Proroga degli sfratti: un'opportunità per l'Amministrazione Comunale
A noi risulta che al 30 giugno erano giacenti in Commissione Assegnazione Alloggi ben 110 domande di assegnazione per sfratto di anziani ultrasessantacinquenni. Dall’altro lato, al 4 luglio erano invece disponibili 8 appartamenti.
Sollecitiamo la Giunta di Milano a approfittare della nuova proroga per recuperare gli alloggi necessari e procedere all’immediata assegnazione agli ultrasessanrtacinquenni in lista d’attesa da diversi anni – alcuni dal 2000.
Carmela Rozza
Consigliera comunale dell’Ulivo
Quando le parole diventano Kamikaze......
VERGOGNOSO....E' UFFICIALE,E' LEGALE,E' IL PARTITO DEI PEDOFILI!!
”la libertà di riunirsi è espressione di una società democratica….toccherà agli elettori valutarne il programma…”.
Nessuna fretta, nessun problema in Zona7
ERODE 2006
Erode 2006
Caro Grillo, sono Nicola Migliorino professore all' Università di Exeter, invio alcune foto spedite da Hanady Salman, un giornalista di As-Safir (quotidiano di Beirut), con questo messaggio:
"Cari amici e colleghi,
dovete scusarmi per le foto che vi invio. Sono immagini di bambini uccisi da Israele nel Libano del sud. Sono completamente bruciati. Ho bisogno del vostro aiuto. Sono abbastanza certo che queste foto non saranno pubblicate in Occidente, sebbene siano Associated Press pictures.
Ho bisogno del vostro aiuto per pubblicarle se potete. A queste persone era stato chiesto di lasciare il loro villaggio, Ter Hafra, la mattina, entro due ore circa, altrimenti... Quelli che hanno potuto si sono recati alla base ONU più vicina che gli ha chiesto di andarsene. Io penso che dopo i massacri di Qana del 1996 quando i civili furono bombardati nel suo quartier generale, l'Onu non voglia essere responsabile per le loro vite.
Pochi minuti fa, Israele ha chiesto agli abitanti del villaggio di Al Bustan di evacuare le loro case. Ho paura che i massacri continueranno sino a quando le azioni di Israele non saranno sotto controllo. Per favore, aiutateci se potete".
Hanady Salman
CTPC e nuove " grandi" e piccole opere
PER UN COMITATO DI REDAZIONE
RICORDIAMOCI DI BORSELLINO
della sua scorta, in Via D'Amelio a Palermo con un'autobomba, Paolo
Borsellino. In quello stesso anno, pochi mesi prima (23 maggio) era
stato assassinato Giovanni Falcone. Dopo la strage di via D'Amelio i
soldati vennero inviati in Sicilia per affiancare le forze
dell'ordine. Si diffondeva nel Paese l'impressione di una minaccia
incombente.
Ricordo personale: ero sul monte Terminillo, in un campeggio con la
parrocchia, dove ero educatore. Eravamo saliti al paese, e stavamo
facendo acquisti. Io e Gianni eravamo seduti al tavolo di un bar. Si
avvicinò don Giuseppe mostrandoci la prima pagina del giornale (era
il 20 Luglio), che mostrava la foto con la notizia dell'attentato a
Borsellino, dicendomi : "hai visto?".
Oggi, per molti ragazzi, questa notizia passa come una delle tante.
Per la mia generazione fu un evanto epocale, risvegliò molti di noi
alla coscienza civile, e alcuni li animò all'impegno politico. Io, ad
esempio, feci parte, per due anni, di un movimento, oggi dimenticato,
chiamato "La Rete", che aveva come obbiettivo primario la lotta alla
corruzione del sistema politico e alla mafia. Tanta storia, personale
e collettiva è passata da allora, ma in me quel tipo di aspirazione
alla giustizia sociale, alla legalità democratica, alla lotta contro
la criminalità, rimane.
Scusate questo pippoto personale, ma intanto ricordiamoci di
Borsellino e Falcone. Non può farci che bene.
Alessandro Paris
Una parte di FI paralizza Giunta e Consiglio Comunale
Nel Consiglio Comunale si sta determinando una grave paralisi che impedisce l'avvio di quel necessario lavoro istituzionale finalizzato ad affrontare i grandi problemi che riguardano il futuro della città.
I lavori del Consiglio sono infatti bloccati dalla votazione per designare i Garanti - organismo necessario alla Giunta per effettuare le nomine ai vertici municipali – soprattutto dal fatto che il gruppo consiliare di FI non fornisce i nomi per l'istituzione delle Commissioni consiliari.
Milano non merita questo spettacolo causato dai conflitti interni alla CdL e in particolare dalla volontà di una parte di Forza Italia – rimasta esclusa dalla suddivisione degli incarichi assessorili - di impedire alla Giunta Moratti di operare. Noi dell'Ulivo abbiamo già indicate le priorità, insieme alle proposte concrete per affrontarle: le abbiamo depositate agli atti e attendiamo che vengano discusse e votate dal Consiglio. Per quanto riguarda il contributo dell'Ulivo alla formazione delle Commissioni consiliari, i nostri nomi sono pronti e li depositeremo agli atti del Comune un minuto dopo che il gruppo di maggioranza relativa avrà depositato i suoi - e in ogni caso entro il prossimo lunedì mattina: perché riteniamo inammissibile che i provvedimenti dell'Amministrazione della città non siano discussi dalle Commissioni consiliari prima di arrivare in aula.
Milano, 14 luglio 2006
Marilena Adamo capogruppo dell'Ulivo in Consiglio Comunale
La Liberalizzazione della vendita dei farmaci favorisce i consumatori
Per esempio, la levata di scudi delle organizzazioni di categoria dei farmacisti (e dei loro difensori come l’assessore De Albertis) vorrebbe far passare inosservate alcune questioni evidenti a qualunque interlocutore in buona fede, nell’ordine:
1. il settore farmaceutico è stato finora regolato da una legge corporativa del 1931: in forza di quelle norme anche la vendita dei prodotti farmaceutici senza obbligo di prescrizione (SOP) e da banco (OTC – Over the Counter) resta appannaggio esclusivo dei farmacisti
2. la liberalizzazione di questo canale spezzerà un ormai anacronistico oligopolio e potranno determinarsi diminuzioni di prezzo oscillanti tra il 20% e il 45% confronto a quelli attuali, con sicuro sollievo per i bilanci familiari, sui quali la spesa farmaceutica incide notevolmente. Che la diminuzione dei prezzi sia possibile è dimostrato dal fatto che negli altri Paesi europei gli stessi prodotti costano quasi sempre di meno.
3. i supermercati che decideranno di attrezzarsi per la vendita dei farmaci SOP e OTC dovranno allestire all’interno dei supermercati aree attrezzate e affidate alla responsabilità di farmacisti professionisti allo scopo di consigliare gli utenti nella scelta dei farmaci da banco e impedire eventuali abusi.
Il dibattito che sta accompagnando i provvedimenti varati dal Decreto Bersani trascura troppo spesso l’elemento di fondo: che è rappresentato dai vantaggi che possono derivarne per i consumatori, la stragrande maggioranza della popolazione.Per esempio, la levata di scudi delle organizzazioni di categoria dei farmacisti (e dei loro difensori come l’assessore De Albertis) vorrebbe far passare inosservate alcune questioni evidenti a qualunque interlocutore in buona fede, nell’ordine:1. il settore farmaceutico è stato finora regolato da una legge corporativa del 1931: in forza di quelle norme anche la vendita dei prodotti farmaceutici senza obbligo di prescrizione (SOP) e da banco (OTC – Over the Counter) resta appannaggio esclusivo dei farmacisti2. la liberalizzazione di questo canale spezzerà un ormai anacronistico oligopolio e potranno determinarsi diminuzioni di prezzo oscillanti tra il 20% e il 45% confronto a quelli attuali, con sicuro sollievo per i bilanci familiari, sui quali la spesa farmaceutica incide notevolmente. Che la diminuzione dei prezzi sia possibile è dimostrato dal fatto che negli altri Paesi europei gli stessi prodotti costano quasi sempre di meno.
Ciò non fa che confermare quanto già risaputo: il centro-destra preferisce difendere l’interesse di piccole categorie a discapito dei consumatori.
Consigliere comunale dell’Ulivo