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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Mercoledì, 11 Novembre, 2009 - 15:26

Un caffè con il Presidente : No Grazie!

Un Caffè con il Presidente : No Grazie!!!

Sono trascorsi quasi tre anni dalle elezioni dell'attuale Consiglio di Zona 6, anche se il Presidente e l'attuale maggioranza di centrodestra amministrano la nostra zona da 9 anni.

In questi ultimi mesi stiamo assistendo ad una ulteriore involuzione nella gestione del Cdz 6 che ci porta come opposizione, sino ad ora sempre responsabile e propositiva, a denunciare la situazione antidemocratica dell'amministrazione della nostra Zona.

La gestione dell’attuale Presidente Girtanner si caratterizza infatti come una “gestione proprietaria”, che non gli permette di svolgere correttamente la funzione di garanzia dell’istituzione e per niente adeguata al buon funzionamento dei lavori del Consiglio di Zona.

Nell'attuale amministrazione di centrodestra non è infatti presente la volontà di incidere realmente in relazione ai grossi problemi dei quartieri della zona limitandosi, invece, a gestire (a volte anche in modo clientelare) la ripartizione dei fondi assegnati dal Comune.

Le sedute di commissione e di Consiglio vengono disertate dai cittadini, in quanto non esprimono evidentemente l’idea di un “decentramento partecipato”. Tali istituti vengono infatti vissuti dall’attuale maggioranza solo come “ passacarte” per politiche decise a livello centrale dal Comune.

Le stesse figure istituzionali tendono ad instaurare un rapporto clientelare e personalizzato con i cittadini, (vedi l’iniziativa “un caffè con il Presidente” o le tante proposte di contributi di associazioni “amiche” dell’attuale maggioranza).

Ecco solo alcuni degli esempi di cattivo funzionamento:

  1. La Commissione Navigli, in tutti questi anni si è limitata a svolgere la funzione di “passacarte” di tutte le scelte calate dall’alto dalla giunta Moratti-De Corato: parcheggio sotto la Darsena, isole estive funzionali a una certa idea di movida ad uso esclusivo dei locali e dei pubblici esercizi che, di fatto, dettano la linea all'amministrazione comunale. Un quartiere completamente abbandonato al degrado, funzionale unicamente agli interessi di bottega e al “partito del cemento”;

  1. La Commissione Sport si limita a sponsorizzazioni e finanziamenti di una molteplicità di piccoli progetti, invece che affrontare stabilmente grosse problematiche come il recupero e/o la riapertura di strutture sportive presenti nella zona , ad esempio dello storico Campo Colombo;

  1. La Commissione Casa in questi anni ha cambiato ben tre presidenti, senza che a tutt’oggi si abbia un quadro completo ed articolato dello stato del patrimonio pubblico presente in zona e senza che sia mai stata avviata alcuna azione di pressione nei confronti delle competenti istituzioni, Comune e Aler, per contribuire a risolvere gli aspetti più drammatici dei problemi abitativi presenti nei quartieri.

L’Opposizione, Partiti e Liste presenti nel CDZ6, , a fronte di questa situazione, aggravata anche da episodi di arroganza e di totale disprezzo della dialettica istituzionale, non garantirà più il numero legale se la maggioranza non sarà autosufficiente e continuerà a denunciare ai cittadini della zona che le scelte clientelari non contribuiscono al miglioramento della zona ma favoriscono solo specifici interessi legati alla costruzione di un consenso politico.

Come opposizione democratica, civica, di sinistra vogliamo costruire con i cittadini, i comitati e le associazioni un diverso decentramento legato alle vere esigenze della zona e dei quartieri.

Noi rivendichiamo un decentramento amministrativo che dia reali poteri di Municipalità alle attuali zone .

Partito Democratico, Rifondazione Comunista,Verdi,

Italia dei Valori, Socialisti, Lista Fo, Lista Ferrante

del Consiglio di Zona 6

Porta Genova, Barona, Lorenteggio, Giambellino

Martedì, 10 Novembre, 2009 - 22:53

CAMPAGNA NAZIONALE "SALVA L'ACQUA".IL GOVERNO PRIVATIZZA L´ACQUA!

PER OPPORTUNA INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE.
CHI DESIDERA PUO' DIFFONDERE LA NOTIZIA TRA AMICI E PARENTI.

CHI DESIDERA PUO' SOTTOSCRIVERE ANCHE L'APPELLO A SOSTEGNO DEL MANTENIMETO DELLA GESTIONE PUBBLICA DELL'ACQUA

FIRMA L'APPELLO CAMPAGNA NAZIONALE "SALVA L'ACQUA"  IL GOVERNO PRIVATIZZA L´ ACQUA !
http://www.facebook.com/l/9fda0;www.petizionionline.it/petizione/campagna-nazionale-salva-lacqua-il-governo-privatizza-l-acqua-/133

 
Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
-----------------------------------------
”L'ACQUA NON É SCONTATA”
13 novembre 2009 ore 18.00 - 20.30
Via Guglielmo Pepe 14 ang. Via Carmagnola - Milano
presso l'Associazione Culturale Punto Rosso
(MM2 Verde – Passante Ferr. Garibaldi – uscita Via Pepe)
 
Questa iniziativa, organizzata dall'associazione Progetto Civile di Milano, é stata inserita nel programma della ”Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile” 2009, promossa e patrocinata dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO che si terrà dal 9 al 15 novembre 2009.
L'incontro si prefigge di coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza sulla difesa dell'acqua quale bene comune, diritto di ogni essere vivente e risorsa non mercificabile, promuovendo comportamenti virtuosi, consumi consapevoli e il coinvolgimento della cittadinanza alla lotta contro la sua privatizzazione.
Oltre agli interventi di esperti sul tema, si coinvolgeranno i cittadini attraverso il dibattito e spazi espositivi e di informazione sulle iniziative Imbrocchiamola, Acqua San Rubinetto ed altre.
 
Interverranno:
Emilio Molinari - Forum Mondiale per L'Acqua: Situazione Internazionale.
Massimo Gatti - Consigliere in provincia di Milano per la Lista civica un’Altra Provincia-PRC-PdCI: La privatizzazione dell'acqua in Lombardia.
Giovanna Procacci - Comitato Milanese Acquapubblica: la situazione milanese e future iniziative.
Gli interventi saranno alternati da brevi filmati.
 
Sono gradite collaborazioni, adesione di cittadini-associazioni-comitati; chi volesse inviare un messaggio da leggere durante l'incontro, scrivere a donofrio.eleonora@gmail.com.
 
Adesioni già pervenute:
Associazione Culturale Punto Rosso, Milano - Associazione Aria Civile, Milano - Comitato Milanese Acquapubblica – Coordinamento Nord Sud del Mondo -  Lista Civica “A Sinistra per Cambiare”, Paullo - Lista Civica “Uniti con Dario Fo per Milano” - Lista Civica “Un'Altra Provincia”, Milano - Partito dei Comunisti Italiani, Milano - PRC, Milano e Provincia – Partito Umanista, Milano – Umanisti per l’Ambiente, Milano.

Durante l’incontro continuerà la raccolta delle adesioni alla “Vertenza Cip6 o ci fai?” Nazionale contro il finanziamento degli inceneritori, effettuato tramite il pagamento delle nostre bollette elettriche. Portare fotocopia fronte-retro della carta d’identità,copia dell’ultima bolletta e 10 € per contributo spese legali.
---------------------------
Il Senato, il 04 Novembre, ha approvato l'Art.15 del DL 135/09 che sottrae ai cittadini l’acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, fatto gravisimo.
Il decreto poi approderà alla Camera dei Deputati a partire da lunedì 09 Novembre (nella Commissione 1°) e verrà discusso dall'aula lunedì 16 Novembre.
 
Martedì, 10 Novembre, 2009 - 18:26

In Via Pisani un'altra tragedia sul lavoro: è ora di dire BASTA

Mi domando se è possibile che a Milano in piena città, in Via Pisani, in un quartiere vivo dal punto di vista economico e finanziario, cuore pulsante lombardo e nazionale dell'economia e dell'amministrazione, a pochi passi dal Consiglio Regionale sia possibile che un lavoratore operaio possa morire cadendo da 10 piani di un edificio dove è presente un cantiere. Un cantiere che, all'arrivo della polizia e dei soccorsi, si è letteralmente svuotato con velòocità impressionante, come testimoniano alcune denunce di lavoratrici e lavoratori appartenenti a diverse sigle sindacali. E' veramente impensabile che in pieno giorno in una metropoli che si definisce europea avvengano episodi simili dovuti all'illegalità diffusa degli appalti, dovuti al lavoro non regolarizzato, dovuti all'assenza di garanzie e di controllo, dovuti a uno sfruttamento dei lavoratori senza tutele, fuori da ogni ambito di protezione sociale e civile. Non è possibile tollerare che tale avvenimento si verifichi, sempre più presente nelle pagine della cronaca nazionale e locale, in un ambito territoriale che trova referenti istituzionali e amministrativi che, a parole, spesso si ammantano di buoni intenti all'insegna della lotta allo sfruttamento, al lavoro nero, al sommerso, cause dell'insicurezza elevata dei lavoratori sui luoghi di lavoro. La lavoratricie e il lavoratore vengono visti come merci che possono essere utilizzati in qualsiasi momento, sotto un regime di orario intenso, in un contesto di organizzazione del lavoro proteso all'ottimizzazione delle risorse, al risparmio per incrementare utili e guadagni falsificati e fittizi. La vita di una persona non è scambiabile e barattabile con nessun altro tipo di obiettivo e di finalità: qualcuno parla di sacralità della vita solo quando occorre andare a definire politiche conservatrici e integraliste dal punto di vista ideologico e confessionale, ma in questo caso spesso questo qualcuno, a volte anche amministratore istituzionale, non prevede nessun tipo di provvedimento utile a definire norme e regole garanti della persona umana in quanto lavoratrice e lavoratore. Chiediamo chiarezza, maggiore attenzione e sorveglianza, vigilanza, sugli appalti, sulle concessioni, sulle regole della cocnorrenza economica tra imprese e sulla trasparenza nell'applicazione delle normative sulla sicurezza sul lavoro, una maggiore efficacia e certezza delle responsabilità e dei provvedimenti penali a carico degli evasori delle norme sulla sicurezza.
Solo così possiamo cambiare pagina: ricordiamo l'articolo 1 della nostra Costituzione Repubblicana e il valore centrale del lavoratore come persona e cittadino attivo nella definizione del progresso sociale e collettivo.

Alessandro Rizzo
Capogruppo La Sinistra - Lista Uniti con Dario Fo
Consiglio di Zona 4 Milano

Martedì, 10 Novembre, 2009 - 16:40

Atteggiamento arrogante

DICHIARAZIONE GRUPPI CONSILIARI OPPOSIZIONE

CONSIGLIO di zona 6 DELL’8 NOVEMBRE 2009

I gruppi consiliari di opposizione a seguito dell’atteggiamento arrogante tenuto dal Presidente in occasione della nomina dei Rappresentanti del C.D.Z. nei Distretti Urbani del Commercio ( solo l’ultimo di tanti atti irriguardosi compiuti nei nostri confronti ) ribadiscono:

  1. Che non garantiranno più il numero legale come avvenuto nel consiglio del 5 Novembre;

  2. Per quanto riguarda l’odierna seduta, non parteciperanno al voto come ulteriore forma di protesta.

Partito Democratico – Partito Rifondazione Comunista – Socialisti Italiani –

Verdi – Italia dei Valori – Lista Ferrante

Lunedì, 9 Novembre, 2009 - 16:54

Il Museo del Novecento: under construction?

Passavo ieri sera per Via Mazzini per andare verso Piazza Diaz e sulla mia sinistra lungo tutto l'edificio dell'Arengario capeggiava un cartellone arrecante una scritta piuttosto interesante dal punto di vista dell'impatto grafico: "Museo del Novecento 9.."
Rimane un enorme dubbio che incombe sulla cittadinanza: quando sarà attivo il Museo? Quando avranno compimento i lavori e i cantieri che stanno risistemando internamente il palazzo?
In un articolo apparso in rete su 02blog.it si faceva riferimento a una copertura di 22 milioni di euro per la realizzazione dell'opera e il suo completamento e si definiva nel dicembre 2009 la data di ultimazione dell'opera. L'APT è stato spostato dal dicembre 2006 dall'Arengario, sua sede storica, al vecchio Albergo presente presso Via Foscolo. I lavori prevedono interventi strutturali di elevata portata all'interno dell'Arengario, tanto da ipotizzare un "tubo trasparente" che condurrà direttamente le persone dalla metrò all'ingresso al museo. Il Museo ospiterà opere maggiormente novecentesche: dai futuristi a notevoli esponenti della corrente moderna tra cui Pellizza da Volpedo, di cui troveremo collocato l'epico quadro de Il quarto stato.
Nello stesso intervento si denunciava come i lavori potessero essere trasparentemente seguiti dalla cittadinanza tramite il sito presente in rete, dove saranno seguite le varie fasi del cantiere.
L'ultimo dato, in realtà, non è proprio conseguentemente ottemperato in quanto il sito trova un home page con recata la dicitura classica "unider costruction", mentre già si sanno i nomi del direttore artistico, del presidente e dei componenti del consiglio di amministrazione del Museo.
Le domande rimangono in gran parte inevase, e le riformulo:
1. quando saranno completati i lavori e se la dead line prevista in dicembre 2009 sarà ottemperata?
2. quali volumetrie saranno interessate per la struttura e come si comporrà il museo nel suo complesso (stanze, sezioni, opere ospitate, ufici amministratrivi e burocratici, spazi interattivi di accesso alle conoscenze, aree per mostre temporanee ...)?
3. quanto è costato il lavroo complessivo di intervento e come sono state reperite le risorse per la copertura del progetto?
4. quando sarà reso funzionante e accessibile il museo da parte dell'utenza?
5. il rapporto esistente tra Comune e la gestione artistica del Museo, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista della programmazione artistica complessiva?

Attendo risposte adeguate dai diretti responsabili dei settori pertinenti e amministratori del Comune di Milano.
Potrà essere il Museo patrimonio nuovo della città a livello culturale? E se sì come e quando potrà esserlo?

Un caro saluto
Alessandro Rizzo
Capogruppo La Sinistra - Uniti con Dario Fo
Consiglio di Zona 4 Milano

Domenica, 8 Novembre, 2009 - 13:22

La lotta dei Crocifissi

E’ grave il fatto che i crociati di casa nostra invece di preoccuparsi dei valori cristiani universali si abbandonino ad una invereconda cagnara su questioni di lana caprina”. Di Moni Ovadia

La vicenda della “ostensione” dei crocefissi nelle scuole e la sentenza della Corte Suprema del Parlamento Europeo ha dato la stura all’ennesima cagnara dei soliti politici che hanno imbracciato la spada del crociato per correre in difesa della presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche. Povero crocefisso usato come libretto di assegni per comprare qualche piccola rendita di potere.

Del vero merito della questione, la laicità dell’Europa, accettata come valore fondante da tutte le serie democrazie del vecchio continente  in Italia non gliene frega niente quasi a nessuno. La laicità da noi è stata condannata a morte per il reato capitale di laicismo, reato immaginario inventato dai chierici dell’integralismo nostrano.

 La Corte Suprema del Parlamento Europeo ha fatto semplicemente la sua parte perché non è tenuta a conformarsi alle anomalie e alle patologie di una classe politica di piccolo cabotaggio incistita solo nei propri piccoli interessi di potere e che non ha il minimo rispetto per il ruolo delle istituzioni preposte a tutelare i principi universali su cui l’Unione Europea si fonda.

Personalmente non ho niente contro il crocefisso, sono cresciuto fra crocefissi alle pareti di centinaia di luoghi in cui sono stato, ho lavorato e ho vissuto e non mi hanno certo condizionato.  Per quanto mi riguarda possono rimanere dove stanno. Del resto, in un Paese in cui ci sono migliaia di chiese e chiesette, di campanili possenti e svettanti o intimi e modesti, segno materico della civiltà cristiano-cattolica e intrinsecamentre appartenenti alla morfologia della bellezza italica, anche se i crocefissi venissero rimossi la situazione della “ostensione” non cambierebbe granché. Ma è grave invece il fatto che i crociati di casa nostra invece di preoccuparsi dei valori cristiani universali si abbandonino ad una invereconda cagnara su questioni di lana caprin

fonte: SeL Lombardia del 7 novembre 2009

Sabato, 7 Novembre, 2009 - 20:19

..in verità vi dico...

In verità vi dico.

nov 3
crocifisso_bassa.png
Ciao a tutti precari,
leggevo oggi sui giornali che i sindaci di tutta Italia promettono di scendere in strada a distribuire crocifissi in difesa degli italiani. Così ho capito come possiamo ottenere tutto ciò che ci viene tolto o non ci viene dato. Basterà chiedere alla corte di Strasburgo di vietare gli estintori nelle fabbriche, i letti negli ospedali, i banchi nelle scuole per vedere i nostri amministratori fare finalmente qualcosa per noi. – Arnald
Sabato, 7 Novembre, 2009 - 20:17

Le dieci risposte

Le dieci risposte.

le_dieci_domande_bassa
Finalmente, cari precari, Silvio nostro ha deciso di rispondere a dieci domande tutt’altro che innocenti. Certo, l’ha fatto attraverso il suo valvassino Vespa, ma almeno ha compiuto lo sforzo.
C’è da dire che l’atteggiamento di Repubblica si stava facendo pesante e io stesso, che non sono un amante del Presidente, cominciavo ad averne piene le palle di cinque pagine fisse e quotidiane sulle puttane e le puttanate di Berlusconi.
Ora, finalmente, potremo tornare a occuparci dei problemi del paese: crisi, occupazione, cassa integrazione, credito alle imprese, infrastrutture, scuola, ecc.
Sempre che ci sia qualche politico determinato ad affrontarli, tra un troiaio e l’altro, s’intende. – Arnald
Venerdì, 6 Novembre, 2009 - 02:27

Carovana Antimafia parte da Milano dal Circolo ARCI50

Venerdì, 6 Novembre, 2009 - 02:16

MOZIONE RIQUALIFICZIONE CASCINA MONLUE’ COME LABORATORIO MUSICALE

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