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Il Blog di Antonella Fachin | www.partecipaMi.it
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Venerdì, 8 Maggio, 2009 - 08:36

Ronchetto sul Naviglio: sintesi consiglio zona 6 straordinario

PROBLEMATICHE DELL’AREA RONCHETTO
Si è svolto ieri sera – 6 maggio 2009 – il Consiglio di Zona 6 straordinario, con alla discussione “le problematiche riguardanti il quartiere Ronchetto sul Naviglio".
Alla presenza dell’ass.re alla Mobilità e Trasporti Croci e dei tecnici comunali si sono dibattuti i temi che hanno portato al Consiglio di Zona straordinario, a seguito delle diverse iniziative di zona e della raccolta firme in calce ad una petizione promossa da PD.
I tecnici comunali hanno illustrato lo stato dell’arte delle diverse questioni aperte.
Il dr.Mondani della Pianificazione Mobilità Trasporti e Ambiente del Comune ha fatto una verifica delle compatibilità e dell’ordine delle priorità.
E’ emerso che il sistema della mobilità e della viabilità del Ronchetto necessita della realizzazione della bretella Buccinasco-Merula-Chiodi. Altro punto critico è la sicurezza stradale della via Parenzo e l’incrocio Chiodi-Parenzo-Tobagi.
E’ stato dato mandato al settore Infrastrutture la realizzazione del progetto.
La bretella Merula-Chiodi è prevista nel P.U.M. (piano urbano mobilità); il parere è positivo, il progetto inserito nel programma OO.PP. triennale 2009-2011 nell’annualità 2010.
Per quanto riguarda l’incrocio Tobagi-Parenzo-Chiodi l’incidentalità è alta ed è classificato al 13° posto tra le priorità. Con i fondi attuali si riescono a risolvere 14 situazioni.
Il settore ha già approntato il progetto – una rotatoria standard – ed è in fase di valutazione al comitato tecnico. Si prevede l’appalto entro l’estate per iniziare i lavori tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010. Inoltre è stato richiesto di aumentare la sicurezza stradale della via Parenzo: verranno collocate 2 castellane, la prima in corrispondenza dell’asilo e l’altra all’incrocio con la via Rossi.
L’arch. Panzarea ha invece affrontato la questione di piazza Negrelli.
C’è la necessità per ora di mantenere il capolinea del 2, che in prospettiva dovrebbe proseguire sino all’altezza della stazione di S.Cristoforo per interconnettersi con la nuova linea MM4.
L’area del capolinea attuale è privata, precedentemente in affitto al Comune poi disdettato nel 2008. Ora è in corso una causa di sfratto che sarà discussa l’11 giugno p.v. L’intenzione della proprietà è quella di arrivare ad una nuova locazione. Previsti incontri con l’avvocatura per arrivare a ipotesi anche di compravendita transattiva. Al momento non è possibile l’esproprio.
L’assessore Croci è intervenuto per ribadire che la sicurezza stradale è uno dei punti prioritari di questa amministrazione e i fondi vanno sempre reperiti. Si procede da parte dell’Amministrazione in base alle priorità in modo oggettivo. I punti che riguardano il Ronchetto hanno tutte priorità alte.
Per quanto riguarda il Parco Teramo non è stato toccato nell’esposizione dei tecnici in quanto assenti i responsabili del settore del verde. Il presidente Girtanner si è impegnato a far convocare una commissione ad hoc, alla presenza dei tecnici.
Ci sono stati poi diversi interventi dei cittadini e dei comitati che hanno sottolineato l’urgenza di affrontare le diverse problematiche e di risolvere in tempi rapidi. Soprattutto la piazza Negrelli, ora degrado e parcheggio disordinato. A seguire gli interventi dei consiglieri di zona che hanno chiesto un maggior raccordo tra il centro e la periferia ed un ruolo del Consiglio di Zona. Sottolineato come il problema adesso sia tutto politico, da affrontare in modo prioritario e reperendo i fondi necessari. Sollecitato in questo senso l’ass.re Croci.
Positiva la concordanza tra maggioranza ed opposizione che ha visto alla fine l’approvazione della proposta di delibera sul Ronchetto.
Angelo Valdameri, consigliere di zona 6 Lista Fo

Giovedì, 7 Maggio, 2009 - 10:53

IL TEATRO DELL'ANIMA/[NERA]

C.I.G  CENTRO D'INIZIATIVA GAY Arcigay Milano & ANIMANERA
www.animanera.net    
PRESENTANO
IL TEATRO DELL'ANIMA/[NERA]
Incontri Spettacoli Performance Video Musica

8-9-10 Maggio 09
PiM OFF - Via Selvanesco, 75 - Mi (ang. via Missaglia)

VEN 8 maggio
ore 20.30 - ANIMANERA - Try Creampie! Vuoi venire a letto con me? (ogni 20’)
ore 20.30 - ANIMANERA - Try Creampie! Vuoi venire a letto con me? (ogni 20’)
SAB 9 maggio
ore 21.00 - ANIMANERA - TRY CREAMPIE! Vuoi venire a letto con me? (ogni 20’ fino alle 24)
ore 21.20 - RICCI/FORTE – WUNDERKAMMER SOAP #4_edoardo II (ogni 40’ fino alle 24)
ore 21.40 - SORAYA PEREZ – EL CUARTO (replica 23:20)
ore 22.00 - BARBARA TOMA – OSCENO (replica 24:00)
ore 22.15 - Brindisi creativo: "TEATRO dell'ANIMA/[NERA]"
L’anima/[nera] che ispira l’azione, impalpabile respiro che invade i luoghi metropolitani e li rende ventre molle della società; soffiando sul caos e sfidando i tabù… e il teatro come strumento dell’anima, per svelare la fragile nudità dei sentimenti… destabilizzante, commovente, disturbante, intimo… teatro che scava tra le macerie del nostro quotidiano, tra le pieghe dell'ortodossia sessuale e fa i conti con la mutevolezza delle identità contemporanee… teatro che ama il delirio, l'ossesso, il folle, il complesso... l'archetipo intricato di un uomo moderno alle prese con se stesso
Dediche: Ass. Massimiliano Finazzer Flory, Antonio Calbi, Danio Manfredini, Fabio Pellegatta (C.I.G. Milano), Luca Scarlini, Aldo Cassano, Edoardo Favetti e Andrea Rebaglio (Comitato ETRE Fondazione Cariplo)
a seguire BUFFET by A. Turkmen

ore 22.45 - BANDA DELLE DONNE - Quadro I Passion - (seguono Quadro II Outcry, III Resistance e IV Dream)
ore 23.00 - OPERA OFF Pillola (ATIR / Teatro Ringhiera) di F. MICHELI
dalle 23:20 - repliche di Soraya Perez, Banda delle Donne, Barbara Toma, Jovica Balval
a seguire - BIG PARTY -
VIDEO by MAIVIDEO - MUSIC by REVERENDO ENZIMA & PSYCOCANDY
DOM 10 maggio
ore 21.00 - ANIMANERA - TRY CREAMPIE! Vuoi venire a letto con me? (ogni 20’)
ore 21.20 - SORAYA PEREZ – EL CUARTO (replica 22:20)
ore 21.50 - BARBARA TOMA – OSCENO (replica 22:50)
INFO e PRENOTAZIONI
Animanera 345-2429866 (14.30 - 18.30) - info@animanera.net
(TRY CREAMPIE! prenotazione obbligatoria)
PiM OFF via Selvanesco 75, ang. via Missaglia
MM2 Abbiategrasso + tram 3 o 15 per 5 fermate
Servizio navetta gratuito sabato 9:
da PiM a PiM OFF ore 22
da PiM OFF a MM2 Abbiategrasso dalle 23:45 alle 01:15 ogni 30’
BIGLIETTI / TICKETS
PiM OFF - x tutta la serata: Intero 10€ - Soci Arcigay 7€
 
TRY CREAMPIE! - Vuoi venire a letto con me?
Storie di amori diversi, di passioni, di desideri ardenti, travolgenti, totali. Amori che scorrono sulla sottile linea rossa che separa vita e morte, eros e violenza, autocoscienza e confusione. Un mondo proibito. Un punto di non ritorno. Un boudoir onirico che vedrà gli avventori entrare uno ad uno in morbidi letti, a stretto contatto, con i personaggi mitici della letteratura omosessuale del '900. Dalle parole, intimamente ascoltate, si reificano fantasmi amati o temuti, travolti e travolgenti, di quel desiderio che non trova facilmente possibilità di essere vissuto e comunicato.
Regia: Aldo Cassano
Drammaturgia: Antonio Spitaleri, Elena Cerasetti

Giovedì, 7 Maggio, 2009 - 09:20

JONGHI denuncia LA REPUBBLICA

Milano, 7 maggio 2009
Roberto Jonghi Lavarini, rende noto di aver  già provveduto ad adire le competenti Autorità Giudiziarie, sia in sede civile che in quella penale, a ministero dell’Avv. Simone Andrea Manelli,  per le gravissime lesioni alla propria reputazione, politica e privata, e del proprio nome, causate dai contenuti gravemente diffamatori, in quanto falsi e frutto di mera fantasia, degli articoli pubblicati in data 17 e 18 Marzo 2009 sul quotidiano La Repubblica - Gruppo Editoriale l’Espresso SpA ed a firma di Paolo Berizzi, nonché all’interno del libro “Bande Nere” sempre di Paolo Berizzi ed edito da Bompiani – R.C.S. Libri Spa.
Nonostante le richieste di rettifica, né il quotidiano La Repubblica né, tantomeno, R.C.S. Libri Spa, si sono minimamente preoccupati di verificare l’attendibilità e la fondatezza di quanto contestato ed a firma di Paolo Berizzi.
“Ha ragione il Presidente Silvio Berlusconi a condannare duramente le continue menzogne e le sistematiche mistificazioni della sinistra (comunista, giacobina e radical-chic), ben rappresentata da La Repubblica, volte a colpire gli avversari politici, distorcendo completamente la realtà. Menomale che Silvio c’è…” questa la dichiarazione di Roberto Jonghi Lavarini.

Giovedì, 7 Maggio, 2009 - 08:18

Pista ciclabile di via Bardolino: risponde il settore

Allego la risposta del l'assessorato Mobilità Trasporti e Ambiente del Comune di Milano in merito alla richiesta di pista ciclabile in via Bardolino. E' positiva e mi auguro possa portare in tempi ravvicinati ad un progetto che realizzi quanto da tempo vanno chiedendo i residenti del Mulino Doppio di via Bardolino. Il Consiglio di Zona 6 è stato parte attiva in questa questione approvando una delibera che chiedeva la pista ciclabile. Angelo Valdameri

Mercoledì, 6 Maggio, 2009 - 17:48

Ordine del Giorno "Giornata contro l'Omofobia"

L'omofobia è una violenza che viene perpetrata con atteggiamenti razzisti e discriminatori contro persone di orientamento omosessuale e trova negli ultimi anni un incremento notevole della propria presenza nel contesto sociale e comunitario. Le manifestazioni di tale fenomeno barbaro possono essere fisiche, ossia oltraggi, maltrattamenti e violenze contro la persona, o psicologiche e culturali, irrompendo in Italia un atteggiamento discriminatorio ed emarginante, derisorio e irriverente verso cittadine e cittadini di orientamento omosessuale.
 
Domenica 17 Maggio a Milano, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia, ci sarà la mobilitazione organizzata dal coordinamento delle associazioni che aderiscono a "Milano contro l’Omofobia", ispirata ai Day of Silence anglosassoni, in cui si avranno dalle ore 17.30 alle ore 19.00 la distribuzione di materiale informativi da parte di volontari imbavagliati di materiale informativo, e, infine, un sit-in silenzioso presso via dei Mercanti. Sarà allestita appositamente una mostra informativa sull’omofobia dai primi del ‘900 ai giorni nostri nelle viciniora del luogo in cui si terrà l'iniziativa.
Si prende l'occasione di ricordare che la Regione Lombardia ha respinto una mozione, presentata dai capigruppo dell'opposizione, di adesione alla Giornata e di disposizione di proposte e indirizzi che avviino pratiche amministrative finalizzate alla lotta contro comportamenti discriminatori verso e ai danni di persone omosessuali. Le motivazioni da parte di diversi consiglieri della maggioranza hanno espresso affermazioni fortemente razziste, omofobiche e irrispettose della dignità umana. Si riporta l'affermazione denigratoria e irricevibile del capogruppo della Lega che ha definito la mozione un “colpo di culo”, dopo aver dichiarato che lui era contrario “a celebrare l’omosessualità come una non-malattia mentale”. L'approccio della maggioranza, pertanto, nei riguardi della discussione di una mozione che chiedeva un atto formale e civile di adesione a un importante momento internazionale rivolto all'eguaglianza e pari dignità tra cittadine e cittadini, è stato quanto mai ideologico e sprezzante.
 
Una ricerca e uno studio condotti dall'Agenzia per i diritti fondamentali dell'Unione Europea hanno rilevato dati preoccupanti sul tema dell'omofobia, sottolineando che tali comportamenti persecutori "stanno danneggiando la salute e la carriera di persone in tutta Europa e il problema potrebbe essere più grave di quanto si evince dai dati, perché le vittime preferiscono non attirare l'attenzione su di sé parlandone, per paura di ottenere un risultato opposto a quello sperato".
A proposito una Direttiva dell'Unione Europea, che aderisce a livello comunitario alla Giornata Mondiale contro l'omofobia, chiede "agli Stati membri di adottare qualsiasi altra misura che ritengano opportuna nella lotta all'omofobia e alla discriminazione basata sull'orientamento sessuale e di promuovere e adottare il principio dell'uguaglianza nelle loro società e nei loro ordinamenti giuridici".
 
Con questa comunicazione e informazione concernente una manifestazione di forte rilevanza e importanza attuale prendo l'occasione di ricordare che occorrerebbe che il Consiglio di Zona 4 si mobiliti presso il Consiglio Comunale affinchè siano recepiti il contenuto e la sostanza del significato sociale, culturale e civile della Giornata Internazionale contro l'Omofobia, e si faccia latore di un'istanza indirzzata a rendere operativi provvedimenti e prassi amministrative e consiliari funzionali a estendere diritti e garanzie sociali oggi non riconosciute ancora per una buona parte della nostra comunità cittadina.

Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo LA SINISTRA
Consiglio di Zona 4 Milano

Mercoledì, 6 Maggio, 2009 - 13:47

Usa. Washington D.C. riconosce il matrimonio gay in altri stati

E’ Washington D.C. oggi il terreno in cui si combatte la battaglia per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali americani, e in cui si apre forse davvero l’inizio di una nuova era. La maggioranza degli amministratori della città ha detto infatti sì al riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati negli altri stati Usa, inviando così la misura direttamente sulla scrivania del sindaco di Washington, Arian M. Fenty, che si è già detto favorevole alle nozze tra gay. Questo significa, spiega il Washington Post, che se la firma di Fenty arriverà - e così dovrebbe essere - la questione arriverà direttamente al Congresso degli Stati Uniti, varcando i confini dei singoli stati in cui è stata finora relegata, e diventando di fatto un problema nazionale. La “Home Rule” stabilisce infatti che le leggi approvate dal Distretto di Columbia siano sottoposte a un esame di 30 giorni da parte del Congresso degli Stati Uniti, che deve di fatto dire l’ultima parola. Nell’attesa della firma di Fenty, è intanto innegabile la vittoria incassata dai gay degli Stati Uniti, più vicini ora anche a poter sposarsi un giorno a Washington. La misura volta a riconoscere i matrimoni celebrati in altri stati è passata infatti con 12 voti favorevoli e solo uno contrario. La questione ha scosso Washington nel vero senso della parola, visto che, a fronte dell’emozione e della gioia provata dai sostenitori dei diritti degli omosessuali, è esplosa la rabbia di molti cittadini, sobillata da molti pastori protestanti. Tanto che a un certo punto è dovuta intervenitre la stessa polizia. “Abbiamo bisogno di nuovi amministratori! - ha urlato Paul Trantham - Stanno distruggendo la nostra gioventù!. Ogni pastore timorato di Dio dovrebbe essere qui. Si tratta di una mancanza di rispetto verso la capitale della nazione. Non c’è niente come il matrimonio tra persone dello stesso sesso” E un altro, C.T. Riley, ha aggiunto: “Non finisce qui. Andremo fino a Capitol Hill”. Dal canto loro gli omosessuali americani iniziano davvero a sperare nell’inizio di una nuova era, dopo le recenti vittorie. L’ultima volta che le coppie gay hanno esultato per il riconoscimento dei loro diritti è stato lo scorso 7 aprile, quando il Vermont è riuscito ad aggirare il veto del governatore ,il repubblicano Jim Douglas. E appena qualche giorno prima, lo scorso 3 aprile, la Corte Suprema aveva votato all’unanimità per legalizzare anche qui le nozze tra persone dello stesso sesso. Gli altri due stati che hanno legalizzato i matrimoni tra gay sono stati il Massachusetts, in cui il matrimonio tra omosessuali è stato legalizzato nel 2004, e il Connecticut, grazie alla decisione della Corte Suprema di legalizzare i matrimoni tra gay il 10 ottobre del 2008. La questione delle nozze gay continua a dividere comunque gli Stati Uniti e diversi Stati hanno introdotto degli emendamenti alle costituzioni locali per specificare che il matrimonio è solo “l’unione fra un uomo e una donna”. (Apcom)

http://www.notiziegay.com/?p=28194

Mercoledì, 6 Maggio, 2009 - 13:45

Un'altra "Movida" è possibile

Ieri la trasmissione tenuta da Santacroce giornalista di TeleNova, Linea d'Ombra, ha trattato il tema della Movida, con collegamenti in diretta dalle piazze interessate al fenomeno, che come ogni anno, puntualmente, si riverifica nei mesi primaverili. Nelle altre città europee il problema non sussiste, essendo strutturate in un'ottica di governo della città promotore di momenti di aggregazione e iniziative di coinvolgimento culturale. In studio avevamo alcuni consiglieri comunali, Montalbetti e Fedreghini, l'Assessore Cadeo e l'Assessore alla Regione Boni, che discutevano con la cittadinanza residente e i commercianti interessati in collegamento delle soluzioni da dare alla questione.
Condivido l'esigenza riscontrata trasversalmente di dare avvio a una forma di incentivazione per l'apertura di locali anche nelle zone centrali, ossia vicioniore a Piazza Duomo, oggi totalmente prive di vita e di passaggio nelle ore serali e notturne. Condivido l'esigenza di dare delle risposte che sappiano garantire una condivisione delle regole, come suggeriva Fedreghini: dare responsabilità ai giovani di autogestire un pezzo di città nell'orario serale, essendo gli stessi i primi a chiedere, giustamente, spazi aperti dove incontrarsi in una città che sta sempre più diventando insofferente verso una njecessaria e sostenibile vivacità culturale, umana, intellettuale; ingredienti, questi, che caratterizzano lo sviluppo civico delle altre metropoli europee. Condivido l'iniziativa lodevole dell'Assessore Rizzi di promuovere tavoli di confronto con i giovani, anche se non si è ancora capito bene i tempi, le modalità e le conseguenze che da questo tavolo dovrebbero definirsi, e, infine, quali sarebbero i giovani interpellati e secondo quali criteri. Importante è, comunque, incominciare a dare un avvio a uno spiraglio di cambiamento della politica in merito alla questione: non si tratta di politica delle barriere e di costruzione di nuovi transennamenti, ma di una politica di inclusione e di condivisione di modalità e costumi comportamentali in un'ottica di bene comune.
Mi sorprende, ma meglio tardi che mai, che solo oggi l'amministrazione si preoccupi del fatto che il centro "storico e classico" della città, come dice l'assessore Cadeo, ossia Piazza Duomo e luoghi vicini, Cordusio, Cairoli, San Babila, sia totalmente deserto nelle ore notturne, quando i 15 anni ultimi di governo della città hanno provveduto a rendere lo stesso centro una "city" degli affari finanziari, in cui di giorno consumatori e agenti pullulano, mentre di notte si crea un disagio solitario da coprifuoco. Non è solo un problema di affitti e canoni di locazione per i negozianti: è un problema di assenza di spazi alternativi che creino aggregazione civica e culturale, sociale, popolare. E' possibile che a Milano, a differenza di Barcellona, Parigi, Londra, Berlino, il termine Movida porti alla ribalta la questione del consumerismo fine a sè stesso di giovani che si trovano per strada e che vedono nel bere l'unica forma di svago, necessario, comprensibile, opportuno, giustificabile? E' possibile che non si possa parlare di come organizzare una città nelle ore notturne che sappia dare risposte variegate alla popolazione giovanile? Le risposte non possono essere solamente aperture di nuovi locali che si aggiungono agli attuali e che garantiscono solo cocktail a basso prezzo o musica ad alto volume. Anche questo è un tipo di divertimento, ma non l'unico, ossia non l'essenziale. Io penso che occorra superare questa visione omologante: esistono alternative. Perchè non rendere i giovani, in concordanza con la cittadinanza nel suo complesso, protagonisti nella definizione di un programma che arricchisca la città di iniziative culturali, teatrali, cinematografiche, artistiche all'aperto, rassegne di teatri di strada, come accadeva a Milano qualche decennio fa, mi raccontano? Io credo che questa offerta possa dare un plus valore a una sterile movida che rende asfittico e asfissiante, spesso puerile, la partecipazione dei giovani stessi e che determina come conseguenze il protrarsi di bivacchi che portano alla residenza rumore fastidioso e invadente. Io credo che Milano abbia un patrimonio finora non compreso e non utilizzato, non valorizzato: il patrimonio delle intelligenze giovanili che possono diventare con le istituzioni, comunale e circoscrizionali, motori di rinascita civica e sociale di questa città, spesso inospitale verso categorie civili, culturali e generazionali, da definirne un contorno più europeo e più umano.

Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo LA SINISTRA
Consiglio di Zona 4 Milano

Martedì, 5 Maggio, 2009 - 15:01

Giornata intenazionale contro l'Omofobia

In occasione della giornata internazionale contro l’omofobia del 17 Maggio Arcigay, in collaborazione con Arci, CGIL Nuovi diritti, Rete degli studenti medi, Arcilesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Associazione radicale Certi Diritti, Rete Lenford, Di’gay Project, Mario Mieli e Gaylib hanno pensato di proporre una campagna di affissioni pubbliche per sensibilizzare in modo diretto l’opinione pubblica su un problema tanto vasto e complesso, ben presente nella realtà di vita delle persone LGBT.

Questa campagna sarà affissa sui muri di 25-30 città italiane. Saranno distribuiti anche dei volantini di approfondimento.

Sono state organizzate affissioni pubbliche nelle città di Ancona, Assisi, Bari, Bologna, Brescia, Cosenza, Cremona, Cuneo, Ferrara, Firenze, Genova,Grosseto, Lucca, Mantova, Milano, Modena, Napoli, Padova, Perugia, Pesaro, Pordenone, Reggio Emilia, Roma, Rovigo, Torino, Trento, Treviso, Udine, Verbania, Verona

Riteniamo estremamente importante far sentire in modo unitario la voce delle Associazioni LGBT, ma non solo, su una realtà che ci impegna tutti ad azioni di sensibilizzazione e contrasto. Solo unendo i nostri sforzi possiamo sperare di ottenere risultati concreti in questa impegnativa battaglia sociale e contribuire così al progresso civile del nostro paese.

Sul sito www.intollerantianonimi.it potrai trovare approfondimenti e informazioni rispetto alla complessità del fenomeno omofobia, oltre alle varie iniziative che saranno organizzate a livello locale.

Buon 17 maggio!

ps
Io ci sono, sosterrò la campagna e penso che occorra alzare il livello di guardia a Milano, in Italia. Troppi sono gesti omofobi e razzisti che non possono essere liquidati come semplici goliardie. Sarebbe irresponsabile e quanto mai ignobile.

Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano

Candidato nella Lista Un'Altra Provincia

Sabato, 2 Maggio, 2009 - 16:33

ITALIA declassata:troppe restrizioni alla libertà di stampa

Meditate gente, meditate: è il peggior paese OCCIDENTALE!!!!
La causa: la "situazione anomala a livello mondiale di un premier che controlla tutti i media, pubblici e privati".

Cari saluti
Antonella Fachin
----------------------

Rapporto di Freedom House, organizzazione non-profit e indipendente

Libertà di stampa: l'Italia fa un passo indietro, unica nazione in Europa

La causa: la «situazione anomala a livello mondiale di un premier che controlla tutti i media, pubblici e privati»

NEW YORK - L'Italia è l’unico Paese europeo a essere retrocesso nell’ultimo anno dalla categoria dei «Paesi con stampa libera» a quella dei Paesi dove la libertà di stampa è «parziale».
La causa: la «situazione anomala a livello mondiale di un premier che controlla tutti i media, pubblici e privati». Lo afferma in un rapporto Freedom House, un'organizzazione non-profit e indipendente fondata negli Stati Uniti nel 1941 per la difesa della democrazia e la libertà nel mondo, la cui prima presidente fu la first lady Eleanor Roosevelt. Lo studio viene presentato venerdì al News Museum di Washington e sarà accompagnato da un live web cast che si potrà scaricare sul sito Freedomhouse.org.
CLASSIFICA - Nell’annuale classifica di Freedom House, l’Italia va indietro come i gamberi, insieme a Israele, Taiwan e Hong Kong. «Un declino che dimostra come anche democrazie consolidate e con media tradizionalmente aperti non sono immuni da restrizioni alla libertà», ha commentato Arch Puddington, direttore di ricerca per Freedom House. Su un punteggio che va da 0 (i Paesi più liberi) a 100 (i meno liberi), l’Italia ottiene 32 voti: unico Paese occidentale con una pagella così bassa.
I «migliori della classe» restano le nazioni del Nord Europa e scandinave: Islanda, Finlandia, Norvegia, Danimarca e Svezia (prime cinque a livello mondiale). Le «peggiori»: Corea del nord, Turkmenistan, Birmania, Libia, Eritrea e Cuba.
PROBLEMA ITALIA - Il «problema principale dell’Italia», secondo Karin Karlekar, la ricercatrice che ha guidato lo studio, è Berlusconi. «Il suo ritorno nel 2008 al posto di premier ha risvegliato i timori sulla concentrazione di mezzi di comunicazione pubblici e privati sotto una sola guida», spiega. Altri fattori: l’abuso di denunce per diffamazione contro i giornalisti e l’escalation di intimidazioni fisiche da parte del crimine organizzato.
Intanto giovedì il Committee to Protect Journalists, un’organizzazione non-profit che lavora per salvaguardare la libertà di stampa nel mondo, ha pubblicato la top ten dei peggiori Paesi al mondo per i blogger. La Birmania guida la lista, seguita da Iran, Siria, Cuba e Arabia Saudita. Sesto il Vietnam, seguito a ruota da Tunisia, Cina, Turkmenistan ed Egitto.
Alessandra Farkas
30 aprile 2009
da www.corriere.it

Venerdì, 1 Maggio, 2009 - 21:17

Buon 1° maggio?

Primo maggio.

Posted by Arnald under Diversamente occupati

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