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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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Mercoledì, 29 Luglio, 2009 - 17:12

In gara contro il pregiudizio i campioni delle Olimpiadi Gay

28/07/2009 - La Repubblica
COPENAGHEN- Trentotto discipline, oltre ottomila sportivi provenienti da circa cento paesi e uno spirito che mai come in questo caso si potrebbe definire più"decubertiniano": entra nel vivo a Copenaghen la seconda edizione dei Word Outgames, le Olimpiadi dedicate alla comunità omosessuale. Una manifestazione internazionale che promuove il benessere fisico, mentale espirituale di uomini e donne omosessuali, bisessuali e transgender che fino al prossimo 2 agosto si affronteranno nelle classiche specialità olimpiche -dall'aerobica al ciclismo, dal nuoto al curling - con qualche eccezione come ladanza o le corse sui pattini a rotelle.
Al motto di "veri sport, vera cultura e un vero divertimento" l'Olimpiade, che nel 2006 si era tenuta per la prima volta nella città canadese di Montreal, accetta iscritti proveniente da ogni parte del mondo e di qualsiasi livello: dall'amatoriale all'agonistico. Quello che conta è gareggiare contro il pregiudizio, in un settore come quello dello sport nel quale l'omosessualità rappresenta ancora un forte tabù. Così forte che secondo OutSport, la piùautorevole webzine di cultura sportiva omosessuale, alle Olimpiadi di Pechino dello scorso anno solo dieci atleti si sono dichiarati apertamente gay, contro una stima di circa mille. Inoltre il portavoce del Portnoy Group, un'importanteazienda di consulenza sportiva, dichiarò che in fatto di branding essere gay comporta ancora oggi un danno di immagine all'atleta.
Oltre all'immagine e al denaro rimane però lo spirito di questi atleti coraggiosi. Egrazie alla loro massiccia partecipazione i giochi possono prendere il via per il secondo anno. Inaugurati lo scorso venerdì con una grande cerimonia diapertura, è solo a partire da oggi che gli sportivi inizieranno ad affrontarsi nelle varie specialità. Tra gli atleti che cercheranno di portare in alto i colori italiani ci sono anche i calciatori della KingKickers Italia, la squadra che ha sede a Milano allenata dal giornalista sportivo Paolo Giordano che dalla sua pagina di Facebook informa in tempo reale sull'andamento del difficile girone che vede la nazionale confrontarsi con squadre favorite come laDanimarca, gli Stati Uniti e il Messico. Nei prossimi giorni seguiranno le competizioni di basket, bowling, bridge, hockey sul prato, nuoto, fino alla conclusione dei giochi con il triathlon previsto per sabato 1 agosto.
A completare un programma sportivo decisamente ricco, l'amministrazione comunale di Copenaghen e la Glisa, l'associazione sportiva internazionale di gay e lesbicheche dal 2003 si contende con la Gay Games Federation la gestione degli eventi sportivi della comunità omosessuale, hanno organizzato mostre, dibattiti einstallazioni ispirate al tema di genere, identità e diversità. E se la prima immagine che vi viene in mente pensando a questo evento è quella di sportivi inabiti frivoli che ancheggiano effeminati o di donne corpulente che ballano abbracciate, potete anche accantonare il pregiudizio. Quella di Copenaghen altro non è che una manifestazione sportiva nella quale i partecipanti possono esprimere le loro preferenze sessuali in totale libertà. Poi, una volta smesse le scarpe sportive, c'è spazio anche per un fitto calendario di party che animeranno le notti dei partecipanti.
Ma nonostante il clima di festa che ha accompagnato i primi giorni dei giochi, anche nella civilissima Danimarca - qui dal 1989 le unioni civili traomosessuali sono riconosciute e nello scorso marzo è stata approvata l'adozionedi figli anche per coppie gay - tre atleti sono stati aggrediti in una delle piazze principali della capitale durante la ceremonia di apertura. Fredda d'altronde era stata anche la reazione da parte dei media e del governo danese, che non ha partecipato all'inaugurazione. E mentre gli atleti, sportivamente, continuano a gareggiare, Uffe Elbaek, direttore dell'evento, ci tiene a ricordare che l'aggressione ai tre atleti, uno svedese, un norvegese e uninglese, deve far riflettere ma non sporcare in alcun modo l'immagine di una città come Copenaghen nota come una delle capitale più tolleranti e progressiste.

Martedì, 28 Luglio, 2009 - 13:27

HUMOR: Afghanistan e la missione di pace

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Martedì, 28 Luglio, 2009 - 13:16

Sul provvedimento delle "cancellate telescopiche" a San Lorenzo

Non ho ancora capito, escluse le dichiarazioni "programmatiche" e di intenti degli assessori, che cosa significhino termini come "cancellata telescopica", oppure "servizi igienici cosiddetti ‘telescopici’ (a scomparsa)". Ritorniamo a una questione aperta ormai da alcuni anni, conseguenza della "desertificazione" del centro di Milano, antecedentemente cuore pulsante vitale e serale, notturno, della città, ora solo proprietà reale di ditte, finanziarie e uffici amministrativi. Lo svuotamento del centro, progressivo negli ultimi 15 anni, ha visto associazioni e centri culturali abbandonare il tessuto storico e architettonico della metropoli, a causa di aumenti dei canoni di affitto o a causa di una svendita totale del patrimonio demaminale del Comune, con conseguente abbandono di realtà non a scopo di lucro ma cultutrali dei locali. La cartolarizzazione di gran parte degli edifici presenti nel centro di Milano e non solo proseguono su questa strada, mentre si parla, ricordo proprio l'Assessore Cadeo, dell'esigenza di riportare nel centro i locali oggi concentratisi in alcune circoscritte zone di Milano: Navigli, Darsena, Isola Garibaldi, Piazzale Sempione. Non si comprende una questione: la natura del divertimento notturno e serale che la città offre a un numero sempre più cospicuo di giovani, di qualsiasi fascia di età, che richiedono spazi dove socializzare e dove poter trascorrere ore tranquille con i propri coetanei. Da una parte si penalizza il godimento universale da parte di tutte e di tutti degli spazi pubblici, ponendo inferriate, cancellate, transenne, come se il "problema" del disordine pubblico non si spostasse e finisse magicamente, dall'altra si pensa che la Movida debba essere considerata solo un trasferimento continuo e ossessivo di gruppi di giovani e di ragazzi da un locale all'altro nella spinta più sfrenata e deleteria al consumo fine a sè stesso. Parlavo due anni fa di "Agorà" e ritorno a proporre questa idea, questo concetto, che non si vanifica in una semplice, seppure nobile e altisonante, parola. E' chiaro ed è giusto preservare, seppure non comprenda in che modo e in che portata, un Monumento storico della città quale la Basilica di San Lorenzo: ma è anche giusto considerare che se esistono soggetti che esprimono comportamenti deviati tali da metter ein pericolo un monumento unico significa che è asssente una strategia culturale che civilizzi le coscienze delle nuove generazioni, seppure non siano sempre imputabili di atti vandalici contro monumenti storici, ad apprezzare la città, la sua storia, la sua dimensione architettonica e sociale. Ho apprezzato, apprezzo ancora, l'exit strategy adottata dal neo nominato Assessore ai Giovani e al Tempo Libero, Alan Rizzi, perchè improntata su una dimensione, almeno in apparenza, ma non per questo non degno di fiducia, alternativa rispetto alla linea "law and order" dell'Assessore Vicesindaco Decorato. Con il dialogo tra le parti interessate, i giovani, in primis interessati e coinvolgibili, i residenti, i commercianti, l'amministrazione territoriale comunale, le associazioni del territorio si può trovare soluzioni che diano la consapevolezza responsabilizzante di essere parte di una comunità e di voler insieme, ognuna e ognuno nel proprio ambito e con il prezioso contributo personale e categoriale, valorizzare il territorio comune, attraverso comportamenti e iniziative, dalle diverse entità e nature. Ma mi spiace constatare che dalla nascita del Tavolo interassessorile e del confronto con le parti attrici interessate ancora si pervenga a formule poco efficaci, assolutamente inadeguate e, spesso, inutili a emarginare le forme di devianza e di disordine che possono crearsi nelle ore serali. Si parla ancora di transenne, di recinti, si delinea la linea proibizionistica della repressione del consumo di bevande alcoliche, divieto esistente per legge e che prevede, senza necessità di forme e misure eccezionali ultranee, forme sanzionatorie per i commercianti e i venditori. Si vuole iniziare un percorso diverso, che sia coerente con le intenzioni, che ancora sposo e condivido dell'Assessore Alan Rizzi di definire una politica di dialogo tra le parti interessate e di arricchimento civico di una Movida che diventa espressione attuale di uno sterile consumerismo senza contenuti? Ripartiamo e riproponiamo l'Agorà cittadina, il luogo di libera espressione e fruizione dei saperi e delle conoscenze, in un'ottica cultura di condivisione e di confronto? Vogliamo mettere alla prova le persone maggiormente interessate a vivere la città nelle ore serali, e spesso penalizzate in modo generalizzante di certi provvedimenti restrittivi, ossia i giovani, la cui esigenza di rimanere fuori alla sera è indefferibile, comune ai loro coetanei europei nelle maggiori città continentali, dove si convive pacificamente con questo bisogno sociale inderogabile, senza parlare di "disordine pubblico", di "orde di persone che mettono a repentaglio la quiete notturna", di masse informi che violano la sacralità dei monumenti? Diamo anche ai giovani un ruolo responsabilizzante, offrendo a loro gli spazi pubblici cittadini con la calusola della gestione del "buon padre di famiglia", si direbbe, ossia del senso civico e civile di fare parte di una comunità e di una collettività, fatta di patrimoni comuni e universali. Occorre uscire da visioni arcaiche e anacronistiche di paternalismo ferreo, e avanziamo verso a una suddivisione delle responsabilità in un'ottica di cittadinanza universale e comune.

 

Alessandro Rizzo

Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - GRUPPO LA SINISTRA

Consiglio di Zona 4 Milano

Martedì, 28 Luglio, 2009 - 12:45

"Psicoterapia e omosessualità" di Margherita Graglia

E' uscito nelle librerie il 21 luglio 2009 il volume "Psicoterapia e omosessualità" di Margherita Graglia, edizioni Carocci (Roma). Il libro intende fare il punto sulle più recenti acquisizioni scientifiche, offrendo: - Una riflessione critica sulle domande fondamentali che professionisti e non si pongono: Cos'è l'orientamento sessuale? Quali sono gli aspetti rilevanti? Quali le sue origini? - Un'analisi delle forme contemporanee dell'omonegativita e dell'impatto sul benessere delle persone GLB. Si illustra ad esempio come decostruire la canzone “Luca era gay” di Povia. - Un'analisi degli strumenti per la promozione del benessere psico-sociale dei GLB. - Una discussione sulle terapie riparative e post-riparative. - La specificità dell'incontro tra i terapeuti e i loro pazienti GLB. Margherita Graglia, psicologa e psicoterapeuta. Collabora con l'università di Bologna, è didatta CIS (Centro Italiano di Sessuologia). Coniuga l'attività clinica con la progettazione e la conduzione di corsi sull'orientamento sessuale e l'identità di genere rivolti a psicologi, medici, insegnanti ed educatori. www.arcigay.it

Venerdì, 24 Luglio, 2009 - 14:50

Soldi dalle discoteche per evitare i controlli

Milano, è bufera su Palazzo Marino
"Soldi dalle discoteche per evitare controlli"
L’inchiesta è nata dal filone per il quale è attualmente a processo il fotografo dei vip Fabrizio Corona. L’elenco degli indagati supera i 15 nomi. E tra loro, insieme con il capo dei vigili, ci sono alti funzionaridel Comune, come Silvano Baselli, del direttore generale del Demanio, Giuseppe Pannuti, del direttore del settore Demanio e patrimonio, Laura Mari. E ancora, per concludere la lista dei big, l’ex ispettore dei vigili del fuoco Luigi Esposito
di Emilio Randacio
Per non avere guai con le licenze, si sarebbero pagate mazzette. E lo stesso si sarebbe fatto per non avere vigili urbani ficcanaso tra i clienti in coda all’ingresso dei locali alla moda oppure vigili del fuoco troppo curiosi di capire se le uscite di sicurezza fossero o meno a norma. A garantire che il meccanismo non s’i nceppasse, ci avrebbe pensato nientemeno che il comandante dei vigili urbani Emiliano Bezzon, che ha ricevuto ora l’avviso di garanzia. Ma l’elenco degli indagati supera i 15 nomi. E tra loro ci sono anche quelli di alti funzionari di Palazzo Marino, come Silvano Baselli (responsabile del servizio Pianificazione e sviluppo ed ex segretario della Commissione comunale di vigilanza), del direttore generale del Demanio, Giuseppe Pannuti, del direttore del settore Demanio e patrimonio, Laura Mari. E ancora, per concludere la lista dei big, l’ex ispettore dei vigili del fuoco Luigi Esposito.
L’allarmante quadro ritratto dalle indagini del pm Frank Di Maio comprende anche i proprietari della discoteca Toqueville di zona corso Como, Carlo Bondavalli e Roberto Nigro, e quello del bar Bianco, locale trendy all’interno del parco Sempione, Michele Cilla; oltre al segretario del Silb, il sindacato delle sale da ballo, Rodolfo Citterio, e l’architetto Daniele Beretta, specializzato nell’arredamento dei locali alla moda. Attraverso il pagamento di mazzette agli ultimi due, entrambi componenti della Commissione comunale di vigilanza, i locali di tendenza della città avrebbero avuto vita facile e nessun controllo a ostacolare le proprie attività. Le accuse, a vario titolo, parlano di concorso in concussione, corruzione, abuso d’ufficio, rivelazioni del segreto d’ ufficio e favoreggiamento personale.
Il comandante dei vigili è stato ufficialmente informato dell’i nchiesta a suo carico con la notifica della proroga delle indagini per le accuse di abuso d’ufficio e rivelazione del segreto d’u fficio. Secondo i pochissimi elementi che trapelano dall’indagine condotta da Di Maio, il responsabile dei ghisa avrebbe omesso di notificare verbali dai quali emergevano irregolarità su alcuni locali notturni, come invece gli aveva ordinato di fare la giunta. Non solo. Bezzon si dovrà anche difendere dall’accusa di aver favorito discoteche intestate a persone a lui vicine, confidando notizie che dovevano invece restare segrete.
La pietra dello scandalo, secondo le indagini della squadra mobile, è rappresentata proprio dalla Commissione comunale di Vigilanza (Ccv). Un organismo costituito nel 1990, che ha tra i suoi compiti statutari il rilascio delle licenze dei locali pubblici. Un centro nodale per le attività commerciali della città, che secondo l’a ccusa si sarebbe dimostrato un ventre molle, visto che i titolari dei locali notturni avrebbero avuto la possibilità di ottenere licenze a proprio piacimento, in cambio di bustarelle consistenti.
A sostegno della tesi accusatoria ci sono anche intercettazioni telefoniche e ambientali. L’inchiesta è nata dal filone che vede attualmente a processo il fotografo dei vip, Fabrizio Corona. Nelle carte che la procura di Potenza ha inviato a Di Maio, ormai due anni fa, c’erano allusioni a irregolarità nella gestione della discoteca Hollywood. Da qui, il pm ha iniziato a scavare sui metodi con i quali il Comune concedeva licenze commerciali, fino a giungere alla convinzione che in ballo ci sono mazzette, contestate nel provvedimento del gip Giulia Turri, almeno «a partire dall’a prile del 2008 fino a oggi».
(22 luglio 2009- la Repubblica)
Venerdì, 24 Luglio, 2009 - 13:48

HUMOR: il rilancio dell'economia

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Giovedì, 23 Luglio, 2009 - 09:09

Finalmente riapre la LIBRERIA BABELE a Milano

La Libreria Babele torna ad aprire le sue porte al pubblico. Dopo mesi di dubbi circa le sorti del celebre punto di riferimento della cultura LGBT milanese, oggi alle 18,30 la Babele riapre i battenti, grazie alla tenace volontà della nuova proprietà, in Viale Regina Giovanna 24/b, con un vernissage affollato di amici, personaggi, autori.
L’intricata vicenda della chiusura era stata sulla bocca dei milanesi fino a poco tempo fa e le voci di una prossima riapertura si facevano sempre più insistenti, finché l’atteso annuncio non è giunto attraverso la rete. Con la pagina La Babele GLBT Bookshop & More, che ha già raccolto un migliaio di “amici” su Facebook in meno di un mese, Christian, uno dei nuovi animatori della Babele, ha invitato tutti alla felice riapertura nella nuova sede. Babele release 3.0 è stata subito rinominata da Daniele sul suo blog, per ricordare che la prima libreria fu aperta da Felix Cossolo in Via Sammartini, per poi essere trasferita una decina di anni fa da Gianni Delle Foglie in un grande spazio a due passi da Piazza Cadorna, nello stesso edificio in cui si scriveva anche la rivista Pride.
Oggi la Babele si trasferisce e si rinnova, va ad offrire i suoi scaffali in uno dei quartieri più gai della città, Porta Venezia, carica della storia di cui si è resa protagonista e della consapevolezza di non essere semplicemente un negozio in cui si vendono libri, ma un punto di riferimento per tutti coloro i quali vogliono leggere della ricchezza della differenza e vogliono avvicinarsi al mondo LGBT in un modo diverso dal rutilante e scintillante mondo dell’enterteinment.
Alla Babele per tanti anni hanno scintillato gli occhi di Gianni che con lo sguardo era come se ti accarezzasse e ti accompagnava con amore a scegliere il libro da portar via, fosse un classico latino o uno di quei libri che si leggono con una mano sola.
La Libreria Babele è anche questo.

Marco Volante
da Gaynews.it

Mercoledì, 22 Luglio, 2009 - 12:53

Immigrazione, omosessualità, diritto d'asilo - IN 5 LINGUE

Queste pagine sono rivolte alle persone Gay, Lesbiche, Bisessuali e Transgender(GLBT) migranti presenti in Italia, alla comunità GLBT italiana e a tutti coloro che si occupano di migranti nel nostro Paese.

Sempre più spesso entriamo in contatto con persone GLBT straniere, con coppie miste, con persone che scappano da paesi dove 'orientamento sessuale è ancora motivo di persecuzione.
Desideriamo condividere informazioni, suggerimenti, esperienze e materiali sulle persone migranti GLBT e sui loro Paesi di provenienza per:

a) dare visibilità alle persone che spesso sono emarginate sia dalla comunità GLBT italiana che dalla comunità nazionale d’appartenenza;

b) introdurre il tema del'intercultura al'interno del movimento GLBT italiano ed il tema del'orientamento sessuale al'interno del movimento che si occupa di migranti in Italia;

c) ridurre il razzismo tra le persone GLBT italiane e 'omofobia tra le persone migranti nel nostro Paese;

d) fornire informazioni sulle norme che regolamentano l’ingresso ed il soggiorno in Italia e sui diritti dei cittadini stranieri.

Se vuoi ulteriori informazioni, oppure vuoi aiutarci a realizzare questa pagina o hai una storia o un’esperienza da raccontarci, puoi contattarci scrivendo a: migra@arcigay.it

***

Keto faqe u drejtohen gjithe atyre personave qe jane Gay, Lesbike, Biseksuale dhe Transdender(transeksuale) emigrate ne Itali, komunitetit GLBT italian dhe gjithe atyre qe punojne me emigratet ne Vendin tone.

Gjithmone e me shpesh biem ne kontakt me persona qe jane GLBT te huaj, me cifte te perzier, me persona qe largohen nga ne te cilat orientimi seksual eshte akoma shkak persekutimi (ndeshkimi)
Kemi deshire te ndajme sebashku informacione, sugjerime, eksperienca dhe materiale mbi persona emigrate dhe mbi vendet e tyre te prejardhjes per:

a) Per tu dhene mundesi pjesemarrjeje ne Komunitetin Italian GLBT dhe ne Komunitetin Nacional te prejardhjes ketyre personave qe shpesh jane te pa desheruar.

b) per te futur temen nderkulturale ne brendesi te levizjes GLBT italiane dhe temen e orientimit seksual ne brendesi te levizjes qe punon me emigratet ne Itali.

c) per te reduktuar racizmin nder personat GLBT italiane dhe omofobin (friken) midis personave emigrate ne Vendin Tone.

d) per te dhene informacione mbi normat qe rregullojne hyrjen e Lejen e Qendrimit ne Itali dhe mbi te drejtat e qytetareve te huaj.

Ne qofte se deshiron me shume informacione, ose ke deshire te na ndihmosh per te realizuar plotesimin e ketyre faqeve, ose ke ndonje histori apo eksperience personale per te na treguar, mund te na gjesh ne: migra@arcigay.it

***

Diese Seiten wenden sich an schwulen, lesbischen, bisexuellen und transgender MigrantInnen in Italien, an der italienischen GLBT Gemeinschaft und an allen, die sich in Italien mit MigrantInnen beschäftigen.

Wir kommen immer mehr in Kontakt mit ausländischen GLBT Menschen, mit gemischten Partnerschaften, mit Menschen, die aus Länder fliehen, in den sexuelle Orientierung immer noch Grund der Verfolgung ist.

Wir möchten Informationen, Ratschläge, Erfahrungen und Unterlagen über GLBT MigrantInnen und über ihre Herkunftsländer teilen um:

a) Menschen Sichtbarkeit zu leihen, die oft sowohl von der italienischen GLBT Gemeinschaft als auch von der eigenen nationalen Gemeinschaft ausgegrenzt werden;

b) das Thema der Interkulturalität in die italienischen GLBT Bewegung und das Thema der sexuellen Orientierung in die Bewegung, die sich mit MigrantInnen in Italien beschäftigt eizuführen.

c) Rassismus italienischer GLBT Menschen und Homosexualitätsfeindlichkeit von MigrantInnen in Italien zu mindern.

d) Informationen über Gesetze, die Einwanderung und Aufenthalt regeln und über Rechte ausländischer Bürger anzubieten.

Um weitere Informationen anzufordern, um dem Aufbau dieser Seite beizutragen, wenn du deine Geschichte und Erfahrung mit uns teilen möchtest, kannst du dich mit uns in Verbindung setzen: migra@arcigay.it

***

These pages are addressed to LGBT (lesbian, gay, bisexual and transgender) migrants living in Italy, to the LGBT community and to every person who works in the field of migration in our Country.

More and more often we get in touch with LGBT migrants, mixed couples, people fleeing from Countries where sexual orientation is still a basis for persecution.

We want to share information, suggestions, experiences and documents on LGBT migrant people and on their Countries of origin in order to:

a) grant visibility to those people who are often excluded both by the LGBT Italian community and from their national communities as well;

b) introduce the subject of interculture in the LGBT movement in Italy and the subject of sexual orientation in migrants communities and among people working with migrants;

c) fight racism among LGBT people and homophobia among migrants in our Country;

d) provide information on laws regulating migration flows in Italy and migrants’ rights.

For further information, or if you want to help us set up this page, if you have a story or an experience to tell, you can contact us by writing to: migra@arcigay.it

***

Aceste pagine sunt adresate persoanelor Gay, Lesbiche, Bisessuale si Transgender (GLBT) emigrati prezenti in Italia, la comunitatea GLBT italiana, si a tuturor carora se ocupa de emigrati în aciasta tara.

Foarte des întîlnim persoane GLBT straine, cupluri miste, persoane care fug din tara lor pe motivul ca înclinatia lor sexuala este persecuitata.

Dorim sa împartim cu voi informati, sfaturi, experiente si material privitor la persoanele GLBT si despre tara lor de provenienta pentru:

a) a da vizibilitate persoanelor care foarte des sunt excluse din partea comunitati GLBT italiana si din partea comunitatii la care apartine;

b) a introduce la tema despre intercultura în internul comunitati GLBT italiana si tema despre orientarea sexuala în comunitatea care se ocupa de emigrati în italia;

c) a reduce ratizmul între persoanele GLBT italiane si spaima înclinatiei sexuale între persoanele emigrate în aciasta tara;

d) a da informati privitor la intrarea si sederea în Italia, si informatii despre drepturile strainilor în Italia;

Daca doresti alta informatie, sau doresti sa ne ajuti ca sa realizam aciasta pagina, sau ai carevai expeienta si doresti ca sa o povestesti, poti sa ne contactezi sau sa ne scrii: migra@arcigay.it

***

Giorgio Dell’Amico - Referente Immigrazione ARCIGAY

Mercoledì, 22 Luglio, 2009 - 12:04

Interrogazioni presentate nel Consiglio del 23 luglio

Gruppo Consiliare La Sinistra

Consiglio di Zona 4 Milano

via Oglio, 18 
20139 Milano tel. 02 884.58400 
fax 02 884.58418 

Milano, 23 luglio 2009  

c.a del Settore Politiche Sociali del Comune di Milano; 
dell’Assessorato Politiche Sociali del Comune di Milano; 
della Presidenza della Commissione Politiche Sociali del Consiglio Comunale di Milano; 
della Commissione Pari Opportunità del Consiglio Comunale di Milano;  

della Presidenza del Consiglio Comunale di Milano;

del Consiglio di Zona 4 di Milano e di tutte le sue componenti 
 

Interrogazione in merito all’ordinanza del Tribunale di Venezia sul ricorso su legittimità costituzionale del divieto per una coppia dello stesso sesso di potersi sposare, e degli impegni e provvedimenti dell’Amministrazione Comunale di dare seguito all’istituzione del registro delle coppie di fatto (“Convivenze affettive”) 
 

Considerato che 

il Tribunale di Venezia ha sollevato il 3 aprile 2009 in un’ordinanza una questione di legittimità costituzionale del divieto per una coppia dello stesso sesso di potersi sposare, decisione storica e che riguarda in specifico gli artt. 93, 96, 98, 107, 108, 143, 143 bis e 156 bis del codice civile nella parte in cui si dispone che non è consentito a presone dello stesso sesso di contrarre matrimonio, per contrasto con gli artt. 2, 3, 29 e 117 1° comma della Costituzione 

constatato che 

il ricorso si basa su una particolare fattispecie riguardante il caso di due uomini, parti attive nel procedimento istruito presso il Tribunale di Venezia, a cui il Comune di Venezia aveva opposto tramite provvedimento la possibilità di pubblicazione del loro matrimonio su richiesta dei medesimi 

in particolare 

il procedimento indetto dal Tribunale di Venezia consiste nel considerare le disposizioni contenute negli articoli del Codice Civile contrastanti ai fondamenti della nostra Costituzione e agli impegni che l'Italia ha assunto entrando nell'Unione Europea, in particolare le ultime direttive in merito all’estensione dei diritti civili alle coppie di fatto 
 

visto che

il Comune di Milano con votazione ha respinto la proposta, avanzata unanimemente in sede di commissione politiche sociali, di istituire il registro delle coppie di fatto, primo passo amministrativo diretto ad affermare un’eguaglianza sostanziale e sociale tra cittadine e cittadini, a prescindere dall’orientamento sessuale, principio, questo, fondamentale e non negoziabile in uno stato di diritto e democratico

constatato che

da diversi anni alcune associazioni, tra cui la Rete Lendford, avvocatesse e avvocati formati sul tema giuridico dei diritti civili e umani delle persone di orientamento glbt all’interno degli ordinamenti statali, e altre organizzazioni interne al movimento stesso, tra cui Arcigay e Certi Diritti, hanno espresso l’intenzione di sostenere un percorso giuridico di affermazione, tramite sentenze e ordinanze, del riconoscimento dei matrimoni omosessuali e della parità per le coppie di fatto 

si chiede

  • nuovamente alla Commissione Pari Opportunità  del Comune di Milano e alla Commissione Politiche Sociali del Comune di Milano, se siano previsti provvedimenti e proposte indirizzate a garantire un percorso di riconoscimento dei diritti delle persone di orientamento glbt, prendendo in considerazione l’istituzione del registro delle coppie di fatto, ripartendo dal testo licenziato nello scorso anno ma respinto in sede consiliare;
  • alla Presidenza del Consiglio Comunale se sia prevista la discussione in futuri ordini del giorno di seduta del tema “registro coppie di fatto e sua istituzione”, partendo dal lavoro di commissione formulato nello scorso anno e dal testo licenziato di partenza in merito;
  • alla luce dell’ordinanza di un Tribunale della Repubblica italiana se sia stata disposta una proposta utile e funzionale a garantire forme e provvedimenti di estensione dei diritti civili per le persone di orientamento glbt, nonché un monitoraggio attento e accurato delle coppie omosessuali esistenti sul territorio comunale, considerando le caratteristiche economiche e sociali delle stesse, considerando il riconoscimento delle stesse la base fondamentale e preliminare per un’eguaglianza giuridica, culturale e sociale
 
 

Alessandro Rizzo

Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra

Consiglio di Zona 4 Milano 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Gruppo Consiliare La Sinistra

Consiglio di Zona 4 Milano

via Oglio, 18 
20139 Milano tel. 02 884.58400 
fax 02 884.58418 

Milano, 23 luglio 2009 

Alla cortese attenzione del 
Settore Tecnico del Settore Biblioteche Civiche del Comune di Milano; 
del Settore Biblioteche Civiche del Comune di Milano; 
del Settore Tecnico del Settore Decentramento Zona 4 di Milano;

e p.c.

della Dirigenza Biblioteche Civiche di Zona 4 

Interrogazione in merito al non funzionamento dei climatizzatori posti nelle sale consultazione delle sedi bibliotecarie di Via Calvairate e di Via Oglio 18, e in merito ai contenuti della convenzione esistente tra il Settore competente e l’azienda funzionale alla manutenzione dei medesimi 

Considerato che 

In Biblioteca di Via Calvairate nonostante la temperatura del sistema di climatizzazione generale sia impostata in modo uniforme su un determinato livello la sala di consultazione non beneficia dell’areazione e del servizio di raffreddamento presenti negli altri vani della sede 

lo stesso dicasi 

Per la sala di consultazione del plesso della Biblioteca di Via Oglio, tale per cui si considera il sistema generale di climatizzazione non adeguato e non funzionante in modo da garantire una distribuzione omogenea del livello di temperatura, utile per poter rimanere nei locali durante le giornate estive 

Preso atto che 

il sistema di climatizzazione, in particolare modo il plesso di Via Oglio 18, non dipende dal sistema complessivo presente nella struttura del Centro Civico Oglio 18, tanto da essere ormai palese il fatto che negli altri uffici del Centro stesso, dopo ripetuti appelli e segnalazioni, il sistema di climatizzazione funzioni discretamente

visto che

è ancora persistente il non funzionamento dei climatizzatori di piccola dimensione, autonomi dalla rete generale di climatizzazione, posti lungo alcune pareti delle Sali interne alla biblioteca, in specifico quella di consultazione 

Si chiede

  • nuovamente al settore tecnico del settore Biblioteche Civiche del Comune di Milano se siano previsti interventi di manutenzione finalizzati a rimuovere il non funzionamento del sistema di climatizzazione complessivo, nonché i tempi descritti nella convenzione di manutenzione previsti in senso ordinario, e il tipo di convenzione esistente con la società appaltatrice, le caratteristiche della stessa e le sue funzioni;
  • allo stesso settore il motivo del perdurare di tale situazione, arrecante danno e inconveniente all’utenza nelle giornate di alta temperatura estiva e in una situazione interna strutturale del tutto priva di sistemi di coibentazione
 

Alessandro Rizzo

Consigliere Lista Uniti con Dario Fo – Gruppo La Sinistra

Consiglio di Zona 4 Milano 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Gruppo Consiliare La Sinistra

Consiglio di Zona 4 Milano

via Oglio, 18 
20139 Milano tel. 02 884.58400 
fax 02 884.58418 
 

Milano, 23 luglio 2009 
 

Alla cortese attenzione del

Presidente della Commissione Territorio del Consiglio di Zona 4 di Milano Giorgio Tomellini

Presidente della Commissione Edilizia del Consiglio di Zona 4 di Milano Guido Bernardi

del Presidente del Consiglio di Zona 4 Paolo Zanichelli

del Settore Edilizia del Comune di Milano;

dell’Assessorato al Territorio del Comune di Milano 
 

 

 

Interrogazione sullo stato dell’area edificabile sita in Via Presolana 6 e disposizione di una commissione territorio con ordine del giorno valutazione di progetti di intervento 

 

Preso atto 

dell’esistenza in Via Presolana 6 di un’area edificabile di proprietà del comune e demaniale, su cui da tempo non viene previsto nessun progetto di intervento di riqualificazione della stessa, 

considerato che 

nel Consiglio di Zona riunitosi in data 1 febbraio 2007 avevo sottoposto la presente interrogazione alle commissioni competenti consiliari di Zona 4 e che ora estendo ai Settori Comunali e all’Assessorato competente in materia, al fine di avere risposte in merito a progetti di intervento di riqualificazione dell’area 

visto che 

da un ultimo sopralluogo effettuato dal sottoscritto nelle ultime settimane risulta l’area ancora priva di qualsiasi intervento di riqualificazione, totalmente abbandonata e recintata in uno stato di degrado ambientale  

si evince 

dal testo dell’interrogazione precedentemente presentata in merito che nell’area siano presenti rifiuti tossici-nocivi con rischi elevati di inquinamento della falda, secondo quanto riportato da testimonianze di diverse cittadine e cittadini residenti

 

Si chiede

 

- Al Settore competente del Comune di Milano e all’Assessorato al Territorio del Comune di Milano se siano previste iniziative per il risanamento dell'area, alla luce di quanto denunciato in merito a presenze di materiali inquinanti e tossico-nocivi, nonché se sia stato predisposto un controllo della stessa area e un censimento utile e funzionale ad accertare la sussistenza del materiale stesso;

- allo stesso settore edilizia e allo stesso assessorato se siano previsti progetti di intervento utili e funzionali a riqualificare l’area descritta, magari intraprendendo edificazioni di abitazioni residenziali sociali, convenzionate e/o pubbliche, indirizzate a ridurre la pressante drammatica emergenza casa del Comune di Milano, segnalando l'emergenza ambientale e la necessità di rapido risanamento;

- alle Commissioni del Consiglio di Zona 4 in indirizzo di provvedere a rilevare elementi di analisi della situazione, sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista demaniale, al fine di calendarizzarne una discussione, con la presenza di funzionari del settore e dell’assessorato comunali competenti, in una prossima riunione possibilmente congiunta, data la rilevanza della materia 

Alessandro Rizzo

Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano

Consiglio di Zona 4 Milano

Gruppo Consiliare La Sinistra

Consiglio di Zona 4 Milano

via Oglio, 18 
20139 Milano tel. 02 884.58400 
fax 02 884.58418 

Al Consiglio di Zona 4 e alle sue componenti

Alla Presidenza del Consiglio di Zona 4 di Milano

Alla Presidenza della Commissione Territorio del Consiglio di Zona 4

Pc alla Presidenza del Consiglio Comunale di Milano 
all’Assessorato alle Attività produttive, Politiche del Lavoro e dell'Occupazione Giovanni Terzi 
 

Venerdì 17 luglio presso la Sala Marra di Palazzo Marino a Milano si è tenuta un’iniziativa conferenza stampa indetta da ARCI Comitato Provinciale di Milano con la presenza dei progettisti per illustrare alla città il progetto di riqualificazione e di intervento complessivo della struttura della cascina Monluè.

E’ ormai patrimonio storico e collettivo di questa città la memoria delle edizioni dei numerosi festival che a Monluè hanno trovato spazio e realizzazione, quali: la Notte di San Lorenzo a Mediterranea, La festa della Musica , Show Case, East is West ,  i concorsi per giovani band e giovani artisti come  Pagella Rock,  Cantautori  e Scorribande.

Monluè è stato, quindi, di fatto in questi lunghi anni un laboratorio “vivo di socialità, di conoscenze, di musica e di coesione culturale e sociale” creando sinergie e opportunità di affermazione e di espressione alle migliori creatività, e crescendo artiste e artisti, molte e molti dei quali oggi affermati e riconosciuti a livello internazionale.

Il progetto, che ancora si configura in mera proposta, nonostante il precedente Assessore alla Cultura Carruba avesse nel 2000 più volte dimostrato l’intenzione di darne attuazione e conseguenza, ha una funzione di indirizzare forme di intervento funzionali a riqualificare l’area, definendo nelle complesse strutture della Cascina spazi dedicati a un Centro di ricerca delle musiche del mondo, a  un museo delle attività contadine e a diversi vani dedicati alle organizzazioni artistiche per laboratori di ricerca e di sperimentazione; progetti utili e indirizzati all’arricchimento e alla valorizzazione del territorio, della sua tradizione storico e sociale e del sistema culturale milanese, dando a quest’ultimo una connotazione europea.

Il nostro Consiglio di Zona era interessato a concedere il patrocinio agli eventi culturali che venivano promossi all’interno della Cascina, intesa, così, come “Bene Comune, della collettività, come spazio di utilità sociale, rimedio spesso alla solitudine e al degrado personale e collettivo”, come riportato nel comunicato stampa indicente la manifestazione di venerdì 17 luglio sera presso i locali della Cascina, richiedendo attenzione da parte dell’amministrazione verso un luogo di socialità e di autocontrollo in un’ottica di città aperta, solidale, dalle opportunità aggregative e unificatrici, di confronto e di dialogo 

Si chiede 

All’assessorato alle attività produttive e alla Presidenza del Consiglio Comunale di farsi latori presso l’amministrazione, nonché promotori, di una calendarizzazione della discussione sul progetto proposto in merito alla riqualificazione e rifunzionalizzazione della Cascina, in un’ottica di coinvolgimento delle parti attrici interessate e della cittadinanza, al fine di valorizzare la portata che tale spazio può garantire al territorio e al suo sviluppo progressivo e sociale 

Alessandro Rizzo

Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano

Consiglio di Zona 4 Milano
 

Giovedì, 16 Luglio, 2009 - 17:12

Sosteniamo l’ordinanza del Tribunale di Venezia

fonte: www.arcigay.it

In merito all’ordinanza con la quale il Tribunale di Venezia ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del divieto per una coppia dello stesso sesso di potersi sposare, Il Consiglio Nazionale di Arcigay (che si è riunito domenica 12 luglio 2009) auspica che la Corte accolga l’ordinanza e ha chiesto alla Segreteria Nazionale di intraprendere tutte le iniziative che riterrà opportune per sostenere l’esito favorevole del giudizio della Corte.

Probabilmente entro un anno la Corte Costituzionale si dovrà pronunciare rispetto al fatto che ad una coppia gay, che è stata assistita dall’avvocato Francesco Bilotta della Rete Lenford e dall’Associazione Radicale Certi Diritti, sia stato negato dall’ufficiale di Stato Civile del Comune di Venezia l’iscrizione al registro delle coppie sposate. Infatti, il Tribunale di Venezia, il 3 aprile 2009, ha sospeso il giudizio appellandosi al parere della Corte Costituzionale.
“L’iniziativa intrapresa – sottolinea Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay – sollecita tutto il movimento lgbt italiano a dispiegare un’azione di corretta informazione e di sostegno rispetto alla necessità che in questo paese ai cittadini omosessuali siano riconosciuti pari diritti e pari doveri. L’uguaglianza e la libertà, valori non negoziabili in tutte le democrazie mature, vanno affermati con determinazione e serietà”.
“Per queste ragioni – conclude Aurelio Mancuso – Arcigay dall’autunno dispiegherà una campagna sociale e culturale a sostegno dell’ordinanza, e più in generale di affermazione della dignità e della parità di tutte le persone e le coppie gay e lesbiche”.
SCARICA IN ALLEGATO IL DISPOSITIVO DEL CONSIGLIO NAZIONALE ARCIGAY
12 luglio 2009
http://www.arcigay.it/files/arcigay/Dispositivo_CN_Arcigay_ordinanza_Tribunale_Venezia_12_07_09.pdf

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91 92 93 94 95 96 97 98 99
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