BIBLIOTECHE APERTE ALLA CITTADINANZA
STAMPA
BIBLIOTECHE APERTE ALLA CITTADINANZA
nelle zone dai consiglieri della Lista Fo Odg sulle biblioteche rionali
- di aumentare l’organico comunale destinato alle biblioteche lungo tutto l’orario di apertura, sostituendo le figure di custodia operanti nelle ore serali in quanto non adeguatamente professionalizzate per le mansioni applicate;
- di uniformare il servizio bibliotecario rionale con quello della biblioteca
Sormani invertendo un trend negativo che ha visto quest’ultima
trasformarsi in una biblioteca di conservazione sempre meno aperta al
pubblico;
- di applicare progressivamente e uniformemente in tutta la rete bibliotecaria
cittadina l’orario di apertura continuativo protratto fino alle ore tardo
serali, nonché una effettiva offerta culturale diversificata, dalle
postazioni audio-video collegate ad internet alle manifestazioni culturali
organizzate in sede;
- di rilanciare le molteplici funzioni della struttura bibliotecaria attraverso
un’attività di riconsiderazione in senso qualitativo delle offerte di
impiego del tempo libero per i cittadini residenti nelle rispettive zone,
realizzabile attraverso una politica culturale di ampio respiro sia nel
metodo che nel merito;
Coordinamento"Fermiamo chi scherza fuoco atomico"
report riunione di Roma, 18 marzo 2007 -
inizio lavori ore 10.30 - conclusione ore 13.30
C/O Campagna OSM-DPN, via Mario Pichi,1 - 20143 Milano
tel. 02-58101226 cell. 349-5211837 e-mail alfonsonavarra@virgilio.it ; locosm@tin.it ;
1. Il territorio della Repubblica Italiana, ivi compresi lo spazio
aereo, il sottosuolo e le acque territoriali, è ufficialmente
dichiarato "zona libera da armi nucleari".
2. Il transito e il deposito, anche temporaneo, di armi nucleari, o di
parti di armi nucleari, non è ammesso in nessuna circostanza sul
territorio della Repubblica, così come individuato al comma 1.
3. Il Governo provvede ad adottare tutte le misure necessarie, sia a
livello nazionale che internazionale, per assicurare la piena
applicazione del presente articolo entro e non oltre il termine di
sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
Art. 2: (Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale Della Repubblica."
Claudio Giangiacomo Giurista
Nella Ginetempo
Roberto Lucchetti
Marco Sodi
Mario Malandrone
Marinella Correggia
Ovviamente aperto ai contributi
Biblioteche: proseguiamo nella battaglia
Cara lettrice e caro lettore,
ti informo che sulla questione biblioteche non mi fermo: ossia il consiglio di zona 4 ha approvato due mozioni che vanno nella giusta direzione, ossia l'ampliamento del servizio, della rete di servizio, l'apertura omogenea delle biblioteche anche in orario serale, l'uniformità dei criteri organizzativi, tali da rendere questi centri non solo luoghi di custodia dei libri, ma anche di consultazione, di studio e di lettura, disponibili per la cittadinanza. In Comune, come avrete letto in questo mio blog, ho proposto un emendamento, tramite il consigliere comunale di mio riferimento, Basilio Rizzo, che tende a valorizzare qualitativamente questo servizio, ridefinendo un compito di aggregazione culturale e sociale, non solo di fruizione di un patrimonio bibliografico, e di incentivarne l'innovazione tecnologica e informatica.
Chiamamilano ha pubblicato l'intervista al sottoscritto,
http://fetcher.fw-notify.net/
Alessandro Rizzo
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4
Milano senza fili: finalmente il sogno si realizza
Bilancio Comune: approvato emendamento Unione per accesso gratuito a banda larga in tutta città
Nel commentare il buon esito dell’iniziativa che ci porterebbe all’avanguardia in Europa, i consiglieri Pierfrancesco Majorino (Ulivo) e Davide Corritore (Lista Ferrante) esprimono soddisfazione per aver raccolto intorno alla proposta anche il consenso di una parte del centro-destra. “Naturalmente vigileremo sull’effettiva realizzazione del progetto, perché non vogliamo che resti una mera petizione di principio”.
Relazione Bilancio: emendamenti da me proposti
Emendamento sulla gestione e l'elargizione del servizio bibliotecario e della rete di servizio
Alla frase (pag. 264 – capitolo “Area biblioteche”) “Più in particolare, le Biblioteche considerano prioritari questi ambiti di intervento”, a cui fa seguito un elenco dettagliato di priorità e di enunciati, aggiungere tra questi ultimi la seguente frase:
- ad uniformare il servizio bibliotecario rionale con quello della biblioteca Sormani, affinché si possa ridefinire la funzione di quest’ultima come luogo aperto al pubblico e non solo biblioteca di conservazione, aumentando, così, la possibilità di scelta da parte dell’utenza cittadina dei servizi bibliotecari a cui accedere, e rendendo, così, unitaria e omogenea, a livello cittadino, l’organizzazione dei servizi bibliotecari civici a beneficio della medesima
- Occorre, pertanto, provvedere, nell’impegno di applicare progressivamente e uniformemente in tutta la rete bibliotecaria cittadina l’orario di apertura continuativo protratto fino alle ore tardo serali, nella direzione di una effettiva offerta culturale diversificata, ad aumentare l’organico comunale destinato alle biblioteche lungo tutto l’orario di apertura, assicurando la professionalità della mansione lavorativa e della sua funzione, non ascrivibile a semplice e mera custodia del patrimonio bibliografico presente.
Emendamento sulla dotazione di sistemi di programmazione open source
Al punto “Centri di aggregazione multifunzionali (CAM)” (pg. 200) del programma “Aree cittadine e consigli di zona” dopo la frase “le principali linee di azione … possono essere sintetizzate nei seguenti punti”:
ATM e Comune: ma quale potere al Consiglio di Zona
Chiaramente come consigliere di zona ero presente alla seduta di commissione territorio e viabilità del consiglio di zona 4 avente come oggetto la discussione sul migliroamento di alcuni mezzi di superficie di trasporto pubblico, tra cui il prolungamento dell'84 nelle vie non beneficiate di alcune parti del quartiere di Rogoredo, dal sottoscritto richiesto con interrogazione, e credo che quanto mai fosse pesante e percepibile l'assenza del direttore di settore, o di qualche rappresentante dell'amministrazione comunale. La presenza di uno dei suddetti soggetti avrebbe certamente garantito la possibilità di dare corso a un miglioramento complessivo della rete viabilistica pubblica, in quanto alcune correzioni di percorso, oppure di frequenze di orario di passaggio dei mezzi, sono di pertinenza dell'amministrazione garantirle e approntarle, in quanto nella convenzione esistente con AEM esiste e sussiste un accordo tale per cui le variazioni di percorso che implicano interventi non di urgenza ma strutturali e infrastrutturali devono essere deliberate da parte dell'amministrazione, che deve disporre anche delle procedure e degli elementi che possano garantirne la dovuta applicazione. La domanda ritorna come naturale ormai è da qualche tempoa questa parte: che cosa possiamo fare noi, consiglieri di zona e consiglio di zona, per provvedere a rimuovere gli ostacoli oggi presenti atti a non garantire un'efficenza e un'ottimizzazione del servizio e delle sue modalità di gestione. Possiamo noi esprimerci a riguardo? Quale è la nostra sfera di influenza politica? Come possiamo incidere? E su quali ambiti? E in quali contesti? E, soprattutto, dibattiamo su quali provvedimenti che possano rimuovere gli elementi di inefficenza del servizio. Quanto mai è gravoso lo stato attuale del decentramento, come quanto mai risulta essere difficile agire senza instrumenta regni sufficienti e funzionali alla costruzione di un governo del territorio, pronto e di immediata risposta alle doglianze della cittadinanza. Le interrogazioni sono state fatte sul tema, come acnhe mozioni: giusto è stato provvedere di indire una commissione ad hoc in cui discutere con il rappresentante funzionario dell'ATM. Ma, ripeto, quale è stata l'utilità, oltre che concepire i limiti di attribuzione dei differenti compiti e delle differenti responsabilità in capo ai due soggetti, ATM, da una parte, Comune, dall'altra. Penso nessuna: siamo ancora al punto di prima, siamo ancora con problemi inevasi, in quanto non possono essere risolti da chi non ha la titolarità di rimuoverli. L'autorità e la competenza risiedono in casa di qualcun altro: l'amministrazione e il settore, che rimane silente, e rimane come sempre il convitato di pietra. A parte i miglioramenti decorativi e di arredo, che sono necessari, come sottolineato, ossia l'implementazione delle pensiline di attesa dei mezzi pubblici, corredate di orari e di indicazione degli eventuali ritardi, oggi non ancora del tutto presenti sulla rete circoscrizionale e territoriale, ma di funzionalità estrema per il pubblico, quali altri interventi l'ATM può espletare? Nessuno allo stato delle richieste fatte e sollevate in commissione del 20 marzo; e allo stato dell'entità delle medesime. Si parla anche di destinazione di fondi relativi ai diversi capitolati che riguardano la diffusione della rete di trasporto pubblico: se si vuole aumentare le corse della 37 bisogna sacrificare le corse della 77, oppure accorciare il percorso dell'84. Ma quanto è predisposto dall'amministrazione relativamente alla diffusionee al miglioramento del servizio infrastrutturale della rete di trasporto pubblico di superficie? Cosa è previsto nel capitolo del bilancio? Questi sono temi che un'amministrazione deve affrontare, anche nell'ottica di una diffusione della mobilità sostenibile. Ma sono temi elusi, evasi, su cui non si dibatte nè discute con i diretti interessati, le cittadine e i cittadini milanesi, che non vengono sentiti e non vengono ascoltati: esempio ne è l'assenza del referente dell'amministrazione centrale in commissione; esempio ne è la mancanza di instrumenta regni e di governo dei consigli di zona, che possanoa gire su questioni che interessano la propria dimensione territoriale. Attendiamo risposte, come sempre: ma sarebbe giunto il momento di dare ai consigli di zona quella titolarità potestative istituzionale degna di organismi che amministrano una municipalità: almeno per deliberare se aumentare le corse di un mezzo di trasporto superficiale.
Alessandro Rizzo
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milanio
Consiglio di Zona 4
LUNEDI' LE MANIFESTAZIONI SARANNO DUE
ormai è ufficiale, le manifestazioni di lunedì saranno due.
Perché non vanno alla manifestazione del Sindaco? Partecipereste a una manifestazione convocata dai dirigenti dell'ATM contro i ritardi del trasporto pubblico, o a un corteo guidato dal padrone dell'Esselunga contro i prezzi nei supermercati?
La sicurezza dei Cittadini è un bene di tutti, si conquista giorno per giorno se tutti fanno il loro dovere, esercitando i poteri e le competenze di cui dispongono.
In tema di sicurezza, sia nel senso ristretto dell'ordine pubblico sia in quello più ampio della lotta contro la in-sicurezza dei cittadini, il Sindaco ha precise competenze e strumenti per agire: può dispiegare la Polizia Municipale sul territorio, invece di tenerla chiusa negli uffici, può difendere gli spazi della vita sociale dei quartieri (come i giardini) dai vandali e dagli speculatori; può e deve collaborare con il Prefetto per rendere presenti e visibili sul territorio le Forze dell'Ordine; ha strumenti per governare lo sviluppo urbanistico, risanare le periferie, ridurre traffico e inquinamento.
Un Comune che dà valore alla vita dei cittadini, infatti, difende la loro sicurezza in ogni momento: quando una donna sola esce di sera e quando un commerciante alza la saracinesca, quando un operaio lavora senza il casco e quando una gru trasporta carichi pericolosi sulle nostre teste, quando nelle case popolari si insediano i prepotenti e quando le discoteche non rispettano il riposo dei cittadini - e perfino quando un bambino respira l¹aria inquinatissima della città o un giovane pensa con angoscia al suo futuro.
L'insicurezza deriva dal degrado della città, e purtroppo genera malessere, paura, rabbia: ci trasforma in cattivi cittadini.
La nostra città non deve essere divisa da chi utilizza a fini di propaganda politica problemi che per noi sono reali e spesso drammatici. E contro i quali ci siamo sempre battuti insieme, senza divisioni e strumentalizzazioni.
contro il degrado, per la sicurezza e la vivibilità
Lunedì 26 marzo alle ore 17.30
Palazzo Marino (casa della Città) e la Prefettura (casa del Governo)
Venite anche voi?
Carlo Ippolito
Comitato contro l'Elefante vi prego di diffondere questa lettera, grazie
PS
Inteerrogazione sul livello di rumore nei cantieri
Alla cortese attenzione
del presidente della Commissione Territorio
Giorgio Tomellini
del presidente della Commissione Edilizia
Bruno Bernardi
Presidente del Gruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4
Contro ogni intolleranza omofoba
Francesco sospende ogni sua espressione di "appoggio politico" alla Giunta milanese, giustamente, perchè come cittadino omosessuale di questa città si sente fortemente attaccato da componenti della stessa che compongono l'amministrazione che lui ha votato e che lui ha sostenuto: non ci sarà alla manifestazione del 26, alla parata propagandistica che il sindaco ha promosso sulla sicurezza, nonostante abbia ottenuto delle garanzie positive da parte del Ministero degli Interni, nell'ottica deleteria del "chi più urla, più ottiene", abbandonando ogni forma di costruttivo dialogo e di confronto propositivo. Se il governo non fa è colpa del governo, e se fa è merito del sindaco: questa è la filosofia della Moratti. Francesco si dichiara offeso e fortemente preoccupato in quanto le associazioni facili e discriminatorie compiute da questi due soggetti amministratori non possono rappresentare modelli di civiltà e inducono a considerare gli omosessuali come pericoli per la collettività, come persone malate, come soggetti depravati, come psicopatici necessitanti di trattamenti sanitari obbligatori, che devono essere reclusi ed emarginati dal resto della società. Brecht diceva che quando si mette in pericolo i diritti di una categoria si rischia di mettere in pericolo la democrazia e i diritti universali dell'uomo, in quanto soggetto che ha una dignità e ha una libertà sociale, culturale, civile, soggetto autodeterminato. Echi totalitaristici si presentano come nubi nere sull'orizzonte della democrazia in Italia: l'orientamento sessuale è un modo di essere, di vivere, che non nuoce la comunità, in quanto è una caratteristica personale, soggettiva, come può essere una caratteristica avere i capelli mori anzichè biondi, oppure nascere donna anzichè maschio, oppure avere gli occhi grandi o a mandorla. E' una caratteristica soggettiva e come tale non può essere oggetto di discriminazione, tanto più che questa discriminazione è assolutamente insensata e irrazionale, nel momento in cui si parla di estensione dei diritti di eguaglianza e non di limitazione di diritti già esistenti per altre categorie. Leggiamo la lettera aperta di Francesco, che ritengo opportuno diffondere e divulgare, perchè Milano possa ritornare a essere una città europea, civile, sociale, una città dell'inclusione, della tolleranza, dell'eguaglianza, di quei principi che la fecero illustre nel passato, e che oggi sembrano essere stati soppressi.
LETTERA APERTA DI FRANCESCO ITALIA (fonte: www.gay.tv)
Carissima Signora Moratti,
spero si ricordi di me, sono Francesco Italia ed ho fatto parte con grande convinzione ed orgoglio della lista civica durante le passate elezioni amministrative. Seguo con molta attenzione la sua attività ed immagino l'enorme mole di lavoro e di preoccupazioni cui lei è sottoposta. Anche per questo ho pensato a lungo prima di scriverle questa lettera aperta, ma la coerenza al mio percorso di vita, il rispetto verso le circa 200 persone che hanno voluto dare a me il loro voto pur non conoscendomi, e prima ancora l'affetto e la stima che nutro nei suoi confronti me lo impongono.
Francesco Italia
Tasse per la Pace
Documento conclusivo
dell' 11a Conferenza Internazionale delle Campagne per la Resistenza alla Contribuzione Fiscale alle Spese Militari e per il loro Impiego per la Pace, che ha avuto luogo a Woltersdorf, nei pressi di Berlino dal 26 al 29 Ottobre 2006.
Il titolo era: Tasse per la Guerra - Responsabilità - Tasse per la Pace.
I partecipanti ribadiscono la loro convinzione che è impossibile costruire la pace attraverso la guerra e l'uso della violenza. La responsabilità di ciascuno di noi è indivisibile; la guerra conduce alla perdita dell'umanità. Gli esseri umani sono liberi di rifiutare la violenza militare. Perciò nessuno sarà costretto a partecipare alla violenza militare, direttamente o indiretlamente. I partecipanti sperano che grazie ad ogni obiezione di coscienza a servire con un'arma o pagare la quota di imposte per il militare, il potenziale militare totale per la violenza diminuirà, e che grazie ad ogni euro speso per progetti di pace il bilancio militare si ridurrà e vi saranno maggiori prospettive di giustizia e di pace.
La Conferenza deplora in tutti i termini più netti possibili la profanazione delle tombe esercitata in Afghanistan dai soldati Tedeschi . Questa è un'ulteriore dimostrazione del rischio che i soldati diventino crudeli e insensibili. La Conferenza richiede la fine delle operazioni militari in Afghanistan e l'impiego di peace-keepers civili che abbiano ricevuto un'idonea formazione pluriennale.
“Conscience and Peace Tax International” (CPTI) ha presentato la ricerca “ Reclutamento Militare e Obiezione di Coscienza : Una Ricognizione Tematica Globale”. Non siamo rimasti sorpresi nel venire a conoscenza che a tutt'oggi, uomini ricchi sono ancora in grado di comprarsi l'esonero dal servizio militare, e che il diritto all'obiezione di coscienza non risulta ancora rispettato in numerosi paesi. Tuttavia siamo rimasti sorpresi di apprendere che in Svizzera ogni uomo che non presta il servizio militare deve pagare il 2% delle sue entrate fino all'età di 40 anni – e in questo modo per un lungo periodo anche molte imposte indirette diventano tasse militari.
Sette cittadini Britannici che rifiutano di pagare tasse per scopi militari – “the Peace Tax Seven” – sono impegnati nel tentativo di portare la loro situazione al giudizio del Tribunale Europeo per i Diritti Umani. La Conferenza garantisce loro il pieno sostegno. E grazie all'invito ricevuto da “Conscience UK”, la 12a Conferenza Internazionale delle Campagne per la Resistenza alla Contribuzione Fiscale alle Spese Militari e per il loro Impiego per la Pace si terrà nel Regno Unito.
Abbiamo ascoltato testimonianze da altri continenti, in particolare da nazioni in cui il conflitto armato è collegato a violazioni conclamate dei diritti umani: Nepal, Colombia, Eritrea e gli altri otto paesi Africani in cui le guerre sono tutt'ora in corso. Siamo stati sollecitati a difendere ovunque il diritto all'obiezione di coscienza al servizio militare, di sostenere la garanzia dell'asilo politico agli obiettori e ai disertori. La Conferenza sostiene l'inztiativa “International Law Campaign” (Aktion Völkerrecht) intrapresa dagli studenti di una scuola secondaria di Heidelberg, e il “Manifesto contro il Servizio e il Sistema Militari” dal Gandhi Information Centre di Berlino.
A Marian Franz, Presidente dimissionaria di CPTI, è andato il ringraziamento per il lavoro svolto in maniera così sentita per molti anni. Avendo raggiunto il Coordinamento Esecutivo di CPTI il termine del suo mandato, l'Assemblea Generale ha elettp un nuovo Coordinamento Esecutivo. Il nuovo Presidente per i prossimi quattro anni sarà l'ex tesoriere, lo Spagnolo Pedro Otaduy. La Tedesca Hannelore Morgenstern-Przygoda, è vice Presidente. Il lavoro quotidiano continuerà ad essere affidato alle mani esperte del Belga Dirk Panhuis, e nuovo tesoriere è lo Statunitense Alan Gamble. Sono entrati nel Coordinamento Esecutivo Robin Brookes (del gruppo dei Peace Tax Seven, Regno Unito di Gran Bretagna), Ricardo Esquivia (Colombia), Angelo Gandolfi (Italy), e Carla Goffi, (Belgium).
Final Statement
of the 11th International Conference on War Tax Resistance and Peace Tax Campaigns, which took place in Woltersdorf near Berlin from 26-29 October 2006.
The topic was: War Tax - Responsibility - Peace Tax.
The participants reiterate their conviction that it is impossible to create peace through war and the use of violence. The responsibility of each of us is indivisible; war leads to the loss of humanity. Human beings are free to reject military violence. Therefore no person shall be compelled to participate in military violence, directly or indirectly. The participants hope that with every conscientious objection to serve with a weapon or to pay the military share of taxes, the total military potential for violence will decrease, and that with every euro spent on peaceful projects the military budget will shrink and more justice and peace will become possible.
The Conference deplores in the strongest possible terms the desecration of graves in Afghanistan by German soldiers. This is yet another demonstration of the danger to soldiers of becoming cruel and insensitive. The Conference demands an end to military action in Afghanistan and the deployment of civilian peace-keepers who have been trained for such purposes for a number of years.
“Conscience and Peace Tax International” (CPTI) introduced the study “Military Recruitment and Conscientious Objection: A Thematic Global Survey”. We were not surprised to learn that to this day, rich men can still buy themselves out of military service, and that the right of conscientious objection is still not honoured in several countries. We were, however, surprised to learn that e.g. in Switzerland any man who does not perform his military service has to pay 2% of his income till the age of 40 – so alongside many indirect taxes there are also direct military taxes.
Seven British citizens who refuse to pay taxes for military purposes – “the Peace Tax Seven” – are in the process of bringing their cases to the European Court of Human Rights. The Conference assures them of their full support. And so at the invitation of “Conscience UK”, the 12th International Conference on War Tax Resistance and Peace Tax Campaigns 2008 will take place in the United Kingdom.
We heard from other continents, particularly from countries where armed conflict is linked with severe human rights violations, Nepal, Colombia, Eritrea and the eight other African countries where wars are currently going on. We were urged to defend everywhere the right to conscientious objection to military service, to support the granting of political asylum to objectors and deserters. The Conference supports the initiative “International Law Campaign” (Aktion Völkerrecht) started by students from a secondary school in Heidelberg, as well as the “Manifesto against Military Service and the Military System” from the Gandhi Information Centre in Berlin.
Marian Franz, departing Chair of CPTI, was given heartfelt thanks for her many years of work. The Board of CPTI having reached the end of its period of service, the General Assembly elected a new Board for CPTI. The new Chair for the next four years will be the former treasurer, Pedro Otaduy from Spain. Hannelore Morgenstern-Przygoda, Germany, is Deputy Chair. The day-to-day work will continue to be entrusted to the experienced hands of Dirk Panhuis from Belgium, and the new treasurer is Alan Gamble from the USA. They are joined on the Board by Robin Brookes(one of the Peace Tax Seven, UK), Ricardo Esquivia (Colombia), Angelo Gandolfi (Italy), and Carla Goffi, (Belgium).