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.: Il Blog di Donatella Elvira Camatta
Giovedì, 14 Febbraio, 2008 - 15:25

NOtizie: Afghanistan" Ucciso un militare italiano..." Iran..

AFGHANISTAN: UCCISO UN MILITARE ITALIANO

ROMA - Un militare italiano e' stato ucciso vicino Kabul ed un altro
soldato e' ferito. I due militari, entrambi dell'Esercito, sono rimasti
coinvolti in un attacco con armi da fuoco portatili mentre stavano
svolgendo una missione nel distretto di Uzeebin, a circa 60 chilometri
da
Kabul. Lo scontro a fuoco, ricostruisce lo Stato maggiore della Difesa,
è
avvenuto alle 15 locali (le 11.30 in Italia), nei pressi della località
di
Rudbar, nella zona di responsabilità italiana. "Militari italiani della
Task Force Surobi, in attività di cooperazione civile e militare e
sostegno sanitario alla popolazione, sono stati fatti segno di alcuni
colpi di arma da fuoco portatili da parte di elementi armati ostili a
cui
i militari italiani hanno risposto", si legge in una nota dello Stato
maggiore della Difesa. "A seguito dello scontro - aggiunge il
comunicato -
un militare italiano è deceduto mentre un secondo risulta leggermente
ferito". E' in corso il trasporto presso l'ospedale militare francese
di
Camp Warehouse, a Kabul.

by Puleggia

IRAN. RADICALI MOBILITATI PER SALVARE DUE RAGAZZI GAY

12 febbraio 2008: Continua la mobilitazione internazionale per salvare i due ragazzi condannati a morte in Iran perché omosessuali.
In pochi giorni oltre 12.500 persone hanno sottoscritto la petizione (www.petitiononline.com/irangay) rivolta alle autorità iraniane per salvare la vita di Hamzeh Chavi e Loghman Hamzehpour.
I due ragazzi, di 18 e 19 anni sono stati arrestati a Sardasht, nell'Azerbaijan Iraniano, lo scorso 23 gennaio, con le accuse di "mohareb" e "lavat" (essere nemici di Allah e sodomia); hanno confessato, sotto tortura, di amarsi e rischiano ora la pena di morte.
Il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito con Nessuno tocchi Caino aderisce all'iniziativa del Gruppo EveryOne che ha indirizzato una lettera ad Abolfazl Zohrevand, Ambasciatore in Italia della Repubblica Islamica dell'Iran, in cui si chiede un incontro urgente per discutere del caso dei due giovani, che sta suscitando clamore in tutto il mondo, e della preoccupante situazione sulla violazione dei diritti umani in corso nel Paese.
 
Per dare la nostra più affettuosa solidarietà a Silvana, per dire il nostro sdegno e la nostra estraneità a un Paese che manda i poliziotti in ospedale a interrogare e maltrattare una donna che ha appena compiuto una delle scelte più difficili della propria vita.
Per ribadire che il diritto di scelta e la cura delle vite sono la nostra esperienza quotidiana e sono oggi minacciate dalla campagna contro l'aborto che assume via via i toni di una feroce crociata contro le donne e invade la campagna elettorale.
Usciamo dal silenzio si impegna a prendere parola e iniziativa pubblica, insieme al movimento delle donne che si mobilita a Napoli e in altre città e a tutte e tutti coloro che condividono la preoccupazione e l'indignazione davanti al franare di uno spazio condiviso di democrazia, laicità e diritto nel nostro paese.
Per queste ragioni UsciamodalSilenzio partecipa al presidio e invita alla più ampia presenza
COMUNICATO STAMPA
194: PRESIDIO OGGI, GIOVEDI' 14/2  IN PIAZZA SAN BABILA ALLE 17,30
La vicenda di Napoli e' inquallificabile da ogni punto di vista, e' un atto vigliacco e intimidatorio:
-calpesta la dignita' delle donne, di tutte le donne, in un momento particolare di grande solitudine e sofferenza.
-l'irruzione gratuita delle forze dell'ordine offende anche la professionalita' dei medici che avevano unicamente applicato la legge.
-la stessa modalita' adottata sulla base di una pura denuncia anonima, esprime violenza, ottusita', prevaricazione.
Nell'esprimere solidarieta' alla donna di Napoli che ha subito questa grave prevaricazione, denunciamo con forza questi atti. Viglileremo, soprattutto in Lombardia, affinche' la 194 sia applicata alla luce del dettato costituzionale, impiegando tutti gli strumenti possibili, anche legali, perche' sia garantita l'autodeterminazione delle donne.
Invitiamo donne e uomini a manifestare la propria indignazione domani, GIOVEDI' 14 FEBBRAIO, alle ore 17,30 con un PRESIDIO IN PIAZZA SAN BABILA.
Rete regionale lombarda "194 ragioni"
Giovedì, 14 Febbraio, 2008 - 11:09

194: PRESIDIO OGGI A MILANO IN PIAZZA SAN BABILA ALLE 17,30

194: PRESIDIO OGGI IN PIAZZA SAN BABILA ALLE 17,30
/COMUNICATO STAMPA del 14/02/2008/

*IN DIFESA DELLA LEGGE 194 E DEI DIRITTI DELLE DONNE*

Il Partito Umanista aderisce al presidio convocato per oggi
in San
Babila per manifestare la profonda indignazione per ciò che
è successo
al POliclinico  di Napoli: una telefonata anonima è bastata
a mandare i
poliziotti in ospedale a interrogare e maltrattare una
donna che  aveva
compiuto una scelta così difficile, come quella
dell'aborto.

La vicenda di Napoli e' inquallificabile da ogni punto di
vista, e' un
atto vigliacco e intimidatorio:

-calpesta la dignita' delle donne, di tutte le donne, in un
momento
particolare di grande solitudine e sofferenza.

-l'irruzione gratuita delle forze dell'ordine offende anche
la
professionalita' dei medici che avevano unicamente
applicato la legge.

-la stessa modalita' adottata sulla base di una pura
denuncia anonima,
esprime violenza, ottusita', prevaricazione.

Esprimiamo la più sentita  solidarietà a Silvana, e
veglieremo sulla 194
in Lombardia:
Proponiamo per l'8 marzo una manifestazione nazionale per i
diritti
delle donne.

Partito Umanista   Milano

Domenica, 30 Settembre, 2007 - 11:43

solidarietà alla protesta nonviolenta in Birmania

Milano, 29 settembre 2007

Comunicato stampa

Sabato 29 settembre a Milano in Piazza della Scala - 16,30
Solidarietà alla protesta nonviolenta in Birmania
Il Forum Umanista Europeo 
aderisce alla manifestazione di solidarietà 
con i monaci e il popolo birmano 


PER LA BIRMANIA
PACE, DIRITTI UMANI, DEMOCRAZIA
Dichiara Giorgio Schultze, Presidente della Regionale Umanista Europea 
e Portavoce del Forum Umanista Europeo
«Gli umanisti guardano con grande preoccupazione l'attuale situazione in Birmania. Il regime militare che ha violato i diritti umani della popolazione fin da quando ha preso il potere illegalmente nel 1962 sta reprimendo nel sangue le manifestazioni pacifiche in tutto il paese, arresta i monaci buddisti che le guidano e promette azioni estreme. E' ora che i militari mettano in moto un processo per trasferire il potere ad un governo eletto in modo democratico.

Esprimiamo il massimo appoggio alla protesta dei monaci e della popolazione birmana, che stanno usando la metodologia della nonviolenza attiva per ottenere il profondo cambiamento sociale di cui il paese ha bisogno.
Chiediamo che la giunta militare birmana prenda le seguenti misure:
- Fine immediata della repressione delle proteste pacifiche
- Immediato annuncio di un piano per restaurare la democrazia nel paese
- Liberazione di tutti i prigionieri politici e in primo luogo del Premio Nobel per la pace 
e leader democratica Aun Sang Suu Kyi, agli arresti domiciliari da anni e di recente trasferita 
in una prigione di sicurezza

A livello internazionale chiediamo:
- Un'azione immediata dell'ONU per far pressione sulla giunta militare birmana affinché rinunci al potere
- La fine dell'implicito appoggio al governo birmano da parte dei governi cinese e russo, che impediscono 
al Consiglio di Sicurezza dell'ONU di prendere una posizione critica nei confronti della giunta militare, 
anteponendo i propri interessi economici e politici a quelli della popolazione birmana, oppressa 
da un regime brutale.

Il prossimo 2 ottobre si celebrerà la Giornata Mondiale della Nonviolenza, proclamata dall'Assemblea Generale dell'ONU qualche mese fa. Cogliamo questa occasione per ricordare gli esempi storici di Gandhi e Martin Luther King e diffondere quello moderno di Mario Rodriguez Cobos detto Silo. La nonviolenza attiva è l'unica metodologia etica e coerente per realizzare un cambiamento sociale e superare ogni forma di violenza.»



PRESSenza L'ufficio stampa dei diritti umani
Franca Banti cell. 3357792718 - e-mail franca.banti@fastwebnet.it
Allegato Descrizione
P1010962.JPG
582.83 KB
Martedì, 11 Settembre, 2007 - 14:40

No dal Molin ...sabato 15 settembre 2007

azioni dirette contro costruzione
nuovabase Usa

COMUNICATO STAMPA

NO DAL MOLIN: SABATO AL VIA LAVORI PER LA COSTRUZIONE DEL
PARCO PUBBLICO DELL’ALTROCOMUNE ALL’INTERNO
DELL’AEROPORTO DAL MOLIN

Nonostante il parere favorevole del Governo Prodi alla
costruzione della nuova installazione militare a Vicenza, la
vicenda Dal Molin non è affatto chiusa. E’ in corso in
questi giorni, infatti, la settimana di mobilitazione del
Presidio Permanente, con l’apertura del Festival e del
campeggio, dove giungono ospiti da tutta Italia.
Il 13, 14 e 15 settembre si svolgeranno le azioni dirette
volte a dimostrare la determinazione del movimento vicentino
e a rimettere in discussione la realizzazione
dell’installazione militare.

La più importante, quella di Sabato 15, avrà come
obiettivo proprio l’aeroporto Dal Molin dove arriverà il
corteo che partirà dall’area in cui si svolge il
Festival. «Vogliamo iniziare i lavori di costruzione del
nuovo parco pubblico al Dal Molin – dichiarano da Presidio
Permanente contro la costruzione della nuova base Usa.
L’obiettivo degli organizzatori è entrare
nell’aeroporto in cui è prevista la realizzazione del
progetto statunitense e piantare decine di pini. La
manifestazione servirà anche ad ispezionare il terreno su
cui dovrebbe sorgere la nuova base per verificare se siano
già iniziati lavori di bonifica e sminamento.

Giovedì 13, invece, i vicentini contrari alla nuova base
contesteranno ancora una volta il Sindaco Hullweck,
colpevole di aver svenduto la città e di aver recentemente
definito “barbari” coloro che si oppongono alla
realizzazione del progetto. L’Altrocomune dichiarerà la
Giunta pericolante ed il Sindaco non rappresentativo della
volontà della comunità locale.

Venerdì 14 sarà la volta della caserma Ederle, sede
logistica e gestionale della 173° Brigata Aerotrasportata
statunitense; i vicentini intendono dimostrare di essere in
grado, in qualunque momento, di limitare l’operatività
della base di guerra.

Presidio Permanente, Vicenza, 11 settembre 2007

************ ********* ********* ********* ********* ********* ********* **
Presidio Permanente No Dal Molin
Via Ponte Marchese - Vicenza
c.p. 303 36100 Vicenza

www.nodalmolin. it

IL FUTURO è NELLE NOSTRE MANI
Difendiamo la terra per un domani senza basi di guerra
************ ********* ********* ********* ********* ********* ********* **

Martedì, 11 Settembre, 2007 - 07:28

Per non dimenticare...

Article du 10 septembre 2007 
Martedì, 11 Settembre, 2007 - 07:24

11 settembre.....

 senza Pinochet? Ma con Bachelet...

A 34 anni dal colpo di stato, doveva essere il primo 11 settembre senza Augusto Pinochet, il dittatore deceduto nel suo letto lo scorso dicembre. Invece è già il primo 11 settembre con repressione preventiva dopo molti anni.

Ieri almeno 147 cittadini sono stati arrestati e centinaia sono stati fatti oggetto di lancio di lacrimogeni e getti d'acqua da parte dei Carabinieri.

La manifestazione repressa, era stata convocata da Associazioni per i diritti umani, Familiari di detenuti desaparecidos (AFDD) e avevano aderito il Partito Comunista, il Partito Umanista, la Sinistra Cristiana e spezzoni della coalizione di governo. Tra gli arrestati vi sarebbero alcune decine di familiari di desaparecidos. La repressione si è scatenata quando la testa della manifestazione ha tentato di entrare nella Via Morandé (l'accesso principale della Moneda al tempo di Allende, ma considerata un luogo proibito da Bachelet) per lasciare un omaggio al Presidente.

La manifestazione, che poi si è conclusa al Cimitero Generale di Santiago, seguiva di dieci giorni il grande sciopero contro il neoliberismo conclusosi con la brutale repressione ordinata dalla Presidente Michelle Bachelet (Partito Socialista) che aveva causato oltre 700 arresti.

Oggi, 11 settembre, in teoria non ci sono manifestazioni autorizzate per ricordare Salvador Allende e le altre vittime dell'11 settembre, ma almeno una dozzina dovrebbero essere "tollerate" dal governo. Di nuovo la via Morandé sarà il luogo caldo. I GAP, la scorta del Presidente legittimo che lo difese fino all'ultimo istante, tenteranno di depositare una corona di fiori nel punto dal quale uscirono le salme di Don Salvador e i GAP stessi trucidati l'11 dai golpisti.

Lunedì, 3 Settembre, 2007 - 13:41

20 ottobre 2007 a Roma presentare il conto ..Scuola!

20 ottobre a Roma: proposta di mobilitazione e manifestazione delle scuole e dei movimenti:
E’  ORA DI PRESENTARE IL CONTO:
1 DIMISSIONI DI FIORONI
2 RISORSE ECONOMICHE PER IL SOCIALE E NON PER BANCHIERI,                 
                                                          INDUSTRIALI, VATICANO E GUERRE
3 NO ALLA GUERRA E ALL’AUMENTO DELLE SPESE MILITARI 
4 BASTA CON LE MENZOGNE: BROGLI ELETTORALI E 11 SETTEMBRE
5 TOLLERANZA ZERO CON LE CLASSI DIRIGENTI
La presente per proporre una ampia mobilitazione delle scuole e dei movimenti e affermare la volontà di discontinuità con il precedente governo. Le motivazioni aumentano ogni giorno di più e occorre una nostra grande prova di forza altrimenti non si fermeranno mai.
1- Dimissioni di Fioroni: propongo di elaborare un Manifesto da affiggere in tutte le scuole con le accuse a questo Ministro, uomo dello Stato del Vaticano nella scuola italiana pubblica e laica: il suo sostegno e finanziamento alle scuole private cattoliche (a loro bastano anche 8 alunni per classe!) e l’immiserimento delle scuole pubbliche, i tagli al sostegno, le promesse non mantenute sul tempo pieno, l’assunzione di migliaia di docenti di religione e la mancanza di docenti per gli alunni stranieri e per l’intercultura, le Nuove Indicazioni che cancellano Darwin e la storia moderna dalla Scuola Primaria e immiseriscono la qualità dell’offerta formativa, la troppo lenta ed irrisoria eliminazione del precariato nella scuola, la mancata approvazione del decreto Bersani originario ecc………….
Nelle scuole proponiamoci di arriviamo ad un pronunciamento dei Docenti contro la politica scolastica di questo Ministro in “continuità” con la Moratti. Facciamo valere l’unica grande forza della scuola, la nostra possibilità di comunicazione e relazione con 8 milioni di famiglie. 
 2- Le risorse economiche per la scuola pubblica, per le nostre pensioni, per eliminare il precariato ci sono! In realtà è  in atto ancora un colossale travaso di risorse economiche dalla scuola e dalla spesa sociale  verso la scuola privata, le spese militari, le grandi aziende, le gerarchie cattoliche. Fermiamoli, o non finiranno più! Ogni anno oltre cento miliardi di grande evasione fiscale di banchieri e industriali, commercianti, liberi professionisti: da decenni dichiarano un reddito medio inferiore a quello dei lavoratori dipendenti. Da sommare a tutte le altre agevolazioni, agli incentivi e contributi statali. Ogni anno diversi miliardi di euro di agevolazioni fiscali ed altri contributi allo Stato del Vaticano ed alle gerarchie cattoliche ed alle loro scuole e aziende (es. l ’8 per 1000 non dichiarato va al 90 % al Vaticano). Le spese militari sono in rilevante aumento: forse che l’agonizzante industria italiana spera di risollevarsi nuovamente, come in passato, trasformandosi in industria di guerra? E che futuro ci prepara?
3- No alla guerra ed alle spese militari (quest’anno + 19%). Per impegni del precedente governo di centro-destra ed in “continuità” 20 miliardi di euro sono stanziati per l’acquisto di 120 cacciabombardieri dagli USA che si sommano ad altrettanti cacciabombardieri in acquisto dalla UE (ma la Costituzione non dice che l’Italia ripudia la guerra?… e i cacciabombardieri, come le portaerei non sono armi difensive!).  Si trovano  subito i soldi per finanziare, in continuità, la base Usa di Vicenza o per la “piattaforma di lancio” europea in Libano, si sono buttati via oltre 4 miliardi di euro di denaro pubblico  per massacrare il popolo irakeno prima e quello afgano oggi, in “continuità”… Nonostante il popolo italiano sia contro le Guerre, entrambi i governi non hanno esitato a intraprendernedi nuove (a quando Darfur, Somalia Siria Iran Cina…?) ed a umiliare l’Italia agli occhi di gran parte dell’umanità come paese occidentale prepotente e guerrafondaio In questo caso la “continuità” è secolare…Parliamone nelle classi … da subito. Testimoniamo la nostra solidarietà alla “RESISTENZA (anche la Nostra, all’epoca, era chiamata terrorismo)” dei popoli aggrediti e non diventiamo complici morali di questi crimini contro l’umanità.
4- Basta con le menzogne. I gruppi al potere possono controllare e modificare gli esiti del voto elettronico: Stati Uniti, Messico ed anche Italia l’ hanno dimostrato. Gli otto tecnici addetti al controllo informatico dell’ultima votazione elettorale in italia, mandati da Tronchetti Provera /telecom, sono attualmente in galera! Mettiamola così: sono stati dirottati oltre un milione e duecentomila  di schede bianche su Forza Italia per impedire una grande vittoria dell’Unione e di chi aveva promesso di rappresentare gli interessi dei movimenti; hanno costruito così una vittoria risicata, dove i rappresentanti di industriali e centristi sono determinanti, per rendere possibile il continuo ricatto e controllo delle istanze dei movimenti.
(Cerca su google “imbroglio elettorale”) Per questo non interessa a nessuno approfondire, Prodi o Berlusconi, a distanza di oltre un anno dal voto. Questo è il primo grande imbroglio di cui siamo state vittime. Il secondo, e più importante, è l’ 11 settembre. I familiari delle vittime hanno denunciato Bush per alto tradimento, vi sono oltre 200 prove che dimostrano la falsità della versione ufficiale. Quanti crimini sono stati compiuti e giustificati dall’11 settembre ? Chi sono i veri terroristi? Discutiamone in classe, portiamo le scolaresche a vedere il film ZERO curato anche da Dario Fo, di prossima uscita , scarichiamo le release al film (cerca con google “Inganno globale”
5- Tolleranza zero : si ma con le classi dirigenti, con i falsi in bilancio ed i grandi evasori fiscali, con gli imbrogli delle finanziare e delle banche, con chi destina il nostro denaro pubblico ai privati, alle aziende, alle gerarchie ecclesiastiche, con chi fa le guerre, non certo contro degli emarginati lavavetri o i soliti stranieri di comodo. Milano (e la Lombardia) è da oltre vent’anni governata dal centro-destra ed ancora si pone il problema della sicurezza (proporzionale a quanto non investito in convivenza), è la città con le tasse locali più alte d’Italia,  è la città più inquinata e tra le meno vivibili d’Europa, è una città in implosione che prima o poi esploderà. Ci manca solo che, in continuità,  questo Governo ne segua l’esempio. Così come ci rifiuteremo di scaricare sul bullismo tutti i problemi della scuola, come vorrebbero fare.
Buon anno scolastico a tutti, partiamo caldi per ritrovarci a Roma caldissimi. Appunto, tolleranza zero e portiamo il sociale nella scuola, come negli anni sessanta e settanta.
Ambrosi Luigi   

Lunedì, 3 Settembre, 2007 - 13:38

4 settembre 2007 a Torino

4 SETTEMBRE

GIORNATA DEL DIRITTO ALLO STUDIO

NO AL NUMERO CHIUSO ALL'UNIVERSITA'

Il Partito Umanista condivide ed appoggia le iniziative del Comitato Demokratìa per la libera scelta e il diritto allo studio, che ha raccolto migliaia di firme per l'abolizione del numero chiuso all'Università .
E' ormai inequivocabile l'incostituzionalità della L.264/99 sul numero chiuso (che è quindi una legge senza valore giuridico), la sua antidemocraticità (discriminante anche a livello socio-economico) , le contraddizioni del Ministro Mussi che si ostina a difendere i poteri degli Atenei italiani a discapito della libertà individuale del cittadino. Tale situazione è insostenibile perché costringe i ragazzi a subire un corso di laurea scelto non da loro ma imposto da uno Stato, che non è più Stato di diritto. Si perdono così anni preziosi (con ritardi nella realizzazione lavorativa) che nessuno potrà risarcire; si costruiscono professionisti di ripiego, frustrati e scontenti che non offriranno certo il meglio nelle loro prestazioni professionali. Il Comitato Demokratìa e La Comunità per lo Sviluppo Umano hanno presentato al Ministro Mussi una Carta di Proposte in sostituzione del numero chiuso (sbarramento dopo il primo anno, secondo il modello francese, e altro).
Per questo il comitato promuoverà azioni sia a Torino che nella altre città in concomitanza dei prossimi test di ammissione.
Indignati di fronte all'ennesima ingiustizia, con grave violazione alla Costituzione.
Tra le migliaia di adesioni: Marco Columbro, Luciana Littizzetto, Enzo Garinei, Beppe Rosso, Valter Malosti, Luciano Roccia, Renato Altissimo, Ernesto Olivero, Guido Ceronetti e tanti altri.
L'appuntamento è il 4 settembre 2007 dalle ore 8 di fronte a Palazzo Nuovo (via Sant'Ottavio) in poi.
Partito Umanista Torino

Domenica, 2 Settembre, 2007 - 19:50

15 settembre 2007 a Vicenza Partito Umanista

Inizierà il 6 settembre a Vicenza il “Festival No Dal Molin in concomitanza con la tradizionale festa vicentina "dei Oto" per coinvolgere tanta gente e continuare ad opporsi all’ampliamento della base USA.
Il Festival prevede dibattiti, azioni, spettacoli teatrali e musicali dal 6 al 16 settembre, alcuni in città altri al Presidio Permanente. Sarà allestito anche un campeggio attivo dall'8 settembre nei pressi del Presidio Permanente a Caldogno, in Via M. Teresa di Calcutta che potrà ospitare centinaia di persone (è necessaria la prenotazione – vedere sul sito e chiedere a Emiliano - eminews@hotmail. com)
Il comitato di Vicenza ci ha chiesto di mobilitare gente da tutta Italia soprattutto per il sabato 15 settembre.
Per conoscere programma del festival e partecipanti:
EleonoraKiss

Domenica, 2 Settembre, 2007 - 13:39

Trasporti pubblici:No,agli adeguamenti tariffari automatici

    Dal 1 settembre 2007 sono previsti aumenti sul trasporto extraurbano che riguarderà tram, bus e metropolitane.
L'aggravio di spesa interesserà quindi cittadini abitanti fuori Milano, già notoriamente  penalizzati da un servizio non all'altezza delle esigenze per vari motivi, anche storici.
In questa occasione si è assistito ad un ennesimo rimpallo di responsabilità tra diversi enti locali in merito ad una scelta certamente impolare.
Noi non intendiamo attribuire particolari responsabilità a chicchesia. Ci limitiamo ad esprimere la nostra critica per scelte che non derivano, a stesso dire dagli enti interessati, da precisi ragionamenti tecnico  organizzativi, ma dalla semplice applicazione di meccanismi di adeguamento dei prezzi.
Il legislatore deve avere delle idee chiare sull'opportunità di mantenere o modificare o eliminare del tutto questi meccanismi di adeguamento tariffari, che altrimenti vivono di una incomprensibile, agli occhi dei cittadini, vita propria con nessun riferimento al miglioramento del servizio trasporti.
Non riteniamo all'altezza dei compiti di una qualsiasi amministrazione alzare le mani in segno di impotenza nei confronti di problemi la cui gestione è senza dubbio, alcuno, nei loro poteri e doveri.  
In secondo luogo vogliamo far notare, che questi aumenti tariffari, contribuiscono a creare un sistema di trasporto pubblico ancora più complesso e di difficile fruizione contro tutte le buone dichiarazione di principio, miranti ad avvicinare sempre più i cittadini all'utilizzo del mezzo pubblico. Quindi anzichè aumentare gli oneri per coloro che vengono da fuori città riteniamo che una risposta adeguata ai ben noti problemi legati al traffico sia l'introduzione della tariffa unica in tutta l'area metropolitana e una gestione coordinata di tutti gli enti preposti all'organizzazione del servizio trasporti.
Ribadiamo che i problemi del trasporto non possono essere adeguamente risolti se non anche con il contributo di coloro che li vivono in prima persona, da ciò rinnoviamo la nostra richiesta come Comitato Trasporti Puntuali e Civili di poter interloquire con tutti gli Enti locali, riproponendo un lavoro di indagine e denucia realizzato da noi quest'anno, sottoforma di LIBRO BIANCO, sulla base delle segnalazioni di centinaia di cittadini e consegnato a tutte le istituzioni : Comune, Provincia e Regione.    

Anna Celadin
Presidente Dialoghi Necessari
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