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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Venerdì, 2 Ottobre, 2009 - 15:01

per la difesa delle scuole civiche

domani h 12.30 tutti in piazza della scala contro la chiusura dei civici
milanesi, infatti, domani si terra' il consiglio comunale che discutera'
della riapertura delle civiche chiuse precedentemente dall'Ass. Mariolina
Moioli.
Quindi n...oi domani dobbiamo scendere in piazza per incitare il consiglio a
ritrattare la decisione presa in passato e riattivare le classi chiuse ad
agosto 2009.
Noi dei civici licei ci presenteremo per protestare come abbiamo sempre
fatto, consentiremo a tutti gli studenti di esprimere la propria opinione
attraverso un microfono che renderemo disponibile come abbiamo sempre
fatto.assemblea permanente dei civici licei seraliper contattarci
studenti.civiciliceiserali@gmail.com
il comune ha deciso, e gli studenti rispondono!!!!
tutti si arrendono, noi no!!!
oppure visitate il blog : http://gandhi-in-rivolta.blogspot.com/

Venerdì, 2 Ottobre, 2009 - 14:02

“A MILANO COMANDA LA ‘NDRANGHETA”

Il fenomeno è noto, è studiato, è denunciato, è diffuso... solo il nostro Comune "stenta" a riconoscerne la gravità dovuta alla pervasività ormai raggiunta.

Il notiziario ChiamaMilano pubblica oggi questo articolo, nel quale si conclude così:
Una lettura utile poiché squarcia un velo sulla vera emergenza sicurezza che affligge Milano. Utilissima per tutti coloro che si sono opposti alla costituzione di una Commissione comunale sugli interessi mafiosi a Milano, ignorando che gli uomini della ‘ndrangheta –come della mafia e della camorra– mettono tranquillamente in conto di incappare nelle maglie della giustizia e di farsi qualche anno di galera, ma non tollerano che dei loro affari se ne occupi l’opinione pubblica.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
------------------------------------------
“A MILANO COMANDA LA ‘NDRANGHETA”?
Un libro traccia la mappa della penetrazione della ‘ndrine in Lombadia, ormai quasi più importante della Calabria per quella che è considerata l’associazione criminale più potente e pericolosa

La presenza della ‘ndrangheta a Milano non è una novità. L’insediamento della criminalità organizzata, nella fattispecie quella calabrese, nel capoluogo e nell’hinterland è radicato da decenni.
Negli ultimi vent’anni è divenuta la forza criminale egemone in Lombardia, capace di dettare le regole alle altre associazioni criminali –mafia e camorra comprese– e di penetrare nel tessuto sociale ed economico attraverso una strategia, come la definiscono gli investigatori, di “inabissamento e mimetismo”.
Dopo le indagini dei primi anni ’90 e le confessioni di un boss del calibro di Francesco Morabito, la ‘ndrangheta a Milano e in Lombardia piuttosto che arretrare ha reso la propria presenza più capillare diversificando le attività, mescolando le operazioni criminali classiche del traffico di droga, dell’estorsione e dell’usura agli investimenti in settori imprenditoriali quali l’edilizia, il commercio, la finanza.
È questo il quadro tracciato nel libro inchiesta di Davide Carlucci e Giuseppe Caruso “A Milano comanda la 'Ndrangheta” edito da Ponte alle Grazie e uscito da pochi giorni nelle librerie.
Si tratta di un’utilissima mappa storica e geografica della penetrazione di quella che è considerata la più pericolosa, ricca, compartimentata associazione criminale a Milano e in Lombardia.
Dai profitti stratosferici del traffico di droga al riciclaggio in operazioni finanziarie e immobiliari, spesso condotte con la connivenza di insospettabili; dal controllo del territorio attraverso negozi e pubblici esercizi agli interessi nei grandi cantieri dell’Alta velocità e dell’Expo, Carlucci e Caruso ripercorrono gli intrecci criminali e affaristici che hanno reso la Lombardia, quasi più dell’Aspromonte, della Locride o del Reggino, terra d’elezione per le ‘ndrine.

A Milano comanda la ‘ndrangheta, come suggeriscono i due cronisti?
A scorrere le oltre duecentocinquanta pagine del libro sembrerebbe di sì. E se non comanda indubbiamente, come è stato evidenziato da numerose indagini della magistratura e dai rapporti del Ros dei Carabinieri e del GICO della Guardia di Finanza, essa costituisce una presenza concreta, diffusa, capace di condizionare anche le scelte della politica e di intossicare il tessuto economico.

Eppure si tratta di una presenza scarsamente visibile. Come spiegano bene i due autori gli uomini delle ‘ndrine hanno scelto il basso profilo, l’invisibilità; ricorrendo alla violenza solo come extrema ratio e consentendo anche alle altre associazioni criminali di sedersi al ricco banchetto lombardo, purché riconoscano la sua egemonia.  
Una lettura utile poiché squarcia un velo sulla vera emergenza sicurezza che affligge Milano. Utilissima per tutti coloro che si sono opposti alla costituzione di una Commissione comunale sugli interessi mafiosi a Milano, ignorando che gli uomini della ‘ndrangheta –come della mafia e della camorra– mettono tranquillamente in conto di incappare nelle maglie della giustizia e di farsi qualche anno di galera, ma non tollerano che dei loro affari se ne occupi l’opinione pubblica.
Essi amano l’ombra, non la luce del dibattito pubblico e l’interesse delle comunità, poiché nella comunità si vogliono muovere intrecciando con parti di essa relazioni utili ai propri affari.

Beniamino Piantieri

Venerdì, 2 Ottobre, 2009 - 12:54

Piazza Tirana: urgono interventi risolutori

Gent.le sig.ra Lauri, la situazione di degrado e invivibilità di p.zza Tirana e dintorni, compreso il cavalcavia Giordani, è ben nota al Consiglio di zona 6. all'Amministrazione centrale, alle FF.OO. Purtroppo poco o nulla viene fatto e le numerose segnalazioni fatte dai consiglieri di maggioranza ed opposizione, nonchè dai cittadini lasciano il tempo che trovano.Riporto la sua lettera nel sito partecipaMi.it chiedendo un sollecito intervento al presidente Girtanner e al presidente della commissione Territorio Bombonati. Sono anch'io poco fiducioso che si ottenga qualcosa nel breve ma si spera sempre che qualcosa possa cambiare. Fino a poco tempo fa stazionava in piazza Tirana una camionetta dell'esercito, ora non c'è più nessuno e la zona è terra di nessuno. Cordialmente A.Valdameri.

Ogg: Zona 6 - piazza Tirana/Cavalcavia Giordani Gent.le Sig. Valdameri, dopo aver scritto svariate mail a De Corato, al Comune di Milano, al Sig. Girtanner, senza mai aver ottenuto risposta, vorrei provare a segnalare a Lei la situazione di estremo degrado e sporcizia in cui versa l'area compresa tra Piazza Tirana e il Cavalcavia Giordani, sperando in Suo riscontro. So che Lei personalmente non può fare nulla, però spero che almeno riesca a segnalare la situazione a chi di competenza. Piazza Tirana è diventata ormai di esclusiva proprietà”dei nomadi che bivaccano tutto il giorno, lasciando immondizia in ogni dove, rendendo, di fatto, la piazza invivibile e poco sicura. Nella piazza c'è un'area di proprietà F.S., accessibile da una via senza illuminazione (mi sembra incredibile che nel 2009, a Milano, ci siano ancora vie non illuminate…. alla faccia della tanto decantata sicurezza!), con edifici parzialmente abbattuti e lasciati in stato di completo degrado e abbandono, a ridosso di case e uffici, che è oggetto di incursioni giornaliere da parte di nomadi e non, che la utilizzano come bagno a cielo libero (affacciarsi alla finestra e vedere gente accovacciata che fa i propri bisogni non è "piacevole", credo, per nessuno, anche per questioni di igiene...). La via che porta a quest'area, e a case e uffici, oltre ad essere senza illuminazione, viene utilizzata come discarica dai nomadi che spesso parcheggiano macchine e camper in cui si fermano a dormire. La situazione del cavalcavia Giordani (tra i binari e il naviglio) credo sia più che nota. So che questa è un'area in cui è difficile chiudere definitivamente l'accesso, però se si iniziasse almeno a ripulire quello che c'è intorno, l'area in piazza Tirana (abbattendo i resti degli edifici e recintandola in maniera definitiva), illuminare la via d'accesso, si creerebbe perlomeno un pò più di sicurezza, soprattutto di sera, per chi, purtroppo, è obbligato a vivere a stretto contatto con questa realtà. Cordiali saluti Laura Bussini

Venerdì, 2 Ottobre, 2009 - 08:03

Sicurezza: “La Provincia si attivi per dare protezione a Manzi”

COMUNICATO STAMPA

 

Sicurezza, Gatti (Altra Provincia, PRC, PdCI): “La Provincia si attivi per dare protezione a Manzi”

 

Milano, 1 ottobre 2009. Il Capogruppo in Provincia di Milano per Lista civica un’Altra Provincia-PRC-PdCI, Massimo Gatti, intervenendo durante il Consiglio provinciale tenutosi nel pomeriggio di oggi ha dichiarato:

 

“Ho chiesto all’Assessore al lavoro Paolo del Nero un aggiornamento autorevole sulla situazione che coinvolge gli operai della INNSE alla luce degli ultimi sviluppi di questa notte che hanno portato alla firma in Prefettura dell’accordo sull’area, nella certezza che si debba finalmente dare piena attuazione all’intesa siglata lo scorso 11 agosto.

In merito alla richiesta di commissariamento del Comune di Milano per questioni urbanistiche depositata in Provincia di Milano da parte di tre società direttamente o indirettamente riconducibili al gruppo Ligresti, ho chiesto, per l’ennesima volta, che il Consiglio Provinciale, viste le sue funzioni di vigilanza e controllo, esamini al più presto in aula la questione che non può essere trattata come un fatto privato.

Sulla questione sicurezza, è’ positivo che il Consiglio provinciale si occupi della Sicurezza con la esse maiuscola. A questo riguardo ho chiesto che il Consiglio e la Giunta provinciale si attivino, in coordinamento operativo con il Comune di Milano, finora in tutte altre faccende affaccendato, per fornire un aiuto concreto e protezione al presidente dell’Associazione SOS Racket e Usura, Frediano Manzi, pesantemente minacciato nei giorni scorsi.

In merito allo scudo fiscale, infine, ho suggerito a tutti i colleghi di prendere in considerazione quello che ha scritto il procuratore Roberto Scarpinato avvertendo che nel momento in cui tutte le operazioni finanziarie diventano coperte dall’anonimato, la sicurezza dei cittadini nei confronti della criminalità organizzata viene messa sotto i piedi”.

 

Federico Gamberini

--
Provincia di Milano
Segreteria Gruppo Consiliare
Lista Civica Un'Altra Provincia
Partito della Rifondazione Comunista
Partito dei Comunisti Italiani
Via Vivaio, 1 - 20122 Milano
tel. 02.77402614 - fax 02.794687
gattialtraprovincia@gmail.com
http://massimogatti.wordpress.com

Giovedì, 1 Ottobre, 2009 - 15:06

INNSE: GLI OPERAI HANNO DATO UNA LEZIONE ALLA POLITICA

INNSE: GLI OPERAI HANNO DATO UNA LEZIONE ALLA POLITICAWink
Con l’accordo sull’area, siglato questa notte in Prefettura tra Aedes, gruppo Camozzi e Comune di Milano, si chiude la serie di accordi attuativi dell’intesa dell’11 agosto e l’Innse può dunque ritornare alla vita a partire dal 12 ottobre. Conseguenza tangibile è che già oggi il gruppo Camozzi ha assunto il primo dei 49 operai.
Una vittoria splendida e straordinaria degli operai, che non solo hanno resistito, lottato e sperato per sedici lunghi mesi, ma che sono riusciti a vincere, nonostante non disponessero di amici potenti, usando le semplici armi della propria determinazione, intelligenza e dignità contro speculatori, palazzinari, menefreghismo, rassegnazione e immobilismo istituzionale.
Hanno vinto gli operai e con loro l’interesse pubblico, perché in 49 sono riusciti a farsi “classe generale”, impedendo lo smantellamento di un’attività produttiva sana da parte di uno speculatore protetto dall’impunità. In altre parole, gli operai dell’Innse consegnano oggi una lectio magistralis alla politica e alla società, perché sono riusciti a fare quello che avrebbero dovuto fare le istituzioni.
Tra queste ultime, soltanto il Prefetto di Milano può oggi legittimamente rivendicare un ruolo positivo, per quello che ha fatto negli ultimi due mesi. Per il resto, le istituzioni hanno brillato per immobilismo. Infatti, nei lunghi mesi di presidio da parte degli operai nessuno si è mosso seriamente per trovare delle soluzioni imprenditoriali per l’Innse. Anzi, vi è stato un continuo trincerarsi dietro le ristrette sfere di competenza con il ritornello del “vorrei ma non posso”. Il governo regionale è andato avanti così per sei mesi, per poi abbandonare, alla fine di luglio, i lavoratori al loro destino.
La lezione dell’Innse andrebbe ascoltata, perché è paradigmatica. Ci dice che di fronte alla crisi non bisogna intervenire soltanto a danno consumato con gli ammortizzatori sociali, peraltro oggi insufficienti, ma che occorre muoversi prima, salvaguardando le attività produttive e i posti di lavoro. Anche nel caso dell’Innse – come in molte altre situazioni di crisi tuttora aperte - quasi tutti dicevano che ciò non era possibile, ma poi gli operai hanno dimostrato il contrario.
Ecco perché auspichiamo che adesso ci venga risparmiato il solito giochetto del “sediamoci tutti sul carro del vincitore” e si apra invece una seria riflessione politica su come dotarsi urgentemente degli strumenti istituzionali per fermare la moria di aziende e posti di lavoro.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
Giovedì, 1 Ottobre, 2009 - 08:48

Invitiamo Cosentino a formazione contro bullismo omofobico

Nicola Cosentino, sottosegretario all’economia e probabile candidato PDL alla guida della Campania ha insultato alcuni colleghi chiamandoli “frocetti” per sottolineare la loro incapacità politica e dimostrando di essere portatore di una cultura omofobica che utilizza un diverso orientamento sessuale per significare una presunta inferiorità dell’avversario.” – dichiara Salvatore Simioli, presidente Arcigay Napoli.

“Crediamo che a Cosentino servirebbe davvero un corso di formazione che gli illustri le dinamiche che provocano il bullismo omofobico e rimuova la paura dell’altro in lui insita.” – aggiunge il presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso – “Per questo lo invitiamo a partecipare come studente ad uno dei corsi di formazione contro il bullismo omofobico che Arcigay propone in diverse città italiane, ed anche a Napoli.”

“Cosentino dimostra di non avere ascoltato le parole del Presidente della Repubblica Napolitano che ha ricordato ad inizio anno scolastico come un paese si faccia rispettare se i suoi cittadini rispettano le persone omosessuali.” – concludono Simioli e Mancuso – “A maggior ragione riteniamo che una persona che tiene questi comportamenti privi di rispetto per l’altro non sia adatta a ricoprire eventuali incarichi di governo, nazionale o regionale.”

 

29/09/2009 - Ufficio stampa Arcigay

Mercoledì, 30 Settembre, 2009 - 14:53

Vittoria degli utenti di Aprilia:l'acqua resta pubblica!

Una grande vittoria degli utenti del Comune di Aprilia per la salvaguardia della gestione pubblica dell’acqua potabile: per il Consiglio di Stato (massimo giudice amministrativo) i comuni NON sono tenuti a sottoscrivere le convenzioni con i gestori privati!
I Comuni hanno il POTERE di approvare oppure NO la convenzione con il gestore del servizio idrico integrato.
La sentenza ha ribadito la AUTONOMA legittimazione ad agire e a ricorrere dei SINGOLI UTENTI di un “servizio  pubblico di assoluta necessità quale è quello inerente la gestione e la distribuzione delle risorse idriche”. Ciò anche in base all’art. 2 del Decreto legislativo 6.9.2005 n. 206 (Codice del consumo) secondo cui:
“Art. 2 – Diritti dei consumatori
1. Sono riconosciuti e garantiti i diritti e gli interessi individuali e collettivi dei consumatori e degli utenti, ne è promossa la tutela in sede nazionale e locale, anche in forma collettiva e associativa, sono favorite le iniziative rivolte a perseguire tali finalità, anche attraverso la disciplina dei rapporti tra le associazioni dei consumatori e degli utenti e le pubbliche amministrazioni.
2. Ai consumatori ed agli utenti sono riconosciuti come fondamentali i diritti:
a) alla tutela della salute;
b) alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi;
c) ad una adeguata informazione e ad una corretta pubblicità;
d) all’educazione al consumo;
e) alla correttezza, alla trasparenza ed all’equità nei rapporti contrattuali;
f) alla promozione e allo sviluppo dell’associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti;
g) all’erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza.”
E’ un precedente importante per tutti i Comuni e utenti italiani.
Cari saluti a tutti/e
Antonella Fachin

Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: alberto de monaco <albertodemo1@inwind.it>
Date: 23 settembre 2009 22.56
Oggetto: [noturbogas-aprilia] Comunicato stampa comitato acqua pubblica aprilia- NO CONVENZIONE? NO PARTY !!!
A:  
Comitato Cittadino Acqua Pubblica Aprilia
www.acquabenecomune.org/aprilia
Comunicato stampa del  23 Settembre 2009
NO CONVENZIONE? NO PARTY!!!
Con sentenza n.5501/2009 del 15 Settembre 2009 il Consiglio di Stato, cancellando l’originale ricorso della Provincia di Latina e di Acqualatina spa, ha definitivamente resa operativa la scelta del Comune di Aprilia che, con le delibere n° 13 del 2005 e n°2 del 2006, decise di non approvare il contratto di gestione con Acqualatina spa. 
L’Alto Consiglio con una lunga e motivata sentenza ha ribaltato la sentenza del TAR di Latina, che aveva cancellato la delibera di Aprilia contro la gestione Acqualatina e negato il potere d’intervento dei singoli cittadini, che per anni hanno difeso con i denti la scelta del Comune. 
In sintesi è stato riconosciuto che:
·        la libertà del singolo Comune di non impegnarsi ulteriormente nell’ambito territoriale di gestione del servizio idrico, deve ritenersi piena e non soggetta a restrizioni di sorta, e per Aprilia è pienamente operativa la scelta di non approvare la convenzione;
·        i singoli cittadini utenti sono pienamente legittimati ad agire e ricorrere nei tribunali poiché l’erogazione del servizio pubblico rientra tra i diritti individuali fondamentali, oltre che collettivi;
·        è legittimo l’intervento in giudizio dei cittadini-utenti che hanno esercitato i loro diritti fondamentali, disconoscendo alla convenzione di gestione le caratteristiche utili per assicurare un servizio pubblico efficiente e di qualità;
·        l’ATO4 e la Provincia di Latina sono due soggetti distinti e separati e non spetta alcun potere autonomo di veto e di ricorso alla Provincia (leggasi CUSANI) contro le deliberazioni degli enti locali dell’ambito idrico. 
Inoltre il Consiglio di Stato, dando ragione ai cittadini intervenuti nel ricorso, ha rilevato l’inefficacia della “manovra” tentata in extremis da CUSANI, che a Dicembre 2008 e Febbraio 2009 fece votare ben 2 delibere dalla Conferenza dei Sindaci per farsi riconoscere il potere di agire per conto dei Comuni. 
Scorrendo la sentenza appare gravissima la posizione della giunta SANTANGELO che, invece di presentare subito appello contro la sentenza del TAR (che annullava la delibera), aveva lasciato correre e prestato il fianco ad Acqualatina (presidenza FAZZONE) ed alla Provincia di Latina (presidenza CUSANI) che invece presentarono appello al Consiglio di Stato, per far cancellare la remota possibilità, adombrata nella sentenza del TAR, che i consigli comunali potessero non approvare il contratto di gestione. 
La posizione dell’ex sindaco SANTANGELO è ancora più grave se si pensa che affidò la difesa del Comune in appello all’
avv.to PASCONE, che depositò una memoria difensiva di 1 sola pagina!!! Nonostante contro Aprilia si fossero costituti in giudizio il comune di MINTURNO e FONDI …. 2 comuni a caso!!!  
Ringraziamo pubblicamente gli avv.ti Carlo BASSOLI e Lucio FALCONE che ci hanno assistito con tenacia, passione e determinazione, dimostrando un impegno civico che trascendendo l’ambito professionale, ha sposato le ragioni dei cittadini nell’interesse generale della comunità e non solo. 
Chiunque oggi non faccia tesoro della piena vittoria dei cittadini riportando la gestione del servizio idrico all’ente locale, si dichiarerà deliberatamente contro i legittimi interessi della comunità. 
La smettano partiti e loro autorevoli rappresentanti di denigrare con l’appellativo di “capi popolo” quanti, non concordando con i loro interessi di gruppo e personali, percorrono strade autonome per affermare l’interesse collettivo, specialmente su una questione tanto vitale come la gestione dell’acqua!
In ogni caso siamo sicuri che sia meglio essere riconosciuti come “capi popolo” e non sospettati di essere capi clan!
Ripercorrendo oggi le tante vicende della questione Acqualatina, ritornano alla mente le parole dell’ex amministratore delegato Morandi, che nell’agosto 2007 dichiarava ad una tv locale:   i cittadini di Aprilia ne usciranno con le ossa rotte
Né possiamo dimenticare l’ormai celebre frase scritta dal MORANDI [1] nella lettera inviata ai soci privati nel gennaio 2003, per informare su come intendevano procedere per auto-assegnarsi gli appalti:
 “… Pisante [2] mi ha chiesto di fare un sacrificio, di non voler fare indigestione di antipasti prima di fare la cena, etc, etc.”. 
Oggi è proprio il caso di dire che la cena non arriverà:
NO CONVENZIONE? NO PARTY!!!
 Comitato cittadino acqua pubblica Aprilia
per scaricare la decisone del Consiglio di Stato
http://www.acquabenecomune.org/aprilia/article.php3?id_article=2239

Mercoledì, 30 Settembre, 2009 - 08:22

MARTINELLI DENUNCIA BERLUSCONI: LA VERA VERGOGNA E’ LUI!

Gruppo consiliare
PARTITO DEMOCRATICO
Ufficio Stampa
COMUNICATO STAMPA

28 settembre 2009

MARTINELLI DENUNCIA BERLUSCONI: LA VERA VERGOGNA E’ LUI!

Nella giornata di domenica 27 ottobre, Berlusconi ha chiaramente detto che
“questa opposizione, che brucia le sagome dei nostri militari, che in
inneggia a –6, che brucia la bandiera americana, che brucia la bandiera di
Israele, non ci stiamo, non accettiamo che ci sia un’opposizione di questo
tipo nel nostro paese, vergogna!, vergogna!, vergogna!”
Le parole pronunciate dal Presidente del Consiglio, riprese da tutti i
media nazionali, sono inaccettabili. Sono una vergogna per tutto il popolo
italiano anche dinnanzi a chi ci osserva dall’Estero e gettano, questo si,
discredito su tutta la Nazione.
Ritengo diffamanti per tutte le forze democratiche dell’Opposizione del
nostro Paese le vergognose parole usate dall’On.le Berlusconi durante
quella che doveva essere la Festa del Popolo delle Libertà.
Essendo false, gravi ed inqualificabili per chi ha passione per le proprie
idee e amore per il proprio Paese, denuncio l’On.le Silvio Berlusconi per
il reato di “diffamazione aggravata dall’attribuzione di fatto determinato
”.
Domattina sarà depositata formale denuncia querela presso il Tribunale di
Milano.
Nella fiduciosa attesa che un giorno possa essere giudicato.

Ettore Martinelli, Consigliere PD

Mercoledì, 30 Settembre, 2009 - 08:18

Parcheggio Darsena: ultimatum del Comune

Lettera del Comune ai costruttori del parcheggio Darsena: niente modifiche al piano.
Secondo l’articolo di Repubblica del 28.9.09 il Comune avrebbe inviato al costruttore del parcheggio in Darsena un ultimatum. La lettera sarebbe partita venerdì scorso e darebbe un termine al 30 ottobre. Il comune ha respinto il piano dei costruttori che prevedeva altri 300 posti auto per residenti, oltre ai 713 a rotazione. Il costruttore ora ha davanti a sé o la possibilità di ritornare al vecchio progetto della Giunta Albertini – 713 posti a rotazione – o rinunciare del tutto.
Il Sindaco Letizia Moratti ha affermato che in Darsena deve ritornare l’acqua e occorre realizzare un’area verde. Secondo il presidente di Darsena spa i soli 713 posti a rotazione non sono sostenibili economicamente. Tesi sempre sostenuta dai comitati e da quanti si sono negli anni opposti al progetto. Ha aggiunto che risponderà al Comune con un'altra proposta.
Angelo Valdameri consigliere di zona 6 Lista Fo

Martedì, 29 Settembre, 2009 - 15:10

"Una storia silenziosa” di Luigi Lusenti: presentazione libro

Mercoledì 7 ottobre

alle ore 20,30

Circolo Arci50

Via Benaco 1

Presentazione del libro

"Una storia silenziosa”

gli italiani che scelsero Tito

di LUIGI LUSENTI

con l'autore ne parlano

MARINA MUSTOVIC, giornalista

 

SERGIO SEGIO, Gruppo Abele

introduce ALESSANDRO RIZZO

Ricordiamo Mercoledì 14 appuntamento con la poesia di

 

Luca Vaglio e Patrizio Ponti

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