Milano senza fili: finalmente il sogno si realizza
Bilancio Comune: approvato emendamento Unione per accesso gratuito a banda larga in tutta città
Nel commentare il buon esito dell’iniziativa che ci porterebbe all’avanguardia in Europa, i consiglieri Pierfrancesco Majorino (Ulivo) e Davide Corritore (Lista Ferrante) esprimono soddisfazione per aver raccolto intorno alla proposta anche il consenso di una parte del centro-destra. “Naturalmente vigileremo sull’effettiva realizzazione del progetto, perché non vogliamo che resti una mera petizione di principio”.
Relazione Bilancio: emendamenti da me proposti
Emendamento sulla gestione e l'elargizione del servizio bibliotecario e della rete di servizio
Alla frase (pag. 264 – capitolo “Area biblioteche”) “Più in particolare, le Biblioteche considerano prioritari questi ambiti di intervento”, a cui fa seguito un elenco dettagliato di priorità e di enunciati, aggiungere tra questi ultimi la seguente frase:
- ad uniformare il servizio bibliotecario rionale con quello della biblioteca Sormani, affinché si possa ridefinire la funzione di quest’ultima come luogo aperto al pubblico e non solo biblioteca di conservazione, aumentando, così, la possibilità di scelta da parte dell’utenza cittadina dei servizi bibliotecari a cui accedere, e rendendo, così, unitaria e omogenea, a livello cittadino, l’organizzazione dei servizi bibliotecari civici a beneficio della medesima
- Occorre, pertanto, provvedere, nell’impegno di applicare progressivamente e uniformemente in tutta la rete bibliotecaria cittadina l’orario di apertura continuativo protratto fino alle ore tardo serali, nella direzione di una effettiva offerta culturale diversificata, ad aumentare l’organico comunale destinato alle biblioteche lungo tutto l’orario di apertura, assicurando la professionalità della mansione lavorativa e della sua funzione, non ascrivibile a semplice e mera custodia del patrimonio bibliografico presente.
Emendamento sulla dotazione di sistemi di programmazione open source
Al punto “Centri di aggregazione multifunzionali (CAM)” (pg. 200) del programma “Aree cittadine e consigli di zona” dopo la frase “le principali linee di azione … possono essere sintetizzate nei seguenti punti”:
ATM e Comune: ma quale potere al Consiglio di Zona
Chiaramente come consigliere di zona ero presente alla seduta di commissione territorio e viabilità del consiglio di zona 4 avente come oggetto la discussione sul migliroamento di alcuni mezzi di superficie di trasporto pubblico, tra cui il prolungamento dell'84 nelle vie non beneficiate di alcune parti del quartiere di Rogoredo, dal sottoscritto richiesto con interrogazione, e credo che quanto mai fosse pesante e percepibile l'assenza del direttore di settore, o di qualche rappresentante dell'amministrazione comunale. La presenza di uno dei suddetti soggetti avrebbe certamente garantito la possibilità di dare corso a un miglioramento complessivo della rete viabilistica pubblica, in quanto alcune correzioni di percorso, oppure di frequenze di orario di passaggio dei mezzi, sono di pertinenza dell'amministrazione garantirle e approntarle, in quanto nella convenzione esistente con AEM esiste e sussiste un accordo tale per cui le variazioni di percorso che implicano interventi non di urgenza ma strutturali e infrastrutturali devono essere deliberate da parte dell'amministrazione, che deve disporre anche delle procedure e degli elementi che possano garantirne la dovuta applicazione. La domanda ritorna come naturale ormai è da qualche tempoa questa parte: che cosa possiamo fare noi, consiglieri di zona e consiglio di zona, per provvedere a rimuovere gli ostacoli oggi presenti atti a non garantire un'efficenza e un'ottimizzazione del servizio e delle sue modalità di gestione. Possiamo noi esprimerci a riguardo? Quale è la nostra sfera di influenza politica? Come possiamo incidere? E su quali ambiti? E in quali contesti? E, soprattutto, dibattiamo su quali provvedimenti che possano rimuovere gli elementi di inefficenza del servizio. Quanto mai è gravoso lo stato attuale del decentramento, come quanto mai risulta essere difficile agire senza instrumenta regni sufficienti e funzionali alla costruzione di un governo del territorio, pronto e di immediata risposta alle doglianze della cittadinanza. Le interrogazioni sono state fatte sul tema, come acnhe mozioni: giusto è stato provvedere di indire una commissione ad hoc in cui discutere con il rappresentante funzionario dell'ATM. Ma, ripeto, quale è stata l'utilità, oltre che concepire i limiti di attribuzione dei differenti compiti e delle differenti responsabilità in capo ai due soggetti, ATM, da una parte, Comune, dall'altra. Penso nessuna: siamo ancora al punto di prima, siamo ancora con problemi inevasi, in quanto non possono essere risolti da chi non ha la titolarità di rimuoverli. L'autorità e la competenza risiedono in casa di qualcun altro: l'amministrazione e il settore, che rimane silente, e rimane come sempre il convitato di pietra. A parte i miglioramenti decorativi e di arredo, che sono necessari, come sottolineato, ossia l'implementazione delle pensiline di attesa dei mezzi pubblici, corredate di orari e di indicazione degli eventuali ritardi, oggi non ancora del tutto presenti sulla rete circoscrizionale e territoriale, ma di funzionalità estrema per il pubblico, quali altri interventi l'ATM può espletare? Nessuno allo stato delle richieste fatte e sollevate in commissione del 20 marzo; e allo stato dell'entità delle medesime. Si parla anche di destinazione di fondi relativi ai diversi capitolati che riguardano la diffusione della rete di trasporto pubblico: se si vuole aumentare le corse della 37 bisogna sacrificare le corse della 77, oppure accorciare il percorso dell'84. Ma quanto è predisposto dall'amministrazione relativamente alla diffusionee al miglioramento del servizio infrastrutturale della rete di trasporto pubblico di superficie? Cosa è previsto nel capitolo del bilancio? Questi sono temi che un'amministrazione deve affrontare, anche nell'ottica di una diffusione della mobilità sostenibile. Ma sono temi elusi, evasi, su cui non si dibatte nè discute con i diretti interessati, le cittadine e i cittadini milanesi, che non vengono sentiti e non vengono ascoltati: esempio ne è l'assenza del referente dell'amministrazione centrale in commissione; esempio ne è la mancanza di instrumenta regni e di governo dei consigli di zona, che possanoa gire su questioni che interessano la propria dimensione territoriale. Attendiamo risposte, come sempre: ma sarebbe giunto il momento di dare ai consigli di zona quella titolarità potestative istituzionale degna di organismi che amministrano una municipalità: almeno per deliberare se aumentare le corse di un mezzo di trasporto superficiale.
Alessandro Rizzo
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milanio
Consiglio di Zona 4
LUNEDI' LE MANIFESTAZIONI SARANNO DUE
ormai è ufficiale, le manifestazioni di lunedì saranno due.
Perché non vanno alla manifestazione del Sindaco? Partecipereste a una manifestazione convocata dai dirigenti dell'ATM contro i ritardi del trasporto pubblico, o a un corteo guidato dal padrone dell'Esselunga contro i prezzi nei supermercati?
La sicurezza dei Cittadini è un bene di tutti, si conquista giorno per giorno se tutti fanno il loro dovere, esercitando i poteri e le competenze di cui dispongono.
In tema di sicurezza, sia nel senso ristretto dell'ordine pubblico sia in quello più ampio della lotta contro la in-sicurezza dei cittadini, il Sindaco ha precise competenze e strumenti per agire: può dispiegare la Polizia Municipale sul territorio, invece di tenerla chiusa negli uffici, può difendere gli spazi della vita sociale dei quartieri (come i giardini) dai vandali e dagli speculatori; può e deve collaborare con il Prefetto per rendere presenti e visibili sul territorio le Forze dell'Ordine; ha strumenti per governare lo sviluppo urbanistico, risanare le periferie, ridurre traffico e inquinamento.
Un Comune che dà valore alla vita dei cittadini, infatti, difende la loro sicurezza in ogni momento: quando una donna sola esce di sera e quando un commerciante alza la saracinesca, quando un operaio lavora senza il casco e quando una gru trasporta carichi pericolosi sulle nostre teste, quando nelle case popolari si insediano i prepotenti e quando le discoteche non rispettano il riposo dei cittadini - e perfino quando un bambino respira l¹aria inquinatissima della città o un giovane pensa con angoscia al suo futuro.
L'insicurezza deriva dal degrado della città, e purtroppo genera malessere, paura, rabbia: ci trasforma in cattivi cittadini.
La nostra città non deve essere divisa da chi utilizza a fini di propaganda politica problemi che per noi sono reali e spesso drammatici. E contro i quali ci siamo sempre battuti insieme, senza divisioni e strumentalizzazioni.
contro il degrado, per la sicurezza e la vivibilità
Lunedì 26 marzo alle ore 17.30
Palazzo Marino (casa della Città) e la Prefettura (casa del Governo)
Venite anche voi?
Carlo Ippolito
Comitato contro l'Elefante vi prego di diffondere questa lettera, grazie
PS
Inteerrogazione sul livello di rumore nei cantieri
Alla cortese attenzione
del presidente della Commissione Territorio
Giorgio Tomellini
del presidente della Commissione Edilizia
Bruno Bernardi
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4
Contro ogni intolleranza omofoba
Francesco sospende ogni sua espressione di "appoggio politico" alla Giunta milanese, giustamente, perchè come cittadino omosessuale di questa città si sente fortemente attaccato da componenti della stessa che compongono l'amministrazione che lui ha votato e che lui ha sostenuto: non ci sarà alla manifestazione del 26, alla parata propagandistica che il sindaco ha promosso sulla sicurezza, nonostante abbia ottenuto delle garanzie positive da parte del Ministero degli Interni, nell'ottica deleteria del "chi più urla, più ottiene", abbandonando ogni forma di costruttivo dialogo e di confronto propositivo. Se il governo non fa è colpa del governo, e se fa è merito del sindaco: questa è la filosofia della Moratti. Francesco si dichiara offeso e fortemente preoccupato in quanto le associazioni facili e discriminatorie compiute da questi due soggetti amministratori non possono rappresentare modelli di civiltà e inducono a considerare gli omosessuali come pericoli per la collettività, come persone malate, come soggetti depravati, come psicopatici necessitanti di trattamenti sanitari obbligatori, che devono essere reclusi ed emarginati dal resto della società. Brecht diceva che quando si mette in pericolo i diritti di una categoria si rischia di mettere in pericolo la democrazia e i diritti universali dell'uomo, in quanto soggetto che ha una dignità e ha una libertà sociale, culturale, civile, soggetto autodeterminato. Echi totalitaristici si presentano come nubi nere sull'orizzonte della democrazia in Italia: l'orientamento sessuale è un modo di essere, di vivere, che non nuoce la comunità, in quanto è una caratteristica personale, soggettiva, come può essere una caratteristica avere i capelli mori anzichè biondi, oppure nascere donna anzichè maschio, oppure avere gli occhi grandi o a mandorla. E' una caratteristica soggettiva e come tale non può essere oggetto di discriminazione, tanto più che questa discriminazione è assolutamente insensata e irrazionale, nel momento in cui si parla di estensione dei diritti di eguaglianza e non di limitazione di diritti già esistenti per altre categorie. Leggiamo la lettera aperta di Francesco, che ritengo opportuno diffondere e divulgare, perchè Milano possa ritornare a essere una città europea, civile, sociale, una città dell'inclusione, della tolleranza, dell'eguaglianza, di quei principi che la fecero illustre nel passato, e che oggi sembrano essere stati soppressi.
LETTERA APERTA DI FRANCESCO ITALIA (fonte: www.gay.tv)
Carissima Signora Moratti,
spero si ricordi di me, sono Francesco Italia ed ho fatto parte con grande convinzione ed orgoglio della lista civica durante le passate elezioni amministrative. Seguo con molta attenzione la sua attività ed immagino l'enorme mole di lavoro e di preoccupazioni cui lei è sottoposta. Anche per questo ho pensato a lungo prima di scriverle questa lettera aperta, ma la coerenza al mio percorso di vita, il rispetto verso le circa 200 persone che hanno voluto dare a me il loro voto pur non conoscendomi, e prima ancora l'affetto e la stima che nutro nei suoi confronti me lo impongono.
Francesco Italia
Caso Metroweb: richieste di chiarimento e verifica
Al Presidente del Consiglio di Zona 4
Paolo Zanichelli
Al Consiglio di Zona 4 e alle sue componenti
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4
URGENTE! Partecipa in Vle Forlanini 150 profughi.
Vivono in tale area, assegnata loro dalle istituzioni, senza servizi igienici, riscaldamento, acqua corrente o elettricità.
La disperazione è tale che domenica 11 uno di essi si è tolto la vita; molti altri invece sono malati, scoraggiati, depressi.
Solo la buona volontà di alcune associazioni consente la distribuzione di qualche coperta, un tè caldo, dei maglioni. Manca ogni struttura.
E' stato dato loro un permesso di soggiorno come profughi e poi sono stati dimenticati. 150 persone. Hanno inoltrato ogni dove delle semplici richieste: un alloggio dignitoso, dei corsi di formazione per trovare un lavoro, rimanendo inascoltati.
Per questo domenica 25 il coordinamento "città per tutti" sta organizzando un pranzo presso al caserma di via Forlanini, per non lasciare abbandonate queste 150 persone e per tenere vivi i riflettori su questo caso.
Ti invitiamo a partecipare portando anche tu una sedia, un cestino da pic nic, e la voglia di conoscere persone così diverse ma così simili a noi
info: 347 1498343
Trasporti pubblici per studenti?
Trasporti pubblici per studenti?
MA AD ATM INTERESSA DAVVERO?
Siamo un gruppo di cittadini-utenti del trasporto pubblico milanese che ha deciso di unirsi per chiedere con forza un reale miglioramento del trasporto che mostra segni di degrado sempre più profondi e che è sempre più distante dalle nostre esigenze.
Siete anche voi stufi dei continui ritardi, dell’affollamento impossibile, del caldo e del rumore insopportabile nelle linee metropolitane e di superficie e delle tariffe?
Facciamo si che si possa far capire ad ATM che le cose non vanno ottimamente come vogliono farci credere! Finche ognuno individualmente subirà questa situazione ATM e il Comune continueranno su questa strada, per cui è fondamentale per raggiungere il nostro obbiettivo agire insieme
AVERE UN TRASPORTO PUBBLICO
DEGNO DI UNA CITTA’ CIVILE ED EUROPEA
Oggi sentirete parlare il Presidente di ATM Bruno Soresina, anche se per poco: ha già annunciato di non ricandidarsi alla prossima elezione. Chi lo sostituirà? Forse il “manager” Elio Catania, famoso, per chi ha viaggiato con le ferrovie tra il 2004 e il 2006, per l’esito disastroso della sua gestione?
Adoperiamoci a far capire al Sindaco che un cambiamento ci vuole ma verso il meglio e non verso il peggio.
Dunque scrivete le Vostre opinioni, le Vostre “avventure”, le Vostre proposte sui mezzi, le Vostre segnalazioni sui problemi che incontrate ogni giorno e sulla base di questi dati, di noi cittadini, insieme, agiamo per ottenere un servizio a misura delle nostre esigenze.
Biblioteche: proseguiamo nella battaglia
Cara lettrice e caro lettore,
ti informo che sulla questione biblioteche non mi fermo: ossia il consiglio di zona 4 ha approvato due mozioni che vanno nella giusta direzione, ossia l'ampliamento del servizio, della rete di servizio, l'apertura omogenea delle biblioteche anche in orario serale, l'uniformità dei criteri organizzativi, tali da rendere questi centri non solo luoghi di custodia dei libri, ma anche di consultazione, di studio e di lettura, disponibili per la cittadinanza. In Comune, come avrete letto in questo mio blog, ho proposto un emendamento, tramite il consigliere comunale di mio riferimento, Basilio Rizzo, che tende a valorizzare qualitativamente questo servizio, ridefinendo un compito di aggregazione culturale e sociale, non solo di fruizione di un patrimonio bibliografico, e di incentivarne l'innovazione tecnologica e informatica.
Chiamamilano ha pubblicato l'intervista al sottoscritto, 00000022102043292096/rizzo.mp3 , dove maggiormente specifico l'urgenza di dare delle risposte alla questione generale, richiedendo che il servizio sia pubblico, sia maggiormente efficente, sia di qualità e di incremento del personale oggi insufficiente a garantire la continuità di orario del servizio anche in fascia tardo serale, riproponendo le graduatorie definite nel 2002 tramite concorso pubblico, dilazionate nei tempi di scadenza da una particolare norma della legge finanziaria. 9 biblioteche su 23 a Milano chiuse in orario serale è un numero troppo insufficiente per dare un nuovo volto al servizio bibliotecario, nel rispetto dei diritti dei lavoratori dipendenti, ma anche dell'utenza che richiede un'offerta varia, diversificata, di maggiore peso ed entità. Ho lanciato un confronto con i dipendenti e con l'utenza per concordare proposte che siano condivise di rilancio del servizio civico.
http://fetcher.fw-notify.net/
Alessandro Rizzo
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4