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Mercoledì, 6 Maggio, 2009 - 13:47

Usa. Washington D.C. riconosce il matrimonio gay in altri stati

E’ Washington D.C. oggi il terreno in cui si combatte la battaglia per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali americani, e in cui si apre forse davvero l’inizio di una nuova era. La maggioranza degli amministratori della città ha detto infatti sì al riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati negli altri stati Usa, inviando così la misura direttamente sulla scrivania del sindaco di Washington, Arian M. Fenty, che si è già detto favorevole alle nozze tra gay. Questo significa, spiega il Washington Post, che se la firma di Fenty arriverà - e così dovrebbe essere - la questione arriverà direttamente al Congresso degli Stati Uniti, varcando i confini dei singoli stati in cui è stata finora relegata, e diventando di fatto un problema nazionale. La “Home Rule” stabilisce infatti che le leggi approvate dal Distretto di Columbia siano sottoposte a un esame di 30 giorni da parte del Congresso degli Stati Uniti, che deve di fatto dire l’ultima parola. Nell’attesa della firma di Fenty, è intanto innegabile la vittoria incassata dai gay degli Stati Uniti, più vicini ora anche a poter sposarsi un giorno a Washington. La misura volta a riconoscere i matrimoni celebrati in altri stati è passata infatti con 12 voti favorevoli e solo uno contrario. La questione ha scosso Washington nel vero senso della parola, visto che, a fronte dell’emozione e della gioia provata dai sostenitori dei diritti degli omosessuali, è esplosa la rabbia di molti cittadini, sobillata da molti pastori protestanti. Tanto che a un certo punto è dovuta intervenitre la stessa polizia. “Abbiamo bisogno di nuovi amministratori! - ha urlato Paul Trantham - Stanno distruggendo la nostra gioventù!. Ogni pastore timorato di Dio dovrebbe essere qui. Si tratta di una mancanza di rispetto verso la capitale della nazione. Non c’è niente come il matrimonio tra persone dello stesso sesso” E un altro, C.T. Riley, ha aggiunto: “Non finisce qui. Andremo fino a Capitol Hill”. Dal canto loro gli omosessuali americani iniziano davvero a sperare nell’inizio di una nuova era, dopo le recenti vittorie. L’ultima volta che le coppie gay hanno esultato per il riconoscimento dei loro diritti è stato lo scorso 7 aprile, quando il Vermont è riuscito ad aggirare il veto del governatore ,il repubblicano Jim Douglas. E appena qualche giorno prima, lo scorso 3 aprile, la Corte Suprema aveva votato all’unanimità per legalizzare anche qui le nozze tra persone dello stesso sesso. Gli altri due stati che hanno legalizzato i matrimoni tra gay sono stati il Massachusetts, in cui il matrimonio tra omosessuali è stato legalizzato nel 2004, e il Connecticut, grazie alla decisione della Corte Suprema di legalizzare i matrimoni tra gay il 10 ottobre del 2008. La questione delle nozze gay continua a dividere comunque gli Stati Uniti e diversi Stati hanno introdotto degli emendamenti alle costituzioni locali per specificare che il matrimonio è solo “l’unione fra un uomo e una donna”. (Apcom)

http://www.notiziegay.com/?p=28194