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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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Martedì, 22 Dicembre, 2009 - 19:41

L’Emilia-Romagna dà dignità a tutte le famiglie

22/12/2009 - Ufficio stampa Arcigay

 

L’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha espresso il 22 dicembre 2009 il suo assenso alla legge finanziaria regionale, che nell’articolo 48 ridefinisce l’erogazione dei servizi garantendo lo stesso accesso a coppie sposate e non, eterosessuali e omosessuali, nonché ai singoli individui.

Dopo Toscana e Liguria, l’Emilia-Romagna è la terza Regione ad affermare un principio di uguaglianza di questo valore nell’offerta dei servizi di competenza regionali” - dichiara il presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso – “Il Parlamento nazionale non può rimanere immobile di fronte a queste svolte che stanno cambiando il nostro Paese, regione dopo regione, ma dovrebbe cogliere il messaggio di dignità e laicità, dando tutele e pari diritti a tutte le persone lgbt italiane.”

“Il voto di Bologna arriva dopo il tentativo senza successo delle gerarchie cattoliche di precludere questo importante traguardo di civiltà e democrazia. Con questa legge il Presidente Errani e la maggioranza che governa la Regione hanno dato un segnale chiaro e forte di laicità e comprensione della realtà sociale di tutte le famiglie.” – conclude Mancuso.

“Siamo particolarmente soddisfatti dell’importanza del terzo comma, che parifica nella fruizione dei servizi erogati dalla Regione i singoli, le famiglie e tutte le forme di convivenza.” – aggiunge il coordinatore Arcigay Emilia-Romagna Flavio Romani – “Sono inoltre preziosi i richiami alle nozioni di discriminazione previste nelle normative europee, in particolar modo la 2006/54 CE che riguarda la parità fra i generi e definisce in modo chiaro e inequivocabile il divieto di discriminazione nei confronti delle persone transessuali. La nostra Regione dà l’esempio al Parlamento nazionale che aveva cancellato il rispetto e la tutela delle diverse identità di genere.”

Martedì, 22 Dicembre, 2009 - 19:00

MOZIONE RIQUALIFICAZIONE CASCINA TERTULLIANO 65


Martedì, 22 Dicembre, 2009 - 12:19

Pride nazionale 2010 a Napoli

Il 19 dicembre 2009 si è svolta a Roma la riunione del movimento lgbt (lesbico, gay, bisessuale, transgender) italiano, che ha affrontato la convocazione dei Pride per gli anni 2010 e 2011.

All’incontro hanno partecipato le varie articolazioni e sensibilità del movimento che hanno espresso la volontà di costruire un percorso unitario di confronto sui contenuti alla base dei Pride dei prossimi due anni.

Per il 2010 è stata accolta la candidatura avanzata dalle associazioni lgbt napoletane di organizzare il Pride nazionale a Napoli, così come l’assemblea ha ritenuto importante sottolineare come tutti i Pride che si terranno in altre città nel 2010 faranno parte di un comune percorso preparatorio dell’EuroPride 2011 di Roma.

Un gruppo di lavoro preparerà l’incontro del movimento che si terrà a Napoli a febbraio 2010 dove saranno discussi i contenuti politici della stagione Pride 2010.

Il Pride nazionale di Napoli del 2010 seguirebbe di ben 14 anni l'unico evento precedente, che si svolse nella città partenopea il 29 giugno 1996.

 

20/12/2009 - Movimento LGBT

Lunedì, 21 Dicembre, 2009 - 12:13

AUGURI alla "gente che mi piace"!

Tanti auguri a tutti e tutte per il 2010 ormai prossimo con le parole di Mario Benedetti (14.9.1920 - 17.5.2009), scrittore, poeta e saggista uruguaiano.
Antonella Fachin

GENTE CHE MI PIACE
 

Mi piace la gente che vibra,

che non devi continuamente sollecitare

e alla quale non c’è bisogno di dire cosa fare

perché sa quello che bisogna fare e lo fa.
 

Mi piace la gente che sa misurare

le conseguenze delle proprie azioni,

la gente che non lascia le soluzioni al caso.
 

Mi piace la gente giusta e rigorosa,

sia con gli altri che con se stessa,

purché non perda di vista che siamo umani

e che possiamo sbagliare.
 

Mi piace la gente che pensa

che il lavoro collettivo, fra amici,

è più produttivo dei caotici sforzi individuali.
 

Mi piace la gente che conosce

l’importanza dell’allegria.
 

Mi piace la gente sincera e franca,

capace di opporsi con argomenti sereni e ragionevoli.
 

Mi piace la gente di buon senso,

quella che non manda giù tutto,

quella che non si vergogna di riconoscere

che non sa qualcosa o si è sbagliata.
 

Mi piace la gente che, nell’accettare i suoi errori,

si sforza genuinamente di non ripeterli.
 

Mi piace la gente capace di criticarmi

costruttivamente e a viso aperto:

questi li chiamo “i miei amici”.
 

Mi piace la gente fedele e caparbia,

che non si scoraggia quando si tratta

di perseguire traguardi e idee.

Mi piace la gente che lavora per dei risultati.
 

Con gente come questa mi impegno a qualsiasi impresa,

giacché per il solo fatto di averla al mio fianco

mi considero ben ricompensato.

LA GENTE QUE ME GUSTA 
Me gusta la gente que vibra,
que no hay que empujarla,
que no hay que decirle que haga las cosas,
sino que sabe lo que hay que hacer
y que lo hace.
 
Me gusta la gente con capacidad
para medir las consecuencias de sus acciones,
la gente que no deja las soluciones al azar.
 
Me gusta la gente estricta
con su gente y consigo misma,
pero que no pierda de vista que somos humanos
y nos podemos equivocar.
 
Me gusta la gente que piensa
que el trabajo en equipo, entre amigos,
produce más que los caóticos esfuerzos individuales.
 
Me gusta la gente que sabe
la importancia de la alegría.
 
Me gusta la gente sincera y franca,
capaz de oponerse con argumentos serenos y razonables.
 
Me gusta la gente de criterio,
la que no se avergüenza de reconocer
que no sabe algo o que se equivocó.
 
Me gusta la gente que al aceptar sus errores,
se esfuerza genuinamente por no volver a cometerlos.
 
Me gusta la gente capaz de criticarme
constructivamente y de frente;
a éstos los llamo mis amigos.
 
Me gusta la gente fiel y persistente,
que no fallece cuando se trata
de alcanzar objetivos e ideas.
 
Me gusta la gente que trabaja por resultados.
 
Con gente como esa, me comprometo a lo que sea,
ya que con haber tenido esa gente a mi lado
me doy por bien retribuido.
 

Venerdì, 18 Dicembre, 2009 - 13:16

Fiaccolata a Milano il 19 dicembre contro il massacro di animali

Per opportuna informazione e riflessione e, se volete, partecipazione.
Ciao
Antonella
--------------------------

Il Natale per gli animali non è un giorno di “festa”, ma il momento del sacrificio alle tavole di chi festeggia.

Ecco il perché di questa fiaccolata: per ricordare che la salvezza di tanti animali dipende anche dalle scelte alimentari di ognuno di noi. Se non vogliamo essere complici di questi massacri, distanziamoci dal consumo di
carne e allora Natale sarà per tutti una vera “festa”.

Partecipa anche tu alla FIACCOLATA
Sabato 19 dicembre a MILANO
Ritrovo in Piazza Oberdan (Porta Venezia) Ore 16.30

Perché il consumo della carne diventi una vecchia e brutta abitudine che ci siamo lasciati alle spalle e perché avvenga finalmente quell'evoluzione etica e morale di cui l'umanità ha bisogno se vuole avere ancora un posto e
un ruolo positivo su questo pianeta.
Unitevi a noi, affinché in piazza ci siano tante e tante luci di speranza per i nostri comuni amici: gli animali.

LAC - Via Solari 40
20144 Milano
tel. 0247711806
www.abolizionecaccia.it

Anche quest'anno il tuo 5 x 1000 alla LAC!
CF 80177010156
Il 5 x 1000 non comporta nessuna spesa in più per il contribuente
Venerdì, 18 Dicembre, 2009 - 12:25

HUMOR: aggressioni

ospedale_bassa

regali_bassa

berlusconi_aggressione2_bassa
Il 27 novembre del 1095, papa Urbano II lanciò la prima crociata. Ci vollero quattro anni (non molti per quei tempi) per organizzare le truppe e mandarle a far baldoria oltremare. Ma ben prima degli eserciti “convenzionali”, una massa di diseredati, guidati da un certo Pietro l’eremita, partì per la Terra Santa. Questa prima fase passò alla storia come crociata dei pezzenti.
Perché tanta gente rispose a modo suo all’appello di un papa, allora conclamato potere politico? La società era corrotta, le classi guerriere, senza alcuna spinta verso l’esterno e l’espansione – che a quei tempi rappresentavano il progresso – rivolgevano le proprie armi, abusi e violenze sul fronte interno, mettendo in crisi il sistema di potere e la società nella sua interezza.
Insomma, il popolo, inteso come massa che affida i propri destini alla classe dirigente di turno, decise che era tempo di fare di testa propria: quando questo succede non ne esce mai niente di buono. Il minimo che ti possa capitare è qualche scellerato che attenta alla vita di un potente. Ma generalmente si finisce per trovarsi nel mezzo di una lotta armata di uomini radicali ed estremi che, superati tutti i freni inibitori, si lasciano guidare da ideologie incontrollabili.
Questo fa parte della natura umana e accadeva mille anni fa, come pure oggi.
Lo dico da un po’ che la miccia è accesa sotto i nostri piedi e alla fine la prima vera violenza è arrivata, ieri, dritta sui denti di Silvio Berlusconi.
Certo, siamo al gesto isolato di un uomo un po’ fuori di testa, frustrato, in cura da dieci anni da uno psichiatra. E sì, è tutto frutto del clima di veleni e insulti generati dagli ultimi anni della politica: dai ministri e presidenti che hanno cominciato a dare dei coglioni e merdaioli agli elettori, fino a chi (e qui ci mettiamo proprio tutti) gli elettori li ha trattati come coglioni per davvero.
Tale Massimo Tartaglia non ha fatto un favore a nessuno se non a Silvio Berlusconi: oggi è più martire che mai e la sua faccia penosamente (e drammaticamente) insanguinata è la prova che siamo in una nuova fase, ben oltre il gesto istintivo del cavalletto del 2005 che gli venne lanciato contro senza la reale volontà di colpirlo. Abbiamo prodotto così tanta merda, negli ultimi tempi, che neanche Bertolaso saprebbe dove stiparla: non ci resta che usarla come concime per far crescere tempi migliori. – Arnald
Mercoledì, 16 Dicembre, 2009 - 13:02

Il tassello mancante

«Arcigay, nella rappresentazione dei mass media, è diventata la portavoce quasi unica degli omosessuali italiani, la massima proiezione di quella che altrove si chiama a buon diritto “comunità gay”»
(Gianni Rossi Barilli)

Arcigay, dalla sua fondazione a oggi, si è sempre occupata di fare da collante tra istituzioni e popolazione lgbt. Tra i primi atti dell’associazione in collaborazione con il gruppo ABELE abbiamo la stesura della prima opera italiana sull’AIDS, primo passo dell’ARCIGAY per diffondere la conoscenza sul virus HIV e la lotta alla sindrome da immunodeficienza acquisita che all’epoca era diffusissima tra gli omosessuali maschi.

Lo stesso statuto Nazionale palesa la volontà, nell’art.3 dell’atto, di promuovere un’informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili, promuovere una sessualità libera e informata attraverso l’educazione sessuale, creare centri di assistenza socio – psicologica verso la popolazione lgbt e svolgere attività di promozione alla salute.

Arcigay se n’è sempre occupata in 25 anni di storia con la quale si posiziona tra i primi promotori di progetti contro l’HIV insieme a LILA e NADIR.

Attraverso un progetto pilota svolto in Toscana in collaborazione con l’USL2 (La discriminazione nell’epoca dell’AIDS, Prevenire le discriminazioni determinate dall' orientamento sessuale o dall'identità di genere, Positivo scomodo) è stato possibile essere il tassello mancante su alcune tematiche chiave che la sanità e le istituzioni in genere tendono a mettere in secondo piano. La Regione ha demandato all’USL2 la creazione di un tavolo tecnico su tematiche LGBT in ambito sanitario.

Attualmente Arcigay è diventata provider ECM - Educazione Continua in Medicina (n° 14723), accreditandosi al progetto Nazionale del Ministero della Salute con l’obiettivo di essere promotrice di progetti formativi verso il personale sanitario su temi non affrontati e strettamente inerenti alla popolazione LGBT.

Il Comitato provinciale Arcigay Ottavio Mai di Torino è stato demandato per gestire la progettazione dell’intero programma formativo Arcigay in ambito ECM, collaborando attivamente con tutti i Comitati Provinciali Arcigay d’Italia.

Obiettivo comune è di promuovere corsi di aggiornamento continuo in medicina per integrare il programma formativo regionale designato da dpi nelle singole Regioni.
Arcigay è presente in tutta Italia con 182.764 iscritti e con 8.020 tesserati in Piemonte. Unico ente in grado di garantire una trasmissione su tutto il territorio di tematiche vicine alle persone lgbt che per noi sono essenziali per la crescita della coscienza del Paese.

PROGRAMMA DI EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA

Il Programma di Educazione Continua in Medicina riguarda le seguenti figure professionali come da decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, poi integrato dal decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229:
• Farmacista
• Medico chirurgo
• Odontoiatra
• Veterinario
• Infermiere
• Ostetrico
• Infermiere Pediatrico
• Podologo
• Fisioterapista
• Logopedista
• Ortottista – Assistente di Oftalmologia
• Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva
• Tecnico Riabilitazione Psichiatrica
• Terapista Occupazionale
• Educatore Professionale
• Tecnico Audiometrista
• Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico
• Tecnico Sanitario di Radiologia Medica
• Tecnico di Neurofisiopatologia
• Tecnico Ortopedico
• Tecnico Audioprotesista
• Tecnico della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare
• Igienista Dentale
• Dietista
• Tecnico della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
• Assistente Sanitario
• Massaggiatore capo bagnino stabilimenti idroterapici
• Ottico
• Odontotecnico
• Puericultrice
• Psicologo

LA NOSTRA EQUIPE
La nostra équipe è formata da personale altamente qualificato; svolgendo una politica di integrazione tra personale appartenente alla popolazione lgbt e professionisti impegnati in ambito ospedaliero e educativo intendiamo armonizzare una conoscenza equa e proficua al fine di migliorare il le capacità degli operatori sanitari appartenenti al programma ECM stesso.

PIANO FORMATIVO PROGETTUALE ARCIGAY TORINO
I titoli sono stati divisi secondo settore DPI “Programmi e Progetti Formativi Regionali Piemonte” Obiettivi Regionali per la formazione piano socio-sanitario

1)GOVERNO DEL SISTEMA
1.5 Sviluppo della ricerca-azione sulle tematiche del benessere organizzativo e dell’empowerment professionale
• Sorgere di patologie organizzative (demotivazione,stress,burnout,mobbing), gestione delle cause e risoluzione relativamente all’orientamento sessuale
• Come evitare le discriminazioni sul posto di lavoro legate all’orientamento sessuale?Esistono delle linee guida?

2)PROMOZIONE DELLA SALUTE E PREVENZIONE
2.3 Sviluppo di competenze relative all’analisi epidemiologica nei dipartimenti di prevenzione
• Malattie sessualmente trasmissibili
a) batteriche
b) virali
c) HIV, terapia e utilizzo principi attivi
d) Formazione e informazione, come comunicare ai pazienti lgbt i rischi relativi alle malattie sessuali, forme di prevenzione/autodiagnosi
2.4 Sviluppo delle competenze relative alla comunicazione e all’ascolto tra gli operatori dei dipartimenti di prevenzione
• Il ruolo del medico nella diagnosi e cura del paziente affetto da malattie sessualmente trasmissibili, allarmi diagnostici e comunicazione tra i dipartimenti specialistici

3)INTERAZIONE SOCIO SANIATARIA E CURE PRIMARIE
3.1. Empowerment del cittadino rispetto al proprio ruolo nel processo di cura
• Trasmettere al paziente lgbt la necessità di visite preventive, metodologie di informazione
3.2 Sviluppo dell’organizzazione dell’assistenza territoriale verso il modello dei gruppi di cure primarie
• Orientamento sessuale nell’adolescenza (Educatore professionale)
• L’orientamento sessuale è condizionato dalla situazione affettiva nella crescita? (Educatore professionale – psicologo)
• Come affrontare la violenza famigliare legata all’orientamento sessuale? (Educatore professionale)
• Trattamento del paziente
• Cambio di genere e comunicazione tra professionista e paziente

4)RETE OSPEDALIERA
4.2 Sviluppo delle competenze e delle capacità di lavoro interdisciplinare tra i professionisti
• Diagnosi integrata, malattie sessualmente trasmissibili e terapie combinate

ALTRI EVENTI RIENTRANTI NEGLI OBIETTIVI NAZIONALI ECM:
• Il sistema nazionale sanitario nell’affrontare la richiesta di assistenza nel cambio di genere
• Operazione chirurgica, transessualità
• Cambio di genere,assistenza psicologica nel passaggio e post operatorio
• Assistenza del paziente depresso e patologia del rifiuto del proprio orientamento sessuale
• Trattamento biologico e coppie di fatto
• Risk management, l’orientamento sessuale può pregiudicare la donazione degli organi?Analisi di laboratorio e dati statistici di rischio
• Trasfusioni, l’orientamento sessuale aumenta il rischio di sangue infetto?
• HIV e malattie sessualmente trasmissibili, dati statistici regionali, nazionali, e europei. Possibili cause di focolai. Come affrontarle?
• Position paper in tema di livello virale, rischio di trasmissione (LILA), comunicazione al paziente infetto
• Discriminazione collettiva relativa all’orientamento sessuale
• Come dissuadere la popolazione lgbt nell’utilizzo di “stupefacenti”, cause diagnosi e problemi correlati
• HIV, cure pagliative e trattamento del malato terminale (Assistenza psicologica integrata da cure mediche)
• Bullismo e orientamento sessuale – “Smonta il bullo”
• Test rapidi HIV e counceling verso il paziente infetto
• Privacy e dati sensibili. Come informare il paziente?

TEMATICHE ECM INTERDISCIPLINARI CON POSSIBILITA’ DI ATTIVAZIONE:
• BLSD – Basic life support defibrillation
• Inglese sanitario
• Legge 81/08 aggiornamento in ambiente sanitario
• Sterilizzazione e risk management – rischio di contagio
• Sistemi di qualità ISO 9001 in ambito sanitario

http://www.arcigay.it/tassello-mancante-accreditamento-ecm

 

Mercoledì, 16 Dicembre, 2009 - 13:01

Interrogazioni presentate in CDZ 4 il 17 dicembre


Lunedì, 14 Dicembre, 2009 - 14:41

rom: dopo lo sgombero di Rubattino...ripartiamo da qui

Per opportuna informazione partecipazione di chi desidera sapere e conoscere.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
------------------------------------------------------
I ROM: una presenza che ci interroga. Comunque la pensiamo.


Ripartiamo da qui.


Dopo lo sgombero in via Rubattino
a che punto siamo, come ci siamo arrivati,
come andare avanti.
 
GIOVEDI’ 17 dicembre  -  ore 20,30
Chiamamilano - Largo Corsia dei Servi


 Flaviana Robbiati
 insegnante dei bambini di via Rubattino

Tommaso Vitale
docente e ricercatore in Sociologia urbana e Sociologia politica, Università di Milano-Bicocca

Patrizia Quartieri
consigliere comunale


Vi aspettano per parlarne insieme
e anche per scambiarci un augurio
Con la preghiera di estendere l’invito a tutti coloro che possono essere interessati
Sabato, 12 Dicembre, 2009 - 18:16

Arcigay riconosciuta istituzione di tutela dei diritti gay

10/12/2009 - Ufficio stampa Arcigay

Il 10 dicembre 2009 il GIP del Tribunale di Pordenone, Alberto Rossi, ha ammesso la costituzione di parte civile di Arcigay in relazione alla grave aggressione omofoba accaduta il 23 gennaio scorso nel centro della città friulana ai danni di un ragazzo gay disabile da parte di tre giovani.

Il processo avrà inizio il 22 febbraio 2010.

Il GIP, sostenendo l’interesse proprio e diretto nel procedimento della nostra Associazione, anche in virtù della recente omologa decisione del Tribunale di Roma in relazione alla vicenda Svastichella, ha accolto la richiesta di costituzione come parte civile di Arcigay, parallelamente a quella del Comune di Pordenone.

La vittima, non vedente e con notevoli difficoltà deambulatorie, si trovava in Piazza XX Settembre un venerdì sera, l'ora di punta dell’aperitivo, ad attendere il padre e venne improvvisamente aggredito, davanti a centinaia di persone, dai tre imputati che incominciarono a schiaffeggiarlo e spintonarlo fino a gettarlo a terra dove venne preso ripetutamente a calci in faccia e sulla schiena ed apostrofato con espressione del tipo "Frocio bastardo, frocio di merda, pedofilo". Gli venne addirittura scaraventato addosso un espositore metallico di giornali. I tre successivamente si dileguarono sghignazzando e urlando che stavano andando a "dare una bella lezione ai froci”.

"È con estrema soddisfazione che accogliamo la decisione del GIP” - ha dichiarato l'Avvocato Francesco Furlan – “Ritengo, inoltre, estremamente positiva la valutazione svolta dal Magistrato sull'interesse di Arcigay a partecipare al procedimento penale, non tanto quanto in rappresentanza della persona offesa alla quale, vanno tutta la nostra vicinanza e affetto, ma per un interesse specifico dell'Associazione che vede finalmente riconosciuto, dopo il caso romano, un proprio ruolo istituzionale nella tutela e riconoscimento dei diritti delle persone lgbt".

“Si tratta di un grande passo in avanti per la civiltà del nostro Paese.” – dichiara il presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso – “Arcigay persegue con tenacia da anni e con successo la via giudiziaria per difendere la tutela fisica e la dignità delle persone omosessuali e crede fermamente che queste battaglie possano dare una svolta culturale per l’affermazione dei nostri diritti di pari dignità.”

“Il magistrato di Udine ha dato una grande lezione alla nostra politica. Non possiamo permettere che le violenze ai danni delle persone lgbt restino ancora impunite o addirittura sommerse nel silenzio causato dal vuoto legislativo che legittima un clima culturale di pregiudizio e odio verso l’altro.”

“Negli ultimi due anni sono quasi 200 solo gli episodi emersi di violenza omofobica e transfobica in Italia: proprio oggi la Commissione Giustizia della Camera riprende un nuovo dibattito su una legge sul tema, dopo il vergognoso stop di ottobre” – conclude Mancuso – “è necessario che in tempi brevissimi il nostro parlamento apra gli occhi su questi episodi e approvi una legge per l’estensione dei reati di odio, per la tutela fisica e morale delle persone.”

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