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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Martedì, 8 Dicembre, 2009 - 13:37

Solidarietà al Cardinale Tettamanzi, ancora faro di umanità

Gli attacchi di matrice squadrista da parte di Calderoli della Lega Nord alla figura del Cardinale Dionigi Tettamanzi sono vergognosi e fortemente inquietanti. Passa l'idea dell'intimidazione, il principio secondo cui chi denuncia e critica, anche dalla propria autorità morale ed organizzativa, il potere amministrativo e politico per venire meno ai valori di solidarietà e di fratellanza deve essere oltraggiato, ingiuriato, offeso.

E' interessante notare come la difesa ideologica e confessionale del cattolicesimo sia puramente strumentale ad acquisire consensi popolari da parte di soggetti ottenebrati dalle paure del diverso, da una xenofobia intrisa di intolleranza e di persecuzione per l'altro. Lo spirito del Vangelo, come invece suggerisce da sempre con le parole e con le azioni il Cardinale Tettamanzi, viene meno, viene cancellato: l'importante è identificare la propria paura e le prprie frustrazioni del vivere quotidiano con l'"invasore" migrante, magari in fuga da luoghi dove guerra, carestia e persecuzioni politiche proseguono in modo barbaro e violento.

Milano ha perso la sua caratteristica ambrosiana di essere una città dell'accoglienza. Tettamanzi ha sottolineato come sia stato un episodio offensivo della dignità umana vedere 25 rom allontanati con la forza brutale dai propri campi, molti dei quali sono bambini, molti dei quali sono donne, molti dei quali sono ragazzi in piena età scolare. L'amministrazione ha dimostrato non solo di essere immatura nella gestione di una questione sociale e umanitaria, ma anche di avere applicato la più efferata disposizione a danno di vite umane, di nuclei familiari, ora separati. Chi predica tanto il valore della famiglia si trova nell'atto quotidiano della gestione della città a esprimere provvedimenti incivili che vedono separare questo nucleo, vedono padri allontanati dai propri figli e dalle proprie mogli, dispersi in contesti alieni, differenti, spesso antagonisti.

Esprimo solidarietà al Cardinale Dionigi Teattamanzi, unico faro spesso di un'alternativa culturale e di una dedizione sociale fortemente impegnata e matura. Ricordo l'anno scorso l'istituzione a opera propria del fondo per gli indigenti e per le famiglie in difficoltà. Ricordo le tante attività che vengono da lui portate avanti in nome di una Chiesa Ambrosiana milanese che ha sempre fatto dell'umanità e della coesione sociale, del riformismo avanzato e della difesa della persona in quanto parte integrante di una comunità i propri capisaldi imperituri e non scalfibili dalle volgari e incivili deliri espressi da un'ignoranza di fondo oltre che da una totale disumanità. 

E' solamente inquietante vedere come la solidarietà con le lotte delle lavoratricie  dei lavoratori, con chi soffre la povertà e la miseria dovuta allo stile opulento e ostantatamente ricco della città, insostenibile dal punto di vista sociale, etico ed ecologico, con chi viene da lontano fuggendo crimini contro l'umanità perpetrati in modo vile e ignobile, oppure con chi cerca di sopravvivere, spesso forte di una grande cultura e professionalità, provenga da questa grande e nobile figura, mentre l'amministrazione spesso è silente, inoperosa, inattiva, molto spesso propone direttive che operano per la divisione sociale, l'emarginazione, la solitudine.

Grazie Cardinale le sue parole come sempre rappresentano ancora uno spiraglio di speranza per una rinascita civile oltre che sociale e culturale di questa città offesa e vilipesa da strumentalizzazioni grossolane e vergognose di un'ignoranza abissale e di un'aggressività ferina. 

Alessandro Rizzo

Capogruppo La Sinistra - Uniti con Dario Fo

Consiglio di Zona 4 Milano

Lunedì, 7 Dicembre, 2009 - 17:49

Gli Ambrogini d'oro: non rappresentano Milano

Sono esterefatto da quanto il titolo al presente intervento da me postato sia assolutamente fedele alla realtà, se non addirittura maggiormente rappresentante la triste situazione. Gli Amborgini d'oro non rappresentano la città: è vero. Ma non solo: oserei affermare che le scelte indicate nell'assegnazione delle benemerenze e dei titoli siano affette da una parzialità ideologica senza precedenti, arrecando una lacerazione profonda al tessuto sociale e culturale della città. Mi domando ancora alcune nomine quale senso politico, sociale e storico abbiano per la nostra città. Io non mi sento rappresentato in quanto cittadino in primis. Milano è la città dell'intolleranza e della perseguibilità del migrante? Sembrerebbe così nell'apprendere che il Nucleo tutela trasporto pubblico ha ricevuto il titolo cittadino. Ebbene io non mi sento rappresentato da chi dirige alcuni lavoratori ATM a costituire una vera e propria azione di persecuzione nei confronti di persone, spesso donne, spesso bambini, senza permesso di soggiorno. La caccia alle streghe ha terminato la sua esistenza nello scorso medioevo. Sembrava essere ritornata quando si apprendeva dalla stampa, sempre la stampa è l'unica fonte originaria di ogni informazione su disposizioni comunali, che veri e propri autobus dirottavano migranti senza permesso di soggiorno verso le Questure, non rientando questa funzione nel compito dei controllori di viaggio dei mezzi di trasporto pubblico, generalizzando l'intervento tramite un'azione sommaria e lesiva dei diritti umani e civili della persona, calpestando la dignità di esseri umani, spesso sfruttati dal lavoro nero tollerato nella città dell'EXPO 2015, ricordiamo che l'ultima vittima in un cantiere era un ragazzo egiziano senza permesso di soggiorno e senza contratto regolare, senza una ponderazione accurata delle motivazioni che hanno portato alla scadenza del permesso di soggiorno. Certamente il tutto è la conseguenza di una legge irricevibile per uno stato di diritto quale la legge sul reato di clandestinità posta in essere dal presente governo: ma come conseguenza vede uno zelo ossequioso ed efficente da parte dell'amministrazione comunale nella sua impietosa adozione.  Ma che dire, poi, dell'attribuzione del riconoscimento a Marina Berlusconi, nomina che sembra sempre di più strumentale per il sindaco ad attivare una captatio benevolntiae nei riguardi del padre di quest'ultima? E cosa poter considerare difronte al conferimento del titolo al direttore di Libero, Maurizo Belpietro, dal momento in cui è stato oggetto di forti critiche da parte della FNSI per alcuni servizi posti sul quotidiano? Due anni fa la maggioranza di centrodestra aveva negato con atto alquanto discutibile e poco urbano il riconoscimento a Enzo Biagi, grande e stimato giornalista dei nostri tempi, offendendo la memoria di una grande personalità che ha saputo dare molto alla propria città, città che gli ha negato postumo il riconoscimento a lui dovuto; oggi il centrodestra attribuisce a Belpietro un riconoscimento che non è certamente rappresentativo della comunità civile e del sostrato culturale della nostra metropoli.

A Marina Berlusconi viene assegnato il più grande titolo che Milano possa esprimere, mentre gli operai dell'INSE sono stati considerati dal capogruppo PdL in Consiglio Comunale come non opportuni da essere riconosciuti da parte dell'amministrazione per modalità estreme con cui hanno difeso il proprio lavoro, la prpria dignità sociale, ma anche un polo industriale importante economicamente per la città e in pericolo a essere venduto al miglior offerente. Trovo assolutamente preoccupante leggere queste scelte come scelte rappreentative della città. Considero altrettanto grave che tali scelte siano state fatte senza nessun tipo di ricerca di convergenza non dico universale ma ampia da parte della maggioranza. Sono state scelte quest'anno compiute nella totale autoreferenzialità, imprese da un atteggiamento e una modalità priva di dialogo, di maturità amministrativa, di condivisione di un percorso universalmente considerato come civicamente nobile. E' inquietante apprendere come certe scelte siano state fatte con una forzatura da parte della maggioranza riducendole a qualcosa di lontano per la città, di alieno per il suo tessuto civile, di fortemente estraneo alla sua cultura.

E' una contraddizione notare come si sia deciso di affrontare la prima serata di inaugurazione dell'anno lirico della Scala all'insegna della sobiretà, venendo ad avvallare le giuste critiche che venivano mosse dai movimenti ambientalisti e associazioni dei lavoratori in questi 32 anni, e anticipando l'esecuzione della Carmen con un minuto di silenzio per le migliaia di lavoratrici e di lavoratori che non vedono rinnovato il loro contratto, o perchè licenziati, cassintegrati per la crisi che sta ammorbando la nostra produzione economica, senza alcune risposte adeguate da parte del Governo, mentre si offende chi utilizza gli unici strumenti di tutela e di rivendicazione dei propri diritti anche per gli interessi economici della città, quali gli operai dell'INSE quest'estate.

Alessandro Rizzo

Capogruppo La Sinistra - Uniti con Dario Fo

Consiglio di Zona 4 di Milano

Giovedì, 3 Dicembre, 2009 - 12:39

Interrogazioni presentate in CDZ 4 il 3 dicembre


Mercoledì, 2 Dicembre, 2009 - 14:54

Commissione Territorio del 03/12/2009

Ho convocato la commissione per domani, 3 dicembre 2009 ore 20.00, per discutere e deliberare sul seguente odg:

1- APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA PRECEDENTE

2- COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

3- VALUTAZIONE CIRCA LO SPOSTAMENTO DELLA FERMATA DELLA LINEA 59 -MM2 “FAMAGOSTA”

4- VALUTAZIONE CIRCA LO SPOSTAMENTO DELLA FERMATA ATM DI VIA LODOVICO IL MORO, 137

5- PROPOSTA DI INVERSIONE DEL SENSO DI MARCIA DELLA VIA S.G. COTTOLENGO

6- PARERE CIRCA L’AMPLIAMENTO DEL CAMPO SPORTIVO DI VIA GONIN, 16

7- VARIE ED EVENTUALI

 

http://massimilianobombonati.wordpress.com/2009/12/02/odg-della-commissione-territorio-ambiente-e-urbanistica-031209/

Martedì, 1 Dicembre, 2009 - 17:06

Un'altra aggressione omofoba: occorrono misure urgenti

Un'altra aggressione omofobica, un altro oltraggio, un'altra violenza, un altro episodio che passa nel silenzio, nell'indifferenza delle istituzioni, nella totale noncuranza dell'amministrazione: questa notte una persona, un uomo di 45 anni, è stato picchiato da quattro ignoti, dopo essere stato inseguito da questi ultimi in macchina. La vittima si trovava nei pressi del Cimitero di Bruzzano, nota zona di prostituzione maschile. Un'auto si ferma davanti alla sua macchina azionando gli abbaglianti. L'uomo si sposta dalla zona e percorre la Milano - Meda arrivando in un Mc Donald's di Via Rubicone. In questa sede la persona viene fermata dai quattro loschi energumeni, gettato a terra, pestato con calci e pugni alla testa: la vittima si sposta verso la segreteria del gestore per chiedere aiuto e per poter telefonare al 113.
E' un episodio che lascia ancora perplessi e preoccupati per la situazione che vive la città. L'intolleranza ha sfiorato i livelli di un'omofobia incitante alla caccia del diverso, alla persecuzione di chi esprime la propria sessualità liberamente, all'odio devastante il principio di tutela della dignità personale.
L'amministrazione rimane sorda difronte a tale imbarbarimento: dovrebbe avere la responsabilità primaria di mettere in atto provvedimenti e azioni volte a reprimere e perseguire ogni forma di discriminazione irrazionale, di razzismo escludente.
La visibilità di una comunità e di un movimento è parte strutturale di un percorso volto a rivendicare l'identità di una comunità messa sotto scacco, sotto pericolo, di una moltitudine di cittadine e di cittadini che si sentono in pericolo ogni giorno, quotidianamente.
L'eterosessismo accetta quel machismo prevaricante dell'uomo forte e virile sul corpo altrui, soprattutto se più debole, indifeso, storicamente considerato più vulnerabile. Non porre nell'agenda politica la piaga dell'omofobia come cancro della società attuale, come morbo della comunità presente, come emergenza da combattere, fronteggiare adeguatamente con iniziative efficaci e condivise è un atto di omissione non sostenibile, fortemente pernicioso per la compattezza della comunità siociale e civile. Attendo risposte come consigliere di zona dalla Giunta e dal Consiglio Comunale a riguardo.

Alessandro Rizzo
Capogruppo LA SINISTRA - Uniti con Dario Fo
Consiglio di Zona 4 Milano

Martedì, 1 Dicembre, 2009 - 15:14

FIACCOLATA contro gli sgomberi che disintegrano e non integrano!

fiaccolata contro la politica degli sgomberi che disintegrano e non integrano! Domani, mercoledì 2 dicembre ore 18 a San Babila

Domani, mercoledì 2 dicembre, alle 18, partirà da piazza San Babila verso Piazza della Scala una FIACCOLATA, organizzata dall'associazione Milano Città Aperta, per:
- denunciare il carattere brutale degli sgomberi di via Rubattino e via Forlanini
- sollecitare al più presto misure umanitarie nei confronti dei cittadini Rom sgomberati
- chiedere la cessazione di ogni politica di sgomberi forzati senza soluzioni alternative da parte dell'Amministrazione comunale che è responsabile con queste azioni dell’interruzione del processo di scolarizzazione di bimbi/bimbe di etnia rom.
Perché la convivenza pacifica si coltiva con il dialogo e la solidarietà, non con le ruspe.
Siamo tutti/e invitati/e a partecipare numerosi e a segnalare ad amici e parenti.
Mi raccomando facciamo TAM-TAM per essere in tanti!
Cordiali saluti
Antonella Fachin
-----------------
Cari tutti,
dopo gli ennesimi brutali sgomberi delle settimane scorse dei campi Rom di via Rubattino e di via Forlanini, Milano Citta' Aperta promuove una fiaccolata mercoledi' 2 dicembre alle ore 18 da piazza San Babila a piazza Fontana.
Vi invitiamo a dare massima diffusione al testo dell'appello (qui di seguito) comprese tutte le realta' che credete possano essere interessate a partecipare e/o aderire.

APPELLO

"Gentile Assessore Moioli, mio figlio vorrebbe sapere perché i bambini Rom hanno meno diritto di lui di stare insieme alle loro mamme, ai loro papà e ai loro fratelli e sorelle"
"Non posso sentirmi rappresentata da autorità che violano i diritti dei più deboli, non è questa la città che voglio!"
"Continuate a parlare del valore della famiglia e poi pretendete che le famiglie rom si dividano donne e bambini da una parte, uomini dall'altra..."

Queste sono solo alcune delle frasi delle migliaia di mail che in questi giorni sono state inviate al vicesindaco De Corato, all'Assessore Moioli e al Prefetto Lombardi da centinaia e centinaia di cittadini di Milano indignati per lo sgombero del campo Rom di via Rubattino dello scorso 19 novembre e per quello successivo di via Forlanini del 26 novembre.
Sgomberi che hanno lasciato al freddo e senza un tetto centinaia di uomini, donne e bambini, senza prospettare per loro soluzioni alternative accettabili e condivise. 
Sgomberi che
soffiano sul fuoco per creare artificialmente una finta emergenza che nasconda i problemi reali di Milano.
Sgomberi che hanno interrotto preziosi percorsi di conoscenza reciproca tra cittadini italiani e Rom.
Sgomberi che hanno negato ai bambini Rom di continuare ad andare a scuola assieme ai loro
compagni italiani. Sgomberi che hanno violato i diritti (alla casa, alla salute, all'istruzione...)
e le libertà fondamentali di centinaia di persone. Ma anche sgomberi che mai come in passato hanno suscitato l'indignazione e il rifiuto di una fetta consistente della cittadinanza milanese che ha deciso di affidare alle mail la proprie parole di sdegno e protesta.
Parole, che di fronte all'ostinato persistere del Comune nella medesima politica di chiusura e di rifiuto di ogni soluzione condivisa e concertata con la comunità Rom, invitiamo tutti a venire a ripetere e rendere visibili alla città in una 
Fiaccolata in Piazza San Babila
mercoledì 2 dicembre alle 18
per denunciare il carattere brutale degli sgomberi di via Rubattino e via Forlanini
per sollecitare al più presto misure umanitarie nei confronti dei cittadini Rom sgomberati
per chiedere la cessazione di ogni politica di sgomberi ciechi dei campi Rom da parte dell'Amministrazione comunale.

Perché la convivenza pacifica si coltiva con il dialogo e la solidarietà, non con le ruspe!

Milano Città Aperta
Per adesioni:  territorio.milanocittaperta@gmail.com<mailto:territorio.milanocittaperta@gmail.com>

Prime adesioni
Associazione Todo Cambia
Gruppo di sostegno via Forlanini
Le Radici e le Ali Onlus
Rifondazione Comunista - Federazione Lombardia
Associazione Dimensione Diverse
Sinistra Critica - Milano
Centro Culturale multietnico La Tenda
Associazione Aria Civile
Uniti con Dario Fo per Milano
Coordinamento Nord Sud del Mondo

--

Milano Città Aperta

blog: http://milanocittaperta.wordpress.com

Martedì, 1 Dicembre, 2009 - 09:08

Angelo ci ha lasciato

E' veramente difficile scrivere di mio papà, so che in tanti lo conoscevano e lo stimavano ma non tutti sapevano della malattia che lo affliggeva da 17 anni.

Il suo forum si è interrotto il 23 ottobre quando è entrato in ospedale a Bergamo per il secondo trapianto di midollo.

Sapeva che le probabilità di superare anche questa prova erano del 50%.

Pareva fosse andato tutto bene quando invece è subentrata una grave insufficienza cardiaca che lo ha portato a spegnersi il 30 novembre.

Fino all'ultimo è stato lucido, non ha provato dolore ma era cosciente del suo stato ed ha sempre lottato e sperato in una ripresa; c'era quasi riuscito venerdì scorso, con l'aiuto del caso di ossigeno, la dialisi, l'alimentazione parenterale e le mille flebo a cui era collegato.

E' possibile salutarlo fino a questa sera alle 19 presso la Casa Funeraria dell'impresa San  Siro (http://www.impresasansiro.it/casaf.htm).

I funerali si svolgeranno domani mattina alle ore 9 presso la Parrocchia di San Nazaro e Celso alla Barona, in via Zumbini 19 ( http://www.parrocchiabarona.it/).

Luca

Lunedì, 30 Novembre, 2009 - 15:21

Arimo! i bambini parlano di legalità

ARIMO! il nuovo documentario di Mirko Locatelli al Filmmaker Festival, mercoledì 2 dicembre a Milano

Si intitola Arimo! il nuovo documentario del regista Mirko Locatelli, prodotto da Officina Film, un affresco sul mondo dei bambini e sul loro rapporto con le regole, dalle piccole leggi di casa propria ai grandi temi della convivenza civile, dalle regole a scuola ai diritti umani, libertà, detenzione, riabilitazione e pena di morte.

Sarà presentato a Milano, allo Spazio Oberdan, nell'ambito del Filmmaker Festival Internazionale di Cinema e Video nella sezione Milano Metropoli, il 2 dicembre alle ore 19.00.

==============================

ARIMO!

regia di Mirko Locatelli
soggetto e montaggio Giuditta Tarantelli, Mirko Locatelli
con la partecipazione degli allievi dell'Istituto Comprensivo "Francesco d'Assisi" di Milano.

"Se un uomo è morto, è morto. Non serve ucciderne un altro."
Sithumini sgrana i suoi grandi occhi e sorride dopo aver affermato il suo pensiero, limpido ed elementare, sulla condanna a morte.
Mentre gli uomini discutono sui grandi temi dell'umanità e decidono cosa è giusto e cosa non lo è, i bambini osservano e giudicano: gli errori, le bugie, l'incoerenza e la mediocrità del mondo adulto.
Arimo! Un'espressione convenzionale, quasi una parola magica usata dai bambini durante i giochi per interrompere temporaneamente le regole a causa di piccoli contrattempi. Una pausa che ci concediamo per ascoltare le parole di un gruppo di piccoli pensatori, una pausa che ci permette di riflettere sul significato che i più piccoli danno alle regole, e ascoltandoli ci si chiede quando e perché, ad un certo punto della vita, il rispetto dell'altro, delle differenze e dei diritti non saranno più così scontati.

Formato di ripresa: HD
Genere: documentario
Durata: 30 min
prodotto e distribuito da Officina Film

DICHIARAZIONE DEL REGISTA

In un Paese come il nostro, in questo preciso periodo storico, dove neppure chi lo governa rispetta la legge, o meglio la modifica per interessi personali, dove anche la libertà d'informazione è ridotta all'osso, come si apprende dall'ultimo rapporto di Freedom House sulla libertà di stampa nel mondo, in cui l'Italia risulta essere l'unico Paese europeo retrocesso alla categoria dei Paesi con libertà di stampa «parziale», in un Paese come il nostro appunto ho sentito la necessità di tentare una piccola indagine, sul tema delle regole, sull'importanza che gli si dà, intervistando un gruppo di cittadini italiani tutti accomunati da una particolarità: i protagonisti hanno dai sei ai quattordici anni.
Mi sono chiesto: ma i bambini che idee hanno, quali regole mettono in primo piano nella loro vita? Si lasciano influenzare dagli adulti, dalla televisione o hanno un codice di comportamento innato, che ha lo scopo di preservare il mondo?
E ho scoperto che i bambini sembrano dare per scontata la convivenza civile, che sanno guardare gli adulti con occhio critico e sono rimasto meravigliato da una prima, fondamentale regola: tutti, nessuno escluso, hanno citato il rispetto dell'altro come legge fondamentale.
Poi mi sono spinto oltre e ho provato ad interrogarli sui grandi temi e mi hanno lasciato sbalordito per la limpidezza dei ragionamenti; quando stavo per scegliere di iniziare ad intervistare altri ragazzi più grandi di loro, con lo scopo di individuare il momento del cambiamento, il giro di boa che trasforma alcuni di loro in persone intolleranti, razziste o antidemocratiche, ho deciso di fermarmi e racchiudere in trenta minuti un racconto ottimista e promettente su quelli che saranno le donne e gli uomini del futuro. Mirko Locatelli

Sabato, 28 Novembre, 2009 - 18:59

HUMOR: pausa pranzo

pausa_pranzo

Venerdì, 27 Novembre, 2009 - 22:34

Arcigay: non solo spot, ma supporto concreto contro l'AIDS

1 dicembre 2009 – Giornata Mondiale contro l’HIV/AIDS

Arcigay: non solo spot, ma supporto concreto

per combattere l’aumento del contagio HIV tra le persone gay 

Chiediamo alle istituzioni un supporto fattivo per combattere l’HIV nella comunità omosessuale: vogliamo milioni di preservativi gratuiti

Il Ministero della Salute ha lanciato oggi la nuova campagna TV per la diffusione del test HIV, girato da Ferzan Ozpetek con protagonista Valerio Mastrandrea.

“Si tratta di un primo passo per sensibilizzare la popolazione a rendersi cosciente del proprio stato sierologico, ma non basta” – dichiara il presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso – “Ancora troppe persone scoprono di essere sieropositive quando sono già in AIDS e le terapie diventano meno efficaci. Chiediamo al Ministero un intervento concreto mirato alla comunità omo-bisessuale per evitare il contagio da HIV: informazioni chiare sulle pratiche a rischio e milioni di preservativi gratuiti, unici presidi per evitare i rischio da HIV, come già accade da anni in tutti i paesi civili d’Europa.”

“Siamo consapevoli che durante l’ultimo anno numerosi indicatori hanno confermato che è in aumento in Italia la percentuale di persone omo-bisessuali che si espongono a rapporti sessuali a rischio e di coloro che contraggono l'HIV, ed in età costantemente più giovane.” – dichiara il responsabile Salute Arcigay Paolo Patanè – “Arcigay ha partecipato con insistenza a tavoli istituzionali e progetti di ricerca per denunciare la situazione e sollecitare una presa in carico della questione da parte delle istituzioni. È necessario che le associazioni vengano supportate economicamente dalle istituzioni per rendere efficaci gli strumenti di prevenzione rivolti ai singoli target, come appunto la comunità omo-bisessuale.”

“Da parte nostra continueremo a fare tutti gli sforzi possibili per diffondere con i nostri mezzi informazione corretta sui comportamenti sessuali a rischio, per abbattere i pregiudizi sessuofobici che impediscono di parlare esplicitamente del preservativo e per sostenere fattivamente le persone sieropositive.”

In questo senso abbiamo lanciato nei nostri comitati e negli spazi di aggregazione lgbt la nuova campagna “Il Preservativo Sì”www.arcigay.it/ilpreservativosi, composta da tre locandine informative che ribaltano tre dei pregiudizi legati alla diffusione delle malattie a trasmissione sessuale e spiegano chiaramente le semplici regole del sesso sicuro nei rapporti sessuali.” – conclude Mancuso.

Nella settimana del 1° dicembre Arcigay promuove nei territori decine di iniziative culturali e di sensibilizzazione legate alla sessualità consapevole e alla solidarietà verso le persone sieropositive:

www.arcigay.it/iniziative-arcigay-1-dicembre-2009

Inoltre Arcigay ha dedicato l’ultimo numero del suo magazine gratuito Pegaso proprio alla salute e al benessere delle persone lgbt: www.arcigay.it/pegaso19

***

Matteo Ricci
Ufficio Stampa
Arcigay Associazione Lesbica e Gay Italiana
tel +39.348.6839779

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68 69 70 71 72 73 74 75 76
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