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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Mercoledì, 4 Luglio, 2007 - 13:23

Via Cassinis: si ritorna alla Milano di Bava Beccaris?

Credo che scene di guerriglia così non se ne siano mai viste a Milano. Uno stato di allarme mai raggiunto, ma preventivabile, chiaramente. Sto parlando dei fatti che hanno coinvolto Via Cassinis la scorsa domenica 3 luglio, dove, all'interno di una rivolta collettiva e di aggressioni contro i vigili urbani da parte delle comunità peruviane e sudamericane presenti nei giardini qui collocati, un vigile ha sparato un colpo in aria. Penso che ancora una volta siamo difronte a uno stato di incapacità dell'amministrazione, da 15 anni al governo della città, di prevenire questi fenomeni e di governare la questione dell'immigrazione, nella consapevolezza del dialogo continuativo e costruttivo. Penso che sia oltremodo necessario sottolineare come la riforma prevista al regolamento della Polizia Municipale di Milano che consente agli agenti di utilizzare la pistola e di essere impiegati in situazione che esulano dalle loro competenze ordinarie, sia la causa di un malessere che coinvolge pienamente e direttamente gli stessi agenti, che si trovano in situazioni ingovernabili per le quali la loro professionalità non può prevedere soluzioni di pronto intervento. Fabio Parenti, l'agente che ha sparato un colpo per aria per cercare di aiutare i propri colleghi e disperdere la folla accanita e avversa di alcuni soggetti della comunità, è stato chiaro e deciso nel sottolineare l'assoluta inadeguatezza della loro attività nel sostenere situazioni di questa portata e di questo genere. Non è possibile che la vigilanza urbana, che dovrebbe essere preposta al traffico e al governo della viabilità, venga predisposta per azioni riguardanti la sicurezza pubblica, che rientra nella competenza della polizia e della pubblica sicurezza. Credo che sia opportuno comprendere l'inadeguatezza di questi agenti che si trovano veramente a essere utilizzati come "carne da cannone" per interventi che sono inadeguati e per i quali sono giustamente impreparati, in quanto formati per altre tipologie di attività e di funzioni, utili e importanti. Il carico di lavoro e l'onere, l'alto livello di responsabilità che si trovano ad avere ulteriormente, determinano queste situazioni e avvenimenti che sono alquanto sconcertanti e che registrano l'inefficacia e la sporvvedutezza di alcune delibere di riforma dei regolamenti che l'amministrazione ha provveduto a licenziare senza la minima cognizione delle conseguenze che sarebbero necessariamente e naturalmente derivate. Bene ha fatto Rifondazione Comunista al Comune di Milano, tramite i suoi consiglieri, di inviare un'interrogiazione al Ministro degli Interni Amato per conoscere «quali misure intenda prendere per evitare l´uso improprio della polizia locale». Ma io formulerei la domanda alla Giunta, alla maggioranza di centrodestra, nonchè al diretto responsabile, l'assessore Decorato, e chiederei la motivazione del fatto che abbiano provveduto a destinare le risorse umane della vigilanza urbana per interventi di questo genere che competono alla pubblica sicurezza, unico organo destinato a risolvere questioni di ordine pubblico. Signor Decorato, quale è la ratio che ha determinato questa modifica insensata del Regolamento? Non comprende le conseguenze che potrebbero derivare da questo provvedimento, come è stato palesato negli ultimi fatti registratisi? E quali sono le misure che intende apportare per risolvere questo disagio diffuso, che riguarda la cittadinanza residente e le stesse comunità di stranieri, versanti spesso in sistuazione di estrema emarginazione, di esclusione, fonti sociologiche, queste, che comportano fenomeni malavitosi e di crimine di piccola e media portata? Vogliamo prevenire i fenomeni, cercare di incanalare l'azione amministrativa verso giuste direzioni che possano riportare a uno stato di normalità del governo degli spazi pubblici, soprattutto la preservazione dei parchi e il rispetto del regolamento stesso, tramite anche attività di condivisione e di coinvolgimento di soggetti diversi nella valorizzazione di questi spazi comuni fino a oggi abbandonati? Non può essere pensabile che ancora oggi abbiamo difronte situazioni di guerriglia urbana che potrebbe apportare gravi problemi alla convivenza civile e sociale: domenica lo sparo poteva avere come destinatario non il cielo, come è stato, ma un soggetto presente e vivo, un essere umano, magari un bambino, magari una donna. E come si sarebbe potuto proseguire se fosse avvenuto questo grave avvenimento? Io penso che sia doveroso anticipare gli eventi, cercare di non rendere la cultura dell'emergenza continua come prassi metodologica che apporta chiari interventi irresponsabilmente pensati, avventati, alquanto inadeguati, poco ponderati. Siamo sempre sottoposti a un'urgenza degli interventi per situazioni ormai sedimentate e difficili da risolvere: non possiamo chiudere le stalle quando i buoi sono scappati e usciti. Dobbiamo cercare di intervenire prima con un progetto amministrativo adeguato: questo elemento indica come sia assente una visione di lungo periodo nel governo delle problematiche che concernono la città. Sono molte ed è chiaro che il disagio siociale ormai diffuso aumenti uno stato di conflittualità e avversione mai avuta prima, con una rottura del patto di convivenza civile e sociale. L'integrazione, e domenica ne è un esempio, chiarisce che è la strada primaria da battere e percorrere, con un dialogo continuo e coerente con le comunità, coinvolgendole nell'aministrazione della cosa pubblica, del patrimonio pubblico, facendo sentire quel patrimonio come un valore cittadino, come un dono municipale, che deve essere tutelato e difeso, perchè di tutte e di tutti. I giardini e i parchi a Milano sono in uno stato di abbandono assoluto: versano in queste condizioni da anni ormai. E lei, signor Decorato, è al governo della città da ben 10 anni. La sicurezza è anche sicurezza sociale, che tramite la prevenzione può cercare di bloccare un aggravarsi di fenomeni che si reiterano da tempo. Milano come nel 1899, coi fatti di Bava Beccaris: la situazione è diversa, chiaramente, il caso è di genesi differenti, ma le cannonate sparate non sono poi così lontane dal caso odierno. Non è colpa dell'agente Parenti, anzi: ma è causa di una situazione per cui queste persone vengono preposte per servizi inadeguati alla loro professionalità. Sono in stato di disagio, di imbarazzo, di assenza di direttive, di mancanza di esperienza: e gli interventi possono essere estemporanei, assolutamente immediati, quindi non meditati, dovuti all'irrazionalità dettata dalla paura, dalla subordinazione a uno stato di alta emotività. Le pare adeguata questa situazione? Le pare necessario porre persone con una certa dignità, quali gli agenti della vigilanza urbana, in questo stato e in questa condizione? Penso che sia assolutamente inconcepibile questo stato di cose. Occorre cambiare rotta. Non si può accorgersi dell'esistenza del disagio sociale di alcune comunità, per motivi diversi, solo quanto la pentola a pressione da anni in ebollizione scoppia, causando devastazioni di diversa natura e nell'ambito prossimo. E' successo per Via Sarpi, dove ci si è accorti come amministrazione municipale solamente a guerriglia avanzata; è successo per i fatti di Via Triboniano; succede nuovamente adesso. Vogliamo proseguire su questa strada improduttiva e assolutamente logorante anche l'aspetto di una città europea che deve essere metropolitana e della convienza solidale?

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Martedì, 3 Luglio, 2007 - 13:33

100 azioni per

100 AZIONI D'AMORE PER…
…la rianimazione e la riabilitazione dell'ozioso viandante
ad una vita fatta anche d'amore
per tutta la giornata centinaia di clown e artisti
provocheranno la città intera con delle azioni d'amore
CON
Leo Bassi e Maurizio Accattato
Sostenuti da Dario Fo, Milly Moratti, i clown Minimi e tutti gli artisti che hanno già aderito all'iniziativa.
SEI UN ARTISTA,
CLOWN, GIOCOLIERE, MUSICISTA, TEATRANTE?
QUALE AZIONE TI PIACEREBBE FARE?
E VIENI ALLA   RIUNIONE PREPARATORIA  
venerdì 6 luglio
dalle ore 18.00 alle ore 20.00
c/o Teatro Verdi
Via Pastrengo 16, Milano
Per saperne di più vi invitiamo a leggere il volantino allegato.
100 azioni d'amore fa parte de "I Clown della Domenica ", rassegna internazionale sul nuovo clown, giunta quest'anno alla sua terza edizione. La manifestazione ideata e diretta da Maurizio Accattato, è organizzata dalla Scuola di Arti Circensi e Teatrali in collaborazione con la Cooperativa Sassetti e il sostegno dell' Assessorato alla Cultura e dell'Assessorato allo Sport e al Tempo Libero del Comune di Milano .
 La rassegna comprende inoltre:
CONVEGNO-SPETTACOLO
SUL NUOVO TEATRO DI STRADA
giovedì 12 luglio c/o PICCOLO TEATRO STUDIO 
Poiché i posti ad ingresso gratuito stanno per terminare , invitiamo tutti gli interessati a confermare la propria partecipazione inviando la scheda di iscrizione, scaricabile da www.iclowndelladomenica.tk, a info@milanoclownfestival.tk.
3 WORKSHOP DI FORMAZIONE GRATUITA SULLE ARTI CIRCENSI
Per iscriversi ai workshop di perfezionamento in clownerie, giocoleria e acrobatica occorre prendere visione del documento allegato che vi fornisce una sintesi del programma de "I Clown della Domenica", scaricare la scheda di inscrizione dal sito www.iclowndelladomenica.tk e inviarla al più presto a info@milanoclownfestival.tk .
 SPETTACOLI IN TEATRO
E IN PIAZZA
Info e prenotazioni: 02 91705029 – 348 6054623  info@milanoclownfestival.tk
Venerdì, 29 Giugno, 2007 - 12:33

Riconversione dell’Industria Bellica, e spese militari

Riconversione dell’Industria Bellica, e spese militari. Due priorità per un programma di pace per il paese
 
Martedì 10 luglio, ore 10.00 -14.00
 
Senato della Repubblica,
Ex-hotel Bologna
Via di S. Chiara ,5
Roma
 
Promuove: Gruppo PRC-SE Senato della Repubblica
 
Prima sessione: Riconversione dell’industria bellica, una legge nazionale e le esperienze regionali a confronto
 
Seconda sessione:  le spese militari ed il caso Joint Strike Fighter
 
Intervengono tra gli altri: Martone, Pisa, Deiana, Silvestri, Tibaldi, Menapace, Alfonzi, Allocca, Duranti, Giannini, Barassi, Ferrara, Nicotra, Pirrotta, Vignarca, Andreis, Troisi, Clark, Beretta, Marcon, Alioti, Mecozzi, Bertullacelli, Comitato NO-F35 Cameri, comitati regionali per la riconversione dell’industria bellica di Piemonte, Lombardia, Liguria, Lazio, Campania,  rappresentanze sindacali
 
Nell’occasione verrà proiettata una videoinchiesta sullo Joint Strike Fighter, prodotta da RAINEWS24.
 
E’ indispensabile comunicare la propria presenza all’iniziativa a mauro.tettoni@senato.it  Tel 06/67064199
 
 
 

Venerdì, 29 Giugno, 2007 - 07:43

Pass residenti area Navigli-Ticinese

Ieri sera il Consiglio di Zona 6 ha votato all'unanimità una mozione presentata dall'Ulivo e sottoscritta dagli altri partiti dell'Unione riguardante i pass residenti nell'area Navigli - Ticinese.

Venerdì, 29 Giugno, 2007 - 07:41

Deviatore Fiume Olona via Zurigo - Danusso

Ieri sera il Consiglio di Zona 6 ha votato all'unanimità la mozione presentata dalla Lista Ferrante,Lista Fo,Rosa nel Pugno riguardante il deviatore del fiume Olona da via Zurigo a via Danusso.

Venerdì, 29 Giugno, 2007 - 07:39

Segnaletica Parco Agricolo Sud Milano, zona Barona

In allegato la mozione da me presentata ieri sera in Consiglio di Zona 6, votata all'unanimità.La mozione chiede un intervento del Comune per segnalare adeguatamente il Parco Agricolo Sud Milano in Barona.

Venerdì, 29 Giugno, 2007 - 07:36

Mozione nomadi (non rom) alla Barona

Ieri sera il Consiglio di Zona 6 ha approvato all'unanimità la mozione da me presentata riguardante la sosta di nomadi napoletani nei pressi di una parrocchia della Barona. Forte in zona è il malcontento dei residenti e dello stesso parroco per questa situazione che si trascina da tempo.Prima che il malcontento sfoci in episodi di razzismo si è chiesto un intervento dei Servizi Sociali e dele FF.OO..

Giovedì, 28 Giugno, 2007 - 08:54

Veltroni: no all’omofobia, sì ai diritti dei conviventi

Per Walter Veltroni il giorno dell’atteso discorso riguardante il suo impegno nel Partito Democratico, nel quale accenna al problema dell’omofobia e difende i diritti dei conviventi non sposati.
di Gay.it
TORINO – Occhi puntati sul Lingotto di Torino dove oggi pomeriggio Walter Veltroni ha ufficialmente annunciato di accettare la possibilità di diventare il leader del Partito Democratico. Un discorso di 100 minuti accuratamente preparato e nel quale il sindaco di Roma ha parlato di tante cose, dalla necessità di riunire il paese, la necessità delle riforme, i conti pubblici, il clima. Nel suo lungo discorso in passaggi due richiami di particolare interesse per i lettori di queste pagine: uno sull’omofobia e uno sulle coppie di fatto.
“E nella nostra società – ha detto Veltroni -, a fianco di una grande ricchezza a volte nascosta in termini di "capitale sociale", sento esserci uno stato d'animo fatto di smarrimento, di stanchezza, di pessimismo, persino di forme di intolleranza, di incattivimento, di omofobia, di diffidenza e chiusura verso tutto ciò che appare estraneo, diverso.”  Poi, più avanti, parlando del rapporto tra stato laico e religione la necessità di trovare un punto di equilibrio: “È questo spirito di ricerca e di confronto che sta alla base della proposta di legge sui Dico. Se è certamente vero ciò che Savino Pezzotta ha detto, circa il valore costituzionale della famiglia fondata sul matrimonio, è altrettanto vero che, come hanno fatto tutte le altre grandi democrazie, anche in Italia è giusto riconoscere i diritti delle persone che si amano e convivono.”
Soddisfatti Anna Paola Concia e Andrea Benedino, portavoci nazionali di Gayleft, la consulta lgbt dei Ds: «Abbiamo chiesto stamattina a Veltroni parole chiare sui diritti civili. Queste parole sono arrivate: la denuncia dell'omofobia e l'impegno per una legge europea sulle coppie di fatto eterosessuali e omosessuali. Queste parole aggiungono Concia e Benedino ci incoraggiano a continuare il percorso di costruzione della cittadinanza politica degli omosessuali dentro il futuro Partito Democratico. Porteremo avanti questo percorso coinvolgendo tutte e tutti quegli omosessuali che vogliono accettare con noi questa scommessa.»
Non entusiasta invece la ministra Rosy Bindi, che ha invece detto che «è stato un discorso un po' lungo ed è mancata la generosità verso altre culture che non sono di sinistra, come quella cattolico-democratica.»

Mercoledì, 27 Giugno, 2007 - 20:06

“Na stranizza d’amuri”

COMUNICATO STAMPA
MERCOLEDI 27 GIUGNO AL CIRCOLO DELLA STAMPA PRESENTAZIONE DEL NUOVO FILM SU RITA BORSELLINO, “NA STRANIZZA
 D’AMURI”
ALLA SERATA ORGANIZZATA DA ARCI, ALG, FILLEA CGIL, LIBERA E PONTE DELLA LOMBARDIA PARTECIPANO  IL SINDACO DI GELA ROSARIO CROCETTA E LO SCRITTORE VINCENZO CONSOLO
“Na stranizza d’amuri” è il titolo del nuovo film su Rita Borsellino che verrà presentato a Milano
mercoledì 27 giugno alle ore 21.00  al Circolo della Stampa.
Una proiezione organizzata dall’Associazione Lombarda Giornalisti, dall’Arci Milano, dalla Fillea Cgil, da Libera Lombardia  e ilpontedellalombardia.
Saranno presenti il il sindaco di Gela Rosario Crocetta e lo scrittore Vincenzo Consolo.
Partecipano alla serata  anche Giovanni Negri, presidente dell’Associazione Lombarda Giornalisti, il regista Tommaso D’Elia, il giornalista Alex Corlazzoli , Calogero Parisi responsabile della cooperativa “Lavoro e non solo” di Corleone, Luigi Lusenti di Arci Milano.
Il film, nato dalla collaborazione tra il regista/filmaker Tommaso D’Elia, il giornalista Alex Corlazzoli, Silvia Bonanni e Jerome Nicolas è il frutto di un lavoro collettivo e complesso trascorso a fianco dell’onorevole Rita Borsellino per raccontare la straordinaria normalità di una donna impegnata in politica. Un reportage tra Palermo, Corleone, San Giuseppe Jato, Monreale, Piana degli Albanesi e Portella della Ginestra, tra le “isole della resistenza” alla mafia.
 Le testimonianze del magistrato Antonio Ingroia, del padre missionario comboniano Alex Zanotelli, dell’82enne candidata nella lista “Rita” Sarina Ingrassia, si alternano a quella dell’onorevole Borsellino per raccontare i sentimenti e le riflessioni di chi oggi è schierato contro le mafie.
Un percorso di 52 minuti tra coloro che lottano quotidianamente contro la violenza e il sopruso. Il film è già stato presentato a Palermo e ha partecipato alla rassegna romana del Tekfestival.

Mercoledì, 27 Giugno, 2007 - 15:18

ACQUA PUBBLICA? CI METTO LA FIRMA

ACQUA PUBBLICA?
CI METTO LA FIRMA!
L’acqua è fonte di vita. Senza acqua non c’è vita. L’acqua costituisce pertanto un bene comune dell’umanità, un bene irrinunciabile che appartiene a tutti.
Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di qualcuno, bensì bene comune condiviso equamente da tutti.
Bisogna bloccare la tendenza a privatizzare l’acqua: solo una proprietà pubblica e un governo pubblico e partecipato delle comunità locali possono garantire la tutela della risorsa, il diritto all’acqua per tutti e la sua conservazione per le generazioni future.
Oggi sulla Terra più di un miliardo e trecento milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile; tra poco tempo saranno tre miliardi.
Chi è il responsabile? Il modello economico neoliberista, che ha prodotto un’enorme disuguaglianza nell’accesso all’acqua, generando poi una sempre maggior scarsità di questa risorsa.
Una proposta di legge d’iniziativa popolare vuole affermare questi principi: che l’acqua sia un diritto pubblico, non in mano ai privati!

 
 
Parliamone con
Marco bersani, responsabile nazionale di ATTAC
MARIO AGOSTINELLI, consigliere PRC Regione Lombardia
 
GIOVEDI’ 5 LUGLIO H 20,45
COOP. “LA LIBERAZIONE”, V. LOMELLINA 14
SARA’ POSSIBILE FIRMARE LA PROPOSTA DI LEGGE
Organizzano:
Social forum zona 4, Coop. “La Liberazione”

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