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.: Il Blog di Donatella Elvira Camatta
Giovedì, 3 Luglio, 2008 - 22:07

Cado in ginocchio.. Milano città aperta,libera e accogliente

amnesty
Ogni  giorno

abbraccio rabbie

scivolando  su asfalti freddi

in ricerca  di  togliere 

tali  disperazione che l'anima ascolta.

Non riesco

a  gioire 

leggendo  i quotidiani

 guardare i  volti immortalati

con sorrisi finti ,insicuri

e  poi  parlano di  sicurezza!

Dialogo per  una Pace Mondiale

diplomazia  solo per portare  ancora  uomini

al macello!

Fermate la  violenza

si

ronde a  quattro nei  viali

con fiori ai balconi.

Cado in ginocchio

su  sassi,

marchiateci tutti con il  fuoco

 per l'intolleranza

razziale

il dolore  arriva sino  al  cuore mio! Donatella  Camatta

Milano città aperta, libera e accogliente
 
Artisti, docenti, migranti e italiani in piazza tra spettacoli e riflessioni contro tutti i razzismi.
 
Sabato 5 luglio 2008, ore 15.00-19.00, L.go Cairoli, Milano

Donne, uomini, cittadini italiani e stranieri scenderanno in piazza insieme, sabato 5 luglio, per dire no al razzismo e alla xenofobia dilagante e offrire a Milano un'occasione di festa, riflessione e reciproca conoscenza.
A partire dalle ore 15.00 in l.go Cairoli, sono previsti spettacoli teatrali e interventi.
Parteciperanno tra gli altri Djiana Pavlovic, attrice e mediatrice culturale romni, l'attore e autore senegalese Mohamed Ba e Tommaso Vitale, docente di Sociologia nell'Università di Milano Bicocca.
Tante voci unite per rompere il pesante silenzio sugli episodi drammatici seguiti al nuovo decreto voluto dal Governo e che hanno per protagonisti individui e comunità che nelle nostre città hanno radicato le loro speranze di una vita migliore. Retate sui mezzi pubblici, ronde notturne, espulsione dagli alloggi, campagne contro le moschee, sgomberi violenti, schedature etniche di Rom e Sinti sono solo alcuni esempi di un'ondata xenofoba impressionante provocata da misure legislative e da scelte governative che vogliono l'esercito nelle strade, la reclusione nei centri di permanenza temporanea fino a 18 mesi e la criminalizzazione degli irregolari. Tutto questo nonostante nella nostra città la società multietnica sia ormai una realtà.
Legalità e sicurezza non possono essere interpretate solo come controllo e repressione ma vanno intese come un sistema di garanzie per difendere i diritti umani: il diritto alla salute, all'educazione, al lavoro, alla casa, alla libertà di espressione. La vera sfida è mettere in campo politiche urbane, abitative, sociali, culturali in grado di produrre solidarietà, partecipazione e rispetto dei diritti, attraverso percorsi democratici e condivisi, e non indicando negli stranieri e nei poveri il capro espiatorio di ogni problema sociale, economico o urbano.

Una società che imbocca la strada della xenofobia e del razzismo è destinata a diventare sempre più insicura e invivibile, la sicurezza non può nascere dall'emarginazione, bensì dall'accoglienza e dal riconoscimento dei diritti di tutti sulla base di valori irrinunciabili quali:

  • la realizzazione dei principi di uguaglianza, di rispetto delle diversità e di giustizia sociale presenti nella Costituzione Italiana;
  • l'impossibilità di imporre regole speciali in violazione del principio dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alle leggi. 
È necessario che mille e mille voci si levino per chiedere:
  • l'abolizione della legge Bossi-Fini che costringe alla clandestinità;
  • la regolarizzazione di tutti coloro che lavorano e vivono in Italia;
  • tempi certi e rapidi per il rilascio dei documenti, senza tassazione e con il trasferimento delle competenze agli enti locali;
  • l'introduzione di una legge organica per i richiedenti asilo politico e umanitario;
  • il superamento di forme abitative ghettizzanti e su base etnica (i cosiddetti "campi nomadi"), garanzia di condizioni abitative dignitose e non discriminanti;
  • l'abolizione del pacchetto sicurezza;
  • l'abbandono del reato di immigrazione clandestina;
  • la chiusura dei CPT e l'eliminazione della schedatura etnica.
Promuovono: Arci, Camera del lavoro di Milano, Centro delle Culture, ass. Dimensioni diverse, ass. Punto Rosso, SdL Intercategoriale, Mosaico interculturale, ASMP, ass. Arci Todo Cambia, ass. Arci Zagridi, Comitato "Movimento Pais", Federacion ecuatoriana de Asociaciones, Rete Scuole senza permesso, Circolo Arci "Blob".

Partecipano inoltre: Partito Umanista, ass. 3 febbraio, Ernesto Rossi (pres. ass. Aven Amenza), Sinistra critica, Luciano Mulbahuer (Consigliere regionale Lombardia, Prc); AceaOnlus, Massimo De Giuli, Federazione milanese PRC, CRIC Milano, ass. Altropallone Ads Onlus, Vittorio Agnoletto (europarlamentare), Sinistra democratica per il socialismo europeo - zona 8, ass. per una Libera Università delle Donne, ACCESSO Coop.sociale, Alessandro Rizzo (Capo lista Uniti con Dario Fo consiglio zona 4 Milano), Comitato No Expo, Arci Corvetto, Sinistra Zona 4, Alfredo Di Sirio (portavoce Movimento studentesco di Bergamo), Casa della Sinistra, Donne in Nero Milano, Collettivo Vagabondi di Pace, Naga, Antonio Oldani (Presidente Comitato Intercomunale per la Pace del Magentino - MI), Pietro Galasso, Le radici e le ali Onlus, Pakaritambo - Casa dell'aurora, Circolo Arci Metronondo, Isolacasateatro, Giuseppe Natale (presidente Anpi Crescenzago e coordinatore Anpi Zona 2), Gabriele Rapaci, F ranz Brunacci (avvocato, consigliere gruppo misto zona 4), Circolo Arci Metissage, Piero Maestri (Consigliere Provinciale Sinistra Critica), Susanna Verri (Psichiatra e psicoterapeuta del Centro Studi Assenza di Milano e Servizio Volontario Ambulatorio Medico Polispecialistico della Fondazione Fratelli di San Francesco), Mario Agostinelli (Consigliere regionale Lombardia, Prc).

Adesioni e informazioni: retemigrantemilano@gmail.com

 

Togo

Commento di AsD inserito Dom, 13/07/2008 16:45