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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Giovedì, 25 Giugno, 2009 - 09:37

P.I.I. Barona

E' pervenuta la richiesta di parere sul P.I.I. di via Barona.

A scomputo oneri di urbanizzazione sarà realizzata una pista ciclabile.

La Commissione Territorio Ambiente e Urbanistica esprimerà il suo parere il 9 Luglio.

 

Massimiliano Bombonati

Lunedì, 22 Giugno, 2009 - 16:20

Documento Commissione Biblioteche CDZ 4 su wifi in biblioteca

Il testo, predisposto dal sottoscritto e fatto proprio dalla Commissione Biblioteche del Consiglio di Zona 4, è stato approvato nella seduta di Consiglio di giovedì 11 giugno. Un passo in avanti per la diffusione di mezzi e strumenti pe run libero accesso plurale ai saperi, iniziando dalle nostre biblioteche zonali e civiche.

Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - GRUPPO LA SINISTRA
Consiglio di Zona 4 Milano

La Commissione Biblioteche ed Educazione

 
Considerate
 
le due mozioni approvate dal presente consiglio di zona 4 nella presente consiliatura aventi come finalità e funzione l’attivazione e l’estensione del collegamento senza fili, tra cui l’ultima proposta e licenziata giovedì 22 gennaio dal titolo “stato di attuazione della connessione wireless e dell'utilizzo del software Open Source (OSS) nell'ambito del decentramento Settore Zona 4”
 
preso atto che
 
sussiste il progetto Milano Wireless, presentato a Palazzo Marino da alcuni gruppi consiliari e dall’assessore all’Innovazione Luigi Rossi Bernardi, nel marzo 2007, che prevede la copertura di ampie zone della città e lo stanziamento di 17 milioni di Euro, e che al momento solo una parte del progetto è divenuta operativa
 
visto che
 
nei locali della Biblioteca di Via Oglio 18 è presente il sistema hardware, consistente in antennine di "access point" installate, utili all’attivazione del collegamento wireless, essendo pertanto ancora assente la gestione delle connessione, e che tale attivazione sarebbe un passo maggiore nella proposta di estensione del collegamento nelle sedi di frequentazione pubblica, tra cui anche scuole, centri sportivi, parchi, giardini, fermate dei mezzi ATM,
 
constatata
 
la pubblica utilità che deriverebbe dall’attivazione della connessione senza fili in rete dei locali della biblioteca, frequentati quotidianamente da un’utenza studentesca, la maggioranza, necessitante di una maggiore accessibilità al servizio internet rispetto a quella offerta attualmente, esigua
 
considerato che
 
diverse istanze sono state formulate in questa direzione richiedendo un accesso più facilitato e diretto, tramite la piattaforma di connessione wireless, oggi ritardato nella sua attuazione nei locali interessati in quanto si era in presenza di un periodo di assenza di un rinnovo della convenzione con l’azienda appaltatrice interessata
 
PQM
 
chiede
 
al Settore Biblioteche del Comune di Milano e alla Direzione del Settore Sistemi informatici e telecomunicazionali, SI e Tlc del Comune di Milano di dar avvio nel brevissimo termine all’attivazione della gestione delle connessioni senza fili nei locali suddetti, sia per quanto concernono i locali di Via Oglio 18, dove già esiste il sistema hardware (le antennine "access point" summenzionate), sia per quanto riguarda la sede di Via Calvairate, ove provvedere anche alla realizzazione dell'impianto funzionale all'attivazione della gestione della connessione wireless (il sistema hardware consistente nelle antennine dell'"access point"), individuando modalità di connessione operative e facili nel loro utilizzo, e un accesso da parte di un’ampia utenza tramite criteri non restrittivi seppur di controllo

Lunedì, 22 Giugno, 2009 - 16:12

Interrogazioni presentate al Consiglio di Zona dell'11 giugno

Interrogazione in merito alla soppressione della Commissione comunale d'inchiesta Antimafia istruita e votata all'unanimità previa delibera il 5 marzo 2009
 
considerato che
 
il 5 marzo il Consiglio Comunale con voto unanime ha istituito la Commissione Comunale d'inchiesta Antimafia e che ha determinato un organo istituzionale istruttorio utile a garantire un supporto alle attività investigative della Polizia Giudiziaria e affinancanti la funzione unica della Magistratura di verificare e accertare i fatti criminosi e prevedere misure penali adeguate
 
visto che
 
lo steso sindaco di Milano, Letizia Brichetto Moratti, aveva espresso la sua volontà di affidare un compito puramente conoscitivo alla Commissione, riconoscendone un ruolo fondamentale d'inchiesta sul fenomeno mafioso e criminale, in aumento a Milano a seguito degli appalti conseguenti all'EXPO
 
constatato
 
che la disposizione è stata approvata anche in riferimento alle dichiarazioni del Giudice Guido Salvini in cui veniva riportata la contrarietà espressa dal sindaco a cogliere la proposta di delibera formulata dall'opposizione in merito all'istituzione dell'organo deputato a vigilare anche sui criteri di assegnazione degli appalti e sulla natura societaria delle imprese beneficiarie e appaltatrici
 
preso atto che
 
la Direzione Nazionale Antimafia ha denunciato che Milano è la vera capitale della 'ndrangheta e che tale organizzazione opera su bar, ristoranti, centri commerciali, imprese edili e di movimento merci
 
è chiaro
 
che il fenomeno trova un forte radicamento nel territorio della nostra circoscrizione soprattutto in riferimento alle denunce riguardanti infiltrazioni di tipo mafioso e criminale nello spazio dell'Ortomercato di Milano, dove operano esponenti delle cosche, motivo, questo, principe nell'accoglimento della proposta di delibera da parte del Consiglio Comunale
 
constatato
 
che, dopo alcune settimane di inattività della Commissione, ripetutamente aggiornata senza mai raggiungere il numero legale sufficiente nelle varie sedute, il Consiglio Comunale, basandosi sull'intervista rilasciata dal Prefetto Valerio Lombardi, costituita da pareri assolutamente personali, in cui esprimeva l'inconcepibilità dell'organo comunale nella sua esistenza, ha deliberato il giorno 25 maggio lo scioglimento della Commissione con 29 voti favorevoli del centrodestra, 24 contrari dell'opposizione e un'astensione espressa dal Presidente del Consiglio Comunale, Manfredi Palmeri, che ha da sempre sostenuto che la Commissione fosse utile e legittima
 
preso atto che
 
lo stesso Consiglio di Zona 4 aveva su proposta del sottoscritto deliberato all'unanimità la richiesta al Consiglio Comunale di Milano di provvedere a inserire nell'ordine del giorno di una riunione di consiglio l'approvazione dell'istituzione dell'organo stesso, anche in virtù dell'allarmante dato emesso dalla Commissione Antimafia Nazionale, delle dichiarazioni del Giudice Vincenzo Macrì in merito alla presenza del fenomeno mafioso nella città di Milano, e delle denunce avutesi riguardo alle infiltrazioni criminali all'interno dell'Ortomercato
 
si chiede
 
- la motivazione adotta da parte della maggioranza in Consiglio Comunale in riferimento alla presentazione della proposta di delibera di scioglimento della Commissione, il numero delle convocazioni avutesi a partire dalla sua istituzione e, infine, gli ordini del giorno riguardanti le singole conovocazioni;
- quale sia il canale e lo strumento supplettivo, ammesso che possa esistere, in riferimento alla mancanza di una Commissione Comunale di Indagine Antimafia, unico organo funzionale ad avviare un'azione conoscitiva e di controllo sulla dimensione del fenomeno, sulle conseguenze da esso derivanti e, soprattutto, sui criteri e sulla natura delle società appaltatrici beneficianti delle assegnazioni previste per i lavori e i progetti in vista dell'EXPO 2015;
- se esista l'intenzione e la volontà di prevedere un aggiornamento in consiglio comunale della discussione inerente l'istituzione della Commissione, chiarificando in modo più dettagliato i compiti e le funzioni a essa attribuibili, anche in riferimento all'esperienza positiva avutasi nei primi anni 90, ultimo periodo in cui operò in Consiglio Comunale un organo analogo a quello soppresso,
- infine se esista la volontà da parte del Consiglio Comunale e della Giunta di verificare il numero e la portata delle risorse umane pedisposte a fronteggiare il fenomeno, dato che la stessa Commissione Antimafia Nazionale ha stimato l'irrisoria cifra di 200 persone funzionali al contrasto del fenomeno, sia a livello investigativo, sia a livello repressivo
 
 
Interrogazione in merito allo stato di attuazione della proposta di ampliamento della connessione wifi sul territorio milanese, nonchè sullo stato di attuazione dell'installazione della piattaforma Open Source all'interno degli uffici comunali e amministrativi
 
Considerato che
 
in data 29 gennaio 2009 il sottoscritto ha proposto una mozione in Consiglio di Zona, approvata a maggioranza assoluta e deliberata, titolata "stato di attuazione della connessione wireless e dell'utilizzo del software Open Source (OSS) nell'ambito del decentramento Settore Zona 4"
 
preso atto che
 
tale proposta deliberata rafforza rispettivamente la mozione presentata dal sottoscritto titolata “attivazione sul territorio circoscrizionale della proposta, approvata dal Consiglio Comunale tramite l’emendamento alla Relazione previsionale e programmatica di Bilancio 2007/2009, di estensione e implementazione della connessione wi-fi” e la mozione presentata sempre dal sottoscritto titolata “Utilizzo del software Open Source (OSS) nell'ambito del decentramento Settore Zona 4”, entrambe votate a maggioranza assoluta e divenute delibere
 
constatato che
 
il Progetto Milano Wireless è stato da tempo già presentato a Palazzo Marino dai gruppi consiliari del centrosinistra e dall’assessore all’Innovazione Luigi Rossi Bernardi, nel marzo 2007, prevedendo la copertura di ampie zone della città e lo stanziamento di 17 milioni di Euro, e che al momento solo una parte del progetto è divenuta operativa
 
si sottolinea che
 
la proposta originaria prevedeva l'attivazione di antenne hot spot presso i seguenti siti:
lampioni, semafori degli incroci (700), scuole e sedi universitarie (300), biblioteche, punti di ritrovo di giovani e anziani e centri sportivi (170), parchi e giardini pubblici (50), fermate dell'ATM, compresi i tunnel delle tre linee metropolitane, già cablate, ponendo come data ultima di completamento il 2009
 
preso atto che
 
nel testo della delibera si invitava l'amministrazione comunale a prevedere una forma di coinvolgimento delle sedi decentrate, i consigli circoscrizionali, nell'individuazione dei siti dove apporre le antennine per determinare l'attivazione della connessione wifi, unici organi competenti a garantire una mappatura efficace e completa in base alle esigenze e alle necessità della cittadinanza
 
si chiede
 
- Alla Direzione di Settore Nuove Tecnologie e all’assessorato alle Nuove Tecnologie i tempi e le modalità del progetto di completamento dell'estensione della connessione wifi all'interno del territorio comunale e se siano già stati stabiliti atti e provvedimenti in attuazione del progetto stesso;
- all'Assessorato competente e ai settori se sia previsto un bando e un appalto funzionale a garantire la concessione a un'unica società appaltatrice la gestione della rete wifi, i criteri della convenzione stessa e la natura;
- si rinnova al Settore Decentramento del Comune di Milano i tempi e le modalità di attuazione del progetto conseguente al testo della delibera presentata e approvata in Consiglio di Zona sull'attivazione dell'Open Source all'interno degli uffici amministrativi del Comune di Milano, e in particolare, per competenza del presente organo consiliare circoscrizionale, all'interno del Settore di Zona 4 di Milano, nonchè se sia previsto un provvedimento utile a destinare i fondi risparmiati dal rinnovo delle licenze per garantire un finanziamento di corsi di formazione del personale funzionali a fornire le conoscenze opportune e fondamentali per la gestione e l’utilizzo della nuova tipologia di software impiegato
 
 
 
Interrogazione in merito alla Commissione Politiche sociali tenutasi presso Palazzo Marino dalle ore 16 alle ore 17.30 di mercoledì 10 giugno con unico punto all'ordine del giorno la discussione sul minutaggio nelle convenzioni delle Rsa
 
considerato che
dal sito del Comune di Milano si intende per Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) le case di riposo, "strutture extra-ospedaliere che offrono accoglienza permanente ai cittadini anziani bisognosi di cure e di assistenza"
si constata
che i servizi previsti sono rivolti a persone parzialmente o totalmente non autosufficienti residenti a Milano che abbiano compiuto 60 anni, e che tali servizi, per quanto concernono le RSA Comunali, sono elargiti gratuitamente da parte delle stesse strutture
preso atto che
attraverso diverse dichiarazioni rilasciate dall'amministrazione esiste la volontà e la proposta di affidare le suddette Residenze a soggetti terzi, sterni, di natura cooperativistica, con cui definrie una convenzione con il Comune di Milano e che tale proposta ha già destato alcune istanze e preoccupazioni sia tra l'utenza delle strutture, preoccupata per un abbassamento della qualità del servizio e un'onerosità del medesimo, sia per i dipendenti, preoccupati per un'eventuale riduzione del numero delle risorse oggi impiegate
visto che
 
la qualità e i criteri efficenti dei servizi finora erogati sono stati mantenuti grazie a un controllo effettuato dall'amministrazione pubblica, dalla stessa utenza, coinvolta, nonchè, infine, a un impiego di professioniste e professionisti nel settore, conoscitori della natura del servizio stesso, data l'esperienza continuativa nel servizio
 
preso atto
 
del punto unico previsto nell'ordine del giorno della seduta di commissione che concerne la discussione sul minutaggio nelle convenzioni delle Rsa, riguardante le prestazioni sanitarie e il tempo delle prestazioni stesse erogate in base al fabbisogno assistenziale complessivo espresso dalla tipologia dell'utenza presente
 
visto di fatto
 
che sul nostro territorio circoscrizionale è presente la RSA "Virgilio Ferrari" di Via Panigarola e che tale struttura vede in totale un numero di posti pari a 235, erogando tra i servizi: Servizio medico, infermieristico, assistenziale (24 ore su 24 ore); trasporti per visite specialistiche, farmaci, parafarmaci, ausili per incontinenti; Servizio Sociale, fisioterapia, pedicure, podologia, parrucchiere uomo e donna, lavanderia, pulizia, biblioteca, soggiorni climatici, animazione, trasporti per gite.
 
si chiede
 
- alla Presidenza della Commissione Politiche Sociali del Comune di Milano quali siano stati i temi affrontati durante la discussione, che cosa si preveda in base al tema del minutagio assistenziale, se sia stata predisposta una proposta di delibera in merito e, infine, se sia stata discussa la questione concernente il futuro gestionale delle strutture stesse e i criteri di erogazione, considerato come fondamentale il mantenimento della pubblicità nella gestione, anche in riferimento ai livelli di qualità espresse dai servizi delle strutture;
- all'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano che cosa si intenda proporre in merito alla gestione delle attuali strutture residenziali RSA comunali, e se sia prevista la graduale esternalizzazione della medesima e, in caso affermativo, se tale esternalizzazione venga vincolata a criteri erogatori e di continuità del rapporto di lavoro con gli attuali dipendenti, garanti dell'alta qualità del servizio erogato dalle stesse strutture;
- alla Commissione Servizi Sociali del Consiglio di Zona 4, in riferimento anche all'incontro avutosi qualche mese fa da parte della Presidenza del Consiglio di Zona 4 con le lavoratrici e i lavoratori delle stese strutture RSA della zona, su proposta del Consigliere Angelo Misani, di affrontare, così come richiesto in diverse interrogazioni formulate dal sottoscritto in materia, il tema invitando la rappresentanza dei dipendenti delle RSA della zona, gli utenti e, infine, un funzionario del settore comunale di riferimento

Interrogazione in merito alla connessione wireless all'interno della Biblioteca di Via Oglio 18 e di Via Calvairate e al sistema di areazione e di funzionamento dei condizionatori e deumidificatori interno ai locali di Via Oglio
 
Considerato che
 
oggi verrà presentato internamente all'ordine del giorno del presente Consiglio su proposta della Commissione Biblioteche del Consiglio di Zona 4 di Milano il documento in cui si richiede un'accelerazione del procedimento di attivazione della connessione wireless all'interno dei locali della biblioteca di Via Oglio 18 e di Via Calvairate
 
si sottolinea
 
l'importanza di tale documento in quanto richiede di dare avvio alla connessione wifi all'interno degli stessi locali in cui già sono previste le antennine hot spot utili e funzionali a garantire la struttura tecnica per la copertura, fino a oggi non azionate, ma da tempo presenti all'interno della struttura, in perfetta consonanza con strutture bibliotecarie ad alto contenuto tecnologico di altre città e comuni
 
si chiede
 
a latere del documento e indipendentemente dallo stesso al Settore Manutenzione e Tecnico del Sistema Bibliotecario Civico Milanese e al Settore Biblioteche Civiche del Comune di Milano il motivo per cui, pur essendoci da tempo le strutture tecniche funzionali, non sia stata attivata la connessione wireless all'interno delle strutture bibliotecarie di Via Oglio 18 e di Via Calvairate, e se tale motivo sia riferibile all'assenza di criteri e di modalità di gestione della medesima, nonchè alla vacanza della convenzione scaduta per la gestione del servizio
 
in riferimento
 
alle istanze pervenute da diversi utenti della struttura della Biblioteca di Via Oglio 18 segnalanti il funzionamento inefficente del sistema di areazione e di funzionamento dei condizionatori interni ai locali, così come, durante i mesi invernali, si denunciava il cattivo funzionamento del servizio di riscaldamento all'interno dei locali
 
si chiede
 
- al settore manutenzione del servizio bibliotecario civico di Milano il motivo dell'inefficenza del sistema complessivo di areazione e di refrigeramento della struttura, se sia stato predisposto un programma manutentivo del sistema, i tempi della manutenzione nel suo complesso, la scadenza per la revisione della manutenzione ordinaria nei locali e la società appaltatrice a cui è stata convenzionata l'attività manutentiva del sistema stesso
 

Alla Cortese Attenzione dell’Assessorato all’Educazione del Comune di Milano;
del Settore all’Educazione del Comune di Milano;
del Vicesindaco del Comune di Milano con delega alla sicurezza, Riccardo Decorato;
della Commissione Educazione del Consiglio di Zona 4 di Milano;
del Consiglio di Zona 4 e delle sue componenti;
del Comando della Polizia Municipale di Zona 4 di Milano;
pc: della Commissione Sicurezza del Consiglio di Zona 4 di Milano 
Interrogazione in merito all’ingresso di agenti della Digos nei locali della Scuola primaria di Viale Puglie e nella Scuola primaria Mezzani di Via Martinengo, e in merito ai preoccupanti ridimensionamenti previsti sull’organico delle scuole primarie e secondarie di primo grado previsti a Milano 
 
Considerato che 
Venerdì 22 maggio due uomini della Digos sono entrati nella Scuola Primaria di Viale Puglie e hanno richiesto la rimozione di manifesti dalla facciata dell’edificio su cui, a titolo informativo e comunicazionale, era scritto semplicemente “Meno uno”, ossia si denunciava il fatto che in quella scuola l’organico degli insegnanti veniva ridotto di un’unità  
Si prende atto che 
Nella stessa giornata la Scuola Primaria Pezzani di Via Martinengo è stata interessata da una simile situazione, dato che altri agenti della Digos, entrando, hanno chiesto la rimozione di analoghi cartelli informativi  
Si constatata 
Che nel primo plesso, oltre alla rimozione richiesta, sono state interrogate due insegnanti, di cui giusto mantenerne l’anonimato per questioni di garanzia e di sicurezza, dagli stessi agenti della Digos, dopo avere fotografato la scuola e i locali interni 
Si sottolinea 
Che mercoledì 27 maggio l’Ufficio Scolastico Provinciale è stato occupato da insegnanti e operatori del servizio scolastico per protestare contro i poderosi tagli che si stanno verificando con conseguenze devastanti determinati dalle disposizioni governative e dalla legge finanziaria ultima, che porteranno a una riduzione dell’organico complessivo degli insegnanti, inficiando sul tempo pieno e la sua continuazione 
Si denuncia che 
nelle scuole primarie di Milano e Provincia, come viene considerato da Alberto Ciullini, rappresentante dell’Assemblea delle scuole del milanese, sono stati apportati tagli cospicui tali per cui ci saranno 470 maestre in meno, tra cui 170 specialiste nell’insegnbamento della lingue inglese 
lo stesso dicasi 
per le scuole secondarie di primo grado in cui si prevede un ridimensionamento del corpo docente pari a 900 unità in meno, nonché una riduzione grave e preoccupante di 790 commessi e segretari, riguardanti l’ambito amministrativo e gestionale dei plessi 
eguale portata 
si avranno sull’organico riguardante il corpo insegnante di sostegno e quello per l’ora alternativa di religione, opzione da sempre assicurata e garantita dalle disposizioni ministeriali tramite legge dello stato 
si precisa 
che tale segnalazione è già avvenuta in seduta di commissione educazione nella giornata di ieri dal consigliere Angelo Misani e che si era anticipato l’esigenza di verificare la portata, le dinamiche e le motivazioni del fatto 
si chiede 
  • All’Assessorato all’Educazione del Comune di Milano se siano previsti i tagli, dove essi siano previsti e in quale entità influiranno sulla didattica complessiva e sulla garanzia del proseguimento della promozione del diritto allo studio nel suo complesso;
  • Allo stesso assessorato il motivo dei tagli previsti, da quali disposizioni siano essi disposti e se sia opportuno prevedere, nell’immediato periodo, a misure e manovre funzionali a eludere le gravi conseguenze che da essi deriverebbero sulla didattica e sulla gestione delle scuole;
  • All’Assessorato alla Sicurezza, nonché al Vicesindaco del Comune di Milano, Riccardo Decorato, a fronte dei preoccupanti e gravissimi fatti verificatisi venerdì 22 maggio, che non hanno precedenti e che determinano, invece, intollerabili precedenti in merito, ossia l’entrata di agenti della DIGOS all’interno delle strutture scolastiche interessate, se lo stesso ne fosse a conoscenza, quale organo abbia la responsabilità delle disposizioni che hanno determinato l’irruzione degli agenti, se il Comando della Polizia Municipale di Zona 4 fosse stato informato della disposizione stessa, nonché, infine, le motivazioni derivanti da una simile disposizione non tollerabile nell’ambito della garanzia e della tutela dell’autonomia didattica e scolastica, principio fondante l’ordinamento costituzionale repubblicano;
  • Alla Commissione Educazione di provvedere a trattare il tema riguardante le conseguenze derivanti e derivabili dai tagli poderosi annunciati e previsti in un punto di un ordine del giorno di una prossima e ravvicinata seduta, invitando un dirigente dell’Assessorato comunale, e fare proprie le misure e i canali di accertamento, congiuntamente alla Commissione Sicurezza del Consiglio di Zona 4, della dinamica dei preoccupanti fatti verificatisi in data Venerdì 22 maggio e della loro origine
 
Alessandro Rizzo

Giovedì, 18 Giugno, 2009 - 08:11

Estate Navigli 09:disattese le proposte del Consiglio di Zona 6

ESTATE SUI NAVIGLI 2009: la Giunta delibera senza tenere conto delle proposte del Consiglio di Zona 6
Con delibera di Giunta del 28 maggio 2009 è stata istituita l’Isola pedonale Navigli 2009.
Ricalca quasi interamente le stesse prerogative dell’anno scorso, affidando la gestione culturale e ludica degli eventi alle associazioni dei commercianti. In pratica “con lo scopo di rivitalizzare e riqualificare anche turisticamente la zona Navigli, offrire un servizio di intrattenimento alla cittadinanza con spazi di aggregazione”. La richiesta nasce soprattutto dall’esigenza dell’occupazione di suolo pubblico per esercitare le attività di vendita, di somministrazione di cibi e bevande e di commercio nell’area prospiciente gli esercizi commerciali delle vie interessate, con la conseguente chiusura al traffico veicolare delle vie che gravitano attorno al Naviglio Grande e Pavese.
La delibera prevede l’inizio dell’isola pedonale quando ancora le scuole sono aperte, dal 29 maggio al 27 di settembre. Durante il periodo di apertura delle scuole (dal  29 maggio al 16 giugno e dall’14 settembre al 27 settembre ) gli orari sono previsti dalle ore 18.00 alle ore 01.00 - dal lunedì al giovedì dalle ore 18.00 alle ore 02.00 - venerdì e sabato, dalle ore 12.00 alle ore 01.00 - domenica e festivi. Negli altri periodi l’orario è prolungato di un’ora. E’ fatto divieto di diffondere musica all’esterno, usare generatori e tutti dovranno avere arredi comuni.
L’Amministrazione Comunale, tramite il Settore Politiche dell’identità e del turismo, parteciperà alla realizzazione di un pacchetto di attività, proposte dalla Navigli Lombardi Scarl sulla base di un progetto presentato e condiviso dalle realtà associative più rappresentative dell’area dei Navigli, nel periodo 20 giugno - 13 settembre 2009 comprendente 40 eventi di musica di vario genere, intrattenimenti teatrali di vario tipo ed eventi sportivi per animare l’area dei Navigli. Alla realizzazione del progetto contribuiranno con proprie risorse finanziarie la Navigli Lombardi Scarl, le Associazioni presenti sul territorio, l’Unione del Commercio, Turismo e Servizi e il Comune di Milano - Settore Politiche dell’Identità e del Turismo che trova copertura finanziaria nel capitolo di Bilancio del medesimo Settore.
Fin qui quanto la delibera dice. Sembrerebbe tutto bene. Invece va rimarcata ancora una volta l’assoluta indifferenza e lontananza dell’Amministrazione centrale alle proposte dei Consigli di Zona.
Il Consiglio di Zona 6, attraverso la Commissione Navigli e gli incontri con gli operatori e i residenti, alla luce dei gravi disagi patiti l’anno scorso, hanno presentato un documento che il Consiglio ha fatto proprio con una delibera del 29 gennaio u.s..
In questa delibera, considerate le criticità e le problematiche riscontrate nel corso dell’iniziativa “Estate sui Navigli 2008”, proponeva al Settore Attività Produttive del Comune di Milano che:
-          l’iniziativa fosse temporalmente compresa tra i mesi di giugno e settembre, a scuole chiuse;
-          l’orario fosse inderogabilmente fissato entro le ore 1 tra venerdì e sabato e gli altri giorni alla mezzanotte;
-          al Comune e ai Consigli di Zona 5 e 6 sia affidata la scelta e l’assegnazione delle attività culturali ed aggregative;
-          nessuna riduzione sul plateatico;
-           e la non partecipazione a quei locali che non fossero in regola rispetto alle direttive sull’arredo urbano del 2008.
Tutto quanto sopra è stato disatteso e non tenuto in considerazione dalla delibera di Giunta. Molti si sono stracciate le vesti, compreso il presidente del Consiglio di Zona 6 Massimo Girtanner che sui giornali dichiarava di essere contrario e di sciogliere la commissione Navigli con le dimissioni del suo presidente. Tutto poi è rientrato, le dimissioni non sono state nemmeno formalmente presentate. L’opposizione in Consiglio di Zona 6 ha così presentato, l’8giugno, un documento nel quale si chiede una forte presa di posizione del Consiglio stesso, sottolineandone il ruolo di proposizione e mediazione. In caso contrario l’opposizione ritirerà i propri consiglieri dalla Commissione, non partecipando ad un organismo che non ha alcuna facoltà di incidere e dirimere le questioni che vedono residenti e commercianti su fronti opposti.
L’area dei Navigli ha bisogno di un progetto di più ampio respiro che non può non vedere tutti i soggetti interessati farne parte attiva. In primis l’Amministrazione Comunale che deve dettare regole e promuovere iniziative culturali di livello che non siano solo appannaggio di una categoria.
Angelo Valdameri, consigliere di zona 6 Lista Fo

 
 
 
 
 
Mercoledì, 17 Giugno, 2009 - 16:20

Milano, lancio di pietre contro Gay Street

www.arcigay.it

Da alcuni giorni si susseguono di notte lanci di sassi dalla Stazione Centrale di Milano contro i locali e i clienti dei locali gay e gay friendly di Via Sammartini, nota zona al fianco destro della stazione ferroviaria, alcuni anni fa battezzata Gay Street.

“Oggi siamo tornati a sporgere denuncia” – racconta Felix Cossolo, gestore del noto locale After Line – “perché stanotte si è raggiunto il massimo della pericolosità per le persone e per i locali di via Sammartini. Sono state danneggiate auto e c'era l'intento di colpire proprio i clienti, due dei quali sono stati feriti”. Nonostante la Polfer sia intervenuta, non si è riusciti a individuare alcun responsabile.
“Esprimiamo forte preoccupazione” – aggiunge Paolo Ferigo presidente Arcigay Milano – “perché fatti di questo tipo inducono a pensare che vi sia una volontà di limitare in modo violento l’aggregazione gay nella nostra città. È necessario che le autorità competenti si attivino affinché una via che sta anche operando un tentativo di auto-riqualificazione in un’area complicata della città, possa contare sull’individuazione di strumenti di prevenzione e di tutela delle persone che frequentano i locali”.
“Possiamo osservare” - conclude Aurelio Mancuso presidente nazionale Arcigay – “che in tutto il paese sono in aumento attacchi ai danni di luoghi frequentati dalla popolazione LGBT, così come sono numerosi i pestaggi, le violenze e le intidimazioni nei confronti di persone omosessuali. Sono necessarie misure di prevenzione e di repressione ad hoc a tutela della comunità LGBT italiana, per queste ragioni chiederemo un incontro al Ministro degli Interni Maroni”.

Mercoledì, 17 Giugno, 2009 - 16:16

In Via Sammartini altre violenze omofobiche

Via Sammartini viene denominata la Gay Street di Milano. Diversi locali gay e gay friendly si trovano in questa parte della città, affiancante sul lato destro la Stazione Centrale, sottoposta da tempo a un progetto complessivo di riqualificazione. Sono luoghi di aggregazione frequentati e spesso spazi di espressione del movimento, con iniziative, eventi, attività. Da qualche sera a questa parte sassi vengono lanciati per mano di sconosciuti contro le macchine posteggiate e, l'altra sera, come denuncia Felix Cossolo proprietario dell'After Line, si è rischiato di vedere avventori e frequentatori clienti del locale feriti da tale atto violento e ignobile.
Da troppo tempo ormai si registrano azioni violente, omofobiche, di intolleranza e di persecuzioni nei confronti della comunità glbtq, tanto da rendere tra poco difficile la frequentazione di spazi dove incontrarsi e dialogare. E' un indice allarmante anche in riferimento a diverse vessazioni a cui è stata sottoposta una coppia che, passeggiando per Corso Vittorio Emanuele, accettando un volantino distribuito da un ragazzo del gazebo del PdL, è stata aggredita verbalmente e fisicamente in quanto uno dei due ha per errore lasciato cadere il volantino stesso. Ricordiamo qualche mese fa la sede dell'Arcigay essere stata coperta da scritte di natura omofobica.
Il clima è allarmante e richiederebbe in uno stato di diritto l'istituzione un provvedimento finalizzato a reprimere e a prevenire simili atti efferati e persecutori. La situazione complessiva, però, non rende facile il raggiungimento di questo, date dichiarazioni che si sono susseguite da parte di rappresentanti in sede regionale che, tramite il loro atteggiamento, hanno alimentato e "legittimato" qualsiasi comportamento di violenza contro omosessuali, transessuali, transgender.
In alcuni stati e città europee, ricordo Stoccolma e Londra, è stata istituita una sezione della Polizia di Stato finalizzata alla repressione e alla perseguibilità di comportamenti omofobici contro la comunità glbtq. In Italia da tempo le organizzazioni per i diritti degli appartenenti alla comunità glbtq, in primis Arcigay Nazionale, chiede al ministero degli Interni un simile provvedimento, senza alcun risultato finora ottenuto, nè risposta. E' importante la richiesta espressa dal Presidente Nazionale Arcigay, Aurelio Mancuso, di incontrare il Ministro degli Interni per chiedere misure adeguate a reprimere, denunciare e perseguire episodi di questo genere, intollerabili e irricevibili in uno stato di diritto. Attendiamo risposte onde evitare che la situazione degeneri in un'assuefazione di fatto e in un'accettazione inconsapevole di simili violenze ed efferatezze barbare.
Il Comune di Milano non può rimanere inerte difronte a un'escalation preoccupante di questa portata, che rende la nostra città un luogo impervio per chi esprime una propria diversità, portandola decisamente fuori da ogni contesto civile e culturale europeo. Deve l'amministrazione disporre misure e provvedimenti che aiutino e sostengano psicologicamente e giuridicamente le vittime di comportamenti omofobici, nonchè prevengano con maggiori controlli da parte della Polizia Municipale, radicati sul territorio e capillarmente distribuiti, atti di tale portata. Il Comune di Milano parla di sicurezza come priorità della propria azione amministrativa: mi chiedo se alcuni debbano essere più sicuri di altri, o se tali atti debbano essere liquidati come secondari rispetto ad altri, su cui strumentalmente si costruiscono campagne elettorali populistiche.

Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - GRUPPO LA SINISTRA
Consiglio di Zona 4 Milano

Martedì, 16 Giugno, 2009 - 14:12

Aree gioco via Ovada/Voltri e Cascina Bianca.

L'assesse Cadeo conferma la realizzazione di nuove aree gioco sulle aree Ovada/Voltri e Cascina Bianca, così come richiesto nell'interrogazione a suo tempo presentata. A.Valdameri

Venerdì, 12 Giugno, 2009 - 17:28

Difendere la cultura: soldiarietà ai lavoratori della Scala

Solidarizzo con le lavoratrici e i lavoratori, i musicisti, i tecnici, macchinisti, operatrici e operatori di sala del Teatro alla Scala di Milano. La mobilitazione, arricchita da momenti di performance artistici in strada, in Piazza della Scala, davanti al Palazzo del governo municipale, Marino, ha rivendicato un diritto che non può essere considerato solamente "categoriale" ma, bensì, generale, collettivo, universale: la richiesta di reintegrare i tagli cospicui avutisi da parte del Ministero dei beni culturali (chiamarlo così con questa compagine risulta essere ossimorico) al FUS, nonchè richiedere il rinnovo contrattuale, da un anno scaduto e non aggiornato. E' a rischio oggi come oggi il sistema culturale complessivo, nella totale assenza di informazione, e, soprattutto, consapevolezza della gravità dei ridimensionamenti e dei provvedimenti che rischiano di mettere in pericolo le professionalità artistiche storiche, come il corpo di ballo.

Alessandro Rizzo
Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - GRUPPO LA SINISTRA
Consiglio di Zona 4 Milano

Martedì, 9 Giugno, 2009 - 15:22

Le sberle del voto - Rossana Rossanda

Assieme all'astensione, che ha punito tutti i cantori dell'Europa quale che sia, le elezioni del 7 giugno hanno somministrato in Italia diverse sberle severe. La prima è quella dei due rissosi spezzoni di Rifondazione, nessuno dei quali ha raggiunto il 4 per cento, disperdendo oltre il 6 per cento dei voti espressi. Non ci riprovino, perché non beccherebbero più neanche quelli. La seconda è quella del Pd, il quale ha incassato lo schiaffone infertogli dallo sceriffo dell'Italia dei valori e col suo pasticciato programma ha subìto lo stesso colpo degli altri socialismi europei, privi di qualsiasi idea in proprio. La terza sberla l'ha presa Berlusconi, il cui sogno di oltrepassare il 40% per governare da solo con il sostegno della Lega si è dimostrato irrealizzabile. Il Pdl non ha superato il 35% e la Lega non è la costola di nessuno, è l'espressione nazionale di una destra europea particolarmente brutta, che mette radici da tutte le parti e condiziona il Pdl invece che farsi condizionare. Quanto ai cattolici o ex Dc, ormai seguiranno Casini, ci si può scommettere. Per ultimo, è certo che gli uomini di Fini non si sono dati troppo da fare per il Cavaliere: se lavorano, lavorano per il loro capo che si sta volonterosamente fabbricando un'immagine di destra presentabile, cosa che a Berlusconi e Bossi è impossibile.
Né il Pdl né il Pd né la sinistra radicale sono riusciti a motivare l'elettorato, anche se l'astensione deve aver giocato piuttosto a sinistra, sempre nell'idea dura a morire che le sinistre rifletteranno sicuramente su chi gli ha rifiutato per sdegno il voto. L'astensione non le ha mai corrette. Ancora più derisorio appare che alcuni dei loro esponenti, già sicuri contro qualsiasi verosimiglianza storica, della vocazione bipartitica degli italiani - che dal 7 giugno è, per i politicisti, la vittima principale - dichiarino che i risultati sono abbastanza buoni. Fa impressione sentire dal Pd che esso «sta tenendo bene il campo». Il Pd deve riconoscere al più presto che la miscela di cui è fatto è indigeribile per chiunque vorrebbe un riformismo dotato di qualche senso. Non si può andare con l'Opus Dei e negare i diritti civili a un elettorato laico e anche cattolico adulto. Non si può, con la scusa di non demonizzare Berlusconi, infliggere a un elettorato semplicemente democratico le leggi fatte ad personam, le insolenze alla magistratura, le porcherie fiscali e quelle personali del cavaliere. Voglio ammettere che un terzo degli italiani s'è abituato ad ammirare l'improntitudine e l'impunità, ma per gli altri due terzi è difficile ingoiarle. Infine, la mancanza nel Pd di qualunque sensibilità sociale, sia pur moderata, la voglia non nascosta di mettersi al seguito di Emma Marcegaglia, e nello stesso tempo la mancanza di qualsiasi altra credibile sinistra sociale - credibile nel senso di dare ai lavoratori dipendenti più importanza che alle proprie velleità di protagonismo - ha probabilmente regalato all'astensione o al protezionismo di Tremonti una parte dei voti di quegli operai, i quali hanno poche scelte davanti al perdere il lavoro e con esso la sussistenza. Leggere oggi che Massimo D'Alema ha raccolto i suoi non per proporre una correzione di linea ma per confermare la sua promessa di fare segretario del partito Bersani, liberalizzatore dei taxi, fa cadere le braccia.
Per ultimo, due parole sulla scomparsa della sinistra radicale, quella che ha disperso fra gli altri anche il mio voto. Sbaglia Asor Rosa dicendo al Corriere che nessuno ha tentato di evitarle la sbandata che ha preso. Molti di noi hanno tentato e senza volere per noi proprio nulla. Solo per timore che accadesse quel che era molto probabile e che infatti è accaduto. E non proponevamo partiti pasticciati, solo di dare una certa rappresentanza a una lista unitaria, quindi anche di sensibilità parzialmente diverse, ma di sicura onestà, fedeltà di sinistra e competenza. Non hanno voluto. Anzi, mi si corregga se sbaglio, in particolare Ferrero e Diliberto non hanno voluto. Non è che con ciò abbiano salvato il comunismo. A Pd, Rifondazione e Sinistra e Libertà suggeriamo di mandare i loro dirigenti in congedo al più presto. E se in mezzo a loro ci sono - e sappiamo che ci sono - persone serie e ragionevoli, chiediamo che riflettano al più presto su come leggere senza troppi svarioni i problemi che il 2009 sbandiera alle sinistre. È vero che ce ne sono almeno due, ma tutte e due hanno a che fare con i disastri prodotti dal capitalismo, più o meno selvaggio, o dalle illibertà politiche e civili. Tutto è scritto, basta saper leggere.

da Il Manifesto

Martedì, 9 Giugno, 2009 - 15:11

Festeggia i 25 anni del CIG con Loretta Goggi

In occasione del 25° anniversario della sua fondazione, il Comitato Provinciale Arcigay Milano - C.I.G. Centro di Iniziativa Gay ha il piacere di celebrare questo traguardo importante insieme ad una delle protagoniste più amate e apprezzate dello spettacolo italiano.
Nella cornice della serata conclusiva del Festival Mix Milano, evento di cinema e cultura che sta coinvolgendo la città dal 4 giugno, l'Associazione ha il piacere di ospitare Loretta Goggi: un'artista che più di ogni altra rappresenta un punto di riferimento assoluto per la professionalità e il talento che da sempre la contraddistinguono.
***
LORETTA GOGGI SHOW
Giovedì 11 giugno 2009 - ore 21.00
Teatro Stelehr, Largo Greppi 1, Milano
Info biglietti 02.54122225 - 340.7150082

CHE COSA E' e COSA FA il CIG - ARCIGAY MILANO

Il C.I.G., Centro di Iniziativa Gay, diventato Comitato Provinciale Arcigay Milano dal 14 maggio 2006, è una associazione di volontariato, Onlus, senza scopo di lucro.
È organizzata come comunità gay articolata in sezioni, commissioni e gruppi di lavoro

Le linee guida che sottendono a tutte le sezioni, commissioni e gruppi di lavoro e a tutte le iniziative del Centro sono basate sulla convinzione che “venire allo scoperto”, accettando serenamente, motivatamente ed orgogliosamente la propria diversità, rappresenti un obiettivo indispensabile sia per acquisire equilibrio ed autostima a livello individuale, che per stimolare cambiamenti nel pregiudizio sociale che, ancora oggi, in diverse occasioni, censura e stigmatizza l’omosessualità.
Il C.I.G. nasce nel 1984, con sede provvisoria all’interno di una struttura regionale dell’Arci, come necessità di superare i gruppi di movimento e autocoscienza gay in vista di un confronto generale con le istituzioni e sotto la spinta dei problemi causati dall’insorgere dell’Aids, problemi sia interni (di difesa e prevenzione dal contagio) che esterni al mondo omosessuale (la fobia e la strumentalizzazione antigay della malattia).
Nel corso degli anni il Centro si è dotato di un ampio spazio di documentazione gay (biblioteca, videoteca e archivio omologie) e si è dato una struttura (sempre in via di perfezionamento) che tenta di rispondere nei modi più adeguati ed aggiornati alle varie necessità ed esigenze del mondo omosessuale.
Oggi il fulcro di questa struttura è costituito da diverse Sezioni, tutte impostate in modo da offrire un ambiente ospitale ed accogliente, dove anche le persone che arrivano per la prima volta possono facilmente inserirsi avendo la possibilità di incontrarsi e confrontarsi con coetanei che vivono gli stessi problemi e le stesse difficoltà. Ogni sezione ha delle precise finalità operative che la caratterizzano e gli permettono di attivarsi produttivamente in un
determinato settore.
Esistono poi diversi Gruppi Sportivi che fanno riferimento al Centro e diverse Commissioni di lavoro che affrontano temi specifici legati all’attualità o a particolari esigenze, interessi e problematiche espresse dalle persone che frequentano il Centro.

finalizzati all’aiuto e alla solidarietà delle persone omosessuali.
Persone omosessuali che una società, ancora fortemente strutturata in senso eterosessuale, pone spesso in situazioni di disagio od emarginazione sociale e culturale.

finalizzati all’aiuto e alla solidarietà delle persone omosessuali.Persone omosessuali che una società, ancora fortemente strutturata in senso eterosessuale, pone spesso in situazioni di disagio od emarginazione sociale e culturale.

www.arcigaymilano.org

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