Quante atomiche in Italia?
La discussione costruttiva che abbiamo aperto su quante atomiche ospita l' Italia sara' utilissima per il lavoro a supporto della campagna per un futuro senza atomiche.
Quando organizzeremo i tavoli per la raccolta firme, molte delle adesioni saranno sollecitate sulla base della sana e consapevole preoccupazione di chi vive accanto alle basi USA e NATO. Ed ai cd "porti nucleari".
Per la quale creeremo, in collaborazione dei comitati locali, delle schede apposite, che agevoleranno il lavoro dei militanti ai tavoli ed il rapporto con l'opinione pubblica: il che non significa affatto "gridare al lupo", tipico di certa sinistra ultraradicale (qui mi concedo una stoccata polemica). Ragionare, come fanno i vicentini, sugli enormi lavori che sono in corso al Site Pluto significa attingere una prospettiva piu' realistica sul significato di cio' che li tocca (e ci tocca) piu' direttamente e visibilmente con il progetto Dal Molin. Fara' sicuramente bene alla raccolta delle adesioni ai banchetti.
La fanteria e' fuori dalla guerra atomica? Purtroppo non era vero ieri, con i famosi piani per la difesa nucleare della "soglia di Gorizia"; e non e' vero neanche oggi, a maggior ragione con le atomiche che sono diventate micro, potendosi costruire con appena 10 grammi di materiale fissile.
(Su questo punto dei nuovi principi fisici che permettono di superare la "massa critica" ho parlato per ore con Emilio Del Giudice, scienziato dell'INFN, consulente - appare anche intervistato - del servizio di Rainews 24 "Anatomia di una bomba" , che ha vinto il premio Ilaria Alpi).
Ogni Arma, Marina, Esercito, Aeronautica - questo dovrebbe essere noto anche ai sassi - ha la sua proiezione operativa nella "deterrenza nucleare", oggi anche preventiva.
certezze, ma ci sono fonti che ne parlano. Noi chiediamo comunque la non produzione/dislocamento di tutte e stop".
LONDRA: VESCOVO COLPEVOLE DI DISCRIMINAZIONE CONTRO UN GAY
LONDRA – Un tribunale inglese ha sentenziato a favore di John Reaney, un omosessuale che aveva denunciato per discriminazione il vescovo di Hereford. Il querelante era stato assunto per un posto nella diocesi ma il vescovo aveva poi bloccato l'assunzione dopo un umiliante interrogatorio pubblico sulla vita affettiva dei Reaney. Per i giudici si è trattato di una palese discriminazione basata sull’orientamento sessuale che da qualche mese può essere punita grazie al'Equality Act. Reaney si è detto felice per i milioni di gay e lesbiche che servono Dio nella chiesa e che meritano rispetto e pari dignità di trattamento.
CON L’’INVITO – L’ENNESIMO – AD ADERIRE ALLA LIP
CON L’’INVITO – L’ENNESIMO – AD ADERIRE ALLA LIP PER UN FURURO SENZA ATOMICHE
Alessandro Rizzo
Un bando che premia il buonsenso
17 Luglio 2007
L’equa distribuzione delle risorse e delle ricchezze, la solidarietà, la cooperazione, l’interesse collettivo sono i vecchi e nuovi strumenti di una “nuova” politica. Con il premio “Comuni a cinque stelle” si vuole favorire la riflessione su questi temi e la diffusione di nuovi stili di vita. Del resto, esiste un legame molto forte tra i nuovi stili di vita cresciuti negli ultimi anni grazie all’impegno di centinaia di gruppi di acquisto, botteghe del commercio equo, banche del tempo, associazioni e comitati, produttori bio, singoli cittadini e cooperative, e le scelte di “governo di un territorio” promosse dall’ente locale di prossimità.
Il comune, o meglio il “municipio”, può essere considerato come bene comune da cui partire per imprimere ai tanti territori disposti a mettersi in gioco un nuovo modello di società.
Al premio possono concorrere tutti gli enti locali che hanno avviato politiche [azioni, iniziative, progetti caratterizzati da concretezza e una verificabile diminuzione dell’impronta ecologica] di informazione e di sostegno alle “buone pratiche locali” con particolare riferimento alle seguenti categorie:
1- gestione del territorio [opzione cementificazione zero, recupero aree dismesse, progettazione partecipata, bioedilizia…];
2- impronta ecologica della “macchina comunale” [efficienza energetica, acquisti verdi, mense biologiche];
3- rifiuti [raccolta differenziata porta a porta spinta, progetti per la riduzione dei rifiuti e riuso];
4- mobilità sostenibile [car-sharing, car-pooling, traporto pubblico integrato, piedibus, biocombustibili, ecc.];
5- nuovi stili di vita [progetti per la filiera corta, il disimballo dei territori, la diffusione commercio equo, l’autoproduzione, la finanza etica, ecc.].
Gli enti locali interessati dovranno far pervenire entro il 17 agosto 2007, a info@comunivirtuosi.org una scheda riassuntiva dell’iniziativa avviata, indicando l’ente promotore, la categoria dell’iniziativa, una sintetica descrizione [massimo quattro cartelle eventualmente supportate da materiale fotografico, audio o video], i tempi di realizzazione, il numero di soggetti coinvolti e i risultati conseguiti.
Per ogni informazione è stata istituita la Segreteria del Premio:
Comune di Colorno: tel. 0521 313745, 334 6535965, info@comunivirtuosi.org
www.comunivirtuosi.org
dissuasori velocità in via brembo
Al Settore segnaletica urbana del Comune di Milano
Alla Commissione Territorio e Trasporti del Consiglio di Zona 4
Si registra in Via Brembo, in base istanze e sollevazioni fatte da parte di alcuni residenti, all'imboccatura con la medesima in entrata da Corso Lodi verso Via Benaco un flusso veicolare ad alta velocità arrecante pregiudizio ai pedoni nella fase di attraversamento dell'incorcio tra la via stessa e Via Benaco
pertanto, al settore viabilità del Comune di Milano di rendere noti provvedimenti, se sono già stati presi a riguardo, circa l'apposizione di dissuasori di velocità e, qualora non fossero stati ancora previsti, di procedere con urgenza affincè si ripristini una condizione di sicurezza per i pedoni stessi.
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
Milano, Consiglio di Zona - riunione di giovedì 26 luglio
interrogazione su via cucchi
Al Settore Viabilità del Comune di Milano
Alla commissione territorio del consiglio di zona 4
l'esistenza di un progetto di apertura di Via Ardigò al traffico veicolare per comunicare Viale Corsica con Via Cucchi
alcune rimostranze da parte di residenti della zona in quanto si prevede che la via non possa essere adeguata, per dimensioni, al flusso veicolare in aumento in vista dell'applicazione del progetto di modifica viabilistica, considerando l'aggravio del traffico nella via, in cui sono siti diversi plessi scolastici e il Centro Anziani Acquabella
che si è riscontrato un depauperamento progressivo di verde ad alto fusto nei giardini limitrofi alla struttura del Pio Istituo Figli della Provvidenza, sito in Via Cucchi
al settore viabilità del Comune di Milano se il progetto di modifica del traffico veicolare e di congiungimento di Viale Corsica con Via Cucchi tramite Via Ardigò sia ancora sussistente; e, in caso affermativo, quando è previsto l'avvio dei lavori, la durata dei medesimi, le motivazioni che hanno apportato alla definizione del progetto, considerando l'importanza di indire una riunione di commissione che possa esaminare le conseguenze derivanti da questo probabile provvedimento ed esprimere propri pareri a riguardo.
al Settore Parchi e Giardini di ripristinare in Via Cucchi, presso il Pio Istituo Figli della Provvidenza, l'area verde prima esistente, ripiantumando gli alberi ad alto fusto eliminati dagli interventi avutisi.
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
Milano, seduta del Consiglio di Zona 4 di giovedì 26 luglio 2007
Commissione comunale questione nomadi
Venuto a conoscenza
Al Settore competente del Comune di Milano
Alla Commissione Politiche Sociali del Consiglio di Zona 4
della riunione della Commissione Comunale Politiche Sociali, indetta nella giornata di mercoledì 18 luglio, con al punto all'ordine del giorno la questione dei campi nomadi esaminata nella stessa sessione in un confronto congiunto con la Commissione Politiche Sociali della Provincia di Milano
l'esigenza di dare una soluzione alla questione, considerando le normative esistenti a livello internazionale e le direttive europee concernenti la promozione di politiche per l'integrazione e per il rispetto e la tutela delle differenze lignuistiche e delle minoranze etniche
Alla Commissione medesima, alla Presidenza della stessa, all'assessorato Politiche Sociali del Comune di Milano, di informare il Consiglio di Zona 4 e la Commissione Politiche Sociali della medesima di quanto stabilito, deciso e analizzato nella seduta della commissione del 18 luglio, con la presenza dei componenti della commissione corrispondente della Provincia di Milano, al fine di individuare un percorso condiviso con gli organi consiliari circoscrizionali su un tema che interessa il nostro territorio circoscrizionale in molte sue componenti. Si chiede, altresì, di prevedere l'indizione di una commissione consiliare di zona recependo il presente tema in discussione all'ordine del giorno.
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
Milano, Consiglio di Zona, seduta di giovedì 26 luglio
Prendi in casa uno studente
All'Assessorato Politiche Sociali del Comune di Milano
Al Consiglio di Zona 4 e alle sue Componenti
L'associazione "MeglioMilano" in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche per l'Abitabilità della Provincia di Milano ha definito l'avvio del progetto "Prendi in casa uno studente" che prevede il sostegno e l'impegno da parte del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica, nella persona del sottosegretario, On. Nando Dalla Chiesa. Esiste un'emergenza casa per i 141000 studentesse e studenti fuori sede o pendolari, che si arrecano in città per studiare e proseguire i propri studi universitari. Il progetto prevede di inserire parte degli universitari in contesti abitativi in condivisione con anziani, affinchè si possa promuovere un punto di oncontro tra due interessi sociali risolvibili tramite un'azione congiunta.
all'assessorato politiche sociali del Comune di Milano se è stato esaminato il progetto, se sussiste l'intenzione di prevedere forme di partecipazione dello stesso ente comunale al medesimo, investendo sul provvedimento, aumentandone la portata, intraprendendo un censimento dei bisogni, affinchè si possa dare fine a un'esigenza sociale generale dalla grave portata.
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
Milano, consiglio di zona seduta di giovedì 26 luglio
16° Mittelfest
Quest'anno il tema sarà dedicato ai diritti dell'uomo, così come questi sono stati definiti nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo del dicembre del 1948. In un momento storico e culturale in cui in molte parti del mondo, anche nel nostro occidente così civilizzato, molti troppi sono i diritti calpestati e disattesi, ci sembrava doveroso riproporre anche sotto forma di espressione spettacolare una riflessione su questo tema di fondamentale centralità nella vita dei singoli individui e linfa vitale di ogni paese che si voglia dire civile e democratico.
A ispirare dunque alcuni degli eventi portanti del Festival saranno i trenta articoli di cui è composta la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, attorno ai quali saranno create delle situazioni spettacolari tese a coinvolgere tutta la città di Cividale, partendo da una suggestione performativa ispirata a quel 1789, anno in cui per la prima volta in Europa tali diritti vennero proclamati a seguito di un'insurrezione popolare come quella della Rivoluzione Francese, per sfociare poi in una grande festa conclusiva nel teatro di pietra dove la stessa Dichiarazione troverà forma spettacolare nelle azioni e nelle performances di artisti provenienti da diversi ambiti espressivi.
Dalla musica contemporanea, con la presentazione in prima assoluta mondiale delle nuove composizioni di alcuni tra i più prestigiosi musicisti della scena contemporanea internazionale, alla musica popolare dell'est europeo, oggi uno dei fenomeni musicali tra i più seguiti, senza escludere incontri con i grandi maestri del passato come Liszt e Beethoven, affidati all'esecuzioni di importanti solisti e formazioni nazionali ed europee.
Per quanto riguarda il teatro di prosa saranno presentati, in prima assoluta, spettacoli nei quali, accanto alla parola e alla scrittura drammaturgica, trovino ampio risalto i nuovi linguaggi della comunicazione (video, computer, nuove tecnologie, ....).
E infine il teatro danza presente, come di consueto, nelle diverse accezioni e configurazioni coreografiche che questa nuovo genere ha via via assunto nelle ultime stagioni. Mittelfest intende essere sì una "vetrina" rappresentativa delle realtà artistiche più stimolanti della Mitteleuropa, ma si propone anche come luogo di incontro e di conoscenza reciproca attraverso l'universalità dei linguaggi artistici, che proprio in questi anni nella ricerca di modelli comunicativi alternativi si propongono di infrangere alcune barriere, come quelle costituite, ad esempio, dalle differenze linguistiche.
In Germania il Tempio del risparmio energetico
In Germania il Tempio del risparmio energetico
EnerGon, la più grande Passivhaus del mondo che consente un risparmio
energetico dell’80% rispetto ad un edificio tradizionale
Si potrebbe definirlo il “tempio” del risparmio energetico. Si tratta
di EnerGon, il più grande edificio amministrativo al mondo realizzato
nello standard “Passivhaus”e diventato in Germania l’emblema del
progetto di abbandono del nucleare.
EnerGon sorge nella cittadina di Ulm, la regione tedesca del Baden-
Württemberg. L’ultimazione dei lavori è avvenuta ad ottobre del 2002,
mentre agli inizi del 2003 ha avuto luogo l’inaugurazione.
L’importante esperimento, una Passivhaus che consente un risparmio
energetico dell’80% rispetto ad un edificio tradizionale, è stato
finanziato dalla Software AG Stiftung, società informatica tedesca
con sede a Darmstadt.
L’edificio, a forma di triangolo, si estende su una superficie di
7mila metri quadrati distribuiti su cinque piani, spazio in grado di
ospitare fino a 420 persone. Gli autori del progetto, Stefan Oehler e
Barbara Faigle, hanno effettuato uno studio rigoroso e dettagliato
per raggiungere l’obiettivo del massimo risparmio energetico: pareti
esterne con angoli rotondi, facciate per il 44% in vetro, volumi
compatti degli uffici, un sistema di isolamento che consente
l’accumulo di aria calda d’inverno e fresca d’estate senza
dispersione di calore, e pannelli solari sul tetto.
Un tetto quasi interamente in vetro consente l’illuminazione naturale
di un atrio che si estende su una superficie di 430 metri quadrati.
I muri esterni, in parte realizzati in legno, hanno uno spessore di
60 centimetri. Finestre con doppi vetri consentono il passaggio della
luce e del calore solari.
Grandissima attenzione è stata riservata anche al sistema di
riscaldamento: l’aria esterna viene sia riscaldata che raffreddata
sotto terra e poi ridistribuita nel palazzo.
Questo il suo percorso: viene aspirata all’interno di una
canalizzazione, attraversa un tunnel di cemento e poi viene spinta
nel sottosuolo alla profondità di 100 metri dove la temperatura
rimane costante per tutto l’anno (12 gradi circa). Ritornando in
superficie, viene riscaldata per mezzo di scambiatori di calore o
anche dal caldo generato dagli stessi computer o occupanti
dell’edificio. Il percorso dell’aria termina con l’espulsione nel
palazzo attraverso apposite bocchette fissate negli uffici. Lo stesso
meccanismo avviene per la generazione di aria fredda; cambia solo la
temperatura, che viene regolata dalla circolazione di acqua fredda o
calda nei muri o nei soffitti.
In vista del risparmio energetico sono state anche concepite le
lampade degli uffici, che si regolano in base alla luce naturale e si
spengono automaticamente quando le stanze rimangono vuote.
Tutti accorgimenti che fanno dell’EnerGon l’emblema dello
schieramento della Germania contro l’energia nucleare. Ricordiamo, a
questo proposito, che quattro anni fa il cancelliere tedesco Gerhard
Schröder, sotto la spinta degli ecologisti, ha deciso che entro il
2025 l’energia nucleare sarà definitivamente abbandonata con la
chiusura delle 19 centrali nucleari del paese; e lo scorso novembre è
stata chiusa la prima, quella di Stade, nelle vicinanze di Amburgo.
Nel frattempo, lo Stato si impegna a finanziare, mediante appositi
sussidi o detrazioni fiscali, risorse energetiche alternative come
quella solare o eolica.
La decisione ha suscitato non poche polemiche, nonché tensioni
all’interno dello stesso Partito Social Democratico: il ministro per
l’Ambiente Jürgen Trittin vorrebbe promuovere maggiori sussidi per
l’energia rinnovabile, mentre il ministro dell’Economia e del Lavoro
Wolfgang Clement teme che ciò comporti una penalizzazione sul fronte
economico sia per l’industria che per i consumatori. Lo scorso
dicembre i due sono giunti al compromesso di ridurre gradualmente gli
aiuti statali, ma nel frattempo Trittin si è impegnato in una
campagna contro il diossido di carbonio compilando una lista in cui
sono elencati più di 2.600 località che hanno l’obbligo di ridurne le
emissioni dell’1,5% all’anno fino al 2007.
La realizzazione della Passivhaus di Ulm è costata circa 12,7 milioni
di euro, più o meno la stessa cifra che richiede un edificio normale,
con la differenza che il risparmio energetico offerto dall’EnerGon
compensa abbondantemente i costi di costruzione. Secondo quanto
dichiara Lars Borghaus, un dirigente della Software AG Stiftung,
riscaldamento e aria condizionata nella Passivhaus di Ulm hanno un
costo di un euro l’anno per metro quadrato, contro i tre-quattro per
un edificio tradizionale.
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