Appello per il ritiro dei soldati italiani dall'Afghanistan
Ha aderito all’appello Padre Alex ZanotelliHa aderito all’appello Padre Alex Zanotelli
Una guerra di fatto volta al controllo strategico e allo sfruttamento delle risorse economiche dell’ area e contraria dall’ inizio alla legalità internazionale , alla quale il Governo Italiano ha aderito violando l’ articolo 11 della Costituzione Italiana .Una scelta che è stata decisa per mera subordinazione e viene sostenuta per "non essere esclusi dal governo del mondo" . Come si legge dal sito della difesa del Governo Italiano alla voce "Sviluppo dell’operazione" troviamo esplicitato il vero significato di questa guerra : "l’operazione militare è parte della guerra globale che impegna la grande coalizione nella lotta contro il terrorismo, denominata ’global War against Terrorism’ . La guerra include, per definizione, la distruzione di vite umane e l’accettazione della soppressione dei propri simili come "mezzo di risoluzione delle controversie". Dalla fine del 2001 ad oggi , la guerra in Afghanistan ha causato più di 50.000 vittime.
Questa ci pare una semplice descrizione dello stato di cose: una constatazione, non un’interpretazione. La "guerra al terrorismo" è una realtà insensata poiché si traduce in aggressione armata ad un paese . L’idea d’ instaurare con le armi democrazia e diritti, ha esibito nei fatti il suo fallimento. Anche per chi non la "ripudia", anche per chi la sostiene, la guerra in Afghanistan non riesce a enunciare propri obiettivi condivisibili, realistici, raggiungibili. Né la guerra al terrorismo, né la condizione dei diritti delle donne Afgane , né la lotta al narco-traffico, hanno prodotto dei risultati apprezzabili, anzi assistiamo oggi sotto il governo dell’ Alleanza del Nord , sostenuto dagli Usa , ad un forte peggioramento sia della sicurezza del paese, in mano ormai ai terribili signori della guerra,sia delle condizioni delle donne Afgane, prive di libertà come al tempo del regime Talebano, sia all’ aumento dei traffici illeciti di droga .
L’Italia potrebbe realisticamente essere un soggetto attivo di politica internazionale connotato da una volontà incondizionata di pace, da un assoluto ripudio della guerra .
Confermando la partecipazione alla guerra in Afghanistan, il governo Prodi rinuncia a costruire questa identità per sottomettersi e conformarsi a scelte già risultate devastanti. La disponibilità alla guerra non è "un" tema paragonabile ad altri, ma definisce in maniera essenziale e decisiva la natura culturale fondante dei soggetti politici che compongono il Governo attuale , il quale ha varato una finanziaria che stanzia 1 miliardo e 700 milioni di euro in sostegno alle spese militari.
Il movimento per la pace - e dunque contro la guerra - non ha "governi amici" a priori. Deve in ogni caso sottrarsi a "comprensioni" o "crediti di fiducia".
Il nostro più netto rifiuto degli orientamenti governativi sull’Afghanistan non esprime soltanto coerenza nelle convinzioni. Include una richiesta e una proposta: il ritiro delle nostre truppe dal fronte di guerra e l’assunzione da parte del nostro Paese di un ruolo internazionale di forte discontinuità con la precedente gestione di centrodestra, nel tentativo di porre rimedio agli immani disastri compiuti dalla missione militare.
I primi firmatari :
Marco Sodi, Tiziano Cardosi , Doretta Cocchi , Nella Ginatempo , Gigi Ontanetti , Letizia Santoni , Leonard Shaefer , Mirco Tomasi .
Ha aderito all’appello Padre Alex Zanotelli
Per ADESIONI : Marco Sodi cell.328 / 0339384 mail : anatole2003@libero.it
Giovedì, 21 dicembre 2006
sulla destinazione dello spazio oggi recintato sito in Via Ravenna all'altezza del numero civico 48
Alla Presidenza della Commissione Urbanistica Giorgio Tomellini
Al Consiglio di Zona 4 e alle sue componenti
Interrogazione: sulla destinazione dello spazio oggi recintato sito in Via Ravenna all'altezza del numero civico 48
In Via Ravenna è sita, all'altezza del numero civico 48, un'area recintata abbandonata di estensione di circa 300 mq, da tempo inutilizzabile e non fruibile da parte della cittadinanza, data l'impossibilità ad accedervi.
Con la presente chiediamo di verificare presso la Direzione Centrale del Settore Demiano del Comune se esiste un appalto per la gestione dello spazio, se esiste da parte dell'assessorato competente un progetto di riqualificazione pubblica dell'area e, in caso affermativo, a quale tipo di destinazione è preposta l'area nel progetto di intervento, i tempi del suo completamento, la portata dei costi previsti e, infine, il coinvolgimento della cittadinanza residente nella definizione della tipologia dell'intervento.
In tal caso occorre destinare un punto dell'ordine del giorno di una delle prossime riunioni della Commissione Territorio di Zona alla verifica e all'analisi del progetto o alla pianificazione di proposte per il suo riutilizzo per utilità pubbliche e civiche.
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
sulla situazione dello spazio pedonale antestante la scuola dell'infanzia sita in Via Barabino, 2
Alla Cortese Attenzione del Consiglio di Zona 4 e delle sue componenti
Interrogazione: sulla situazione dello spazio pedonale antestante la scuola dell'infanzia sita in Via Barabino, 2
Nella parte antistante l'edificio della scuola per l'infanzia di Via Barabino 2 a Milano è situata un'isola pedonale, comprendente panchine per sostare e alcuni alberi, funzionale, all'atto della sua costituzione, a dare agli alunni uno spazio di svago e di riposo, nonchè atta a eliminare il transito di autovetture nella parte posta difronte all'entrata del complesso edilizio. Da tempo permangono in questa area la presenza di alcune autovetture, disposte in due file a lisca di pesce, nonostante sia vietata la sosta di macchine nell'isola pedonale, come riportato da un cartello che esplicita il divieto. Si sono ripetute azioni di ripiantumazione di alberi e che potrebbero esporre le piante stesse a pericoli per la propria sopravvivenza, dato il trauma rilevante che si determina nei riguardi dei fusti arborei.
Con la presente si interroga la Commissione Territorio e Urbanistica della zona 4 a chiedere alla Vigilanza Urbana di intervenire affinchè si rispetti il divieto di permanenza delle autovetture, e di verificare le motivazioni per cui finora non hanno avuto conseguenza sul ripristino della funzione per cui è preposta l'area i diversi interventi e sopralluoghi.
Ulteriormente si prospetti di includere in un punto dell'ordine del giorno di una delle prossime riunioni di commissione la verifica del rispetto del divieto di sosta permanente in un contesto di monitoraggio complessivo delle aree pedonali esistenti nella circoscrizione.
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
PRIMO MEETING INTERNAZIONALE FORUM MONDIALE SOCIALE
Posizione del Partito Umanista su esecuzione Saddam Hussein
è un atto di barbarie
è un atto di barbarie
In questo caso, poi, si aggiungono l’ipocrisia e la cieca arroganza che contraddistinguono spesso l’operato degli Stati Uniti e dei loro governi-fantoccio: si dimentica che Saddam è stato per anni un fedele alleato degli USA e proprio in quel periodo ha commesso molti dei crimini di cui viene accusato. Le vittime della sua politica brutale, inoltre, non sono tanto diverse per numero e orrore da quelle causate dalle mostruose scelte degli Stati Uniti. Se si dovesse seguire questa logica aberrante da “occhio per occhio”, Bush, Rumsfield e compagnia dovrebbero subire lo stesso trattamento, giacché i loro crimini non sono certo inferiori a quelli di Saddam.
L’impiccagione eseguita proprio nel giorno della festa del sacrificio, una ricorrenza sacra per i musulmani, inoltre, ha un sapore provocatorio che denota la solita, arrogante cecità rispetto alle conseguenze dei propri atti. E’ facile prevedere un aumento della tensione e della violenza in un paese già martoriato da attentati quotidiani, come confermato dalle prime notizie arrivate dall’Iraq.
L’Iraq non ha bisogno di esibire come un trofeo il cadavere del suo ultimo dittatore, ma del ritiro delle truppe d’invasione e di un serio impegno internazionale per riportarvi giustizia e riconciliazione.
il Portale Europeo
Condanna a Morte.......è Stata Eseguita!!!
L'esecuzione è stata filmata. Le immagini sono state mandate in onda dalle tv di tutto il mondo. Il video mostra alcuni uomini a volto coperto, e uno a volto scoperto, mentre accompagnano Saddam verso la forca e parlano con lui. Il filmato, senza audio, si ferma nel momento in cui la corda viene posta attorno al collo dell'ex dittatore iracheno. Tutto intorno, una stanza molto piccola e buia.
''Restate uniti'', le ultime parole dell'ex rais agli iracheni. Secondo quanto si legge sulla Cnn on line, Mowaffaq Al Rubaie, consigliere nazionale per la sicurezza iracheno presente al momento dell'esecuzione, ha riferito: ''C'era paura sul suo volto". Rubaie ha detto anche che l'ex presidente iracheno ha rifiutato di indossare il cappuccio e non ha opposto resistenza. L'ex dittatore iracheno sarebbe morto con il Corano tra le mani dopo aver dato i propri effetti personali al fratellastro Barzan al-Tikriti. Lo rivela l'inviato a Baghdad della Tv satellitare 'al-Arabiya' .
L'esecuzione è avvenuta nella sede dei servizi segreti militari iracheni nel quartiere Qadimiya, sul fiume Tigri, a pochi chilometri dalla zona verde di Baghdad. Si tratta di un luogo nel quale venivano torturati e uccisi i suoi oppositori.
Indossava i suoi soliti vestiti già mostrati durante le udienze del processo, cappotto e pantaloni scuri, camicia bianca, ed è morto alla presenza di sette testimoni. Tra loro, i giudici che hanno seguito il suo processo, alcuni membri del governo e gli Imam sunniti.
Contrariamente, invece, a quanto riferito in un primo momento è stata smentita l'esecuzione di Barzan Al Tikriti, fratellastro dell'ex rais e dell'ex giudice Awad Al Bandar. Raghad Hussein, figlia di Saddam, ha chiesto al governo yemenita di autorizzare la sepoltura di suo padre nello Yemen finché non avverrà la ''liberazione dell'Iraq allorché sarà possibile il rientro delle sue spoglie'' in madrepatria. Lo riferiscono i media yemeniti. Funzionari locali contattati dall'agenzia di stampa 'Dpa' non hanno confermato, né smentito la notizia.
Il premier iracheno Nuri Al Maliki ha salutato l'''esecuzione del criminale Saddam'', rinnovando il suo appello alla riconciliazione nazionale ai sostenitori dell'ex regime, ''le cui mani non sono sporche di sangue''. La condanna alla pena capitale per Saddam è stata confermata in appello martedì scorso. In linea con il primo grado, la corte lo ha ritenuto colpevole di crimini contro l'umanità per la strage di 148 sciiti compiuta nel 1982 a Dujail.
(Adnkronos)
Lettera di Pecoraro Scanio
29 Dicembre 2006
Cip6: una lettera di Pecoraro Scanio
Pecoraro Scanio mi ha inviato una lettera sul Cip6. Una grande vittoria per i cittadini italiani.
Voglio dire grazie a tutti coloro che seguono il blog e agli aderenti ai Meetup. Senza di voi i contributi agli inceneritori ci sarebbero ancora. Ma c’è chi, come i valorosi inceneritoristi, tavisti e mediapolisti diessinidiossini piemuntèis, non si arrende mai e lancia un grido di dolore con Chiamparino: “Il 2007 sarà l’anno decisivo per il progetto dell’Alta Velocità Torino-Lione. Anche alla luce dell’ennesima intervista del ministro Pecoraro Scanio sull’argomento mi pare evidente che si tratta sempre più di un problema politico. Per questo ritengo sarebbe necessario che le leadership politiche del centro-sinistra dicessero finalmente una parola chiara sul tema”. Te la dico io Chiampa: “Piciu”.
“Caro Beppe,
una buona notizia: la battaglia comune contro il Cip6 ha fatto un passo avanti. Il Consiglio dei Ministri ha ripristinato l’emendamento – scomparso al Senato - che esclude le fonti assimilate (tra queste gli inceneritori) dagli incentivi per le rinnovabili. Un successo, una buona notizia da far circolare. Insieme alla riapertura della Conferenza dei Servizi per il rigassificatore di Brindisi così da valutare in modo pieno ed esaustivo tutti i profili ambientali e alla decisione di aprire a marzo la Conferenza nazionale sull’energia e l’ambiente. Gli stimoli e le critiche che riceviamo sono utili, talvolta necessarie, ma è importante anche ricordare i risultati positivi e condividerli con chi si è battuto per ottenerli. Un incoraggiamento per chi come noi crede che un’altra economia sia possibile e che le proteste non vanno criminalizzate ma occorre raccogliere le tante proposte per l’innovazione che contengono.
Dunque, alcune buone notizie di fine anno ma certo non ci accontentiamo. Approfitto di questi giorni di festa per augurare a te e a tutti gli amici del blog un buon 2007, ricco di soddisfazioni. E con gli auguri una breve riflessione. Leggo le vostre critiche che personalmente considero utili stimoli ad operare sempre più efficacemente. D’altro canto il tuo blog, così come l’attività dei movimenti che si battono sul territorio per l’ambiente e i diritti dei consumatori, sono preziosi alleati e occhi vigili per chi fa politica con l’obiettivo di realizzare una svolta nelle politiche in questo paese. Di questo parlammo anche nel nostro incontro al ministero nelle prime settimane di vita del governo.
E, devo dirti, che in questi primi mesi di attività ho preferito ‘parlare’ con i fatti più che con i comunicati. Fatti e atti di governo certo migliorabili ma che sicuramente vanno nella direzione che tutti noi auspichiamo. Mi riferisco, ad esempio, al lavoro fatto per sottrarre il progetto Tav in Val di Susa dal perverso meccanismo della Legge Obiettivo e riportarlo nell’ambito delle procedure ordinarie o per togliere i finanziamenti al Ponte sullo Stretto e destinarli alle opere pubbliche davvero utili al Mezzogiorno o, ancora, per aver avviato la riforma totale della Legge Delega. Per aver inserito in Finanziaria più soldi alle energie rinnovabili, per l’efficienza e il risparmio, la mobilità sostenibile, la difesa del territorio da frane e alluvioni, per la lotta alle ecomafie e all’abusivismo edilizio, a favore dei parchi e la biodiversità. Un saldo positivo molto concreto rispetto alle precedenti Finanziarie verificabile da tutti e che ci fa ben sperare per il 2007".
Alfonso Pecoraro Scanio.
Agenda 21: la Provincia di Milano ha il primato in Lombardia
E' stata presentata il 16 dicembre scorso a Palazzo Isimbardi a Milano il primo censimento della Provincia di Milano delle attività dei Comuni della Provincia in merito alle azioni volte a sostenere l'Agenda 21, ossia quella metodologia e pratica amministrativa atta a rilevare interventi di natura sostenibile a livello ecologico e urbanistico, con la stimolazione di una partecipazione attiva della cittadinanza e un'inclusione della medesima nei processi decisionali riguardanti la città e i piani di intervento integrato. Credo che sia utile sottolineare la virtuosità in questo ambito dei Comuni presenti nella Provincia rispetto al resto della Lombardia, tanto che allo stato dell'arte dei lavori risulta che il nostro territorio provinciale sia in primo piano per l'attuazione e l'esecuzione del programma di lavoro dell'Agenda 21. Riporto qui di seguito alcuni documenti che sono reperibili sul sito della Provincia di Milano e che sono relazioni espresse durante il convegno. Occorre ora interrogare la Giunta e il Consiglio Comunale di Milano sulle direttive che intenderà definire per avviare questo processo e per portarlo coerentemente alla pratica attuazione amministrativa. Occorre anche chiedere all'amministrazione centrale e alla direzione servizi quale è il rapporto attuale dei lavori di censimento dell'attuazione dell'Agenda e come ritiene opportuno considerare le prossime tappe e provvedimenti per dare soprattutto rilevanza al contesto zonale e circoscrizionale, luogo imprescindibile da cui partire, con il diretto coinvolgimento della cittadinanza e dei soggetti attivi presenti nel tessuto sociale delle circoscrizioni medesime, se all'Agenda 21 si vuole dare una costante ed efficace applicazione. Questo sarà un altro punto che tenderò a sollevare nelle dovute istanze e luoghi istituzionali.
TESTI DI DOCUMENTI DI RILEVANTE INTERESSE:
http://temi.provincia.mi.it/p
http://temi.provincia.mi.it/p
http://temi.provincia.mi.it/p
Una cartolina dal Pianeta del Buon Senso
fonte: http://www.marcoboschini.it/