nell'ambito del bike sharing, mentre si riscontrano esigenze diverse da parte di residenti in zone periferiche di volere usufruire del servizio in prossimità della zona di abitazione, apponendo rastrelliere e postazioni in prossimità di fermate delle metropolitane anche nelle zone periferiche;

  • allo stesso assessorato alla Mobilità del Comune di Milano se si intende dare avvio a un'estensione che risulta necessaria delle postazioni delle rastrelliere in zone e ambiti che sono siti oltre alla zona centrale, quella delimitata dai Bastioni, e di individuare modalità e procedure per un aumento delle biciclette in dotazione al servizio, forti del fatto che le richieste di abbonamento sono in progressivo aumento;

  • allo stesso Assessorato alla Mobilità del Comune di Milano se si intende promuovere l'intermodalità, ossia il sistema che garantisce una possibilità di maggiore scambiabilità tra l'utilizzo della bicicletta e l'utilizzo dei mezzi pubblici di superficie e sotterranei

Alessandro Rizzo

Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra

Consiglio di Zona 4 Milano

Mercoledì, 28 Gennaio, 2009 - 15:29

Dijana Pavlovic:Appello contro il crimine dell'indifferenza

Stamattina davanti a casa mia, sotto le scale di un centro commerciale, è morta Florenzia, una ragazza di 22 anni, l'ottava vittima del freddo e dell'indifferenza di questa città. Vi invio questo appello con preghiera di diffonderlo e di aderire.

Dijana Pavlovic
 
Appello contro il crimine dell’indifferenza

 

La parola poetica, a differenza di quella politica, dice sempre la verità, senza infingimenti, senza ipocrisie. Di fronte all’ennesimo dramma di una persona anziana morta in solitudine nel capoluogo lombardo, Alda Merini ha detto che «C’è indifferenza a Milano, ed è il crimine più grosso».
Come una coperta spessa l’indifferenza attutisce le grida di dolore, nasconde i bisogni di tante persone. Assieme e grazie ad essa cresce anche l’insofferenza e l’intolleranza: per il diverso, per chi disturba. Anche solo la vista, attraverso la sua presenza pur silenziosa: immigrati, poveri, rom, senza dimora sono vissuti come ingombro da rimuovere e allontanare non come problema sociale da affrontare.
Un problema di fronte al quale bisogna agire molto di più, come ha richiamato a fare il cardinal Tettamanzi.
Bisogna fare di più. O almeno quanto è giusto e sufficiente. I sei morti di freddo e di stenti in poche settimane a Milano dicono che quel che viene fatto per i più deboli è drammaticamente poco.
Nel capoluogo lombardo e nel paese intero.
Oggi e ieri.
Ma oggi, complice la profonda crisi globale che mette a rischio masse crescenti di lavoratori e di famiglie, la condizione di povertà, anche estrema, non è più realtà lontana e impensabile, che riguarda solo “gli altri”, qualche sfortunato. È un evento traumatico nel quale molti possono precipitare anche semplicemente a causa della perdita del lavoro o della casa, per la rottura del nucleo famigliare o per un’improvvisa malattia.
Guardare ai morti di freddo, alla solitudine degli anziani, alle preoccupazioni economiche di molte famiglie non solo con compassione ma anche con indignazione per le responsabilità e le insufficienze non è sufficiente.
Occorre mobilitarsi per dire che queste morti erano evitabili, così come lo sono le prossime.
Occorre mobilitarsi per costruire risposte vere, immediate e concrete ai bisogni dei più deboli. Bisogni che richiedono politiche sociali adeguate e sufficienti. C’è necessità di affermazione di diritti e di riconoscimento di dignità.
Occorre mobilitarsi per dire che la questione delle povertà, le scelte legislative sull’’immigrazione, la mancanza di serie politiche abitative e di edilizia sociale, il progressivo venir meno del welfare, la privatizzazione di servizi sociali così come le risposte insufficienti che vengono date ai disoccupati e ai lavoratori precari e in mobilità sono capitoli di uno stesso discorso.
Non si tratta solo di dare risposte di emergenza alle urgenze. Si tratta di fornire le risposte giuste e le più efficaci. Ad esempio, installare costosi tendoni per i senza dimora non risolve alcun problema, giacché chi ha problemi ad andare nei dormitori (perché senza documenti, perché straniero irregolare o perché quelle strutture sono ad “alta soglia”, soggette a regole e imposizioni spesso eccessive – le strutture pubbliche debbono essere al servizio dei loro utenti, non viceversa) li ha anche a recarsi nei tendoni. Assai più pratico e accessibile sarebbe lasciare aperte le stazioni delle metropolitane nelle ore notturne, come avviene in altre città, e rafforzare i servizi mobili di sostegno e cura. E così pure sarebbe auspicabile che fosse consentito l’accesso notturno ad alcune altre strutture, ad esempio gli oratori. Certo, la Chiesa e le parrocchie già fanno molto, spesso più di quello che viene garantito dai servizi pubblici, ma questa ulteriore disponibilità sarebbe un segno ancora più forte e capace di scuotere maggiormente le coscienze e quelle forze politiche sorde e distratte.
Non è, del resto, solo problema di strutture e di risorse. Prima ancora, è questione di culture: se la politica lancia messaggi criminalizzanti nei confronti delle persone immigrate è del tutto conseguente e a quel punto inevitabile che costoro avranno timore a recarsi nei dormitori o negli ospedali per farsi curare. C’è una responsabilità nelle parole e nei messaggi, non solo nelle omissioni. E il rimedio non è certo il ricovero coatto. È decisamente ipocrita e intollerabile rovesciare la responsabilità sui senza dimora, sulla loro supposta indisponibilità a essere aiutati.
L’accoglienza è uno sguardo e un approccio, una concezione della città e della comunità prima ancora che un insieme di risposte organizzative, pure evidentemente necessarie.
Per sollecitarle entrambe, per chiedere che la Milano dell’’Expo e delle Banche diventi anche la città dei più deboli, dei poveri, degli esclusi, dei lavoratori in difficoltà, degli anziani lasciati soli; per chiedere che le istituzioni locali e centrali mutino radicalmente le proprie politiche nei confronti delle aree di fragilità sociale dando vita a una nuova stagione di politiche sociali; per il diritto al lavoro, all’’abitare, alla cura e al sostegno, lanciamo questo appello, anche in vista di una prossima iniziativa da costruirsi a Milano.

Per aderire manda una mail a: noindifferenza@dirittiglobali.it
Aggiornamenti su www.dirittiglobali.it

Mercoledì, 28 Gennaio, 2009 - 09:16

Appello: RIPARTIRE DAL CONCHETTA

SINISTRA: RIPARTIRE DAL CONCHETTA
 
Lo sgombero del Conchetta è l'ultimo segnale dell'insensibilità sociale e culturale di chi governa Milano. È l'ultimo atto dell'ottusa catena di scelte che stanno rendendo irriconoscibile il volto della nostra città.
 
A colpi di sgomberi e atti di forza, si stanno distruggendo tutti i luoghi della cultura, della memoria e della socialità, senza proporre qualcosa di nuovo, ma lasciando sul terreno soltanto macerie.
 
Si sta procedendo sulla strada dell'omologazione, con il chiaro obiettivo di costruire una città in cui siano assenti le diversità, il dialogo e le culture. Una città in cui gli unici divieti che mancano sono quelli contro i poteri forti e la loro onnivora spinta a divorare fino all'ultimo centimetro di territorio.
 
Mettere a tacere le voci critiche eliminando i luoghi della socializzazione e della cultura alternativa, non è che un tassello di questo progetto di società disgregata, formata da tanti individui senza relazioni o in conflitto tra loro, sulla quale possono dominare indisturbati solo pochi potenti.
 
A rischio non sono solo gli spazi sociali autogestiti. Ogni angolo della città è infatti sottoposto al medesimo processo di omologazione e di mercificazione della vita, dei diritti e dei bisogni. In primo luogo le periferie, nell'agenda degli amministratori esclusivamente per nuove speculazioni o per rinnovate politiche securitarie. Lo stesso centro storico da tribuna delle idee e di incontro è stato progressivamente trasformato in luogo destinato solo al consumo opulento, a vetrina infiocchettata della moda, impermeabile alla vita reale della metropoli.
 
È questa la Milano che vogliamo? Vogliamo aspettare che anche l'ultimo filo d'erba ci venga strappato da sotto i piedi o pensiamo di dover reagire?
 
Un editorialista del Manifesto chiedeva "Milano da che parte sta?". Noi rispondiamo che la grande mobilitazione antirazzista per Abba e lo straordinario corteo di sabato, hanno mostrato che in questa città esistono energie, forze vive, spiriti liberi che ancora non si rassegnano al velo oscurantista che punta a cancellare cultura e umanità.
 
La sinistra non può attendere oltre, divisa tra generosità impotente o timidezze. La sinistra, in tutte le sue articolazioni può e deve impegnarsi in un'ampia mobilitazione per la libertà e la democrazia. Deve incontrarsi subito per avviare una grande iniziativa unitaria e una battaglia di cultura e di civiltà, a partire dall'impegno per la riapertura del Conchetta.
 
Noi siamo pronti.
 
Ivan Della Mea - Luca Fazio - Dario Fo - Massimo Molteni - Maysa Moroni -  Moni Ovadia - Antonello Patta - Emanuele Patti - Dijana Pavlovic - Marco Philopat - Franca Rame - Basilio Rizzo - Paolo Rossi - Gabriele Salvatores - Renato Sarti - Bebo Storti
 
per adesioni: altramilano@gmail.com - info: 335.8277755 - 334.3952953

Martedì, 27 Gennaio, 2009 - 15:05

Per la tutela della legalità, della sicurezza su luoghi di lavoro

MOZIONE

Per la tutela della legalità, della sicurezza e dell’incolumità della persona nei rapporti di e sui luoghi di lavoro

Premesso

  • che dall’inizio dell’anno al 5 marzo 2008 in Italia sono morte sul lavoro oltre 100 persone e i dati comunicati a ottobre dalla Procura di Milano nel periodo 01/07/06 – 30/06/07 sono drammatici: il numero dei morti è passato da 15 a 28 rispetto allì’anno precedente, inoltre a questo dato va aggiunto quello dell’aumento di infortuni con lesioni gravi. La maggior parte degli incentivi vede come vittime extracomunitari che lavorano in edilizia;

  • che le leggi in materia in Italia ci sono, ma sono fortemente inadeguati i controlli: i tecnici ASL addetti alla prevenzione sono diminuiti dal 2001 al 2005 di 711 unità e gli ispettori Inail/Inps dal 2003 al 2007 di 727 unità;

  • che al dato nazionale di oltre un milione di infortuni annui denunciati si devono aggiungere i circa 200 mila infortuni annui mai denunciati, secondo INAIL, dovuti al fatto che nel nostro paese si verifica la più alta incidenza di lavoro nero irregolare dell’Europa comunitaria

Considerato

  • che l’art. 41 della Costituzione di cui si festeggia nel 2008 il 60° Anniversario, recita:

“L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”;

- che a Milano è già operante un nucleo della Polizia Municipale che svolge positivamente funzioni di controllo e in sede di bilancio preventivo 2008 è stato deliberato uno stanziamento di 250000,00 euro, poi utilizzando per portare a 12 i componenti dell’unità “freccia 5”

IL CONSIGLIO DI ZONA 4

CHIEDE

Al Sindaco e alla Giunta Comunale

  • di utilizzare con procedure d’urgenza i fondi di esponibili èper la costituzione di un nucleo di agenti della Polizia Municipale con funzioni di controllo, rendendo così disponibili almeno 5 agenti èper la nostra Zona;

  • di predi sporre, in collaborazione con la ASL territoriale e il Comando di Polizia Municipale di Zona 4 momenti formativi a beneficio degli agenti sulla sicurezza dei lavoratori e operatori del settore;

  • di voler attivare un programma di ispezioni in tutte le imprese pubbliche e priovate operanti in Zona (cantieri edili, attività produttive e di servizi) e indipendentemente dalla dimensione, da effettuarsi da parte della Polizia Municipale, per delle semplici verifiche utili a monitorare la situazione e per accertare il rispetto delle normative vigenti, come ad esempio:

regolarità contributiva dei lavoratori presenti (in caso di violazioni segnalazione ad autorità come da art 5 legge 123/2007);

tessera di riconoscimento o registro per il personale di imprese appaltatrici e subappaltatrici (art 6 legge 123/2007);

presenza o no delle figure previste dal D.lgs 81/2008 (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, addetti alle emergenze e primo soccorso, Medico competente se previsto);

reg0olarità dei contratti di appalto, d’opera e di somministrazione, onde verkificare, tra l’altro, se il datore di lavoro committente abbia elaborato in collaborazione con l’appaltatore un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze;

di volere sollecitare gli Enti pubblici aventi compiti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (ISPESL e INAIL) a svolgere compiutamente i compiti di cui all’art. 9 del D.lgs 81/2008, tra cui si segnalano i seguenti:

  1. consulenza alle aziende, in particolare alle medie, piccole e micro imprese, anche attraverso forme di sostegno tecnico e specialistico finalizzate sia al suggerimento dei più adatti mezzi, strumenti e metodi operativi, efficaci alla riduzione dei livelli di rischiosità in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sia all’individuazione degli elementi di innovazione tecnologica in materia con finalità prevenzionali, raccordandosi con le altre istituzioni pubbliche operanti nel settore e con le parti sociali;

  2. progettazione ed erogazione di percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro;

  3. formazione per i responsabili della cultura della salute e della sicurezza del lavoro nei percorsi formativi scolastici, universitari e delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, previa stipula di apposite convenzioni con le istituzioni interessate;

  4. elaborazione, raccolta e diffusione delle buone prassi finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro;

  5. al fine di rendere efficaci il complesso degli interventi di controllo, operati da strutture diverse e coordinate, è opportuno che i compiti svolti dal nucleo di agenti della Polizia Municipale siano eseguibili con ampia autonomia e che sia anche esaminata dagli uffici competenti la possibilità di riconoscere agli agenti autonomia sanzionatoria

IL CONSIGLIO DI ZONA 4

SOLLECITA

Inoltre

  • le istituzioni cittadine a un maggior coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza, anche alla luce di quanto disposto dall’art. 4 della legge 123/07;

  • la Regione Lombardia all’aumento delle risorse per la prevenzione, superando il blocco delle assunzioni ASL almeno per quanto riguarda i tecnici adibiti alla prevenzione nei luoghi di lavoro che proprio a causa del blocco sono diminuiti in questi anni

Proponenti:

Massimo Gentili

Consigliere Comunisti Italiani – Gruppo La Sinistra

Daniele Olivieri

Consigliere Partito Socialista – Gruppo La Sinistra

Alessandro Rizzo

Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra

Lunedì, 26 Gennaio, 2009 - 16:42

Guantánamo: il Presidente Obama apre alle sfide di Amnesty

Dopo anni di intense campagne da parte di Amnesty International (AI), le notizie secondo le quali il Presidente Obama ha ordinato la chiusura di Guantánamo e la fine della tortura rappresentano una vittoria conseguita al prezzo del duro impegno degli attivisti di AI e degli attivisti per diritti umani di tutto il mondo.
Tutti coloro che hanno partecipato a campagne su questi temi devono essere orgogliosi di quale importante obiettivo i loro instancabili sforzi abbiano conseguito.

Il 20 gennaio, a Guantánamo, la pubblica accusa aveva già chiesto ai giudici di sospendere per 120 giorni i procedimenti delle commissioni militari nei confronti di cinque prigionieri che, in precedenza, avevano trascorso fino a 4 anni e mezzo di detenzione in centri segreti della Cia prima di essere trasferiti, nel settembre 2006, a Guantánamo.

Nel documento si legge che il segretario alla Difesa Robert Gates ha, su ordine del presidente Barack Obama, chiesto al procuratore capo delle commissioni militari di sospendere tutti i procedimenti in corso, per consentire alla nuova amministrazione di "rivedere i casi dei detenuti attualmente a Guantánamo Bay, Cuba, che non siano in attesa di rilascio o trasferimento, allo scopo di determinare la necessità di un procedimento e quale sia la sede migliore per ogni futuro procedimento".

La campagna condotta in questi anni da AI e da altre organizzazioni per i diritti umani sta dando i suoi risultati. Chiediamo all'Amministrazione Obama di continuare ad agire con urgenza per rimediare agli errori commessi nel corso dei sette anni precedenti in nome della lotta al terrorismo.

Firma la lista di priorità per il nuovo Presidente
http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/729

Lunedì, 26 Gennaio, 2009 - 15:33

HUMOR: crisi economica

Mer 21 Gen 2009
crisi_bassa.png
Ciao a tutti flessibili e precari.
Obama è entrato ufficialmente alla Casa Bianca e il suo discorso di insediamento parla chiaro: è l’ora della responsabilità. Responsabilità condivise per il fallimento degli ultimi dieci anni di politica economica, sociale e bellica.
Di altro tono le dichiarazioni dei nostri saggi che ci hanno spiegato come perdere due punti di Pil non sia poi la fine del mondo. Significa solo tornare indietro di un paio d’anni. Non significa per loro, perdita di posti di lavoro, denaro e progetti di tanti che saranno costretti a ripartire, se tutto va bene, da zero. A me viene anche il sospetto che due anni fa le finanze di Berlusconi stessero meglio di oggi, ma non oso indagare per non finire nel solito cerchio dell’anti-berlusconismo.
Senza contare che a fronte di queste dichiarazioni non c’è mica un’opposizione capace di rispondere.
Al massimo c’è il solito poverto Veltroni che dice: “Il premier non sa cosa dice”. E invece secondo me lo sa benissimo, è questo il problema.
Comunque, speriamo che negli States qualcosa cambi sul serio, non fosse altro perché l’ondata riformista potrebbe arrivare anche sulle coste di questa Europa spezzettata e unita solo dal carovita e dai licenziamenti. Speriamo soprattutto che gli ci si metta finalmente in testa di cambiare stile di vita e di pensiero. Che si cominci col rimboccarsi le maniche prima di tirare la cinghia. Che partano progetti che non siano dedicati alle tasche dei soliti industriali del cazzo, ma che creino infrastrutture di uso comune e condiviso. Speriamo che si riparta dall’istruzione, dalla ricerca, dal made in italy e dal turismo, nostre vere e uniche risorse.
Cultura e istruzione amici miei, perché io a vedere che ai provini del Grande Fratello mi sono quasi pisciato sotto dalle risate nello scoprire l’imbarazzo dei candidati alla domanda: “Il tuo tallone d’Achille?” Ma poi, ripensandoci un po’, mi sono sentito offeso da tanta traboccante ignoranza.
Lo avrebbe saputo pure un immigrato senza istruzione cos’è un tallone d’Achille e senza dover essere passato per la Grecia. - Arnald
...
116 117 118 119 120 121 122 123 124
...
RSS feed