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Il Blog di Alessandro Miano | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alessandro Miano
Lunedì, 7 Luglio, 2008 - 19:11

E' Festa della Sinistra Zona 4

SABATO 12 LUGLIO
E’ FESTA
della Sinistra Zona 4
Coop. Consumo Ponte Lambro – via E. Vittorini 24 – Milano
 
Ore 17.30 - Dibattito con la cittadinanza
IL CENTRO MONZINO DEVE RESTARE A PONTE LAMBRO!
 
Ore 18.30 - RIPARTIAMO DAL TERRITORIO!
I Comitati di quartiere della Zona 4 incontrano la cittadinanza e i Consiglieri di Zona e Comunali per mettere in rete le loro esperienze.
Sono stati invitati i Comitati: Molise/Calvairate/Ponti – Salomone –
 Feltrinelli – Gabrio Rosa 9/11
 
ore 20.30
CENA FREDDA
 
ore 22.00
OSCARWHITE & BIG BOSS (ODK)
concerto hip-hop (con i brani del suo nuovo cd)
 
a seguire, si balla con DJ FOURLEFT
 


LA SINISTRA ZONA 4 è un laboratorio politico al quale fanno capo
cittadini iscritti ai partiti della Sinistra (Partito della Rifondazione
 Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Sinistra Democratica,
 Socialisti Democratici Italiani e Lista Fo), militanti di movimenti,
comitati e liberi pensatori,che hanno deciso di lavorare insieme
per mettere in comune idee e dare forza ed incisività
 all'agire politico e sociale della Sinistra nella Zona 4  di Milano.
www.sinistrazona4.altervista.org

Lunedì, 7 Luglio, 2008 - 13:27

PROGRAMMA LA NOTTE DI SAN LORENZO

PROGRAMMA LA NOTTE DI SAN LORENZO
XXI EDIZIONE

 
08 luglio 2008, 21.30-23.30

Sidh ritmi e alle melodie della tradizione gnawa

 
Giovane musicista algerino che propone la musica ispirata ai ritmi e alle melodie della tradizione gnawa e rai. Un viaggio attraverso i suoni e le atmosfere del deserto fino al Maghreb. Un intreccio di provenienze e di colori si aggiunge al panorama del sound etnico. Un connubio tra Africa e Europa, Italia e Maghreb. In questo esperimento di fusione tra i ritmi tradizionali della musica gnawa e del rai algerino, e quelli del patrimonio popolare europeo, dal jazz alla taranta, non si avverte alcuna dissonanza, alcuna dicotomia. Anzi il tutto si amalgama, ma ogni cosa mantiene la sua specificità. Questo connubio è quindi anche un buon auspicio: perché non solo nella musica, ma in ogni frangente delle nostre esistenze quotidiane si realizzi questa fusione, pur nel rispetto delle diversità. La musica gnawa ha una profonda risonanza spirituale. E’ infatti la musica che accompagna le sedute di dhikr – anche dette lila ovvero serate spirituali – poiché ha un potere fortemente evocativo ed ipnotico. Attualmente questa musica sopravvive in Marocco e in Algeria dove si è conservata fino ad oggi. Nel gennaio 2007 è stato pubblicato dall’etichetta Felmay/Dunya Records il cd “Lila”, presentato anche a Radio 3 Suite. Il cantante ha partecipato a numerose rassegne italiane di musica sacra ed etnica e si è esibito inoltre al Teatro Ariston di Sanremo, nell’ambito della manifestazione “Holymusic”, trasmessa su RaiUno nel dicembre 2006.
 
09 luglio 2008, 21.30-23.30

Xosè Manuel Budinho musica tradizionale Galiziana

Sito ufficiale › www.xosemanuelbudino.com

 
La cornamusa o gaita, secondo la lingua castigliana, è uno strumento molto antico, che vanta memorie già presso gli antichi scrittori latini. Le prime notizie storiche risalgono al primo secolo dopo Cristo, all'epoca di Nerone. Gli storici Svetonio e Dione Crisostomo raccontano di uno strano strumento suonato da Nerone realizzato con canne inserite in un sacco (otre) da comprimere con il braccio. Da qui il nome latino utriculus. Nella penisola iberica sono presenti diverse tipologie di cornamuse nelle seguenti regioni: in Catalogna, nelle isole Baleari, in Aragona e nel nord, in Galizia ed Asturia. É difficile tracciare una storia di questo strumento in Spagna. La parola gaita potrebbe avere legami con l’antica lingua parlata dai Visigoti , i quali regnarono dal V al VIII secolo d.C. Sicuramente ebbe grande diffusione nel periodo medioevale: famosissima è l’immagine di un gaitero presente all’interno di uno dei più preziosi codici musicali del tempo, quello chiamato “Cantigas de Santa Maria”. Voluto dal re Alfonso X di Castiglia alla fine del XIII sec., raccoglie più di 400 cantigas ed è sicuramente uno dei più importanti documenti della poesia religiosa in musica dell'Europa Medievale. Negli ultimi anni, nel panorama mondiale della musica etnica, ha destato grande interesse la musica asturiana e galiziana e di conseguenza la gaita, assunta a simbolo di queste culture musicali. Il concerto avrà come protagonista una tra le più importanti individualità presenti oggi nell’ambito della musica tradizionale galiziana, Xosè Manuel Budiño, musicista che ha saputo fondere insieme l’esperienza di gaiteiro tradizionale e profondo conoscitore dei temi della sua terra, con una non indifferente passione per sonorità molto diversificate, non tralasciando quella per l’elettronica, vera costante di tutto il lavoro.
 
10 luglio 2008, 21.30-23.30

Alexian Group canti e musiche romaní

Sito ufficiale › www.alexian.it

 
Santino Spinelli in arte Alexian é un Rom abruzzese nato a Pietrasanta(LU) il 21.07.1964, da Gennaro e Giulia Spinelli, ultimo di sei figli (cinque sorelle). Risiede a Lanciano (CH) dove ha frequentato le scuole diplomandosi a pieni voti (60/60) all'Istituto di Stato per il Commercio "P. De Giorgio". È sposato con Daniela De Rentiis ed ha tre figli: Gennaro, Giulia ed Evedise. È musicista compositore, cantautore, insegnante, poeta, saggista. Si é laureato con 108/110 alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Bologna. Si è iscritto al corso di Musicologia presso il D.A.M.S. di Bologna per conseguire la sua seconda laurea, frequenta il corso di composizione presso il Conservatorio di Bari. Nel corso della sua carriera di musicista ha tenuto numerosi concerti in Italia e all'estero. Dirige la sezione d Lanciano del Centro Didattico Musicale Italiano. Ha inciso quattro orignali Long Plaing strumentali e cantati (in Romanés = lingua romaní), :"Gili Romaní "(Canto romanó) interamente in romanés i cui testi sono ispirati all'omonima raccolta di poesie pubblicata nel 1988, un CD nel 1996 dal titolo "Gijem Gijem" uscito in Francia e distribuito a livello internazionale da Al Sur Mediaset. Nel 2002 è uscito il suo nuovo CD "Romano Drom -Carovana romaní" pubblicato dalla Ethnoworld e distribuito a livello internazionale dalla MAP/Venus. Ha partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive private e nazionali Dal 1992 è membro del Gruppo Pedagogico che si occupa della scolarizzazione dei bambini Rom e viaggianti nell'ambito del Programma Interface sostenuto dal Centro di Ricerche Zingare dell'Università la Sorbonne (Parigi) e della Commissione delle Comunità Europee. Il 27 Luglio 2001 è stato eletto unico rappresentante italiano al Parlamento della International Romani Union (IRU) , un'organizzazione non governativa e non territoriale che rappresenta i Rom di tutto il mondo, con potere di consultazione presso l'ECOSOC alle Nazioni Unite. Il 9 febbraio 2002 è stato insignito dall'Associazione onlus Microcosmo del "Microcosmo d'Oro" - Edizione Speciale- con la seguente motivazione: "Per valorizzare un'antica e grande cultura: la cultura dei rom; per essere la prova vivente che generalizzare è sempre pericoloso e può solo creare pregiudizi; Per ricordare che centinaia di migliaia di Rom sono morti nei campi di sterminio di Auschwitz; Per ricordarci col suo talento quanto l'Europa deve alla musica Rom; Per incitare i giovani a non ghettizzare." Ideatore, organizzatore e segretario del Concorso Artistico Internazionale "Amico Rom" giunta alla 9° edizione che viene organizzato con il supporto della Commissione delle Comunità Europee, il Centro di Ricerche Zingare Università La Sorbonne di Parigi, la Regione Abruzzo con il patrocinio ed il Premio del Presidente della Repubblica Italiana e del Ministero della Pubblica istruzione. Ha fondato e dirige il gruppo musicale "Alexian Group" che esegue canti e musiche romaní originali, con cui tiene concerti in Italia e all'estero che nell'estate 2002 sarà in tournee con il "Romano Drom Tour". Dal 04 Aprile 2002 è Docente della Cattedra di Lingua e Cultura romaní all'Università degli studi di Trieste, nella Facoltà di Lettere e Filosofia.
 
 
11 luglio 2008, 21.30-23.30
Stella Chiweshe musica rituale del popolo Shona

Sito ufficiale › www.stellachiweshe.com

 
Stella Chiweshe è una musicista dello Zimbabwe conosciuta in tutto il mondo come cantante e suonatrice di mbira dzavadzimu, uno strumento musicale rituale del popolo Shona consistente in una tastiera di legno cui sono attaccati tasti metallici; spesso la mbira è inserita in una cassa di risonanza lignea a cui sono attaccati tappi di bottiglia o altri oggetti al fine di produrre un suono più vivace.
Stella è una delle poche donne a suonare questo strumento. Ha imparato a suonarlo in epoca coloniale segretamente, dal momento che lo strumento era stato vietato perché gli Europei ne temevano la potenza magica (e infatti Stella è anche finita in prigione).
Stella è soprannominata “Ambuya Chinyakare” ( madre della musica tradizionale). E’ una figura molto importante e molto rispettata anche nel music business internazionale e rappresenta un esempio per le altre musiciste dello Zimbabwe.
In Zimbabwe, prima dell’indipendenza, ha realizzato più di venti singoli.
Dopo l’indipendenza del suo paese, fu invitata a diventar membro del National Dance Company of Zimbabwe. Il suo lavoro da solista l’ha consacrata come una delle artiste più originali della scena africana contemporanea usando la musica popolare per mostrare la profondità e la potenza della sua musica spirituale tradizionale sia a casa che all’estero. La sua esperienza l’ha stimolata ad introdurre la musica della Mbira nel contesto occidentale senza perdere il legame con le tradizioni dello Zimbabwe. Questa fusione tra questi due stili musicali ha fatto di lei non solo una figura di stampo internazionale, ma anche un’ambasciatrice culturale dello Zimbabwe.
Dal 1983 ha realizzato sette album di successo internazionale.
 
12 luglio 2008, 21.30-23.30

Baba Sissoko jazz africano

Sito ufficiale › www.babasissoko.com

 
Baba Sissoko, musicista griot e polistrumentista da anni impegnato nella diffusione della tradizione musicale del Mali in ambito internazionale, è il maggiore esponente delle nuove tendenze del jazz africano. Da tempo collabora con diversi musicisti alla ricerca delle radici africane più pure di tutta la "musica nera": blues, jazz e soul. Già nel suo incontro con Famoundou Don Moyè e Art Ensemble of Chicago ha avuto modo di mescolare l'Amadran (all’origine del blues, secondo molti ricercatori) con il jazz e il blues. Il culmine di questo mix è rappresentato da due album, "Bamako Chicago Express" del 2002 e "Reunion" del 2003, che vedono Baba Sissoko come special guest.

Domenica, 6 Luglio, 2008 - 19:57

Più di 5.000 matrimoni gay in 3 anni in Spagna

Più di 5.000 matrimoni gay in 3 anni in Spagna

01/07/2008 - El Pais

Oggi ricorrono tre anni dalla storica votazione del Congresso dei Deputati che modificò il codice civile per permettere il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Da quel giorno sono stati celebrati in Spagna un totale di 5.243 matrimoni, come riferito dalla Direzione Generale dei Registri e del Notariato del Ministero della giustizia. Del totale di matrimonio, 3.675 sono stati celebrati tra uomini e 1.568 tra donne.
Madrid è stata la comunità con il più alto numero di matrimoni registrati con 1.520 (1.123 uomini e 397 donne), seguita dalla Catalogna con 1.383 (977 e 406); Andalusia con 669 (447 e 222), la Comunità Valenciana con 380 (277 e 103).
Le Baleari hanno registrato 160 matrimoni (113 e 47), mentre le Asturie 145 (93 e 52); Castilla e León 125 matrimoni (82 tra uomini e 43 tra donne); Aragona 113 (73 + 40); le Canarie 214 (139 + 75), Murcia 111 (80 + 31), Castilla-La Mancha 87 (58 + 29); Extremadura 65 (44 + 21); Galizia 31 (20 + 11); Cantabria 37 (22 + 15); la Comunità di Navarra 34 (21 + 13) e La Rioja, 20 (16 + 4).
In coda ci sono Ceuta e Melilla, con cinque matrimoni per città. Due tra uomini e tre tra donne in entrambi i casi. Queste cifre comprendono solo le statistiche che si traggono dai 356 registri civili informatizzati e non includono i registri dei Paesi Baschi, né i matrimoni registrati dai più di 7.000 uffici dei giudici di pace, nei quali si possono celebrare anche matrimoni. Il Ministero della Giustizia ha stimato che la cifra di 5.243 matrimoni potrebbe rappresentare un terzo della numero reale.
"Non siamo stati i primi [ad approvare il matrimonio omosessuale], ma sono sicuro che non saremo gli ultimi", disse dallo scranno del Congresso il Presidente del Governo, José Luis Rodríguez Zapatero nel corso della seduta del 30 giugno 2005.
Accompagnato da 10 ministri, il Presidente chiese di intervenire al dibattito finale per sottolineare l'importanza della votazione, secondo quando riferì Emilio Benito. "E 'vero che sono solo una minoranza, ma il loro trionfo è quello di tutti", aveva continuato Zapatero.
"Questa legge non porterà alcun male. La sua unica conseguenza sarà quella di risparmiare inutili sofferenze ad esseri umani." Dopo le parole di Zapatero, Mariano Rajoy, presidente del PP, volle intervenire in risposta al Presidente, ma il Presidente della Camera dei Deputati, Manuel Marin, non glielo consentì.
La proposta ottenne 187 voti: quelli del PSOE, ERC, Sinistra verde, PNV, BNG, CC, CHA e i deputati di Convergenza Democratica di Catalogna (CDC) Carles Campuzano e Mercè Pigem. Anche Celia Villalobos, del PP, aveva votato a favore. Si erano astenuti gli altri quattro deputati del CDC, e votarono contro il PP e i deputati di Unione Democratica di Catalogna (147 voti in totale). Erano assenti 12 deputati (cinque del PSOE, quattro del PP, due del PNV e quello dell’EA).
(Traduzione di Antonio Rotelli)

Domenica, 6 Luglio, 2008 - 19:44

PSOE A CONGRESSO: SIAMO E RESTEREMO DI SINISTRA

PSOE A CONGRESSO: SIAMO E RESTEREMO DI SINISTRA
Zapatero PER SEMPRE
Congresso dei socialisti spagnoli, «Zap» inietta fiducia in un paese che sente la crisi, rivendica la laicità come la nazionale, attacca la destra. E si prepara a regnare fino al 2012, e molto oltre
Aldo Garzia
Il Manifesto 5 luglio 2008

MADRID

Da ieri fino a domenica il premier José Luis Rodríguez Zapatero si concede tre giorni da dedicare tutti al suo Partito socialista operaio spagnolo (Psoe), che celebra a Madrid il Congresso numero 37. Quando prende la parola, nel pomeriggio, per avviare la fase politica del dibattito, la platea lo applaude come si fa con i leader. È il testimonial più autorevole della rinascita del socialismo spagnolo, di quel «socialismo dei cittadini e delle libertà» che si è tradotto negli ultimi quattro anni in scelte di governo e che è chiamato a nuove verifiche - quasi unico in Europa - fino al 2012, dopo la netta vittoria nelle elezioni dello scorso 9 marzo.
Zapatero non delude la platea: «Noi socialisti siamo abituati a far crescere le libertà e la democrazia. È questo il nostro ruolo storico. Per questo affermiamo che siamo e resteremo socialisti, che siamo e resteremo un partito di sinistra». Poi dà, come è sua abitudine, una prolungata iniezione di fiducia sul futuro della Spagna. «Il nostro è un paese che è cresciuto molto, nell'economia e nella cultura. A noi non piace l'isolamento. Ci pensiamo piuttosto come cittadini europei impegnati nella cooperazione internazionale per la pace e contro la fame nel mondo. E anche per questo manifestiamo con piacere la nostra gioia ogni volta che la Spagna eccelle, come nella recente vittoria della coppa europea da parte della nostra nazionale».
Di questa conferma di fiducia che viene da Zapatero ha bisogno più che mai la società spagnola, alle prese negli ultimi mesi con preoccupanti segnali di crisi economica: gli indici di crescita sono sotto il 3%, la disoccupazione è al 10% ma soprattutto c'è lo scricchiolio del settore edilizio che fin qui ha accompagnato il boom di aeroporti, treni ad alta velocità, metropolitane e infrastrutture. Su questo punto, il premier ricorda la sfavorevole congiuntura internazionale, il rincaro del petrolio e annuncia che comunque «nessuna misura d'emergenza verrà presa senza l'accordo tra il ministro dell'economia Pedro Solbes, i sindacati e le parti sociali».
Zapatero scalda i cuori dei delegati difendendo le scelte del suo governo. «Ci avevano criticato per aver voluto il matrimonio tra coppie gay, dicendo che la parola matrimonio avrebbe disturbato settori dell'opinione pubblica. Noi invece abbiamo risarcito la sofferenza di tanti cittadini omosessuali facendoli diventare cittadini come tutti gli altri. Le stesse critiche ci sono state fatte quando abbiamo approvato le leggi contro la violenza di genere». Zapatero non dimentica le questioni sociali: «Continueremo a contrastare le disuguaglianze, a favorire le opportunità di lavoro per i giovani, a sostenere l'aumento delle pensioni e del salario minimo. La nostra spesa sociale non sarà ridotta. Anche in una fase di difficoltà economiche, la sinistra deve sapersi differenziare dalla destra».
Il premier socialista di Madrid traccia una prospettiva: «Siamo orgogliosi ma non soddisfatti. La nostra società è più libera e solidale, più mobile. Ma abbiamo rivinto le elezioni perché gli spagnoli sanno che faremo di più e meglio. È la lealtà rispetto ai nostri valori che ci rende credibili e ci rende maggioritari nella società». La polemica con la destra del Partito popolare (Pp) di Mariano Rajoy resta dura e frontale, fondata su valori e obiettivi differenti. «Ho fiducia in questo paese e nella sua laicità. Ho fiducia nel nostro progetto sociale. Ho fiducia nelle energie delle nostre forze imprenditoriali. La destra ragiona sempre e solo in termini di mercato e di opportunità individuali. Noi invece puntiamo sulla forza del cambiamento», ripete Zapatero.
La verifica di questa tre giorni del «socialismo dei cittadini» di Zapatero si svolge nel Palazzo dei congressi di Campos de las naciónes, a pochi chilometri dall'aeroporto Barajas. C'è anche una canzone-inno dal titolo ambizioso e politicamente insolito che riassume bene lo zapaterismo. Si tratta di Defender la alegria (Difendere l'allegria), testo del poeta uruguaiano Mario Benedetti e musica del cantautore Manuel Serrat, che accoglie i 995 delegati nelle fasi di intervallo. Proprio qui, otto anni fa, il Psoe tenne un congresso in ben altre condizioni. In quell'occasione a discutere era un partito battuto due volte alle elezioni da José Maria Aznar, leader del Pp. L'era di Felipe González, che aveva governato ininterrottamente dal 1982 al 1996, si era conclusa tra casi di corruzione e crisi del gruppo dirigente. E proprio qui l'allora sconosciuto José Rodríguez Zapatero venne eletto nel 2000 a sorpresa segretario del partito.
José Blanco, segretario di organizzazione, ricorda con orgoglio: «Otto anni fa avevamo meno di 8 milioni di voti ed eravamo all'opposizione. Oggi abbiamo più di 11 milioni di elettori e siamo tornati a governare dal 2004 e lo faremo almeno fino al 2012». Manuel Cháves, presidente del Psoe ma anche da molti anni della Regione dell'Andalusia roccaforte tradizionale dei socialisti, fa scattare l'applauso dei 995 delegati quando ricorda che «Zapatero, il nostro partito e le nostre politiche sono diventati un punto di riferimento delle speranze di rinnovamento del resto della sinistra europea». Sono presenti delegazioni di un certo peso degli altri partiti socialisti europei (per l'Italia, a conferma dell'imbarazzo con cui il Pd segue le vicende del socialismo spagnolo, considerato troppo laico e libertario, non ci sono Veltroni o D'Alema ma Luciano Vecchi e Lapo Pistelli).
Le conclusioni di Zapatero sono previste domenica. Non si escludono sorprese, tra cui l'annuncio che un centro studi internazionale con sede a Madrid dovrebbe coordinare la ricerca teorica con le altre forze della sinistra europea.

Domenica, 6 Luglio, 2008 - 19:38

COMUNICATO STAMPA ANNAVIVA SULL' ESPLOSIONE AVVENUTA A MINSK

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE ANNAVIVA SULL' ESPLOSIONE AVVENUTA A MINSK IL GIORNO 3/7/2008
 
 
L' Associazione AnnaViva esprime la propria condanna in merito all' attentato avvenuto a Minsk la notte tra il 3 e il 4 luglio in occasione del concerto organizzato per il Giorno dell' Indipendenza, auspicando che tale tragedia, che ha causato 50 feriti, non venga strumentalizzata dalla propaganda di regime. AnnaViva invita gli oppositori bielorussi a continuare la lotta per lo sviluppo della democrazia e per le libertà della Persona adoperando i metodi non-violenti già utilizzati con successo dalle rivoluzioni liberali "colorate" in Georgia, Serbia ed Ucraina.
AnnaViva intende inoltre stimolare l' opinione pubblica occidentale ad una seria e profonda riflessione riguardo alla persistenza di un regime totalitario dittatoriale ai confini dell' Unione Europea a 18 anni dalla caduta del muro di Berlino.
 
Association AnnaViva condemns the attempt on Friday by a home-made bomb that sprayed nuts and bolts into a crowd at an open-air concert in Minsk attending the concert marking Independence day, hoping that this tragedy will be not exploited by propaganda of President Lukashenka's totalitarian regime. AnnaViva suggest Belorussian opposition to continue struggle for democracy and civil rights using the same non-violent ways already successfully used during liberal "coloured" revolutions in Georgia, Serbia and Ukraine.
AnnaViva also wants to stimulate a public reflection about the existence of a totalitarian regime near European Union 18 years later the fall of Berlin wall and the defeat of communism.
 
 
Ассоциация АннаВива осуждае зривь в пятницу в Минске во время концерта праздника независимости, надеясь, чтобы такую трагедию не использует в корыстыных целях белорусское тоталитарное правительство Президента Лукашенка. АннаВива советует белорусской оппозиции продольжать битву за демокрацию и за права человека, которые уже изпользовали с суксесом во время либеральных революций в Грузии, в Сербии и на Украине.
Кроме того, АннаВива хочет предложить время на раздумье о том, что тоталитарная власть ещё знаходиться недалеко от границ с Эуропейским Союзом 18 лет после комунизма.
 
 
Stowarzyszenie AnaViva potępia eksplozję na koncercie w centrum Mińska z okazji Dnia Niepodległości, w której zostało rannych ponad 50 osób, i ma nadzieję, by ta tragedia nie zostanie wykorzystana przez propagandę niewolnego reżimu Prezydenta Alaksandra Łukaszenka. AnnaViva chce doradzić białoruskim opozitorom trwać dalej z walką o rozwój demokracji i o zaufanie praw człowieka z niegwałtownymi metodami już używanymi z powodzeniem podczas liberalnich „kolorowych" rewolucji w Gruzji, w Serbji i na Ukrainie.
Oprócz tego, AnnaViva chciałaby pobudzić rozmyślanie w sprawie istnienia niewolnego reżimu totalitarnego niedaleko od granic Unii Europejskiej jeszcze 18 lat po upadku ściany berlińskiej i kapitulacji komunizmu.     
--
Matteo Cazzulani
Presidente Associazione ANNAVIVA
+393493620416
matteo.cazzulani@annaviva.com
www.annaviva.com

Venerdì, 4 Luglio, 2008 - 11:44

COMMISSIONE EUROPEA, APPROVATA DELIBERA CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

COMMISSIONE EUROPEA, APPROVATA DELIBERA CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
Si vuole promuovere il principio di eguaglianza
3 luglio 2008
 
ANSA
 
Roma - L' Arcigay esprime 'grande soddisfazione per l'approvazione della Direttiva Ue contro le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale, la religione, la disabilita' e l'eta' . Mentre in Italia, il Ministro Carfagna cancella il finanziamento per una ricerca sull'omofobia'.
Se la Direttiva sara' approvata dal Consiglio d'Europa - spiega il presidente dell'Arcigay, Aurelio Mancuso - obblighera' tutti gli Stati membri, entro due anni, a legiferare sulla materia. L' Italia, che e' uno dei pochi paesi che non ha ancora affrontato il tema delle discriminazioni per orientamento sessuale e della lotta contro l'omofobia, - conclude Mancuso - sara' finalmente obbligata, quale sia il governo in carica, a occuparsi di tutelare la vita quotidiana di milioni di persone LGBT, lesbiche, gay, bisessuali, transgender.
Arcigay ricorda che 'e' stato pubblicato il rapporto europeo sulle discriminazioni dove emerge con chiarezza quanto il nostro paese sia arretrato e quanto sia diffusa una campagna di odio omofobico. Proprio in quel rapporto si evidenzia come lo stato italiano non sia dotato di strumenti di rilevazione sociale, ricerche e leggi che possano far conoscere e contrastare l'odio omofobico'.

Giovedì, 3 Luglio, 2008 - 22:07

Cado in ginocchio.. Milano città aperta,libera e accogliente

amnesty
Ogni  giorno

abbraccio rabbie

scivolando  su asfalti freddi

in ricerca  di  togliere 

tali  disperazione che l'anima ascolta.

Non riesco

a  gioire 

leggendo  i quotidiani

 guardare i  volti immortalati

con sorrisi finti ,insicuri

e  poi  parlano di  sicurezza!

Dialogo per  una Pace Mondiale

diplomazia  solo per portare  ancora  uomini

al macello!

Fermate la  violenza

si

ronde a  quattro nei  viali

con fiori ai balconi.

Cado in ginocchio

su  sassi,

marchiateci tutti con il  fuoco

 per l'intolleranza

razziale

il dolore  arriva sino  al  cuore mio! Donatella  Camatta

Milano città aperta, libera e accogliente
 
Artisti, docenti, migranti e italiani in piazza tra spettacoli e riflessioni contro tutti i razzismi.
 
Sabato 5 luglio 2008, ore 15.00-19.00, L.go Cairoli, Milano

Donne, uomini, cittadini italiani e stranieri scenderanno in piazza insieme, sabato 5 luglio, per dire no al razzismo e alla xenofobia dilagante e offrire a Milano un'occasione di festa, riflessione e reciproca conoscenza.
A partire dalle ore 15.00 in l.go Cairoli, sono previsti spettacoli teatrali e interventi.
Parteciperanno tra gli altri Djiana Pavlovic, attrice e mediatrice culturale romni, l'attore e autore senegalese Mohamed Ba e Tommaso Vitale, docente di Sociologia nell'Università di Milano Bicocca.
Tante voci unite per rompere il pesante silenzio sugli episodi drammatici seguiti al nuovo decreto voluto dal Governo e che hanno per protagonisti individui e comunità che nelle nostre città hanno radicato le loro speranze di una vita migliore. Retate sui mezzi pubblici, ronde notturne, espulsione dagli alloggi, campagne contro le moschee, sgomberi violenti, schedature etniche di Rom e Sinti sono solo alcuni esempi di un'ondata xenofoba impressionante provocata da misure legislative e da scelte governative che vogliono l'esercito nelle strade, la reclusione nei centri di permanenza temporanea fino a 18 mesi e la criminalizzazione degli irregolari. Tutto questo nonostante nella nostra città la società multietnica sia ormai una realtà.
Legalità e sicurezza non possono essere interpretate solo come controllo e repressione ma vanno intese come un sistema di garanzie per difendere i diritti umani: il diritto alla salute, all'educazione, al lavoro, alla casa, alla libertà di espressione. La vera sfida è mettere in campo politiche urbane, abitative, sociali, culturali in grado di produrre solidarietà, partecipazione e rispetto dei diritti, attraverso percorsi democratici e condivisi, e non indicando negli stranieri e nei poveri il capro espiatorio di ogni problema sociale, economico o urbano.

Una società che imbocca la strada della xenofobia e del razzismo è destinata a diventare sempre più insicura e invivibile, la sicurezza non può nascere dall'emarginazione, bensì dall'accoglienza e dal riconoscimento dei diritti di tutti sulla base di valori irrinunciabili quali:

  • la realizzazione dei principi di uguaglianza, di rispetto delle diversità e di giustizia sociale presenti nella Costituzione Italiana;
  • l'impossibilità di imporre regole speciali in violazione del principio dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alle leggi. 
È necessario che mille e mille voci si levino per chiedere:
  • l'abolizione della legge Bossi-Fini che costringe alla clandestinità;
  • la regolarizzazione di tutti coloro che lavorano e vivono in Italia;
  • tempi certi e rapidi per il rilascio dei documenti, senza tassazione e con il trasferimento delle competenze agli enti locali;
  • l'introduzione di una legge organica per i richiedenti asilo politico e umanitario;
  • il superamento di forme abitative ghettizzanti e su base etnica (i cosiddetti "campi nomadi"), garanzia di condizioni abitative dignitose e non discriminanti;
  • l'abolizione del pacchetto sicurezza;
  • l'abbandono del reato di immigrazione clandestina;
  • la chiusura dei CPT e l'eliminazione della schedatura etnica.
Promuovono: Arci, Camera del lavoro di Milano, Centro delle Culture, ass. Dimensioni diverse, ass. Punto Rosso, SdL Intercategoriale, Mosaico interculturale, ASMP, ass. Arci Todo Cambia, ass. Arci Zagridi, Comitato "Movimento Pais", Federacion ecuatoriana de Asociaciones, Rete Scuole senza permesso, Circolo Arci "Blob".

Partecipano inoltre: Partito Umanista, ass. 3 febbraio, Ernesto Rossi (pres. ass. Aven Amenza), Sinistra critica, Luciano Mulbahuer (Consigliere regionale Lombardia, Prc); AceaOnlus, Massimo De Giuli, Federazione milanese PRC, CRIC Milano, ass. Altropallone Ads Onlus, Vittorio Agnoletto (europarlamentare), Sinistra democratica per il socialismo europeo - zona 8, ass. per una Libera Università delle Donne, ACCESSO Coop.sociale, Alessandro Rizzo (Capo lista Uniti con Dario Fo consiglio zona 4 Milano), Comitato No Expo, Arci Corvetto, Sinistra Zona 4, Alfredo Di Sirio (portavoce Movimento studentesco di Bergamo), Casa della Sinistra, Donne in Nero Milano, Collettivo Vagabondi di Pace, Naga, Antonio Oldani (Presidente Comitato Intercomunale per la Pace del Magentino - MI), Pietro Galasso, Le radici e le ali Onlus, Pakaritambo - Casa dell'aurora, Circolo Arci Metronondo, Isolacasateatro, Giuseppe Natale (presidente Anpi Crescenzago e coordinatore Anpi Zona 2), Gabriele Rapaci, F ranz Brunacci (avvocato, consigliere gruppo misto zona 4), Circolo Arci Metissage, Piero Maestri (Consigliere Provinciale Sinistra Critica), Susanna Verri (Psichiatra e psicoterapeuta del Centro Studi Assenza di Milano e Servizio Volontario Ambulatorio Medico Polispecialistico della Fondazione Fratelli di San Francesco), Mario Agostinelli (Consigliere regionale Lombardia, Prc).

Adesioni e informazioni: retemigrantemilano@gmail.com

 

Giovedì, 3 Luglio, 2008 - 15:43

commento di Amnesty International alla liberazione di Ingrid

Colombia: commento di Amnesty International alla liberazione di Ingrid Betancourt e di altri 14 ostaggi nelle mani delle Farc

Dopo oltre sei anni, è finita la sofferenza di Ingrid Betancourt: l'ex candidata presidenziale, sequestrata dalle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) il 23 febbraio 2002, è stata liberata con un'operazione delle forze armate colombiane.

Con Ingrid Betancourt sono state liberate altre 14 persone, 11 colombiani e tre statunitensi, che erano stati catturati nel 2003.

Amnesty International esprime felicità per questa notizia e auspica l'immediato ritorno in libertà di tutti gli altri ostaggi.

FINE DEL COMUNICATO                                                     Roma, 3 luglio 2008

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361 , e-mail: press@amnesty.it

Giovedì, 3 Luglio, 2008 - 15:42

Finalmente Ingrid è tornata

Ingrid è libera. Finalmente. Diverse sono state le mobilitazioni promosse per il suo rilascio. Lei è sempre stata attenta a riportare la pace e la convivenza sociale e civile in Colombia, dopo anni di guerriglia e di lotte civili e intestine. Ingird è libera. E' tornata a casa, ha rivisto i suoi figli, giunti in Colombia dalla Francia con un aereo presidenziale. Ingrid oggi vuole ritornare più che mai ativa per affermare i diritti civili, ambientali e riportare la voce di pace e di solidarietà in un paese ostaggio di anni di conflitti senza termine, spesso drammatici, che ha mietuto vittime, che ha provocato arresti e sequestri di persone innocenti.
Avevo espresso in Consiglio di Zona, lo scorso dicembre, un ordine del giorno che era un appello affinchè il Comune di Milano si facesse interprete attivo della richiesta di liberare Ingrid, aderendo alla mobilitazione nazionale promossa in primis dal Comune di Roma per richiedere il rilascio di Ingrid. Il Presidente de Consiglio Comunale aveva accolto le diverse istanze per aderire alla manifestazione nazionale dei Comuni e degli Enti Locali per appellarsi alle autorità diplomatiche affinchè si aviassero le trattative per la liberazione di Ingrid e della sua collaboratrice, come di tante altre e di tanti altri ostaggi in mano della guerriglia delle FARC. Ingrid è libera e questo è un primo passo verso un cambiamento in Colombia, che non utilizzi la forza militare, come spesso invita a fare il presidente Uribe, ma che con la forza del dialogo e degli accordi possa neutralizzare un esasperante vortice di violenza destabilizzante, come sostenuto dal presidente venezuelano Chavez. Ingrid è libera: questo è un segno che la pace è possibile, che è possibile un futuro nuovo e di rinascita per la Colombia.
Cara Ingrid ben tornata tra noi.
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Giovedì, 3 Luglio, 2008 - 12:37

MILANO, INFANZIA ABBANDONATA ? ASSOCONSUMATORIMILANO VI ASSISTE


COMUNICATO STAMPA

AssoconsumatoriMilano:
MILANO, INFANZIA ABBANDONATA ?
IL BAMBINO POVERETTO, DOVE LO METTO DOVE LO METTO ?
ASSOCONSUMATORIMILANO ASSISTE LE FAMIGLIE

Pensiamo ad una mamma infermiera e ad un papà guidatore di autobus. Oppure a due coniugi impiegati che non hanno diritto all’ingresso “flessibile” nei rispettivi uffici. O ancora a tutti quei lavoratori e lavoratrici milanesi con figli che, per ovvie ragioni, hanno l’esigenza di usufruire degli asili nido e delle scuole materne anche nei mesi estivi. Non tutti hanno nonni disponibili o baby sitter da dover retribuire.

Il servizio pubblico è stato garantito senza particolari problematiche fino all’anno scorso. Infatti, il Comune di Milano si è accordato per tempo con i sindacati ottenendo la collaborazione di insegnanti seppur precari o di cooperative di maestre regolarmente retribuiti. Ora il Comune sostiene di voler incentivare le insegnanti con un premio di € 1.100,00 per l’operatività nel mese di luglio; peccato che per far questo il Comune intende accedere al fondo di sostegno per i lavoratori e destinare la suddetta cifra “premio” o “incentivo” a quegli educatori o educatrici interessati a restare in servizio anche nei mesi che, per contratto, dovrebbero essere di ferie. Il Comune di Milano sta trattando coi sindacati solamente in questi giorni, ma ormai è tardi. È il caos.
Perché le porte degli asili o dei centri estivi spesso sono chiuse. Perché molti genitori hanno già pagato la retta necessaria per ottenere un servizio che in realtà non esiste. Perchè laddove il servizio sia garantito, una maestra si trova a dover gestire 30-40 alunni. Perché questo è, appunto, un servizio e, in quanto tale, dovrebbe essere un diritto.
Considerati gli enormi disagi, vogliamo assistere le famiglie che hanno subito danni economici e psicologici dall’irregolare funzionamento dei nidi comunali e delle scuole materne.
È possibile, gratuitamente, rivolgersi al Servizio Legale dell’Associazione chiamando i numeri 02.365.99.999 – 02.365.4444 o scrivendo a info@assoconsumatorimilano.it 
3 LUGLIO  2008                                                                                                                                                                                  AssoconsumatoriMilano
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