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.: Il Blog di Alberto Angelo Alfredo Bruno
Giovedì, 4 Maggio, 2006 - 22:11

P.le Gabrio Rosa: l’evidente fallimento delle politiche di controllo del territorio e l’assenza politiche per i giovani.

 Con l’aggressione alla pattuglia della Polizia Locale in Gabrio Rosa, si sono sicuramente evidenziati due gravi carenze delle politiche sia della sicurezza che sociali delle giunte del centro destra.
La prima riguarda sicuramente gli effetti nefasti di due amministrazioni “Albertini” che invece di, non dico potenziare, ma almeno mantenere efficaci politiche sociali verso i giovani in genere e delle  periferie in particolare, ha pensato che solo attraverso una azione di controllo del territorio, si potessero comprimere le tensioni giovanili.
La seconda trova le stesse origini ed è la palese dimostrazione che la politica di controllo del territorio nel caso di  Piazzale Gabrio Rosa è platealmente fallita.
Nessun dubbio che gli Agenti di Polizia Locale sono state vittime ignare di una vigliacca, quanto immotivata aggressione, quanto parimenti nessun dubbio vi è sul fatto che il forte depotenziamento dei servizi sociali e dei servizi d’aggregazione giovanile, effettuate dall'Amministrazione Comunale in questi anni, In Gabrio Rosa hanno lasciato il segno, ...il segno su due lavoratori del Comune deputati alla sicurezza, che erano impegnati ad un servizio di viabilità per lo sgombero dei rifiuti dopo il mercato.
Bullismo espressa attraverso la volontà di  “marcare” il territorio?  Rappresaglia contro presunti eccessi repressivi della Polizia Locale?  
Sta di fatto che nessun indicatore di tale condizione era stato recepito prima, perché …perché sono ormai assenti quelle attività, che in alcuni comuni dell’hinterland milanese invece, nonostante le gravi difficoltà di bilancio, si tentano in tutti i modi di mantenere in vita, proprio per evitare il degenerare di tali tensioni.
Si chiamano progetti di strada, svolti da operatori che agiscono direttamente nei luoghi di aggregazione giovanile, che espletano attività d’ascolto, che ricercano soluzioni concrete alle problematiche sia dei  gruppi che delle famiglie e che in rete sia con i Servizi Sociali, come con la Polizia Locale, attraverso il loro lavoro di recupero agiscono di fatto anche una politica di riduzione del danno.   

Un danno sociale, che deve essere evitato e contrastato attraverso l’incontro alle necessità e alle irrequietezze giovanili, così come ai bisogni contingenti come la ricerca di un percorso di studio o di lavoro, riducono la possibilità che si verifichino esplosioni di violenza collettiva di questa portate.

Bisogna quindi ripotenziare il lavoro sociale nel territorio, costruendo una rete coordinata, tra Servizi Sociali, Polizia Locale, Volontariato sociale e Associazionismo territoriale, perché attraverso questi progetti si può e si riesce efficacemente a ridurre il malessere giovanile, a isolare chi sul disagio giovanile specula e implementa il mercato del crimine, producendo così di conseguenza un visibile miglioramento sia della qualità della vita che della sicurezza di tutti gli abitanti.
Noi vogliamo ricostruire una Milano che permetta agli Agenti di Polizia Locale di poter fare il loro lavoro con tranquillità, perché con altrettanto tranquillità, i giovani sono messi nella condizione di poter crescere e vivere Milano, non odiandola ma amandola.