ZTL Navigli
Più che ZTL -zona a traffico limitato sui Navigli- si dovrebbe
chiamare ZTA-zona a traffico aumentato-.Difatti da quabdo sono stati
installati i pilomat, circa 10 gg.fa, il traffico nell'area Navigli non
ha subito alcuna riduzione.Dai varchi passano moto e motorini, alcune
auto aggirano i pilomat entrando dalla darsena in contromano. Resta poi
la beffa che il telecomando - come era prevedibile- è duplicabile. Fa
specie che mentre in tutta Italia si stanno sostituendo i pilomat con
le telecamare, a Milano si sia voluto proseguire su questa strada,
onerosa per le continue rotture - dopo 2 gg.erano già rotti - e
costosa per le manutenzioni. Altra beffa è che la chiusura non tiene
conto della presenza all'interno dell'area di 2 scuole.Da ultimo vorrei
segnalare che se nella prima ordinanza del sindaco i furgoni potevano
scaricare dalle 8 alle 11, ora con nuova ordinanza del 10 aprile c.a.
possono farlo dalle 5 alle 7,30 e dalle 11 alle 15 con tutti i disagi
del caso per i residenti.
Forse il motto è scontentare tutti per non risolvere i
problemi.A.Valdameri consigliere di zona 6
Petizione per una mobilità equa
Petizione per una mobilità equa e sostenibile
- Il potenziamento della rete: raddoppio dei binari lungo le tratte principali, rinnovo del parco circolante, aumento dei treni regionali e metropolitani.
- Una strategia per alleggerire il traffico ferroviario nei nodi urbani attraverso linee di aggiramento dei treni merci.
- Più risorse per migliorare la qualità del servizio offerto: sicurezza, puntualità, igiene
- Che venga da subito applicato l' indennizzo ai pendolari, come già previsto dalla carta dei servizi, in caso di mancato rispetto degli standard minimi di puntualità dei treni.
Solidarietà a Emergency
Che in Afghanistan ci si stia per la guerra e non per la pace è del resto dimostrato dalla decisione italiana di inviare elicotteri Mangusta e nuove truppe, o da quella tedesca di inviare gli aerei Tornado. Nello stesso tempo si mette a repentaglio l'attività di un'organizzazione umanitaria come Emergency, la cui opera è evidente a tutti.
Oggi noi vogliamo ribadire la nostra ferma contrarietà a questa missione continuando a chiedere il ritiro delle truppe italiane come unica condizione possibile per cambiare prospettiva.
Fare finta di non sapere che la missione Isaf è nata per sostenere il governo di Karzai rappresenta una posizione indifendibile.
Pensiamo allo stesso tempo che il governo italiano debba fare di tutto per proteggere l'iniziativa di Emergency anche perché non si può utilizzare un'organizzazione quando fa comodo per poi scaricarla sotto le linee direttive dell'alleanza atlantica. E' anche una questione di dignità, umana prima che politica o nazionale.
Crediamo che il governo debba fare tutto il possibile, quello che ancora non sta facendo, per la liberazione di Rahmatullah Hanefi. Parole come quelle pronunciate dal responsabile della sicurezza del governo Karzai sono inaccettabili.
Anche noi riteniamo che non sarebbe pensabile un impegno di Emergency che non sia, come è stato dal 1999 a oggi, rivolto a offrire assistenza sanitaria a tutti coloro che ne hanno bisogno, solo in nome di questo bisogno, civili o combattenti, in totale indifferenza verso appartenenze o divise. Il governo italiano non può accettare l'intimidazione, noi non la accettiamo.
Via Calvi: cosa succede?
Al Presidente della Commissione Edilizia del Consiglio di Zona 4
Bruno Bernardi
Al Consiglio di Zona 4 e alle sue componenti
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4
Interrogazione sicurezza stradale
Al Presidente della Commissione Territorio e Viabilità del Consiglio di Zona 4
Giorgio Tomellini
Al Consiglio di Zona 4 e alle sue componenti
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4
NO allo sgombero rifugiati politici Pco Forlanini
BASTA CON LE PERSECUZIONI
CONTRO GLI IMMIGRATI
No allo sgombero dei rifugiati politici dalla caserma abbandonata del Parco Forlanini
Nel settembre scorso un gruppo di oltre 200 tra eritrei ed etiopi arriva in Italia dopo un viaggio lungo e rischioso. Giunti a Milano, l'emergenza viene subito sollevata ed il Comune si occupa dell'inserimento nei dormitori di una parte di loro, mentre per altri 160 organizza un corso di italiano della durata di 10 giorni. Viene tollerata la loro presenza nella caserma abbandonata di Viale Forlanini. Già da tempo punto di ritrovo di senza tetto e immigrati, l’area è priva di servizi - acqua, luce, gas, riscaldamento e rimozione rifiuti. Ulteriori richieste effettuate al ministro per la solidarietà e al ministro degli interni rimangono inascoltate.
Lo sgombero dell’area di via Forlanini è imminente a causa di un progetto di allargamento del parco. La proposta del Comune di Milano è che gli immigrati si trasferiscano nei dormitori liberatisi dopo l'emergenza freddo. Tale soluzione non ha garanzie di continuità ed è prevista solo per una minoranza di loro (75) per un periodo di sei mesi, senza nessun percorso di inserimento. La caserma di viale Forlanini rischia così di diventare un’altra via Lecco, dove l’anno scorso i rifugiati hanno accettato di alloggiare nei dormitori e poi hanno ricevuto asilo solo per tre mesi: una tipica soluzione improvvisata a un dramma che si ripete di continuo.
Come misura immediata, chiediamo che si trovi una soluzione per TUTTI i rifugiati e sollecitiamo in particolare l’impegno concreto della Provincia di Milano, da cui è lecito aspettarsi una sensibilità particolare per un tema di diritti umani come questo.
Sappiamo che questo è in realtà un problema nazionale, data la mancanza di una legge quadro in proposito e sottolineiamo l’importanza di risolvere la questione generale con norme chiare, che assicurino pieni diritti ai rifugiati politici in Italia.
www.partitoumanista.it
Centro Umanista La Svolta
Lettera aperta agli abitanti del q.re P.Sarpi
LETTERA APERTA AGLI ABITANTI DEL QUARTIERE PAOLO SARPI
DIPENDENTI COMUNALI A SCUOLA DI DIRITTI GAY
ROMA: DIPENDENTI COMUNALI A SCUOLA DI DIRITTI GAY
www.gay.tv
Oggi Presidio ore 15.00 Pzza Duomo a Milano
Il Centro delle Culture e
Partecipano al presidio di protesta indetto dalle associazioni cinesi che si realizzerà
mercoledì 18 aprile alle ore 15.00 in piazza Duomo a Milano
SOLIDARIETÀ CON LA COMUNITÀ CINESE
DI MILANO!
Il 12 aprile forse una donna è stata aggredita da vigili solerti che volevano multarla o forse un´etnia ha reagito all´esasperazione, prima ancora di definire le responsabilità, è necessario interrogarsi sulle cause che hanno portato a questa situazione.
Da vari anni le serrande dei negozi cinesi sono imbrattate quotidianamente da scritte razziste, e non solo in seguito a quello che è successo lo scorso giovedì. A molte finestre del quartiere sventolano bandiere con scritte che associano l´ingrosso all´illegalità. Le istituzioni prima hanno impedito lo scarico delle merci perché i camion intralciavano il traffico poi hanno vietato l´utilizzo dei carrelli mettendo regole e orari senza preoccuparsi di tradurle e tra poco verrà chiusa la via Paolo Sarpi al traffico al solo scopo di rendere ancora più difficile il commercio. Eppure sono state date licenze, vendute case e negozi ed esatto tasse. Chi non reagirebbe a questa persecuzione?
Cosa sta succedendo a questa città che nel giro di poco tempo chiude i phone center, organizza ronde anti-rom, vuole sgomberare i rifugiati politici del parco Forlanini e chiudere moschee e scuole arabe?
Questi fatti sono solo l´ennesima dimostrazione della discriminazione che ogni giorno vivono i cittadini immigrati a Milano.
In altre zone di Milano la tensione sta crescendo giorno per giorno avvicinandosi sempre di più ad un punto di rottura ed è necessario quanto prima che: consigli di zona, Comune, Provincia e Prefettura intervengano con un piano di integrazione e mediazione culturale, coinvolgendo le comunità etniche e le associazioni che le assistono, perseguendo lo sfruttamento, le vessazioni e la xenofobia.
Ufficio stampa PRESSenza
Franca Banti cell. 3357792718 - e-mail franca.banti@fastwebnet.it
ROMPIAMO LE FILE!
LEGAMBIENTE Circolo Erbamatta Alto Lodigiano
/M3PAULLO/"http://www.petition online.com/M3PAULLO/_
organizza un Convegno/Dibattito:
Venerdì 4 maggio, ore 21
a ZELO BUON PERSICO
presso l’Oratorio, via Dante 56
dibattito
ROMPIAMO LE FILE!
sul problema dei trasporti verso Milano •
L’AGOGNATO PROLUNGAMENTO DELLA METROPOLITANA
•
LE NUOVE LINEE ALTERNATIVE DEGLI AUTOBUS
•
LA PAULLESE TRA CODE E CANTIERI
Parteciperanno
PIEROLUIGI BIANCHI (Assessore Trasporti Provincia Lodi)
MARCO BROGLIA (Responsabile Area Trasporti Metropolitana Milanese SpA)
ADORNO MARAZZINA (Promotore della proposta per un nuovo percorso autobus)
PAOLO MATTEUCCI (Assessore Trasporti Provincia Milano)
RENATO MAZZONCINI (Amministratore delegato della Autoguidovie)
DAMIANO ROSSI (Direttore Tecnico della società Polinomia)
PIERLUIGI TAMAGNI (Consigliere Provincia Cremona)
FRANCO VALENZANO (Promotore petizione per il prolungamento della metropolitana)
Conclusioni
SENATORE GIANNI PIATTI (Sottosegretario Ministero ambiente e tutela del territorio e del mare)
Partecipate numerosi, è un'occasione importante,come avrete capito dai
titoli degli argomenti che si tratteranno e dai rappresentanti delle Istituzioni
locali che parteciperanno...
Un cordiale saluto.
Franco Valenzano
COMITATO "CPM3" COMITATO PER IL PROLUNGAMENTO DELLA LINEA 3 DA SAN DONATO A PAULLO
http://fraval.splinder.com
HYPERLINK "http://www.petitiononline.com