IL PROBLEMA SICUREZZA : Il programma della Lista Ferrante
A Milano c’è un grande senso di insicurezza, soprattutto fra gli anziani. Come sempre i mass media hanno ha una grossa responsabilità. I racconti di scippi, furti, aggressioni, truffe sono all’ordine del giorno e non possono non impensierire la vecchietta che va a fare la spesa o il vecchietto che va in banca a ritirare la pensione. E le donne hanno paura per gli episodi di violenze e di stupri che si verificano per la strada.
MICROCRIMINALITA’
Proposte
- prevenire i reati attraverso l’analisi delle loro cause
- eliminare/ridurre le cause della microcriminalità
- attuare una solidarietà concreta e fattiva per le vittime dei reati
- attuare politiche giovanili per togliere gli adolescenti dalla strada e impedire il loro coinvolgimento in attività illegali o criminali. Ad es. scuole a tempo prolungato, centri di aggregazione di alto livello, mediazione penale e pene alternative al carcere, sensibilizzazione dei genitori, formazione docenti.
- sistema di videocamere con registrazione, in comunicazione con centri operativi costantemente in funzione
- aumentare numero radiobus e diffondere informazioni sulla loro esistenza e sulle modalità del servizio
- sui mezzi pubblici di superficie , soprattutto in ore serali, presenza di un bigliettaio in divisa
- realizzazione definitiva del Piano d’Emergenza delle linee della Metropolitane per garantire le evacuazioni e gli interventi in caso di eventi.
- Illuminazione adeguata
- Presenza di sorveglianti. Dove non è possibile avere sorveglianti (nelle aree chiuse dei parcheggi e nei sottopassi): videosorveglianza
- creazione della rete di coordinamento di base per la riduzione dei fenomeni di microcriminalità giovanile, che veda coinvolti insieme polizia locale, servizi sociali e volontariato
- vigili di quartiere effettivamente dedicati alle funzioni di relazione di raccolta delle informazioni e di vigilanze del settore di territorio attribuito, in contatto anche con il Consiglio di Zona e i servizi sociali del territorio e con azione coordinata sui progetti d’intervento sociale predisposti;
- riavvio e potenziamento di progetti sociali, con operatori di strada, dedicati alla marginalità sociale, la prevenzione di fenomeni di “bullismo” e di microcriminalità giovanile, da porsi in rete con Consigli di Zona, Vigili di quartiere e organismi del volontariato sociale zonale.
- il volontariato strutturato, non solo sociale, può garantire una efficace ausilio alla produzione di maggior sicurezza generale dei quartiere, attraverso specifiche convenzioni col Comune, che ne prevedano l‘impiego nei progetti di strada, coordinati,
- diffondere e tenere aperte la sera biblioteche di quartiere e punti Internet
- aiutare i piccoli negozianti a non cessare l’attività (a causa della concorrenza dei Supermercati) e prolungare l’orario di apertura dei negozi
- affittare a prezzo agevolato ad associazioni di volontariato gli spazi che si rendano disponibili sulla strada (ex negozi o simili)
- Illuminazione adeguata di ogni strada
- Sviluppo di centri giovanili di aggregazione, gestiti dal Comune con personale esperto, con attività interessanti (musica, teatro, fotografia, altre attività proposte dai ragazzi)
- Sportello antiusura e antiracket
- Informazioni ai nuovi imprenditori su modalità per ottenere un finanziamento
- Sui rischi connessi a finanziarie private non certificate
- Sui fondi antiusura e antiracket
- Osservatorio antimafia
- Informazione culturale, mediante campagna nelle scuole, sulle caratteristiche delle diverse culture e sugli uguali diritti e doveri di donne e uomini all’interno della famiglia (contro le violenze in famiglia).
- Sensibilizzare e formare preliminarmente le educatrici e gli educatori
- Potenziare i servizi sociali
- Sensibilizzare le forze dell’ordine e aggiornare la loro professionalità
- Per tutti gli operatori del settore abusi su soggetti deboli (infanzia):
- Incentivare informazione, formazione, collegamento e ricerca
- Fornire occasioni di supporto emotivo e di elaborazione agli operatori che si occupano del settore
- Garantire minor sovraccarico di lavoro, in particolare riguardo agli adempimenti burocratici
- Potenziare la collaborazione degli operatori psico-sociali con le istituzioni giudiziarie
- Problema del lavoro nero
- Potenziare il controllo (di polizia e sindacati) su attività di caporalato ecc.
- Rendere conveniente per il lavoratore denunciare e per il datore di lavoro essere in regola
- diffondere l’informazione relativa alla concessione di permesso di soggiorno a chi denuncia il proprio sfruttatore
- escludere da gare di appalto la ditta che è stata scoperta avere lavoratori in nero
- solidarietà di vicinato
- coinvolgimento del volontariato
- ripristino della normalità (sistemazione serrature, compilazione denuncia, eventuale aiuto psicologico)
- aiuto concreto ad arrivare a fine mese in caso di scippo della pensione a anziani
- Una forte azione politica dell’Amministrazione comunale, verso il Governo centrale, per rivedere la copertura della pianta organica dei Vigili del Fuoco in Milano;
- Attività permanente di educazione alla cultura della prevenzione e della sicurezza dai rischi, nelle scuole dell’obbligo e iniziative periodiche nei quartieri;
- Valorizzazione del Servizio Comunale di Protezione civile;
- Coordinamento comunale in fase di pianificazione degli organismi concorrenti ai servizi di protezione civile.
Lunedì 22 cm, h.18,Hotel Galles,P.zza Lima:MILANO SICURA!
MILANO SICURA: Le proposte della Lista Ferrante
Lunedì 22 maggio, ore18.00,
Hotel Galles, Piazza Lima
SICUREZZA: non è solo polizia
Vi è l'idea comune che quando si parla di sicurezza si intenda maggior presenza di forze dell'ordine e minor presenza del crimine. Ma sicurezza non è solo ciò.
P.le Gabrio Rosa: l’evidente fallimento delle politiche di controllo del territorio e l’assenza politiche per i giovani.
La seconda trova le stesse origini ed è la palese dimostrazione che la politica di controllo del territorio nel caso di Piazzale Gabrio Rosa è platealmente fallita.
Nessun dubbio che gli Agenti di Polizia Locale sono state vittime ignare di una vigliacca, quanto immotivata aggressione, quanto parimenti nessun dubbio vi è sul fatto che il forte depotenziamento dei servizi sociali e dei servizi d’aggregazione giovanile, effettuate dall'Amministrazione Comunale in questi anni, In Gabrio Rosa hanno lasciato il segno, ...il segno su due lavoratori del Comune deputati alla sicurezza, che erano impegnati ad un servizio di viabilità per lo sgombero dei rifiuti dopo il mercato.
Bullismo espressa attraverso la volontà di “marcare” il territorio? Rappresaglia contro presunti eccessi repressivi della Polizia Locale?
Sta di fatto che nessun indicatore di tale condizione era stato recepito prima, perché …perché sono ormai assenti quelle attività, che in alcuni comuni dell’hinterland milanese invece, nonostante le gravi difficoltà di bilancio, si tentano in tutti i modi di mantenere in vita, proprio per evitare il degenerare di tali tensioni.
Si chiamano progetti di strada, svolti da operatori che agiscono direttamente nei luoghi di aggregazione giovanile, che espletano attività d’ascolto, che ricercano soluzioni concrete alle problematiche sia dei gruppi che delle famiglie e che in rete sia con i Servizi Sociali, come con la Polizia Locale, attraverso il loro lavoro di recupero agiscono di fatto anche una politica di riduzione del danno.
Un danno sociale, che deve essere evitato e contrastato attraverso l’incontro alle necessità e alle irrequietezze giovanili, così come ai bisogni contingenti come la ricerca di un percorso di studio o di lavoro, riducono la possibilità che si verifichino esplosioni di violenza collettiva di questa portate.
Noi vogliamo ricostruire una Milano che permetta agli Agenti di Polizia Locale di poter fare il loro lavoro con tranquillità, perché con altrettanto tranquillità, i giovani sono messi nella condizione di poter crescere e vivere Milano, non odiandola ma amandola.
Linate, la SEA, Milano e l'otto ottobre del 2001
Il "Comitato 8 Ottobre", nasce dove finisce la vita.
Si perchè è il Comitato che si è costituito dopo la tregedia aerea di Linate, dell'otto ottobre 2001, quando un aereo della SAS, in fase di decollo a Linate, prima si scontro con un piccolo aereo da turismo che invase la pista e poi finì la sua corsa andando a distruggersi contro il deposito bagagli del terminal.
Andare in visita agli amici del "Comitato 8 ottobre", non è solo un atto d rinnovo della memoria su una delle più grandi tragedie della storia moderna di Milano, ma è per Ferrante e per me, come andare a trovare dei parenti a cui si è legati per l'esperienza nel dolore che si è vissuto insieme, una vicinanza che non ha nulla a che fare con il rinnovo del Consiglio Comunale.
Ma quello che è importante ricordare e che i famigliari delle 118 vittime e dell'unico sopravvissuto, si sono unitì da subito dietro la spinta dello stesso Ferrante, allora Prefetto, e si sono riuniti in un comitato dedicandosi, oltre che alla tutela di se e alle giuste cause di risarcimento, a creare un movimento di sensibilizzazione della collettività sulla sicurezza dei voli in Italia.
Quando parliamo di sicurezza dei voli, parliamo anche della sicurezza della nostrà città (fu un caso che il disastro del 2001, restò nell'area di Linate), ma di migliaia di milanesi che da Linate partono e tornano ogni giorno e da altre migliaia di persone che vengono a Milano, per lavoro e anche per turismo.
Ma per parlare di sicurezza in senso concreto in un mondo, quello areonautico italiano dove pare che tutti abbiano competenze ma nessuno abbia responsabilità, è fondamentale avere anche titolo per poter intervenire sulla questione della sicurezza in questo nodo importante nel sistema dei trasporti di Milano.
La partecipazione del Comune in SEA è anche uno strumento per poter agire nelle scelte anche sulla sicurezza appunto di migliaia di fruitori del trasporto aereo, e non essere solo passivi spettatori, o al massimo di ricavare soldi dalle contrvanzioni dei vigili urbani distaccati nei parcheggi e nelle zone degli ingressi e delle uscite dello scalo.
Le competenze SEA, quale gestore dello scalo aereo è anche quello di garantire gli standard di sicurezza.
Quindi la partecipazione del Comune di Milano in SEA non è solo una questione di partecipazioni nelle aziende di servizio da parte del Comune, ma anche una questione di vigilanza sulla sicurezza e l'incolumità di una parte di popolazione, significa poter non solo "dire" la propria a titolo, ma soprattutto poter "fare qualcosa" a titolo.
Perchè l'otto ottobre del 2001 non sia una tragedia vana, perchè non possiamo e non vogliamo dimenticare.
SICUREZZA: un altro modo d'intederla
Sicurezza.
Io no. Per me, come per moltissimi altri cittadini, sicurezza è anche altro.