Manifestazione a Taranto "Ambiente"
Oggi è nato un nuovo potere a Taranto: l'opinione pubblica ambientale.
Finalmente migliaia di persone per le strade: una incredibile voglia di
cambiamento ha contagiato bambini, ragazzi e adulti. A manifestare
contro l'inquinamento,
assieme all'Associazione BAMBINI CONTRO
L'INQUINAMENTO, c'era la gente comune, quella che si chiede se stiamo
veramente mangiando formaggio o mozzarella alla diossina.
Da domani le Amministrazioni pubbliche e gli "inquinatori" non potranno
ignorare e men che meno deludere questo nuovo potere che sta nascendo
dalla società civile. Il neo assessore comunale all'ambiente, il dottor
Sebastiano Romeo, ha dichiarato che convocherà le Associazioni
ambientaliste il giorno 9 aprile. Sarà quella l'occasione per mettere
nero su bianco i passi concreti che l'Amministrazione civica farà per
rispondere alle aspettative della cittadinanza. PeaceLink riproporrà i
"dieci comandamenti" presentati in occasione del Convegno di
TarantoViva sulla "diossina nel sangue di tarantini". Tra essi,
la massima priorità va data a
* "Ridurre la quantità totale annuale di diossine emessa dalla
ciminiera E312 di Ilva",
* "Effettuare nell'Ilva il monitoraggio in continuo dei POPs
(Inquinanti Organici Persistenti), in particolare diossine e
PCB",
* "Ridurre al minimo le emissioni diffuse di fumi e polveri
contenenti inquinanti in tutta l'area a grande rischio
ambientale",
* "Estendere il monitoraggio degli alimenti, del sangue e del
latte materno",
* "Porre limiti al pascolo nelle aree inquinate".
Confortati dalla straordinaria giornata di mobilitazione, ribadiamo che
per abbattere il mostruoso inquinamento che ci sovrasta serve un
progetto completo, con persone autorevoli e competenze di alto livello.
La strada imboccata dall'Arpa Puglia ci dà fiducia. Ma, attenzione, da
ora in poi la fiducia non va più riposta nelle promesse di "buona
volontà" delle aziende. Associazioni e movimenti stanno facendo la loro
parte, da apripista, ora tocca alle Istituzioni garantire che a Taranto
non si mangi più "pane e diossina". Occorre punire i "politici alla
diossina". Invitiamo i cittadini a non votare più quei partiti che sono
scesi a compromessi con gli inquinantori. Norme permissive e sciagurate
omissioni in campo ambientale hanno portato Taranto sull'orlo del
baratro sanitario. Adesso basta: non votiamoli più.
Per PeaceLink
Biagio De Marzo
Alessandro Marescotti
http://www.peacelink.it
http://www.tarantosociale.org
E' nato un nuovo potere a Taranto: l'opinione pubblica ambientale
Tomas Hirsch La fine della preistoria
LA FINE DELLA PREISTORIA
Un cammino verso la libertà
PREFAZIONE DI EVO MORALES,
PRESIDENTE DELLA BOLIVIA
In questo libro, Tomás Hirsch esamina un pianeta la cui situazione non consente più di pensare in termini isolazionisti o campanilisti. È una situazione caotica, pericolosa e profondamente iniqua che sta conducendo l’umanità verso guerre, crisi energetiche e impoverimento generalizzato. L’autore definisce la situazione mondiale come la crisi terminale legata alla fine dell’attuale civiltà materialista, mette in guardia sulla minaccia costituita dal suo crollo ed elabora proposte per evitare un collasso che potrebbe assumere caratteristiche traumatiche, soprattutto per i gruppi sociali più svantaggiati.
La sfida dei popoli è prendere atto della direzione presa dalla globalizzazione e dal modello neoliberista, riprendersi il potere che troppo a lungo è stato delegato a “capi” e “leader” che non rappresentavano la base, operando un cambiamento a partire dal basso, dalle comunità locali.
Sin dall’inizio del saggio, Hirsch indaga sulle radici della violenza che permea tutto il sistema sociale. “La violenza fisica, razziale, religiosa, psicologica, sessuale e soprattutto economica, derivata dall’ingiustizia sociale e dalla disuguaglianza di diritti e opportunità, è arrivata fino al presente come un sinistro lascito. È possibile sradicare una volta per tutte la maledizione della violenza dalle società umane?”. Sì, è possibile, nonostante finora i movimenti politici e le minoranze arroccate al potere si siano mossi per sfruttare tale violenza anziché debellarla. Con un occhio di riguardo alla situazione latinoamericana, Hirsch denuncia situazioni di dittatura politica ma soprattutto economica, all’interno delle quali i popoli vengono ridotti in uno stato di schiavitù. Da qui – dal basso, dal micro, dall’individuo - deve nascere e svilupparsi il cambiamento, la rinascita che porrà al centro l’uomo, i suoi diritti e le sue esigenze primarie e getterà le basi di un nuovo rapporto tra capitale e lavoro, rivalutando l’importanza e la dignità produttiva dei lavoratori.
L’inversione di rotta non potrà venire dalle destre, ma nemmeno dalle sinistre totalitarie. Quando “Mao lanciò la rivoluzione culturale, disse: ‘Che mille fiori fioriscano’. Lo slogan suonava bene, però poi si affrettarono a precisare che tutti i fiori dovevano essere uguali”. Questo appiattimento annulla l’umanità, che non è fatta di assoluti, ma di sfumature e diversità. Il riscatto dei popoli non è utopico poiché la rivolta alla subordinazione è profondamente insita nell’essere umano. L’uomo anela alla libertà e a imprigionarlo ora non sono soltanto i limiti naturali, verso i quali da sempre si ribella, ma anche i giganteschi ingranaggi bellici e di potere.
Sta apparendo all’orizzonte un’ondata nuova, destinata a riscrivere la storia; appaiono le prime avvisaglie di un cambiamento epocale nel segno della nonviolenza che unirà elementi sociali e spirituali e segnerà la fine della preistoria violenta.
Tomás Hirsch (Santiago del Cile, 1956) è stato tra i fondatori del Partito Umanista, il primo partito legalizzato in Cile come strumento di lotta nonviolenta contro la dittatura di Pinochet.
Tutta la sua azione politica e sociale si ispira al pensiero di Mario Rodriguez Cobos, detto Silo, che Tomas Hirsch riconosce come sua guida spirituale da quando ha conosciuto il suo messaggio, all’inizio degli anni Settanta.
Tra il 1990 e il 1992 ha rappresentato il primo governo post-dittatura come ambasciatore cileno in Nuova Zelanda. È stato candidato alla Presidenza della Repubblica nelle elezioni del 1999 come rappresentante del Partito Umanista e nel 2005 a nome di Juntos Podemos Mas, la più amplia alleanza della sinistra cilena dai tempi di Allende,
Da allora Tomas Hirsch è diventato un personaggio noto e riconosciuto in tutta l’America Latina, ha partecipato a forum e incontri con presidenti come Lula, Ortega, Chavez e Morales. Con quest’ultimo ha stabilito una relazione di vicinanza e appoggio reciproco, rafforzata dalla presenza di Evo Morales al Secondo Forum Latinoamericano, svoltosi a La Paz nel novembre del 2007 e dalla stesura della prefazione di questo libro. Tomas Hirsch è inoltre l’unico politico cileno a sostenere la rivendicazione di uno sbocco al mare avanzata dalla Bolivia nei confronti del Cile.
Laura Nava
Ufficio stampa - Nuovi Mondi
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Presidio a Milano ore 16,30 Pzza della Scala per Tibet
Solidarietà con la protesta in Tibet.
Dopo le proteste dei monaci e della popolazione birmana represse nel
sangue pochi mesi fa, assistiamo di nuovo alla mobilitazione di un
popolo, quello tibetano, oppresso da cinquant’anni di vessazioni e
discriminazioni da parte della Cina. E purtroppo la risposta è ancora
brutale: carri armati per le strade, caccia all’uomo, morti e feriti,
oscuramento dell’informazione.
*Chiediamo al governo cinese le seguenti misure:*
*- *Fine immediata della repressione delle proteste pacifiche
- Ritiro dell’ultimatum ai manifestanti
- Ripresa immediata dei negoziati con i rappresentanti del Dalai Lama,
per arrivare al più presto ad una soluzione accettabile da entrambe le
parti.
*A livello internazionale chiediamo:*
- l’invio di osservatori che documentino, denuncino e fermino le
continue violazioni dei diritti umani in atto in Tibet
- la pressione sul governo cinese affinché fermi la repressione e
intavoli i negoziati.
- la minaccia di arrivare al boicottaggio delle Olimpiadi, se la Cina
non adotterà le misure richieste.
Partito Umanista
No War Day, Denuncia e impegno
"No War Day", denuncia e impegno
L’11 settembre 2001 un attentato terroristico causò la morte di 3.000 civili, in larga parte americani. Probabilmente, lo stesso giorno, qualche altro americano moriva perché privo dell’assistenza sanitaria, qualche altro veniva ucciso da un connazionale con un’arma da fuoco, qualche altro modernamente “giustiziato”, a migliaia venivano licenziati per mantenere libero il mercato, e così via...
Larga parte della popolazione mondiale, lo stesso giorno, pativa la fame, la sete, le malattie e ne moriva... Palestinesi si armavano o si promettevano al martirio e israeliani si adoperavano per martirizzare, morendone entrambi... e così via... insomma, un giorno di ordinaria amministrazione per molti e di buoni affari per pochi.
Però, da quel giorno in poi, si fece insistente la voce che era necessaria una guerra, una guerra per porre fine a questa scocciante minaccia che è il terrorismo e vivere finalmente secondo il modello occidentale. “L’unico modello! Democratico! Libero! E in definitiva il migliore. La guerra! La risposta alle barbarie!”.
Fu così che si invase l’Afghanistan, poi l’Iraq. Nel 2004 quella guerra arrivò anche in Europa, prima a Madrid e poi a Londra. Un’Europa che ancora si domandava incredula sulla guerra dei primi anni Novanta nella ex-Jugoslavia.
Ma la buona gente non ci stava, manifestava, a milioni scesero in piazza opponendosi a questa logica dell’occhio per occhio, sapendo bene che, in definitiva, dalla violenza non nascerà mai la pace.
E allora iniziarono a cercare di convincere queste persone che ci sono guerre e guerre, tutte brutte, per carità... alcune però necessarie... E allora per darcela a bere parlarono di guerra lampo: “Ti faccio male ma smetto subito”; di guerra chirurgica: “Ti asporto il male di netto e passa tutto”... salvo poi dimenticarsi le pinze nell’addome! Guerra umanitaria! “Ora sì che abbiamo ragione di farla questa guerra!”, vogliono farci credere,...è umanitaria! “A fin di bene ti massacro, e se mi riesce ti rianimo, se poi muori, mi spiace...tanto, lo giuro”.
E ora ci parlano di armi nucleari...
Ma a chi vogliono fare paura? Ai cosiddetti “cattivi”? A chi desidera la pace per sé e per gli altri? Forse a tutti...
In questi giorni non si sente parlare che di vita. Si fa a gara a chi la difende di più. E di sicurezza... Telecamere, più polizia, più armi, pene più severe!
MA DI QUALE SICUREZZA CI PARLANO? DI QUALE VITA? LA NOSTRA O LA LORO?
Di certo con una legge elettorale come questa la loro di vita la difendono benissimo, ed è molto più sicura! La domanda è: fino a quando?
Il Partito umanista esiste dagli ‘80, e quando e dove ha potuto si è presentato alle elezioni perché nel voto si potesse esprimere un’opportunità non-violenta alla disastrosa direzione degli avvenimenti.
Piccolo partito, ci dicono... E’ vero, ma che possibilità ha di esprimersi e crescere? Soprattutto, con quelli grandi, ce la passiamo forse meglio?
Utopici. Questo, a dir la verità, ce lo dicono un po’ meno oggi...
Sanità ed educazione gratuita e di buon livello per tutti è quello che chiedevamo e chiediamo. Una democrazia partecipativa dove venga chiesto alle persone se vogliono partecipare ad una guerra o preferiscono dare un’opportunità alla pace.
Dove, in definitiva, si possa esprimere la libera scelta di ogni individuo di decidere della propria vita.
Diamo un'opportunità alla pace!
Appello a tutte le forza politiche che partecipano alle prossime elezioni
e che credono alla pace e alla nonviolenza
DIAMO UN’OPPORTUNITÀ ALLA PACE!
- il ritiro delle truppe d’invasione
La salvezza fuori dal tempio di Daniela Tuscano
martedì 11 marzo 2008
La salvezza fuori dal tempio
Guerriero che in terra straniera
porti la gloria
sangue non vuoi spargere
ma armi indossi con
falsa divisa.
Intero premio del tuo valore
m’inchino!
Indifferenza dono a
miserabili generali
con capo avvolto
senz’ anima
e che il cuor venduto
al poter sovrano!
Che storia sia!
Con occhi ardenti t’osservo
fra braccia mie voglio stringerti
al tuo ritorno
gioendo alla sorte di
vera libertà ottenuta.
by donatella camatta
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Forum Europeo Umanista a Milano il 17-18-19 Ottobre 2008
Forum Europeo
Milano 17.18.19 ottobre 2008
"La Forza della Noviolenza"
- Economia alternativa
- Anti-discriminazione
- Diritti umani
- Culture, migrazioni e cooperazione internazionale
- Arte ed espressioni popolari
- Ecologia e Ambiente
- Pace e Disarmo
- Sanità
- Educazione
- Mezzi di comunicazione
- Movimento studentesco
- Religiosità e spiritualità
- Tecnologia digitale
- Partiti politici
- Nuove generazioni
- La menzogna dell'informazione
- Luisa Morgantini Italy - Vice-president of the European Parliament
- Giulietto Chiesa Italy . Member of the European Parliament
- Giorgio Schultze Italy - Spokesperson for New Humanism in Europe
- Jan Tamas Czech Republic - Spokesperson for the "No to the Bases" movement in the Czech Republic
- Hans Kristensen USA - Director, Nuclear Information Project, Federation of American Scientists.
- Angelo Baracca Italy - professor of physics at Florence University
- Rita Borsellino Italy - Progetto L'altra Storia
- Pina Grassi Italy - ADDIO PIZZO e Libero Futuro, Associazione antiracket Libero Grassi
- Giovanni Impastato Italy - Associazione Peppino Impastato-Casa Memoria di Cinisi
- Claudio Fragasso Italy - director
- Noam Livne Israel - "refusnik" and anti-militarism activist
- Giorgio Forti Italy - Network of Jews Against Occupation
- Monica Czyza Spain - Center of Cultures of Barcelona
- Mohammed Bakri Palestine - director and actor
- Angelica Romano Italy - Peace, Disarmament and Demilitarization Committee, Naple
NO Guerra 15 Marzo a Milano ore 15,30
Cinque anni dopo l'invasione dell' Iraq..
IL PARLAMENTO LO CHIAMA " MISSIONE DI PACE"
Unisciti alla voce della Gente chiede Diritti, Dignità fine della Violenza!!
Umanisti in Europa
La situazione dell'Europa di oggi è un disastro:
Privatizza la salute e l'educazione, trasformando i diritti di tutti in buoni affari per pochi
Ha convertito l'immigrazione in una nuova forma di schiavitù, installando l'esclusione e la discriminazione nel seno della società
Si è fatta complice della folle corsa agli armamenti e della criminale invasione di territori, ammettendo al proprio interno il potere distruttivo nucleare che pone il mondo sull'orlo della catastrofe
Col pretesto di proteggere dal terrorismo, installa meccanismi di controllo progressivo che, nel nome della sicurezza, uccidono la libertà della gente
Infine, ha svuotato di contenuto la democrazia sottomettendo la gente alla manipolazione da parte di poteri economici crescenti e dei mezzi di comunicazione al loro servizio.
Smantellare gli arsenali nucleari, come si propone nella campagna per il disarmo nucleare mondiale lanciata da Silo. Questa è la massima urgenza del momento attuale.
Ritirare immediatamente tutte le truppe europee che stanno invadendo o partecipando all'invasione di territori stranieri
Uscita dei paesi europei dalla NATO e chiusura delle sue basi in territorio europeo
garantire salute ed educazione gratuite e di qualità per tutte le persone che vivono in Europa
Cancellare le leggi sull'immigrazione e chiudere tutti i centri di detenzione. Dare priorità a una cooperazione internazionale reale, non soggetta alle leggi del mercato
Cancellare le leggi antiterrorismo
Garantire l'esercizio della democrazia reale attraverso leggi di responsabilità politica, la decentralizzazione del potere e il rispetto delle minoranze.
Allegato | Descrizione |
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15 marzo pu2.pdf 189.36 KB |
Obbiettivo raggiunto per la legge sul disarmo nucleare...
Obbiettivo raggiunto per la legge di iniziativa popolare sul disarmo nucleare
sabato 29 marzo 2008
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Il 28 Marzo 2007 sono state depositate alla Camera dei Deputati 67.248 firme valide per la proposta di legge "Un Futuro senza Atomiche".
Le firme raccolte sono in realtà molte di più: ad oggi oltre 70.000 e continuano ad arrivare.
La Campagna, iniziata nell'ottobre 2007 per promuovere una legge di iniziativa popolare che dichiari l'Italia zona libera da armi nucleari, intanto continua: Non appena si saranno insediate le nuove Camere uscite dall'elezione di aprile la nostra proposta di legge sarà protocollata con un nuovo numero e comincerà il suo percorso. Inoltre verrà inviata una lettera individuale a ciascun parlamentare e ogni comitato potrà contattare gli eletti della propria zona, rafforzando la richiesta di sostegno alla legge.
Altre informazioni nel sito: www.unfuturosenzato miche.org
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gruppo umanista davanti ambasciata USA a Milano presidio fatto nel 2007.