.: Il Blog di Donatella Elvira Camatta

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Tutt in Piazza fiaccolata a Roma il 17 marzo
All’interno della Campagna Mondiale per la Pace e il Disarmo Nucleare lanciata lo scorso mese di ottobre, stiamo organizzando dei pullman per partecipare alla creazione del più grande Simbolo della Pace Umano mai realizzato al mondo; l’evento si terrà il 17 marzo 2007 a Roma in contemporanea alle seguenti città del mondo:
L'uscita dalla Nato resta nelle nostre proposte, ma vogliamo rendere evidente la malafede di chi utilizza sempre il rispetto dei nostri impegni internazionali per bloccare qualsiasi tentativo di opporsi alle pretese degli Stati Uniti .
Vi allego l'appello; la petizione si puo' firmare online sul sito
Giù le Armi
Giù Le Armi 
PACE, DIFESA, LAVORO
non hanno bisogno degli F35 a Cameri
Apparteniamo al movimento che ha detto NO alla guerra in Iraq e chiede politiche attive di pace: “chi vuole la pace, prepara la pace”.
Siamo fortemente contrari al progetto USA di 2.700 F35, cacciabombardieri d’attacco; all’acquisto italiano di 131 F35, alle ingenti spese militari sottratte a spese sociali e al coinvolgimento del territorio novarese.
I caccia multiruolo Joint Strike Fighters, progettati da Lockheed Martin Corporation, sono bombardieri da guerra, trasportatori di bombe e potenziali trasportatori di testate nucleari. Costeranno ai cittadini italiani da 150 a 250 milioni di euro l'uno (totale da 20 a 30 miliardi di euro per l’ordinazione prevista: 131 velivoli). L'Italia è partner di 2° livello, con una dipendenza tecnologica e politica dagli Stati Uniti, con aggiunta negli anni di ulteriori spese per gli aggiornamenti del sistema: sarà interessata dalla produzione di alcune parti presso aziende sparse in Italia e all’eventuale assemblaggio a Cameri. Tutto ciò nel caso si concluda l'accordo con gli Stati Uniti, nazione padre del progetto;
Si tratta di un progetto costosissimo (già versato un miliardo di euro per parteciparvi) e lungo, che allontana l'Italia da un quadro di riferimento europeo e la lega alle scelte e ai tempi del Pentagono. Inoltre stona vistosamente con le attuali esigenze di contenere la spesa pubblica anzi consuma somme pubbliche ingenti che si possono impegnare per obbiettivi sociali ambientali occupazionali civili. Un progetto che nasce a livello militare-industriale, un progetto al quale dicono NO altri paesi europei e altre forze politiche europee in Germania, Belgio, Gran Bretagna, Norvegia. In Olanda la Corte dei Conti mette in discussione la sostenibilità economica del progetto. Anche l'Italia può fare scelte diverse;
da ultimo la questione morale: e questa riguarda ognuno di noi come persona e nella collettività. Aerei come gli F35 sono velivoli di attacco al suolo, trasportatori di bombe aria-terra, aria-aria e anche possibili testate nucleari. Abbiamo ancora davanti agli occhi gli effetti dei bombardamenti aerei israeliani in Libano ed il costo enorme in vittime civili e distruzioni. Il mestiere della guerra prevede di uccidere e di morire e l’Italia nella sua Costituzione ripudia la guerra. Vuol dire che deve investire altrove, non nella guerra, non per la morte, ma per giustizia sociale, diritto internazionale, cooperazione e solidarietà
Chiediamo che le somme rese disponibili nella finanziaria 2007 per il Progetto F35 siano impegnate per:
1.ricerche e progettazione finalizzate alla riconversione dell’industria bellica, come previsto dalla Legge nazionale 185 e da disegni di legge regionali presentati sia in Lombardia che in Piemonte 2.politiche di cooperazione internazionale (l’Italia è al penultimo posto nella graduatoria delle potenze internazionali per il rapporto PIL/aiuti allo sviluppo e quindi in vergognoso ritardo nel raggiungimento di uno degli Obiettivi ONU del Millennio)
assemblea nazionale a Roma
Per adesioni: ass.afghanistan@libero.it
APPELLO
In Afghanistan la popolazione non è "più sicura", le donne non sono più libere, la produzione e il traffico di oppio è aumentato; oltre 50.000 sono finora le vittime.
Il disastro provocato nell'economia e nella società è sotto gli occhi di tutti: la popolazione è schiacciata tra i signori della guerra, che siano quelli sostenuti dagli Usa o i talebani. Non può nascere né crescere democrazia in una situazione di guerra permanente: per questo siamo a fianco di quelle parti di società civile democratica e laica che, in un paese distrutto, cerca di resistere alla guerra.
Per questo chiediamo al Governo italiano di ritirare subito le truppe, di porre fine ad una missione militare, da tempo passata sotto il comando della Nato e pienamente inserita - con i rischi conseguenti - nella guerra "al terrore".
Per questo vogliamo, con questa Assemblea, lanciare una campagna di conoscenza, discussione, azioni, diffusa nei territori e nelle città per il ritiro delle truppe dall'Afghanistan. Una campagna che ridia voce e forza alle cittadine e ai cittadini, che rimetta al centro l'opposizione alla guerra, senza condizioni e in tutte le sue forme, che ridia la parola ai movimenti contro la guerra e per la pace.
Anche per queste ragioni sosteniamo la lotta e la manifestazione nazionale del 17 febbraio indetta dai comitati di Vicenza contro la inaccettabile decisione dichiarata dal Presidente del Consiglio di consentire alla richiesta statunitense di un'altra base militare in quel territorio, ulteriore passo verso una politica di guerra, contraria all'art. 11 della nostra Costituzione, contraria al primo diritto umano fondamentale, quello alla pace.
L'Italia non ha bisogno di più armi e di più basi militari, ma del contrario. All'Italia e all'Europa chiediamo una politica internazionale realmente basata sul ripudio della guerra: solo questo può aiutare l'Afghanistan.
L'Afghanistan ha bisogno di essere in pace e di essere sostenuto nella ricostruzione di una economia disastrata, l'Afghanistan ha bisogno che tutti coloro che sono contro la guerra nel mondo sostengano l'impegno a ricostruire la società di tutte le forze che da decenni si battono contro guerre e occupazioni, per poter decidere del proprio destino.
Jan Tamas Presidente Partito Umanista ceco
Sabato 17 febbraio 2007 il Partito Umanista ha partecipato alla manifestazione di Vicenza contro la base USA.
Jan Tamas, presidente del Partito Umanista ceco e portavoce del coordinamento contro le basi USA in Repubblica Ceca ha parlato sul palco della manifestazione.
http://www.pumilano.it/images/Intervento_a_Vicenza_17-02-07/index.html
Di seguito potete leggere il testo del suo discorso.
Ahoj! Ciao!
Cari amici,
Acqua...
FERMARE LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
L'acqua deve restare un bene pubblico. Non può diventare una merce.
Thomas Schmid - 13.02.07
Inequivocabilmente ......
mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" (art. 11). La
partecipazione italiana allo scellerato crimine dell'infinita guerra
terrorista e stragista afghana e' uno sciagurato delitto, complice e
fomentatore di terrorismi e massacri ulteriori.
Inequivocabilmente la Costituzione della Repubblica Italiana afferma
che "lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo
L'esistenza nel nostro paese di veri e propri campi di concentramenti
per esseri umani migrati di tutto innocenti,
cosi' come la pratica delle espulsioni di persone che in Italia
avevano trovato scampo da guerre, dittature, poteri criminali,
persecuzioni, fame, morte (espulsioni che quelle persone fuggiasche
ricollocano nelle condizioni di pericolo cui erano scampate con la
fuga, e che sovente addirittura le riconsegnano negli artigli dei persecutori
da cui erano fuggite),
costituiscono un crimine, un crimine tremendo ed infame .
Inequivocabilmente la Costituzione della Repubblica Italiana
inviolabili dell'uomo" (art. 2). Eppure in Italia
servizi segreti che agiscono da terroristi (la Cia, per non far nomi)
per conto di governi che agiscono da terroristi (quello statunitense, per
non far nomi) rapiscono persone che in quanto nel territorio italiano
dovrebbero essere protette dal nostro ordinamento giuridico,
istituzioni italiane (settori ancora una volta "deviati" - tristo eufenismo
per dire che in quelle istituzioni vi sono personaggi che agiscono in
flagrante violazione della legalita' democratica cosi' come stabilita
dall'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana nata dalla
Resistenza
contro la disumanita' totalitaria). Ed anche questo e' un delitto
scellerato.
Inequivocabilmente l'Italia e' un paese che - con giusto impegno
esplicitamente e solennemente assunto nel consesso internazionale - non
partecipa dell'onnicida proliferazione delle armi nucleari, e che anzi
e'
impegnato per il disarmo atomico, consapevole che l'arma atomica e'
nemica
dell'umanita' intera. L'esistenza in Italia di arsenali atomici di
potenze
straniere - di cui vi e' ormai purtroppo piena contezza al di la' di
ogni
ragionevole dubbio sebbene una esplicita e netta conferma ufficiale
(che
equivarrebbe anche alla confessione di un delitto) ancora non vi sia -
e' un
crimine di tali proporzioni che ci vorrebbe qui la penna di Guenther
Anders
per esprimere in modo adeguato l'indignazione che suscita.
stati di
diritto attestano nei loro piu' impegnativi monumenti e strumenti
giuridici
che la pace e' una improcrastinabile necessita' per l'intero genere
umano.
Ed invece continuano le guerre, e la produzione degli strumenti per le
guerre e le stragi: continua il riarmo, continua il militarismo.
Inequivocabilmente tutte le grandi tradizioni morali e civili
dell'umanita'
intera affermano che la civile convivenza si fonda sul principio del
non
uccidere. Ed ogni giorno assistiamo a nuove stragi di esseri umani.
Inequivocabilmente manifestare una volonta' di pace richiede che essa
si manifesti con condotte di pace.
richiede
comportamenti coerenti, che costruiscano pace, dialogo, solidarieta'
fra
tutti gli esseri umani; richiede la scelta nitida e forte della
nonviolenza.
Inequivocabilmente la pace, la giustizia, la convivenza, il
riconoscimento
di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani, si costruiscono solo
con
la Nonviolenza.
Fermare le Guerre e le Stragi.
Smilitarizzare e Disarmare.
Contrastare tutti i terrorismi, contrastare tutte le logiche e gli
strumenti del terrore.
Difendere ogni umana vita, difendere l'unico mondo che
Solo la Nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Inequivocabilmente.
Inviati emittenti del mondo arabo...
BASE VICENZA: ANCHE TV ARABE HANNO SEGUITO IL CORTEO
AGI) - Vicenza, 18 feb. - Tra le centinaia di giornalisti presenti a Vicenza per documentare la manifestazione contro la nuova base militare americana all'aeroporto Dal Molin c'erano anche gli inviati di diverse emittenti del mondo arabo, fra le quali Al Jazeera e il corrispondente della televisione satellitare egiziana Nile News Tv, Yossef Ismail. "Per il nostro pubblico la vicenda della base di Vicenza e' di grande interesse", ha spiegato il giornalista. "L'Egitto - ha aggiunto - guarda con grande attenzione allo spiegamento logistico dell'esercito americano, da cui in gran parte dipende la sicurezza del paese e dell'intera area mediorientale".(AGI)
La manifestazione Vicenza
legger articolo completo http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.698583936
Non cambia idea il Governo....
La manifestazione di Vicenza, in cui decine di migliaia di persone hanno sfilato pacificamente contro l'allargamento della base Usa, non farà cambiare idea al governo, malgrado le resistenze della sinistra radicale.
E' quanto ha annunciato già ieri sera il presidente del Consiglio Romano Prodi.
"Come auspicato da tutti gli esponenti della maggioranza .. . la manifestazione di Vicenza si è svolta in modo ordinato e corretto. Questo è il primo e più importante fatto che va rimarcato", ha osservato Prodi in una nota.
"Il governo ha detto e continuerà dire i suoi sì e suoi no in coerenza con le linee generali di politica interna ed estera che si è impegnato ad attuare con le componenti della maggioranza che lo sostiene", ha detto ancora il premier.
Il programma di legislatura "non sarebbe degno di questo nome, se cambiasse orientamento sotto la spinta di una manifestazione pure legittima e importante".
La manifestazione di ieri non ha registrato incidenti in una città in cui la presenza della polizia è stata consistente ma discreta.
Dopo un percorso di circa sei chilometri, il corteo è sfociato in un grande raduno, di fronte ad un palco sul quale si è esibito anche il premio Nobel Dario Fo.
Ai timori di disordini a cui aveva accennato il Viminale, nei giorni precedenti si erano aggiunte le preoccupazioni per gli arresti di presunti neobrigatisti rossi nel Norditalia.
La dimostrazione ha creato tensioni all'interno della maggioranza di centrosinistra, con l'ala radicale decisa ad opporsi alla decisione di Prodi di consentire l'allargamento della base americana "Ederle", mentre i riformisti l'hanno appoggiata.
A livello locale, però, diversi esponenti di Ds e Margherita sono stati dalla parte dei manifestanti.
L'allargamento della base di Vicenza - autorizzato dalla giunta di centrodestra del Comune e dal governo - prevede una spesa di 500 milioni di dollari (oltre 380 milioni di euro). La nuova "Ederle 2" dovrebbe essere operativa a partire dal 2010 e dovrebbe ospitare la 173esima brigata aviotrasportata statunitense.
Il governo Prodi si apra al confronto...
Appello della Tavola della pace al Governo