Sosta irregolare nei pressi dell'ospedale San Paolo
Allego l'interrogazione che ho presentato ieri sera -10 ottobre in CdZ6 -sulle soste irregolari nei pressi dell'ospedale San Paolo. Chiedo un intervento della Polizia Municipale e la sistemazione della cartellonistica.A.Valdameri
Area demaniale di via Di Rudini-Voltri
Ho presentato in Consiglio di Zona 6 ieri sera 10 ottobre l'interrogazione che allego sul grave stato ed incuria in cui versa l'area del demanio comunale adiacente l'ospedale San Paolo e il Tennis Club Barona. Poichè non è in carico alla Parchi e Giardini nessuno ne cura la manutenzione. Ho rilevato la presenza anche dell'ambrosia, nociva per le allergie. Spero che da qui scaturisca un interessamento dell'Amministrazione comunale e avvenga il passaggio alla Parchi e Giardini. L'area potrebbe così essere accorpata all'adiacente area verde e diventare un grande parco attrezzato con aree giochi per bambini e aree cani.
IL FUTURO DELLA MEMORIA
Sezioni: Barona – Giambellino – Lorenteggio – Porta Genova
“Ente morale”, D.L. n.224 del 5 aprile 1945”
“Il futuro della memoria”
Uniti per la difesa dei valori della Resistenza; la salvaguardia dei principi sanciti nella costituzione della Repubblica; e la vigilanza continua contro ogni forma di razzismo, d’emarginazione e fascismo.
Petizione Sankara: Sosteniamo la nostra vittoria contro impunità
Petizione Sankara: Sosteniamo la nostra vittoria contro l'impunità.
Dopo una lunga e difficile battaglia legale condotta prima in Burkina Faso e poi davanti al comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite, finalmente nel dicembre 2006 l'ONU ha accolto la richiesta dei familiari, ingiungendo al governo del Burkina di dire la verità sulla morte di Sankara e dei suoi collaboratori e di indicare il logo della sepoltura.
Questa sentenza ha un valore che va molto al di là del singolo episodio, pur importante, e per questo i familiari e gli avvocati di Sankara, le organizzazioni di difesa dei diritti umani ci chiedono di sollecitare le NN.UU., attraverso la firma di una petizione, affinché mantengano una pressione sul governo del Burkina perché ottemperi alla sentenza, cosa che evidentemente cerca in tutti i modi di evitare.
Chi è Thomas Sankara (Da Wikipedia, l'enciclopedia libera)
- il suo governo incluse un grande numero di donne, condannò l'infibulazione e la poligamia, promosse la contraccezione. Fu il primo governo africano a dichiarare che l' AIDS era la piú grande minaccia per l'Africa;
- Sankara e i suoi collaboratori viaggiavano sempre in classe economica e a ranghi ridotti nelle visite diplomatiche;
- vendette la maggior parte delle Mercedes in forza al governo e proclamò l'economica Renault 5, l'automobile ufficiale dei ministri;
primarie 14 ott con veltroni ambiente lavoro innovazione sinistra
Il Partito Democratico chiama a raccolta quanti di noi condividano l’obiettivo di costruire insieme una comunità capace di migliorarsi, di dialogare, di avere l’orgoglio della missione di Pubblico Servizio.
Lavoro come Consigliera nella Zona 7 da ormai più di un anno e sono convinta dell’importanza politica e sociale del mio incarico che mi permette di contribuire alla cura dell’interesse dei cittadini, dei servizi pubblici, delle problematiche femminili, della sicurezza e di favorire la realizzazione di iniziative per incidere attivamente sul tessuto sociale, attraverso l’aggregazione, la formazione, la cultura e l’arte.
I temi sintetizzati nelle parole espresse nel logo della lista "Ambiente, innovazione, lavoro, sinistra " sono priorità e svolte culturali necessarie per una politica che deve fare i conti con le novità del tempo presente.
Per questo mi candido per l’Assemblea Costituente nazionale assieme a Emanuele Fiano, Franco Bomprezzi e Laura Barcellona. L'ho fatto per esserci, come donna, come insegnante e come consigliera , per dare il mio contributo, nella ferma convinzione che la soggettività femminile nella decisione politica e nella vita del Paese sia assolutamente necessaria, proprio per garantire l’innovazione che in molti desideriamo.
Mi sostieni votando per la lista con VELTRONI AMBIENTE, LAVORO, INNOVAZIONE, SINISTRA anche negli altri collegi!
Expò 2015:democrazia e consenso sociale
Il sindaco Moratti ha deluso un pò tutti quando in Consiglio Comunale ha fatto la relazione sull'Expò 2015. Non sono state fatte vedere le carte, ci sono solo delle belle cifre - n°visitatori, impegno di spesa,nuovi posti di lavoro (precari?) ecc. ma non si parla se non molto astrattamente delle ricadute sulla città.Sia maggioranza che opposizione hanno lamentato la scarsa trasparenza, il non aver informato il Consiglio Comunale, ma soprattutto il mancato coinvolgimento anche in questa prima fase della città. L'unico invito che è venuto dal Sindaco è stato quello di fare "corpo unico" a sostenere la candidatura. Si parla già di oltre 90 milioni di spesa solo per promozione e comunicazione. Il rischio è si finisca come Siviglia o Atene che dopo l'Expò hanno visto i padiglioni abbandonati senza alcun progetto di utilizzo e con tanti soldi della comunità buttati. L'altro rischio reale è che vengano espropriate e rese edificabili le aree del Parco agricolo Sud -con la scusa dell'Expò e come x i Mondiali '90- per facilitare i soliti amici costruttori.Non è un bel metodo soprattutto per chi ha impostato la sua campagna elettorale sull'ascolto e la partecipazione: peccato che il giorno dopo essere stata eletta si sia dimenticata di percorrere questa strada. Il coinvolgimento popolare è lo spirito della democrazia e quando la gente è chiamata solo a far da spettatore si rompe un equilibrio che non può portare altro che alla protesta, alla nascita di comitati che rivendicano scelte diverse, con la gente, per la gente.
A.Valdameri, consigliere di zona 6 Lista Fo
"sviluppo e progresso": pagine Corsare di Pasolini
fonte:www.pasolini.net
Lettera aperta a Padoa Schioppa
Caro Ministro Padoa Schioppa,
ho una forte considerazione della sua professionalità e della sua funzione, capacità economica inserita nel difficile contesto in cui l'Italia stava versando all'alba della sconfitta del centrodestra e della vittoria del centrosinistra, dell'insediamento del Governo Prodi, il nostro Governo, che sta assumendo una linea politica nel campo del risanamento rigoroso, forse a volte un po' criticabile circa gli effetti e le conseguenze che si vanno ad aggiungere per le lavoratrici e i lavoratori ma che, comunque, ha saputo riportare in alto il principio della tassazione progressiva, un costante impegno contro l'evasione, unica soluzione che non prevede entrate solamente basandosi sui tagli alla spesa sociale, che sono stati contenuti.
Premetto questo per dirle che è non pertinente al suo stile professionale e alla sua capacità politica di direzione amministrativa economica, riconosciuta a livello internazionale, la infelice frase che ha espresso ieri pubblicamente dove ha considerato i trentenni e ultratrentenni ancora domiciliati in casa con i propri genitori come "bamboccioni". A parte la parola un po' grezza e fortemente ruspante, alquanto infelice, un po' provinciale nella sua connotazione linguistica e che sottolinea come sia assolutamente poco comprensiva del dramma che la precarietà definisce e comporta oggi come oggi, in questo mercato del lavoro dove tutto è fallace, dove ogni professionalità viene umiliata, dove ogni indice di capacità ed esperienza viene assolutamente non considerato.
Il lavoratore e la lavoratrice di oggi è un mezzo finalizzato solamente all'aumento del profitto dell'azienda: quel profitto che non potrà mai essere stabile se si tiene e mantiene un rapporto di lavoro, base di un vincolo di fiducia, sulla precarietà e sulla continua incertezza.
Forse se in Italia è alto il tasso di chi ancora rimane a casa dopo una certa età è perchè qualcosa non funziona nel nostro sistema legislativo, ordinamentale e, soprattutto, sociale: non esiste un incentivo per i giovani trentenni e poter diventare autonomi, indipendenti.
Alto è il costo dell'affitto, alte le spese, aumenta il costo della vita, difficile trovare una propria autonomia che possa garantire una costante autodeterminazione, indipendenza.
Una volta si diceva che trovato un posto in banca eri sicuro di avere un posto fisso: oggi niente e nessuno può assicurarti una stabilità lavorativa. Nessun settore, neppure quello pubblico, tanto attaccato e vilipeso, può assicurarti una continuità: nelle pubbliche amministrazioni, a Milano, esistono sacche di precarietà negli stessi settori, mentre gli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori sono fermi a due anni senza un rinnovo contrattuale ancora adeguatamente predisposto.
Non parliamo, poi, se qualcuno vuole mettere famiglia: non potrà mai se i livelli minimi sociali di reddito rimangono gli stessi.
Professor Padoa Schioppa, la prego, proprio facendo appello alla sua capacità intellettuale e alla sua onestà professionale, riveda questa sua affermazione che, giustamente, ha indignato, me per primo, migliaia di ragazze e di ragazzi che vedono il proprio futuro non di propria determinazione, vedono un avvenire incerto e, soprattutto, non governabile e autodeterminabile.
Qualcosa deve cambiare: non credo che queste persone amino e decidano loro stesse di vivere in casa a una certa età. Tanguy lo testimonia nella sua paradossalità ironica e comica, molto fresca, dinamica e leggera, ma sostanziosa, dipinta dall'ottimo cinema francese attuale.
Deve essere rimesso in discussione il testo di legge 30 che ha fatto della precarietà una condizione esistenziale.
Deve esserci un reddito di cittadinanza, come avviene in Gran Bretagna, in Germania, in Svezia, dove si investe sulle capacità e le risorse dei giovani, oggi spesso preparati ad assumere ruoli di concetto e, quindi, spesso non sempre garantiti nella loro continuità lavorativa, spesso bisognosi di lassi di tempo e periodi di riflessione e di studio, di approfondimento, di analisi, di miglioramento delle proprie capacità intellettuali e conoscenze.
Deve esserci una politica imprenditoriale che incentivi coloro che investono nell'innovazione tecnologica e che penalizzi coloro che assumono a tempo determinato, se non con assurdi contratti atipici, dai toni metafisici e alquanto futuristi, il lavoro a chiamata, istituiti dalla legge 30, dalla nefanda e odiosa legge, fonte di disagi sociali e civili, fonte di rotture generazionli, di conflittualità interpersonale.
Gentile Ministro, la prego, riveda le sue considerazioni, confido veramente nella sua capacità di assumere queste istanze come elementi primari della sua prossima agenda politica, quella del governo, quella che lei rappresenta in questa nostra compagine governativa.
E non colpevolizzi chi è vittima di una situazione irrespirabile, dove il trentenne non è rappresentato e si sente margine di un tessuto sociale dove chi è attore e protagonista è persona di altra natura e di altra età. Non voglio conflittualità intergenerazionale, sarebbe assolutamente inutile e insensata: ma chiaramente ascolti la voce di questi eterni assenti, di noi eterni assenti.
Un cordiale saluto
Alessandro Rizzo
L'omosessualità non è una malattia!
L'omosessualità non è una malattia!
PROPOSTA DI ATTUAZIONE DELLA DELIBERA CONGRESSUALE che al XII Congresso nazionale Arcigay ha accolto l'ODG presentato dal Comitato provinciale Arcigay Roma Web Staff, 28 settembre 2007 In esecuzione della delibera con cui il XII Congresso nazionale ha accolto l'Ordine del giorno del Comitato provinciale Arcigay di Roma, avente ad oggetto la richiesta al Ministro della Salute e agli Ordini degli psicologi e dei medici di assumere una posizione chiara sull'omosessualità, e sulle teorie distorte che la ricostruiscono come "patologia" suscettibile di cure mediche e psicologiche, e, in considerazione del mandato che il Congresso ha affidato al Consiglio nazionale di istituire nella sua prima seduta un tavolo tecnico che elabori un documento, come determinato dal medesimo ODG;
si propone al Consiglio nazionale di istituire un tavolo tecnico così composto:
FEDERICA DE SIMONE - psicologa - Responsabile Gruppo psicologi Arcigay Roma e GayHelpLine;
LUCA PIETRANTONI - psicologo - Docente di Psicologia sociale;
PAOLO RIGLIANO - psichiatra e psicoterapeuta - componente della Commissione AIDS del Ministero della Salute.
Bologna, 23 settembre 2007
Approvata dal Consiglio nazionale Arcigay
Ordine del Giorno - XII Congresso nazionale Arcigay
Teorie che sono in pieno contrasto con quanto indicato dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV), in cui si afferma che l’omosessualità non occupa più alcuna casella diagnostica. Questa posizione è stata fatta propria anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1993.
Negli ultimi tempi, a causa del dibattito aperto sulla questione dei Dico, vi sono settori del mondo medico, politico ed ecclesiastico che comunicano all’opinione pubblica attraverso dibattiti pubblici, televisivi e su carta stampata teorie secondo le quali gli omosessuali sono persone malate e bisognose di cure finalizzate a convertire questi soggetti in eterosessuali.
Si fa presente inoltre che, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che il comportamento omosessuale non corrisponde ad un disturbo mentale, ma debba essere considerato come una variazione dei comportamenti sessuali e quindi rientrare nell’oscillazione della normalità.
Tali teorie o dichiarazioni, a nostro parere, oltre ad offendere la popolazione omosessuale che da anni lotta per la piena integrazione, producono sul piano sociale forti elementi di esclusione delle persone omosessuali, soprattutto, dei più giovani adolescenti. Essi, subendo tale sofferenza morale possono essere condotti a forti stati depressivi reattivi ai comportamenti discriminatori dovuti a tali teorie.
Si fa presente che in tali condizioni, il forte vissuto di solitudine, disperazione, può culminare in condotte di tipo suicidario, come accaduto di recente al giovane adolescente di Torino. E’ implicito anche che queste condizioni favoriscono la ghettizzazione e l’esclusione sociale e che una disinformazione di questo tipo può solo essere legata ad interessi di parte che nulla hanno a che vedere con i bisogni personali e di comunità delle persone. Per quanto sopra esposto e al fine di evitare che tali teorie producano danni anche di natura irreversibili alle persone si
decide di dare mandato al Consiglio nazionale
affinché istituisca nella sua prima seduta un tavolo tecnico composto da professionisti di rilievo a cui delegare la preparazione entro sei mesi di un documento, da presentare al Consiglio stesso, volto a rispondere all'esigenza che l'Onorevole Ministro e gli Ordini degli psicologi e dei medici prendano una posizione che produca chiarezza in merito alla questione omosessualità e patologia, al fine di neutralizzare le sopra-menzionate distorte teorie e salvaguardare la vita delle persone, indipendentemente dall’orientamento sessuale.
Approvato dal XII Congresso nazionale Arcigay - 12 maggio 2007
"Case dell'Acqua", presentata mozione in CdZ6
Ho presentato in CdZ6 assieme al consigliere Bombonati una mozione sottoscritta dalla stragrande maggioranza dei consiglieri di zona sulle "Case dell'acqua". Si chiede di valutare la possibilità di realizzare queste case dell'acqua anche in zona 6 .Oramai sono una realtà in quasi tutto l'hinterland milanese, da Buccinasco, a Rozzano, opera, Abbiategrasso, S.Giuliano, Corsico, ecc. importante per le persone e le famiglie che sempre in maggior numero ne fanno uso quotidiano.Si tratta di un locale contenente le apparecchiature ed una zona coperta ove sono ubicati 3 erogatori d'acqua.Il tutto in ca 30 mq, incluso un patio. L'acqua erogata è leggermete refrigerata e frizzante.Pesca dall'acquedotto ed è super controllata.A.Valdameri